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Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

Tiro a segno nazionale di Carrara chiuso da due anni: l'appello della senatrice di Fratelli d'Italia Susanna Campione per una rapida riapertura
"Da oltre due anni il tiro a segno nazionale di Carrara, sotto il controllo della Marina Militare, è chiuso. Una prolungata inattività che sta causando danni…

Consiglio Provinciale: approvato il Documento Unico di programmazione 2026-2028
Con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione della minoranza il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta il Dup 2026-2028 (Documento…

Caos viabilità modificata nel centro di Carrara: i consiglieri Manuel e Bernardi chiedono l'apertura della strada dei marmi
I consiglieri comunali Massimiliano Manuel e Massimiliano Bernardi, constatate le prevedibili criticità alla viabilità dovute ai lavori del secondo lotto per l'adeguamento del Canal…

L'ex liceo scientifico è sotto la gestione della provincia di Massa Carrara, da sempre targata Pd: Manuel di FdI restituisce al mittente, il Polo progressista e di sinistra Massa le accuse di responsabilità rivolte al governo
L'arbitraria attribuzione al governo Meloni della responsabilità di recuperare lo stato di degrado in cui è caduto l'ex liceo scientifico Marconi di Carrara fatta…

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La linea 78 delle ore 13.20 con partenza da Massa per Resceto salta quasi tutti i giorni. L’ultimo collegamento mancato è dell’11 luglio. Il 10 luglio a Carrara sono saltate la linea 48 per Torano delle ore 14.20, la linea 50 per Bergiola delle ore 15.15, la linea 74 per Massa Via Foce delle ore 13.30. Ci sono linee che continuano a mantenere l’orario ridotto dei mesi del lockdown anche se adesso la richiesta dell’utenza è tornata alla normalità. Stamani a Viareggio è saltata tutta la linea 35 Darsena – Piazzale D’Azeglio e non sarà disponibile per tutta la mattinata. A causare questo pesante disservizio da parte di Ctt Nord è la mancanza di autobus, secondo quanto riferiscono i rappresentanti di Cub Trasporti. Una situazione che, specialmente nella provincia di Massa Carrara, si è fatta pesantissima e foriera di continue lamentele da parte dell’utenza. Il 9 luglio è infatti emersa l’ennesima sgradita novità che limita soprattutto i giovani durante il periodo estivo: il servizio serale da Carrara per Marina è stato soppresso mentre a Massa è stato mantenuto. L’ultima corsa possibile è alle 20,10 dopodichè non ci sono più corse che collegano il centro e tutte le frazioni del piano al luogo notoriamente più frequentato dai ragazzi nelle serate d’estate.
La forte limitazione del servizio serale per Marina ha sollevato molte proteste che sono state presentate anche all’amministrazione carrarese ma a quanto riferiscono da Cub, senza aver ricevuto alcun tipo di interessamento. Cub ha fatto anche notare che l’azienda, comunque, continua a percepire denaro per i chilometri stabiliti dal piano delle corse anche quando queste saltano.
“Urge un cambio di rotta – hanno detto dalla Cub – è necessario affidare il servizio a chi ha vinto con tutte le carte in regola la gara. Ci sono ben 26 ricorsi persi, pagati dai cittadini ma la politica continua a dimostrare di essere preoccupata solo delle poltrone e non del trasporto pubblico che appare sempre di più come un enorme carrozzone.”. Cub ha parlato anche di un sistema di scatole cinesi in relazione ai rapporti tra politica e gestore del trasporto pubblico locale, fatto di denunce ed esposti, sul quale ha invitato la procura ad indagare.
“Sarebbe interessate – hanno continuato da Cub - scoprire quanti di quelli che oggi gridano in favore di mobit, dove erano al momento della firma degli atti di gara, voluti da tutti i comuni di destra e di sinistra. E’ necessario fare piena luce cominciando da ispezionare a sorpresa tutte le residenze di lavoro di Ctt, le officine, i depositi e i mezzi, la loro manutenzione, lo stato reale delle pulizie e sanificazione degli stessi. E mentre i politici chiacchierano con il solo scopo delle prossime scadenze elettorali, senza sapere né conoscere nulla di trasporto pubblico locale, gli utenti che pagano, rimangono spesso a terra.”.
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Al via un'altra importante opera pubblica da parte dell'amministrazione del sindaco Francesco Persiani: nella giornata di lunedì inizieranno ufficialmente i lavori alla scuola d'infanzia dei Poggi di via Pisacane (Istituto Comprensivo "Don Lorenzo Milani").
L'intervento da 450.000 mila euro è teso al miglioramento dell'efficientamento energetico e prevede il rifacimento della copertura con l'installazione di pannelli fotovoltaici, la realizzazione di pareti ventilate in tutta l'edificio e la sostituzione di tutti gli infissi con altri che, andando a limitare lo scambio termico, garantiranno il risparmio energetico.
“Non è il primo intervento di questo tipo che andiamo a realizzare, ricordo che sono iniziati da alcuni mesi i lavori di efficientamento energetico alla scuola Bertagnini. La struttura dei Poggi lo scorso anno aveva presentato alcune problematiche che andremo a risolvere; le nostre scuole devono essere più sicure e più vivibili e l'impegno, in questo senso, è massimo. Inoltre, in questo caso, si inserisce nella riqualificazione di una zona periferica” dichiara il sindaco Francesco Persiani.
Durante lo scorso anno scolastico, si erano verificate criticità dovute soprattutto a copiose infiltrazioni in caso di piogge, che hanno in alcuni casi reso meno agevole l'attività scolastica sia per i ragazzi sia per il personale docente ed Ata.
“E' un intervento sicuramente atteso da tempo dalla cittadinanza a cui voglio ribadire che l'attenzione dell'amministrazione del sindaco sulle scuole è molto alta” commenta l'assessore ai Lavori pubblici Marco Guidi. “Con questi lavori andiamo a migliorare un altro edificio scolastico e diamo una risposta concreta alle segnalazioni e rassicuro le famiglie che l'intervento sarà terminato dalla ditta, come espressamente richiesto dall'amministrazione, entro il 14 settembre, data di inizio del nuovo anno scolastico”.
Oltre ai lavori strutturali e di efficientamento energetico, su alcune facciate della scuola verranno realizzate le immagini dei luoghi simbolo della nostra città come, ad esempio, piazza Aranci, le Apuane, il mare e il pontile.
Aggiunge l'assessore all'Istruzione Nadia Marnica: “le scuole sono luoghi dove i nostri bambini e i nostri ragazzi passano gran parte del tempo, per questo vogliamo che non solo possano stare in edifici sicuri, ma che siano anche più belli per rendere più piacevoli le loro giornate”.
Oltre alla scuola dei Poggi, la prossima settimana l'amministrazione comunale avvierà anche le gare per gli interventi relativi alla scuola primaria “Collodi” della Rinchiostra (Ic Don Milani), alla scuola d'infanzia Villette A e a quella primaria Villette B (Ic Massa 3).
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E' Marco Gemma, segretario del Circolo PD Massa centro, a puntare i riflettori sull'incuria in cui versa il centro storico di Massa chiedendo di intensificare gli interventi di manutenzione.
"Il Centro Storico - esordisce - per l'immaginario collettivo è sempre stato considerato "il salotto" di Massa. Quando si passeggia per le vie del centro si respira la storia, la cultura della città e non è un caso che dagli anni 90 le amministrazioni che si sono succedute hanno investito per recuperare questa importante parte della città".
"Purtroppo - incalza - segnalazioni di incuria traffico e rumori si susseguono e alle segnalazioni non corrispondono interventi puntuali e per questo si compromette il lavoro fatto in precedenza. Come il caso di Via Guglielmi in cui la vegetazione di un terreno privato oltrepassa la rete di recinzione e ne determina un aspetto di incuria. Queste situazioni confliggono col buon lavoro che fanno i commercianti e gli esercenti che operano per valorizzare il patrimonio culturale dentro la cornice nel cuore della città".
"In una fase di forte contrazione dei consumi - sottolinea - per gli effetti del lockdown si devono investire risorse per rendere più accogliente il centro storico e se necessario intensificare gli interventi di manutenzione e pulizia. Ci aspetta una stagione estiva che segnerà il futuro e non possiamo permetterci di partire col passo sbagliato. Il tessuto commerciale ed imprenditoriale ha dimostrato di essere all'altezza per affrontare la sfida che abbiamo di fronte. L'amministrazione si sta dimostrando inadeguata e impreparata".
"Confidiamo - conclude - nella tenacia e volontà dei commercianti che resistono e ci mettono il cuore per salvare un valore che è di tutta la città, perche una città senza un centro storico vivace è sicuramente più povera".
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La morte è giunta dopo una lunghissima malattia e dopo un'immensa sofferenza. Roberto Bertelloni era ammalato di sla da tempo e ieri sera, come hanno detto i suoi cari, "ha smesso di soffrire". La notizia della sua scomparsa ha comunque diffuso grande cordoglio a Massa sua città d'origine dove era molto conosciuto per la sua lunga militanza politica nei partiti di sinistra. Roberto Bertelloni aveva 74 anni. Alla fine degli anni ottanta fu segretario della sezione aziendale del PCI al Nuovo Pignone. In seguito divenne dirigente provinciale del partito e poi fu eletto consigliere comunale. Una grande passione, quella di Bertelloni per la politica, che lo vide impegnato nell'organizzazione delle feste dell'Unità e nella propaganda attiva dei valori fondanti del suo partito. Un esempio di dedizione alla politica per la figlia Sabrina, che ha seguito le sue orme diventando consigliere comunale a Massa e consigliere della Provincia. Gli amici, per i quali Bertelloni era solo "Franchino" lo ricordano per la grande umanità, onestà, dedizione alla famiglia e per quell'impegno costante di tutta la vita a favore dei lavoratori e della libertà. Moltissimi i messaggi e i ricordi legati a Roberto Bertelloni che si stanno susseguendo su Facebook, soprattutto da parte degli esponenti del centro sinistra sia di Massa, sia di Carrara, dove era ugualmente conosciuto e apprezzato.
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Ha avuto luogo ieri un importante incontro del Partito Democratico di Massa Carrara con il sottosegretario allo sviluppo economico Gianpaolo Manzella introdotto dal Segretario Provinciale Manenti: "Dopo aver avuto in videoconferenza l'on. Morani, viceministra allo sviluppo economico, è con grande piacere che torniamo ad incontrare il Governo su temi "caldi" potendo così esprimere direttamente le esigenze e creare un canale di collaborazione attiva".
All'incontro erano presenti la Presidente PD Toscana Giada Moretti, il consigliere Regionale Bugliani, Sindaci e dirigenti del Partito Democratico. L'importante esponente del Governo, dopo aver compiuto in giornata alcune visite ad aziende accompagnato dal Presidente della Provincia Lorenzetti, ci ha relazionato le suggestioni raccolte sulle quali ci siamo confrontati. L''incontro ha avuto come temi principali le possibilità di sviluppare ed intervenire sul nostro territorio a 360° sia per le imprese, che per il piccolo commercio e artigianato, agricoltura, per arrivare al turismo ed ai servizi. Particolare accento è stato posto dai Sindaci e condiviso dal sottosegretario sulla diffusione della rete a banda larga, e come grazie alla tecnologia si possano eliminare le distanze, ad esempio favorendo lo smart working, e la nascita di Start-up in tutti i luoghi che fruiscono della fibra ottica. Lo scopo della visita di Manzella era di conoscere ed ascoltare le esigenze delle Imprese del territorio, e nel suo incontro con i dirigenti del PD ha preso l'impegno di tornare a breve con risposte e atti formali verso i quesiti e le necessità che gli sono state evidenziate.
"Vogliamo sottolineare quanto sia stato utile e confortante vedere nuovamente la vicinanza e l'interesse di questo Governo verso i territori locali e di confine - conclude Giada Moretti - confidiamo nell'ottimo rapporto di fiducia reciproca costruito in questi mesi, con diversi esponenti nazionali, perchè i temi cari al nostro territorio trovino la giusta considerazione a Roma".
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Per gli utenti di TPL non c'è tregua: in seguito al covid-19 è venuta a galla una già grave situazione, l'impossibilità di far fronte a continui disservizi.
"Assistiamo all'ennesimo teatrino messo in scena, da una certa politica che finge di farsi garanti dell'utenza – fa sapere il Cub Trasporti TP - prendendo posizioni a favore di un' azienda che non ha dato risposte concrete ai cittadini e ancor meno certezze ai lavoratori".
Il Cub ribadisce l'urgente necessità di cambiare rotta, di affidare la gara a chi ha vinto con tutte le carte in regola.
"Invitiamo anche noi la procura a verificare le varie società e cooperative confluite in questa che molti potrebbero chiamare "scatole cinesi" all'atto della nascita. E allora si che sarebbe interessate scoprire quanti oggi gridano in favore di mobit, dove erano al momento della firma degli atti di gara che tutti i comuni, dx e sx, hanno voluto. – ha dichiarato il Cub Trasporti TP - Allora si faccia piena luce, cominciando dall' ispezionare a sorpresa tutte le residenze di lavoro di ctt, le officine, i depositi, e i mezzi la loro manutenzioni lo stato reale delle pulizie e sanificazione degli stessi".
il Cub Trasporti, ha raccontato inoltre di un ultimo episodio di disagio riscontrato: a Carrara, da quest'anno, non sarebbe più presente la corsa serale, mentre a Massa è stata mantenuta. Inoltre il club sostiene che venga spesso saltata la corsa delle 13.20 della linea 78, da Massa per Resceto, e della linea 83 da Carrara per Ortonovo, a causa della mancanza dei mezzi.
"Vogliamo ricordare anche degli ultimi disagi anche del isola D'Elba, sempre gestita da ctt dove il 19 maggio ennesimo bus perde una ruota. E che dire delle continue corse annullate a Lucca, e Viareggio dove da tempo saltano le linea 25 perché non ci sono bus in sostituzione – ha continuato il Club Trasporti - Le linee 27 e 21 sono rimaste dal periodo di quarantena con percorrenza ogni ora perché non ci sono mezzi a sufficienza. Sulla linea urbana 31(Torre del Lago) ci sono mezzi k4 che non sono idonei a passare da alcune strade e in più non potendo transitare dal sottopasso si allunga il tragitto con gli stessi tempi di percorrenza e tutto questo perché i mezzi si rompono".
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«Le tante uscite dell’opposizione sul tema marmo hanno il solo scopo di sminuire il lavoro fatto dalla maggioranza, nel tentativo di nascondere quello che nonostante i molti anni trascorsi al governo della città non sono mai riusciti a fare, forse a causa dei mal di pancia interni ai vari partiti, forse per la scarsa concretezza o forse per le troppe sensibilità a cui rispondere»: si apre così la risposta del Movimento 5 Stelle agli attacchi lanciati dai banchi della minoranza. Il gruppo consiliare rivendica «sia l’azione politica sul fronte della gestione del lapideo sia il cammino compiuto al fianco dell’amministrazione che, al termine un percorso lungo e articolato nel tempo, ci ha portato a una crescita e alla maturazione di posizioni in grado di conciliare i vincoli imposti dalle norme e i desiderata del nostro programma elettorale».
«La sintesi di questa maturazione è esemplificata nel concetto di premialità sulle concessioni introdotto dal Regolamento degli Agri. Questo sistema tiene conto del vincolo dei 25 anni, imposto dalla norma regionale voluta dal Pd, ma valorizza anche l’impegno dei gestori di cava che presenteranno progetti mirati ad incrementare la tutela dell’ambiente e, anche attraverso di essa, la sicurezza idrogeologica del territorio. Non solo. Sarà premiato anche chi dimostrerà concretamente di aver incrementato i livelli occupazionali o innescato con la sua attività benefici socio-economici per la città intera» spiegano all’unisono Stefano Dell’Amico e Nives Spattini che nei mesi di gestazione del Regolamento si sono avvicendati alla presidenza della commissione marmo.
«Il sistema di premialità non equivale affatto, come vuol far intendere maliziosamente qualcuno, a un “liberi tutti” ma al contrario definisce rigorosamente, attraverso atti amministrativi specifici le caratteristiche, gli indirizzi e le linee guida a cui si dovranno attenere coloro che ambiscono ad accedere alle premialità. E i benefici, diversamente da quanto prevedeva la proposta del Pd, non saranno per tutti, ma solo per chi fa qualcosa di concreto a favore della collettività. Norme certe e criteri trasparenti per chi vuol contribuire a migliorare il settore. L’esatto contrario quindi del “liberi tutti”» commenta il vicesindaco Matteo Martinelli.
Quanto poi alle polemiche di chi, nell’ambito del dibattito sul lapideo, chiede dove siano finiti i principi “ambientalisti” del Movimento5Stelle, la risposta arriva compatta dal gruppo: «Le nostre convinzioni sulla tutela dell’ambiente e del paesaggio sono scritte nero su bianco nei Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi, che le trasformano da idee in atti concreti»
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Lo votarono l’82 per centro dei parlamentari: la più alta maggioranza della storia della repubblica e il socialista, ex partigiano, Sandro Pertini divenne il settimo presidente della repubblica italiana. Era l’8 luglio 1978.
L’associazione politico culturale 31 settembre ha ricordato così l’elezione del presidente più amato della storia repubblicana del paese: “Fu l'uomo giusto al posto giusto, in un momento storico grave per il nostro paese e dopo gli scandali che coinvolsero il suo predecessore. Occorreva una figura forte, integerrima sulla quale si potesse ricostruire la fiducia nelle istituzioni, nella politica. Non tradì le attese e la sua storia di presidente della Repubblica, i suoi comportamenti "popolari", fuori dal clichè della politica di palazzo, sono ancora lì a ricordarci chi era Sandro Pertini. Già nel suo discorso di insediamento volle subito rimarcare chi fosse e chi fossero coloro a cui doveva il suo percorso politico e umano: Pertini ricordò come "luminosi esempi" per la sua formazione politica i nomi di Giacomo Matteotti, di Giovanni Amendola e Piero Gobetti, di Carlo Rosselli, di don Giovanni Minzoni e di Antonio Gramsci, suo indimenticabile compagno di carcere.”
Non è mancata una frecciata polemica della 31 settembre nei confronti dell’amministrazione massese a cui, mesi fa, l’associazione aveva chiesto di intitolare un ponte a Pertini scatenando il commento del consigliere di maggioranza Filippo Frugoli che sminuiva la figura dell’ex presidente. Commento poi ritirato e seguito dalle scuse del consigliere: “Solo a Massa continuiamo a non riconoscere il valore di Sandro Pertini, solo a Massa siamo riusciti ad occupare la cronaca nazionale per le affermazioni scellerate di un consigliere comunale contro Sandro Pertini, quel Sandro Pertini che con la sua lotta contro il fascismo e il nazismo ha permesso anche a quel consigliere comunale di esprimersi liberamente. A distanza di oltre sei mesi dalla nostra richiesta di intitolare il ponte di Viale Trieste a Sandro Pertini ,dobbiamo registrare il vergognoso silenzio di questa amministrazione che probabilmente non ritiene Sandro Pertini degno italiano per avere un ponte a lui intestato. Se l'amministrazione ha problemi di "memoria", certo non li abbiamo noi e ci ricordiamo tutto quello che è stato detto in consiglio comunale, le promesse di incontro mai avvenute, i tentativi goffi di mettere tutto sotto il tappeto dell'oblio.Oggi, a 42 anni dalla elezione di Sandro Pertini a Presidente della Repubblica, noi della 31 Settembre torniamo a chiedere che quel ponte venga intitolato al Partigiano-Presidente Sandro Pertini, a riconoscenza della libertà che le sue azioni, le sue idee, la sua profonda coerenza ci hanno donato.”.
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Ha bestemmiato ben due volte nel corso del consiglio comunale di Massa in diretta streaming e molti cittadini sono insorti chiedendo le dimissioni del consigliere del Pd Stefano Alberti. A formalizzare la richiesta di dimissioni del consigliere è stato il coordinamento comunale di Fratelli d’Italia che ha raccolto moltissime lamentele di cittadini indignati per il comportamento di Alberti.
“Quanto accaduto durante la diretta del consiglio comunale è molto grave – hanno detto da FdI Massa - Probabilmente il consigliere del PD Alberti non si era accorto di avere il microfono aperto mentre pronunciava quelle parole, ma questo non può essere una giustificazione, soprattutto per il ruolo che i consiglieri comunali rivestono e per l'esempio che dovrebbero dare. Ancora di più se pensiamo che davanti allo schermo vi sono famiglie con figli che purtroppo hanno potuto udire distintamente le frasi pronunciate dal consigliere Alberti. Per questo, come Fratelli d'Italia, chiediamo che il consigliere Alberti rassegni le proprie dimissioni per le incresciose frasi che non solo hanno offeso il mondo cattolico e i credenti ma anche tutti coloro che credono che nelle istituzioni si debbano avere comportamenti educati e rispettosi; in caso contrario sapremo quale sono i valori di riferimento del PD.”.
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Il vicesindaco Matteo Martinelli e il presidente della commissione Marmo Stefano Dell’Amico mettono a confronto il testo proposto tre anni fa dal Pd e quello approvato sabato dal consiglio comunale: «Diversità cruciali soprattutto dal punto di vista politico».
«Le differenze tra il “nostro” Regolamento degli Agri e la bozza proposta dal Pd tre anni fa sono numerose ma soprattutto cruciali dal punto di vista politico»: lo dicono all’unisono l’assessore al Marmo e il presidente della commissione competente, Matteo Martinelli e Stefano Dell’Amico, in risposta ad alcune delle illazioni partite dai banchi dei democratici nel corso della seduta del consiglio comunale dedicata al settore lapideo.
A smontare, punto per punto, la tesi del Pd su una “convergenza” dei due testi è Stefano Dell’Amico: «La bozza presentata dal Pd e mai approvata prevedeva per tutti concessioni di una durata standard di 25 anni. Un periodo lunghissimo a cui gli industriali potevano arrivare senza alzare un dito, senza fare il minimo sforzo e soprattutto senza alcun ritorno per la città. Il nostro testo mantiene sì i 25 anni, imposti dalla legge regionale, ma li fa diventare un traguardo, o meglio l’obiettivo massimo conseguibile. Sì perché con la versione approvata sabato, la durata base delle concessioni è di 13 anni. Per “conquistare” gli altri 12 – precisa il presidente della commissione Marmo - gli industriali dovranno impegnarsi con atti concreti, attenuando l’impatto ambientale delle loro attività, aumentando le ricadute economiche sulla città e la sicurezza dei lavoratori, oltre a quanto già previsto per legge. I nostri 25 anni non sono “gratuiti” ma richiederanno uno sforzo perché abbiamo inserito un sistema di premialità proprio per stimolare il settore ad evolversi. Il tutto determinato tramite atto amministrativo costruito ad hoc per la valutazione e la pesatura dei progetti che saranno presentati ».
Anche sul periodo transitorio in vista delle gare, i due testi hanno differenze radicali: «I 25 anni non sono stabiliti dall’amministrazione comunale ma da quella regionale, guidata proprio dal Pd. Anche in questo la nostra versione non regala niente a nessuno – insiste Dell’Amico - ma concede un rinvio massimo delle gare di 25 solo a chi propone progetti migliorativi dell’attività, aderendo ai due sistemi di premialità che valorizzano chi si impegna a favore di ambiente, occupazione, ricadute economico-sociali».
Sulla filiera, di cui si è parlato tanto nel corso del dibattito sul Regolamento degli Agri, interviene invece il vicesindaco, che rivela: «Quando ci siamo insediati la legge regionale non escludeva dai calcoli relativi alla filiera locale anche la lavorazione dei detriti. Su nostra richiesta, il testo è stato modificato, e così la filiera tiene conto solo delle attività legati ai materiali da taglio. Il nostro dunque è stato un intervento strategico, in termini di valorizzazione del lavoro e di tutela dell’ambiente. Abbiamo portato a casa un risultato concreto. I ragionamenti con i quali il Pd si è sciacquato tanto la bocca in questi giorni, evidentemente – attacca Martinelli - sono solo aria fritta».
L’assessore al Marmo ricorda infine di aver proposto a più riprese nei mesi scorsi all’amministrazione regionale il tema del canone di concessione. «Oggi c’è un tetto massimo stabilito dalla regione: anche attraverso un emendamento del nostro capogruppo in consiglio regionale Giacomo Giannarelli abbiamo sollecitato una revisione, per garantire al comune piena libertà nella quantificazione, visto che gli agri marmiferi appartengono al patrimonio indisponibile del municipio, non certo a quello della Regione. Una richiesta a cui il Pd, a tutti i livelli, è rimasto sordo. Nei fatti quindi invece di supportare l’amministrazione in un’operazione finalizzata ad aumentare le ricadute economiche dell’attività estrattive sulla città, i democratici hanno preferito non alzare un dito e stare a guardare… per non dire che ci hanno messo i bastoni tra le ruote per mero tornaconto politico».
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