Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale insorge contro il pessimismo riguardo il futuro del centro storico e annuncia iniziative ad hoc per il suo rilancio:
Carrara non è immobile né rassegnata. Il fuoco dei carraresi arde sotto una cenere che si è accumulata nel corso di decenni: le iniziative che stiamo mettendo in campo, insieme alla collaborazione dei nostri concittadini – sono convinto - riaccenderanno in tempi brevi la vitalità del nostro centro. I problemi ci sono e nessuno vuole negarli, ma purtroppo le lamentele da sole non bastano a risolverli: la mia amministrazione si è impegnata fin da subito per mettere a punto progetti e attività che possano portare ossigeno al centro città.
Per realizzarli e arrivare alla fase operativa c’è voluto del tempo, e altro ce ne vorrà per vederne i frutti, dato che nessuno ha la bacchetta magica. Per questo stiamo cercando di coordinare politiche che da fronti diversi contribuiscano al rilancio del centro storico: penso alle premialità previste dai Piani Attuativi dei Bacini estrattivi per gli imprenditori del lapideo che sostengano grandi eventi culturali e attività legate ai prodotti artistici e artigianali in marmo ma penso anche al bando “Carrara Si-Cura” che porterà un contributo complessivo di 100 mila euro per chi si impegnerà nella riapertura dei fondi sfitti.
Penso all’avvio dei cantieri del Bando delle Periferie, con l’imminente inizio dei lavori su via Verdi e Carrara Est ma anche alla riapertura del Teatro degli Animosi o all’opera di rilancio dei musei cittadini, con il Carmi e il Cap che hanno avuto il riconoscimento di museo di rilevanza regionale. Per non parlare del trasferimento del Museo del Marmo in centro, grazie al recupero di Palazzo Pisani che sarà avviato con il Bando Periferie. Alcune di queste iniziative scatteranno a brevissimo termine (gli incentivi per la riapertura dei fondi sfitti e i cantieri su Carrara Est, ad esempio) mentre per altre ci vorrà un po’ più di tempo: riportare vitalità in un centro che nel corso degli ultimi decenni ha perso migliaia di residenti non è impresa che si fa dalla sera alla mattina ma sono convinto che questo percorso virtuoso possa arrivare a compimento con successo solo se c’è la collaborazione di tutti.
Il bando “Carrara Si-Cura”, che ha coinvolto le associazioni di categoria, l’Accademia di Belle Arti e il Polo Artistico è un bell’esempio da seguire. Così come lo sono le iniziative che proprio in questi giorni sono state sottoposte all’amministrazione da alcuni privati e di cui, siamo certi, si sentirà molto parlare nei prossimi mesi. Tutte queste attività vanno proprio nella direzione che vogliamo perseguire, rilanciare la città attraverso le sue bellezze artistiche e puntando sulla sua tradizione, da “buona” Città Creativa dell’Unesco quale siamo. Su questa linea siamo aperti all’ascolto di tutti quei cittadini che, attraverso associazioni o in modo privato, vogliano aiutare, non tanto la nostra amministrazione, ma la loro città.
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Cadrà il 24 febbraio il trentennale dalla morte di Sandro Pertini e per l’occasione l’associazione 31 settembre ha avanzato al sindaco di Massa Francesco Persiani la richiesta di intitolare al presidente più amato dagli italiani il ponte sul fiume Frigido di viale Trieste.
“Sandro Pertini nacque nel 1896 a Stella, in provincia di Savona – ha ricordato Riccardo Bardoni presidente di Associazione 31 settembre - e, dopo gli studi ed il conseguimento della laurea in Giurisprudenza, si avvicinò alla vita politica aderendo e militando nel partito Socialista Italiano di Filippo Turati. Rimase fedele alle sue idee politiche fino alla data della sua morte avvenuta nel 1990, vivendo due guerre mondiali, la dittatura fascista, la democrazia repubblicana di cui fu indubbio e indiscusso protagonista. La visione politica di Pertini si proponeva di far coesistere la libertà con la giustizia sociale: amava ripetere “non vi è libertà senza giustizia sociale e non vi è giustizia sociale senza libertà”. Fu uno dei massimi esponenti antifascisti e, durante il Ventennio, fu esule in Francia, dove svolse i lavori più umili. Innumerevoli furono le condanne giudiziarie che subì dal regime, ma in ogni caso Pertini seppe salvarsi riuscendo a mantenere ruoli di primo piano nel mondo dell’antifascismo e della Resistenza. Dopo il 25 luglio 1943 rientrò in Italia alla guida del Comitato di Liberazione Nazionale - Alta Italia e fu proprio in virtù di tale carica che il 25 aprile del ‘45 promosse l’insurrezione nazionale contro i nazi-fascisti: l’Italia era finalmente libera.
In piena contestazione studentesca del 1968, Pertini divenne Presidente della Camera dei Deputati, il primo uomo non democristiano e di sinistra a ricoprire tale incarico e, dieci anni dopo, in pieno terrorismo, a pochi mesi dall’omicidio di Aldo Moro e della strage di via Fani, fu eletto alla Presidenza della Repubblica con l’appoggio di tutti i partiti democratici. La sua presidenza fu caratterizzata da una nuova concezione della massima carica dello Stato: ogni suo atto, ogni sua azione avevano il compito di rinsaldare il legame
fra cittadini e Stato. Grande comunicatore, non perse mai la sua straordinaria schiettezza. Nessun capo di Stato o uomo politico italiano ha conosciuto all’estero una popolarità paragonabile alla sua. Ha
ricevuto lauree honoris causa dalle più prestigiose università.
La nostra proposta vuole riconoscere a questo uomo delle istituzioni e protagonista assoluto della rinascita repubblicana in Italia uno spazio simbolico, il ponte di Viale Trieste, che fu testimone della liberazione di Massa.”
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Stavolta, e non è la prima per il consigliere massese della Lega Filippo Frugoli, non sono bastate le giustificazioni della giovanissima età, della palese sommaria cultura storica e della strafottenza leghista a immagine e somiglianza del "capitano".
Il post feroce contro "l'assassino di centinaia di persone", nonché "brigatista rosso" Sandro Pertini e la successiva rettifica per spiegare il più improbabile dei fraintendimenti, non sono passati come un’altra leggerezza del giovane consigliere leghista, ma, probabilmente, avranno ripercussioni più serie per lui e forse anche per la maggioranza a cui appartiene.
Il casus belli, per riepilogare la vicenda, è stata la richiesta, avanzata da Associazione 31 settembre al sindaco di Massa Francesco Persiani, di intitolare il ponte Trieste a Sandro Pertini, in occasione del trentennale della sua morte che ricorrerà a fine febbraio.
Frugoli, che troppo spesso ha mostrato di non ricordare di avere un ruolo pubblico, in quanto consigliere, e soprattutto che quel ruolo pubblico deve rappresentare tutta la comunità massese e non solo quelli che lo hanno votato, ha sentito immediata l’urgenza di esternare su facebook – cioè al mondo intero e nell’unico modo nel quale tutto quello che si scrive resta in eterno - il suo totale disappunto.
Che poteva anche essere legittimo, per carità, se non lo avesse infarcito di insulti nei confronti dell’ex presidente Pertini, che è stato, peraltro, quello che più è rimasto nel cuore degli italiani – informazione che Frugoli, evidentemente non aveva, un po’ per la sua giovane età e assai di più per uno studio della storia sicuramente lacunoso. “Lo stesso Sandro Pertini che elogiò Stalin il giorno della morte, lo stesso Sandro Pertini che concesse la grazia al partigiano Toffanin che uccise molteplici persone, lo stesso Sandro Pertini, capo partigiano che uccise una marea di persone accusate di essere fasciste o collaborazioniste con i fascisti (una sorta di caccia alle streghe) lo stesso Sandro Pertini che annunciò di essere un brigatista rosso. Ci vuole coraggio a fare una richiesta simile! Se gli verrà dedicato un ponte chiederò di dedicare qualche via alle stragi partigiane, qualche via alle vittime dei partigiani e qualche via alle vittime delle Brigate Rosse. NO PERTINI”: questo il testo del post del consigliere Frugoli che ha suscitato immediata e vastissima indignazione praticamente in tutti coloro che lo hanno letto.
Post quasi subito rimosso da Frugoli, forse per una lavata di capo di qualche suo collega con più sangue freddo e buon senso oppure per la tipica mancanza di coraggio di chi è forte solo con le tastiere. Rimosso in rapidità come il tentativo di giustificare la sua esternazione con una serie di spiegazioni, con tanto di fonti citate – ovviamente tutte profondamente e ottusamente schierate a destra - che avrebbero dovuto dar sostegno al suo pensiero e che invece hanno fatto franare tutto in maniera ancor più rovinosa e chiamare in causa i rappresentanti più autorevoli dei partiti dell’opposizione che hanno dichiarato apertamente l’intenzione di querelare Frugoli per le sue esternazioni, che hanno continuato a rimbalzare sui social grazie agli screenshot fatti da tutti.
Dure critiche sono arrivate all’indirizzo di Frugoli da parte del Partito Socialista di Massa che ha chiesto le dimissioni del consigliere e l’intervento della magistratura: “Le parole del consigliere, e i concetti malamente espressi, appaiono proprio nei giorni in cui si ricorda la tragedia dell'olocausto e dei campi di sterminio: dobbiamo dedurne che, oltre a non conoscere i fatti e la storia, sia anche portatore di una inaccettabile voglia di riscrivere gli eventi forse per sollevare la coscienza di amici e conoscenti fascisti che non si rendono conto delle loro responsabilità politiche e personali. Ci aspettiamo che la comunità civile di Massa, da sempre democratica e antifascista, si dissoci sia dalle parole sia dai concetti affidati ai social che, non per questo, appaiono meno gravi e, nel frattempo, siccome le parole sono pietre, ci riserviamo di accertare, attraverso la magistratura, se si possa configurare, a carico del consigliere Frugoli, il reato di vilipendio nei confronti della massima carica dello stato.”; da parte di Left Laboratorio politico che ha citato una frase di Indro Montanelli del 1963: “Non è necessario essere socialisti per amare e stimare Pertini. Qualunque cosa egli dica o faccia, odora di pulizia, di lealtà e di sincerità” e di seguito ha fatto notare: “Non era ancora nato il giovane consigliere comunale leghista, quando un giornalista (ex?) fascista e uomo di destra come Indro Montanelli, tesseva le lodi al partigiano Sandro Pertini, poi futuro Presidente della Repubblica. Non era nata nemmeno la Lega Nord (quella secessionista che col tricolore ci si puliva il c**o), quando il Presidente partigiano divenne il “più amato dagli italiani” (quegli stessi italiani a cui il partito di Bossi&C. ha rubato - in anni più recenti - 49 milioni di euro). Ma che dire delle ultime esternazioni del giovane consigliere comunale leghista? Che non sempre la veemenza giovanilistica corrisponde a quell’entusiasmo che, in politica, deve animare il mettersi al servizio degli altri con passione ed intelligenza. E questo è il suo caso. A lui, prima di ogni altra cosa servirebbe un “misuratore” del senso del limite e del buon gusto. Così come gli servirebbe quell’umiltà propria dell’ultimo arrivato utile a calibrare al meglio il delicatissimo equilibrio tra lo starsene zitto e il proferir scempiaggini.Ed infine, ma non per ultimo, dovrebbe sforzarsi di trasformare la propria ignoranza in una opportunità per studiare e, soprattutto, per crescere!“.
E ancora da parte dell’onorevole Martina Nardi: "Non minimizziamo il fatto. I consiglieri hanno un ruolo istituzionale e ciò che dicono o scrivono ha un peso. Il piccolo Frugoli è sempre a caccia di notorietà, ma non possiamo giustificare con la sua giovane età quanto ha scritto sul presidente Sandro Pertini. Pertini è stato un padre costituente, un uomo a cui dire grazie, un presidente amato. Non è con queste polemiche che si accresce il consenso. Mi preoccupa chi minimizza il fatto accaduto. L'episodio è grave. La pagina del consigliere della Lega è letta da molti cittadini, soprattutto da suoi coetanei; Frugoli ha un ruolo istituzionale e ciò che dice o scrive ha un peso, sia politico che sociale".
Altri, cittadini comuni e rappresentanti politici hanno annunciato l’intenzione di intraprendere le vie legali nei confronti del consigliere Frugoli che un’ora fa, dopo aver addirittura chiuso il suo profilo facebook personale per due giorni, è tornato a far sentire la sua voce, ancora sui social, con una lettera di scuse in cui ha fatto leva soprattutto sulla sua giovane età.
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Il più grande dei molti cavalli di battaglia utilizzati dai grillini in campagna elettorale – il reddito di cittadinanza – è passato alla seconda fase prevista dal progetto a firma 5 stelle e, dato l’andamento fallimentare registrato nella fase uno, ha già subito un ridimensionamento volto a compensare le errate valutazioni fatte nelle prima fase ma, di tutti questi passaggi, a Carrara, dove pure sono stati 1179 i beneficiari, non si hanno notizie chiare. Lo ha affermato, nello scorso consiglio comunale, la consigliera del Pd Roberta Crudeli che ha fatto un’interpellanza sui Progetti di Utilità alla Collettività previsti dalla fase due del reddito di cittadinanza e sui “ navigator “.
La Crudeli ha infatti ricordato il decreto del Ministero del Lavoro, pubblicato il 22 ottobre 2019 nel quale veniva specificato che i percettori del reddito di cittadinanza erano tenuti a svolgere i cosiddetti PUC, cioè i progetti utili alla collettività, presso il comune dove risiedono. “ Nel nostro comune, tuttavia – ha detto la Crudeli - pare che l ’amministrazione grillina non abbia adottato la linea del Movimento 5 Stelle nazionale, che è quella di superare l'aiuto economico come misura meramente “ assistenziale" ed impegnare i beneficiari del reddito di cittadinanza in attività a favore della collettività. Dopo il fallimento della fase uno, il ridimensionamento della fase due dovrebbe essere accolto come una sorta di limitazione del danno prodotto, in particolar modo in un’amministrazione gestita dai grillini. “.
La Crudeli ha però fatto notare che nessuna informazione sulla fase due è stata diffusa dall’assessorato al sociale guidato da Anna Galleni e che il sospetto che non siano pronti a dare risposte in merito è più che fondato. “ L’ assessore Galleni non ha risposto in maniera soddisfacente alle mie domande – ha chiarito la Crudeli - e non è stata esaustiva sia nella individuazione delle aree di attivazione dei PUC, ambiente, sociale, cultura e altri e nemmeno sul numero dei soggetti interessati. Inoltre non ha dato risposta in merito alla previsione in bilancio dei fondi necessari per assicurare i beneficiari del reddito contro gli infortuni e le malattie professionali, stabilito nella Determina n. 3/2020 dell’Inail. La Galleni è apparsa molto in difficoltà nel documentare le procedure poste in essere e non ha chiarito se era stata prevista la collaborazione degli enti del Terzo Settore, nè se era stato istituito il registro dei partecipanti ai PUC, in cui registrare le presenze giornaliere dei beneficiari del reddito di cittadinanza.”. Insomma: una risposta confusa, secondo la consigliera Crudeli che l’ha spinta a chiedere formalmente che l'argomento PUC venga discusso in Commissione Sociale, anche in considerazione del fatto che, sul principio della trasparenza amministrativa e della obbligatoria informazione verso la cittadinanza, una tale commissione avrebbe dovuto già essere stata programmata da tempo proprio dall’ amministrazione 5 Stelle che è responsabile politico del progetto a livello nazionale.
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Via Vecchia Capaccola, a due passi dal centro storico. Una piccola strada dimenticata dal servizio di “spazzatura” che l’ASMIU dovrebbe garantire con continuità ed efficienza. Ma, nonostante le ripetute segnalazioni di alcuni residenti, nulla è stato fatto. Lo spiegano Maurizio Bonugli e Andrea Biagioni di LEFT LABORATORIO POLITICO - MASSA CARRARA:
Da settimane, giorno, dopo giorno, la sporcizia si sta accumulando ai lati della strada senza che nessuno faccia nulla (se non quegli stessi volenterosi cittadini che, scopa in mano, si sono sostituiti a chi dovrebbe farlo di lavoro). Ma, questa mattina, la sorpresa è stata doppia. Così come la preoccupazione che ne è seguita.
Sempre in Via Vecchia Capaccola, a terra abbiamo notato (e fotografato) due siringhe utilizzate, con ogni probabilità, per assumere droga. Ma cosa sta accadendo nella nostra città e nella nostra provincia?
È di solo un paio di giorni la notizia del maxi sequestro di cocaina (oltre 300 KG) a Carrara, piuttosto che quella dell’arresto di due cinquantenni dediti allo spaccio di droga in quel di Massa. Purtroppo sembra di essere ripiombati negli anni ’70 quando l’eroina distruggeva vite e un’intera generazione.
Anche tra i giovanissimi si registra un vertiginoso ritorno all’abuso di droghe pesanti e il nostro territorio sembra essere diventato il crocevia del mercato della droga in mano alle grandi organizzazioni criminali oltre che luogo privilegiato dello spaccio e del consumo di sostanze stupefacenti. Difronte ad una situazione di questo genere non basta la sola retorica fatta delle solite parole indignate.
Bisogna agire per informare e prevenire a cominciare dalle Scuole con una attenzione ed un impegno prioritario sostenuto e promosso anche dalla stessa Amministrazione comunale di Massa. infine, ma per ultimo, che l’ASMIU operi per mantenere la città davvero pulita perché, com’è noto, il degrado chiama il degrado…
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Proseguono i lavori della commissione urbanistica sul nuovo Piano operativo comunale (Poc): dopo la discussione, settimana scorsa, delle norme tecniche riferite al patrimonio edilizio esistente nelle aree urbanizzate, nell’ultima commissione di venerdì scorso, i tecnici hanno focalizzato l’attenzione sul territorio aperto.
“L’obiettivo che il piano si pone per questa parte di territorio è quello di coniugare le tutele e la valorizzazione paesaggistica-ambientale, favorendo un sistema integrato di nuove economie che richiamino le persone ad abitare e lavorare in questi luoghi in modo da garantire un presidio antropico che riduca i rischi idrogeologici”, precisa l’assessore all’urbanistica Maurizio Bruschi.
Le importanti novità introdotte, perseguono l’obiettivo di favorire il recupero e la messa a reddito di piccoli appezzamenti coltivati a oliveti e vigneti e per realizzare nuovi manufatti a servizio dell’agricoltura, sia amatoriale che aziendale. Sono state ridotte le soglie di superficie a bosco, imposte dalle norme urbanistiche attualmente vigenti, per realizzare manufatti ad uso rimessa; vengono disciplinate le attività per l’apicultura, i piccoli allevamenti di animali da cortile, fino all’allevamento amatoriale per i cavalli.
Particolare attenzione è stata rivolta all’attività amatoriale per autoconsumo, al fine di consentire la realizzazione di “capannini” a servizio delle attività consolidate, come vigneti e frutteti. Premiata la produzione e la manutenzione degli oliveti come presidi idrogeologici.
“Un salto dimensionale molto importante, in grado di superare i limiti imposti dal vigente regolamento urbanistico; c’è grande interesse tra i giovani per questo settore e il piano apre a queste richieste fondamentali per il recupero del territorio. ” ribadisce l’assessore Bruschi.
Un altro aspetto determinate è stata la presentazione alla commissione presieduta da Daniele Raggi del sistema della mobilità lenta, un insieme di percorsi pedonali e ciclabili ottenuti dal recupero dell’antica viabilità vicinale e poderale in grado di collegare le nuove autostrade del turismo con l’entroterra, costituite dalla Ciclopista Tirrenica, in corso di realizzazione da parte della Regione Toscana, la Via Francigena e i sentieri del Cai, oggi totalmente scollegati tra di loro.
All’interno di questo circuito di visita del territorio, sarà possibile realizzare manufatti per l’escursionismo e l’osservazione naturalistica, in grado di creare punti di sosta e di servizio alla mobilità lenta come noleggio di biciclette, officine, punti di ristoro, ecc.
Venerdì prossimo sarà l’occasione per discutere con geologi e ingegneri idraulici la questione relativa al rischio idraulico a seguito de lavoro di adeguamento normativo reso necessario dal parere emesso alla fine di Novembre dall’Autorità di Bacino Distrettuale dell'Appennino Settentrionale, dopo oltre due anni di attesa che hanno impedito di procedere all’adozione del Piano operativo nei termini programmati.
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Ha preso la parola come cittadina e rappresentane del Comitato Primo Soccorso e Urgenza Carrara ed ha riepilogato tutte le fasi della vicenda monoblocco per giungere formulare precise richieste direttamente al sindaco De Pasquale. E’ stata Fiorella Fambrini, ex vicesindaco di Carrara, a portare ancora all’attenzione dell’attuale giunta i molti dubbi e le molte criticità legate alla sanità locale.
La Fambrini ha ricordato l’accordo fatto da Asl e amministrazione nel consiglio straordinario il 12 novembre 2019 nel quale si impegnavano a una totale trasparenza e a una partecipazione diretta e ampia dei cittadini a seguito dell’ambiguo iter seguito fino ad allora, e tenuto sostanzialmente nascosto alla cittadinanza, per mettere in atto l’abbattimento del Monoblocco e la costruzione di una nuova palazzina di dimensioni assai più contenute.
Nel riepilogo fatto dalla Fambrini anche le tante certezze disattese rispetto al PAL approvato nel 2013, da Medicina Nucleare mai arrivata a Carrara e proposta prima al Versilia e poi al Delle Apuane, a Medicina legale, relegata ancora nella fatiscente palazzina Ascoli con l’ascensore a singhiozzo, che lascia una Utenza con particolari problemi alla generosità del medico che scenda al piano terra per far le visite, alla Scuola Infermieri completamente bloccata a Massa fino alla RSA di Fossone mai realizzata.
Dopo la goccia del Monoblocco che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di cittadini e comitati, ha ricordato la Fambrini, è partita la raccolta firme, la protesta e la sospensione del progetto suggellata dalle promesse del consiglio comunale di novembre. La Fambrini ha poi spiegato la doveroso e necessaria rendicontazione da parte dell’amministrazione sullo stato dell’arte della vicenda.
“A quanto richiesto in consiglio comunale è stato dato seguito e con quali effetti? – ha chiesto la Fambrini - i vertici ASL e gli organi politico/amministrativi della Regione Toscana hanno risposto con le parole o con i fatti? con parole e ancor più con fatti? L’impegno soprattutto finanziario per il monoblocco non deve restare lettera morta e Asl deve essere sempre sollecitata dall’amministrazione.”. Anche la Fambrini, come già aveva fatto il consigliere di Forza Italia Lorenzo Lapucci, ha ricordato la partecipazione al percorso attivato il 23 novembre a palazzo Ducale, da ASL per contribuire alla costruzione del PIS, Piano Integrato della Salute, nella zona distretto delle Apuane che ha rivolto un invito alla popolazione oltre che a Istituzioni e Associazioni Terzo Settore per acquisire “dal basso” contributi sui fabbisogni reali ed ha confermato che l’evento è stato seguito solo da un altro incontro avvenuto il 18 gennaio con poca partecipazione popolare e nessuna verifica sulle proposte fatte. La scadenza per il Pis è fissata al 31 marzo 2020 e quindi sarebbero urgenti altri incontri che tuttavia non sono stati messi in programma. Ma la Fambrini ha voluto ricordare che l’occasione del 18 è stata significativa per l’intervento del sindaco De Pasquale molto apprezzato dal comitato:” Al termine dei lavori De Pasquale si è rivolto alla responsabile della Zona distretto delle Apuane Monica Guglielmi e ha parlato di una “tiratina di orecchie” da fare ad ASL per i ritardi fatti registrare per la RSA di Fossone, per l’attuazione del PAL 2013 e per l’attivazione della Risonanza Magnetica al Monoblocco. A questo punto, a maggior ragione chiediamo che si faccia promotore, come Sindaco di Carrara e Presidente della Conferenza zonale della Sanità, di un incontro pubblico con ASL e Vertici Regione Toscana perché in presenza diano risposte sulle risorse destinate al Monoblocco; sul rispetto e attuazione del PAL 2013; sulle garanzie per i servizi attivi presso il Monoblocco e per le modalità di erogazione, dovendosi anche prevedere puntuale rendicontazione di certi fenomeni.”. Nelle richieste indirizzate al sindaco anche le motivazioni da girare ad Asl sulle chiusure temporane di alcuni reparti durante le vacanze natalizie .
“In sostanza: i vertici di Aasl devono capire che devono rendicontare ai cittadini e alle istituzioni tutte sulla gestione dei servizi della sanità pubblica – ha concluso la Fambrini - attendiamo anche risposte dagli amministratori regionali, che in questo periodo stanno comparendo in zone limitrofe a Carrara, Massa, Fivizzano, Pontremoli, Fosdinovo vedi per rispondere su certe criticità o per patrocinare inaugurazioni.A Carrara, almeno ufficialmente, non si vede nessuno a proporsi sul tema scottante sanità come se la città fosse un buco nero. Eppure ci sono dei problemi, gravi e annosi, di cui attendiamo, non più tanto pazientemente, la soluzione. Vengano e diano risposte e soprattutto garanzie.”.
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Si apre ufficialmente la campagna elettorale per le Regionali. Oggi (sabato 25) alle 18 al teatrino dei Fratelli Cristiani, in viale Chiesa, Eugenio Giani, presidente uscente del consiglio regionale e candidato presidente della Regione Toscana, terrà un incontro pubblico per presentare il suo programma per la Toscana dei prossimi anni.
Giani, storico, studioso, già presidente della società dantesca, ha una lunga storia di amministratore. Si presenta alla sfida elettorale con il sostegno di un ampia coalizione che è riuscita a tenere insieme la vasta area del centro sinistra toscano. Con lui all'incontro sarà presente Giacomo Bugliani, consigliere regionale uscente di Massa Carrara. Sarà un'occasione per tracciare anche un bilancio di quanto fatto dalla regione in questi anni, oltre che per parlare del futuro della Toscana.
A fare gli onori di casa sarà il segretario comunale del PD Norberto Riccardi.
Giani e Bugliani saranno intervistati dal giornalista Vladimiro Frulletti ex vice direttore de l'Unità.
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La mozione a “tutela dei servizi sanitari a Carrara nel rispetto del P.A.L.” è stata votata all’unanimità dal consiglio comunale di Carrara solo lo scorso 16 dicembre e sia Asl sia l’amministrazione 5 stelle, in quella sede si erano impegnati ad intraprendere un percorso fattivo di miglioramento dell’offerta sanitaria locale, nel rispetto del Piano Attuativo Locale e di una maggiore trasparenza e partecipazione, ma nessuna delle due istituzioni sembra andare nella direzione promessa perseverando nell’atteggiamento di reticenza sull’argomento sanità. A mettere in evidenza l’anomalia è il consigliere di Forza Italia, Lorenzo Lapucci che ha ricordato che nessuna informazione è ancora giunta dal sindaco e da Asl in relazione alle disposizioni relative alla questione dell’abbattimento del Monoblocco. In particolare, Lapucci, ha evidenziato l’immobilità del sindaco di Carrara che avrebbe dovuto attivarsi con l’amministrazione regionale e, nello specifico, con l’Assessorato alla Sanità per chiedere lo stanziamento di risorse aggiuntive necessarie a realizzare, con tempi brevi e certi, l’intervento di miglioramento del Monoblocco con una più ampia ristrutturazione e ottimizzazione dei suoi spazi. “De Pasquale, che è anche presidente della Conferenza Zonale- ha detto Lapucci - dovrebbe anche chiarire se e in che modo si sta adoperando per far modificare qualsiasi decisione assunta sino ad oggi da ASL in contrasto con quanto previsto dal PAL, in coerenza con gli impegni derivanti dalla ricordata mozione, votata all’unanimità.
Appare evidente come il punto della mozione che prevede “di riferire con cadenza periodica in conferenza dei capigruppo, da convocarsi sul tema almeno con cadenza mensile” sia stato disatteso e che nessuna informativa sia stata portata dal sindaco né alla conferenza dei capigruppo né in altre occasioni.” Lapucci ha definito preoccupante il silenzio dell’amministrazione su tematiche così essenziali e sulle quali si era impegnata a portare avanti un percorso trasparente e partecipativo nell’interesse della cittadinanza.
Alle critiche per la situazione ancora di stallo sul destino del Monoblocco, Lapucci ha aggiunto la sua personale critica alla chiusura del reparto Radiologia del Centro polispecialistico Sicari di Carrara nella prima settimana dell’anno. Uno stop che ha creato stupore, secondo Lapucci, perché mai accaduto in precedenza anche quando a reggere il reparto c’era un solo medico e non due come adesso.
“Esortiamo il sindaco De Pasquale – ha aggiunto Lapucci - a chiedere le motivazioni della sospensione del servizio di radiologia presso il Centro Polispecialistico Sicari ai vertici Asl e, soprattutto, a diffidarli dal ripetere, come loro abitudine, simili decisioni, dannose, a mera proiezione di una volontà ostinata nel risparmio a danno della collettività.”. Ma le bacchettate ad Asl sulla sanità non sono finite qui: Lapucci ha fatto riferimento anche al Piano Integrato di Salute della Zona apuana che deve essere approvato dalla conferenza zonale integrata dei sindaci, entro il 31 marzo 2020 secondo quanto diffuso da ASL Toscana Nord Ovest e che sarà strumento fondamentale per la programmazione sanitaria zonale. “In questa fase di elaborazione – ha spiegato Lapucci - il coinvolgimento delle istituzioni locali, delle amministrazioni sanitarie, delle associazioni, del volontariato e del privato sociale, e più in generale di tutta la cittadinanza è fondamentale, in quanto opportunità per riuscire a definire obiettivi ed azioni capaci di fornire soluzioni per nuovi rischi sociali ed orientare, dal basso, gli interventi di programmazione sanitaria. Ma le cose sono andate in maniera completamente diversa: l’evento non è stato affatto pubblicizzato presso i cittadini che ne sono rimasti all’oscuro; al primo incontro del 23 novembre 2019 sono stati annunciati sette macro argomenti da sviluppare su altrettanti tavoli tematici che sarebbero stati convocati da ASL nei mesi successivi, ai quali avrebbero dovuto partecipare le persone che si erano registrate durante il primo incontro. Ma anche in questo caso è andata assolutamente così: nessuna comunicazione ufficiale da parte di ASL è pervenuta a coloro che avevano lasciato i recapiti, tra i quali c’ero anche io, per avere informativa sulle date di prosecuzione degli incontri, ridotti poi a uno solo, e conclusivo, del 18 gennaio. Anche da queste gravi contraddizioni emerge, al di là delle declamazioni sulla natura partecipativa dell’evento, la volontà di ASL tesa ad escludere di fatto la comunità.” . Lapucci ha quindi invitato il sindaco a convocare un incontro pubblico per informare i cittadini sullo stato dell’arte della Sanità provinciale, alla luce degli impegni assunti con la mozione “a tutela dei servizi sanitari a Carrara nel rispetto del P.A.L.”.
Vinicia Tesconi
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Da poco è stata ridefinita la mission del consorzio ZIA attraverso il nuovo comitato d'Area. Left, laboratorio politico di Massa-Carrara, lotta da tempo per la bonifica del territorio e si interroga sul futuro del territorio, ormai devastato da agenti inquinanti che mettono in rischio la popolazione.
"Affinché l'ennesimo "gruppo di lavoro" non naufraghi nell'ennesimo nulla di fatto – spiegano gli esponenti di Left - deve essere chiaro a tutti gli attori con compiti sia tecnici che politici (oltre alla cittadinanza tutta) che, la nostra provincia e la nostra città risultano ancor oggi tra le più colpite da malattie riconducibili alla presenza nociva della "chimica" sul territorio che, da troppi anni, ci ha raccontato e ci racconta di un territorio compromesso ed inquinato che continua a minare la salute pubblica".
Infatti, nonostante ci sia una maggiore attenzione sul binomio "salute-inquinamento", le scarse risorse non possono bastare per la necessaria opera di bonifica e il completo disinquinamento della zona. La zona industriale di Massa, è pertanto un territorio inquinato ed insalubre, che mette a repentaglio la salute delle comunità, non offre opportunità di nuova occupazione e non attira nuovi investimenti industriali penalizzando anche il settore turistico che, seppur in maniera parziale, potrebbe rappresentare un volano per il possibile rilancio economico e sociale della provincia apuana.
"A tale riguardo – spiega Left - ci chiediamo, quali sono le azioni concrete (e non solo annunciate) con cui le Amministrazioni locali di concerto col Ministero dell'Ambiente, la Regione Toscana e con i Parlamentari del territorio, stanno cercando di attivare per recuperare tutte le risorse necessarie."
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