Politica
Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

Presidio permanente per la Palestina Massa: "Per una scuola libera e senza censura", venerdì 19 dicembre, in Piazza Palma
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato emesso dal Presidio permanente per la Palestina Massa. «Nei giorni scorsi una scuola della nostra città ha…

Massimiliano Manuel, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Carrara: "Dopo mesi nulla è cambiato, ora rischio grave per gli archivi storici"
«A distanza di oltre tre mesi dalle nostre segnalazioni, non solo non si è mosso nulla, ma emerge oggi un rischio concreto e gravissimo: il deposito…

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Manca ormai meno di un mese all'appuntamento con la tornata elettorale, i candidati sono nel pieno della campagna con la preparazione dei comitati nelle varie città: a Marina di Massa, nella centralissima via san Leonardo, è stato inaugurato il point di Emanuele Canepa, candidato per la Lega , alla presenza di tanti simpatizzanti e sostenitori. A fare gli onori di casa, oltre al candidato, l'assessore alla cultura del comune di Massa, Veronica Ravagli.
Il clima che si respira è di grande entusiasmo, pur essendo consci che la campagna elettorale è tutt'altro che semplice, complice innanzitutto la situazione legata alla pandemia che sta creando molta incertezza fra le persone, con una percentuale di elettori, che non hanno ben chiaro a chi dare il voto: "La partita si gioca proprio con questa fetta di elettorato- si dice fra i componenti del comitato- e noi siamo fra la gente ad ascoltare i loro bisogni e a far capire loro che si può cambiare e noi siamo sicuri che ce la faremo".
A dar ulteriore carica al gruppo e al candidato, la visita a sorpresa di Susanna Ceccardi, candidata a governatore: elegante, piglio energico, nel dare il suo sostegno a Canepa, ricorda alcuni dei punti fermi del programma per la corsa al governo della Regione: "C'è aria di cambiamento e lo stiamo percependo ovunque, anche a Massa, zona che conosco molto bene - dice- siamo fra le persone e la sensazione è che ce la possiamo fare, ad espugnare il fortino rosso dopo anni di malgoverno. Noi siamo dalla parte della Toscana produttiva, dalla parte di quel tessuto di imprenditori che sono stati totalmente abbandonati da 10 anni, dalla presidenza Rossi. La ricchezza di un territorio non è un nemico, la ricchezza e lo sviluppo assicurano lavoro e benessere spalmato su tutta la società e per questo ci vogliono infrastrutture e tasse più basse. Mentre in altre regioni a guida centrodestra, le tasse per le imprese sono scese all'1%, in Toscana siamo al 3% e a differenza ad esempio del Veneto, dove la regione ha erogato 110 milioni di euro a fondo perduto, qui non è stato fatto nulla".
"La nostra campagna elettorale è basata sulla concretezza e non sull'ideologia- conclude la Ceccardi- e sarà elemento determinante per la vittoria".
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Impegni serrati per l’amministrazione comunale di Massa in questa ultima settimana di agosto per la riapertura di scuole e nidi d’infanzia.
"Purtroppo - afferma Nadia Marnica, assessore all’Istruzione - molte delle indicazioni attese dal livello nazionale e regionale sono ancora in divenire, ed in continua evoluzione, in attesa anche di specifici contributi dall’Asl.
Nel frattempo l’amministrazione ha predisposto gli acquisti dei necessari dei D.P.I. per il personale dei servizi educativi, ha effettuato i lavori indispensabili per il rientro in sicurezza e ha provveduto alle sanificazioni di tutti i locali che accoglieranno i piccoli utenti. I primi a rientrare nelle loro “aule” saranno i piccoli dei nidi d’infanzia.
I lavori eseguiti presso i nidi comunali di Massa, iniziati il 19 agosto e che si concluderanno presumibilmente il 4 settembre per dar modo di accogliere i piccoli il 7 settembre 2020, consistono soprattutto in interventi volti a facilitare gli ingressi differenziati e l’omogeneità dei gruppi, passando dalla realizzazione di nuovi cancelli, impianti citofonici, pannellature interne, installazione di pensiline e tettoie a protezione ingressi, rifacimento pavimentazioni aree esterne. Sono state previste anche la modifica di alcuni attuali infissi a vasistas in infissi con aperture standard per migliorare l’areazione dei locali e la riparazione/sostituzione di infissi obsoleti.
In attesa che il CTS dia indicazioni più precise, l’amministrazione si sta confrontando con la ditta che erogherà i pasti per stabilire le modalità più sicure di somministrazione che però non turbino la routine dei bimbi, con uno sguardo attento alla sanificazione di ogni spazio.
Intanto le educatrici sono impegnate nella formazione, indispensabile prima della riapertura, e nella prima settimana di settembre, invece, effettueranno incontri con i genitori, in assoluta sicurezza, tutto per garantire, salvo diverse disposizioni superiori, l’apertura dei servizi educativi.
In questo particolare anno scolastico tutti gli attori sono chiamati a collaborare e ad affrontare con responsabilità questo percorso. Per questo è stato predisposto un patto di corresponsabilità fra genitori ed amministrazione comunale ed un protocollo condiviso con le educatrici, con le associazioni sindacali e, prima dell’inizio, anche con i genitori.
Sul sito del Comune di Massa sarà a breve predisposta una pagina nella quale sarà possibile trovare tutte le indicazioni sia di carattere normativo che operativo, costantemente aggiornate, relativamente ai nidi comunali.
Una partita più complessa è quella che riguarda le scuole statali e che vede coinvolti il nostro Ente ed i Dirigenti Scolastici. Il nostro territorio è stato fortunato sotto il profilo degli spazi necessari, soprattutto per quanto riguarda il primo ciclo di istruzione, ma anche in questo caso sono stati necessari piccoli lavori per poter usufruire al meglio dei locali a disposizione delle scolaresche. E’ stato difficile inseguire fondi Ministeriali erogati attraverso PON, con cifre non particolarmente generose, oltre che abbastanza vincolate, e tempi strettissimi di partecipazione, ma il 24/08 sono partiti i cantieri del primo bando, con un importo di 310.000,00€ lordi, che, come previsto dal bando si concluderanno entro il 31/12, ma che ovviamente vedranno partire per i primi quegli interventi indispensabili all’apertura prevista dal Ministero per il 14/09.
Questo progetto prevedeva il finanziamento di interventi di adeguamento e di adattamento funzionale degli spazi e delle aule didattiche e l’Amministrazione Comunale, sentiti i Dirigenti scolastici ha avviato in particolare la revisione e manutenzione del manto di copertura, tramite opere di impermeabilizzazione, di vari plessi (Via Fiume, Villette B, Marina, Casone primaria e infanzia, scuola secondaria P.Ferarri). Anche in questo caso ci saranno interventi di ripristino ingressi, sostituzione/riparazione cancelli, impianti di citofonazione, installazione di pensiline, adeguamento funzionale ed idraulico di bagni e di locali da riconvertire ad aule didattiche, rifacimenti pavimentazioni.
Un secondo PON che assegna risorse, previa ricognizione dei fabbisogni, per affitti e acquisto, leasing o noleggio di strutture temporanee, pubblicato pochi giorni fa, con un lasso temporale per la candidatura dal 19 al 26 agosto, ha visto gli Uffici prodigarsi per partecipare con l’obiettivo di reperire fondi per noleggio e acquisto di strutture temporanee ad uso didattico, trasloco arredi e deposito o dismissione arredi esistenti.
Tutto ciò si aggiunge agli interventi di efficientemento energetico, adeguamento antisismico ed antincendio già previsti a bilancio dell’ente che proseguiranno il loro iter.
L’apertura delle scuole però prevede anche il riavvio di servizi che il comune eroga da anni e che sono il cardine del diritto allo studio: il servizio mensa ed il trasporto scolastico.
A seguito delle direttive degli ultimi DPCM e delle indicazioni del CTS e dell’ISS è stato avviato il dialogo con la ditta erogatrice dei pasti per valutare le migliori condizioni per effettuare il servizio mensa. Questo riprenderà in tutte le scuole, infanzia, primarie e secondarie di primo grado a tempo pieno e prolungato. In alcuni plessi sarà possibile mantenere in uso il locale adibito a mensa, ma nella maggior parte dei plessi sarà necessario erogare i pasti in classe. Quindi si è provveduto a valutare modalità di erogazione e sanificazione degli spazi, tenendo conto di tutte le variabili che un servizio così delicato prevede.
Il dialogo è stato avviato anche per il trasporto scuolabus, un servizio molto richiesto dalle famiglie del territorio e che l’amministrazione vuole poter continuare nel miglior modo possibile e con la maggior copertura possibile. Purtroppo anche oggi Governo e Regioni hanno concluso l’incontro su posizioni distanti, soprattutto per il trasporto. Diverse le proposte in campo, alcune inattuabili in termini di costi e tempi come l’installazione di separatori morbidi tra i passeggeri che prevedrebbero poi l’omologazione dei mezzi; deroghe al metro di distanza basate su uno stravagante principio del “gruppo abituale (tipo congiunti) esteso ai componenti della stessa classe”; mascherine obbligatorie, flessibilità in ingresso/uscita che però dovrebbe trovare incastro con gli orari di insegnanti e di collaboratori scolastici. Tutto ancora da fare. Ciò nonostante l’amministrazione sta definendo alcuni criteri base, in attesa di nuovi sviluppi.
Ovviamente tutte le azioni avviate dall’Ente Locale sono complementari a ciò che ha promesso il Ministero dell’Istruzione, quindi banchi, mascherine e gel santificanti che dovrebbero arrivare nelle scuole a partire da domani ed entro ottobre".
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Un altro appalto nella pubblica amministrazione e altri diritti che rischiano di svanire nel nulla. Stavolta, dopo il caso del Cup dell'Usl Toscana Nord Ovest, tocca a 15 lavoratrici del settore delle pulizie per la multiservizi Rekeep per il Comune di Carrara.
"L'amministrazione ha emesso una nuova gara per l'assegnazione del servizio – spiega Rolando Bellè, segretario Uiltrasporti – che prevede le pulizie non solo a palazzo civico ma anche al museo, alla piscina, alla biblioteca e altri edifici sparsi sul territorio. Un appalto prima in mano a Rekeep ma il nuovo capitolato se lo sarebbe aggiudicato la cooperativa Copura dell'Emilia Romagna, che fa parte del Consorzio Cns. Gara vinta con un ribasso addirittura del 60%. Peccato che questo risparmio a tutto vantaggio delle casse del Comune sia garantito da un taglio delle ore per le lavoratrici pari al 35% rispetto al vecchio monte contrattuale. Siamo proprio in questi minuti in Comune insieme alla Cgil per incontrare il sindaco o il vicesindaco così da trovare una soluzione e dare una risposta positiva alle lavoratrici visto che Copura avrebbe voluto firmare il contratto già domani".
Una situazione drastica, secondo il referente Uiltrasporti, che rischia di tagliare non solo ore e stipendi ma di ridurre nettamente diritti acquisiti: "Copura – conclude Bellè – vorrebbe pure dare il 30% del servizio previsto dalla gara in subappalto a una cooperativa sociale di Pietrasanta con un evidente passaggio di contratto da quello multiservizi alle cooperative sociali che è nettamente svantaggioso, come ad esempio la mancata remunerazione della quattordicesima. Vogliamo risposte immediate dall'amministrazione prima di firmare il contratto con la società vincitrice del bando".
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"Altro che coincidenza. Al Pronto soccorso del Noa di Massa abbiamo un vero e proprio cluster di infezione Covid che rischia di allargarsi a macchia d'olio. Abbiamo la certezza che il numero di positivi sia già di 4 persone, quindi altri due dipendenti oltre al medico e all'infermiera di cui è già stata data notizia. Ma il numero potrebbe essere molto più alto: a oggi non lo sappiamo soltanto perché la Asl si rifiuta di fare i tamponi al personale infermieristico che non presenza sintomi e questo potrebbe creare una diffusione del contagio incontrollabile". Non usa mezzi termini il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori, che ora chiede alla direzione dell'azienda sanitaria di effettuare le verifiche su tutto il personale del Pronto soccorso, almeno a quello che era in turno quella notte in cui c'era anche il medico, sintomatico, poi risultato positivo.
"Rilancio l'appello che gli stessi infermieri nostri iscritti del pronto soccorso hanno mandato all'azienda. A seguito dei casi di positività al Covid19 verificatosi in questi ultimi giorni al personale infermieristico, Oss e medico del Pronto soccorso del Noa siamo a chiedere l'esecuzione di tamponi nasofaringei per garantire la salute dei pazienti e del personale. Ma a questa richiesta l'Asl ha fatto orecchie da mercante. Dice che farà i tamponi soltanto a 10 dipendenti in servizio quella notte, ma nell'arco di 10 o 15 giorni. Quindi nel frattempo tutti gli altri restano a lavoro e non c'è alcuna garanzia che l'infezione da Covid19 sia arrivata dall'esterno. E' quindi possibile che qualche infermiere sia già contagiato, asintomatico, in servizio. Se poi i pazienti che afferiscono al pronto soccorso vengono smistati nei reparti per le analisi e le verifiche del caso possono diventare a loro volta veicoli di diffusione del contagio a macchia d'olio fra utenti e lavoratori".
La richiesta del segretario della Uil Fpl è chiara: "Servono tamponi, immediati, a tutti i lavoratori del Pronto soccorso, soprattutto agli asintomatici che non hanno febbre o altri sintomi. Come d'altronde prevedono le disposizioni normative nazionali e regionali: chi è entrato in contatto con un caso confermato o anche solo probabile deve essere segnalato all'Usl che farà le opportune valutazioni e prenderà le misure più opportune, dall'isolamento al tampone. Dobbiamo contenere la diffusione del Covid o ci ritroveremo nella situazione di pochi mesi fa. Inoltre i test immediati sono una garanzia per gli stessi cittadini che hanno bisogno del pronto soccorso".
In serata l'aggiornamento: "Sulla vicenda abbiamo subito sollecitato la Uil Fpl regionale e il segretario Mario Renzi - dichiara Claudio Salvadori - . Il problema è stato subito segnalato alla Regione Toscana che si è subito attivata garantendo che già da domani, venerdì 28 agosto, saranno date disposizioni per effettuare i tamponi a tutti i dipendenti che lavorano al Pronto Soccorso".
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Il candidato capolista della Lega Emanuele Canepa è stato a fare un sopralluogo al depuratore del Lavello 1 situato nel comune di Massa a confine con il comune di Carrara.
Questo depuratore presentava notevoli criticità dovute sia all'obsolescenza dell'impianto, sia alla percezione dei cattivi odori da parte della popolazione limitrofa che negli anni passati è stata veramente esasperata da questo punto di vista.
Canepa risulta soddisfatto dal sopralluogo “Grazie all'amministrazione comunale di centrodestra che ha iniziato una importante e fattiva collaborazione con Gaia siamo riusciti a risolvere gran parte dei problemi, ci sono ancora dei lavori da fare ma in linea di massima il depuratore funziona a pieno regime e le maleodoranze sono drasticamente diminuite grazie ad un piccolo ma importante intervento: un barriera antiodore che ha permesso di mitigare l'impatto al di fuori del perimetro del depuratore. Tutto questo perchè la Regione aveva negato una deroga a GAIA spa per fare il capannone di copertura dei fanghi la cui costruzione doveva partire ad Ottobre scorso. “
“Ecco, questa è proprio la burocrazia che noi vogliamo eliminare” prosegue il capolista della Lega” “quella che è ostativa nei confronti dei cittadini e delle imprese che vogliono investire sul territorio. E’ovvio le regole ed i permessi devono sempre essere rispettati ma non si deve per forza "complicare" un iter burocratico quando c'è una via più snella per ottenere il risultato.
Quando saremo in Regione sarà una mia ed una nostra priorità proprio snellire la burocrazia e far sì che la Regione sia amica dei cittadini e delle imprese e non nemica.”
Infine lancia una proposta interessante: “Dovremmo pensare alla realizzazione degli spandenti a mare per i depuratori sul Lavello oppure per il Lavello stesso come è stato già programmato e finanziato dalla Regione Toscana in alcuni fossi di Viareggio e Camaiore. Non capisco perché quando fu siglato l’accordo di programma per la tutela delle foci fluviali e delle acque marino costiere della riviera apuo-versiliese, voluto fortemente dalla regione, tra i tanti investimenti previsti, conoscendo la situazione delicata del fosso Lavello non si è pensato ad inserire tale intervento. Il fosso Lavello è un fosso artificiale che quindi non ha una valenza naturalistica di rilevanza, inoltre è continuamente oggetto di abbandono di rifiuti a causa della presenza del campo rom su insistente sulla sponda del Comune di Carrara, i depuratori adesso funzionano a regime ma quando arrivano le bombe d’acqua è difficile non fare un bypass e sarebbe una soluzione opportuna pensare alla realizzazione degli spandenti a mare, considerando che la sua foce è a ridosso di spiagge balneabili molto frequentate durante la stagione estiva.
Mi lascia perplesso il fatto che questi interventi per la tutela delle acque costiere Apuo Versiliesi siano finanziati dalla regione al 70% sulla costa Versiliese, al 30% sulla costa Apuana. Sono felice per i colleghi amministratori ma sono profondamente dispiaciuto che la zona apuana sia sempre messa in secondo piano.”
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Li ha definiti “ gli invisibili”: sarebbero i bambini iscritti agli asili nido e le loro famiglie, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha voluto sottolineare il preoccupante silenzio dell’amministrazione sulle modalità con le quali i nidi locali riapriranno tra pochissimi giorni.
“E’ un atteggiamento irresponsabile - ha detto Bernardi – che conferma l'indirizzo della politica grillina locale che, già dal periodo del lockdown, verso i più piccoli e le loro famiglie non aveva adottato alcuna misura di aiuto.”. Bernardi si è consultato con una delle responsabili dei nidi comunali in seguito alle molte lamentele ricevute dai genitori ancora privi di informazioni sul servizio, e ha confermato che solo ieri sono partite le raccomandate per avvertire le famiglie dei bambini iscritti e che ancora non sono state recapitate.Sempre ieri sarebbero arrivate anche le prime telefonate anche se non completamente esaustive per cui alcuni genitori avrebbero cercato informazioni sulle indicazioni per le misure anti-covid per i bambini da zero a tre anni ma senza successo.
“Il nodo cruciale – ha continuato Bernardi - è rappresentato dall’esigenza dei genitori di sapere come e quando i bambini entreranno nelle strutture. Tutto è ancora, al 25 di agosto, nell’incertezza totale sia per i genitori, sia per il personale. E questo solleva inevitabilmente il problema di come possono organizzarsi i genitori che lavorano che sono quelli che necessitano del servizio dell’asilo nido. Come faranno per l’inserimento dei più piccoli? In quanti potranno contare sull’aiuto dei nonni?” Bernardi ha messo in evidenza l’urgenza per i genitori di conoscere come si svolgeranno le attività, quali saranno gli orari gli orari e le modalità per l’ingresso e l’uscita dei bimbi e come si svolgeranno i pasti e il gioco in base alle misure anti-covid. Il dubbio sulle modalità della misurazione della temperatura co mprende ovviamente anche gli utenti dei nidi e la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione, secondo Bernardi, è preoccupante.
“L’ amministrazione è in gravissimo ritardo – ha concluso Bernardi - perché impreparata ed incapace a gestire le misure anti-covid e per insensibilità non tiene nella dovuta considerazione l'apprensione delle famiglie, sia perché il virus è ancora in circolazione, sia per il fatto che devono organizzarsi in tempo. Ennesimo disservizio creato dal sindaco, che, peraltro è un insegnante, e che nel periodo della pandemia da coronavirus, ha trattato da invisibili soprattutto i bambini che non hanno nemmeno potuto usufruire dei centri estivi, previsti dal governo, perché organizzati per poche ore, senza mensa,senza trasporto e senza poter usufruire degli spazi gioco dei parchi pubblici tenuti chiusi solo perché dovevano essere assicurate le misure del distanziamento sociale. Se le raccomandate non saranno consegnate rapidamente ai genitori, il primo settembre riapriranno gli asilo nido senza bambini e si creerà un baratro sociale per le perdite economiche ingenti delle madri lavoratrici e per i loro figli, perché non avranno un luogo sicuro per socializzare e giocare. Genitori che, per colpa dell’inerzia e dell’incapacità dell’ amministrazione 5Stelle , non sapranno a chi affidare i loro piccoli per poter andare serenamente al lavoro. Per tutto questo esprimo il mio dissenso verso il sindaco De Pasquale colpevole di essersi tenuto la delega della Pubblica Istruzione, non essendo all'altezza del compito.”.
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L'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico onlus ha inoltrato una specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti (25 agosto 2020) riguardo la presenza di autorizzazioni paesaggistiche in merito alla Cava Fosso del Cardellino e alla Cava Buca del Fagiano, in Comune di Carrara (MS).
"L'attività estrattiva - afferma Stefano Deliperi del Gruppo d'Intervento Giuridico onlus - dev'essere necessariamente preceduta da autorizzazione paesaggistica in area tutelata da vincoli ambientali (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
Coinvolti il Ministero per i beni e attività culturali e il turismo, la Soprintendenza per archeologia, belle arti e paesaggio di Lucca, il Comune di Carrara, i Carabinieri Forestale.
L'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico onlus auspica un risolutivo intervento delle amministrazioni pubbliche competenti per chiarire la legittimità o meno delle attività estrattive.
Le Alpi Apuane possono e devono essere salvaguardate, per la difesa dell'ambiente e della stessa identità delle collettività locali".
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"La mobilità e la gestione del trasporto pubblico sono nodi cruciali nella visione di una società. Contrariamente a quanto affermato in consiglio comunale dal sindaco Lorenzetti, che si dice favorevole alla gestione privata, noi non crediamo, che per i servizi pubblici essenziali la privatizzazione sia una risposta.": inizia così la nota di Paolo Lenzetti, del Movimento 5 Stelle di Montignoso.
"Non puo' esserlo per i territori e per le comunità, dove le esigenze di mobilità non sempre si conciliano con quelle espresse da gestori privati che prima di tutto devono, per logiche di bilancio, mirare al guadagno. Il mero profitto non si raccorda ai bisogni espressi dai cittadini. – ha continuato Lenzetti -
Le privatizzazioni a Montignoso e non solo, in passato hanno dimostrato essere fallimentari: 3 anni fa il comune ha dovuto, per essere efficiente, ripubblicizzare il servizio di riscossione dei tributi e nella più totale incoerenza. Il sindaco Lorenzetti parla ancora di privatizzazioni, contravvenendo anche all'esito del referendum di alcuni anni fa, dove oltre 27 milioni di italiani ha detto di fatto Stop alle privatizzazioni.".
Secondo Lenzetti ciò che converrebbe è una convenzione tra gli enti locali, per la gestione associata delle funzioni in materia di mobilità e trasporto, tra la provincia di Massa Carrara e i comuni di Aulla, Carrara, Fivizzazno, Massa, Montignoso, Pontemoli e l'unione della comunità montane dei comuni della Lunigiana.
"Ma anche il nostro comune ha problematiche di mobilità -fa presente il Movimento 5 Stelle - che a più riprese il consigliere Paolo Lenzetti ha rappresentato in questo consiglio, in questi anni, quando ha chiesto più volte, a cadenza almeno annuale, al sindaco e agli uffici preposti di prendere contattato con il gestore del servizio di trasporto pubblico per sollecitare collegamenti puntuali, con le scuole superiori a Massa, con la stazione di Massa, e con i principali enti e servizi ( dall'ospedale, alle sedi di inps, Inail, e altro).
Purtroppo famiglie, lavoratori, anziani, ovvero utenti, cioe' i cittadini, non hanno visto una grande sensibilità sull'argomento".
Ora Lenzetti chiede che la convenzione approvata, in futuro, attraverso l'ufficio territoriale, debba prevedere dei collegamenti dalle varie frazioni del comune alla casa della salute, situata in via Sforza: le fermate attuali dei mezzi pubblici più vicine sono sull'Aurelia o in Via Roma, cioè molto distanti, per anziani e persone con difficoltà motorie.
"Sulla Casa della salute più volte abbiamo evidenziato la carenza di parcheggi e anche recentemente, avevamo chiesto in commissione, un trasferimento di sede. – fa presente il Movimento 5 Stelle - Infatti, in previsione dell'adozione del POC, il comune avrebbe potuto chiedere, cosa suggerita da Lenzetti e non accettata dalla maggioranza in commissione, dove era presente anche l'assesora Petracci , come perequazione per la realizzazione del supermercato Ekòm, la cessione all'ente di parte delll'attuale supermercato ,dove potervi trasferire sia il cup che qualche ufficio comunale. Ancora una volta più cementificazione e meno servizi.
Appare ancora più confusa la previsione politica della giunta Lorenzetti sull'idea del futuro del comune di Montignoso".
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Hanno scelto di non presentare liste nelle prossime regionali del 20 e 21 settembre dichiarando pubblicamente di non riconoscersi a pieno in nessuna delle candidature in campo e di aver preferito concentrarsi sulla costruzione di un partito piuttosto che logorarsi in una campagna elettorale. Ma hanno voluto e vogliono comunque dare indicazioni di voto ai propri sostenitori. Stiamo parlando della lista civica Massa in Azione che ha espresso la sua posizione in merito al referendum sul numero dei parlamentari e ha poi posto una serie di domande pubbliche ai candidati a governatore della Toscana, dichiarando che in base alle risposte che otterranno , decideranno quale candidatura appoggiare.
Un No deciso e sicuro è quello che Massa in azione voterà al referendum costituzionale sulla riduzione dei parlamentari. “ Non è attraverso una riduzione del numero dei deputati che migliorerà la qualità e l’efficienza del potere legislativo – hanno detto da Massa in Azione - Sono necessarie riforme più strutturali ad iniziare dall’abolizione del bicameralismo perfetto, ed una legge elettorale che permetta di scegliere agli elettori le persone migliori.”
Tre, invece, sono i quesiti a cui dovranno rispondere i candidati alla presidenza della regione Toscana. Eccoli nell’ordine:
1) Posizione sul referendum costituzionale: non possiamo sostenere chi è a favore di una riforma populista che porta ad un risparmio di un caffè a persona all’anno senza apportare benefici all’azione legislativa, anzi riducendo il numero di parlamentari si ridurrà la rappresentatività dei territori e ci saranno più leader che si occupano di altro.
2) Data l’attuale situazione e la pandemia in corso, vorremo conoscere la posizione dei candidati rispetto al ricorso al MES per finanziare la Casa della Salute a Massa e gli alberghi sanitari in Toscana. Discutere di dove fare la Casa della Salute senza pensare a che risorse fare ricorso è inutile e demagogico. Oggi lo strumento più funzionante è sicuramente il MES, sul quale invece c’è molta discussione demagogica. Occorre, anche qui, essere chiari e dire come la si pensa.
3) A Carrara l’IMM sta attraversando un periodo di crisi che sta mettendo a rischio il posto di diverse decine di lavoratori. Riteniamo che qualsiasi azione di difesa dei posti di lavoro, debba partire da una scelta strategica sull’ente e il complesso fieristico e, siccome la Regione Toscana, che non solo è socio, ma ha gli strumenti per indirizzarne le sorti, chiediamo ad ogni candidato di dirci se ritiene ancora utile un impegno di rilancio della società (e come, se mantenendola pubblica o privatizzandola) oppure se lo ritiene un ente inutile e come tale da dismettere, magari privatizzandolo.
Massa in Azione ha chiesto che le risposte vengano inviate ad uno dei seguenti indirizzi mail:
Tutte le risposte saranno pubblicate sui social e ne sarà dato risalto tramite stampa locale.
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Molto severo è anche il giudizio di Diego Nespolo, candidato alle regionali nella lista Toscana Civica per il cambiamento per la componente “Cambiamo con Toti”, sui fatti accaduti nella movida di Marina di Carrara, sabato scorso.
“Quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica a Marina di Carrara – ha detto Nespolo - nella zona della cosiddetta “movida”, è di fatto l’ultima, gravissima evoluzione di una situazione che si trascina da
ormai troppo tempo e che rischia di diventare incontrollabile. Innanzitutto e comunque, un sincero plauso deve andare agli esponenti delle Forze dell’Ordine, che sono state eccezionali nel mantenere il controllo davanti a provocazioni ed offese pesanti ed intollerabili. Forse, anzi certamente, le cosiddette “regole d’ingaggio” dovrebbero cambiare, consentendo interventi più decisi allorquando si debbano prevenire o reprimere comportamenti di una tale violenza e pericolosità, ma intanto, oggi, l’auspicio è che i responsabili dell’accaduto siano individuati e puniti in maniera dura ed esemplare per i numerosi, gravi reati commessi (resistenza, oltraggio e lesioni a Pubblici Ufficiali, danneggiamento, ecc.). Ci sono numerosi filmati, alcuni dei protagonisti sono certamente già conosciuti alle Forze dell’Ordine e Giustizia può e deve dunque essere fatta, per dare a tutti un chiaro segnale che certi inqualificabili comportamenti non debbono né possono essere tollerati. Non possiamo permettere che un manipolo di teppisti condizioni la vita della nostra comunità, mettendo a rischio oltretutto le attività commerciali che esercitano correttamente e rischiando di criminalizzare ingiustamente la nostra intera, bella gioventù, che invece è per la massima parte
sana e rispettosa delle regole. Massima attenzione ed impegno debbono dunque essere richieste a tutte le autorità competenti, per riacquistare il controllo del territorio, garantendo nuovamente tranquillità e sicurezza ai nostri concittadini.”.
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