Politica
Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d'Italia, sul tema sicurezza: "A Carrara il far west continua, anche stavolta per la sindaca è colpa del governo?"
«A Carrara si respira un clima di insicurezza e degrado tale che in quartieri come Avenza, i negozi restano aperti solo la mattina e chiudono poco…

Incidente a Fossone in via Pelucara nel punto già più volte segnalato dai consiglieri Bernardi Manuel e Tosi come pericoloso e in stato di degrado
I cittadini di Fossone sono esasperati: via Pelucara versa in condizioni inaccettabili e i lavori di ripristino nei punti critici ben noti non sono…

Polo Progressista e di Sinistra: "Persiani revochi il mandato all’amministratrice di Asmiu"
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato stampa diffuso dal Polo Progressista e di Sinistra: "Il Polo Progressista e di Sinistra, composto…

Il futuro è Futura: grande successo di pubblico e di consensi per i giovani fondatori dell’associazione di promozione sociale carrarese nella serata evento a Spazio Made
Carrara ha un futuro, anzi, Carrara ha Futura. No, non è il solito, ridicolo e inutile modo di inseguire la parità di genere (solo) a livello…

Elezione del nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara il 20 dicembre
Si svolgerà il prossimo 20 dicembre 2025 la tornata elettorale che porterà sindaci e consiglieri comunali del nostro territorio a scegliere chi sarà chiamato a…

Nessun miglioramento nella raccolta dei rifiuti porta a porta: l'ex presidente della commissione ambiente 5 Stelle Montesarchio chiede al sindaco di uscire dall'immobilità
"La situazione della raccolta differenziata porta a porta non accenna a migliorare" lo ribadisce Giovanni Montesarchio, ex presidente della commissione ambiente del movimento 5 stelle che…

Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

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Nuove resistenze contro il progetto per la costruzione di una nuova casa di comunità in via Carducci. Il piano, fortemente sostenuto dal sindaco Persiani e finanziato con i fondi del PNRR, dovrebbe infatti sorgere vicino alla stazione: una posizione che molti, e non solo ora, hanno definitivo totalmente in controtendenza rispetto ad un’idea di sviluppo sostenibile e di salvaguardia del suolo e della salute dei cittadini.
Il neonato Polo progressista massese, formato da Movimento Cinque Stelle, Unione Popolare e Massa Città in Comune, non ha fatto mistero di voler osteggiare il progetto con tutte le proprie forze: per il PP, infatti, con molti meno soldi sarebbe possibile ristrutturare il vecchio ospedale cittadino, e la scelta di edificare in una zona, come quella della stazione, già estremamente trafficata non porterà ad altro che a maggiore smog, cementificazione incontrollata e viabilità congestionata.
“Come Polo progressista e di sinistra interveniamo in merito alle dichiarazioni rilasciate dal sindaco in commissione sanità sulla costruzione di una casa di comunità alla Stazione. Durante la commissione, il sindaco ha descritto i passaggi fondamentali per giungere alla realizzazione del presidio alla stazione, sottolineando l'urgenza di realizzarli entro il 31 marzo, pena la perdita dei fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (circa 10 milioni di euro). Dal nostro punto di vista – spiegano i membri del Polo progressista – l'urgenza dietro cui si sta consumando tale operazione rappresenta un rischio importante per la città di Massa e in particolare per i quartieri che si sviluppano attorno a via Carducci. Il rischio è infatti quello di subire la realizzazione di un progetto che prevede un'intensa opera di cementificazione e un conseguente aumento esponenziale del traffico. Ci domandiamo e domandiamo all'amministrazione se la cittadinanza è stata debitamente informata sull'impatto di tale progetto e sulle alternative possibili alla realizzazione dello stesso. Ad esempio, è stata informata del fatto che l'Asl ha stimato che con molti meno soldi, circa sei milioni di euro disponibili sin da subito senza dover ricorrere ai fondi del PNRR, sarebbe stato possibile ristrutturare parte del vecchio ospedale, permettendo così oltreché un risparmio economico anche un risparmio di consumo di suolo? È stata informata la cittadinanza sull'impatto negativo che tale edificazione comporterà sul traffico locale? Cioè è stato esplicitato che realizzare un presidio medico alla Stazione aumenterà il traffico su tutta via Carducci e viale della Stazione, strade che nelle ore di punta appaiono già ultra congestionate? L'obsolescenza di tale progettazione ci appare ancora più dannosa se pensiamo che verrà realizzata attraverso soldi pubblici destinati alle nuove generazioni. Generazioni che sempre più insistentemente chiedono alle istituzioni di considerare ogni progetto futuro sotto la lente della difesa dell'ecosistema. E non solo per questioni puramente naturalistiche. Nell'ultimo rapporto dell'ISPRA si dice che ogni ettaro di suolo antropizzato ha un costo annuale a carico del comune di 85mila euro da mettere a bilancio a causa della perdita di servizi ecosistemici che il suolo garantisce gratuitamente. Il sindaco e l'amministrazione hanno informato la cittadinanza che il progetto alla Stazione andrà a danneggiare la vivibilità futura di quello spazio?”.
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Continua il botta e risposta tra i comitati ambientali, esponenti politici, confconsumatori e semplici cittadini, e GAIA S.p.a sa eguito dei disagi sopportati dagli abitanti delle frazioni montane rimasti per cinque giorni senza disponibilità di acqua potabile per il mancato funzionamento delle pompe di distribuzione del Cartaro. “E’ sconcertante - affermano Chiara Bontempi e Maurizio Bonugli di Europa Verde – “apprendere che per delle semplici avverse condizioni meteo e con la sempre possibile interruzione dell’energia elettrica, un impianto strategico corra il rischio di “bloccarsi”.
“G.A.I.A spa, invece di rispondere alle legittime contestazioni degli utenti in maniera vagamente “intimidatoria” per presunte dichiarazioni diffamatorie contro il suo operato, dovrebbe adoperarsi affinchè con efficacia e continuità, sia garantita l’efficienza dell’erogazione del servizio”
“E’ forte il sospetto che per una S.P.A. ancorchè formalmente sotto il controllo pubblico – continua Europa Verde Massa – “l’opzione preferita resti quella di massimizzare i profitti e socializzare le perdite con, nel caso di specie, i cittadini/utenti (ma anche le imprese e gli operatori economici) penalizzati doppiamente con l’aumento delle tariffe da una parte e il permanere dei disservizi dall’altra”. Per noi – aggiunge il partito ambientalista – il tema della ripubblicizzazione della gestione del servizio idrico attraverso il passaggio da una Spa a una azienda speciale consortile, deve tornare ad essere un elemento qualificante delle proposte programmatiche per il futuro governo cittadino”.
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Le luminarie a tema “fiabesco” sembrano aver fatto breccia tra la popolazione di Carrara. Molti hanno voluto complimentarsi con la giunta Arrighi per il lavoro fatto in vista delle vacanze natalizie, tra cui anche alcune liste e partiti politici.
Il Partito Repubblicano locale (PRI), ha persino rilasciato una nota ufficiale per rimarcare il proprio apprezzamento riguardo alle luci, che hanno reso Carrara “unica” in tutta la provincia.
“La segreteria PRI di Carrara interviene sul tema "luminarie" per esprimere apprezzamento al lavoro della giunta. Infatti, nonostante la grave crisi energetica internazionale, anche quest'anno hanno trovato collocazione bellissime luci che accompagnano la città verso le festività natalizie. Con grande senso di responsabilità si è trovato un ottimo punto di equilibrio illuminando le belle composizioni che adornano vie e piazze cittadine, presentando alla città un bellissimo e suggestivo tema fiabesco. Il tutto con largo anticipo rispetto ai tempi delle passate amministrazioni, così da onorare le festività di Sant'Andrea e dell'8 dicembre, e distinguendosi dalle città che hanno deciso di non ricorrere alle luminarie”.
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Sarebbe potuta, e dovuta, essere una festa nel segno del divertimento, dell’inclusione, della speranza. Ma lo spettacolo di danza “Christmas Carol”, organizzato dalla scuola di danza Oltre e con protagonisti i bambini con disabilità, ha dovuto fare le valigie e spostarsi a Massa, che a quanto pare sembra aver colto la palla al balzo e accolto con tutti gli onori la compagnia danzante.
Ma quale sarebbe il motivo della fuga da Carrara? Per la sezione locale di Fratelli d’Italia, e per bocca del capogruppo in consiglio comunale Massimiliano Manuel e del coordinatore comunale Lorenzo Baruzzo, le cause alla base del cambio di città sarebbero da individuare negli alti costi di affitto che chiedevano alla scuola di danza per utilizzare una struttura idonea al saggio, sia per una mancanza totale di sensibilità e competenza da parte degli assessori Dazzi e Crudeli.
I due militanti di FdI si rammaricano per la perdita di un evento simile, e nello stesso tempo lanciano una stoccata alla giunta in carica, colpevole di non aver aiutato la scuola di danza a restare nella città del marmo, mentre (a quanto pare), Massa ha deciso di dare gratuitamente nientemeno che il teatro Guglielmi.
“A seguito della notizia appresa mezzo stampa per cui la scuola di danza Oltre ha dovuto migrare a Massa al teatro Guglielmi (gratuitamente, mentre a Carrara chiedevano 4500 euro) per rappresentare la manifestazione Christmas Carol, messa in scena dai bambini disabili, che avrebbe dovuto tenersi al teatro Animosi, il capogruppo in consiglio comunale di Carrara di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni Massimiliano Manuel, e il coordinamento comunale di Carrara stigmatizzano l’operato degli assessori Gea Dazzi e Roberta Crudeli per il grave episodio di mancanza di attenzione ad una manifestazione che sarebbe stata il coronamento di tanti loro sacrifici e un forte segnale per dimostrare che la disabilità non va vista come un problema – spiegano i due membri di FdI – bensì come una risorsa e soprattutto come un punto di forza per una battaglia culturale che deve vederci tutti impegnati: l’handicap sta negli ostacoli che la società pone al dispiegamento delle potenzialità della persona diversamente abile. Il compito della politica è proprio la rimozione degli ostacoli per una crescita culturale che deve essere di tutti in un percorso da fare insieme. Dopo un anno di sacrifici, il ballare nel teatro della propria città è un premio non solo per i ragazzi, ma anche per gli insegnanti, per le famiglie ma soprattutto per tutta la città, che cresce insieme a loro e diventa sempre più inclusiva e aperta. Inoltre, il tema dello spettacolo è natalizio, quindi in linea con il periodo e con la tanto decantata e sbandierata attenzione al natale fiabesco rappresentato con le discutibili luminarie della città. Peccato che sia culturalmente, sia socialmente, i due assessori non siano stati preparati e abbiano preferito fare migrare un avvenimento così importante alla vicina Massa, che con lungimiranza ha supportato gratuitamente l’iniziativa”.
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Continuano i moti di protesta all’interno di Forza Italia. Nati come piccoli segni di insofferenza alcuni mesi fa, le critiche alla gestione del partito, su scala regionale e non, si è ormai diffuso in tutta la Toscana Nord-Ovest, con molti militanti che spingono fortemente per un ricambio quasi totale dell’organigramma al potere. Ormai, bisogna essere onesti, FI è quasi totalmente scomparsa in moltissimi territori apuani, e per molti iscritti il problema è proprio legato ad alcuni esponenti di spicco, dal coordinatore provinciale Emanuele Ricciardi, il consigliere comunale Stefano Benedetti, e persino uno degli uomini di spicco del partito in Toscana: Massimo Mallegni.
Una situazione che rischia di creare crepe insanabili in Forza Italia, col rischio che il partito scompaia definitivamente in provincia di Massa-Carrara.
Ovviamente, molti sono contrari a questo scenario: molti consiglieri, o almeno i pochi rimasti con FI, hanno esortato a un cambiamento che dia nuove speranze e getti le basi per una nuova politica sul territorio; una visione condivisa anche dall’associazione Libertà e Diritti, che attraverso il suo coordinatore provinciale, Mario Cipollini, e quello di Massa, Mauro Rivieri, ha voluto esprimere la propria delusione per i piani alti di FI, auspicando celeri dimissioni e una tabula rasa da cui poter ripartire.
“In politica, chi è incompetente ed è causa di disastri elettorali dovrebbe dare le dimissioni; per questo motivo aspettavamo che Emanuele Ricciardi si dimettesse da coordinatore di Forza Italia. Dopo il negativo e disastroso risultato che FI ha ottenuto alle amministrative di Carrara, non superando il due per cento, e l'esito delle ultime elezioni politiche dove il partito è risultato inesistente e il candidato al senato Mallegni è stato bocciato dagli elettori. Questo è la conseguenza di una politica lontano dai problemi del territorio, lontana dalla gente e dai principi fondanti di FI. Pertanto, è giusto che vengano chieste le dimissioni sia di Ricciardi che di Mallegni, e che si vada verso la stagione dei congressi dove il coordinatore sia provinciale che regionale vengano scelti e votati dai militanti con regolari congressi. Pertanto, è giusta la richiesta di dimissioni, ma che a farlo sia Benedetti, attuale presidente del consiglio del comune di Massa, è per lo meno bizzarro e diremmo persino ridicolo, soprattutto per le motivazioni citate in questa sua richiesta. A Ricciardi viene contestata la sua estrazione politica di sinistra, contestazione che nel momento politico che stiamo vivendo non dovrebbe più scandalizzare Benedetti: basti pensare alle innumerevoli liste civiche che stanno nascendo dove si uniscono, su programmi e progetti, diverse e varie componenti politiche di destra, centro e sinistra, progetti che una buona parte degli attuali partiti non riescono a concretizzare. Inoltre, vogliamo ricordare a Benedetti che FI nelle amministrative di Massa del 2018, grazie alla sua infelice politica, monopolizzando la campagna elettorale di FI, ha raggiunto il minimo storico del tre per cento, tanto che nessun consigliere di FI sarebbe stato eletto se non avesse vinto Persiani. Notiamo la presenza ancora di "sepolcri imbiancati" all'interno di FI, che dopo aver sostenuto nel passato ed appoggiato come consiglieri di opposizione le giunte di sinistra, vedi Benedetti, andando anche a garantire il numero legale durante le sedute consigliari dell'amministrazione Volpi, in crisi di maggioranza, oggi gridano allo scandalo perché all'interno di FI ci sono persone di sinistra. Benedetti dimentica, o fa finta di non sapere, che FI è nata come un movimento politico che ha all'interno anime di diverso pensiero politico, ma come obiettivo unico quello di essere vicino alle famiglie, ai commercianti, agli artigiani; ciò che lui non ha mai fatto. Vogliamo ricordagli l'impegno e le promesse fatte agli elettori alle famiglie sul problema Gaia, promessa mai mantenuta, così come tanti altri spot elettorali mai concretizzati. Ma oggi pensiamo che a Benedetti questo suo ridefinirsi di destra possa solamente servire per rendersi simpatico a Fratelli D'Italia, visto il successo che questo partito sta giustamente ottenendo sul territorio, e anticipare una sua probabile ed eventuale richiesta di adesione a questo movimento, viste oramai le sue ridotte possibilità di essere rieletto e visto anche l'avvicinarsi dei processi Serimper. Nulla di male se cerca anche in questo momento di cambiare casacca: Benedetti ci ha abituato a questo e non ci stupisce più, lo ha fatto per tanti anni come per tanti anni ha lucidato le sedie del consiglio comunale senza mantenere le promesse fatte agli elettori. Gli chiediamo un minimo di dignità e di rispetto verso quei politici con i quali è andato sottobraccio fino ad oggi, e con i quali ha condiviso le scelte sbagliate e le promesse non mantenute che hanno ridotto FI alle negative condizioni di oggi. Ricordiamo a Benedetti quando ha concesso il minuto di silenzio per onorare la morte di terroristi che hanno assaltato il parlamento statunitense democraticamente eletto, Benedetti ancora oggi è Forza Italia? Lo ricordiamo quando ha allontanato, in segno di disprezzo, la bandiera europea dal suo ufficio, e siamo stati distanti da una sua FI anche quando negli anni scorsi si è accanito contro casa Betania senza ancora oggi saperne i motivi. Sicuramente pensiamo e speriamo che la magistratura faccia chiarezza anche su questo avvenimento. Pertanto, un grazie di cuore da parte di tutti i militanti rimasti delusi e amareggiati da Benedetti e Ricciardi in questi anni, se entrambi, come regalo di Natale, si ritirassero dalla politica: politica che a qualcuno, in questi anni, è servita per tornaconto esclusivamente personale”.
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“In questi giorni – spiega l'assessore al sociale Roberta Crudeli – sia io che la sindaca abbiamo avuto modo di chiarirci con la presidente uscente della consulta Disabili Antonella Petrocchi e con Alex Bordigoni ai quali abbiamo assicurato la nostra piena disponibilità ad ospitare lo spettacolo della compagnia 'Oltre' agli Animosi il prossimo anno, come purtroppo non è stato possibile in queste settimane prima di Natale. Da parte di questa amministrazione, d'altro canto, il tema della disabilità è sentito come una priorità assoluta. Proprio questa settimana abbiamo nominato i due consiglieri comunali che faranno parte della consulta Disabilità, mentre complessivamente sono dieci le associazioni che hanno partecipato all'avviso pubblico. Tre di queste, tra l'altro, hanno presentato la domanda in ritardo ma, d'accordo con l'opposizione, abbiamo deciso nella commissione Sociale di accoglierle ugualmente proprio per essere il più inclusivi possibile. La consulta Disabili, dunque, a cinque mesi dal nostro insediamento è quasi realtà: la sua costituzione sarà votata al prossimo consiglio ed entro la fine dell'anno sarà convocata per l'insediamento ufficiale. Questo ritengo sia un segno tangibile e concreto di quanta attenzione noi dedichiamo a questo tema. Ribadisco infine come noi siamo pronti a supportare e a portare avanti non solo nuovi progetti, ma anche quelli già avviati in tema di disabilità verso i quali va il nostro completo supporto”.
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Anche il consigliere carrino di Italia Viva Cosimo Maria Ferri si inserisce nella questione sul futuro di Aeroclub. Dopo le varie dichiarazioni, smentite e accuse tra l’amministrazione del comune di Massa e lo storico gestore dell’aeroporto di Massa-Cinquale, anche il consigliere ha deciso di dire la sua, propendendo per il dialogo e una ricerca costruttiva in vista di un nuovo accordo tra le parti.
Ferri ammette che i motivi erariali siano uno scoglio importante, ma rimarca anche il valore, in termini storici, educativi e assistenziali, che il club ha saputo dare a tutto il territorio massese.
“Ritengo che il comune di Massa debba trovare un accordo con la realtà dell’Aeroclub, che, in questi anni, anche in momenti difficili, ha reso un servizio importante per la nostra comunità, per il turismo e per la salute di tutti. C’è un contenzioso? Ci sono crediti da riscuotere da parte del comune? Non entro nel merito, è evidente che i contratti vadano rispettati – rimarca Ferri – ma ci sono anche regole di buon senso che la politica deve utilizzare, e in più occasioni ho potuto constatare il serio lavoro dell’Aeroclub. Mi auguro che il comune trovi un accordo e non azzeri questa realtà. Mi sembra di aver colto che lo stesso Aeroclub riconosca l’importanza di affidare la gestione dell’area ad un terzo, ed è già un passo in avanti che sia disponibile ad onorare parte del debito
maturato e che quindi riconosca alcune criticità. Il punto è trovare un efficiente ed organizzato gestore che consenta anche all’Aeroclub di continuare la propria attività pagando un giusto canone. Per quanto riguarda il servizio del 118, intanto colgo l’occasione per rinnovare mia gratitudine a tutti gli operatori, poi va detto che l’elicottero del 118 è gestito dalla società Babcock, e che il club ha però un contratto con quest’ultima per gestire il servizio obbligatorio per 24 ore così come prevede un decreto ministeriale. I dipendenti che svolgono il servizio antincendio sono pagati dall’Aeroclub; quindi, se non ci fossero questi lavoratori il servizio del 118 non potrebbe essere garantito. Insomma, penso che si debba trovare una soluzione, tenendo conto di ciò che anche Aeroclub con generosità ha dato a questo territorio. Si trovi la strada del dialogo e il sindaco trovi la soluzione giusta”.
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Continua la querelle sul destino dell’Aeroclub di Massa. Questa volta, e non è neanche la prima, è il turno del sindaco Francesco Persiani, che ha deciso di diramare un comunicato ufficiale per chiarire una volta per tutte una questione che sta diventando ogni giorno più grande opprimente.
Per il sindaco massese, Aeroclub è stata diffidata dall’amministrazione per lasciare l’area della pista di Marina di Massa entro il 31 dicembre. La motivazione? Persiani smentisce ogni possibile causa legata a possibili problemi al 118 o al servizio antincendio, asserendo un semplice problema di tipo erariale col club di aviazione.
"Iniziamo a sgomberare il campo da alcune notizie non del tutto chiare che creano equivoci e disinformazione, trasformando un caso amministrativo in una telenovela poco edificante per l'attuale Aeroclub, e con il rischio, come minimo, di una brutta figura per i suoi paladini. Reputo irresponsabile, se in malafede, e male informato, se in buonafede, chiunque persista nel sostenere che l'uscita dell'Aeroclub dall'aeroporto di Marina di Massa creerebbe problemi al 118 o al servizio antincendio. Quest'ultimo infatti è garantito da Babcock, società appaltatrice del servizio. Quanto al 118, trattasi di servizio del tutto autonomo e non dipendente da Aeroclub. Stupirebbe del resto che un servizio così importante fosse stato affidato in gestione ad un'associazione, come dalla stessa più volte dichiarato, ha tutt'altri fini istituzionali. L'amministrazione al momento si è limitata a diffidare l'AeC a rilasciare spontaneamente l'area dell'aeroporto entro il 31 dicembre. Ci sembra di aver concesso abbastanza tempo alla associazione, dal 2019 ad oggi, per potersi organizzare per sanare la propria posizione debitoria. D’altra parte, il ricorso avverso l'ordinanza di sgombero è stato abbandonato dall'Aeroclub di propria iniziativa. Ogni altra versione, se non corroborata da documentazione scritta, deve ritenersi frutto di fantasia o peggio. Comprendo che l'attuale presidente di AeC Baldi abbia ricevuto in dote un fardello dalle precedenti gestioni, ma lo invito a leggersi gli atti sottoscritti da chi lo ha preceduto e a prendere atto dei provvedimenti emessi dall’autorità giudiziaria. Siamo ben consapevoli del ruolo di istituzione morale e della funzione sociale di AeC, ma lo siamo altrettanto per quel che attiene il credito erariale di cui l'amministrazione deve essere custode e gestore scrupoloso, onde evitare il sindacato di merito di organi competenti che potrebbero, a ragion veduta, imputare a chi governa responsabilità per danni erariali cagionati da precedenti amministratori. Quanto al presunto credito asseritamente evocato dal signor Baldi ci limitiamo a disconoscerne la natura visto che negli atti e nella contabilità del Comune non ve n'è traccia. Ciò detto, se Aeroclub avesse voluto ad oggi o volesse ancora effettivamente chiudere la vicenda lo dovrebbe fare con atti e fatti, lasciando la politica e le polemiche sterili fuori da un contesto meramente amministrativo."
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Forza Italia Massa rivendica la difesa dell'area aeroportuale in continuità con quanto fatto da tutto il centrodestra dal 2005 in poi e cioè quando il futuro di quell'area fu messo a rischio da un bando di idee con il quale parte della sinistra voleva smantellarlo per creare in quell'area un ippodromo.
Forza Italia Massa ha anche sempre reclamato pubblicamente all'attuale gestore il debito nei confronti delle casse comunali per soldi relativi a canoni non pagati negli anni passati.
E' chiaro però che un conto è chiedere all'Aeroclub il pagamento di quanto dovuto; un altro è mettere a rischio chiusura l'intera area aeroportuale. Questo è totalmente inaccettabile.
Le conseguenze di una immediata cacciata dell'Aeroclub sono state anche ben chiarite dal responsabile dell'elisoccorso dott. Alberto Baratta che a tutela del servizio Pegaso del 118 ha preso una chiara e netta posizione che il coordinamento comunale di Forza Italia Massa fa proprio.
Baratta ricorda che l'elisoccorso può attualmente operare solo grazie alla presenza ed ai servizi che l'Aroclub fornisce all'aeroporto stesso (anche la manutenzione dell'area) e che a gennaio, in assenza di un soggetto alternativo che garantisca l'antincendio l'elicotterò deputato al soccorso di una parte della Toscana si fermerà!
Al di là dei risvolti legali sul contenzioso tra Aeroclub e Comune di Massa è fuori ombra di dubbio che l'intero Consiglio Comunale debba farsi urgentemente carico di questa improvvida novità. Per questo ringraziamo il consigliere comunale Antonio Cofrancesco per aver formalmente già richiesto al Presidente del Consiglio Comunale Stefano Benedetti ed a tutte le parti politiche la convocazione di un Consiglio straordinario sul tema Aeroporto.
Forza Italia ricorda al Sindaco Persiani che nel programma elettorale di coalizione distribuito agli elettori, tra i primi punti c'era il “potenziamento dell'aeroporto e non la sua messa a rischio o il declassamento dello stesso in elisoccorso. E nel nostro programma di Forza Italia basato su 16 punti, al quarto posto ci eravamo impegnati nella “Valorizzazione e riqualificazione dell'Aeroporto” soprattutto attraverso l'immediata asfaltatura della sua pista. Tema nuovamente affrontato di recente in aula e ben argomentato dal capogruppo Luca Guadagnucci.
Fiduciosi che un consiglio comunale straordinario sul tema dell'aeroporto faccia emergere con trasparenza anche l'attività amministrativa portata avanti dal Sindaco sul tema e che a noi pare in evidente contrasto con il programma che il centrodestra unito gli aveva affidato.
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Dopo l'ultimazione degli allestimenti natalizi, l'opposizione fa una prima analisi e parte all'attacco: "La città è buia, interi quartieri sono stati lasciati senza illuminazione, i costi sono aumentati di circa il 20 per cento rispetto all'anno scorso senza che l'amministrazione abbia avuto la capacità di trovare sponsor privati che aiutino i commercianti, le istallazioni sulle fiabe presentano errori marchiani, sono mal collocate e, al di là dell'aspetto estetico, non rispondono a un progetto per la città".
Insomma una bocciatura senza appello da parte dei consiglieri che rappresentano l'opposizione nelle commissioni cultura e commercio Simone Caffaz (Carrara Civica), Massimiliano Manuel (Giorgia Meloni Fratelli d'Italia) e Andrea Tosi (Lega-Salvini Premier).
"Avevamo delle perplessità sul tema fiabesco – cominciano la loro analisi – ma, prima di esprimere un giudizio, abbiamo atteso la loro completa realizzazione, per altro tardiva considerato che le ultime istallazioni sono state collocate oggi una settimana dopo la cerimonia ufficiale di accensione. La realizzazione del progetto risulta deludente e con istallazioni collocate in modo incomprensibile nel contesto urbano (non sarebbe stato più opportuno il veliero a Marina e la carrozza in piazza Alberica? Cosa c'entra Pinocchio, che odiava la scuola, con l'Accademia?) e con incredibili errori ortografici che hanno costretto in tutta fretta a cambiare la scritta all'ingresso di piazza d'Armi per togliere il si sa' in questo mondo bisogna tutti aiutarsi l'uno con l'altro (con l'accento da matita blu) e sostituirlo con C'era una volta un pezzo di legno".
E' tuttavia il progetto ad essere completamente sbagliato: "Il tema fiabesco – proseguono i tre consiglieri di opposizione – non ha portato nessun valore aggiunto, nessuno verrà a Carrara di proposito per vedere quelle luminarie e non fa parte di un progetto di città, contrariamente a quello che ad esempio avrebbero potuto rappresentare delle luminarie artistiche. Riprova ne è il fatto che, contrariamente a quanto avviene nelle città vicine, l'amministrazione non è stata in grado di trovare neppure uno sponsor privato e le risorse sono tutte del Comune (circa 150 mila euro) e dei commercianti che hanno finanziato le proprie strade, anche qua in controtendenza rispetto alle amministrazioni vicine che, grazie anche agli sponsor privati, hanno sgravato i commercianti di questo ulteriore onere in un periodo quanto mai difficile". La situazione, a giudizio di Caffaz, Manuel e Tosi, diventa paradossale, in alcuni quartieri della città molto popolate e con molte attività commerciali come ad esempio la parte nuova di Avenza: "Lì – attaccano – abbiamo "regalato" l'unica piazza del quartiere alla Coop che l'ha trasformata in un parcheggio funzionale al proprio supermercato e in cambio non la illimina neppure nel periodo natalizio. Nè ovviamente lo fa l'amministrazione".
"Nel complesso la città è troppo buia e questo contrasta con l'impennata dei costi delle luminarie aumentati di circa il 20 per cento rispetto allo scorso anno e il Natale non c'è: né illuminazioni a tema, né grandi alberi che poi del Natale nelle città sono il simbolo. Si è preferito presentare istallazioni che sarebbero andate bene in qualsiasi periodo dell'anno: se avessero le ruote potrebbero essere scambiate per carri di carnevale".
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