Politica
Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

Amministrazione di sinistra che non investe nella ristrutturazione delle case popolari: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli torna sul tema della ristrutturazione delle case popolari: "Lo scorso giugno avevo chiesto in Consiglio fondi per…

Zona Apuane: iniziata la sperimentazione operativa interna SEUS
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2025, nella sala Giulio Conti - Marmoteca di Carrara Fiere - a Marina di Carrara si è tenuto l'evento "L'avvio della sperimentazione…

Ringraziamento e auguri del neo presidente della Provincia Roberto Valettini
Il nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara Roberto Valettini ha reso pubblico il suo messaggio di ringraziamento e di auguri per le feste: "Sono…

Un appello per i disabili da Italia Nostra Massa Montignoso
Il presidente di Italia Nostra Massa Montignoso è intervenuto sulle barriere architettoniche lanciando un appello all'assessore al sociale Francesco Mangiaracina: "La situazione…

"Gravi a Carrara le minacce anarchiche dopo le condanne per l'assalto al gazebo della Lega. Solidarietà ai nostri militanti": così Susanna Ceccardi europarlamentare della Lega
"Le minacce contenute nei messaggi diffusi dagli ambienti anarchici dopo la sentenza del Tribunale di Massa, chiusi con un sinistro 'a buon rendere', sono un fatto…

La destra colpisce la Lunigiana: così si creano territori di serie B, secondo il Pd di Massa Carrara
Il Partito Democratico provinciale di Massa e Carrara esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà rispetto ai nuovi criteri di classificazione montana introdotti dalla legge…

Bilancio di previsone 2026-'28 comune di Carrara approvato e con il segno positivo dopo 11 anni: 26 milioni dal marmo e risorse per scuola e sociale
Il consiglio comunale ha approvato ieri sera il bilancio di previsione 2026-2028. Per il secondo anno consecutivo il bilancio di previsione è stato approvato in anticipo…

Asmiu e Retiambiente Carrara entrano nel Gruppo Retiambiente
L’assemblea dei soci di RetiAmbiente Spa del 22 Dicembre 2025 ha approvato l’apporto degli asset dei Comuni di Massa e di Carrara alla società. Il…

Ferri (IV) si rivolge a comune e provincia per la palestra del Galilei: “È davvero così complicato?”
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È un vero e proprio appello (con una dolce nota d’ironia) quello che il consigliere di Italia Viva Cosimo Maria Ferri ha rivolto alla prima cittadina di Carrara Serena Arrighi e al presidente della provincia Gianni Lorenzetti.
Il motivo? La riapertura della palestra all’istituto Galileo Galilei di Carrara, chiusa ormai da tempo perché andrebbero rimossi due canestri dalla struttura.
Con tono canzonatorio, Ferri chiede se le due amministrazioni hanno bisogno di una mano, vista anche l’entità minima del danno.
“Arrighi-Lorenzetti, tradotto comune di Carrara/provincia di Massa-Carrara: quanto ci mettete a risolvere i problemi? in commissione sport è stato sollevato da tempo Il problema del non utilizzo della palestra dell’istituto Galileo Galilei di Carrara. Risposta: non si può concedere perché devono essere rimossi due canestri. Il tutto è da mesi affidato al dialogo/accordo tra le due istituzioni. Che fortuna! Ora scopriamo l’entità dell’intervento, e sono mesi che Arrighi e Lorenzetti avrebbero dovuto dare risposte e soprattutto concedere lo spazio della palestra alle associazioni o istituti che oggi sono in difficoltà per consentire ai giovani di svolgere attività sportiva. È davvero così complicato? Ma quanto tempo ci vuole? Avete bisogno di aiuto? Siamo disponibili. Semplifichiamo e ascoltiamo i cittadini! Consegnate la palestra e diamo un giusto segnale ai giovani e allo sport!”.
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Il comitato dei cittadini per la chiusura di Cava Fornace esasperato per la mancata risoluzione della questione di cava Fornace lancia un grido di disperazione a seguito dei continui rimpalli di responsabilità, silenzi imbarazzanti, dichiarazioni contraddittorie e promesse non mantenute.” Su Cava Fornace stiamo assistendo ad uno spettacolo tragico con la politica locale che sta tirando fuori il peggio di se’”. “A Montignoso – spiega il comitato - “il PD e tutti gli altri partiti che compongono la maggioranza tacciono, facendo parlate solo il Sindaco, con affermazioni sulla marmettola che contraddicono con quanto ha affermato in campagna elettorale e nei mesi scorsi sulla prossima chiusura della discarica, e come suo solito Lorenzetti promette cose che non mantiene. Il Pd di Pietrasanta invece non dice piu’ nulla e l’assessore Monni che a settembre diceva al comitato che la decisione del futuro della discarica spetta solo ai tecnici regionali che devono valutare le criticita’ del sito, ora pare affermare che la scelta sia politica”. “Le criticita’ - continuano i cittadini furenti - come la fragilita’ idrogeologica, la prossimità al Lago di Porta, la presenza di fonti d’acqua, la vicinanza a centri abitati non sarebbero più elementi da valutare da parte dei tecnici?”. “Invece di perdere tempo in affermazioni sconclusionate –chiude il comitato – “chiediamo a Lorenzetti di adoperarsi per rimuovere le cause che nel 2020 lo costrinsero ad emettere ordinanze di divieto di utilizzo di alcuni pozzi privati nelle vicinanze del Lago di Porta. La politica su Cava Fornace ha sbagliato e si sta ulteriormente giocando credibilità nei confronti dei cittadini”.
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La Lega di Massa lancia il Progetto "Cittadino Attivo 2023": un vero e proprio "Concorso di Idee" aperto a tutti i cittadini che abbiano voglia di creare un'idea, un "sogno nel cassetto", proporre iniziative ludico-ricreative in ambito sportivo, culturale, artistico o musicale, oppure rivolte al sociale, alla disabilità o al volontariato, dando vita alla fantasia ed alla progettualità personale o di gruppo.
L'intenzione è quella di dare spazio al cittadino e renderlo attivo nella programmazione futura della nostra città.
Le proposte potranno essere presentate dal 9 Gennaio 2023 fino alle ore 23:59 del 20 Febbraio 2023, per via telematica alla email
Il progetto non è rivolto al mondo associativo: ha il fine di promuovere le proposte più interessanti presentate dai singoli cittadini maggiorenni e residenti a Massa che parteciperanno e che specificheranno tempistiche, costi e finalità della propria proposta e indicheranno una e-mail ed un contatto telefonico per essere ricontattati, previa l'esclusione in mancanza di dati.
Una commissione mista composta da studenti, lavoratori e semplici cittadini valuterà le proposte, selezionando le dieci migliori entro inizio marzo 2023, per poi individuare le due più interessanti e inoltrarle all'Amministrazione comunale che ne valuterà la fattibilità.
Per qualsiasi informazione contattare Nicola Ricci, responsabile del progetto, al 3283073683.
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Che lo si voglia o meno, sembra ormai davvero poco probabile che la destra massese si compatti di nuovo attorno a Francesco Persiani in vista delle prossime elezioni comunali. Il clima tra il primo cittadini di Massa e una buona parte della sua maggioranza è ai minimi storici, e più volte entrambi i fronti non si sono risparmiati accuse e critiche.
Il nuovo terreno su cui battagliare paiono, incredibile ma vero, gli addobbi natalizi installati nelle frazioni: nello specifico, in quella di Borgo del Ponte.
È proprio nel piccolo paesino che si è scatenata una querelle in grado di raggiungere gli scranni del consiglio comunale: tutto è partito da un post d’accusa, ma certamente non dai toni guerreschi, del parroco Don Lorenzo Corradini, per niente soddisfatto del lavoro, assente, del comune per quanto riguarda il posizionamento dell’albero di Natale di fronte alla chiesa.
Una stilettata che è arrivata dritta a Persiani, che ci ha messo poco a rispondere, sempre attraverso i canali sociali, accusando alcuni elementi della sua amministrazione di fargli fare “brutta figura”.
Se non è guerra poco ci manca, e il consigliere comune del gruppo misto di maggioranza Antonio Cofrancesco ha deciso di buttare ulteriore benzina sul fuoco.
Cofrancesco è stato ultimamente molto critico col sindaco, ma per lui questa è l’ennesima goccia che fa traboccare il vaso. Nella nota ufficiale diramata dallo stesso consigliere arriva persino a fare un appello ai principali partiti di centrodestra: vogliono davvero altri cinque anni di Francesco Persiani?
“Sono veramente gravi le affermazioni mosse dal primo cittadino Francesco Persiani (postate nella giornata di ieri sulla sua pagina Facebook e questa mattina sulla stampa locale) raccogliendo le lagnanze del parroco di Borgo del Ponte Don Lorenzo Corradini. Continue sono le accuse avanzate da un sindaco che ormai cerca di screditare finanche gli uffici e il personale che fino a qualche giorno fa erano considerate dallo stesso il fiore all'occhiello di questa amministrazione comunale. Il primo cittadino – attacca Cofrancesco – faccia i nomi di chi secondo lui rema contro a danno della collettività. Non possiamo accettare che ogni volta la colpa sia sempre di altri. Parole grosse quelle esternare dal sindaco: possiamo dire che ci ha abituato ad accuse simili, lanciate nel mucchio come quelle verso alcuni consiglieri comunali all'apertura del teatro Guglielmi. Mi rivolgo ai vertici della Lega – continua Cofrancesco – questo è il sindaco che sponsorizzate per un secondo mandato? Questo è l'uomo che secondo voi unisce le anime di centro destra? la città dovrebbe accettare per altri cinque anni una persona che scarica sempre colpe su altri senza avere il coraggio di ammettere errori che ha commesso e che continua a commettere? mi chiedo se è lui il capo dell'amministrazione oppure è qualcuno che non conosciamo? Non possiamo più tollerare che un sindaco usi un sistema accusatorio di tale entità, mettendo alla berlina persone che lavorano con senso di responsabilità: abbia il coraggio, se ne ravvisasse gli estremi, di intervenire verso queste persone che secondo lui hanno creato un danno. Invito le forze politiche di centrodestra a prendere pubblicamente le distanze dalle gravi accuse mosse dal sindaco. Invito FdI e FI ad intervenire, ormai il bicchiere è colmo”.
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Una disposizione che potrebbe portare verso nuovi orizzonti, o almeno, che dia la speranza per un nuovo mondo di gestire i rifiuti a Massa. L’idea di “dare” a RetiAmbiente la gestione unica dello smaltimento sta trovando parecchi pareri positivi in tutta la politica della provincia apuana, ma nello stesso tempo non mancano le voci di chi, nonostante un cauto ottimismo, preferisce vedere prima i risultati piuttosto che lanciarsi in elogi poco costruttivi.
È il caso di Europa Verde-Verdi Massa, che attraverso un comunicato ufficiale, firmato dagli esponenti del partito Chiara Bontempi e Maurizio Bonugli, tiene alta la guardia e si concentra soprattutto sullo stato, a dir loro, pietoso della gestione urbana dei rifiuti a Massa.
Si consuma troppo, si fa una raccolta differenziata errata o insufficiente, e come ciliegina sulla torta poco di quello che si smista finisce poi veramente all’interno di un’economia circolare in cui anche le materie di scarto possono nuovamente trasformarsi in ricchezza.
I motivi di questo cortocircuito possono essere parecchi secondo EV, e forse uno di questi è stata proprio il continuo cambio di aziende incaricate per la gestione dei materiali di scarto.
L’arrivo, come gestore unico, di RetiAmbiente potrebbe portare benefici, ma solo se, chiosa il partito ecologista, non diventi l’ennesimo “carrozzone” in cui infilare politici rottamati o amici di amici.
“La gestione della raccolta dei rifiuti a Massa da parte dell'amministrazione pubblica si presenta oggi caotica e inefficace. La roboante comunicazione sulle percentuali in aumento della differenziata a Massa stridono con un servizio palesemente inefficiente, e i tentativi di realizzare isole ecologiche interrate appaiono come un impegno di denaro pubblico a scopo diverso rispetto alla realizzazione di un progetto per rendere realmente efficace il servizio. La città è "sporca", soprattutto nelle periferie, e il costo della Tari è troppo elevato e lontanissimo dall'applicazione della cosiddetta "tariffazione puntuale" che dovrebbe premiare i cittadini virtuosi e penalizzare chi non lo è. Europa Verde-Verdi da sempre sostiene che la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti in un contesto urbano rappresentano "il" problema dei problemi nell'ambito della gestione dei servizi pubblici, e la sua conduzione si rivela come una impietosa cartina di tornasole sulla qualità di chi coordina il servizio erogato. Oggi, chi amministra, anche a Massa-Carrara, ha il dovere di operare scelte coerenti con la transizione ecologica sul modello dell'economia circolare che rappresenta la risposta proattiva, oltre che alla crisi ambientale, alla crisi irreversibile del sistema economico lineare, che si basa sullo sfruttamento delle risorse e che risulta inefficiente e costoso (nell’Ue ogni cittadino genera oltre 4,5 tonnellate di rifiuti l'anno, di cui quasi la metà è smaltita nelle discariche). È evidente però che per promuovere la transizione da un modello lineare ad uno circolare occorrono politiche ambiziose, in grado di dare i giusti segnali alle imprese ed ai cittadini. In questi anni, nella nostra provincia, si è moltiplicata la presenza di soggetti che si sovrappongono, preposti alla gestione dei rifiuti, cosicché appare come un passo avanti l'idea che RetiAmbiente possa sostituirsi alle varie società per attuare un percorso omogeneo e valido per imprimere la necessaria e non più rinviabile svolta. Ma è forte il rischio di dar vita all'ennesimo "carrozzone" per ex politici da "sistemare", o registrare la sommatoria di tante, troppe inefficienze. L'importanza ambientale e la convenienza economica di spingere e educare alla raccolta differenziata si fonda sulla continuità di informazioni che vengono fornite. Il nostro territorio necessita di una vera azione incisiva sulla coscienza dei cittadini, ridottasi negli ultimi anni a causa del palese disservizio, affinché comprendano realmente l'importanza della raccolta differenziata, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche per le finanze pubbliche, con la conseguente riduzione delle tariffe pro capite da versare annualmente. Secondo un recente studio della Commissione Europea, misure come una migliore progettazione ecocompatibile, la prevenzione e il riutilizzo dei rifiuti possono generare, in tutta l'Ue, risparmi netti per le imprese fino all'8 percento del fatturato annuo, e ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 2-4 percento. Dunque, Europa Verde - VERDI non può far altro che auspicare che il subentro di RetiAmbiente, che andrà a ricondurre sotto un'unica regia le aziende di raccolta e trattamento dei rifiuti oggi presenti nel territorio massese e carrarese, possa avviare il miglioramento necessario, e non si trasformi invece in una ennesima spersonalizzazione del rapporto tra cittadini e azienda di gestione. Inoltre, l'annuncio che RetiAmbiente si farà carico di una serie di oneri di disinquinamento non è di per sé una buona notizia perché, anche qua, il rischio che potremmo correre è quello di un incremento delle tasse annuali sui rifiuti per recuperare dalle tasche dei cittadini le anticipazioni. Un vecchio slogan del Cermec esclamava: accettiamo rifiuti per trasformarli in risorse, come Europa Verde-Verdi di Massa è ciò che auspichiamo perché non è più il tempo degli annunci”.
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"La violenza sia verbale e che fisica da parte di persone scellerate come gli anarchici che a una cena organizzata da Fratelli d'Italia a Massa hanno circondato e attaccato con insulti, e spintoni il deputato Alessandro Amorese e l'assessore Marco Guidi, è un fatto grave e vergognoso, che merita di essere condannato severamente", afferma Fabrizio Rossi, deputato e coordinatore regionale Fratelli d'Italia Toscana.
"Non è la prima volta che certi personaggi colpiscono esponenti del nostro partito. Un atto vergognoso che mina la libertà e l'espressione politica di un'Italia democratica. Un atto che fomenta il clima di odio tipico degli ambienti anarchici", conclude l'On.le Fabrizio Rossi.
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L’ipotesi avanzata dal Pd di stoccare la marmettola prodotta dalle aziende di escavazione nella ex cava Viti, trova assolutamente contraria Rifondazione Comunista di Massa Carrara.
La cava Viti per il partito deve chiudere e deve inziare un percorso di bonifica“così come indicato dal consiglio regionale e da diversi consigli comunali, compreso quello di Montignoso”.
“Inoltre – spiega il PRC – “Il problema marmettola non può passare come un problema della collettività quando invece è un problema di inquinamento industriale che inquinamento industriale che viene ignorato sistematicamente da chi lo produce. Invece di prendere atto della problematica ambientale e trovare soluzione alla fonte, si prova ancora una volta a scaricare
sulla collettività il danno prodotto, sposando la logica della privatizzazione dei profitti e socializzazione dei costi, invece di adottare finalmente il concetto "chi inquina paga”.
“Ci meraviglia - continua il partito – “che nonostante i danni alla popolazione di Forno, rimasta per oltre 10 gg senza acqua potabile a causa delle infiltrazioni della marmettola nella sorgente del Frigido, si faccia finta di nulla e si provi ancora a scaricare su tutti noi un problema che chi inquina non affronta da anni, anzi continua a scaricare nelle sorgenti e nei fiumi”
“Come Rifondazione Comunista Massa Carrara - concludono – “riteniamo che la politica oggi
debba affrontare il problema dell'inquinamento da marmettola in modo serio e definitivo, chiamando alle proprie responsabilità chi inquina, cambiando definitivamente il paradigma ambientale, spesso annunciato ma mai praticato. Avvisiamo da subito che, ricatto occupazionale già ventilato e operazioni di greenwashing sulla falsa economia circolare, saranno dal nostro partito contrastate politicamente e comunicativamente richiedendo che politica e organi di controllo facciano la loro parte.
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"Un’altra vita spezzata sul luogo di lavoro: un’altra morte inaccettabile colpisce il nostro territorio e un’intera comunità. Mi unisco al dolore della famiglia e dei cari dell’operaio di 46 anni, morto oggi a Marina di Massa, cadendo dal tetto su cui stava lavorando. Un fatto inaccettabile che accade in un territorio come il nostro, quello della provincia di Massa Carrara, particolarmente ferito da eventi drammatici come questo. Il lavoro sicuro è un diritto che deve essere garantito attraverso i controlli, la formazione e la promozione di una forte cultura della sicurezza che troppo spesso viene sacrificata. Servono maggiori investimenti e nuove misure a tutela dei lavoratori, specie per quelle occupazioni maggiormente a rischio". È quanto dichiara Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione affari istituzionali del Consiglio regionale esprimendo il suo cordoglio per la morte dell’operaio di 46 anni, avvenuta oggi a Marina di Massa.
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Non sono servite nemmeno 24 ore prima che qualcuno si decidesse a rispondere all’ultima comunicazione rilasciata dal sindaco di Massa Francesco Persiani.
Il primo cittadino apuano, con una nota diramata ieri, aveva difeso a spada tratta il progetto Paav per la riqualificazione del territorio costiero di Marina di Massa, riportando a supporto della propria tesi tutto l’iter burocratico che ha permesso lo sviluppo del piano, che verrà presentato in consiglio comunale il 20 dicembre per la definitiva adozione.
Le scadenze e i vari step sembrano essere stati rispettati alla perfezione, ma c’è un punto nell’uscita del sindaco che ha fatto storcere il naso a più di una persona.
Il pomo della discordia sarebbe il presunto “processo di partecipazione” con cui l’amministrazione e i tecnici incaricati della stesura del progetto avrebbero ascoltato e soppesato le critiche e gli spunti arrivati da enti, privati e società civile per fare migliorie al piano: per molti un qualcosa di totalmente avulso dalla realtà.
Sono in particolare gli operatori del consorzio balneari Massa a tenere in mano la torcia della protesta, accusando il sindaco di aver forse “esasperato” il concetto di partecipazione, affermando che il processo di condivisione delle idee doveva essere attuato durante il momento della stesura del piano, e non quando questo risultava già completo.
“Durante l'incontro del 14 dicembre scorso con il sindaco Francesco Persiani e i progettisti del Paav – affermano gli operatori del Consorzio balneari Massa – pensavamo di aver avviato un percorso di confronto. Invece, apprendiamo che è ancora all'ordine del giorno l'adozione del Paav in consiglio comunale fissato per martedì 20 dicembre. Quell'incontro riguardava la possibilità da parte nostra di evidenziare le criticità riscontrate all'interno del piano dell'arenile che andranno a impattare sull'economia turistica del nostro territorio. Era emersa la necessità di approfondirne i contenuti. Vorremmo comunque sottolineare alcune precisazioni dopo aver letto sui giornali la posizione assunta dal sindaco Persiani. Negli articoli si parla di processo partecipativo. Ci sono stati due incontri pubblici il 29 giugno 2021 e il 6 luglio 2021, dove sono stati presentati i temi di massima che sarebbero poi stati affrontati nel Paav e ai quali abbiamo partecipato. Siamo poi stati convocati prima della stesura del piano, occasione dove abbiamo portato il nostro contributo alla commissione urbanistica. Dopodiché non abbiamo più saputo nulla fino alla pubblicazione sul sito all'inizio di agosto 2022. La partecipazione vera e reale doveva essere fatta nel momento della stesura: quando i tecnici hanno lavorato avrebbero dovuto chiamarci per un confronto. Tanto è vero che anche nella commissione del 15 dicembre parte dei membri ha dichiarato di non aver compreso appieno l'impatto del piano in alcune sue parti fondamentali. Nonostante l'iter burocratico sia ineccepibile, quello che contestiamo è la mancata condivisione alla stesura del piano. Non è stata chiesta la partecipazione di tutte le categorie coinvolte, non solo quella balneare ma anche quella degli ambientalisti e delle diverse associazioni del comparto turistico. Se fossimo stati coinvolti prima saremmo intervenuti su quegli aspetti che, inseriti nel piano attuale, andranno inevitabilmente a modificare l'assetto economico degli otto chilometri di costa. Se ci avessero sentito sarebbero emerse prima queste perplessità che si potevano risolvere insieme e oggi non ci sarebbe questa contestazione.
Sono molti i punti su cui il consorzio balneari pone della perplessità, dalla Partaccia destinata quasi esclusivamente alle spiagge libere fino alle problematiche legate alla possibile erosione del tratto costiero.
Nella nota rilasciata dai balneari c’è la volontà di dare vita ad un vero e proprio processo di partecipazione, che deve iniziare sin dalla conferenza stampa indetta lunedì, alle ore 11 alla Torre Fiat.
“La più eclatante delle criticità presenti in questo piano dell'arenile è sicuramente la Partaccia. In questo tratto sarà modificato l'assetto economico delle attività balneari e non solo. Il Paav prevede infatti di individuare qui la zona delle spiagge libere creando un problema di ingestibilità turistica. Si impoverisce così l'offerta turistica del territorio. In Partaccia – continuano gli operatori – si concentra una forte domanda di servizi balneari, grazie al sistema campeggi che la zona non potrà più soddisfare. Con questo si mette a rischio anche tutta la parte dei servizi di pulizia e di sorveglianza, per non parlare dei posti di lavoro. Il sindaco ha motivato la scelta di realizzare qui le spiagge libere per "tutelare" gli operatori balneari, ma è davvero questa l'unica soluzione? Un altro esempio sono le zone funzionali che come previste nel piano comportano una duplice problematica: non permettono in caso di avanzamento del fenomeno erosivo la possibilità di collocare le strutture in un'altra area e sono più restrittive rispetto al precedente piano dell'arenile. Tutto quello che in oltre cinquant'anni abbiamo vissuto non ci ha insegnato nulla? Ricordiamo la situazione di Marina centro, dove la mareggiata ha costretto l'arretramento delle strutture sul lungomare, ma ancora più di recente la zona di Ronchi, dove il mare arriva già sulla strada. Queste sono solo alcune delle criticità che possiamo citare in questo comunicato. Per conoscere tutte quelle che abbiamo riscontrato invitiamo la cittadinanza, i capigruppo, l'amministrazione, i tecnici e i giornalisti a partecipare alla conferenza stampa in programma per lunedì mattina alle ore 11 alla Torre Fiat”.
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Non fa nomi Francesco Persiani, ma visti i toni e la dedizione certosina con cui è stato composto il suo ultimo comunicato ufficiale, è più che plausibile che alcune critiche non gli siano andate propriamente a genio.
La tematica su cui tutto ruota attorno non è altro che il Piano attuativo degli arenili e dei viali a mare (PAAV), un progetto di riqualificazione e valorizzazione della zona costiera massese su cui Persiani e la sua giunta hanno puntato tantissimo, ed è forse anche per questo che alcuni appunti, per usare un eufemismo, non siano stati presi alla leggera.
Nel comunicato, Persiani arriva a considerare possibili segnalazioni all’autorità giudiziaria in merito ad alcuni commenti ricevuti, tacciati senza appello di grossolanità, ingenuità sulla materia trattata e di scherno nei confronti dei professionisti esterni che si sono impegnati per lo sviluppo del progetto.
Un piano che viene descritto, punto per punto, attraverso il lungo comunicato diramato da Persiani: un modo per esprimere trasparenza, ma anche per sottolineare l’impegno del gruppo incaricato alla progettazione, sempre disposto ad accogliere contributi e appunti costruttivi lungo l’iter del PAAV.
“In relazione agli attacchi pervenuti nei confronti del sottoscritto e della giunta, sia sui quotidiani, sia in commissione comunale, ugualmente riportati sulla stampa locale, sia sui social, premesso che certe affermazioni saranno segnalate alla autorità giudiziaria competente per le opportune valutazioni del caso, rilevo come sia in atto un ingiusto e ingiustificato attacco ad uno strumento pianificatore, oltretutto elaborato da professionisti esterni cui va portato rispetto, muovendo critiche in parte generiche e grossolane in parte contraddittorie. Ciò detto, senza che questa sorte di “intimidazioni” scalfiscano minimamente il nostro operato, e precisato che sono e siamo stati eletti per assumere decisioni e varare provvedimenti a favore della città e del bene collettivo e non per scaldare la poltrona a spese del contribuente, non è mia intenzione entrare nel merito dello strumento, poiché è di tutta evidenza che lo stesso, se adottato, dovrà e potrà essere osservato, valutato, se del caso anche criticato da coloro che vi hanno interesse e quindi sottoposto al vaglio di controllo e legittimità. Però non accetto che si affermino cose non rispondenti alla verità in relazione alla metodologia e al rispetto del processo partecipativo. Ed invero, oltre alla conferenza stampa del 27 maggio 2021, indetta dal sindaco per la presentazione ufficiale del pool di professionisti incaricati dell’elaborazione del piano, si sono promossi e tenuti in videoconferenza streaming, tramite la stessa piattaforma web utilizzata per la diffusione dei consigli comunali, due incontri pubblici di presentazione del procedimento nei giorni 29 giugno e 6 luglio 2021 dalle ore 18. Il primo incontro di martedì 29 giugno, centrato sui temi “Turismo, mobilità e accessibilità costiera”, mirava a coinvolgere in via prioritaria gli operatori economici e turistici, i rappresentanti delle categorie artigianali, commerciali e del trasporto di persone e merci; il secondo appuntamento di martedì 6 Luglio, dedicato ai “Valori ambientali e culturali della costa”, puntava a raccogliere i contributi degli esperti della tutela ambientale, della cultura dei luoghi, degli ordini professionali e dell’associazionismo di riferimento. Oltre ai progettisti, incaricati della redazione del Paav, alle videoconferenze hanno partecipato il sindaco, il dirigente dell’urbanistica Stefano Francesconi e il responsabile del procedimento Lorenzo Tonarelli. Per quanto attiene agli obblighi di informazione, trasparenza e partecipazione, la relazione di presentazione dei progettisti con gli obiettivi per la formazione del Piano, il documento preliminare di Vas e i relativi allegati, resa pubblica anche attraverso gli organi di informazione con attività dell’ufficio stampa comunale, è stata resa disponibile a tutti i potenziali interessati con la pubblicazione sul sito del comune sia sul portale trasparenza nella sezione dedicata alla pianificazione territoriale al link http://trasparenza.comune.massa.ms.it/node/26331, sia sulla pagina web del Garante. Contestualmente alla presentazione pubblica di inizio del procedimento si è avviata, sia in forma tradizionale-cartacea sia in forma digitale-online, una fase di partecipazione e consultazione preliminare con la possibilità per tutti gli interessati di presentare contributi entro la fine di agosto 2021. Considerato che la trasmissione ai soggetti competenti in materia ambientale del documento preliminare di cui all'articolo 23 della legge regionale numero 10/2010 è avvenuta con nota del 23/9/2021, protocollo 64821, la fase preliminare con la raccolta dei contributi trasmessi da questi ultimi si è invece conclusa in data 23/10/2021. Sono pervenuti un totale di diciotto (18) contribuiti, di cui tredici (13) tramite e-mail Pec o in forma cartacea, e cinque (5) tramite il form digitale alla pagina della Garante.
Contributi del percorso partecipativo per la formazione PAAV: ASL, ARPAT, GAIA, Autorità Portuale, Associazione Consortile Sport e Natura, Associazione Consorzio Spiaggia Europea, Autorità Bacino Appennino Settentrionale, Capitaneria di Porto, Confesercenti Toscana Nord, Compagnia del Mare, Mazzoni Avvocati (Associazione Consortile Sport e Natura), Consorzio Balneari Massa, Regione Toscana.
Online – webform Garante: Stabilimento balneare Miami, Associazione Balneare del Poveromo, Carlo Milani, Francesco Scolaro, Umberto Nesi (ASTRA Associazione Gruppo di Studio Massa)
Conclusa la fase preliminare, di cui all'articolo 23 della legge regionale numero 10/2010, i contributi trasmessi dai soggetti interessati sono stati trasmessi al gruppo di progettazione ai fini della valutazione per il loro recepimento nel piano. I contributi sono stati recepiti dai progettisti, e Il Paav è stato depositato dai progettisti il 24 luglio e la giunta lo ha visionato il 27 luglio. È stato quindi inviato alla commissione urbanistica, che lo ha esaminato approfonditamente per una ventina di sedute, convocando progettisti, sindaco, assessori, dirigente e anche il vice presidente della Verve Doriano Cranco. Pertanto, al termine di un percorso improntato alla massima trasparenza, la commissione urbanistica, in data 10/11/22, ha espresso parere favorevole. Il piano, redatto in modo serio e scrupoloso, ha comportato tempi più lunghi di quelli previsti al momento dell’affidamento della progettazione date le difficoltà connaturate allo stato dei luoghi e alle diverse situazioni degli stabilimenti balneari, relative a concessioni e convenzioni, concentrate, in modo particolare, nella zona delle Colonie e della Partaccia. A tal proposito, il piano tutela tutte quelle situazioni che, allo stato attuale, non si configurano come stabilimenti balneari, ai sensi della vigente legge del turismo, e che, pertanto, non potrebbero essere oggetto di successivi bandi pubblici per il rilascio di concessioni allo scadere delle stesse. Infatti, il Paav, per queste, prevede una gestione da parte del comune, nell’ambito di specifiche convenzioni, per la gestione delle spiagge pubbliche, definendo, per queste, una percentuale di spiagge attrezzate ed una, molto inferiore, di spiagge libere. Il piano tiene conto, altresì, del fenomeno dell’erosione, nello specifico Masterplan, per la valorizzazione delle risorse ambientali e paesaggistiche, prevedendo nuove spiagge, anche se il fenomeno erosivo incide su aspetti che vanno al di là dei contenuti del Paav. Per quanto riguarda le critiche espresse da Gazzoli, si evidenzia che il Paav ha recepito il contributo espresso da Confesercenti Toscana Nord, condividendone l’impostazione e i contenuti generali tramite la previsione di possibilità di intervento per gli stabilimenti balneari, garantendo la conservazione dell’identità del paesaggio costiero. Il piano, sempre recependo il contributo, ha previsto l’individuazione delle specie arboree e arbustive da utilizzare, tutelando la presenza di aree verdi e migliorando la percezione del mare dai viali a mare. Il Paav ha previsto, inoltre, nuove possibilità per la porzione di fascia costiera delle ex Colonie, riqualificando le pinete e consentendo la realizzazione di nuovi servizi per i turisti; ha previsto la possibilità di installare opere temporanee per le attività sportive e per le manifestazioni sulla spiaggia libera, e la realizzazione di una ciclo-passeggiata delle colonie che attraversa longitudinalmente tutti gli affacci a mare delle colonie. Infine, il Paav ha recepito il contributo prevedendo una generale riqualificazione della fascia costiera di Marina di Massa, riducendo il marciapiede lato monti e aumentando lo spazio per la passeggiata e per il percorso ciclabile sul lato mare, e, relativamente alla zona di Ronchi e Poveromo, ha migliorato la qualità complessiva del viale a mare con la creazione del Parco Lineare sul lato monti del viale. Perciò, in generale il Paav ha recepito anche gli altri punti del contributo per avere una maggiore flessibilità di impianto dello stabilimento, superando il concetto delle fasce funzionali, tramutandole in zone funzionali che possono essere altresì fuse tra loro e negli interventi di sostituzione edilizia, compatibilmente con la porzione di fascia costiera interessata. Invece, il Paav non ha recepito le richieste legate alla semplice sopraelevazione degli edifici, poiché si è ritenuto che l’attuale assetto paesaggistico avesse raggiunto un equilibrio tale da non essere alterato nel voler superare le altezze esistenti e, coerentemente con quanto disciplinato dall’articolo 151 del RU, non ha ammesso la creazione di locali interrati. Occorre ricordare che il Pit non consente di costruire sulle spiagge, né di ampliare le superfici esistenti, e prescrive la realizzazione di varchi, peraltro già previsti nel PS, e che devono, necessariamente, essere realizzati. L’amministrazione, in seguito all’adozione dell’atto da parte del consiglio comunale e alla sua pubblicazione sul Burt, per garantire una partecipazione informata la più ampia possibile, proporrà le seguenti attività in seguito all’adozione: un incontro pubblico di presentazione del piano aperto a tutti i cittadini interessati, da organizzarsi anche in modalità streaming, con l’obiettivo specifico di inquadrare il contenuto e gli obiettivi del progetto e invitare alla presentazione delle osservazioni; una forma di partecipazione on-line con la predisposizione di un form digitale pubblicato sulla pagina web del garante da compilarsi da parte degli interessati per l’invio diretto e semplificato del contributo partecipativo. Dell’attivazione del form sarà data informazione mediante comunicato stampa, sui canali informativi e social del comune. Conclusa la fase partecipativa, considerata la quantità e qualità delle osservazioni pervenute sulle quali l’amministrazione procedente dovrà operare le proprie determinazioni, verrà valutata l’opportunità di organizzare eventuali altri incontri pubblici su temi specifici di cui si darà atto nel rapporto finale del garante”.
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