Politica
Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

Amministrazione di sinistra che non investe nella ristrutturazione delle case popolari: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli torna sul tema della ristrutturazione delle case popolari: "Lo scorso giugno avevo chiesto in Consiglio fondi per…

Zona Apuane: iniziata la sperimentazione operativa interna SEUS
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2025, nella sala Giulio Conti - Marmoteca di Carrara Fiere - a Marina di Carrara si è tenuto l'evento "L'avvio della sperimentazione…

Ringraziamento e auguri del neo presidente della Provincia Roberto Valettini
Il nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara Roberto Valettini ha reso pubblico il suo messaggio di ringraziamento e di auguri per le feste: "Sono…

Un appello per i disabili da Italia Nostra Massa Montignoso
Il presidente di Italia Nostra Massa Montignoso è intervenuto sulle barriere architettoniche lanciando un appello all'assessore al sociale Francesco Mangiaracina: "La situazione…

"Gravi a Carrara le minacce anarchiche dopo le condanne per l'assalto al gazebo della Lega. Solidarietà ai nostri militanti": così Susanna Ceccardi europarlamentare della Lega
"Le minacce contenute nei messaggi diffusi dagli ambienti anarchici dopo la sentenza del Tribunale di Massa, chiusi con un sinistro 'a buon rendere', sono un fatto…

La destra colpisce la Lunigiana: così si creano territori di serie B, secondo il Pd di Massa Carrara
Il Partito Democratico provinciale di Massa e Carrara esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà rispetto ai nuovi criteri di classificazione montana introdotti dalla legge…

Bilancio di previsone 2026-'28 comune di Carrara approvato e con il segno positivo dopo 11 anni: 26 milioni dal marmo e risorse per scuola e sociale
Il consiglio comunale ha approvato ieri sera il bilancio di previsione 2026-2028. Per il secondo anno consecutivo il bilancio di previsione è stato approvato in anticipo…

Asmiu e Retiambiente Carrara entrano nel Gruppo Retiambiente
L’assemblea dei soci di RetiAmbiente Spa del 22 Dicembre 2025 ha approvato l’apporto degli asset dei Comuni di Massa e di Carrara alla società. Il…

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Il coordinamento regionale di Forza Italia si rinnova e riparte con slancio dopo l'ottimo risultato conseguito alle scorse elezioni politiche. Il coordinatore regionale, Sen. Massimo Mallegni, nella riunione che ha visto la partecipazione del Coordinatore Nazionale e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Antonio Tajani, ha indicato le linee guida del partito a sostegno del governo nazionale e nell’obiettivo di ottenere un consenso importante come parte centrale della coalizione di centrodestra anche in Toscana alle prossime elezioni amministrative.
Assieme a Massimo Mallegni a guidare il comitato regionale ci saranno le due deputate Erica Mazzetti e Chiara Tenerini assieme al sindaco di Tresana Matteo Mastrini. Confermati il Sen. Roberto Berardi, il Responsabile Comunicazione Dott. Edoardo Fabbri Nitti, il Responsabile Organizzazione Avv. Federico Dabizzi, il Responsabile della formazione Prof. Sergio Menchini ed il Coordinatore della segreteria regionale Geom. Adamo Bernardi.
Nella composizione del comitato regionale sono stati chiamati competenti e capaci rappresentanti delle varie province toscane, tra cui l'avvocato Marco Baldassarri di Pistoia, l’avvocato Filippo Ciampolini ed il dottor Valerio Abbate di Firenze, la professoressa Manuela Del Grande di Santa Maria Monte (PI), l’Avv. Matteo Bertucci di Massa e l’inserimento importante a capo dei dipartimenti della dottoressa Lorenza Bondi di Siena.
Altre nomine significative quella del già consigliere regionale dottor Nicola Nascosti che è andato a presiedere il dipartimento dell'ambiente e del territorio e per la sanità il passaggio di consegne tra il dottor Tullio Rizzini e il dottor Marco Puccinelli di Pisa.
Insomma, una mini rivoluzione sempre nel solco della meritocrazia, della responsabilità e della competenza. Il nuovo comitato regionale, che assieme al consiglio regionale guiderà la Toscana, ha di fronte degli impegni importanti: 21 comuni al voto, 3 capoluoghi di provincia e tre comuni sopra i 15.000 abitanti.
A tutti loro il coordinatore regionale Massimo Mallegni ha augurato un grande in bocca al lupo e buon lavoro.
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Il centrodestra massese vive ormai da mesi una crisi d’identità: cosa succederà alle prossime elezioni comunali del 2023? Il blocco attorno all’attuale sindaco Persiani di ricompatterà per l’apertura delle urne, o il primo cittadino verrà definitivamente silurato per far posto a nuovi profili più consoni alla nuova fisionomia della destra nazionale?
Al momento non è dato sapere quale sarà la decisione definitiva, con tutti i rischi che una proroga di questo tipo comporta, ma quel che è certo è che sono molti nella coalizione di maggioranza a spingere per dare spazio a facce nuove, e più che altro riavvicinare la popolazione ad un gruppo politico in deficit di apprezzamento.
Addirittura, secondo i forzisti Bertucci e Cagetti il centrodestra dovrebbe lanciarsi verso un terreno inesplorato e fino a pochi anni fa nemmeno contemplabile: le primarie per decidere i consiglieri (e forse il sindaco) del domani.
Secondo i due membri di Forza Italia, il lancio delle primarie riavvicinerebbe la popolazione al blocco della destra, e permetterebbe di inserire nuova linfa in una coalizione accusata molto spesso di proporre liste cablate sugli interessi dei piani alti.
Un’idea accattivante dunque: quel che è da capire è la voglia di Persiani e di una buona parte del centrodestra di mettersi realmente in gioco.
“Nell’ottica di offrire un contributo costruttivo alla discussione, troppo animata di queste settimane, circa il futuro della coalizione del centrodestra e in ottica elettorale, pensiamo alle elezioni primarie. Le proponiamo a tutti coloro che nell'ambito del centrodestra intendono mettersi a disposizione per la guida della città. Ci piacerebbe che fossero “primarie per la città” e che fossero dettate, per il centrodestra, dalla necessità di lanciare un chiaro messaggio: “Si lavora uniti”. Un'occasione per allargare la partecipazione popolare alle scelte e per portare più persone possibili ai seggi, soprattutto tanti giovani: le elezioni primarie – spiegano Bertucci e Cagetti – anche se quasi mai utilizzate dalla nostra coalizione, sono comunque un esercizio di democrazia per chi crede nel coinvolgimento attivo e nella partecipazione dei cittadini. Potrebbe essere un'esperienza importante anche dal punto di vista umano, utile al confronto sui temi che stanno a cuore alla nostra città, per recepire suggerimenti e indicazioni. In questo risiede la forza delle Primarie, concepite proprio quale opportunità per confrontarsi e lavorare nell’interesse del territorio. Un'occasione di confronto e crescita per Massa, un contributo fondamentale al dibattito civico sul futuro della nostra città. Il confronto, il dialogo e l’espressione del voto costituiscono l’anima della democrazia. Noi pensiamo che l’amministrazione uscente abbia lavorato bene, ma se il quadro politico interno si è complicato noi riteniamo si possa risolvere non con attacchi reciproci, ma aprendosi al confronto leale e costruttivo.
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Il “Caso Lorenzini” è ufficialmente scoppiato all’interno del consiglio comunale di Carrara. Lorenzini, attualmente assessore all’urbanistica, potrebbe trovarsi in un poco edificante conflitto d’interessi, visto che lo stesso ha ancora alcune pratiche pendente nell’esercizio della sua professione da privato con lo stesso comune carrarino.
Lorenzini arriverà alle dimissioni? È davvero presto per dirlo, ma nello stesso tempo l’interrogazione depositata dal consigliere comunale di Italia Viva Cosimo Maria Ferri ha posto le basi per un dilemma che di certo si protrarrà per le prossime settimane, su cui, molto probabilmente, si esprimeranno anche la prima cittadina Serena Arrighi e gli altri esponenti del consiglio.
“Nella seduta dello scorso consiglio comunale, tra le interrogazioni depositate dal sottoscritto ne è stata discussa una specifica sul ruolo di un’eventuale incompatibilità dell’assessore Lorenzini. Abbiamo chiesto se un professionista, nominato assessore all’urbanistica, possa avere pratiche pendenti nell’esercizio della sua professione, nello stesso comune? Quale sia il confine tra assessore e professionista limitatamente alle pratiche in comune di Carrara? Domanda lecita e legittima che abbiamo rivolto alla sindaca Arrighi. Anche perché quello che è certo è che esistano pratiche pendenti a firma dell’ingegner Lorenzini. Lo stesso assessore – incalza il consigliere di Italia Viva – ha ammesso di averne e di avere chiuso l’istruttoria, pur rimanendo aperti però i procedimenti amministrativi, i cui tempi non dipendono dallo stesso. Rimangono però aperti tuttora e già da mesi Lorenzini è assessore. È rispettato l’articolo 78 del comma 3, del decreto-legge numero 267/2000, che è la norma della cui portata si discute? Il testo recita testualmente che I componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato”; chi controlla? La sindaca ha valutato questa circostanza prima di dare l’incarico e le deleghe? Occorre fare chiarezza per garantire il rispetto delle norme e la massima trasparenza. In consiglio comunale la sindaca dopo la nostra sollecitazione è’ intervenuta, ma le sue risposte sono risultate insoddisfacenti, tardive e lasciano aperti alcuni dubbi certamente sull’opportunità politica. Non sta a noi valutare né l’incompatibilità giuridica, sul punto è intervenuto anche il nuovo segretario comunale, dando un suo parere, (ma va certamente approfondito) né il rispetto della norma ma chiediamo che chi abbia competenza lo faccia dettagliatamente e con precisione. Il testo dell’interrogazione è equilibrato, ma apre però un tema politico e giuridico”.
Di seguito è riportata l’interrogazione integrale di Ferri.
“Oggetto: incompatibilità assessore Moreno Lorenzini.
Premesso:
Che al riguardo, va rilevato preliminarmente che, secondo l'articolo 41 del Tuoel, il consiglio comunale nella prima seduta, prima di deliberare su qualsiasi altro oggetto, ancorché non sia stato prodotto alcun reclamo, ha l'obbligo di esaminare 'la condizione degli eletti', cioè l'esistenza di eventuali cause di ineleggibilità e o incompatibilità; che comunque spetta sempre al consiglio comunale medesimo valutare la fondatezza o meno delle cause ostative all'espletamento del mandato degli eletti;
Che l'assessore all'urbanistica, progetti speciali e ambiente ingegner Moreno Lorenzini, nominato dalla sindaca Serena Arrighi il 15 Luglio 2022, al momento dello svolgimento del primo consiglio comunale risultava già in uno stato di potenziale incompatibilità tra l’incarico amministrativo e l’esercizio dell’attività professionale di ingegnere nel territorio amministrato, ma tale situazione non era stata rilevata dal consiglio comunale nonostante le segnalazioni da parte dell’opposizione; che l’articolo 78, comma 3, del D.lgs. n. 267/2000, che è la norma della cui portata si discute, dispone testualmente che i componenti la giunta comunale competenti in materia di urbanistica, di edilizia e di lavori pubblici devono astenersi dall’esercitare attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica nel territorio da essi amministrato; che preliminarmente si osserva che l’articolo 78 del Tuel, rubricato Doveri e condizione giuridica, ha inteso disciplinare l’attività professionale privata dei titolari di uffici pubblici nell’ambito del territorio da essi amministrato, in special modo in quei settori potenzialmente confliggenti con gli interessi perseguiti dall’ente locale; che il citato articolo 78 intende garantire la imparzialità dell’azione amministrativa che, come noto, trova copertura costituzionale all’interno dell’articolo 97 della costituzione in un quadro di attenzione alle concrete condizioni di operatività degli enti locali e si rivolge a coloro che svolgono in proprio un’attività libero-professionale negli stessi delicati settori nei quali, come pubblici amministratori, sono chiamati a tutelare interessi della collettività locale; che a seguito di accesso agli atti presentata da più consiglieri, il dirigente del settore opere pubbliche ha formalmente comunicato e trasmesso un elenco di pratiche in corso e pendenti presso il comune di Carrara a firma dell’ingegner Lorenzini; che con specifico riferimento al sopra riportato comma 3 dell’articolo 78, deve sottolinearsi che i destinatari della norma sono, expressis verbis, i componenti la giunta comunale che, nei campi dell’edilizia, dell’urbanistica e dei lavori pubblici forniscono prestazioni di carattere prevalentemente intellettuale che richiedono il possesso di specifici requisiti di formazione culturale e tecnica (titoli di studio ed iscrizione ai relativi albi, ordini o collegi professionali) e che la violazione del positivizzato dovere di astensione se, come detto, non comporta la decadenza dalla carica, viceversa, può rilevare, comunque, sul piano della personale responsabilità politica e deontologica del soggetto interessato, nonché sul piano della legittimità degli atti adottati; che sul punto, infatti, la giurisprudenza amministrativa ha osservato che “non può affermarsi la legittimità, in astratto, di un procedimento amministrativo, di competenza del Comune, nel quale il professionista svolge le funzioni assessoriali, ed al quale detto professionista abbia partecipato nella qualità di Assessore è sufficiente, in tal senso, osservare che il divieto di cui all’art. 78, comma 3, del d. lgs. n. 267 del 2000 è stato introdotto dal legislatore in tal senso; che siffatto espresso divieto è stato dunque inteso, sin dall’origine, dal legislatore quale strumento applicativo dei richiamati canoni di imparzialità e buona amministrazione (oltre che di concorrenza tra i professionisti titolari di cariche pubbliche e quelli privi di tale status), e di tutela anche dei terzi eventualmente controinteressati” (così Tar Sicilia, Palermo, sez. III, sentenza numero 8269 del 06.07.2010); che alla luce delle subentrate conferme della cassazione stessa, l’ordine degli architetti di Novara pubblicava sul proprio sito una informativa rivolta a tutti gli iscritti di seguito riportata;):
“A seguito dell’ultima tornata elettorale, che ha visto alcuni di Voi eletti e/o nominati quali membri della Giunta comunale, con la presente vogliamo porre nuovamente la Vostra attenzione sull’art. 78, co. 3°, d.lgs. 18 agosto 2000, n. 267 che pone il dovere di astensione dall’esercizio «di attività professionale in materia di edilizia privata e pubblica» ai membri di giunta comunale che esercitino competenze «in materia di urbanistica. Tale divieto è stato ribadito anche in una sentenza di Cassazione, la n. 14764/16 del 22/06/2016, che ha ben evidenziato il divieto. A parte le diverse forme di responsabilità (politica, penale e patrimoniale) è possibile configurare in capo all’amministratore locale – prosegue la lettera – la violazione del divieto in esame, comportare la responsabilità disciplinare che è fatta valere nell’ambito dell’ordinamento, regolamentata nelle norme deontologiche (ex 2° co. art. 36 bis). Il Consiglio di disciplina di questo ordine, pertanto, non potrà che sanzionare i propri iscritti che violino il divieto, nell’ambito di procedimenti disciplinari ove siano fatte valere le norme di carattere deontologico volte a garantire l’esercizio della professione. Il dovere di astensione in esame comporta che l’interessato non accetti e non svolga attività professionali durante il mandato, ma anche che egli dismetta le attività incompatibili in corso al momento dell’assunzione della carica nell’ente locale, proprio perché durante lo svolgimento di tali attività (siano esse di breve o lungo periodo) l’interessato potrebbe volgere indebitamente a proprio vantaggio (“professionale”) l’esercizio delle funzioni pubbliche.
Per quanto sopra evidenziato interroga:
su quante siano ancora le pratiche edilizia o similari a firma dell’assessore Lorenzini ad oggi pendenti in Comune; se l’Assessore Lorenzini abbia depositato per tali pratiche la rinuncia al mandato ed in quali date; nel caso in cui non abbia depositato tale rinuncia agli incarichi, quali atti, ai sensi dell’articolo 78, comma, del Tuel, si intenda assumere per la cessazione della situazione di incompatibilità; quali atti la giunta intenda revocare in autotutela qualora si fossero perfezionati alla presenza dell’assessore all’urbanistica Lorenzini per evitare contenzioso che veda coinvolto il comune di Carrara”.
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"La selezione degli insegnanti dell'Università del tempo libero è palesemente illegittima e, dopo averlo denunciato in consiglio comunale, l'assessore Gea Dazzi ha taciuto per l'imbarazzo".
Questa la constatazione del consigliere di Carrara Civica Simone Caffaz che, dopo un botta e risposta con l'assessore Dazzi in consiglio comunale, ha eccepito sulle legittimità della selezione, ricevendo in cambio un imbarazzato silenzio dell'assessore.
"Lo scorso 27 novembre – spiega Caffaz – ho presentato un'interrogazione sull'università del tempo libero, a cui ho ricevuto risposta per posta certificata in data 19 dicembre. La forma attraverso cui è stata inviata la risposta è subito apparsa "strana", poiché la stessa non era sottoscritta dalla sindaca Arrighi o dall'assessore alla pubblica istruzione Dazzi, ma dal dirigente del settore Guirardo Vitale. La circostanza è subita apparsa singolare e scorretta sul piano formale poiché, ai sensi della legge e dello statuto comunale, l'interlocutore di un consigliere interrogante non puo' essere un dipendente comunale ma deve essere la sindaca o un suo delegato. Al dirigente non è preclusa la possibilità di presentare una relazione, che tuttavia deve essere accompagnata da una risposta politico-amministrativa di un rappresentante della giunta. Tanto più che, correttamente, il dirigente ha specificato di non voler entrare nel merito delle domande più politiche, che non rientrano nelle sue competenze".
"In considerazione di ciò – prosegue Caffaz – ho specificato in consiglio comunale di non essere soddisfatto della risposta chiedendo all'assessore Dazzi di intervenire e tirandole un amo a cui lei ha subito abboccato. In particolare le ho chiesto di chiarire il tema del requisito del possesso della partita Iva richiesto come discriminante ai partecipanti alla selezione. A questa domanda l'assessore ha confermato ufficialmente che tale condizione è stata richiesta ai candidati, pena l'esclusione dalla selezione".
A questo punto Caffaz parte all'attacco. "Tutto ciò contrasta palesemente con il regolamento dell'Utl di cui, a questo punto, dubito che Arrighi e Dazzi ne conoscano l'esistenza e che all'art. 11 co. 8 stabilisce che "i docenti dipendenti di enti pubblici potranno essere incaricati solo se siano in possesso di autorizzazione del datore di lavoro allo svolgimento dell'attività libero professionale". Si tratta quindi di una disciplina completamente diversa da quella adottata dall'amministrazione per bocca della stessa Dazzi in consiglio comunale, che consente in modo lapalissiano anche a coloro che non sono in possesso di partita iva di svolgere tale attività".
"La totale incompetenza – argomenta ancora Caffaz – è dimostrata ulteriormente dall'inserimento nelle materie di insegnamento della disciplina "Afa – attività motorie", che tutti sanno sia di esclusiva Asl, in quanto mirata al raggiungimento di obiettivi specifici di riabilitazione che solo un tecnico istruttore puo' svolgere in luoghi appropriati e con caratteristiche particolari".
"Insomma – conclude Caffaz – siamo in presenza di un'altra figura meschina da parte dell'amministrazione comunale, i cui esponenti continuano a dimostrare in ogni circostanza di non avere la minima idea di cosa stiano facendo e dell'apparato giuridico-amministrativo che regola il ruolo che ricoprono. Purtroppo i danni alla città alla città di questa situazione sono incalcolabili".
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Secondo Polo Progressista e di sinistra, il progetto presentanto dall’amministrazione Persiani relativo il ripristino di palazzo Bourdillon non risolverà i problemi della biblioteca comunale di Massa. “Si tratta – spiega la coalizione – di uno spazio abbandonato destinato a un'opera di ristrutturazione già “superata”, che a causa di alcuni prepensionamenti non compensati da nuove assunzioni nel 2023 offrirà meno servizi”.
“Difatti – continua il Polo Progressista – “Leggiamo sui giornali che la direttrice della biblioteca lamenta la carenza di investimenti destinati a Palazzo Colombini e sappiamo che per la ristrutturazione di Palazzo Bourdillon il comune attingerà alle risorse del Piano di Ripresa e Resilienza, tarato, lo ricordiamo, su valori di acquisto delle materie prime che ormai non esistono più sul mercato. Questo significa che tutti i progetti che ha presentato il comune per attingere a tali fondi risultano fuori budget, come dichiarato dal nostro stesso sindaco sulla questione della ristrutturazione della piscina. Il che apre a scenari decisamente precari per le opere di riqualificazione che il territorio attende”.
“L'inchiostro che l'amministrazione Persiani ha consumato - concludono – “per portare alla biblioteca maggiori risorse è pari a zero. Aver dato priorità all'assunzione di vigili e operatori ecologici ci fa capire che la cultura non è mai stato un tema della destra. Una destra che anche a questo giro di boa si dimostra estremamente lontana dal desiderio di costruire e manutenere il futuro dei giovani di questo territorio”.
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La questione dell’aeroporto di Marina di Massa sembra proprio non trovare una soluzione. Ad intervenire questa volta è il gruppo misto di maggioranza (Antonio Cofrancesco; Benedetti; Guadagnucci; Menchini; Evangelisti; Tenerani;Tognini; Bongiorni; Cancogni) che chiederà delucidazioni sulla questione con la richiesta di un consiglio straordinario, fissato per il 22 dicembre 2022 alle ore 18:00, dopo l'ordine di sgombero a firma del Comandante della Polizia Municipale di Massa, in esecuzione dell'ordinanza dirigenziale nr 516 del 2019.
“E' grottesco - spiega Cofrancesco - che il comune di Massa, si sia fatto carico della redazione del regolamento di scalo, con sperpero di denaro pubblico, dichiarando di essere il proprietario del suddetto regolamento, quando quest'ultimo, deve essere redatto dal gestore ufficiale autorizzato e certificato Enac ed il Comune di Massa in nessun caso potrà essere il gestore aeroportuale”.
“Un regolamento - continua il consigliere Cofrancesco - che ho creduto opportuno far verificare da un ingegnere aeroportuale. I risultati e i commenti trascritti ai lati di ogni articolo non lasciano dubbi: il regolamento è carente e assolutamente superficiale e non è in grado di definire regole, metodi, responsabilità e procedure per le importanti e delicate attività aeroportuali. Così come scritto potrebbe andare bene per un semplice aviosuperficie, ma non certo per le operazioni aeroportuali di carattere professionale”.
“Ancora una volta – chiude Cofrancesco – “ci troviamo a contestare una impreparazione, una gestione allegra ed un modus operandi, e a pagarne le conseguenze sono gli operatori, lavoratori e cittadini”.
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Con 18 voti contrari il Piano dell'arenile è stato respinto: la maggioranza si è divisa e nove dei suoi consiglieri hanno votato con le opposizioni contro l’atto. “Un atto verso il quale solo i consiglieri del M5S hanno tenuto un atteggiamento coerente fin dall’inizio – commenta la coalizione progressista - “votando contro nelle Commissioni e ieri in Consiglio comunale. In gran parte gli altri consiglieri di maggioranza e minoranza hanno mutato la loro posizione per evidenti ragioni di opportunismo elettorale, trasformando il voto a favore, oppure l’astensione, in un voto contrario”.
“Come polo progressista e di sinistra” - continuano – “non possiamo esimerci dal sottolineare che questa situazione rappresenta l'immagine plastica di una politica ormai priva di qualsiasi riferimento morale, fatta di persone che in teoria dovrebbero ricoprire ruoli ben definiti dal loro mandato, ma che nella pratica a pochi mesi dalle elezioni cambiano il proprio pensiero, se mai ne avessero avuto uno, in favore di tatticismi dannosi per l'interesse collettivo”.
“È inequivocabile il fallimento dell'intero centrodestra - chiude la colazione progressista – “che danneggia la città anche a causa dei costi di questa bocciatura, che verranno pagati dalle casse pubbliche. Il dato politico di questa faccenda è che giunta e consiglio comunale non sono più in grado di approvare nessun atto importante, a partire dal bilancio di previsione. Ora spetta a cittadine e cittadini massesi nel 2023 stabilire se è arrivato il momento di dimissionare Persiani e Guidi spedendoli sui banchi dell'opposizione, è in questa direzione che stiamo lavorando come forze progressiste e di sinistra”.
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Nell'ultima seduta del consiglio comunale il capogruppo e segretario comunale della Lega Andrea Tosi ha riportato all'attenzione della Giunta la questione relativa all'annoso problema del Campo dei Pini di Marina di Carrara. L'intervento del consigliere di minoranza va nella direzione di un recupero di quegli spazi sportivi dismessi che necessitano manutenzioni straordinarie, soprattutto anche in relazione alla discussa carenza di strutture sportive sul territorio comunale, temi condivisi e ribaditi da tutte le forze politiche.
"Il Campo dei Pini - sottolinea il Consigliere del Carroccio - rappresenta qualcosa di storico per i cittadini di Marina, per più di settant'anni è stato il punto di riferimento del calcio marinello, dimora delle rinomate società calcistiche"Marina la Portuale" e "Paradiso"
Se pensiamo che a Marina di Carrara risiedono più di 15.000 persone ci rendiamo conto di quanto sia urgente intervenire per il recupero di questa importante struttura che garantirebbe un'alternativa a tutti i residenti di quella zona, che oggi sono costretti a spostarsi per frequentare strutture presenti in altre frazioni della città.
Pensiamo poi anche alla riqualificazione generale di quella zona, ormai poco frequentata: un centro sportivo polivalente all'avanguardia porterebbe molte persone a ripopolare quotidianamente la zona di Marina vecchia giovando anche e soprattutto alle attività commerciali presenti e inducendo all'apertura di altre.
Registriamo con soddisfazione un'apertura da parte dell'Amministrazione che tramite l'Assessore Benfatto ha concordato sull'importanza e sull'urgenza del recupero di questo centro sportivo ed ha confermato l'impegno da parte della Giunta affinché il problema si possa risolvere nei prossimi tempi.
Vigileremo e solleciteremo l'Amministrazione affinché finalmente, come tra l'altro più volte richiesto tramite alcune petizioni dei residenti, si possa restituire alla cittadinanza questo storico centro sportivo".
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«La Regione Toscana avvia un vero e proprio percorso di riorganizzazione dei sistemi sanitari, socio-sanitari e sociali, destinati al riordino della medicina territoriale, per dare risposte efficaci ai bisogni di salute delle persone. La riforma, approvata dalla Giunta, andrà a regime nei prossimi tre anni; avrà i suoi tre punti cardine nelle case di comunità, negli ospedali di comunità e nelle 37 centrali operative territoriali; andrà a rafforzare le cure domiciliari, i percorsi di prevenzione per gestire meglio le malattie croniche e la presa in carico sul territorio. In tutto il territorio regionale sorgeranno dalle 70 alle 77 case di comunità che prevedono la presenza di specialisti di base e medici di famiglia, pediatri, infermieri di comunità e assistenti sociali. Si tratta di una riorganizzazione importante che riguarderà, da vicino, anche il nostro territorio e le necessità emerse, in modo particolare, con gli anni della pandemia da covid, che hanno fatto emergere il ruolo irrinunciabile dell’assistenza sanitaria di prossimità per la popolazione più fragile e non solo. Un’esigenza fondamentale specie per i territori più marginali, i piccoli centri, per le cosiddette aree interne, che compongono la provincia di Massa Carrara, dove l’accesso alle cure rimane un aspetto primario per garantirne la vivibilità e tutelarne il diritto alla salute». È quanto dichiara Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della Commissione affari istituzionali in merito alla riorganizzazione dei sistemi sanitari e socio-sanitari della Regione Toscana.
«Nel processo di riorganizzazione messo in atto, un ruolo importante sarà ricoperto dall'innovazione dei servizi digitalizzati, dalla telemedicina e dal telemonitoraggio – continua Bugliani - A fronte di processi innovativi e tecnologie avanzate, voglio ricordare come nel nostro territorio esistano strutture sanitarie di eccellenza, come l’Ospedale del Sacro Cuore di Massa che, secondo i dati Agenas, si attesta tra le prime dieci cardiochirurgie in Italia, grazie al lavoro portato avanti da tutti i suoi professionisti. Un esempio di come la sanità pubblica e i servizi da essa erogati, possano rappresentare una garanzia per la salute dei cittadini. Gli anni della pandemia hanno costretto il mondo della sanità a compiere uno sforzo significativo, evidenziando l’importanza delle strutture di prossimità ai cittadini. Per questo una riorganizzazione del sistema che rafforzi questo settore rappresenta un passaggio atteso dal nostro territorio e da tutti i cittadini toscani».
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All’indomani della sua elezione, il nuovo delegato comunale di Forza Italia per Massa Pier Giuseppe Cagetti ringrazia il commissario provinciale Emanuele Ricciardi e rilascia alcune dichiarazioni sul centro destra, prospettive e progetti: ” prima di tutto ritengo che l’amministrazione abbia lavorato bene e dopo anni di gestione del centrosinistra non era facile. Se la prima legislatura di questa amministrazione è stata buona, sono certo che la seconda sarà ottima”. E sull’opinione pubblica afferma “I cittadini, con cui parlo ogni giorno, sono disponibili verso di noi e non capirebbero una brusca inversione di rotta”.
Per quanto riguarda l’apertura di Fi alla e al calo di consensi Cagetti dichiara “Forza Italia non può crescere spostandosi a destra dove già c'è un'ampia offerta politica rappresentata da Fratelli d'Italia e Lega. Noi siamo moderati e dobbiamo aprirci alla società civile, ai riformisti, ai liberali e anche ai socialisti. Nel tempo Forza Italia ha perso consensi perché si è spostata troppo a destra: il mio compito sarà quello di recuperare questo consenso in ottica inclusiva e senza escludere nessuno".
Infine per quanto riguarda Domenico Piedimonte, Cagetti commenta “Nulla di personale, ma è una persona che non ascolta. O meglio ascolta altri mondi e altri gruppi che, dopo avere perso il potere, cercano di indebolire gli attuali vertici di Forza Italia. Quando si fa parte di un movimento politico lo si sostiene al netto di chi lo guidi. Si può fare una critica costruttiva interna, ma non sparare a zero sui giornali come fa Piedimonte”.
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