Politica
Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

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Ogni volta che Vittorio Sgarbi compare, immancabilmente si scatena il dibattito sulle sue uscite : la visita al Carmi di Carrara per la mostra in questi giorni in corso, alla presenza delle autorità locali e regionali, ha sollevato un putiferio mediatico a causa della sua inosservanza alla regola anti covid, cioè l'uso della mascherina, obbligatoria all'interno degli spazi chiusi e in situazioni di assembramento.
Da più parti, si è fatta notare la cosa, soprattutto non si è capito se e perché sia il sindaco e seguito, sia il governatore della Toscana, non abbiano fatto notare al famoso critico d'arte e politico, l'infrazione alla norma.
Anche Carrara in azione, ha diramato un comunicato in cui esprime il suo disappunto in merito :"Per chiedere ad un ospite ingombrante come l'onorevole Sgarbi- scrive - di rispettare le regole, per eventualmente gestire la sua reazione, ma soprattutto per dare un seguito concreto a tutti i messaggi di cautela che quotidianamente vengono diffusi, ci vuole una cosa sola, quella che manca di più alla nostra Amministrazione - a nostro parere: il coraggio".
Don. Ben.
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Ritardi nella consegna di buoni spesa, contributo affitto e ristori per le aziende: “Siamo stati contattati da molte famiglie e diversi piccoli imprenditori – spiega Daniele Tarantino, direttore di Confimpresa Massa Carrara - e ancora non hanno ricevuto i contributi messi a disposizione per l’emergenza sanitaria da Covid. Troppe persone ancora sono in attesa dei buoni spesa e dei ristori per la crisi pandemica. Quella di famiglie e imprenditori è una protesta pacifica, volta a sollecitare gli uffici territoriali e non solo, affinchè si impegnino per erogare gli aiuti al più presto. La crisi pandemica ha messo in ginocchio tantissime famiglie che hanno chiesto gli aiuti necessari per tirare avanti".
"Già a Pasqua avevamo sollecitato per il problema - spiega Tarantino -. Ora tante famiglie stanno raschiando il fondo del barile e hanno bisogno di essere aiutate. Così come le aziende che contano sui ristori per poter ripartire”.
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La scuola non si tocca. Questo il pensiero dei molti oppositori alle imminenti decisioni istituzionali riguardanti il liceo classico Repetti di Carrara.
"Intendiamo costruire un comitato per tutelare l'integrità e la continuità didattica messa a rischio dalla rimozione dal compendio nel quale è situato dagli anni Sessanta - spiegano - Nello specifico si è parlato di collocare il liceo delle scienze umane al posto del classico al fine di disporre ulteriori aule. Ci opponiamo in quanto la sede rappresenta una garanzia di formazione umanistica per intere generazioni di studenti e docenti attestata oggi da una biblioteca contenente tra l'altro un Fondo Librario Antico che conserva testi classici latini e greci, risalenti al 16°, 17° e 18° secolo, da un laboratorio di lingue, di informatica, di fisica e uno di scienze. Questo funzionale anche all'avviamento alla formazione biomedica nell'ambito di un percorso sperimentale nazionale, in convenzione con l'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Massa-Carrara".
La sostituzione dei due licei, stando al comitato, significa smantellare tutto ciò che fino ad oggi è stato costruito: "Negli ultimi anni molte di queste strutture sono state rinnovate dagli studenti stessi, nell'ambito di progetti formativi come percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento. Oltretutto un'operazione simile richiederebbe interventi di ristrutturazione e perciò con una soluzione irragionevole anche dal punto di vista dei costi e dei benefici - continuano - Si tratta di una ristrutturazione che metterebbe anche a rischio la sopravvivenza del patrimonio pubblico di carattere storico-culturale-scientifico custodito in biblioteca, nell'archivio e nel laboratorio- museo di scienze e fisica".
Tanti soldi a discapito della cultura, dunque: "Una soluzione, quindi, censurabile anche sotto l'aspetto della spesa di denaro pubblico, alla luce oltre tutto della sua temporaneità, dato che si parla, da tempo, di realizzare nuovi e più sicuri edifici scolastici in luogo dell'attuale edilizia scolastica. Si tratta quindi di una prospettiva irragionevole e anche profondamente ingiusta, come sono profondamente ingiuste tutte le soluzioni che passano attraverso un danno a carico di altri. Soluzioni di tal genere si chiamano soluzioni in danno, ossia niente di più che decisioni che aggiungono nuovi problemi - concludono - Intendiamo costituirci contro tale tipo di decisioni unilaterali e irrispettose del valore della integrità e della continuità didattica. Vogliamo portare avanti le istanze contrarie, a tutela, prima di tutto dell'integrità e della continuità didattica del liceo classico, faticosamente realizzata e rafforzata nel corso di molte generazioni di studenti, al punto da costituire anche un motivo di identità e di garanzia formativa, che non può essere demolita per decisioni unilaterali, irragionevoli e, oltretutto, inefficaci".
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Se si potesse sintetizzare in uno slogan sarebbe un semplice e secco: no al Nutri-score. Lo spiega il senatore Patrizio La Pietra davanti al Teatro Guglielmi dove, circondato dai coordinatori comunali di Massa-Carrara di Fratelli d'Italia, così come sta accadendo in tutte le piazze italiane dove il partito di Giorgia Meloni sta portando questa battaglia, fa sventolare in alto la bandiera della buona cucina italiana, quella con i profumi e gli aromi dell'artigianato e dei prodotti locali, che qua in terra apuana si traducono principalmente con il famoso lardo di Colonnata. La preoccupazione un po' di tutti in effetti è di dover dire addio alla dieta mediterranea: l'Unione Europea sembrerebbe aver dichiarato guerra ai nostri piatti e prodotti tipici, colpevoli secondo Strasburgo, di essere un concentrato di grassi e di sali. Ecco che allora arriva la spedizione contro il vino, con la dealcolizzazione, ce lo chiede l'Europa, oppure le voci che corrono di un ipotetico divieto europeo di cuocere la pizza nel forno a legna, oppure ancora il via libera dell'Ue per i vermi, la tarma della farina che quindi si potrà mangiare.
La battaglia di Fratelli d'Italia si concentra dunque sul Nutri-score, questo sistema di etichettatura, a semaforo, dei prodotti alimentari, il quale sistema, utilizzando i colori del semaforo indica sull'etichetta il grado di verde, arancione oppure lo stop del rosso suggerendo al consumatore se fidarsi o meno. Colori decisi però esclusivamente in base al livello di zuccheri, grassi e sale, calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto. Un sistema che nei fatti promuove la produzione industriale, quella delle multinazionali, a scapito dell'artigianato. Un tracollo per il nostro tessuto artigianale che vive sulla tradizione e, diciamolo, anche per il nostro palato abituato ai sapori autentici e veraci.
"In questo momento l'Europa sta portando avanti operazioni che vanno contro la produzione alimentare italiana-spiega il senatore, membro della Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare-il Nutri-score, è un sistema a semaforo che tiene conto solo di grassi e sali ogni 100 grammi e inciderà negativamente sui nostri prodotti, come il lardo di Colonnata per esempio, per cui l'Europa voleva anche proibire l'uso delle vasche di marmo. Com'è possibile valutare con questi criteri grossolani?! Non troverò mai nessuno che mangerà 200 grammi di pesto in una volta sola!".
Il senatore ricorda come adesso l'Ue stia pensando di vietare anche il forno a legna per la pizza. "Hanno approvato la possibilità di usare farine provenienti da larve e portano avanti politiche alimentari a base di insetti-ha fatto presente La Pietra per chi gli fosse sfuggita la notizia riportata da tempo e da tutte le testate giornalistiche- Vogliono annacquare il vino. E' chiaro che stanno andando nella direzione della produzione massiva e industriale a danno dei nostri prodotti. Ma la dieta mediterranea è patrimonio Unesco!".
Fratelli d'Italia per questi motivi ha deciso di portare avanti una campagna di sensibilizzazione:"Vogliamo alzare l'asticella dell'attenzione perché ci sia consapevolezza su quanto sta accadendo In Europa" ha detto il senatore illustrando le due mozioni portate in Parlamento e votate all'unanimità. Una nel febbraio 2020 alla Camera e una, una settimana fa, in Senato: due provvedimenti dove si evidenziano le criticità di questo sistema di etichettatura e si chiede al Governo di attivarsi a tutela della dieta mediterranea dentro la Commissione europea, stanziando anche risorse per i nostri produttori:"Vogliamo un'etichettatura diversa, per fare capire al consumatore cosa mangia con l'indicazione della materia prima, della lavorazione, per valorizzare il territorio, e indicando parametri non solo chimici ma anche nutrizionali. Ci vogliono fatti concreti. Da queste due mozioni approvate all'unanimità siamo partiti alla volta delle piazze" ha concluso La Pietra.
Alessandro Amorese, consigliere comunale di Fratelli d'Italia è a fianco a lui e conferma:"E' un'etichettatura grossolana che penalizza la dieta mediterranea. Vanno a misurare i grassi e i sali, non contemplando che noi non mangiamo due etti di prosciutto crudo alla volta e che comunque accompagniamo sempre con altro".
Amorese sottolinea:"Noi chiediamo di valorizzare i prodotti della dieta mediterranea, chiediamo che nelle etichette si scriva che la dieta mediterranea fa bene in quanto nutriente e salubre". Un sistema ideato in Inghilterra e adottato in Europa, ricorda Amorese, grazie alle iniziative dei gruppi dei socialisti e dei verdi:"Secondo questa etichettatura i prodotti trattati artificialmente trovano il semaforo verde sopra l'etichetta, rispetto a olii extravergine di oliva o al lardo di Colonnata che trovano invece colori che vanno dall'arancione del pericolo o addirittura il rosso".
Alessandro Cancogni, coordinatore apuano di Fratelli d'Italia, esprime tutta la sua solidarietà alle associazioni di categoria messe a dura prova:"Pensiamo al mondo delle associazioni, alla Coldiretti per esempio e alle associazione dei consumatori: queste nostre manifestazioni sono per stare loro vicino. Abbiamo montagne, colline, mare: dovremmo sempre supportare i prodotti locali. Qua, in questo settore, abbiamo ben 16 aziende nate ed esplose in questi ultimi anni raggiungendo un livello nazionale" ha commentato, ricordando come questa attenzione abbia comunque sempre fatto parte delle politiche di Fratelli d'Italia.
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Nei giorni scorsi si è tenuta una manifestazione di protesta da parte di un gruppo di cittadini, contrari alla decisione dell'amministrazione Persiani sull'eliminazione di un lotto di parcheggi gratuiti nella zona compresa fra via Lungofrigido e via Garosi, nelle cui vicinanze si trovano strutture turistiche e commerciali che, a detta del comitato, potrebbero subire danni economici, essendo private di un'area gratuita per la sosta.
La decisione è arrivata improvvisamente e senza preavviso per cui il gruppo, in un comunicato, esprime la sua vicinanza ai manifestanti e chiede all'amministrazione un maggiore coinvolgimento della società civile su questioni di interesse pubblico: "Da più di un anno - scrivono - avevamo offerto infatti una significativa soluzione al problema viario di Marina, con ampie promesse che queste venissero prese in considerazione, promesse ad oggi disattese dai fatti. La cosa che più intristisce poi, è vedere portar via le macchine, per lasciar posto alle sterpaglie, che rendono impraticabile il marciapiede, e invadono anche la corsia di marcia: ci chiediamo se questo sia attenzione al turista, e ai cittadini".
"Sperando in una ripresa del dialogo - conclude - e in un confronto costruttivo, continueremo ad appoggiare questi cittadini, e a credere che una soluzione, se la si vuole, sia possibile".
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A seguito del congresso provinciale tenutosi lo scorso maggio e l’elezione a segretario provinciale di Lorenzo Mosti, è nata la nuova segreteria di Massa-Carrara dei Giovani Democratici.
Sono vari i temi toccati dalle deleghe assegnate ai componenti della segreteria: delegato all’istruzione è Alessandro Bronzini (Segretario GD Lunigiana), a Chiara Carbone (GD Lunigiana) la delega alla cultura ed integrazione, la delega alla giustizia e diritti va a Carolina Farneti (segretaria GD Massa), ad Ergest Cobaj (GD Massa) la delega alle politiche europee, Alba Peselli (GD Carrara) è la delegata per il lavoro ed occupazione giovanile ed infine Francesco Ducci (segretario GD Carrara) è il delegato alla comunicazione.
“La segreteria, come la precedente, è pronta a lavorare ed affrontare le sfide che ci attendono. Abbiamo davanti – spiegano i giovani democratici - una ripartenza dopo la pandemia che richiederà l’impegno di tutti e noi faremo la nostra parte, contribuendo attivamente a livello comunale e provinciale ai temi più cari a noi giovani: dall’edilizia scolastica, all’occupazione giovanile, dal tema ambientale sino a quello della cultura e molto altro”.
La neonata segreteria si prepara ad affrontare anche le imminenti competizioni elettorali: “Abbiamo in vista anche le amministrative a Montignoso, Pontremoli, Carrara e Massa ed anche in questo caso faremo valere, come sempre, la nostra voce e le nostre idee”.
“Come giovanile – prosegue la segreteria - ci impegneremo anche in un compito molto importante: coinvolgere più giovani possibile nel dibattito pubblico e politico, punto vitale e cardine non solo per quello che è un sistema democratico, ma anche per prendere decisioni che plasmino il nostro futuro”.
“I Giovani Democratici – conclude Mosti - sono pronti ad essere determinanti e trainanti sia per il nostro meraviglioso territorio sia per la nostra comunità politica, ossia il Partito Democratico che sono certo punterà molto sulle nostre risorse e sulle nostre idee.”
M. C.
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"In tema ambientale, chi inquina paga; in tema di cava, chi produce scarti e non rimuove paga e chiediamo l'introduzione di una polizza che il concessionario versi subito a garanzia della rimozione degli scarti di lavorazione": non hanno dubbi GriG e Italia Nostra Apuo Lunense, le due associazioni ambientaliste: è questo il paradigma da adottare e non quanto previsto dall'amministrazione carrarese che avrebbe bisogno invece di uno "scatto di orgoglio".
Il GriG e Italia Nostra Apuo Lunense uniscono le forze quindi, parlano di norma cavillo e interpellano a viva voce la regione Toscana perché intervenga nei confronti dell'amministrazione carrarese rea, secondo le associazioni, di tradire lo spirito del dettato delle norme quadro regionali in materia di filiera corta del lapideo, in virtù di una formula troppo generica. Sappiamo che le amministrazioni comunali che svolgono attività estrattiva, per volontà del legislatore regionale dovevano adottare Pabe, a tutela dell'ambiente, e regolamento degli agri marmiferi, per disciplinare l'estrazione: l'intento della Toscana era debellare il far west fino ad ora esistito e normare il settore. Ma qualcosa non torna per le due associazioni ambientaliste e la Toscana viene così chiamata a bacchettare e richiamare Carrara: la città del marmo sta introducendo un regolamento per estendere la durata delle concessioni fino a 25 anni e per il quale l'assessore al marmo Matteo Martinelli ventila l'ipotesi di vedere aumentare in modo vertiginoso le entrate con possibilità di investimenti in città. Ma a prezzo di cosa? Se lo chiedono GriG e Italia Nostra Apuo Lunense.
A questo proposito, denunciano in un comunicato stampa le due associazioni ambientaliste:" Il comune di Carrara intende modificare il vigente regolamento sugli agri marmiferi, introducendo una norma cavillo a favore dei soli cavatori per estendere la durata della concessione fino a 25 anni, in pregiudizio della filiera corta, del lavoro e della salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio, con l'escamotage di favorire una premialità legata a progetti di interesse generale. Ma il legislatore regionale è stato chiaro: ha parlato di filiera corta e di eventuale impegno allo sviluppo di un progetto di interesse generale che generi nuova occupazione".
Secondo le due associazioni, si tratterebbe di una compensazione in termini di occupazione, una specie di risarcimento per il danno ambientale irrecuperabile subìto. E infatti esse sostengono: "Le ricadute occupazionali e di sviluppo economico e sociale del territorio interessato dalle cave di marmo apuano, che le previsioni sulla cosiddetta filiera corta intendono promuovere, rappresentano un'evidente misura compensativa delle rilevanti incidenze inevitabilmente prodotte dall'attività estrattiva in generale, e quella del settore lapideo di cui si tratta in particolare, ciò, a maggior ragione, in relazione al paesaggio delle Alpi Apuane ed alla risorsa "marmo" ivi presente, unici al mondo, non riproducibili né integralmente ripristinabili".
A fronte di queste premesse, sono state due le bisettrici su cui si sono mosse GriG e Italia Nostra Apuo Lunense: richieste di sorveglianza più serrata per la regione e rivisitazione completa dei paradigmi adottati da Carrara.
Prima di tutto hanno sottoposto alla Toscana alcune questioni: se sia legittimo introdurre agevolazioni a fronte di progetti non precisati, di sorvegliare l'applicazione della normativa in ordine alle cause di decadenza e di controllare l'esistenza nelle società concessionarie del famoso socio parassita: "Abbiamo dunque chiesto in questi giorni alla regione Toscana - si legge nella nota - di:
1) chiarire se è possibile estendere la concessione introducendo bonus di annualità a fronte di indefiniti progetti lasciati ai desiderata dei cavatori stessi;
2) verificare il rispetto della normativa estense per i richiedenti l'estensione della concessione in merito a cause di decadenza per:
- inattività dell'esercizio della concessione protratta per due anni;
- mancato pagamento del canone per due anni;
- mancata ricognizione in dominum dell'agro marmifero;
3) verificare la regolarità di concessioni che non hanno mai coltivato l'agro marmifero (ad esempio Concessione n.1 + altre), godendo, in qualità di "soci parassiti", della distribuzione dell'escavato".
In secondo luogo, in tema di allungamento della concessione, le associazioni chiedono che si consideri e si pesi in base alla resa del blocco (quanto blocco resta integro e quanto si frantuma durante l'operazione di estrazione) e alla capacità del concessionario di "ripulire" dai detriti.
"Chiediamo al Comune di Carrara - si legge nella nota - uno "scatto di orgoglio" nel proporre veri strumenti di premialità della durata della concessione, non necessariamente fino a 25 anni, in rapporto:
1) alla resa, fissando percentuali superiori al 30% di produzione di blocchi, semi blocchi, lastre e marmette per ottenere l'estensione, con esclusione dei derivati di produzione (scaglie);
2) alla gestione del detrito al monte, inserendo nel regolamento la previsione di una polizza fideiussoria a favore del Comune, al momento del rilascio dell'autorizzazione estrattiva, di immediata escussione, a garanzia della rimozione degli scarti di lavorazione, terra e roccia, prodotti durante ogni anno di attività, in quanto, se non funzionali all'attività estrattiva autorizzata, come previsto dai PABE, devono essere rimossi entro l'anno di produzione, pena l'applicazione di sanzioni in tema di rifiuti di estrazione e deposito incontrollato e riduzione dell'annualità della concessione. Una proposta, dunque, forte e innovativa" conclude il comunicato.
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Ha fatto tappa anche a Marina di Carrara la manifestazione nazionale dei Dipartimenti "Tutela Vittime" e "Legalità e Sicurezza" di Fratelli d'Italia, organizzata in varie città della Toscana dai responsabili regionali Ilaria Michelucci (Tutela Vittime) e dal carrarese Lorenzo Baruzzo (Legalità e Sicurezza), denominata "Onda tricolore: contro le mafie abbattiamo il muro del silenzio."
Baruzzo , che dopo aver partecipato alla manifestazione a Firenze nella mattinata di sabato 19 , ha organizzato un presidio contro le mafie a Marina di Carrara in viale Vespucci, si ritiene soddisfatto della riuscita delle manifestazioni in Toscana , ringrazia tutti i coorganizzatori e partecipanti , e dopo aver portato i saluti dell' On. Wanda Ferro (componente della commissione parlamentare antimafia) focalizza l'attenzione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico sociale di varie Città della Toscana.
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Il PD, nelle persone di Stefano Alberti e Gabriele Caroli, criticano l'amministrazione Persiani per aver investito 145 mila euro per il concerto del Maggio Fiorentino previsto per il 3 luglio, scelta, a detta dei consiglieri, inopportuna e ingiustificata, considerata la situazione della città e le sue priorità.
"Il tempo sospeso di questa amministrazione non ha infatti tenuto conto degli effetti della pandemia nell'accentuare le difficoltà economiche di tante famiglie massesi- spiegano- ne sono una prova i rilevanti numeri di quanti si sono rivolti ai buoni spesa e ai vari contributi statali, moltissime attività stentano a riprendersi, comprese quelle culturali cittadine che hanno espresso come la carenza di risorse comporti un freno alla ripresa".
"Come tutti sappiamo,-proseguono- bambini e ragazzi sono state le fasce più fortemente sacrificate in questi lunghi mesi e attività dedicate, quali i centri estivi, potevano rappresentare un passaggio significativo per garantire il ritorno alle relazioni sociali, alle attività di socializzazione e gioco, e al recupero di quella dimensione affettiva e sociale della comunità.
Le famiglie e i genitori, in molti casi, si sono trovate a dover affrontare e sociali per poter sopperire alle necessità che i figli manifestano nel dover affrontare il loro percorso evolutivo, educativo e scolastico".
"Questa amministrazione- concludono - ha di nuovo lasciato il segno, noncurante della realtà, dei problemi di cittadini in difficoltà e delle molte realtà locali in ginocchio, privilegiando un evento spot e di importazione ad un recovery plan culturale e sociale della nostra città per la ripresa e il potenziamento delle realtà culturali locali e di servizi tradizionali come quello dell'Estate Ragazzi che quest'anno ospita solo 180 bambini a fronte di uno storico di quasi il doppio".
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L'associazione Trentino, in unione con il Cai di Massa, ha annunciato a mezzo stampa, di aver presentato in consiglio comunale una mozione per porre l'attenzione sulla manutenzione della via Vandelli, unica strada commerciale e militare che faceva parte del ducato di Modena e che è di grande interesse per tutti gli appassionati di cammini storici.
Le due associazioni chiedono che venga creato un capitolo nel bilancio comunale che dovrebbe essere finanziato ogni anno con l'imposizione del pagamento del suolo pubblico alle colonnine di ricarica per le auto elettriche nel Comune di Massa.
"E'una proposta che concilia diverse esigenze -spiegano - la più importante delle quali è che non siano i massesi a dover pagare la manutenzione della Via Vandelli ma chi viene a estrarre profitti nelle nostre comunità, che dunque deve contribuire al futuro del nostro territorio.
La nostra speranza - concludono - è quella di poter vedere un atto politico che recuperi le esperienze pregresse perché è dall'atto di giunta 788 del 30-12-1998 che non viene finanziato un lavoro pubblico sulla Via Vandelli".
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