Politica
Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

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Le organizzazioni sindacali CGIL e CISL hanno dichiarato lo stato di agitazione denunciando all’unanimità la gravità della situazione determinatasi nella gestione del personale delle case di riposo per anziani di Massa.
Ieri, presso la residenza sanitaria assistenziale Casa Ascoli di via Quercioli a Massa, si è svolta l’assemblea congiunta tra i dipendenti delle cooperative operanti nelle strutture Casa Ascoli e Centro Ezio Pelù.
Argomento in discussione: “la grave situazione venutasi a creare in seguito alla riduzione dell’orario di lavoro relativo ai dipendenti delle coop”.
In esito all’assemblea, le segreterie CGIL FP e CISL FP hanno votato all’unanimità la dichiarazione immediata dello stato di agitazione come procedura di raffreddamento onde evitare ulteriori iniziative di protesta.
Nella nota sottoscritta da entrambe le sigle sindacali ed inviata al sindaco di Massa, al Prefetto, al direttore aziendale Usl, alla dirigenza delle RSA e delle cooperative, si legge: “La nuova organizzazione mette a rischio la qualità dei servizi alla persona, la sicurezza dei lavoratori e il buon funzionamento delle strutture stesse”.
Mi. Ca.
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Le associazioni ambientaliste Grig Presidio Apuane e Italia Nostra Apuo Versiliese, in un comunicato, chiedono chiarimenti alla Regione Toscana in merito alla nota questione delle concessioni sugli agri marmiferi: "Il comune di Carrara - scrivono - intende modificare il vigente regolamento sugli agri marmiferi, introducendo una norma cavillo a favore dei soli cavatori per estendere la durata della concessione fino a 25 anni, in pregiudizio della filiera corta, del lavoro e della salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio, con l'escamatoge di favorire una premialità legata a progetti di interesse generale".
Le due associazioni chiedono alla regione di chiarire se è possibile estendere la concessione introducendo bonus di annualità a fronte di indefiniti progetti lasciati ai desiderata dei cavatori stessi, di verificare il rispetto della normativa estense per i richiedenti l'estensione della concessione in merito a cause di decadenza per inattività dell'esercizio della concessione protratta per due anni, per mancato pagamento del canone per due anni, per mancata ricognizione in dominum dell'agro marmiferi e di verificare la regolarità di concessioni che non hanno mai coltivato l'agro marmifero.
Infine, chiedono al comune di Carrara di proporre veri strumenti di premialità della durata della concessione, non necessariamente fino a 25 anni, in rapporto alla resa, alla gestione del detrito a monte: "Una proposta, dunque, forte e innovativa- concludono - in tema ambientale, chi inquina paga; in tema di cava, chi produce scarti e non rimuove paga".
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L'idea di un traforo che attraversi le Alpi Apuane per facilitare il raggiungimento dall'entroterra toscano al litorale versiliese, proprio non va giù a Rifondazione comunista che reagisce alla notizia del proposito ventilato dal presidente della Toscana Eugenio Giani, unendo le voci tra Massa, Carrara, Versilia e Lucca. "La destra, propriamente detta-si legge nel comunicato congiunto- per voce dello scomparso Matteoli avanzò l'ipotesi di un traforo del Monte Tambura in Apuane che potesse congiungere il paese di Vagli con la costa Apuana. Oggi la destra economica rappresentata dall'attuale Presidente di Regione Giani, avanza le ipotesi di progetti di trafori per unire ugualmente la Garfagnana con la Versilia".
Secondo Rifondazione comunista il problema prende le mosse dagli interessi di cui si fanno delatrici le due destre, distanti nel tempo ma vicine per richiami economici e imprenditoriali e soprattutto contrastanti, secondo Rifondazione comunista, con una crescita economica rispettosa delle inclinazioni naturali del territorio garfagnino. E infatti nella nota congiunta Rifondazione comunista accusa di cattiva gestione delle risorse statali, puntando il dito contro le politiche di Giani e mettendo in guardia dallo spettro della criminalità organizzata:" Entrambe le due destre sono naturalmente attente agli interessi economici dei distruttori dell'ambiente, alle grandi opere che portano molti denari nelle tasche di pochi e socializzano invece le perdite. Invece di lavorare affinché anche la Garfagnana possa essere teatro di evoluzione economica, una evoluzione legata alla sua natura, alla sua conformazione geografica presentando progetti sul piano di rilancio e resilienza che vadano in questa direzione, Eugenio Giani pensa a prendere soldi governativi per una strada turistica che distruggerebbe la caratteristica di quella terra e potrebbe attirare l'appetito della criminalità organizzata che sappiamo tutti, Giani compreso, non si fa certo scrupoli sulla tenuta ambientale di un territorio".
Ma se questa del traforo fosse solo una boutade per distogliere l'attenzione dalla gatta ancora tutta da pelare delle concerie a cui l'amministrazione Giani sembra non venire a capo? E' quello che sembra chiedersi Rifondazione comunista la quale ricorda:" Lo avevamo detto prima e durante la campagna elettorale dello scorso anno (dove Rifondazione comunista partecipò infatti alla contesa elettorale per la regione con un suo candidato, Tommaso Fattori n.d.c.), che il rispetto dell'ambiente e dei territori non è certo nelle corde dell'attuale amministrazione regionale che, nella migliore delle ipotesi, rende la figura di Giani peggiore di quella dell'ex rappresentante del Movimento Sociale Italiano, Altero Matteoli. Nella peggiore invece non vorremmo che questa fosse una "arma di distrazione di massa" che il PD regionale sta utilizzando per evitare di affrontare lo spinoso tema delle concerie, ambito dal quale non riesce a trovare una via d'uscita. Ecco che si butta in pasto dei Toscani l'assurdo e disastroso progetto di un traforo che mina un ambiente, quello delle Apuane Meridionali, ancora poco contaminato dall'economia estrattivista del marmo, quasi a voler replicare l'ecocidio già in atto nelle Apuane settentrionali. Roba da incoscienti".
Arriva dunque un appello o meglio una frecciata ai "compagni" ecologisti che fiduciosi si schierarono con la coalizione a sostegno di Giani qualche mese fa, nelle amministrative regionale, pur di ostacolare la destra, laddove destra, sembrano spiegare da Rifondazione comunista, non è rappresentata solo da una denominazione o da un titolo ma da un tipo di politica:"Non possiamo a questo punto però che ricordare-conclude infatti Rifondazione comunista- le parole di tutte e tutti coloro che da "ecologisti", forse un po' "ingenui", hanno appoggiato l'attuale amministrazione con la convinzione di poterla "cambiare dall'interno" impedendo alle destre di andare al potere. Saremmo curiosi di avere la loro definizione di "destra" perché per noi queste operazioni fatte a beneficio del mercato neoliberista, quello delle grandi opere, che distruggono i territori e lasciano a carico dei cittadini e le cittadine i costi sociali e ambientali, che non modificano lo stato delle cose per poter arricchire pochi, non possono che essere pensate, sviluppate e realizzate da una mente di "destra" ".
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La Lega di Massa esprime soddisfazione di fronte al prosieguo della procedura di affidamento dei lavori sull'immobile della Banca d'Italia in piazza Garibaldi, da parte del demanio.
"Un percorso che - è scritto in una nota - una volta concluso, permetterà di consegnare alla città una cittadella della polizia in cui centralizzare sia l'unità mobile che la polizia stradale per un totale di circa 150 tra agenti e funzionari. Una soluzione fortemente voluta dalla Lega, fin dagli accordi intrapresi nel 2018/2019 quando Matteo Salvini era Ministro dell'interno e l'amministrazione Persiani era all'inizio del proprio mandato".
"Finalmente - prosegue la nota - un edificio in stato di abbandono da anni troverà una nuova destinazione, con una totale riqualifica e un'ottimizzazione dei servizi della polizia di stato: sarà così portata a nuova vita la zona di piazza Garibaldi, già oggetto di totale rivalorizzazione da parte dell'amministrazione Persiani. Lo spostamento della polizia in piazza Garibaldi non solo riporterà la zona ad essere più frequentata ma funzionerà anche da deterrente per eventuali attività microcriminali, rendendo il quartiere più sicuro e meno soggetto al degrado. Questa è una delle tante operazioni di cambiamento che la Lega, da quando è al comando della città, ha effettuato coordinando l'azione dell'amministrazione con il lavoro dei propri parlamentari al Governo. Fondamentale per l'obiettivo l'impegno del questore di Massa Carrara e del prefetto che, assieme al sindaco Persiani e coadiuvati dal costante appoggio della Lega al Governo, sono riusciti nel raggiungimento di questo ambizioso obbiettivo che sicuramente porterà importanti vantaggi a tutta la città".
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Non perde tempo il Parco delle Apuane a rispondere al senatore di Forza Italia Massimo Mallegni e lo fa con una nota senza peli sulla lingua:
Appare strano che un parlamentare della Repubblica non conosca le leggi nazionali e regionali e perfino la loro applicazione pratica.
E' utile ricordare al senatore Mallegni che l'ente Parco, istituito con Legge regionale 11 agosto 1997, n. 65 per la gestione del "Parco Regionale delle Alpi Apuane", ha la finalità di perseguire il miglioramento delle condizioni di vita delle comunità locali mediante la tutela dei valori naturalistici, paesaggistici ed ambientali e la realizzazione di un equilibrato rapporto tra attività economiche ed ecosistema.
A fronte di questa mission, però, il Parco, per legge, ha voce in capitolo solo e soltanto sul rilascio della valutazione di impatto ambientale: è chiamato cioè a valutare come e in che misura la coltivazione prevista dai piani presentati dalle aziende incidano sugli habitat e le specie animali e vegetali. Su tutto il resto decidono comuni e Regione Toscana.
Infine, si ricorda al senatore Mallegni che le ordinanze emesse dal Parco decretano la sospensione delle attività limitatamente alle difformità: in pratica, non viene chiusa la cava, ma vengono impedite soltanto le difformità che, proprio perché difformi dalla pronuncia di compatibilità rilasciata dal Parco, potrebbero avere impatti negativi sull'ambiente. Non si blocca lo sviluppo, dunque, ma si bloccano, quello si le lavorazioni che non siano rispettose dell'ambiente. Nel caso delle ultime ordinanze emesse, per altro, sono state sospese lavorazioni che rischiavano di compromettere l'integrità di alcune cavità carsiche con il pericolo di portare inquinamento al sistemo idrico delle Apuane.
"L'obiettivo - ribadisce il presidente del Parco Alberto Putamorsi - è sempre quello di far vivere due mondi in una convivenza difficile e quasi impossibile, tutelando ambiente e lavoro, ma aggiungo anche, che in nome del lavoro non si possono commettere abusi."
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Con le riunioni dei tavoli tematici e l'avvio di alcuni degli interventi strutturali previsti, entra nella fase operativa il progetto "Ciel'in città", sostenuto da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile e che vede la cooperativa sociale Uscita di sicurezza capofila di un partenariato che mette in rete i Comuni di Grosseto, Prato e Massa, il Centro per l'arte contemporanea "Luigi Pecci" di Prato, l'Istituzione "Le Mura" di Grosseto, la Fondazione Grosseto Cultura, l'istituto "Artemisia Gentileschi", l'associazione "Ciel'in città", la cooperativa le Macchine celibi, l'associazione Spin8 e la società Aragorn.
Obiettivo dell'iniziativa che parte da un'idea dell'associazione "Ciel'in città" da cui il progetto mutua il nome, è quello di contrastare, attraverso l'arte e la socialità, la dispersione scolastica e il disagio educativo minorile. Per questo motivo, il progetto prevede la realizzazione di più azioni, che si svilupperanno sui tre territori e che prevedono, nel dettaglio: la riqualificazione dell'area della Cavallerizza, sulle mura medicee di Grosseto, in collaborazione e con la supervisione della Soprintendenza delle Belle Arti di Grosseto per la creazione di un parco con sculture gioco; la realizzazione di un playground con giochi di artista a Prato, in prossimità del centro Pecci, sempre a Prato, presso l'Officina Giovani una serie di laboratori (dall'escape room al laboratorio 3d), una serie di laboratori nelle scuole dei tre territori per avvicinare bambini e ragazzi all'arte, che a Massa coinvolgeranno anche il liceo artistico musicale "Palma" e, attraverso l'arte, promuovere percorsi di sviluppo e crescita, oltre ad attività formative per docenti di scuole secondarie di primo e secondo grado, percorsi di transizione tra le scuole di primo e secondo grado e sportelli informativi e di supporto per le famiglie, e sportelli di orientamento per il giovani e di counseling per le loro famiglie.
Gli artisti che prenderanno parte al progetto, lavorando, insieme ai bambini dei territori, alle sculture gioco e promuovendo laboratori artistici saranno selezionati attraverso un bando che presto sarà pubblicato e che mira proprio a scegliere i migliori progetti in linea con le finalità di "Ciel'in città". A giudicare le proposte saranno i partner della rete che valuteranno la fattibilità degli interventi e le proposte laboratoriali che coinvolgeranno bambini e ragazzi.
*Il progetto è stato selezionato da Con i Bambini nell'ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile. Il Fondo nasce da un'intesa tra le Fondazioni di origine bancaria rappresentate da Acri, il Forum Nazionale del Terzo Settore e il Governo. Sostiene interventi finalizzati a rimuovere gli ostacoli di natura economica, sociale e culturale che impediscono la piena fruizione dei processi educativi da parte dei minori. Per attuare i programmi del Fondo, a giugno 2016 è nata l'impresa sociale Con i Bambini, organizzazione senza scopo di lucro interamente partecipata dalla fondazione Con il Sud.
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Forza Italia Massa esprime la sua contrarietà riguardo alla scelta di istituire la ZTL nel tratto finale di via San Leonardo a Marina di Massa, che danneggerebbe le attività commerciali e la qualità della vita cittadina: "Ma come è possibile che una scelta tanto insensata non sia stata preventivamente condivisa neanche con noi che della maggioranza rappresentiamo l'anima dialogante e moderata? - si chiedono dal partito - Venerdi, dalle 18, il traffico di via San Leonardo era bloccato da una transenna all'altezza di via Casamicciola e via Aulla ed una seconda transenna apposta in piazza Betti. Per creare una inutile ZTL, si è chiuso uno dei viali principali della città e al di la dell'incasso di molte multe a residenti e turisti, null'altro è stato registrato".
"Chi si è imbattuto in questa scelleratezza - prosegue - sa bene quanto sia grave la questione. Anche gli autobus che da Massa raggiungono Marina non possono più transitare e quindi una volta arrivati all'obelisco si scende per arrivare a piedi a Marina di Massa perchè con la ZTL in piazza Betti dalle 18 non ci arrivano più.Forza Italia vuole collegare mare e monti ma se gli uffici comunali o gli alleati interrompono senza preavviso il collegamento pubblico tra la città e la costa il problema diventa poi serio".
"Per questo - conclude - il coordinamento comunale di Forza Italia Massa chiede al sindaco ed al capo dei vigli urbani di annullare in autotutela tutte le sanzioni elevate in quella ZTL che di domenica non era legittima stante la segnaletica. Intanto il gruppo consiliare di Forza Italia Massa, avendo già raccolto le voci e le istanze dei cittadini e dei commercianti interessati, espleterà ogni azione possibile per far si che l'intera maggioranza recepisca l'impossibilità di portare avanti questa nuova ed ennesima scelta non condivisa".
D. B.
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"Crediamo nell'unità del centrodestra" asserisce Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale di Fratelli d'Italia, tendendo così la mano del dialogo verso l'apertura espressa dalla coalizione presentatasi ufficialmente sabato mattina, ai nastri di partenza per la contesa elettorale del 2022 a Carrara e composta da Lega, Forza Italia e altre cinque liste civiche.
Mentre domenica mattina, in seguito alla presentazione della coalizione di un Centrodestra orfano di uno dei suoi alleati tradizionali, i giornali titolavano "Centrodestra senza Fratelli d'Italia", interpellato Baruzzo conferma la spiegazione di Nicola Pieruccini, il leader del Carroccio, sul problema dei tempi :"Non capiamo questa fretta-dice, aggiungendo però- Noi siamo sempre stati per l'unità del Centrodestra e a tempo debito sceglieremo insieme agli altri alleati del Centrodestra il candidato: al momento giusto e nelle sedi opportune, ora stiamo lavorando sul territorio con operazioni di ascolto dei cittadini. Al momento ci sembra prematuro individuare una persona da candidare nel ruolo di sindaco ".
Tempi diversi quindi per le anime del Centrodestra che comunque si dicono pronte a unire le forze in vista delle elezioni amministrative.
"Un anno prima è troppo presto per noi: vogliamo portare avanti ancora il lavoro sul programma ascoltando la gente" ha dichiarato Baruzzo rivelando che comunque eventualmente anche un candidato civico potrebbe essere nelle loro corde, come stanno pensando e si stanno orientando gli altri alleati di Centrodestra, però precisa :"L'importante è che il nome sia frutto di una scelta presa all'unanimità dei partiti tradizionali del Centrodestra in primis e delle liste civiche che si sentono vicine alle nostre posizioni".
In sintesi, Lorenzo Baruzzo è convinto che il Centrodestra si compatterà:" Solo uniti si può vincere-sostiene infatti il coordinatore comunale ribadendo un'apertura verso il civismo a cui la coalizione presentatasi sabato ha ammesso di volersi ispirare, e ripete con determinazione- il candidato sarà scelto al momento opportuno e nelle sedi opportune: le diverse anime del Centrodestra, sul tema, dovranno parlarsi con pari dignità. Intanto noi ribadiamo lealtà al Centrodestra come è sempre stato". Il coordinatore, sulla figura del candidato sindaco, rimane aperto quindi a ogni possibile e condivisa soluzione, lasciandosi scappare una considerazione:"Anche una figura femminile potrebbe essere adatta".
Sicuramente comunque la scelta del candidato che la coalizione appena formatasi si appresta a fare, da qui a poche settimane come dichiarato in conferenza stampa dalla coalizione stessa, potrebbe complicare il cammino insieme: ma questo sembra non impensierire Baruzzo il quale si dice fiducioso che alla fine il Centrodestra non potrà non compattarsi su un nome scelto di comune accordo.
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Apuane Libere, a seguito del grande clamore suscitato della recente notizia di un ipotetico collegamento stradale tra la valle del Serchio e la Versilia, vuol annunciare la propria ferma opposizione a questo che – se sarà finanziato e andrà avanti – sarà un disastro ambientale di portata eccezionale.
"Crediamo – fanno sapere dal tritone apuano – che sia soltanto una boutade partitica per distogliere l’attenzione sui veri problemi che stanno ammazzando gli ecosistemi apuani e cioè da quei siti estrattivi che stiamo iniziando a contrastare e a far chiudere per palesi violazioni alle pochissime leggi rimaste in materia di tutela ambientale; ciononostante saremo pronti a legarci al monte pur di non far passare questo ennesimo scempio. La nostra organizzazione di volontariato è per statuto totalmente apartitica, ma, pur non parteggiando per nessuna fazione, alle ultime elezioni regionali aveva messo in guardia gli elettori sul pericolo neoliberista incarnato da quel Partito Distruzione che con il Piano Regionale Cave, aveva già di fatto regalato le Alpi Apuane agli avidi impresari del marmo. È noto ormai anche al più piccolo endemismo floreale, che questa giunta regionale – con in testa il governatore Giani – odia l’ambiente a tal punto da asservirlo alle peggiori lobby che traggono profitto dalla distruzione dai beni comuni di tutti e continuando di questo passo, anche al Parco Naturale Regionale sarà purtroppo tolto il riconoscimento di Geoparco mondiale Unesco".
“Caro Governatore - spiega Gianluca Briccolani presidente dell’associazione - prima di ipotizzare trafori che devasterebbero interi territori, pensi a restituire dignità a questa Regione, dotata di un piano paesaggistico alterato dalla VI commissione con l’aiuto dei tecnici dei concessionari di cava in violazione delle leggi dello Stato, del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio: un documento, è bene ricordarlo, approvato con la truffa dal Ministero competente. Come mai – continua il presidente - la mappa del Parco delle Alpi Apuane rappresenta falsamente l’area Parco, violentata dai bacini estrattivi, come area contigua? Come mai la Zona di Protezione Speciale in essere dal 2001 è diventata “proposta di ZPS”? come mai non esiste una cartografia delle terre di uso civico, dove una legge nazionale impedisce l’attività estrattiva? Come mai viene violato l’art. 143 del Codice in tutti i suoi commi? Altro che concerie, altro che trafori!!!"
"Dopo aver sdoganato l’inquinamento delle concerie e l’aver permesso la contaminazione di manti stradali e terreni – conclude Briccolani - è ormai chiaro che la materia celebrale del governatore Giani è in avanzato stato di decomposizione e lo stesso avrebbe, per la salute dei cittadini e dell’ambiente toscano, bisogno di essere sottoposto ad un urgente trattamento psichiatrico”.
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"Ci siamo trovati - si legge nella nota - ad affrontare un problema che si era presentato già l’anno passato nel mese di luglio riguardante il divieto di parcheggio entrambi i lati su tutta la strada. Da questa amministrazione comunale - in primis dal sindaco Francesco
Persiani, ci aspettavamo un aiuto alle attività operanti nella zona come avviene a livello nazionale e non è certo togliendo i parcheggi che le cose migliorino".
"La situazione non è migliore in via Garosi - prosegue il gruppo - che vede l’aumento del traffico e conseguenti code dovute alla convergenza di via Bagnone, via Sturzo e via Lungofrigido di Ponente rende ulteriormente pericoloso l’intervento di eventuali mezzi di soccorso, per non parlare della nuova ZTL che parte da Piazza Betti per salire fino in via San leonardo che renderà maggiormente trafficate le strade vicine.
La richiesta del gruppo: "Ci aspettiamo pertanto, da questa amministrazione comunale, sensibilità, interesse e sollecitudine nel risolvere i problemi dei suoi cittadini e aiuti alle imprese che non possono lavorare in queste condizioni non potendo accogliere il turista, che si aspetta determinati servizi, tra i quali sicuramente c’è il parcheggio della propria auto".
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