Politica
Governo indecente che aspira al ritorno al ventennio: Rifondazione Comunista Massa Carrara attribuisce al governo la responsabilità della scritta minatoria comparsa a Massa sul muor del liceo scientifico Fermi
Rifondazione Comunista Massa Carrara si scaglia ferocemente contro Fratelli d'Italia e il centro destra e rinnova il mantra dell'attentato alla democrazia per la scritta "Siete nel mirino" e…

Cermec, massima fiducia nell'assessore Orlandi: la Lista Serena Arrighi
" La lista del sindaco Arrighi fa quadrato intorno alla prima cittadina e all'assessore Orlandi sul caso del Cermec: I consiglieri della Lista Serena Arrighi Sindaco esprimono massima…

Recinzione abbandonata cade a pezzi sulla strada della Foce:i residenti fanno segnalazioni al comune di Carrara ma parte il rimpallo delle responsabilità tra gli uffici
Un vecchio cantiere per costruire delle abitazioni proprio sulla sommità della via Foce, nel comune di Carrara, abbandonato da tempo e una recinzione in legno, ormai…

Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

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"Presenterò un'interrogazione urgente alla Regione per il viadotto Pulcinacchia, ponte che sovrasta Torano. Le condizioni del ponte sono allarmanti visto che i ferri dell'armatura spuntano dal cemento malandato. L'allarme lanciato dagli autotrasportatori è rimasto fino ad ora inascoltato da parte del Comune di Carrara. La Regione, in collaborazione con il Comune, deve compiere una urgente valutazione dei rischi e garantire la sicurezza per le centinaia tra auto e camion che quotidianamente transitano sul viadotto. Servono verifiche immediate e rigorose. Anche il camminamento per i pedoni trasmette scarsa sicurezza visto che le ringhiere di cemento sono pericolanti" dichiara il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, che ha ricevuto segnalazioni da Lorenzo Baruzzo, coordinatore comunale Fdi di Carrara.
"I camion, carichi di blocchi di marmo, che ogni giorno passano dal viadotto, possono arrivare a pesare anche decine di tonnellate. I recenti esempi del Ponte Morandi e del Ponte di Albiano Magra devono essere un monito per le istituzioni che devono avere a cuore la sicurezza della viabilità e dei cittadini. Parole d'ordine devono essere: controlli e manutenzione. Nel complesso, serve una decisione rapida sulle tante criticità delle strade della provincia e in particolare di quelle carraresi costellate da buche, smottamenti, dissesti" chiede Fantozzi.
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"Dopo mesi, caratterizzati dalla chiusura delle scuole e dalla scarsità di viaggiatori costretti in casa dalle restrizioni sanitarie, la ripresa dell'attività del trasporto pubblico, a Carrara, non offrirà alcun miglioramento all'utenza". La denuncia arriva da UIL Trasporti Massa Carrara.
"Il Comune - incalza -, per sua scelta, si è posto in una posizione marginale rispetto alle strategie dell'azienda, dopo circa un anno non ha ancora dato risposta alle proposte che, come UILTrasporti, abbiamo illustrato alla Commissione Consiliare per migliorare i servizi urbani rafforzando le linee per il NOA,Stazioni,Centro Don Gnocchi e Istituto Alberghiero che sono sempre più centrale per servizi sanitari sospesi o depotenziati durante il periodo di restrizioni. I lavoratori del trasporto, prima di tutti, si augurano che la ripresa annunciata da più parti porti un incremento dei passeggeri sulle tratte locali unita ad un incremento dei flussi turistici, ma si deve prendere atto che,mentre in tutte le altre città si punta al miglioramento e rafforzamento dell'offerta, a Carrara permane un inspiegabile immobilismo".
"Riteniamo perciò - afferma Uiltrasporti - opportuno,proprio in una fase in cui è necessario programmare, che il futuribile capolinea a monte della stazione di Avenza resta un esercizio di immaginazione urbanistica da realizzare (forse) nell'arco del prossimo decennio, mentre i problemi dell'imbarazzante capolinea nel piazzale del Monoblocco restano immutati se non aggravati. Oggi, in uno spazio non degno di una città civile, i passeggeri sono costretti ad attendere i mezzi all'aperto, sotto il sole d'estate o al gelo d'inverno, senza disporre né di servizi igienici né di una biglietteria o di una sala d'attesa mentre il personale deve accontentarsi di un container e i mezzi pubblici devono transitare su carreggiate senza i cordoli previsti esplicitamente dalla normativa per la sicurezza dei cittadini. Ben diversa sarebbe la situazione se il Comune decidesse di trasferire il capolinea nell'area dell'ex Montecatini già attrezzata a questo scopo, dove sono già disponibili locali per passeggeri e personale oltre che per la biglietteria, senza dimenticare servizi igienici perfettamente funzionanti".
"Siamo di fronte - conclude - ad uno spreco inaccettabile e ad un inammissibile disprezzo per il personale viaggiante e per i cittadini considerato che in uno spazio già pronto si potrebbe realizzare, senza ulteriori spese, anche il punto di sosta e pagamento del ticket dei bus diretti alle cave che, fermandosi in pieno centro e non nell'area dello stadio priva di qualsiasi tipo di servizio, potrebbero stimolare i turisti ad una sosta e ad una visita in città, creando opportunità per le attività commerciali che, oggi più che mai, hanno bisogno di essere sostenute con tutte le iniziative utili al rilancio del settore e della Città".
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Il Gruppo Lista Civica Persiani, nelle figure del presidente Matteo Bertucci, Lucia Bongiorni, Roberto Acerbo e Sara Tognini, in una nota stampa, riferiscono sull'operato dell'amministrazione Persiani in merito al riordino del personale comunale e delle competenze degli uffici, al fine di snellire e migliorare la qualità dei servizi ai cittadini, cosa messa in discussione dall'opposizione: "Da inizio anno- dice il comunicato - il sindaco ha dato impulso per fare fronte alle necessità ponendo in essere una riorganizzazione del personale, vagliando una collaborazione con gli ordini professionali e prevedendo assunzioni tramite concorsi che, è bene ricordarlo, sono rimasti bloccati nel periodo di pandemia".
"E' bene rimarcare- continua - che si tratta di pratiche lunghe, complesse e farraginose, spesso legate a sanatorie edilizie, e per quanto interessante e propositiva sia stata la discussione nel corso dell'ultimo Consiglio comunale, è indubbio che l'amministrazione abbia adottato e stia tuttora adottando soluzioni che non sono né veloci né semplici. La mozione presentata al Consiglio Comunale da Forza Italia denominata "Sul coinvolgimento del settore urbanistica per favorire l'applicazione del superbonus 110%" è solo una sottolineatura ad una serie di percorsi già intrapresi dal sindaco e dall'amministrazione tutta e di cui non possiamo che dirci soddisfatti proprio per il tempismo e la puntualità di intervento. L'amministrazione, ben consapevole dell'opportunità di cui possono usufruire i cittadini, non ha perso tempo ed ha avviato a gennaio un percorso per un doveroso rinforzo, tant'è che nonostante le difficoltà iniziali moltissime pratiche sono state smaltite: dichiarare che l'amministrazione non abbia fatto ciò che era nella sua disponibilità appare più provocatorio che non uno spunto per soluzioni concrete".
"Questa amministrazione - conclude- ha da tempo messo in atto un'ottimizzazione degli uffici essendo innegabile, per blocco dei turn over e dei concorsi, una carenza di organico, ed è altrettanto indiscutibile quanto fatto per andare incontro all'utenza nell'ottenimento del contributo e le forze che lealmente appoggiano questa amministrazione lo hanno capito".
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La coordinatrice provinciale di "Azzurro Donna", Sonia Castellini, nell'esprimere soddisfazione verso l'iniziativa in programma il 7 giugno che vedrà l'inaugurazione presso il parco di Ricortola di una panchina rossa come segno di contrasto alla violenza, ricorda di avere rivolto al sindaco Persiani e all'assessore Guidi la stessa richiesta tempo fa.
"Sono molto contenta che l'associazione la Cerbaja abbia fatto questa richiesta - dichiara la Castellini - e sono ancora più soddisfatta di come il territorio abbia risposto in maniera positiva con la richiesta di altre panchine rosse nel comune di Massa".
"Ciò che mi lascia perplessa - spiega invece - è l'atteggiamento dell'amministrazione nei
confronti di chi, come noi, è sempre in prima linea contro la violenza sulle donne. La violenza non ha il colore di un partito ed Azzurro Donna è un movimento di cui io sono la coordinatrice provinciale e Stefania Giannini responsabile del settore violenza di genere, nonchè vittima e testimone di questi atroci fatti che riempiono le cronache quando è
ormai troppo tardi".
"Non solo apprendiamo dell'inaugurazione dalla stampa - prosegue la coordinatrice - ma apprendiamo anche che Azzurro Donna non è stato nominato nè abbiamo ricevuto un invito all'inaugurazone, nonostante siamo tra i promotori di questa iniziativa".
"Rinnoviamo comunque i complimenti ed i ringraziamenti all'amministrazione per aver realizzato il progetto da noi promosso pur senza citarci, sicuramente per dimenticanza in buona fede. Tutti gli atti a contrasto della violenza di genere sono sempre da elogiare, da qualsiasi direzione provengano".
"Colgo quindi l'occasione - conclude la Castellini - per rinnovare l'invito alla realizzazione di panchine rosse, con un atto di ripristino delle attuali panchine in legno da parte di associazioni, scuole o attraverso il volontariato civico, affinché i cittadini stessi e soprattutto le nuove generazioni partecipino attivamente alla vita della città ed ai temi importanti che una panchina rossa si porta dietro. Quel colore non è solo il colore dell'amore o della
passione ma è anche il colore del sangue delle donne che sono state vittime di chi diceva di amarle".
M.C.
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Il dipartimento regionale Made in Italy Forzaitalia, ha concluso per questa stagione la serie numerosa di " dirette social" che hanno attraversato molti temi, proprio con quelli legati alla moda, che per l'Italia è fiore all'occhiello da sempre, come affermato da Antonella Gramigna, responsabile regionale Forza Italia: "Grazie ad esperti, imprenditori e professionisti nel campo - continua - quali Domenico Vacca, stilista di fama internazionale, Eleonora Pieroni, top model, attrice e testimonial Made in Italy in Usa, Elisabetta Liso, luxury buyer, e la senatrice Virginia Tiraboschi, prima firmataria di una legge sul made in Italy, il tema è stato affrontato in ogni sfaccettatura.
"Il fatto a mano, il made in Italy sinonimo di eccellenza, nasce in quel momento, anche grazie ad una firma prestigiosa fiorentina-afferma lo stilista internazionale Domenico Vacca- La moda è sempre stata una parte importante della vita culturale e della società del paese".
Lo stilista molto conosciuto negli Stati Uniti, per aver portato lo stile italiano nella Fifht Av, e vestito molti attori holliwoodiani, ha inoltre anticipato che investirà a Trani, sia in un hotel di lusso, che in una accademia del Made in Italy, luogo di alta formazione che servirà, come modello americano, a formare ed anche a poter trovare inserimento diretto in aziende.
"Gli italiani sono ben noti per la loro attenzione nel vestirsi bene.-L'abito " bello" e " buono", di qualità, rimane sempre un must- continua la Gramigna - solo che a causa della globalizzazione e di interessi economici, si è andata via via perdendo. L'importante, come affermano gli ospiti intervenuti, " è che sia davvero Made in Italy, perchè spesso lo sono solo in parte, o addirittura falsamente etichettati: così si perde qualità e pregio".
"L'espressione Made in Italy è nota nel mondo quasi allo stesso livello di Coca-Cola e Visa- sottolinea la senatrice Tiraboschi- Può però capitare che venga apposta, per indurre in inganno i compratori, anche su prodotti di origine non italiana. Per questa ragione l'uso dell'espressione è regolato da numerose leggi e da accordi internazionali, e sempre più occorre perseguire questa strada che ci preserva da merci fake. Il requisito fondamentale è che sia stato progettato, ideato e disegnato in Italia . E ciò che serve, urgente, è un Ministero che possa raggruppare tutto il Made in Italy, adesso frammentato in tanti Ministeri scollegati. Solo così si potrà davvero attuare una politica efficace a difesa e sostegno del settore".
Il "fuori programma", come omaggio a tutti i presenti dello stilista Vacca di cui è amico, è stato il saluto del famoso attore Michael Nouri, noto per il film Flashdance, ed altri, che sta girando la serie The Devil, a Roma. Un ospite molto gradito in diretta Fb, così come il suo saluto in italiano, perchè ancor di più ha reso l'Italia orgogliosa ed un po' meno distante.
"Il prossimo collegamento- dice la Gramigna - è una promessa, sarà dagli States, per proseguire con Vacca e Pieroni, e la nostra senatrice Tiraboschi, il percorso iniziato, che necessita di professionalità di eccellenza, da una parte, e la politica che ascolta, e agisce dall'altra".
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Il coordinamento comunale di Fratelli d'Italia segnala la pericolosità di via Fossone Basso, nel tratto compreso tra il confine con il comune di Luni e via Pometo ove l'asfalto degradato mette a repentaglio la sicurezza di chi percorre detto tratto di strada.
"Nei giorni scorsi infatti - afferma FdI Carrara -, un adolescente che percorreva via Fossone Basso in bicicletta, finiva in una "fossetta" presente sulla strada e rovinava a terra procurandosi diverse escoriazioni e solo grazie alla sua giovane età non ha avuto conseguenze più gravi; non osiamo immaginare cosa sarebbe potuto succedere se a cadere fosse stata una persona anziana.Chiediamo pertanto publicamente, alla disattenta amministrazione grillina di Carrara, di provvedere alla messa in sicurezza della strada, facendo notare al sindaco ed all'assessore ai lavori pubblici - pur consapevoli della loro incapacità amministrativa - che la risoluzione di certi tipi di problematiche, se solo ci fosse la volontà di farlo, non sarebbe difficile nemeno per loro".
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Gianni Musetti, Forza Italia, riprende il grave fatto di violenza verificatosi a Marina di Carrara negli scorsi giorni e propone delle soluzioni a supporto delle donne:
"Nella società di oggi - riferisce in un comunicato - anche se le donne non vengono stuprate o picchiate, possono essere vittime di violenza di vario tipo, da quella economica a quella psicologica, che le pongono in una condizione di oggettiva minorità nel rapporto con l'uomo. Lo stato e gli enti pubblici devono ovviamente intervenire per eliminare la violenza di genere anche se non è fisica".
"Nei fatti accaduti a Marina di Carrara - prosegue - siamo tuttavia a una fase ancora primordiale, trovandoci in presenza di un istinto sessuale animale incontrollato che porta l'uomo a sfogarsi sessualmente sul corpo di una donna all'improvviso e per un impulso che prescinde del tutto dalla razionalità e dal consenso della donna. In casi come questi, gli interventi dello Stato e degli enti pubblici tanto propagandati dalla sinistra e dalla sua mutazione genetica (i 5 stelle) sono del tutto inadeguati. Come si puo' pensare che un immigrato di due metri in astinenza da mesi possa essere fermato da un opuscolo informativo? Dove lo Stato non puo' arrivare da solo deve mettere i cittadini nelle condizioni di potersi difendere. Nel caso delle donne un ente pubblico degno di questo nome dovrebbe innanzitutto organizzare corsi di autodifesa a partecipazione volontaria, in cui si mettano le donne nelle condizioni di non subire la violenza di malintenzionati in luoghi pubblici o privati".
"Come già avvenuto in altri comuni d'Italia - continua - anche Carrara potrebbe distribuire un kit di autodifesa che contenga, tra le altre cose, anche uno spray al peperoncino per un primo intervento contro disturbatori e violentatori. E' certamente un comportamento civile educare gli uomini a non usare mai violenza sulle donne, ma è altrettanto un comportamento civile fornire alle donne gli strumenti per potersi difendere da violenze che non avvengono nella quotidianità ma all'improvviso e da uno sconosciuto".
"Alla propaganda della sinistra - conclude - noi contrapponiamo proposte concrete che la nostra futura amministrazione attuerà nella certezza che solo in questo modo possano essere tutelate le nostre mamme, le nostre mogli e le nostre figlie".
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Forza Italia Carrara, nella persona di Riccardo Bruschi, coordinatore, affronta l'annoso problema di Carrarafiere, alle prese con una grave sofferemza economica e con una situazione occupazionale altrettanto preoccupante: "C'erano state da parte dell'assessore regionale Marras- scrive il partito in una nota stampa- rassicurazioni sulle coperture e la promessa di scadenze certe, adesso è inaccettabile qualsiasi rinvio.
Ancor più è offensivo leggere che il pallino sul Polo Tecnologico del Marmo sia passato da Carrarafiere a Navacchio!
Quello che riguarda il marmo deve rimanere a Carrara, e quindi si diano subito spiegazioni su quanto avvenuto fuori da ogni logica comprensibile a Navacchio in Pisa.
I tempi sono fondamentali nel mondo dell'impresa privata- continua- e la politica è colpevole del tanto tempo perso : se ne assumano la responsabilità il PD, che amministrano sia la regione che la struttura, ed i 5 stelle che governano, si fa per dire, il comune di Carrara che è stato inesistente sul problema, assente non pervenuto, con un principiantismo ed una miopia sconcertante.
Solo loro, PD e 5 stelle, potevano portare al fallimento il nostro complesso fieristico, il piu grande e bello della Toscana- conclude- ci auguriamo che i cittadini tra un anno quando saranno chiamati al voto riconoscano che la coalizione di cui Forza Italia sarà primaria componente, sarà l'unica credibile rispetto al cambiamento ed all'inversione di questa tendenza al degrado ed all'impoverimento della nostra amata città".
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Il coordinamento comunale di Fratelli d'Italia, tramite Francesco Meccheri , segnala lo stato di degrado e incuria in cui versa il marciapiede di viale Galilei a Marina di Carrara all'altezza dell'entrata degli uffici di Carrarafiere: "Stato di degrado ed incuria - scrive il partito in un comunicato - che oltre ad essere un brutto biglietto da visita per i turisti è un pericolo per la circolazione dei pedoni e mette a rischio la loro incolumità fisica.
Fratelli d'Italia chiede pertanto pubblicamente all'amministrazione comunale grillina , sempre poco attenta a certe problematiche , di provvedere a mettere in sicurezza i marciapiedi dando contestualmente un pò di decoro alla zona".
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Un j'accuse duro che diventa lettera aperta indirizzata al presidente Eugenio Giani e che parte volutamente con un riferimento all'emendamento pro-concerie della legge regionale, finito al centro di uno scandalo politico legato alle inchieste sulle infiltrazioni di 'ndrangheta nello smaltimento dei rifiuti.
Amici della Terra-Versilia, Apuane Libere, CAI Massa, GrIG Presidio Apuane, Italia Nostra Apuo-Lunense "L. Biso", Italia Nostra Massa-Montignoso, Italia Nostra Versilia, La Pietra vivente: una bella fetta del mondo associazionista ecologista apuano punta il dito contro le politiche industriali della regione Toscana che sarebbero, secondo gli ambientalisti, maggiormente orientate verso il profitto a scapito della tutela ambientale e tira le orecchie a Ente Parco e ai comuni apuani di Carrara, Massa, Garfagnana e Versilia.
E' il Pit, approvato all'unanimità dalla regione nel 2015, a occupare la scena centrale della lettera: accusato già all'epoca di essere asservito a interessi privati, colpevole secondo le associazioni, di permettere l'apertura di cave dismesse dentro il Parco delle Apuane, diventerebbe grimaldello per decine di aperture e ampliamenti. Aperture e ampliamenti di cave che avverrebbero sotto gli occhi e il benestare, si legge nella lettera, dell'Ente Parco.
"Il famoso "codicillo" pro-concerie, approvato da un Consiglio regionale "distratto", prodigo di soluzioni risparmiose per alcuni e fonte di inquinamento per la collettività, scritto da un avvocato e presentato da un consigliere, non ci ha sorpreso granché: potremmo definirlo una pratica non inusuale" si apre così la lettera che paragona l'emendamento pro-concerie con i vari emendamenti presentati e poi approvati nel 2015 che avrebbero cambiato il volto alla formulazione originaria del Piano Integrato Territoriale del paesaggio.
"Si pensi al Consiglio Regionale del 2015-continuano infatti le associazioni ambientaliste apuane- che, con maggioranza e minoranza unite, ha approvato, all'interno del PIT (il Piano Integrato Territoriale del paesaggio), una pianificazione "asservita a interessi privati": così definita da Anna Marson nel suo, indimenticato, intervento in Consiglio regionale dopo l'approvazione o, meglio, lo stravolgimento di ciò che avrebbe dovuto essere uno strumento di tutela e salvaguardia del paesaggio e del territorio".
Pesanti furono le denunce e gli addebiti che fece l'allora assessore Anna Marson, la quale parlò esplicitamente e senza mezzi termini di "voto di emendamenti non coerenti con i contenuti propri di un piano paesaggistico, allo scopo di depotenziare l'efficacia del Piano", disvelando "le trattative politiche con alcune imprese.... e la partecipazione di consulenti delle stesse [imprese del marmo] alla riscrittura degli emendamenti nelle stanze del Consiglio regionale" ".
Una politica i cui effetti, dopo l'approvazione da parte dei Comuni dei Piani di Bacino Estrattivo (sott'ordinati al Pit), appaiono evidenti, stando agli ambientalisti i quali affermano :" Non è stata chiusa nessuna delle 30 cave che l'arch. Marson avrebbe voluto dismettere per il solo motivo che scavavano (e, ovviamente, continuano a scavare) in violazione di leggi dello Stato. Peraltro, l'assessore Marson aveva previsto contestualmente -specificano nella lettera- un nuovo impiego per il centinaio di operai che avrebbero in tal modo cambiato il lavoro. Oggi-accusano gli ecologisti- con i Piani di Bacino Estrattivo previsti dal PIT, assistiamo a riapertura e ampliamento di decine e decine di cave chiuse, dismesse, rinaturalizzate ferme dal 1980 - se non anche da prima - e ciò all'interno di un'area di pregio ambientale, le Alpi Apuane, e all'interno del Parco che, in quanto Geoparco Unesco, dovrebbe valorizzare i SIC e le ZPS istituiti e salvaguardati dall'Europa limitando l'attività estrattiva e non implementandola".
Ma l'Ente Parco cosa fa? Rispondono a questa domanda nella lettera le associazioni, parlando anche di consulenze assegnate a giuristi e legali privati, e quindi con spese aggiuntive per la collettività, anziché rivolgersi a uffici pubblici e ministeriali preposti :"Per anni-scrivono le associazioni- il Parco ha rilasciato Pronunce di Compatibilità Ambientale carenti dei pareri di vari Enti, limitandosi ad invitare i concessionari a procurarseli! Purtroppo, leggiamo progetti che tendono solo a massimizzare il profitto e istruttorie dei procedimenti carenti, con gli imprenditori ben consapevoli che i piani estrattivi saranno comunque approvati, sia pur con prescrizioni puntualmente disattese. E, recentemente, abbiamo anche assistito all'assegnazione di un incarico a giuristi fiorentini perché verificassero la possibilità di scavare in ZPS. Ci chiediamo perché questo insistere scellerato da parte di Enti che dovrebbero "proteggere" il territorio e perché il Parco non si è rivolto all'avvocatura regionale o al ministero per avere autorevoli pareri in merito, preferendo invece incaricare professionisti privati a spese della collettività. Tra l'altro, per "ottenere" da questi un parere che asseconda, in spregio alla normativa comunitaria, la possibilità di estrarre in ZPS, pur se in galleria".
Gli ambientalisti mettono sotto la lente anche le modifiche dei confini tra Parco e le aree insistenti dentro il Parco dove è possibile l'attività estrattiva (Aree Contigue di Cava: ACC), modifiche per le quali procedure di approvazione il Parco è stato condannato a sanzione dal Tar in seguito a causa intentatagli:" Con la motivazione di adeguare i confini ad una cartografia più dettagliata-scrivono gli ecologisti-di fatto si è agito violando la normativa che prevede il rispetto dei confini istituiti con legge 65/97, senza procedere ad una revisione normativa prevista con l'approvazione del Piano Integrato. Avendo proceduto a tali modifiche con urgenza immotivata, il Parco è risultato soccombente avanti al TAR nella causa promossa da un esercente danneggiato nei propri diritti da queste misure "astruse". A ciò si aggiunga l'assoluta e inaccettabile mancanza di partecipazione dei comuni e della collettività a tali modifiche, delle quali nulla si sa: se siano state elaborate dagli uffici tecnici, se approvate dal solo Consiglio Direttivo del Parco o anche dalla VI Commissione regionale".
La lettera si conclude con una preghiera di controllo e verifica sulle azioni dei comuni di Carrara, di Massa, della Garfagnana e della Versilia, allo scopo di scongiurare il pericolo concreto che interessi privati possano piegare l'interesse pubblico e compromettere la salute delle nostre Apuane:" Le chiediamo pertanto di vigilare sui procedimenti di VIA sia del comune di Carrara, che, con la "scusa" della VAS del PABE, non sottopone a VIA le attività di cava, sia del comune di Massa, che risulta privo di strutture tecniche dedicate, sia dei comuni della Garfagnana e della Versilia, che aprono cave nei territori di uso civici, di sospendere le irrituali modifiche di confine delle ACC e di procedere a puntuale verifica e controllo del PIT allorché viene "piegato" ad interessi privati, in violazione delle leggi dello Stato, del codice dell'ambiente, del codice dei beni culturali e del paesaggio e della legge sugli usi civici".
- Approvata la mozione di Forza Italia per il potenziamento degli uffici del settore urbanistica
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- Parco didattico WWF di Ronchi, la visita di Susanna Ceccardi e Filippo Maturi: la prima in 30 anni di attività
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