Politica
Scarsa manutenzione e degrado nei parchi pubblici massesi: Stefano Benedetti accusa Paolo Casotti e chiede nuovi bandi per riassegnarne la gestione e chiede
Parchi pubblici nel degrado e manutenzione inesistente a Massa: la responsabilità della situazione critica, secondo Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova e membro del direttivo di Forza…

Piazza Donatori di Sangue nel degrado: Fratelli d'Italia Massa chiede intervento immediato
“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il…

Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

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Una realtà, quella del trasporto merci nella provincia di La Spezia sulla quale gravitano anche molti camionisti dalla vicina provincia di Massa Carrara, diventata ormai una giungla in cui è sempre più difficile per gli operatori far rispettare le regole della legalità. Per questo motivo Sandro Spinetta, presidente provinciale di Assotir La Spezia, ha chiesto l’intervento del prefetto.
“Come Assotir abbiamo ottenuto buoni risultati a livello nazionale – ha detto Spinetta – ma su La Spezia abbiamo dovuto chiedere l’intervento del prefetto per ripristinare al più presto un clima di legalità. Dopo la riunione del Consiglio direttivo provinciale di La Spezia di Assotir, del 28 novembre scorso, in videoconferenza i trasportatori spezzini, anche alla luce della situazione di grande difficoltà che le imprese di autotrasporto locali stanno attraversando, dettate solamente in parte dall’emergenza sanitaria in atto, hanno deciso di chiedere quanto prima un incontro al nuovo Prefetto di La Spezia, dottoressa Maria Luisa Inversini. La nostra richiesta nasce dall’esigenza di porre all’attenzione delle Istituzioni e delle autorità di controllo locali, le attuali condizioni di disagio in cui i trasportatori sono costretti a confrontarsi ogni giorno: una viabilità ordinaria ormai al collasso, che genera perdita di ore di guida e riposo per i conducenti e conseguentemente aumento di costi per le imprese, mancanza di procedure di controllo volte ad evitare assembramenti ai gates in Porto, pratiche di concorrenza sleale messe in atto da alcune imprese operanti nella piazza spezzina con meccanismi poco trasparenti in tema di corretto uso del tachigrafico, gestione del personale e pagamento dei premi assicurativi dei veicoli, senza dimenticare la piaga delle famose agenzie che vendono trasporti ai padroncini a prezzi scandalosamente bassi.”. Spinetta ha ricordato i risultati importanti raggiunti da Assotir a livello nazionale: “ Il 27novembre siamo riusciti, insieme alle altre sigle aderenti ad UNATRAS (Unione Nazionale delle Associazioni del Trasporto Merci) ad ottenere, dopo un lungo e faticoso percorso, la ripubblicazione dei costi di riferimento di un’impresa di autotrasporto da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Questo risultato, seppur non è vincolante per la legge, resta estremamente positivo e non deve essere considerato come scontato bensì come il primo passo di un cammino che spero possa portare ad una riforma più strutturale dell’intero settore.”
“Anche sotto il profilo del Tavolo Nazionale dei Container– ha proseguito Spinetta – siamo ormai prossimi all’uscita del nuovo distanziere nazionale che sarà disponibile dal mese di gennaio 2021 e sul quale abbiamo lavorato intensamente. Tutto ciò per dire che tanto è stato fatto – ha concluso Spinetta – ma molto altro c’è da fare, specie a livello territoriale. Proprio per questo riteniamo che un confronto con il Prefetto di La Spezia sia quantomai opportuno al fine di denunciare molte questioni che su questa piazza esistono ma di cui in molti forse o non ne sono a conoscenza o fanno finta di nulla. Come Assotir vogliamo dire basta.” Spinetta si è rivolto in particolare a tutte quelle imprese che operano non rispettando le regole e per le quali Assotir La Spezia è pronta a chiedere al Prefetto, congiuntamente anche con le altre autorità, rigidi controlli.
“Ormai La Spezia, così come altre realtà portuali italiane – ha iconcluso Spinetta - è diventata una vera e propria giungla: chi opera nel settore container, come me, sa perfettamente che ci sono imprese che utilizzando camion con tachigrafo analogico e quindi che eludono, come se nulla fosse, i tempi di guida e di riposo a discapito delle imprese serie che operano nel rispetto delle regole. Lo stesso si può dire in termini di assicurazione dei veicoli dove un autoarticolato viene assicurato come un normale autocarro, risparmiando così sul valore della polizza, per il modo in cui viene gestito il personale da certe imprese che pur facendo di tutto, visto che la normativa è facilmente raggirabile, riescono ad ottenere un DURC (Documento Unico di Regolarità Contributiva) assolutamente regolare. Di tutto questi temi, di ciò che è successo in porto durante i mesi più duri della pandemia e di ciò che continua a succedere ancora oggi, con assembramenti continui durante la fase di attesa di aggancio del container, Assotir di La Spezia è pronta a discuterne con il Prefetto, con l’auspicio che lo stesso ascolti il grido di aiuto di una categoria che chiede solamente di poter lavorare nella legalità e nel rispetto della sua dignità imprenditoriale.”.
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La distribuzione delle mascherine nei comuni della Toscana è iniziata il 15 novembre con il passaggio dalla zona arancione alla rossa ma a Carrara, a tutt’oggi le mascherine gratuite fornite dalla Regione non sarebbero ancora state consegnate.
Lo ha dichiarato Lucian Martisca coordinatore comunale di Forza Italia Giovani che ha spiegato: “A Massa la distribuzione delle mascherine è già iniziata e nel capoluogo della Regione Toscana sono già state consegnate 10 giorni fa. A Carrara, invece, siamo completamente abbandonati. Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha appena annunciato che dal 4 dicembre torneremo in zona arancione, e quindi la distribuzione delle mascherine gratuite non sarà più un obbligo. Per questo motivo vogliamo assicurarci che il sindaco De Pasquale consegni tutte e 320.000 mascherine previste dalla Regione, e pretendiamo delle scuse per questo immenso ritardo.”.
Martisca ha voluto ricordare che il sindaco di Tresana, Matteo Mastrini ha effettuato la consegna delle mascherine già dal 20 novembre: “L’amministrazione Mastrini è un simbolo di grande organizzazione, con un sindaco che ascolta e lavora per il bene del proprio comune, a differenza di quello che succede a Carrara, dove il sindaco non si preoccupa minimamente dei disagi dei cittadini. – ha aggiunto Martisca - i cittadini carraresi rispetteranno il calendario stilato dal sindaco, anche se la consegna completa delle mascherine avverrà quando non saremo più in zona rossa.Come al solito Carrara è sempre l’ultima e sempre in ritardo. Speriamo che con la consegna delle mascherine presso i punti prestabiliti non si creino assembramenti,perché se dovesse accadere questo considereremo il piano di emergenza del sindaco De Pasquale un totale fallimento.”.
V. T.
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Servizio di raccolta dei rifiuti inefficiente o addirittura assente: è durissima la critica della Lega contro i vertici di Nausicaa e contro l’amministrazione 5 stelle.
Il commissario comunale della Lega Salvini Premier si è spinto anche oltre fino a dichiarare che a fronte dei ripetuti disservizi, i cittadini avrebbero diritto ad uno sconto dal 20 al 40 per cento sulla Tari.
Inevitabilmente lo sdegno di Pieruccini non ha potuto non richiamare la polemica ormai sempre più estesa per l’aumento dei compensi dei membri del cda di Nausicaa: “La rabbia dei cittadini-utenti per l'aumento dello stipendio che si sono deliberati il presidente Luca Cimino ed il CDA di Nausicaa, è diventata incontenibile e virale - ha detto Pieruccini - Questi approfittatori, per la pessima gestione delle attività svolte dalla Multiservizi in particolare nei cimiteri e nella raccolta rifiuti e per come hanno trattato i 130 dipendenti che chiedono contratti dignitosi, avrebbero dovuto annullarsi il compenso invece di aumentarselo. Dopo le accuse e le minacce di multe salate da parte del primo cittadino per le segnalazioni sui cassonetti pieni di rifiuti a San Ceccardo, alla stragrande maggioranza delle persone che si comporta in maniera responsabile e civile non interessano le polemiche, ma che venga rispettato il diritto al servizio di pulizia e raccolta dei rifiuti e anche degli ingombranti.”
Pieruccini ha chiamato in causa anche l’assessore alle partecipate Matteo Martinelli che avrebbe, per contratto di servizio, l'obbligo del controllo sulle attività svolte da Nausicaa: “Martinelli invece di controllare difende l'amico Cimino - ha aggiunto Pieruciini - così facendo fa andare in perdita il bilancio comunale per ben due volte : per l'aumento degli stipendi e per le richieste di sconto sulla Tari che i cittadini hanno il diritto di ottenere per il mancato servizio. È lampante infatti che questi signori non abbiano eliminato l’emergenza “sporco, degrado, ingombranti e spazzatura” e provocato invece un danno enorme all'immagine della città”.
Pieruccini ha ribadito le richieste della Lega per una maggiore tutela dell'ambiente e del benessere degli utenti da parte dell'Azienda ed anche per uno stop alle minacce, da parte del sindaco De Pasquale, di multe sparate a caso nel mucchio, risultate offensive per i molti che rispettano le regole, penalizzati da una minoranza di cittadini incivili.
“Visto che le telecamere mobili, annunciate nel 2017 in conferenza stampa De Pasquale-Scaletti-Micheletti, che dovevano essere da deterrente per i furbetti della spazzatura, sono risultate una bufala - ha continuato Pieruccini - occorre punire chi veramente commette le infrazioni ed intervenire subito nel rimuovere i rifiuti senza fare tante polemiche. Le ultime segnalazioni in ordine di tempo immortalano cumuli di ingombranti e materassi per strada davanti alle case popolari del PEP.”
Pieruccini ha annunciato l’intenzione di fare un esposto alla Procura della Repubblica contro Cimino e Martinelli, ritenuti colposamente negligenti nell’adempimento dei propri obblighi istituzionali, affinché venga accertata l’eventuale sussistenza di reati sulla base della documentazione fotografica e dei filmati di cui è in possesso.
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"Oggi lo possiamo dire con certezza: la seconda ondata della pandemia è stata gestita molto male all'interno di tante aziende e fabbriche. Protocolli di sicurezza allentati e in alcuni casi completamente ignorati. I focolai di contagio si sono moltiplicati a una velocità incredibile rispetto a quanto avvenuto a primavera: fra marzo e giugno, infatti, complice anche la paura di quanto stava accadendo altrove, si stava attenti a tutto, c'erano controlli puntuali e i protocolli di sicurezza erano condivisi con le Rsu aziendali". Il segretario della Uilm area nord Toscana, Giacomo Saisi, mette nel mirino la gestione del contagio in tante aziende della provincia di Massa Carrara dove in autunno la ripresa del lavoro dopo l'estate non è avvenuta con tutte le dovute precauzioni.
"Un aspetto su tutti – incalza il segretario Uilm -, la gestione dei cosiddetti 'contatti stretti'. Sono molte le realtà industriali della provincia in cui si opta per un tampone rapido lasciando i dipendenti a lavoro invece di fargli rispettare la quarantena di garanzia. Ovviamente così possono risparmiare e mantenere per qualche giorno i livelli produttivi, evadere gli ordini, ma non è questo il modo di tutelare la salute dei lavoratori e delle loro famiglie. E non è il modo di fermare una pandemia".
La Uilm area nord Toscana chiede di alzare nuovamente il livello dell'attenzione: "Prima viene la sicurezza poi la produzione. Una cattiva gestione di certi episodi può diventare pericolosa per i dipendenti e a lungo andare può persino compromettere la produzione aziendale stessa – attacca Saisi -. In questa fase bisogna continuare a tenere altissima la guardia, evitare il diffondersi di nuovi focolai, avere un contatto stretto con le Rsu e coinvolgerle nelle decisioni e nelle misure da prendere. Bisogna ascoltare i rappresentanti dei lavoratori perché sono quelli che lavorano direttamente sul campo e hanno una visione a 360 gradi delle problematiche che emergono sui posti di lavoro".
Protocolli che devono poi essere condivisi una volta per tutte, con chiarezza, anche con l'azienda sanitaria: "C'è un altro aspetto emerso in queste settimane nelle aziende di Massa Carrara. L'azienda sanitaria dopo 21 giorni ti giudica guarito anche con tampone positivo e per l'Usl puoi riprendere il lavoro. Dove si verificano questi casi le aziende sono però restie a far rientrare il dipendente che deve consumare giorni di ferie o essere messo in cassa integrazione (se è possibile) fino a che non si relativizza. Ci vorrebbe sicuramente in confronto tra Asl e medici competenti per gestire in maniera univoca queste situazioni".
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Continua il duello a distanza tra il massese Stefano Benedetti, consigliere di Forza Italia nonché presidente del Consiglio comunale e il montignosino Gianni Lorenzetti sindaco Pd di Montignoso nonché presidente della nostra provincia.
Questa volta oggetto del dibattere su cui Stefano Benedetti chiama all'attenzione è la sala Centro Congressi di via San Leonardo a Marina di Massa chiusa da oramai molti anni, come spiega lui stesso nella nota così:"La sala Centro Congressi di via San Leonardo a Marina di Massa, unico centro congressi del territorio comunale di proprietà della Provincia di Massa Carrara, è ormai chiusa a chiave da ben 9 anni e nel frattempo si sono succeduti tre presidenti , Angeli, Buffoni ed attualmente Gianni Lorenzetti, che fino ad oggi sono riusciti solo a fare promesse di riapertura alla popolazione, senza, peraltro mai mantenerle".
Benedetti fa una breve sintesi sui passaggi negli anni scorsi e di come si sia arrivati alla situazione di oggi:"Già nel 2012-fa quindi un passo indietro Benedetti- l'amministrazione provinciale, sotto la gestione di Osvaldo Angeli, approvò il progetto preliminare per i lavori necessari ad ottenere il certificato di prevenzione incendi e di manutenzione straordinaria dell'immobile con tanto di affidamento di incarico a professionisti esterni per circa 30.000,00 euro. Nel 2014- prosegue nell'excursus storico attaccando a testa bassa l'allora presidente Pd- il presidente Narciso Buffoni, si impegnò a restaurare la struttura entro la fine dell'anno, ma come per sua abitudine, la promessa fu vana ed il Centro Congressi continuò a restare chiuso". Passa poi rivendicare le promesse, definite disattese, di Gianni Lorenzetti:"Nell'anno 2015 l'amministrazione provinciale dichiarò che il centro sarebbe stato riaperto a breve, ma all'arrivo del nuovo presidente Gianni Lorenzetti , la struttura continuò a rimanere chiusa e paradossalmente lo è ancora a distanza di nove anni ( 2011-2020 ), con la differenza che Lorenzetti il 6 marzo 2019 fece anche l'inaugurazione, senza poi riaprirla al pubblico ( Sic !!! )".
Non usa metafore Benedetti per commentare la spinta che potrebbe dare la struttura, se operativa, alla comunità:" Insomma-dice- una grande presa in giro per la cittadinanza tutta, se si pensa all'importanza strategica di questa struttura che sorge in piena zona turistica e vanta una sala plenaria da 250 posti a sedere, dotata di altre quattro salette in grado di ospitare dalle 20 alle 70 persone".
E il Covid? Si potrebbe obbiettare. Risponderebbe Benedetti rivendicando:" E' vero che attualmente ci troviamo in era Covid-19 con tutte le restrizioni del caso, ma ciò non può e non deve incidere sulla normale attività degli enti pubblici, che devono comunque continuare ad operare, anche come in questo caso, su progetti a medio e lungo termine, anzi, questo tragico momento storico, può diventare una opportunità di lavoro in più, proprio come sta facendo il Comune di Massa che, nonostante, tutte le problematiche legate all'emergenza non ha mai smesso di effettuare interventi pubblici".
Rincara la dose il presidente del Consiglio sottolineando come la sala del Consiglio comunale da sola non possa bastare per soddisfare le esigenze della comunità:" Nella nostra città attualmente l'unica sala messa a disposizione, prima dell'emergenza, per svariate iniziative sociali, culturali ed istituzionali, è quella del Consiglio comunale e per il resto non esistono altre strutture pubbliche, escluso-asserisce Benedetti- Villa Cuturi che, ovviamente, ha problemi di spazio, in grado di soddisfare le tante richieste che pervengono da soggetti privati, associazioni, cooperative, professionisti e quant'altro, alle quali io non riesco e non posso concedere sempre la sala consiliare, destinata principalmente agli usi legati all'attività amministrativa e dei Consiglieri comunali".
"Esiste poi-mette in guardia il forzista, minacciando di rivolgersi alla Corte dei Conti, da un possibile slittamento ulteriore dei tempi senza un intervento tempestivo per mettere mano definitivamente alla questione della sala Centro Congressi - un problema di non poco conto, relativo alle certificazioni finora ottenute, ma che in caso di ulteriore allungamento dei tempi di riapertura, potrebbero scadere con un evidente danno alle casse pubbliche, legato principalmente ai quattrini dei cittadini che sono stati investiti per mettere a norma la struttura, roba da Corte dei Conti, alla quale io in tal caso mi rivolgerò".
Chiude così Stefano Benedetti:"Dipende esclusivamente dal " buon senso " del presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, con il quale il Comune di Massa aveva fatto un accordo per la gestione, accordo fino ad oggi eluso dallo stesso presidente, il quale continua a rinviare, senza plausibili motivazioni, la stesura di una convenzione che permetta appunto al Comune di ridare alla città una boccata di ossigeno in termini culturali, sociali e di aggregazione. Credo che l'attuale presidente della Provincia-insiste e ripete il presidente del Consiglio comunale massese-farebbe meglio a riflettere seriamente e dignitosamente sulla questione e ad attivarsi in modo da mettere il Comune nella condizione di gestire il Centro , altrimenti, oltre il danno ci sarà anche la beffa e l' amministrazione provinciale ne dovrà rispondere in prima persona di fronte agli elettori e soprattutto alla Corte dei Conti".
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Il primo cittadino di Carrara, Francesco De Pasquale, aggiorna i propri concittadini sull'andamento dei casi sul territorio comunale con un appello per gli acquisti di Natale:
"Care concittadine e cari concittadini
Purtroppo anche oggi registriamo il decesso di una persona a causa del covid. Si tratta di una donna di 91 anni. Alla sua famiglia e ai suoi cari va il cordoglio di tutta la città di Carrara. La pandemia purtroppo continua a mietere vittime anche se i dati del contagio segnano un lieve rallentamento. Secondo i dati dell’azienda sanitaria locale, oggi a Carrara risultano 956 attivi totali: abbiamo 891 persone positive a domicilio, 42 ricoverate in ospedale e 23 in strutture sanitarie. Rispetto alla scorsa settimana, quando avevamo 1032 casi attivi, la diffusione del virus ha subito una battuta d’arresto e il numero dei positivi è diminuito di 76 unità. Si tratta di una battuta di arresto significativa non tanto in termini “statistici” quanto per il fatto che dimostra l’efficacia delle misure di contenimento attuate. Anche dal resto della Regione arrivano dati confortanti tanto che nei prossimi giorni l’amministrazione toscana potrebbe chiedere e ottenere un allentamento delle restrizioni. Questo non deve assolutamente farci abbassare la guardia perché il virus circola ancora e purtroppo continua anche a mietere vittime. Quindi dobbiamo continuare a restare a casa il più possibile, evitare gli assembramenti, lavare spesso le mani e indossare sempre la mascherina.
Come avete letto sulla stampa e su questa pagina, sul nostro territorio comunale, da lunedì inizierà la distribuzione delle mascherine gratuite messe a disposizione dalla Regione Toscana. La consegna verrà effettuata dalle 14 alle 19, da lunedì 30 novembre a domenica 6 dicembre, nei 5 punti allestiti sul territorio comunale, secondo un calendario diviso per cognome. Tutti i dettagli sono pubblicati sul sito del comune di Carrara e in un post dedicato su questa pagina.
Richiamo tutti i cittadini al senso di responsabilità. Questo significa che chi si presenterà a ritirare le mascherine dovrà rispettare rigorosamente le distanze di sicurezza. Per limitare il numero di accessi, invito le famiglie a inviare una sola persona per nucleo e sollecito anche chi ha vicini o amici a organizzarsi in tal senso.
Segnalo fin d’ora agli eventuali “furbetti” della mascherina che allestiremo un sistema di controllo per impedire che qualcuno prenda più mascherine di quelle a cui ha diritto. Ciascuno ha diritto a un pacco di 5 mascherine chirurgiche: le potrà ritirare presentandosi munito di tessera sanitaria preferibilmente ma non obbligatoriamente presso il punto di distribuzione più vicino casa. Una persona, come detto, potrà ritirare anche le mascherine di parenti e amici a patto di avere a disposizione la loro tessera sanitaria. Senza tessera non sarà possibile ritirare nulla.
Al termine della prima settimana di distribuzione, verranno comunicate le modalità attraverso le quali sarà possibile recuperare le mascherine per coloro che, per comprovati e gravi impedimenti, non fossero riusciti a ritirarle o non avessero parenti e amici in grado di farlo per loro. Per tutti i dettagli, ripeto, potete visitare il sito del comune di Carrara e leggere il post dedicato su questa pagina.
Ringrazio per il supporto a questa iniziativa Protezione Civile del Comune di Carrara, Alfavictor, Associazione Nazionale Alpini Carrara, Consolato del Mare, Orcaloca, Prociv, Pubblica Assistenza Carrara, Stazione Soccorso Alpino Carrara e Lunigiana, Vab, Cai di Carrara e Nausicaa Spa.
Concludo con un invito in vista del periodo delle festività natalizie. Per supportare le attività locali, auspico che chi è nelle condizioni economiche di acquistare doni e regali, decida di farlo presso i negozi di vicinato. Così facendo daremmo un sostegno, sia simbolico che concreto, ai nostri commercianti: in una realtà piccola come Carrara molto spesso, sono nostri amici o conoscenti.
Il covid ci tiene lontani fisicamente ma questo non può e non deve indebolire il nostro senso di comunità".
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Un teatrino ripugnante e inqualificabile: così il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha definito le dichiarazioni rilasciate dal sindaco Francesco De Pasquale e dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi in relazione a due temi caldi come il ritardo enorme accumulato dai lavori sul ponte di Avenza e i lavori di rifacimento del marciapiede di via Verdi facenti parte del bando delle periferie.
Per Bernardi si tratterebbe infatti di una sorta di paravento dietro al quale gli amministratori 5 stelle starebbero cercando di nascondere errori e manifeste incapacità. “Non è possibile che – ha detto Bernardi - per accattivarsi la benevolenza dei commercianti di Carrara considerati di categoria A , Raggi si autoincensi per aver spostato i lavori dopo il Natale e nel contempo assieme al sindaco vada a sputare sentenze contro Regione Toscana e Telecom, quando proprio loro hanno fatto di tutto per iniziare i lavori del ponte ad ottobre nonostante i commercianti di Avenza, considerati di categoria B, avessero chiesto di rimandare i lavori a dopo le festività natalizie.”. Bernardi ha rimarcato come su entrambi i fronti gli amministratori grillini abbiano mancato l’obiettivo ed ha voluto evidenziare: “ I progetti del Bando delle Periferie sono quelli più a rischio: a Carrara, infatti, c’è la possibilità di non vedere mai riqualificato il capannone ex CAT, dove c’era la sede della protezione civile, né Palazzo Pisani, nè Palazzo Rosso senza contare che in ballo ci sono anche la videosorveglianza e la pubblica illuminazione, settori previsti nei progetti e sostanziali per la sicurezza urbana che, tuttavia, non sono mai stati presi in considerazione da Raggi.”. Bernardi ha quindi ribadito che il ponte di Avenza, in base al reale stato dei lavori, sarà riaperto solo dopo le feste di Natale e che la responsabilità di tutto ciò è da ascrivere agli amministratori 5 Stelle che non si sono mai interessati del problema e che ora cercano di dare colpe a tutti. Sui marciapiedi di Carrara est Bernardi ha spiegato: “ Nulla infatti è più incerto dei percorsi intrapresi dall'assessore ai Lavori Pubblici , soprattutto per la questione tempi. Ci vuole peraltro una bella dose di faccia tosta per affermare che i lavori in via Verdi termineranno tra 15 o 20 mesi. Ma le le lungaggini assurde in capo ai grillini , dopo tre anni e mezzo di immobilismo puro , hanno portato il comune a subire l’eliminazione dell'acconto previsto pari al 20 per cento dalle convenzioni firmate e a dover trovare copertura di bilancio proprio relativamente alle spese dell'esercizio 2018 a seguito di gare bandite. Ma la cosa peggiore, per il bilancio comunale, è che gli impegni contabili a partire dall'esercizio 2019 avrebbero dovuto essere anticipati con fondi propri, perché i trasferimenti da parte dello stato, saranno rimborsati secondo il principio del "contributo a rendicontazione". Raggi conosce molto bene questa situazione ma continua a fare esternazioni sulla stampa parlando al futuro, senza dire la verità ai cittadini. Per incapacità ed arroganza ha penalizzato gravemente la nostra città perché si è fatto scappare il finanziamento di 18 milioni di euro del bando delle Periferie e purtroppo quei pochi progetti che i 5 Stelle riusciranno a realizzare , certamente saranno inaugurati da altri che avranno pure da tribolare a rendicontare le spese per ottenere i rimborsi a babbo morto. Questo è il grillismo con la sindrome bipolare.”.
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Reazione di sdegno da parte di Gianni Musetti di Forza Italia alla notizia degli aumenti decretati per i componenti del consiglio di amministrazione di Nausicaa: “La gente alla fame e i 5 stelle si alzano lo stipendio in Nausicaa.” Ha tuonato Musetti che ha anche parlato di conflitto di interessi ed annunciato l’intenzione di denunciare il caso all’ANAC, Autorità Nazionale Anti Corruzione.”
“Mentre tutto è stato chiuso dal governo, - ha continuato Musetti - mentre si attendono migliaia di miliardi di cassa integrazione, addirittura dal primo lockdawn, proprio l'amministrazione dei 5 stelle di Carrara permette ai suoi uomini di fiducia, nominati presso le società partecipate e in house, di aumentarsi sproporzionatamente il loro compenso, senza alcun giustificato motivo. Quelli che volevano e dicevano di cambiare le regole della politica e dei suoi costi, dei privilegi della casta, oggi non solo a non vogliono tagliarli come promesso, ma addirittura vanno ad aumentarli in faccia ai cittadini e al difficilissimo momento che il nostro paese, e la nostra città in particolar modo, sta affrontando.
Musetti ha spiegato anche il caso di conflitto di interessi da lui evidenziato: “Da quanto si evince, un componente del cda della stessa Nausica, la dottoressa Gemma Ceccarelli, che per l’incarico ricoperto è passata da 11700 euro dell’anno 2019 a 15 mila nel 2020, ricopre anche un incarico di membro del collegio sindacale in Compass Onlus, Cooperativa che lavora per Nausica con appalti da centinaia di migliaia di euro. Evidentemente in conflitto con le norme anti corruzione e che merita la segnalazione all'ente nazionale Anac, che è l’autorità preposta dal governo e dalla Comunità Europea per vigilare su questo genere di conflitti d'interesse da cui possono derivare reati di corruzione e di inquinamento delle norme di libera concorrenza. Ma continuando con i dati leggiamo che per il presidente Luca Cimino è passato da 22.500 euro di retribuzione all’anno atrentamila, e per Il direttore generale dottoressa Lucia Venuti dall’anno 2018 percepisce la modica somma di 165 mila euro all’anno. I 5 stelle dovrebbero spiegare ai cittadini come in questo momento critico possano venire erogati aumenti così consistenti ai componenti della cda Nausicaa e prese sotto gamba situazioni di conflitto nel cda della più importante azienda pubblica del nostro comune.”.
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L’intervento del presidente dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, il napoletano Antonio Passa, in difesa della figura di Luciano Massari, direttore dell’istituto, non ha convinto per nulla il coordinatore comunale della Lega, Nicola Pieruccini e il coordinatore comunale di Forza Italia, Riccardo Bruschi che, nei giorni scorsi avevano divulgato il contenuto della relazione del dirigente dei servizi ispettivi del Mef, Michele Ametta, in cui è evidenziata l'ineleggibilità, l'incompatibilità e la licenziabilità dello stesso Massari oltre a una gravissima serie di eccezioni che riguardano lui e l'attività dell' Accademia divenute oggetto di almeno cinque procedimenti giudiziari in corso di carattere penale, civile e contabile.
Pieruccini e Bruschi si sono detti, addirittura, esterefatti e allibiti di fronte alle esternazioni sostenute, peraltro consapevolmente, dal presidente Passa. “Un manager come Passa - hanno detto Pieruccini e Bruschi - avrebbe dovuto rispondere nel merito alla numerosissima serie di contestazioni fatte a una istituzione pubblica di cui, assieme a Massari, detiene la rappresentanza legale. Senza contare, peraltro, che Passa è anche formalmente il datore di lavoro di Massari. Per dovere di trasparenza avrebbe dovuto essere lui, e non noi, a diffondere una relazione che è un atto pubblico e dovrebbe oggi fornire le tante risposte che studenti, insegnanti, dipendenti, la città tutta e l'intero comparto artistico nazionale richiedono con urgenza e rabbia. Invece da parte sua non c'è stata una parola di presa di distanza da Massari, ma neppure di tutela della gloriosa istituzione che rappresenta.”.
Pieruccini e Bruschi hanno contestato a Passa la scelta di aver voluto buttare l’intera vicenda in caciara sconfinando addirittura nella politica locale con riferimenti negativi nei confronti di Lega e Forza Italia palesemente presi a prestito dai 5 stelle locali, dando quindi adito a sospetti nei due coordinatori comunali di affinità e adiacenze tra lui e l’amministrazione carrarese. “Passa ha cercato di far apparire la relazione di Ametta come un atto amministrativo di routine - hanno continuato Pieruccini e Bruschi - sostenendo che si sia trattato di un procedimento denominato “verifica amministrativa contabile, di cui sono destinatari moltissimi enti pubblici” e che “moltissime sono state nell'ultimo periodo istituzioni Afam oggetto di ispezioni di tal natura”.”.
Questa sarebbe la più clamorosa menzogna, secondo Pieruccini e Bruschi, smentita proprio dalla stessa relazione del dottor Ametta nella prima pagina del documento: “L'accesso ispettivo è stato condotto anche al fine di verificare alcuni esposti del collegio sindacale dell'Accademia e alcune richieste avanzate dal Miur, ambedue finalizzate a stimolare una verifica ispettiva in relazione a fatti denunciati con esposti vari la cui relativa documentazione risulta in possesso dei ministeri competenti ma anche delle autorità giudiziarie”.
“Nessuna ispezione di routine - hanno rincarato Pieruccini e Bruschi - ma una specifica verifica richiesta dal Miur e dai revisori dei conti dell'Accademia che, è bene precisarlo, per questi motivi si sono dimessi dal loro incarico. Tutto questo un presidente adeguato al ruolo avrebbe dovuto controllarlo e, eventualmente, denunciarlo. Invece Passa, che in città nessuno conosce (in quanto residente a Roma n.d.r.) e che sino ad oggi ha brillato solo per la sua latitanza non essendosi quasi mai degnato di venire a Carrara neppure con l’Accademia in questa situazione, ha cercato di liquidare come polemica politica la più grave crisi in 250 anni di storia dell'Accademia tentando, in modo grossolano, di ridimensionare la portata di una pesantissima ispezione ministeriale e di almeno cinque procedimenti giudiziari in corso”.
La replica di Pieruccini e Bruschi a Passa non poteva non concludersi con una pesante frecciata all’indirizzo del presidente dell’Accademia: “Su una cosa tuttavia Passa ha ragione: le dimissioni a raffica, i commissariamenti, i conflitti tra gli organi, le polemiche non sono così rari nelle istituzioni artistiche italiane. Lo sa bene lui, che ha diretto per undici anni l'Accademia di Belle Arti di Roma, protagonista negli ultimi anni di polemiche forse meno gravi, ma altrettanto clamorose di quella di Carrara”.
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Il batti e ribatti tra amministrazione 5 stelle e Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva, sui compensi aumentati per il consiglio di amministrazione di Nausicaa non si ferma e assume sempre di più i connotati di un vero e proprio gioco al massacro.
La replica del sindaco De Pasquale che ha voluto pubblicamente sottolineare l’incapacità di Volpi come amministratore unico di Apuafarma, nella precedente amministrazione non poteva essere lasciata passare sotto silenzio dal coordinatore di Italia Viva che ha risposto decisamente per le rime: “Il sindaco De Pasquale non mi ha convinto per niente - ha detto Volpi - perché amministratori che non hanno saputo far niente per le loro città, che non hanno alzato un dito per controllare e mettere ordine, per dare una mano al benessere dei cittadini, che prima hanno demonizzato e poi amato alla follia il Forno crematorio solo per il business che faceva utili di bilancio, che prima sostenevano che bastava una delibera per risolvere la questione dei beni estimati, che accusavano gli amministratori che li hanno preceduti di essere collusi e di favorire gli amici degli amici ebbene a questi soggetti, semplicemente, dico che il gioco è stato talmente sporco che sta diventando pericoloso. Del resto perché sorprendersi di un politico bugiardo? È noto che per provare a coprire una bugia è necessario raccontarne almeno altre sette, che è esattamente quello che sta facendo il sindaco De Pasquale in queste ore dai piani alti del partito fondato, e voglio sottolinearlo con forza , da un comico. Tra accuse e difese, sospetti e veleni incrociati, quelli che sembravano la banda degli onesti si sono trasformati in un attimo nella banda dei bugiardi”.
Volpi è poi tornato nello specifico e con dati alla mano sulla questione dei compensi dei vertici di Nausicaa e ha ribadito che l’aumento di stipendio è innegabile e confermato dalla delibera ed ha fatto notare che, comunque, il costo totale dei compensi del consiglio di amministrazione della megapartecipata Nausicaa ammonta oggi a 59 mila euro mentre la somma dei compensi dei vertici di Apuafarma e Amia (le due partecipate che i 5 stelle hanno inglobato in Nausicaa) arrivava solo a 49 mila.
Assolutamente certo, secondo Volpi, sarebbe anche che gli attuali amministratori sostengono che il forno crematorio non è nel contratto di servizio dei cimiteri per non pagare il premio di produttività ai dipendenti così come è vero e dimostrato dalle continue critiche che i cittadini fanno sui social o sui giornali che la megapartecipata non stia lavorando alacremente e con correttezza.
Volpi ha aggiunto anche altre bordate all’amministrazione 5 stelle tirando fuori altri scheletri dagli armadi: “Ci siamo dimenticati di quando Apuafarma ha pagato la fattura della cena di Natale con la giunta al completo, salvo poi correre ai ripari dopo la denuncia del fatto, trattenendo l’importo dal compenso dei membri del cda? Il sindaco ha voluto intervenire nella polemica nei miei confronti perché forse ha valutato scarse ed inefficienti le dichiarazioni del suo vicesindaco Matteo Martinelli, ed ha strumentalizzato la querelle in atto col solo fine di offendere pesantemente la mia persona. Da un sindaco così non accetto alcun giudizio né personale né sul mio ruolo di amministratore della ex Apuafarma. E adesso si fa parecchio dura perché, come si usa dire con le bugie si può andare avanti ma mai tornare indietro e quindi è finita per sempre l’epoca delle rivendicazioni di purezza e di diversità e, ci auguriamo, anche quella delle menzogne che abbiamo dovuto subire in tre anni e mezzo di governo grillino. Il Movimento Cinquestelle non è un partito, non lo è mai stato e mai lo sarà: è semplicemente una casta aggrappata al soldo, come hanno dimostrato i parlamentari che ora non condividono più i due mandati e basta, ma vogliono le poltrone a vita. Gli amministratori 5 Stelle con l'aggravante dell'incapacità e della malafede, emersa più di quanto era stato previsto hanno fallito clamorosamente in tutte le città in cui sono stati al governo e a Carrara è andata anche peggio. Non vi è nulla da gioire a Carrara perché i cittadini sono stati ingannati”.
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