Politica
Scarsa manutenzione e degrado nei parchi pubblici massesi: Stefano Benedetti accusa Paolo Casotti e chiede nuovi bandi per riassegnarne la gestione e chiede
Parchi pubblici nel degrado e manutenzione inesistente a Massa: la responsabilità della situazione critica, secondo Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova e membro del direttivo di Forza…

Piazza Donatori di Sangue nel degrado: Fratelli d'Italia Massa chiede intervento immediato
“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il…

Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

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Torna al centro del dibattito politico la questione degli operatori dei CUP grazie all’ordine del giorno preparato dalla capogruppo del Pd carrarese, Roberta Crudeli, che sarà presentato il 20 novembre nel corso del prossimo consiglio comunale.
Crudeli ha fatto notare che sulla vertenza in questione si è registrata una sostanziale unità tra le forze politiche, le organizzazioni sindacali e le Istituzioni del territorio e che la Regione Toscana ha espresso il suo impegno per garantire la messa in campo di un percorso per la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori dei CUP.
“Gli operatori del Cup - ha spiegato la Crudeli - hanno svolto e stanno svolgendo un ruolo importante, in questa difficile e prolungata fase emergenziale, quale interfaccia tra il sistema sanitario e i cittadini. Il percorso di internalizzazione deve essere un obiettivo non più rinviabile perché queste lavoratrici e questi lavoratori vedano finalmente concluso il loro lungo periodo di precariato quale riconoscimento per la loro dignità e per ciò che hanno fatto e stanno facendo in queste difficili fasi legate all'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia.”.
La Crudeli chiederà al sindaco Francesco De Pasquale, in qualità di Presidente della Conferenza Zonale delle Apuane di trasmettere alla Regione Toscana e all'azienda USL Toscana Nord – Ovest, ad Estar Toscana e la Conferenza Zonale delle Apuane l’invito a garantire senza ulteriori indugi, la chiusura del percorso di internalizzazione degli operatori e operatrici del CUP Apuane e di inviare il presente documento al Presidente della Regione Toscana dott. Eugenio Giani e alla direttrice generale dell'azienda USL Nord ovest dr.ssa. Maria Letizia Casani.
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In riferimento ai conferimenti abusivi registrati nei giorni scorsi presso l’isola ecologica di via Roma, in località San Ceccardo, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha dichiarato: «Stiamo monitorando e predisponendo misure di contrasto a questo fenomeno fin dai primissimi giorni della sua comparsa. Voglio però fare una premessa. Le persone servite dal porta a porta non possono e non devono sottrarsi al servizio andando a gettare i rifiuti indifferenziati nei bidoni rimasti nelle zone ancora inserite nel Pap. Si tratta di un comportamento che denota scarsa civiltà e disinteresse a un tema delicatissimo quale quello dell’ambiente e della qualità della vita della nostra città. Per quanti controlli e misure di contrasto possiamo attivare – ammonisce il primo cittadino - è fondamentale che i cittadini capiscano che aumentare la differenziata è un investimento sul futuro, non solo in termini ambientali e di qualità della vita ma anche economici».
Esaminando in generale il fenomeno della migrazione dei rifiuti, il sindaco spiega: «A seguito dell’introduzione o estensione del porta a porta si tratta di un trend fisiologico. Purtroppo c’è chi, per pigrizia, cerca di aggirarlo. A queste persone voglio dire che si tratta solo di impegnarsi un po’ e cambiare qualche piccola abitudine. Il porta a porta non è un sistema difficile, bisogna solo prenderci confidenza». De Pasquale analizza poi nello specifico quanto accaduto all’isola ecologica di via Roma: «Quello che è successo in questi giorni è particolarmente grave non solo perché qualcuno ha aggirato il servizio andando a gettare l’indifferenziato nelle isole disponibili ma anche perché, cosa ancora più grave, molte persone, trovandole piene, non si sono fatte problemi ad abbandonare i sacchi in strada e sul marciapiede».
Ma l’amministrazione non si è limitata a una semplice “condanna” dell’accaduto: «Questi comportamenti incivili non possono e non saranno tollerati anche perché oltre a danneggiare il decoro della città e a creare situazioni pericolose dal punto di vista igienico sanitario, comportano dei costi in più per la collettività. In primis quelli per la pulizia “straordinaria” delle isole: in questi giorni, il personale di Nausicaa è stato infatti costretto a ripetuti passaggi per riportare la situazione alla normalità, con un aggravio sui conti del municipio. Colgo l’occasione per ringraziare la nostra multiservizi per l’immediata collaborazione nella gestione di queste criticità. Per stroncare sul nascere questo fenomeno – ha dichiarato il sindaco - abbiamo predisposto dei controlli. A seguito delle violazioni rilevate sono state elevate alcune sanzioni e altre ne saranno comminate se si ripeteranno episodi simili. Vi ricordo che per questi comportamenti la sanzione può arrivare fino a 500euro. A seguito dell’estensione del pap e della rimozione, qualche giorno fa, degli ultimi bidoni dalle località san ceccardo e fabbrica, stiamo adeguando l’ordinanza sindacale del 2017, includendo le nuove zone. Il provvedimento in sostanza vieta “di conferire rifiuti dalle utenze ricomprese nelle aree interessate al porta a porta presso zone non attualmente interessate al servizio (cassonetti per la raccolta stradale dei rifiuti)”, rendendo tali comportamenti sanzionabili».
Il primo cittadino conclude con un ringraziamento alla Polizia Municipale che «nonostante il carico di lavoro già straordinario imposto dall’emergenza Covid si è resa disponibile anche per questo servizio. Per i nostri agenti è un momento particolarmente delicato e voglio ringraziarli per quello che stanno facendo a nome di tutta la città. Doverli destinare anche a questi controlli, significa che l’inciviltà di qualcuno sta già avendo ricadute negative sull’intera comunità. Spero che chi ha sbagliato finora lo capisca: se le mie parole non saranno sufficienti proseguiremo con le sanzioni. Credo che in questo momento, in cui molti cittadini affrontano anche situazioni difficili dal punto di vista economico, sia particolarmente sconveniente gettare soldi nelle multe solo perché non si ha voglia di mettere un minimo di impegno nella raccolta porta a porta».
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Due interpellanze legate a criticità palesi subite dai cittadini di Massa sono state presentate dal consigliere dell’opposizione Stefano Alberti. La prima riguarda la scuola primaria Giosuè Carducci di Poggioletto interessata da un doppio problema: l’urgenza di un intervento di rifacimento dei bagni, per i quali erano già stati accantonate diverse migliaia di euro e l’assembramento che ostacola anche il traffico che si forma all’ingresso e all’uscita dei bambini a causa dell’utilizzo di un unico cancello per entrambe le funzioni.
“Si interpella la giunta – ha scritto Alberti - per sapere se verrà garantito il ripristino dello stanziamento per il rifacimento di tutti i servizi igienici del plesso scolastico e se l'amministrazione non ritenga opportuno aprire anche l'altro cancello della scuola (lato monti) per organizzare più efficacemente e in tutta sicurezza l'ingresso e l'uscita dell'edificio.”. La seconda interpellanza è riferita alle segnalazioni di molti cittadini in merito a delle operazioni in corso nella zona della Rinchiostra da parte di una nota compagnia di telefonia mobile. Alberti ha ricordato che il compendio della Rinchiostra racchiude in poche centinaia di metri la scuola elementare "Carlo Collodi", l'impianto sportivo della Virtus Poggioletto, la Villa della Rinchiostra, la struttura per anziani RSA Villa Sempreverde e numerose residenze pubbliche e private e che il regolamento non consente nuove installazioni per gli impianti di telecomunicazione in aderenza o vicinanza a luoghi sensibili, quali appunto scuole, residenze sanitarie. Ha ribadito che le antenne non possono essere collocate in luoghi privati ma in aree pubbliche e che l'area della Rinchiostra era stata già stata in passato oggetto di stralcio dal piano delle antenne confermato anche da una recente risposta dell'amministrazione ad una interpellanza del gruppo PD che escludeva previsioni di installazioni SRB di quinta generazione . “ Chiediamo al sindaco se è stato presentata presso gli uffici comunali una richiesta da parte dei gestori telefonici, di adeguamento al programma annuale di sviluppo delle reti 2021 della telefonia mobile che preveda l'installazione di un'antenna nel sito della Rinchiostra, palesemente in contrasto con le normative comunali del settore e, nel caso, come intenda muoversi la sua amministrazione.”
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La crisi economica morde purtroppo e il rischio di cadere tra le spire di strozzini e usurai si fa più pericoloso e concreto per molti. Un'attenzione particolare quindi, per Luana Mencarelli consigliere di opposizione del MoVimento 5 Stelle, dovrebbe essere rivolta alla popolazione con un apposito servizio presso la sede municipale.
"Ho presentato una mozione- fa sapere la consigliere- per chiedere di istituire uno sportello Anti-usura all'interno del Palazzo comunale in grado di accogliere le vittime, o potenziali tali, fornirgli le necessarie informazioni e indirizzarle verso chi può concretamente dargli una mano, per non farle sentire sole nel percorso di liberazione dalla stretta criminale o meglio prevenirla".
Chi se non l'amministrazione comunale, l'apparato politico- organizzativo più prossimo ai cittadini, dovrebbe preoccuparsene prima di altri sembra chiedersi chiede Mencarelli che evidenzia:"Il Comune è il livello istituzionale più prossimo ai cittadini e alle imprese che nel Palazzo comunale dovrebbero poter trovare la propria casa e l'istituzione ha il dovere, a mio avviso, di dimostrare pubblicamente di essere al loro fianco come prima forma di protezione contro chi pratica l'usura".
Il pensiero della consigliere Mencarelli è rivolto a famiglie e imprese:"Gli strozzini- ricorda infatti- si arricchiscono da sempre con le difficoltà economiche e attualmente le famiglie e le imprese si trovano a subire disposizioni del Governo nel tentativo di arginare la disfatta sanitaria, ma che possono incidere sulle capacità di solvenza già messa alla prova da una pregressa e lunga crisi finanziaria. Purtroppo-interviene la consigliere- la situazione recente e quella odierna hanno infatti imposto di prendere coraggiose misure per salvaguardare la salute e la vita stessa dei cittadini, ma di contro con pesanti ripercussioni sulle economie familiari e quindi nazionali".
Riconoscendo l'utilità delle misure adottate a Roma per arginare la crisi, Luana Mencarelli valuta che potrebbero verificarsi comunque situazioni di disagio e rivolge un appello alla politica apuana: "Nonostante siano state approntate forme di ristoro-premette Mencarelli- è probabile che non azzereranno tutte le criticità conseguenti alle temporanee chiusure delle attività e per questo motivo aumenta in maniera esponenziale il rischio che i nostri concittadini cadano vittime di forme di finanziamento da parte di usurai. Come politici abbiamo il dovere di schierarci per la loro tutela" conclude la consigliere del M5S.
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Un chiarimento sull’impianto di potabilizzazione della sorgente del Cartaro di Massa è arrivato da Pietro Morelli del Comitato massese Il mondo nelle nostre mani, che si è rivolto direttamente al presidente di Confindustria Massa Carrara Matteo Venturi: “La maggior parte dei fanghi che verranno lavorati dall’impianto derivano dalla segagione del marmo – ha spiegato Morelli – quindi sono fanghi composti da marmettola e per depurare l’acqua dalla marmettola Gaia fa pagare ai cittadini di Massa e Carrara 800 mila euro all’anno nelle bollette. Chiedo al presidente di Confindustria Matteo Venturi che ha parlato ci considerare il marmo una risorsa per tutti facendo squadra con gli imprenditori, di rendersi portavoce verso i gestori di cava per accollarsi le spese sia per la depurazione dell’acqua potabile dalla marmettola sia per la costruzione di questo impianto, che non sarebbe necessario se non ci fosse la polvere di marmo ad inquinare l’acqua potabile. E anche per un rispetto scrupoloso per l’ambiente che ci circonda. La salute e gli interessi dei cittadini vanno tutelati“.
Morelli ha sottolineato come sia evidente la devastazione causata dall’escavazione nelle montagne e la povertà e lo stato di abbandono del territorio provinciale ed ha ricordato di aver rivolto le stesse richieste anche a Marco De Angelis, nuovo Presidente di Confindustria Marmo macchine senza ottenere risposte. Morelli ha anche voluto ricordare che una delle concause dell’alluvione a Marina di Carrara nel 2014 fu proprio la presenza in eccesso di marmettola sul fondale del fiume Carrione per la quale nel 2016 sono stati stanziati 30 milioni di euro di cui 14 per sopperire ai danni causati. “Non si può parlare di risolvere problemi di dissesto idrogeologico se non si toglie la causa – ha concluso Morelli - a conti fatti, viene sfruttato un bene comune per la ricchezza di pochi a spese dei cittadini e di un territorio ferito ed abbandonato da tutti i livelli istituzionali.”.
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“Oramai non sorprende più l’ennesima ‘boutade’ del presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, rispetto al decreto di rinvio delle elezioni provinciali. Sorprende di più semmai il fatto che un presidente del consiglio di una città capoluogo di Provincia ignori a tal punto la legge di riforma delle Province, la 56 del 2014, da suddividere le province in enti di primo livello e di secondo livello, o grado come le chiama lui: basta leggerla la legge per capire che tutte le Province sono enti di secondo livello. Considerando, poi, quello che ha scritto direi che lo vedrei bene in futuro come autore di libri fantasy”.
Comincia così la replica del presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, all’intervento di Benedetti comparso sulla stampa.
“Io – aggiunge il presidente - sarei stato per farle subito le elezioni, avendo tra l’altro oramai già avviato l’iter, ma di fronte all’evidenza di un decreto legge del governo che spostava il precedente limite per fare le elezioni dal 20 dicembre 2020 al 31 marzo 2021, di fronte alle considerazioni che il decreto fa in merito alla pandemia e di fronte all’invito dell’Unione Province d’Italia, citato nel mio decreto, di revocare la convocazione dei comizi elettorali, non si poteva fare diversamente: infatti tutte le province interessate alla tornata elettorale, di qualunque estrazione politica, hanno revocato le elezioni. Forse il presidente del consiglio comunale di Massa non sa che per queste elezioni di secondo livello non era possibile far votare, come ci è stato chiaramente rappresentato, gli eventuali elettori ammalati o in isolamento. Questo avrebbe potuto senz’altro inficiare e falsare l’esito elettorale: cosa avrebbe detto in questo caso lo stesso se nonostante il decreto legge si fossero fatte le elezioni e si fosse concretizzata questa eventualità? Nella foga di inseguire l’inesistente, forse il nostro non ci aveva pensato. Rispetto al fatto di non aver riconvocato i comizi occorre precisare che la nuova data non la scelgo io, ma va concordata in sede di Upi e del suo direttivo nazionale. Benedetti, poi, sostiene che in questi quattro anni non ho fatto niente: se per lui niente è aver preso un ente dilaniato dalla riforma delle province, con la riduzione di oltre il 50% del personale, il prelievo forzoso da parte dello Stato del 63% delle risorse proprie, in questo quadriennio, dopo aver ricercato altre fonti di finanziamento, aver messo insieme un piano di interventi sulla viabilità provinciale e sull’edilizia scolastica di oltre 40 milioni di euro, ripeto se questo per lui è niente, posso dire che ha una percezione distorta della realtà. Rispetto poi all’accusa di voler rinviare le elezioni per cercare consenso o per restare attaccato alla poltrona per altri tre mesi voglio consolare Benedetti, sapendo di dargli un dolore, ma aspiro a governare questo ente per altri quattro anni. Capirà che il suo dolore val bene il beneficio che vorrei ancora arrecare a questa Provincia, ritenendo, con il mio impegno e con quello di chi siederà in consiglio provinciale, di poter fare di più e meglio, come è giusto che sia”.
Pioggia di ricorsi degli industriali del marmo sui PABE: Bernardi critica l’amministrazione 5 stelle
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Fioccano i ricorsi degli industriali del marmo contro i PABE definiti dall’amministrazione stellata e per il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi si tratterebbe dell’ennesima riprova del malgoverno dell’attuale amministrazione.
“Le imprese hanno bisogno di certezze e non di aria fritta – ha detto Bernardi – Per anni i grillini hanno cercato di appiccicare l’ etichetta di “collusi” a “quelli di prima" ma, una volta arrivati al governo della città, sui temi del marmo, sono rimasti con uno scottante cerino in mano. C'era bisogno di studiare meglio le carte, di avere più responsabilità , competenza e coraggio. Se si fa opposizione per 5 anni sul marmo non la si fa da ignoranti, poi si dovrebbero portare avanti i temi su cui si era data battaglia . Invece loro sui PABE, tariffe e tracciabilità oltre che sul Regolamento degli Agri Marmiferi, hanno ambiguamente strizzato l'occhio agli industriali, ai lavoratori , ai sindacati , agli ambientalisti e alla fine per incapacità conclamata hanno danneggiato se stessi e i loro concittadini.”
Per Bernardi la gestione del lapideo dei 5 stelle lascerà un' eredità scomoda alla prossima amministrazione che dovrà governare la città, aggravata dal peso dei 60 ricorsi, pesante danno causato da questi politici, che purtroppo, secondo il consigliere di Alternativa per Carrara, sarà destinato ad aumentare . Bernardi ha ricordato che quando l’attuale sindaco era consigliere dell’opposizione, era solito sostenere che “ il regolamento degli agri marmiferi era arbitrario e difficilmente attuabile tanto da aver innescato ricorsi e contenziosi legali.”. “ Non occorre ricordare la farsa perpetrata per anni – ha aggiunto Bernardi - sui mancati introiti dei “beni estimati”, che De Pasquale definiva “plurisecolari privilegi” che, tuttavia non sono stati inseriti nel regolamento redatto dalla sua amministrazione con la motivazione della paura proprio dei ricorsi. Oppure si può ricordare quando il sindaco combatteva a fianco di Legambiente e agli amici ambientalisti, perchè in cerca di i voti per la sua nomina, sostenendo che puntava a tutelare la salute umana e paesaggistica ed eliminare ove possibile, il rilascio di sostanze inquinanti per le falde acquifere e a regolamentare i detriti salvo poi rompere con Legambiente che si è sentita tradita dai grillini. L’errore di fondo sul pianeta marmo del Martinelli- pensiero è stato nell' approccio contrario al principio dell’interesse della comunità, tale da orientare male gli obiettivi, occupazionali, economici e di sicurezza del Regolamento. Così ha preferito affidarsi a strani premi e incentivi che alla fine hanno allungato i tempi delle gare al 2023 e 2041 a seconda dei casi .Ma nonostante le malelingue, Martinelli sostiene che alla base dei ricorsi non ci siano errori madornali , incoerenze e travisamenti , ma solo una vecchia e superata mentalità che non ha colto lo spirito delle nuove norme messe a punto .”
Bernardi ha poi sottolineato che l’opinione del vicesindaco non è affatto condivisa dagli avvocati degli imprenditori che nei ricorsi chiedono di rivedere l'articolo sulle cave livellarie in quanto illegittimo perché non prevede nemmeno un indennizzo in caso di alienazione. “ Gli avvocati contestano la tassazione che nel comprensorio apuoversiliese è la più alta della Toscana – ha continuato Bernardi - e comprende anche il 50 per cento degli informi nel calcolo complessivo , percentuale inattuabile. Ci sarebbero errori tecnici anche nella ricognizione degli agri marmiferi con l'inserimento tra questi di alcuni beni estimati. Praticamente un disastro.”
Bernardi si è detto non sorpreso dalla linea scelta da De Pasquale e Martinelli che, come al solito, avrebbero fatto quadrato ed esaltato se stessi senza prendersi responsabilità o fare autocritica. Bernardi ha parlato di provvedimenti “ imbarazzanti” presi dall’amministrazione smemorata e impreparata che ha prodotto considerevoli danni alla comunità . “ Speriamo - ha concluso Bernardi - che qualcuno sarà costretto a prendersi le sue responsabilità in quanto i ricorsi hanno sintetizzato e consacrato nei numeri il fallimento dell' azione riformatrice a 5 Stelle che, non essendo stata all’altezza di superare il confronto politico, ha prodotto un mare di contenziosi contro il Comune che saranno giudicati in tribunale. Pensare di essere i migliori e trattare gli amministratori precedenti come collusi è stato un grossolano errore.”.
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Il presidente della Provincia Gianni Lorenzetti rinvia le lezioni provinciali previste a dicembre e Forza Italia contesta le decisione ritenendola ingiustificata per via del numero ristretto di elettorato passivo coinvolto.
“Le Province di primo livello, votano regolarmente e quindi è comprensibile la decisione di rinviare le elezioni, stante l’emergenza Covid-19, ma in quelle di secondo grado, come la nostra, dove votano solamente i consiglieri comunali, sarebbe stato sufficiente affrontare la tornata elettorale in sicurezza, garantendo, quindi, ai cittadini, la normale scadenza e quindi l’elezione del nuovo presidente e del consiglio provinciale” rimprovera Stefano Benedetti, vice coordinatore provinciale di Forza Italia, che sintetizza e spiega le circostanze nell’ambito delle quali arriva la decisione di Lorenzetti: ”Il presidente della Provincia di Massa Carrara Gianni Lorenzetti, ha revocato le elezioni provinciali, che avrebbero dovuto svolgersi il 13 dicembre prossimo, con il Decreto N. 83 del 12/11/2020. Questo atto-puntualizza Benedetti illustrando le vicende normative varate in queste settimane a causa dell’emergenza - segue il Decreto del Governo avente per oggetto, “Disposizioni urgenti per il differimento di consultazioni elettorali per l’anno 2020, approvato il 6 novembre scorso dal Consiglio dei ministri, con il quale le elezioni di province e comuni commissariati per mafia potranno svolgersi entro il 31 marzo 2021”.
Ma secondo il vice coordinatore la motivazione di rinvio non sarebbe giustificata per la nostra provincia e ne spiega il motivo, allungando un affondo a Lorenzetti: ”Essendo la nostra Provincia di secondo livello, credo che questa iniziativa poteva e doveva essere risparmiata ai cittadini, già fin troppo stremati dal mal governo della Provincia per causa proprio di Lorenzetti che poco o nulla ha fatto in questi anni, oltre ai danni che attualmente sono attenzionati dalla Corte dei Conti Regionale”.
Non solo motivazioni tecniche ma anche motivazioni squisitamente politiche, secondo Benedetti che aggiunge: ”D’altronde Gianni Lorenzetti è in carica ininterrottamente dal 2016 e francamente, mi sembrerebbe giusto e rispettoso procedere ad una verifica della fiducia da parte dei rappresentanti del popolo, che in questo caso sono proprio i consiglieri comunali che esprimono il voto. A questo punto - non risparmia quindi al presidente della Provincia l’accusa di malizia strategica dietro la sua decisione - di certo c’è solo che il presidente Lorenzetti ha sfruttato l’input arrivato dal Governo per allungarsi il mandato amministrativo, consapevole che andando a votare fra venti giorni circa, la sua elezione sarebbe stata molto dubbiosa”.
Insiste Benedetti, tuonando contro un rinvio senza prevedere contemporaneamente una data prossima, che allungherebbe ombre sulla trasparenza: ”In questi casi, un po’ come il Governo centrale, Lorenzetti si è preso un po’ di tempo per tentare di recuperare i consensi che oggi sembrano mancargli e quindi per cercare in tutti i modi di rimanere in piedi e poter continuare a governare la Provincia. E ciò - sottolinea dunque - è dimostrato dal fatto che lo stesso ha ordinato la revoca delle elezioni, ma nel contempo non ha provveduto ad emettere un altro decreto con cui fissare la data delle nuove e ciò in barba a tutti i principi di Democrazia e Trasparenza che, evidentemente, non conosce o fa finta di non conoscere”.
“Credo - chiosa alla fine Stefano Bendetti chiamando in causa i membri del Consiglio provinciale - che gli attuali consiglieri provinciali, rappresentando in pieno le istanze dei cittadini, dovrebbero richiamarlo all’ordine, stimolando una riflessione che lo riconduca alla realtà e quindi più vicino ai cittadini, presentando e discutendo una mozione proprio su questa delicata questione, con l’obiettivo di arrivare a stabilire e condividere la data delle nuove elezioni”.
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Pollice verso su tutta la linea da parte del consigliere comunale di Carrara, Massimiliano Bernardi, sulle esternazioni fatte dal consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani in merito all’ampliamento dei posti letto negli ospedali dismessi locali per andare incontro all’urgenza della pandemia.
Bugliani, facendo il punto della situazione a Massa Carrara ha ricordato che la Regione sta approntando 14 posti letti da aggiungere ai 26 già realizzati ad aprile nel reparto covid ricavato nel vecchio ospedale di Massa per evitare di trasformare il Delle Apuane in un ospedale solo covid ed ha aggiunto la famigerata frase che ha fatto infuriare Bernardi ovvero che il Monoblocco di Carrara non è un ospedale ma un centro poliambulatoriale,
Peraltro Bugliani ha spiegato la fondamentale necessità di preservare anche i servizi ambulatoriali specialmente quelli oncologici ospitati appunto nel Monoblocco. Ma per Bernardi l’affermazione di Bugliani sarebbe proprio la conferma della considerazione che il consigliere regionale ha della struttura carrarese: “Quindi secondo Bugliani il nostro Monoblocco non è un ospedale - ha detto Bernardi - infatti era proprio lui che lo voleva demolire assieme a tutta la ciurma del PD locale e regionale. Forse Bugliani non ricorda che il 3 agosto di quest’anno Eppure come fa a non ricordare che il 3 Agosto insieme alla nomenclatura Pd era ad inaugurare i 40 nuovi letti allestiti al Monoblocco di Carrara per le cure intermedie. Visto il caos e la gravissima disorganizzazione che spaventa i cittadini per l'aumento esponenziale dei casi che si registrano, i ritardi nel fare i tamponi, gente dimenticata in quarantena , mancanza di medici ed infermieri, le USCA insufficienti, i vaccini antinfluenzali non pervenuti, alberghi Covid provinciali inesistenti, non ci si può più fidare di un politico che è disinformato sulla sanità locale.”
Bernardi ha ricordato la preoccupazione dei cittadini di fronte a quella che lui ha chiamato “inesauribile incompetenza e mancanza di responsabilità di chi ci dovrebbe curare” dimostrata dai “giochini a nascondino" sugli ospedali della provincia da parte dell’allora governatore Pd Enrico Rossi e compagni, con milioni di euro spesi e zero risultati.
Bernardi ha poi ripercorso le tappe della vicenda del Monoblocco: “Dopo la decisione di demolire il Monoblocco perché inagibile e staticamente a rischio crollo, il 18 Marzo in piena pandemia e con il NOA al collasso, i vertici PD della Regione avevano cambiato idea e rivalutato la struttura di Carrara reputata di nuovo agibile anche come ospedale. Per questo era stato riattivato il vecchio Pronto Soccorso con la realizzazione di dieci posti letto di terapia intensiva e altri letti che avrebbero dovuto essere individuati nella ex Oculistica. A Massa erano stati ricavati 28 posti di Terapia intensiva al primo piano del vecchio ospedale e altri interventi avrebbero dovuto essere realizzati ai piani terzo, quarto e quinto per 53 posti di degenza ordinaria, il tutto con un finanziamento di 1 milione e 800 mila euro. Il delirio di questi giorni con la proposta di individuare l'ospedale di Pontremoli per malati Covid, era già stato raggiunto a fine aprile quando l’ex Pronto Soccorso del Monoblocco, nel giro di 15 giorni era stato di nuovo chiuso definitivamente perché dichiarato reparto “dormiente“.”
Dura la critica di Bernardi per i soldi buttati via prima da Rossi e adesso da Giani che ha approntato il centreo di tracciamento a Carrarafiere ed ha bacchettato gli esponenti del Pd per essere stati, a suo parere, più concentrati nella campagna elettorale durante l’estate, che sugli adeguamenti delle strutture in revisione della seconda ondata del coronavirus.
“Non ci hanno né convinto né rassicurato - ha concluso Bernardi - le strumentali dichiarazioni buttate lì a caso dal consigliere Giacomo Bugliani ancora in cerca di assessorato. Il nostro Monoblocco salvato dalla demolizione dai cittadini e dai comitati scesi in piazza, non è solo un insieme di ambulatori, perché a meno che il reparto di cure intermedie non sia stato già smantellato, finora era funzionante. In sintesi la domanda che si pongono tutti i cittadini è : cosa ci succederà ora?”.
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Prosegue il fitto giro di incontri del nuovo presidente del Consiglio regionale, Antonio Mazzeo, con i sindaci e i presidenti di Provincia della Toscana. Questa mattina Mazzeo ha incontrato, alle 10, il presidente della provincia di Massa Carrara, Gianni Lorenzetti; alle 11 il sindaco di Massa, Francesco Persiani, e alle 12.30 il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale.
Per il presidente dell'Assemblea toscana si tratta della settima provincia toccata in poco più di tre settimane, dopo le visite effettuate a Firenze, Prato, Pistoia, Pisa, Livorno e Lucca. Visite che hanno l'obiettivo di consolidare ulteriormente la vicinanza e i rapporti del Consiglio regionale con tutti i territori regionali, specie in questo particolare momento di crisi. E al centro di tutti gli incontri c'è stata infatti l'emergenza sanitaria e i riverberi che essa ha sull'economia delle varie aree. Il presidente ha sottolineato "la volontà di rafforzare il rapporto tra Province e Regione e tra Comuni e Regione, specialmente nelle aree più periferiche della Toscana".
Da parte nostra, ha assicurato Mazzeo ai rappresentanti degli enti locali, "garantiamo assoluta disponibilità a essere punto di riferimento e raccordo istituzionale". "Dobbiamo lavorare tutti insieme – ha proseguito - per superare questo straordinario momento di difficoltà dal punto di vista sanitario ma anche economico e sociale, in un territorio già fortemente colpito dalla crisi e che purtroppo registra un tasso alto di disoccupazione".
La necessità di favorire la ripresa deve infine accompagnarsi, ha spiegato Mazzeo, "al massimo impegno per garantire e implementare il rispetto della sicurezza sul lavoro che è e dovrà rimanere sempre un diritto assoluto e irrinunciabile".
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