Politica
Tognini, consigliere provinciale FI: "Scelta vincente, la Provincia volta pagina. Archiviata l'egemonia della sinistra"
Omar Tognini, consigliere provinciale in carica e capogruppo di Forza Italia in Provincia, si congratula con Roberto Valettini per l'elezione a Presidente della Provincia, sottolineando con…

Provinciali di Massa-Carrara, Sottanelli deputato di Azione: “Congratulazioni a Valettini. Vince un progetto moderato, Azione decisiva”
"A Roberto Valettini rivolgo le congratulazioni di Azione per l’elezione a Presidente della Provincia di Massa-Carrara e i migliori auguri di buon lavoro. È stata…

Vallettini Presidente della Provincia di Massa-Carrara. Marco Guidi, coordinatore provinciale di FdI e consigliere regionale: "Questa è la sconfitta del PD"
«Ha vinto il territorio, ha perso il Partito Democratico», commenta così il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia e consigliere regionale Marco Guidi dopo

Il consigliere Massimiliano Manuel di FdI: "Dalla Regione 480 mila euro per la manutenzione della palestra dell'Istituto Zaccagna di Carrara"
"Dopo 6 anni di chiusura della palestra e gravi disagi per studenti e professori, arriva finalmente una risposta concreta a un problema che per troppo tempo…

Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. L'analisi del voto fascia per fascia. Al sindaco di Aulla il 50,94% dei voti ponderati
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. Il sindaco di Aulla, candidato della coalizione di centrodestra, ha battuto Gianluigi Giannetti, sindaco di Fivizzano,…

Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

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Se dopo cinque anni un sindaco con le valige in mano, ancora non ha compreso a che gioco ha giocato per tutto questo tempo, che non ha capito che quando si parla di marmo si parla di imprese, lavoro, investimenti e che in gioco c’è il futuro della comunità che a lui si era affidata, questo deve preoccupare seriamente.
Caro sindaco, che Le piaccia o no, a Carrara il settore del marmo, nella sua complessità, comprende centinaia di imprese e migliaia di lavoratori che quotidianamente leggono le esternazioni schizofreniche di un’amministrazione e di un sindaco che proprio non ce la fa a capire che amministrare è anche fatica e sofferenza: la fatica di dover scegliere tra quello che si può e il rinunciare a quello che si vorrebbe.
Nelle dichiarazioni che sono spesso il contrario dei comportamenti il sindaco e i suoi fidi grillini non ce la fanno a lasciarsi alle spalle la vuota verbosità residuo dei bei tempi dei Vaffa.
Stando all’opposizione le cose venivano facili: via i “pluricentenari privilegi” le cave al Popolo, i Beni estimati si cancellavano con un semplice atto di consiglio comunale e, infine, via i “psedudomafiosi” dalle poltrone del potere.
In pochi giorni il Sindaco e l’amministrazione sono passati dalla volontà di allungare le concessioni all’infinito in cambio di pochi spiccioli, all’esproprio proletario con dichiarazioni squinternate che possono generare gravi conseguenze al comune e alle imprese.
Ci troviamo davanti alla schizofrenia di chi, dopo anni di Palazzo, vagheggia rivoluzioni incompiute come se in questo tempo avesse vissuto sulla luna e non da sindaco di una città che avrebbe necessità di essere amministrata con una visione di futuro ancorata alla solidità delle montagne e al lavoro in cava e al piano.
La cosa peggiore, stando alle cronache, è che non hanno imparato la lezione, anzi, l’hanno proprio sprecata.
No caro Sindaco: Lei ha sbagliato ancora una volta.
Confonde i sogni che ha fatto e le promesse che non ha mantenuto, con la realtà che la condanna ogni giorno oltre i Tribunali amministrativi e pare che più si avvicina la fine del mandato più tenti di avvelenare le sorgenti.
Carrara è città di fatiche e di lotte storiche ma non ha mai perso il senso della sua identità; quella delle cave è ancora la battaglia più significativa, simbolica anche, ma si fonda sul confronto quotidiano, con una storia propria che va conosciuta e con essa armonizzata.
Finiti i tempi di Nerone e Caligola, oggi, che lo si voglia o no, si amministra con leggi e regolamenti ma anche con un equilibrato dialogo alla luce del sole, cercando di disegnare traiettorie che devono partire con i tempi giusti per puntare verso obiettivi che la nostra Città può raggiungere.
E quando dico la Città intendo quella che verrà e che nascerà solo se oggi sappiamo mettere i semi giusti, di ragionevolezza, di volontà, di conoscenza, di rispetto e di tutela degli interessi di tutti, non dimenticando i lavoratori che ne fanno parte, a pieno titolo, con le loro famiglie.
Molte cose nel tempo si sono tentate, alcune ancora attendono risposte, le avevano avviate diversi sindaci, tutti più seri di Lei, alcuni più arditi altri più prudenti ma tutti sempre coscienti delle responsabilità che portavano davanti ai cittadini che alla fine comunque li hanno sempre rispettati perché li avevano sempre trattati da Cittadini e non da elettori da sedurre con promesse fondate sul nulla.
Per fortuna la primavera è prossima.
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"Si è rotta l'unità del centrodestra - commenta laconico, senza scomporsi, il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia Marco Guidi all'indomani della ufficializzazione della candidatura di Simone Caffaz alla carica di sindaco di Carrara per la coalizione formata da Lega, Forza Italia e alcuni liste civiche - Spiace verificare che Lega e Forza Italia vadano avanti col candidato Simone Caffaz. E' rottura e qualcuno se ne dovrà fare carico".
Guidi non ha dubbi sulla rotta che seguirà Fratelli d'Italia: "Continueremo a lavorare con le liste civiche per trovare il candidato giusto che restituisca dignità a Carrara. Prendiamo atto che qualcuno ha voluto lavorare per rompere il centrodestra: per noi Caffaz non poteva fare sintesi tra le varie anime del centrodestra e di fatto stanno cercando di imporla. Ma Caffaz è il candidato di Forza Italia e Lega, non di Fratelli d'Italia".
Parla di liste civiche presenti in città con cui cercare sintonia, Guidi: "Caffaz è espressione di Forza Italia ma io penso che la città chieda un profilo diverso. Cercheremo di operare come abbiamo già fatto su Massa, che con Francesco Persiani ha aggregato e non diviso il centrodestra".
E' estremamente scettico Marco Guidi sulla strada imboccata da Lega e Forza Italia: "Pensare di affrontare la competizione elettorale senza Fratelli d'Italia - ha concluso il coordinatore provinciale - una forza politica attestata al 20 per cento nei sondaggi, non è un buon inizio per il centrodestra: speriamo che qualcuno faccia un passo indietro".
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Stefano Alberti denuncia in un comunicato, il protrarsi delle decisioni da prendersi nei confronti della scuola di Castsgnetola, che avendo pochi iscritti, rischia la chiusura.
"Il tempo scorre - scrive - e ancora non è stato messo un punto fermo, la formazione della classe prima in deroga al limite minimo dei , quindici alunni. C'erano e ci sono però forti motivazioni a supporto della deroga- continua - un numero di iscrizioni, tredici, non lontano dal limite stabilito dalle norme nazionali, con una bambina disabile affetta da una patologia neurodegenerativa. Senza contare l'importanza che la scuola riveste per tutta la comunità della frazione di Castagnetola".
"Non basta, - prosegue - come ha fatto il sindaco e l'assessore invocare che il loro impegno c'è stato tutto affinché la prima di Castagnetola partisse. Cartina tornasole del disimpegno di questa amministrazione è stata la Commissione Istruzione del comune di Massa presieduta dalla Consigliera Tognini. Ad una prima riunione veniva garantita, dal sindaco e dall'assessora, che la soluzione era stata trovata con il congegno della dislocazione, un meccanismo che non risolve del tutto il problema ma che permette di mantenere la prima " fisicamente" a Castagnetola ma con l'iscrizione in un altro plesso, e l'assegnazione di una maestra. Chiedo sia sensato e responsabile una azione amministrativa forte in difesa della scuola di Castagnetola chiedendo l'attivazione in deroga della prima classe con l'assegnazione della maestra di ruolo".
"Questo è quello che dobbiamo fare oggi - conclude - e per il futuro adeguare i criteri di programmazione della scuola dell'infanzia per cercare prevenire la cancellazione delle scuole di prossimità".
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Italia Nostra sez. Apuo-Lunense apre un ciclo di conferenze e di incontri, per parlare delle criticità dell'intero territorio e lo fa attingendo dal suo "quaderno", vale a dire dal suo archivio e dalle sue battaglie storiche. Si parte con Marina: il 21 luglio, alle 18:00, presso il "Fortino" la costruzione storica che si trova nella pineta dietro il campo dei pini in evidente stato di degrado. "Italia Nostra apre i suoi quaderni" è il titolo dell'iniziativa e nel comunicato l'associazione culturale e ambientalista spiega:" L'edificio, diversamente da quanto dice il nome con cui è comunemente designato dai marinelli non era parte di una fortificazione. Era la base di un telegrafo "ottico". Di questo sistema di comunicazione a vista, di cui saranno illustrate storia e funzionamento, vorremmo promuovere un intervento di recupero e di valorizzazione, convinti che anche interventi circoscritti, minimi, possono essere un punto di partenza per una riqualificazione e una manutenzione diffusa del territorio".
"Gli incontri successivi-prosegue la nota stampa di Italia Nostra elencando i nodi che verranno affrontati per quel che concerne Marina-ancora relativi a Marina di Carrara affronteranno anche aspetti molto critici, tra i quali i rischi legati all'ampliamento del porto, la pianificazione di un "sistema del verde", la creazione di un'oasi naturalistica tra Fossa Maestra e Parmignola, il ripristino dello "storico" giardino accanto al defunto hotel Mediterraneo - autentico monstrum in pieno centro -, il recupero a fini sportivi del Campo dei Pini, il miglioramento della mobilità, un sistema di controllo dell'inquinamento acustico, la gestione partecipata e responsabile dei beni comuni (storico-culturali e ambientali, materiali e immateriali)".
"Sarà una serie di incontri aperti ai cittadini aventi come focus alcune criticità a Marina di Carrara. In seguito, si ripeterà lo stesso format per altre frazioni del nostro Comune" si spiega nel comunicato.
Parteciperanno Emanuela Biso e Mario Venutelli, rispettivamente presidente ed ex presidente di Italia Nostra Apuo-Lunense. Interverranno l'ambientalista Riccardo Canesi e gli storici locali Pietro Di Pierro e Beniamino Gemignani.
"Italia Nostra invita i cittadini interessati al nostro territorio a partecipare in modo attivo con contributi di idee e di conoscenze, con la propria capacità critica e di controllo. Li invitiamo a scriverci, fortemente confidenti nella potenzialità incisiva di una cittadinanza attiva, corresponsabile e propositiva. (
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"L'Accademia è stata amministrata nel migliore dei modi possibili". Con questa frase si concludeva la relazione del nucleo di valutazione nominato dal Mef (Ministero Economia e Finanze) del maggio del 2015, durante il governo Renzi (di centrosinistra) al termine dei sei anni di mandato che hanno fatto di Simone Caffaz il più longevo inquilino di Palazzo del Principe nella storia della Repubblica.
"In una città nel degrado più totale dopo 60 anni di amministrazioni di sinistra e 4 a Cinque Stelle - si legge nella nota -, un buon amministratore è una merce rara e preziosa. Carrara deve ripartire da una persona seria, onesta, competente, giovane, proveniente dal civismo e con una comprovata esperienza nell'amministrazione pubblica. Oggi sono finiti i tempi dei dilettanti allo sbaraglio del Movimento 5 Stelle così come cinque anni fa erano terminati quelli della macchina del consenso clientelare della sinistr"a.
I tre partiti (Lega-Salvini Premier, Forza Italia e Cambiamo con Toti), unitamente alle 3 liste civiche e al movimento Verdi Italia per Carrara, dopo un percorso lungo un anno e dopo aver incontrato una parte significativa della città e delle categorie economiche, sono lieti di annunciare di puntare proprio su Simone Caffaz in vista delle elezioni amministrative della prossima primavera.
Quest'ultimo, dopo una lunga riflessione personale e politica, e dopo aver incontrato le forze politiche e gli ultimi due candidati rimasti in lizza con lui (l'ex presidente provinciale dell'ordine degli avvocati Salvatore Gioè e il segretario provinciale della Lega Nicola Pieruccini) e aver ottenuto da questi ultimi il consenso e il sostegno, ha deciso di accettare la candidatura.
"Quello che va oggi a cominciare - prosegue il comunicato - sarà un viaggio lungo ed entusiasmante nel quale cercheremo di coinvolgere la parte migliore della città e tirare fuori le energie sopite da tanti anni di cattiva amministrazione sulla base di una visione di città nuova e moderna, capace di interrompere la crisi e inaugurare il rilancio. Il programma sarà conseguente a questa visione da tutti noi condivisa e a un'ampissima campagna di ascolto a cui Simone Caffaz, assieme alle forze politiche e alle personalità della coalizione, darà vita in questi mesi estivi. Siamo certi che, già oggi, la nostra sia la prima coalizione della città in termini di consenso elettorale e rappresenti più di un carrarese su tre. Si è formata al termine di un lungo percorso in cui abbiamo condiviso ideali, valori e progetti e su questi vogliamo confrontarci ulteriormente, grazie anche al nostro candidato sindaco, con altri partiti, movimenti e associazioni in modo da puntare alla vittoria al primo turno".
"A tutte le forze politiche e civiche - conclude la nota -, ai movimenti e alle associazioni che non si riconoscono nella falsa rivoluzione del Movimento Cinque Stelle e nella restaurazione del Partito Democratico rivolgiamo un accorato appello a partecipare, assieme a noi, al più grandioso progetto politico e amministrativo di cambiamento, rinascita e rinnovamento della città, trasversale alle ideologie e agli schieramenti politici nazionali. La certezza che abbiamo oggi e che vogliamo trasmettere ai cittadini carraresi è quella di vincere le prossime elezioni amministrative e restituire alla città e ai giovani un futuro all'altezza della nostra storia. In bocca al lupo a Simone Caffaz e a tutti noi".
Chi è Simone Caffaz
47 anni, sposato con un figlio, laureato in scienze politiche, è un imprenditore nel settore tessile. Giornalista professionista, in passato ha collaborato a lungo con quotidiani e periodici ed è stato direttore di Tele Toscana Nord, Tele Riviera e dello Svegliarino, lo storico periodico della città di Carrara. Scrittore di saggi storici, è il massimo esperto del periodo delle leggi razziali e della persecuzione antiebraica in terra apuana. Dal 2009 al 2015 è stato presidente dell'Accademia di Belle Arti di Carrara, dando un particolare impulso alla scuola che, durante il suo mandato, incrementò notevolmente il numero degli iscritti e recuperò una parte significativa del proprio patrimonio storico e artistico.
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La Regione Toscana faccia chiarezza sulla sanità e sui servizi socio assistenziali. Non ci piacciono le modalità operative del governatore che agisce a mezzo di ordinanze con le quali in modo dispotico gestisce le relazioni sindacali e di conseguenza il personale dipendente della sanità.
Enzo Mastorci spiega che le segreterie regionali hanno chiesto da tempo un incontro urgente con la regione, che però ad oggi non ha ricevuto riscontro.
“L’ordinanza 56 del 23 giugno che dispone per le ASL di mettere a disposizione delle RSA il personale infermieristico – tuona Mastorci - è fuori luogo e fuori tempo. La gestione autoritaria del personale infermieristico non risolve il problema caro presidente, lo rinvia soltanto. Tra poco la stessa sorte toccherà agli operatori socio sanitari”.
Da qui, parte un duro elenco di domande senza risposta, che il segretario Cisl FP rinnova alla regione: “Quale posizione ha assunto la regione Toscana circa la possibilità di aumentare e/o sbloccare il numero chiuso alle facoltà di Scienze Infermieristiche che grazie al decreto Ministero dell’Università e della Ricerca aumenteranno del 13%. La CISL FP a livello regionale ha già detto che l’aumento delle nuove matricole è insufficiente rispetto al fabbisogno”.
Ed ancora: “Quali misure ha disposto la regione Toscana rispetto alla formazione di nuovi OSS che ad oggi rimane ad unico appannaggio delle ASL ? Queste sono le scelte politiche che dovrebbe fare la regione per dare una risposta su servizi e lavoratori?”.
Secondo Mastorci: “Non è tollerabile che dopo mesi di emergenza, con turni doppi e riposi saltati allo stesso personale infermieristico già spremuto e al quale è stato chiesto un ulteriore enorme sforzo nella campagna vaccinale, adesso venga chiesto di andare in soccorso alle RSA. Le residenza sanitaria assistite sono sicuramente in gravi e grandi difficoltà ma il problema non si risolve facendo girare il personale come fosse una trottola “.
Secondo la CISL, dunque, è necessaria una convocazione urgente che imponga scelte coraggiose partendo da un presupposto certo: il personale infermieristico è ormai esausto.
“Nella realtà di Massa Carrara e Lunigiana – spiega Mastorci - gli infermieri in servizio al 31 maggio erano 1129 al netto delle lunghe assenze per malattie: quindi 118 nuovi infermieri in più rispetto all’epoca pre covid, registrati al 31-12-2019, che sono serviti per fronteggiare l’emergenza. A fronte dei nuovi reparti e delle nuove funzioni il personale è attualmente insufficiente anche per una normale ripresa delle prestazioni sanitarie. Allo stesso personale non è possibile chiedere ulteriori sacrifici nemmeno con prestazioni aggiuntive”.
“Ci piacerebbe sapere – incalza Mastorci – dove la regione Toscana ritiene che il personale infermieristico sia in sovrannumero. Il personale sanitario ha risposto alla grande fronteggiando la prima ondata covid con strumenti e dispositivi di protezione individuale insufficienti adattandosi alle continue e necessarie trasformazione dei reparti. Ha sopperito anche alla strutturale carenza organizzativa dei presidi ospedalieri e territoriali meritandosi l’appellativo di “ angeli “ e non vorremmo che questo fosse dimenticaro”.
“La regione Toscana – conclude Mastorci - proceda speditamente con le nuove assunzioni quanto mai necessarie. Ricordiamo al governatore che non è stato neppure approntato il piano ferie ed il riposo per gli operatori è quanto mai necessario”.
M.C.
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La Sezione Apuo-Lunense “L. Biso”” di Italia Nostra organizza una serie di incontri aperti ai cittadini aventi come focus alcune criticità a Marina di Carrara. In seguito, si ripeterà lo stesso format per altre frazioni del nostro Comune.
Con il titolo “Italia Nostra apre i suoi quaderni” si vuole sottolineare che gli argomenti (di diversa rilevanza) non sono nuovi per Italia Nostra, ma fanno parte della sua storia e del suo impegno ultradecennale, purtroppo spesso deluso.
Il primo incontro, che si svolgerà alle 18 di mercoledì 21 luglio, sarà dedicato al “Fortino”, ovvero la struttura circolare in pietra, di oltre due secoli, presente nella pineta in via Garibaldi presso il Campo dei Pini, dove si terrà l’incontro.
L’edificio, diversamente da quanto dice il nome con cui è comunemente designato dai marinelli, non era parte di una fortificazione. Era la base di un telegrafo “ottico”. Di questo sistema di comunicazione a vista, di cui saranno illustrate storia e funzionamento, vorremmo promuovere un intervento di recupero e di valorizzazione, convinti che anche interventi circoscritti, minimi, possono essere un punto di partenza per una riqualificazione e una manutenzione diffusa del territorio.
Gli incontri successivi ancora relativi a Marina di Carrara affronteranno anche aspetti molto critici, tra i quali i rischi legati all’ampliamento del porto, la pianificazione di un “sistema del verde”, la creazione di un‘oasi naturalistica tra Fossa Maestra e Parmignola, il ripristino dello “storico” giardino accanto al defunto hotel Mediterraneo - autentico monstrum in pieno centro -, il recupero a fini sportivi del Campo dei Pini, il miglioramento della mobilità, un sistema di controllo dell’inquinamento acustico, la gestione partecipata e responsabile dei beni comuni (storico-culturali e ambientali, materiali e immateriali).
Parteciperanno Emanuela Biso e Mario Venutelli, rispettivamente presidente ed ex presidente di Italia Nostra Apuo-Lunense. Interverranno l’ambientalista Riccardo Canesi e gli storici locali Pietro Di Pierro e Beniamino Gemignani.
Italia Nostra invita i cittadini interessati al nostro territorio a partecipare in modo attivo con contributi di idee e di conoscenze, con la propria capacità critica e di controllo. Li invitiamo a scriverci, fortemente confidenti nella potenzialità incisiva di una cittadinanza attiva, corresponsabile e propositiva. (
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Alla luce delle polemiche che ancora si leggono sulla stampa, e che chiamano in causa (in parte impropriamente, per il vero) l’amministrazione comunale, nonché delle preoccupazioni, più formali che sostanziali, che da varie parti vengono manifestate riguardo questa vicenda, senza peraltro aver mai proposto alcuna ipotesi di soluzione, il sindaco Francesco Persiani e l’assessore all’istruzione Nadia Marnica intendono precisare quanto segue: “Non siamo mai rimasti indifferenti alle necessità dei genitori, che abbiamo ricevuto in più occasioni, ed abbiamo individuato una soluzione che, almeno per l’anno scolastico 2021/2022, con un’organizzazione interna, consentirebbe la creazione della classe prima. Già lo scorso anno ci siamo mossi per salvaguardare quell’istituto che per noi è una importante risorsa. La scelta, condivisa dal Prefetto Ventrice, che ringraziamo per l’impegno a propria volta profuso, nel corso dell’incontro dello scorso 24 maggio, era stata spiegata alle famiglie e doveva essere recepita dall’Istituto scolastico. Continuando a pervenire all’amministrazione la comprensibile preoccupazione dei genitori, la stessa scuola è stata sollecitata a fornire informazioni circa l’approvazione della delibera di delocalizzazione degli iscritti di Castagnetola presso la scuola primaria. Se il percorso ancora non è stato attuato, questo è indipendente dalla volontà dell’amministrazione comunale che ha preso a cuore la questione cercando una soluzione nell’immediato per poi affrontare il problema degli anni futuri, nelle dovute sedi”.
Si tratta quindi di scongiurare il depotenziamento della scuola di Castagnetola ritenendo importante mantenere una scuola di prossimità, agevolando quanto più possibile le famiglie, ed evitando così uno svuotamento del plesso territoriale, con un conseguente rischio di chiusura. L’amministrazione comunale, pertanto, ha messo in campo tutto quanto nella proprie possibilità ma le risposte finali, per dare concretezza alla soluzione della vicenda, debbono ora giungere a livello scolastico da parte della Dirigente dell’Istituto.
Proprio nei giorni scorsi l’Assessore Marnica, con una propria comunicazione, ha nuovamente sollecitato l’adozione immediata dei provvedimenti necessari, che, si ribadisce, competono esclusivamente alla Dirigente attuare, chiedendo di essere rassicurati in proposito.
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La Lega Massa esprime ancora una volta la propria soddisfazione per l'avvio di un percorso importante come quello dell'adozione dei piani attuativi dei bacini estrattivi.
In un comunicato rende nota l'azione intrapresa nell'ultimo consiglio comunale:"Nello scorso consiglio comunale:" Dove c'e' anarchia trova spazio la disonestà ed è proprio questo che dobbiamo evitare-scrive- i piani di coltivazione che verranno rilasciati ai sensi dei PABE, introdurranno per la prima volta importanti novità, come il rilievo periodico delle cave attraverso droni e laser scanner, il sistema di tracciabilità attraverso chip dei blocchi estratti e l'implementazione della lavorazione obbligatoria in filiera corta. Ai concessionari- continua - verrà riconosciuto il 50% del volume totale escavabile, richiedendo, al fine del raggiungimento del 100%, l'ottenimento di particolari certificazioni ambientali e procedurali nonchè l'assunzione di nuovo personale. Verrà quindi ulteriormente ridotto l'impatto ambientale del lavoro delle aziende ed aumentata la sicurezza per i lavoratori. Con l'adozione dei PABE è iniziato un percorso che garantirà la più ampia partecipazione da parte di associazioni e cittadini, che attraverso lo strumento delle osservazioni, potranno suggerire migliorie o correzioni. L'amministrazione comunale ha già effettuato alcune videoconferenze di presentazione e ne effettuerà altre proprio per confrontarsi sul tema".
La Lega conclude ribadendo il pieno appoggio all'amministrazione Persiani, avvallata dal voto compatto in consiglio comunale.
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"Le immagini dei bagni allagati di Massa Carrara fanno arrabbiare e preoccupare proprio nel bel mezzo della stagione turistico-balneare. E' sconfortante vedere proprietari e gestori degli stabilimenti balneari togliere con i secchi l'acqua del mare dalle proprie strutture, gli interventi messi in campo sino ad ora sono evidentemente insufficienti visto che l'ultima mareggiata ha riproposto il problema in tutta la sua gravità. Ho presentato un'interrogazione alla Regione in cui chiedo quali interventi intende attuare per trovare una soluzione duratura all'erosione costiera; se non ritiene di prevedere una diversa programmazione per le operazioni di ripascimento, spostandole ai primi mesi dell'autunno così da non provocare danni alla stagione estiva; se si prevede un sostegno economico alle attività del settore turistico-balneare danneggiate dal fenomeno dell'erosione" annuncia il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Vittorio Fantozzi, che ha ricevuto le segnalazioni del Coordinatore Fdi per la provincia di Massa Carrara, Marco Guidi, del capogruppo in Comune a Massa, Alessandro Amorese, e del delegato di Costa del Comune di Massa, Marco Amorese.
"E' necessario valutare una soluzione globale al problema dell'erosione costiera e non solo misure di emergenza, le attività economiche e ricettive hanno bisogno di una risposta complessiva e definitiva al problema -sottolinea Fantozzi- La Regione ha stanziato 9,3 milioni di euro per il biennio 2018-2019 e lo scorso marzo la Giunta regionale ha approvato la delibera con il primo stralcio del Documento Operativo per la Costa 2021, contenente le attività di ripristino della costa toscana ed in particolare delle spiagge maggiormente colpite dalle mareggiate dello scorso inverno. Si tratta di 12 interventi per i quali vengono messi a disposizione 2,5 milioni di euro. Un quinto di questi fondi è destinato al litorale massese, da dividere in due lotti operativi per Marina di Massa e Ronchi. Inoltre a febbraio è stata istituita una task force permanente per affrontare il fenomeno dell'erosione costiera. Purtroppo, però, la somma regionale stanziata non basta a dare il necessario apporto di sabbia, considerato che nel documento elaborato dai Comuni di Massa, Montignoso e Forte dei Marmi, dalla Provincia e dai balneari, si evidenzia la mancanza di 200mila metri cubi di sabbia da distribuire su 2,5 chilometri di costa. I balneari lo hanno detto a chiare lettere alla Regione: la quantità di sabbia stanziata è irrisoria rispetto alla necessità!".
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