Politica
Scarsa manutenzione e degrado nei parchi pubblici massesi: Stefano Benedetti accusa Paolo Casotti e chiede nuovi bandi per riassegnarne la gestione e chiede
Parchi pubblici nel degrado e manutenzione inesistente a Massa: la responsabilità della situazione critica, secondo Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova e membro del direttivo di Forza…

Piazza Donatori di Sangue nel degrado: Fratelli d'Italia Massa chiede intervento immediato
“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il…

Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

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Decine di persone in coda, molte delle quali over 70, fuori dall’ingresso del distretto Asl di Avenza in attesa di ricevere il vaccino anti-influenazale a partire dalle prima ore della mattinata di oggi, quindi on una temperatura di circa dieci gradi.
Questa è la fotografia scattata da Lucian Martisca e Gianni Musetti di Forza Italia, di quello che loro hanno segnalato come ennesimo disservizio di Asl. A rivolgersi a Martisca e a Musetti sono stati molti cittadini che hanno vissuto la situazione sulla loro pelle e i due esponenti di Forza Italia non hanno esitato a definire la vicenda paradossale: “Ci vietano di fare pranzi di famiglia e di andare al ristorante – hanno detto Martisca e Musetti - mentre nei distretti sanitari si lascia che si verifichino situazioni che assomigliano molto a tentativi di mettere alla prova dei cittadini per vedere chi è davvero interessato a fare il vaccino. Molti ci hanno confermato di aver desistito di fronte a una tale coda e altri, invece hanno detto di aver scelto di restare in auto col motore acceso in attesa del proprio turno per evitare di prendere freddo. “.
Martisca e Musetti non hanno avuto dubbi nell’indicare in Gsabriele Morotti, presidente dell’Usl Toscana nord ovest, il principale responsabile di una situazione ormai fuori controllo, ed hanno rimarcato come quella di oggi sia solo l’ultima di una serie di occasioni che avrebbero evidenziato l’incompetenza di Morotti dal quale i cittadini esasperati non possono più accettare scuse.
“Invitiamo il sindaco Francesco De Pasquale – hanno continuato Martisca e Musetti - che poche settimane fa ha affermato di essere dalla parte dei cittadini scendendo in piazza contro l’attuale governo, guidato peraltro dal sua stesso partito, a prendere atto del malessere e della disorganizzazione che regna in luoghi chiave della città. Se è davvero dalla parte dei cittadini, venga alle 7 del mattino davanti al distretto sanitario di Avenza, a vedere ciò che succede e a dimostrare che non è sindaco solo a parole.”. Martisca e Musetti hanno poi rivolto un appello al presidente Morotti chiedendo di allestire una zona di attesa all’ interno dei vari distretti sanitari del comune, oppure di usare il Monoblocco come unico punto in cui effettuare i vaccini, in vista anche dei vaccini che verranno fatti per il covid nel 2021, in virtù del maggior spazio che la struttura ha a disposzione.
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Non ci sta, Roberta Crudeli, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Carrara, alle accuse che le ha rivolto Nicola Pieruccini, coordinatore comunale della Lega in merito all’ordine del giorno sulla situazione dei lavoratori del Cup che la Crudeli presenterà domani sera in consiglio comunale e che da ieri è stato reso pubblico sulla stampa.
Una doppia accusa di aver copiato il testo prima dalla mozione presentata nel corso dell’estate dal centro destra carrarese poi di averlo praticamente copincollato dalla stessa mozione protocollata dal consigliere del Pd Alberti del comune di Massa e, soprattutto, di non essersi mai interessata delle sorti dei lavoratori del Cup durante i mesi di protesta. Roberta Crudeli, che è la responsabile del settore infermieristico del reparto di oncologia del Monoblocco di Carrara, ha rispedito al mittente tutte le accuse e ha colto l’occasione per togliersi anche alcuni sassolini dalle scarpe.
“ Io non ho copiato proprio nulla – ha esordito la Crudeli – tanto meno lo avrei fatto da una mozione del centrodestra. E’ vero che il mio ordine del giorno è molto simile a quello presentato dal mio omologo massese ma è ovvio che apparteniamo allo stesso partito e che abbiamo seguito entrambi una scelta condivisa con il Pd provinciale. Sicuramente il mio intento non era quello di farmi pubblicità anche perché non ne ho alcun bisogno. Il risultato elettorale che ho ottenuto alle regionali parla da solo ed è stato raggiunto senza l’uso di camper, manifesti, cene e presenza dei leader nazionali del partito come invece ha fatto Pieruccini che ha anche portato Salvini a Carrara ma ha preso un quinto dei voti che ho preso io. La gente sa benissimo chi sono io e chi è lui. Ancor meno accetto l’accusa di non essermi mai interessata alla situazione delle lavoratrici del Cup: io lavoro in ospedale e parlo con loro ogni giorno. Non è necessario andare sui giornali per dimostrare partecipazione alla loro causa. Ci sono molte cose che si possono fare anche restando in silenzio. Ho voluto rendere pubblico l’ordine del giorno che presenterò domani proprio perché ho molto a cuore la situazione lavorativa di queste persone e perché credo sia doveroso adesso trovare una soluzione. Per questo motivo ho coinvolto il sindaco di Carrara e anche quello di Massa e il presidente della Provincia in modo che loro che sono le cariche più importanti della Conferenza Zonale possano unire le forze e portare le istanze del territorio in Regione. Sono inoltre convinta che sul problema dei lavoratori del Cup non ci dovrebbero essere lotte politiche sul chi arriva primo e io non accetto lezioni da leghisti improvvisati dell’ultima ora. Comunque voglio ricordare a Pieruccini il disastro compiuto dal governo leghista della Lombardia nella prima ondata del covid rispetto a come l’emergenza è stata gestita nella Toscana governata dal Pd.”. E in conclusione Roberta Crudeli ha voluto anche parlare nella veste di operatrice sanitaria impegnata ogni giorno su quelli che oggi sono i fronti più caldi e pericolosi dell’emergenza: “ Bisogna farla finita di speculare su un momento così difficile come quello che stiamo vivendo. Chi specula su una situazione che ha messo in ginocchio tutto il mondo non meriterebbe neppure risposta. Io vado a lavorare tutti i giorni in ospedale e credo che adesso ci voglia solo rispetto per i malati e chi lavora nella sanità.”.
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L’ordine del giorno che chiede una rapida conclusione del processo di internalizzazione dei lavoratori del Cup, che sarà presentato domani sera nel corso del consiglio comunale di Carrara dalla capogruppo del Pd Roberta Crudeli, ha scatenato le ire di Nicola Pieruccini, commissario comunale della Lega Salvini premier che ha parlato di mozione copiata da quella del centro destra e di strumentalizzazione dei lavoratori del Cup che per anni sarebbero stati precari proprio per colpa del Pd.
Pieruccini non ha negato il valore intrinseco e democratico della mozione, ricordando che la stessa era stata già presentata in Regione a luglio dal centrodestra, ma ha messo in discussione le vere finalità della consigliera Crudeli accusandola di cercare visibilità personale ed ha anche lanciato una frecciata al sindaco di Carrara, De Pasquale, prevedendo che neppure la mozione della Crudeli sarà presa in considerazione come già successo per quella sul Monoblocco.
Ma è sulla battaglia sul campo al fianco dei lavoratori del Cup che Pieruccini ha fatto più leva: “La Lega c’era alla manifestazione dei lavoratori del CUP che, in piena emergenza Covid, chiedevano il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da sette anni, ma in quella occasione non si sono fatti vedere gli esponenti di spicco del Pd ne’ locale, né regionale. La Lega era al fianco dei dipendenti del CUP anche nel settembre 2019 al culmine degli scioperi organizzati dai sindacali che avevano chiesto alla Regione Toscana di iniziare un percorso di internalizzazione, in una manifestazione in cui spiccava la clamorosa assenza di bandiere rosse sventolanti.”.
Pieruccini ha anche analizzato gli ultimi sviluppi della vicenda: “La vertenza ha fatto emergere in questi giorni un caos incontrollato all'interno del Pd provinciale che per certi aspetti è quantomeno paradossale. A giugno il consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani aveva finalmente deciso di presentare una mozione con l’obiettivo di garantire ai dipendenti del CUP una giusta retribuzione. Ma, nel suo testo mancava la richiesta internalizzazione. Ad agosto, i vertici regionali del Pd, consapevoli che la categoria dei lavoratori del Cup si era sentita troppe volte presa in giro da promesse mai mantenute del partito, della Asl e della Regione Toscana non avevano mai mantenuto, in cambio di appalto del servizio al personale era stato riconosciuto il contratto delle cooperative sociali che per i sindacati era stato assolutamente peggiorativo in merito alle condizioni economiche per i prossimi quattro anni. Agli inizi di novembre Elisabetta Sordi, candidata del Pd in Lunigiana, ha chiesto di intraprendere la strada della stabilizzazione per i dipendenti del CUP confidando sul fidato lavoro di Bugliani mentre a Massa il consigliere del Pd Stefano Alberti si è schierato decisamente contro alla presentazione della mozione da parte del centrodestra con l’obiettivo di internalizzare i lavoratori del Centro Unico di Prenotazione adducendo a giustificazione il principio della condivisione.”.
Un excursus di quelli che Pieruccini ha definito “comportamenti schizofrenici del Pd” è stato fatto in questi giorni per ripercorrere tutte le tappe della vicenda. “ Per restare in linea con quanto fatto finora – ha aggiunto Pieruccini, il consigliere Alberti di Massa ha ri-protocollato in queste ore un atto interamente copiato dal precedente, ma sponsorizzato dal Pd, in cui ha invitato la conferenza zonale dei sindaci e la Regione a garantire il percorso di internalizzazione degli operatori del CUP. E il testo presentato da Alberti a Massa è lo stesso identico che la consigliera Crudeli presenterà nel consiglio comunale di Carrara di domani, annunciato previamente alla stampa forse nel tentativo di non arrivare seconda. Invitiamo il consigliere Alberti e la consigliera Crudeli del Pd apuano a cercare di evitare ulteriori figuracce e a chiarirsi le idee confrontandosi tra i compagni dei vari livelli istituzionali perché l'immagine che emerge purtroppo è di chi ha perso la testa”.
Pieruccini ha poi spiegato che la soluzione del problema, se pur più volte data per raggiunta dal consigliere Bugliani, è invece assai lontana e si è rivolto al partito democratico esortando a un maggior impegno nel a portare avanti le istanze del territorio, specialmente in questo momento di seconda gravissima emergenza da Covid-19 aggravato per i toscani dal fallimento della sanità rossa regionale.
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"Ci risiamo! Sono costretto a tornare a parlare del Lavello. Mi chiedo perché si debba parlare degli stessi problemi e non si risolvano definitivamente. Pulizia, igiene, salute, sicurezza, abusivismo!".
Cosimo Ferri entra a gamba tesa sulla questione, tristemente sempre in auge, del degrado del Lavello: "I cittadini residenti, soprattutto in questa situazione emergenziale in cui sono chiamati a rimanere in casa, cercano tutele e meritano un ambiente salubre e non degradato. Non è pensabile che gli interventi di pulizia programmati ogni quindici giorni o una volta al mese siano sufficienti per risolvere questa situazione che da troppi anni si protrae. Risolviamola una volta per tutte!".
"Nonostante ci siano stati interventi da parte dei comuni di Carrara e Massa – commenta Ferri - per quanto riguarda la pulizia dei rifiuti all’interno del Fosso del Lavello, siamo tornati al punto di partenza! Tutto è tornato come prima. Non è possibile che il Lavello, che già ha molte criticità, sia considerato una zona di serie B, di confine e quindi oggetto di degrado".
L'onorevole Ferri ricorda che la questione è stata oggetto di interventi ad opera dei due comuni limitrofi, Massa e Carrara, ma si rivolge in particolare al sindaco Francesco De Pasquale, a causa dei copiosi rifiuti presenti in strada entro il confine comunale di Carrara.
"La pulizia – commenta Ferri - dev'essere fatta con maggiore rigore anche per quanto riguarda i rifiuti lungo la strada (lato Carrara) che risultano un problema per i residenti della zona. Chiedo ancora una volta al sindaco di Carrara, De Pasquale, di risolvere il problema definitivamente. Garantisca la pulizia della strada e dimostri di avere a cuore i cittadini che abitano al Lavello che sono costretti a convivere anche con seri problemi di sicurezza e di abusivismo mai risolti La lotta all’abusivismo non può essere lasciata in mano solo ai cittadini devono intervenire le istituzioni. E poi che fine hanno fatto le telecamere promesse? Non bastano gli annunci occorrono i fatti. In più occasioni ho letto di promesse sull’installazione di queste telecamere ma gli abitanti raccontano di non averle mai viste. Sindaco ne sa qualcosa?".
"Sul tema pulizia – ricorda l'onorevole - anche il Consorzio di Bonifica è già intervenuto, ma occorre oggi ripulire gli argini del fiume e pensare quindi ad un piano straordinario di manutenzione per renderli puliti e sicuri. Occorre per esempio prevedere uno sfalcio in più per evitare che si creino dei veri e propri tappi naturali che possano impedire non solo il corretto funzionamento del depuratore ma anche creare un deturpamento ulteriore della zona. C’è poi il problema della pulizia del ponte che conduce al depuratore che deve essere fatta da chi ne è il proprietario".
M. C.
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Il collettivo Athamanta, a seguito della visione dell'anteprima del documentario “Uomini di pietra”, che andrà in onda in esclusiva su DMAX da giovedì 19 novembre in prima serata, che racconta di come viene estratto e lavorato il marmo delle Alpi Apuane, ha deciso di segnalare che le attività estrattive nelle Alpi Apuane stanno causando uno dei più grandi disastri ecologici e ambientali al mondo.
Athamanta è un percorso nato a Massa-Carrara che riunisce numerose realtà associative e soggetti singoli con l’obiettivo di tutelare le Alpi Apuane, catena montuosa di inestimabile valore che ospita 1784 specie e sottospecie floristiche, ovvero il 30 per cento del totale italiano e una quantità maggiore di quella presente su tutto il suolo della Gran Bretagna - molte di queste sono inoltre endemismi - riteniamo non opportuna la spettacolarizzazione di un business che autorizza perlopiù la polverizzazione delle Apuane. Sono fatti e numeri a documentare il disastro in corso: ogni anno vengono estratte circa 4 milioni di tonnellate di montagna: fino al 90 per cento del materiale estratto è scarto.
Athamanta si è rivolta direttamente ai direttori del programma:-
“Spett.le DMAX
Alla cortese attenzione del Direttore Discovery Italia
Dr.ssa Laura Carafoli
Egregia Direttrice, La montagna, oggetto del Vostro documentario “Uomini di pietra”, viene devastata ogni giorno e finisce nel mercato del carbonato di calcio impiegato per il settore edilizio, per le industrie farmaceutiche e cosmetiche. L’80% del marmo bianco estratto nelle Apuane fa questa fine, il 19,5% è impiegato per arredi e rivestimenti mentre l’arte pesa lo 0,5% delle estrazioni. Aggiungiamo che ad oggi solo il 15% delle cave è in possesso delle certificazioni ambientali: come documentano i database ufficiali di Ispra e Accredia solo 11 cave su 73 sono registrate Emas o certificate Iso 14001. Certificazioni oltretutto inefficaci che non mirano alla tutela delle acque superficiali e sotterranee.
E’ alquanto poco rispettosa, nei confronti degli abitanti del territorio e non solo, la spettacolarizzazione del lavoro estrattivo a fronte degli impatti disastrosi vissuti dal territorio Apuano, interessato da dissesto idrogeologico dovuto anche all’escavazione – si sono verificati 8 alluvioni in 20 anni a Carrara – inquinamento per scarti di cava – ogni anno insieme a oli esausti e idrocarburi viene sversata polvere di marmo che cementifica gli alvei fluviali – e danni ambientali – circa venti specie endemiche floristiche e faunistiche apuane sono a rischio.”
Ogni anno nelle cave di marmo muore in media una persona. Ci sono stati 12 incidenti mortali negli ultimi tredici anni, 1206 feriti. E si tratta di un dato parziale, visto che dal 2017 l’osservatorio infortuni dell’Asl locale non è stato attivo per una riorganizzazione della struttura interna. Athamanta ha concluso il suo intervento: -“A fronte di un incidente mortale verificatosi lo scorso 28 ottobre in una cava sul monte Corchia (Comune di Stazzema) riteniamo ancora più inopportuna la messa in onda del Vostro programma “Uomini di pietra”, pericolosamente vicino ad un’apologia della devastazione.”
Fra. S. Vat.
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"A quasi un mese di distanza dalla dichiarazione dello stato di agitazione dei dipendenti cimiteriali di Nausicaa l'azienda per ora si è limitata a risponderci solo a mezzo stampa. Non ha voluto incontrarci, aprire un tavolo di confronto su quelle che sono le criticità così come individuate dai dipendenti: non è facendo ostruzionismo che ci impediranno di tutelare i lavoratori".
A parlare è il segretario della Uil Fpl Massa Carrara, Claudio Salvadori, che solo lunedì pomeriggio ha avuto modo di tenere un'assemblea con i propri iscritti del settore cimiteriale di Nausicaa. "Era il 23 ottobre quando abbiamo dichiarato lo stato di agitazione e da allora non c'è stato alcun segnale di avvicinamento dalla direzione aziendale – prosegue -. Non c'è stata neppure la convocazione da parte del Prefetto per avviare le procedure di raffreddamento ma capiamo che la situazione e l'emergenza Covid possano rallentare questi percorsi istituzionali. Quello che non possiamo né capire né accettare è il comportamento della dirigenza di Nausicaa. Anzi, da quanto riportano i nostri iscritti ci risulta che si stia verificando qualche cosa di strano: improvvisamente, dalla dichiarazione dello stato di agitazione, ai nostri iscritti viene contestata per iscritto dalla direzione ogni singola mancanza mentre questo non accade per gli altri lavoratori nonostante il comportamento sia stato lo stesso. Non vogliamo parlare di intimidazione però qualcosa davvero non torna e anche di questo vogliamo parlarne al tavolo di confronto che a oggi non è stato mai convocato. Così come l'azienda non ha ancora convocato il primo incontro per la trattativa del contratto di secondo livello, che deve seguire la firma del contratto nazionale avvenuta ormai diverso tempo fa".
Intanto i lavoratori lamentano ancora tanti problemi nella gestione del personale e dell'attività ordinaria: "Mancano i dispositivi di protezione individuale – incalza Salvadori -, dati solo parzialmente in una fase così critica. Non sono rispettate rigidamente le misure di sicurezza nell'accesso al forno crematorio, anche da parte dell'utenza: spetta all'azienda creare percorsi e modelli di ingresso e comportamento in totale sicurezza. I ponteggi per i lavori in alta quota sono vecchi e fatiscenti e mettono a rischio l'incolumità degli operatori. Tutte contestazioni che devono essere oggetto di un confronto sano e diretto con l'azienda, per capire cosa sia vero e cosa possa essere sanato, e come. L'ostruzionismo non ci fermerà – conclude Salvadori – e andremo avanti per tutelare i lavoratori anche rivolgendoci ai nostri legali, se saremo costretti da questo atteggiamento dell'azienda".
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Dal risentito stupore del presidente della Regione, Eugenio Giani, per il declassamento della Toscana in zona rossa allo scaricabarili tra gli esponenti del Pd nell’attribuzione di tale responsabilità, per il consigliere di Alternativa per Carrara, Massimiliano Bernardi, poco c’è da salvare nelle scelte di quelli che per diverse legislature prima di quella attuale furono suoi alleati di partito nel governo della città. Bernardi ha ribadito il diritto e l’importanza della critica per la gestione della sanità toscana insieme all’incapacità dimostrata dagli attuali amministratori,a suo giudizio, impegnati solo a mantenere salde le proprie poltrone.
“Bisogna parlare e riflettere – ha spiegato Bernardi - sul perché in relazione ai quattro livelli di rischio la Toscana è rischio “alto”, avendo superato il 48 per cento di occupazione delle terapie intensive quando la soglia sicura prevista era al trenta. E anche perché la Toscana ha registrato il più alto Rt d'Italia. Per cui se vogliamo confrontarci sul rispetto verso le vittime, i malati e tutti i cittadini toscani, la politica non può imporre il silenzio ma dare risposte a voce alta . Perché chi non accetta la critica costruttiva non è né responsabile né rispettoso .”.
Bernardi ha rigettato le accuse formulate nei suoi confronti di ignoranza ed ha portato ad esempio gli ultimi dati relativi alla provincia di Massa Carrara che assomigliano sempre più a un bollettino di guerra. “Siamo per mortalità e per contagi- ha detto Bernardi - Si tratta di orribili sui quali una parte politica della sinistra purtroppo sembra voler glissare .”.
A conferma della pessima gestione dell’emergenza, secondo Bernardi, ci sarebbe l’attuale corsa affannata a reperire posti letto e strutture in cui allestirli dovuta al fatto che gli ex vertici PD della Toscana, cioè Enrico Rossi, avevano chiuso gli ospedali e non avevano nemmeno predisposto un minimo di soluzioni adeguate e sostenibili per gestire questa terribile ed annunciata emergenza nel corso dell’estate. Bernardi ha previsto notevoli difficoltà per tutto il personale medico e paramedico a fronteggiare la seconda ondata e si è detto vicino alle famiglie che hanno subito gravi perdite, a chi lavora faccia a faccia col virus.
“Per questo motivo – ha aggiunto Bernardi - riteniamo che si debbano svelare gli argomenti più drammatici , cioè la carenza di posti letto, delle terapie intensive, dei servizi territoriali, delle risposte ai tamponi che non arrivano, delle caotiche procedure per le quarantene e per la vergognosa situazione in cui è stato lasciato il personale delle USCA assolutamente insufficiente per una efficace rete territoriale. Occorrerebbero più competenza, più responsabilità e più trasparenza da parte dei politici del PD che hanno rovinato la sanità toscana. “.
Bernardi ha voluto ricordare che l’attuale situazione grava non solo sui contagiati dal covid ma anche su tutti i malati di altre patologie che stanno vedendo rallentati o azzerati i servizi ospedalieri di cui necessitano. “ Rimaniamo quindi esterrefatti ed increduli –ò ha concluso Bernardi - vista la drammatica situazione denunciata tutti i giorni su stampa locale e sui social , per gli assurdi interventi a posteriori di alcuni esponenti politici del PD che fino a pochi giorni fa non avevano nemmeno idea di ciò che stava accadendo ed erano rimasti per mesi in religioso silenzio in attesa forse delle direttive di partito.”.
V. T.
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Due anni fa avevano scelto di non sostenere la candidatura di Francesco Persiani a sindaco di Massa ma oggi hanno deciso di rendergli il merito di una efficace gestione della drammatica emergenza sanitaria sul territorio massese.
L’elogio a Persiani arriva infatti dalla Associazione Massa Libera che ha spiegato il doveroso riconoscimento al primo cittadino per la capacità dimostrata di essere una guida forte, riflessiva e sicura.
“Ci sembra strano dover essere noi – hanno detto da Massa Libera - suoi aperti seppur leali avversari nelle elezioni del 2018, ad essere i primi a rendergli merito, ma pecchiamo di troppa onestà intellettuale per continuare a tacere: nessuno avrebbe mai potuto immaginare uno scenario tanto drammatico, ma passati i primi comprensibili momenti di timore il sindaco ha saputo prendere in mano la guida dell’emergenza rassicurando allo stesso tempo la popolazione che nulla sarebbe stato intentato per non farla sentire abbandonata. Oggi che purtroppo ci troviamo di nuovo in uno scenario di pessimismo, notiamo come, nello stesso modo, siano stati portati avanti atti e progetti importanti pur in mezzo al silenzio degli amici e le speciose polemiche degli avversari. Ci è sembrato giusto dire la nostra perché avendo il privilegio di assistere al quotidiano lavoro che il sindaco e la sua squadra fanno riteniamo che questo meriti il grazie di tutta la comunità.”.
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Contributi per fare fronte alla morosità delle famiglie più fragili che vivono in case popolari: è questo in sintesi quello che prevede il protocollo tra Comune di Carrara ed Erp Spa, approvato oggi dalla giunta del sindaco Francesco De Pasquale, su proposta dell’assessore alle Politiche Abitative Anna Galleni.
L’iniziativa è rivolta agli assegnatari regolari degli alloggi che versino in una “situazione di particolare fragilità socio-sanitaria ed economica accertata”.
Su valutazione del Servizio Sociale, queste persone potranno ricevere contributi finalizzati esclusivamente al pagamento delle rate di morosità accumulata, per un massimo di euro 200 mensili e per un periodo non superiore a 12 mesi. Grazie a questo accordo, in sostanza, il Settore Politiche Abitative può fornire un valido strumento per far sì che le famiglie più fragili e con gravi problemi sanitari possano far fronte ai debiti da locazione ed evitare i conseguenti sfratti.
«Con questo strumento andiamo a colmare un vuoto che esisteva sugli aiuti che il Settore Politiche Abitative poteva erogare a chi è in difficoltà. Attualmente il nostro supporto passa attraverso il contributo affitto, il contributo morosità incolpevole, i fondi per il “passaggio da casa a casa”.
Questi aiuti non possono però essere concessi a chi vive in un alloggio ERP. Grazie a questo nuovo protocollo possiamo dare un aiuto reale a chi è in difficoltà economica, abita in una casa popolare, ha nel proprio nucleo familiare una persona con una situazione sanitaria particolarmente grave ed è indietro nel pagamento dei canoni o degli oneri condominiali. In questo momento già così difficile è sicuramente uno strumento prezioso per preservare le persone ed aiutarle concretamente a conservare la propria casa» ha dichiarato l’assessore Anna Galleni
Il protocollo, che verrà sottoscritto con Erp, è specificatamente finalizzato ad aiutare a ripianare la morosità degli assegnatari definitivi di alloggi Erp, degli assegnatari in via provvisoria e degli assegnatari regolarizzati, la cui condizione familiare sia conosciuta dai Servizi Sociali e presenti problematiche sanitarie accertate dai servizi dell’Azienda USL Toscana-Nord Ovest.
L’intervento, previa valutazione dal Servizio Sociale, potrà essere concesso per un massimo di euro 200 mensili e per un periodo non superiore a 12 mesi prorogabile su esclusiva indicazione del Servizio Sociale e salvo superamento del periodo sperimentale, e comunque fino ad esaurimento degli stanziamenti di bilancio comunale. Per accedere all’intervento, il nucleo familiare dovrà essere in possesso di certificazione Isee uguale o inferiore all’importo di euro 4.000.
Dopo la sottoscrizione del protocollo, e contestualmente alla sua entrata in vigore, sul sito del Comune di Carrara verranno pubblicate le informazioni dettagliate su aventi diritto e dettagli del provvedimento.
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L’annuncio dell’intenzione di sporgere querela da parte del direttore dell’Accademia di Belle Arti di Carrara, Luciano Massari, non ha minimamente scalfito il coordinatore comunale della Lega, Nicola Pieruccini e il coordinatore comunale di Forza Italia, Riccardo Bruschi che sono tornati a ribadire quanto affermato alcuni giorni fa e cioè l’urgenza del commissariamento dell’Accademia e delle dimissioni dell’attuale direttore.
Alla base delle prime richieste dei coordinatori di Lega e Forza Italia c’era la relazione firmata dal professor Michele Aietta per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze, dalla quale sarebbero emerse gravi motivazioni a sostegno dell’ineleggibilità e l’incandidabilità di Luciano Massari.
In risposta alla minacciata querela fatta dal direttore dell’Accademia Pieruccini e Bruschi hanno addirittura rilanciato le accuse attingendo ancora alla relazione del dottor Aietta che avrebbe evidenziato altre criticità. Pieruccini e Bruschi si sono detti sconcertati dalla minaccia di Massari ed hanno ribadito di aver reso pubblici, in maniera testuale, estratti della relazione del dottor Aietta. Inoltre hanno anche definito prive di pregi giuridici le argomentazioni portate da Massari per cercare di confutare quanto scritto nella relazione del Mef.
“Vogliamo ricordare – hanno detto Pieruccini e Bruschi – che al momento Massari gestisce la seconda struttura pubblica più importante della città dopo il comune. Come si fa a giustificare comportamenti che violano la legge in modo così palese asserendo che essi non contraddicono lo statuto dell'Accademia? Capiamo che il suo ufficio è a Palazzo del Principe, ma non crederà mica di vivere in un principato autonomo in cui non vigono le leggi dello stato ma quelle di Massari. Forse non ha mai sentito parlare del principio della gerarchia delle fonti giuridiche, sulla base del quale quella superiore, cioè lo stato, prevale sempre su quella inferiore, ovvero lo statuto dell'Accademia.”. i due coordinatori di Lega e Forza Italia hanno voluto rendere pubblici anche altri passaggi della relazione di Aietta che, a loro giudizio, getterebbero ulteriore grave discredito sull'attuale governance e farebbero chiaramente capire la situazione di diffusa illegalità e di estrema emergenza in cui verte l'istituto, che appare oggi al di fuori di ogni controllo. Eccoli di seguito:
“Rinuncia a un direttore amministrativo di ruolo e nomina antiecononoma di un “interim” a 800 chilometri di distanza.
Secondo la relazione, Massari appare il dominus dell'Accademia ben al di là delle prerogative di legge e statutarie. Ad esempio nella domina del direttore amministrativo egli, “sulla base di discutibili motivazioni di merito e non di legittimità, ha rinunciato a una procedura di comando che avrebbe stabilizzato tale figura” decidendo, senza averne le prerogative di legge (che al contrario spetterebbero al Miur), l' “antieconomica nomina di un direttore amministrativo ad interim, di preferenza del direttore, la cui sede di ruolo è situata a circa 800 chilometri di distanza con un tempo di percorrenza in auto di circa 9 ore”.
Inchiesta della procura sul servizio di catalogazione informatizzata del Fondo Antico della biblioteca dell’Accademia
La Procura ha avviato un'inchiesta sul servizio di catalogazione informatizzata del Fondo antico della biblioteca dell’Accademia. Evitando un'analisi approfondita della problematica in quanto la gran parte dei documenti sono stati sequestrati dai carabinieri, il dott. Aietta evidenzia che non esiste “il contratto deliberato dal cda” del servizio, non è stata richiesta “l'autorizzazione della sovrintendenza ai beni culturali”, la gara è stata indetta “sotto soglia”, e quindi negoziata e senza bando, per 40 mila euro, salvo poi scegliere un preventivo da 70 mila euro scartandone uno da 41 mila nonostante “nella Commissione di gara non ci fosse un componente esperto in grado di fornire una valutazione professionale”, dopo aver richiesto solo 3 preventivi invece dei 5 previsti dalla legge e senza copertura finanziaria (a bilancio erano disponibili e impegnati solo 32 mila euro). Il contratto è stato infine sospeso per circostanze speciali e di interesse pubblico.
Lo scandalo della Summer School
Relativamente agli ormai celeberrimi corsi “Summer School”, anch'essi oggetto di una inchiesta della procura della Repubblica per la quale sono già prepotentemente venuti alla ribalta della cronaca, la relazione evidenzia che il Memorandum tra l'Accademia e l'associazione “Via della seta” è stato sottoscritto dal direttore “in modo illegittimo” in quando egli non ne aveva titolo “poiché privo dell'autorizzazione a prendere impegni per l'Accademia, in quanto il Memorandum non è stato approvato dal Consiglio accademico né portato a conoscenza del cda” e poiché si “discosta palesemente” da altri atti regolarmente approvati dalle strutture dell'Accademia, come ad esempio il regolamento didattico. Per il totale caos organizzativo, il dirigente del ministero non riesce a individuare i motivi per i quali l'associazione “Via della Seta” abbia incassato 60.800 euro, versandone all'Accademia solo 21.000 e chiedendo 3.800 euro per ogni studente, cifra enormemente superiore ai 1.500 euro che la la convenzione prevedeva per l'organizzazione dei “corsi propedeutici” (quelli di lingua italiana, previsti dallo stesso Memorandum, non sono mai partiti). Aietta ritiene che in realtà tali studenti cinesi abbiano partecipato semplicemente ai corsi di “summer school”, il cui costo di iscrizione è mediamente di 500 euro (e non di 3.800 come fatto pagare agli studenti cinesi!)
Molti docenti non rispettano il monte ore e 27 docenze non di ruolo sono state affidate senza l'espletamento di procedure pubbliche
Il dottor Aietta ha riscontrato che “molti docenti svolgono un orario complessivo senza rispettare il monte ore di 324” e che nell'affidamento di corsi diversi dalla titolarità d'insegnamento “27 corsi sono stati affidati senza l'espletamento delle procedure pubbliche”, violando in diversi casi “l'articolo 97 della Costituzione che impedisce il doppio lavoro dipendente in capo al medesimo soggetto sottraendo anche opportunità lavorative a giovani disoccupati in cerca di lavoro e in possesso di idonei requisiti”. Risulta disatteso dai docenti l'obbligo di presentare al consiglio accademico una relazione triennale sulla propria attività e “i direttori di scuola e di dipartimento sono remunerati con le attività aggiuntive previste dal contratto integrativo di istituto senza svolgere, peraltro, le attività previste dal loro incarico”
Illegittima esternalizzazione del servizio bibliotecario
L'esternalizzazione del servizio bibliotecario in modo continuativo appare illegittima perché, anche qualora fosse utile e necessario, cosa che il dirigente non ha riscontrato, potrebbe essere giustificata solo per esigenze temporanee e contingenti, considerando anche che molti dirigenti risultano in debito d'orario.”.
Pieruccini e Bruschi hanno di nuovo sottolineato l’urgenza di rimuovere Massari dal suo incarico addirittura ventilando la possibilità di licenziarlo dal ruolo di dipendente pubblico e insegnante ed hanno ribadito la necessità della nomina di un commissario per ripristinare un minimo di legalità e regolarità amministrativa, da parte del Miur, che sino ad oggi si sarebbe distinto per un complice silenzio. Per le stesse ragioni Pieruccini e Bruschi hanno chiesto le dimissioni dell’assessore Andrea Raggi, rappresentante dell'amministrazione comunale nel cda dell'Accademia, in quanto complice o, peggio, totalmente distratto. I due coordinatori di Lega e FI hanno anche chiesto una mobilitazione cittadina per risollevare l’Accademia da una crisi profonda e che oggi sembra irreversibile allo scopo di evitare l'accorpamento con quella di Firenze, ipotesi che, secondo Pieruccini e Bruschi, nei palazzi della politica sarebbe data come sempre più probabile e di cui il Pd, i 5 stelle e la lobby che ha espresso Massari direttore ne avrebbero la piena responsabilità.
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