Politica
Il progetto di rifacimento e ricollocazione del Portale del Biduino a sostegno del dossier di candidatura a Capitale della Cultura 2028
Il Portale del Biduino, capolavoro della scultura romanica e testimonianza di straordinario valore storico e artistico del territorio apuano, è al centro di un importante progetto…

Una tonnellata di aiuti alimentari raccolti da Fratelli d'italia Massa per aiutare le famiglie in difficoltà
Una risposta di vicinanza e solidarietà alle difficoltà che, purtroppo, alcune famiglie italiane si trovano a vivere e che durante le Feste pesano ancora di…

Tognini, consigliere provinciale FI: "Scelta vincente, la Provincia volta pagina. Archiviata l'egemonia della sinistra"
Omar Tognini, consigliere provinciale in carica e capogruppo di Forza Italia in Provincia, si congratula con Roberto Valettini per l'elezione a Presidente della Provincia, sottolineando con…

Provinciali di Massa-Carrara, Sottanelli deputato di Azione: “Congratulazioni a Valettini. Vince un progetto moderato, Azione decisiva”
"A Roberto Valettini rivolgo le congratulazioni di Azione per l’elezione a Presidente della Provincia di Massa-Carrara e i migliori auguri di buon lavoro. È stata…

Vallettini Presidente della Provincia di Massa-Carrara. Marco Guidi, coordinatore provinciale di FdI e consigliere regionale: "Questa è la sconfitta del PD"
«Ha vinto il territorio, ha perso il Partito Democratico», commenta così il coordinatore provinciale di Fratelli d'Italia e consigliere regionale Marco Guidi dopo

Il consigliere Massimiliano Manuel di FdI: "Dalla Regione 480 mila euro per la manutenzione della palestra dell'Istituto Zaccagna di Carrara"
"Dopo 6 anni di chiusura della palestra e gravi disagi per studenti e professori, arriva finalmente una risposta concreta a un problema che per troppo tempo…

Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. L'analisi del voto fascia per fascia. Al sindaco di Aulla il 50,94% dei voti ponderati
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. Il sindaco di Aulla, candidato della coalizione di centrodestra, ha battuto Gianluigi Giannetti, sindaco di Fivizzano,…

Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

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Una numerosa platea ieri sera, giovedì, si è riunita nella piazzetta dei Ronchi a Marina di Massa per assistere all’evento “La salute derubata” organizzato dalla sezione toscana di Italexit, il movimento fondato dal senatore Gianluigi Paragone. L’iniziativa ha avuto lo scopo di portare gli spettatori in un «viaggio nello smantellamento della sanità pubblica italiana fra politiche di austerità e pandemia», cercando di andare oltre al racconto quotidiano del covid e ricordando come e perché la sanità pubblica ha subìto quasi esclusivamente tagli negli ultimi trent’anni.
«Abbiamo voluto ricreare un momento di riflessione e condivisione di alcune tematiche che sono state messe al margine dai grandi canali di comunicazione nazionali» ha affermato Nicola Dal Zotto, coordinatore apuano di Italexit. «Se da una parte infatti la pandemia ha messo a nudo tutti i deficit della nostra sanità pubblica, completamente destrutturata da anni di politiche neoliberiste improntate ai tagli e alle privatizzazioni, dall'altra l'enfasi posta sulla questione dei vaccini e più recentemente sul Green Pass, ha completamente oscurato quelli che a nostro avviso sono i veri problemi che in questo momento lo Stato Italiano dovrebbe affrontare e cioè le condizioni di ospedali e strutture sanitarie varie che hanno bisogno di essere riorganizzare e potenziate, attraverso nuove assunzioni di personale e nuove strumentazioni in grado di fronteggiare situazioni drammatiche come quella che abbiamo vissuto nell'ultimo anno e mezzo. Noi di Italexit – ha aggiunto Dal Zotto – in sostanza crediamo che ci sono delle alternative a questo modo di condurre la politica nazionale e ne vogliamo essere i portavoce».
«Il recupero dello stato sociale, questo è l’obiettivo e il motto dell’associazione Vox Populi» ha sottolineato Andrea Giumetti, della stessa associazione. «Tuttavia questa dimensione di stato costruito sul cittadino, non potrà diventare realtà senza cittadini informati e consapevoli. È con questo spirito che abbiamo partecipato a questa iniziativa, affinché alla cittadinanza di Massa-Carrara potessero essere offerte riflessioni e dati che i media inseriti nel sistema si guardano bene dal proporre, preferendo banalizzare questioni complesse e con molti aspetti in semplici confronti tra bianco e nero, in cui non esiste alcuna tonalità o sfumatura di grigio. In questa battaglia culturale noi siamo in prima linea, e saremo sempre in prima linea contro coloro che invece mirano a distruggere la bellezza e la complessità della cultura umana».
«Come e perché ci hanno derubato la salute»
È stata poi la volta di Matteo Bernabè, giornalista e amministratore di FEF Academy, società di consulenza, formazione e informazione economico-finanziaria, il quale ha ripercorso tutte le tappe dello smantellamento della sanità pubblica a partire dal 1992 e dai famosi parametri macroeconomici del Trattato di Maastricht, come il rapporto deficit/Pil al 3%. «Le politiche fiscali dei governi che si sono succeduti in Italia – ha affermato Bernabè – dovevano restare all’interno di quei parametri e, proprio dal 1992 ci avevano già avvisato quale sarebbe stata la fine che avrebbe fatto la nostra sanità: tagli e privatizzazioni, aveva annunciato l’allora ministro del Tesoro Guido Carli. Non a caso – ha proseguito – i dati elaborati da Anaao Giovani (un sindacato dei medici), oggi, ci dicono che le strutture pubbliche hanno perso il 9,5% di medici tra il 2010 e il 2017, mentre quelle private hanno avuto un incremento del 15%. E i responsabili di questi tagli sono stati tutti i governi di centro, destra e sinistra. E paradossalmente, come ammise qualche anno fa Massimo D’Alema, fu proprio il centrosinistra ad aver privatizzato di più».
La seconda parte dell’intervento di Bernabè ha invece riguardato il ribaltamento della narrazione su deficit e debito pubblico: «Queste politiche di tagli – ha evidenziato – sono state attuate perché dovevamo ridurre il debito pubblico. Ci hanno sempre raccontato che un debito pubblico troppo elevato fa aumentare lo spread e porta al fallimento dello Stato, ma questo non può avvenire se c’è una banca centrale che garantisce quel debito pubblico. Come mai – ha fatto notare – nel 2011, durante la crisi dello spread, il rapporto debito/Pil era circa il 120% e lo spread schizzò alle stelle mentre oggi con un debito che sfiora il 160% del Pil l’Italia paga il minimo storico di interessi sui suoi titoli di Stato? Perché oggi c’è una Banca Centrale che, a differenza di allora, effettua acquisti massicci di titoli di Stato. Ricordate: i mercati (quelli che speculano con lo spread) possono tutto, ma fintanto che la Banca Centrale lo consente».
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Di seguito si riporta il comunicato scritto da Paolo Biagioni del Comitato Primo soccorso e Urgenza Carrara, in merito alla situazione attuale della struttura ex monoblocco e della posizione del comitato in relazione ai rapporti con le istituzioni, ASL di zona in particolare:
"Era la mattina del 17 agosto 2016 quando il Comitato "Primo Soccorso e Urgenza Carrara" si incontrò a Pisa con i vertici di ASL Toscana Nord Ovest: dr.ssa De Lauretis, dr. Maccari, dr. Cellai, dr.ssa Guglielmi e dr. Biselli: il colloquio fu del tutto positivo, le rassicurazioni circa l'attuazione della Casa della Salute con medico h24 e autoambulanza fecero ben sperare.
Venne garantito che entro dieci giorni sarebbe stata chiarita la locazione, al vecchio civico o,come da sempre chiede il comitato, nel Monoblocco, nei locali ex Pronto Soccorso.
Sono passati 5 anni, il direttore generale De Lauretis ha lasciato il posto alla sua attendente Letizia Casani, il governo regionale è pressoché rimasto lo stesso e un'altra amministrazione civica sta volgendo al termine.
Dopo la prima grande sottoscrizione per ottenere un Primo Soccorso con punto di emergenza territoriale all'interno del monoblocco che raccolse migliaia di firme, cosa è cambiato sul fronte della sanità per noi cittadini? Siamo stati presi in giro da Asl che, non solo non ha mai avviato il Primo Soccorso ma che ha anche avallato la proposta di abbattimento del monoblocco avanzata dal sindaco De Pasquale, come ribadito dalla dr.ssa Guglielmi, davanti anche alla stampa, durante l'incontro con il Comitato contro la quale nell'ottobre 2019 si avviò un'ulteriore raccolta firme per impedire quella scellerata e illogica proposta che stava assumendo velocemente la forma di progetto esecutivo.
Oggi più che mai serve tenere maggiormente alta la guardia e stare con il fiato sul collo perché sia Asl che amministrazione pubblica decidano seriamente di pensare alla nostra città e alla nostra salute facendo sentire, anche con forza, la nostra voce."
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Situazione Ronchi: un centinaio di firme sono state spedite via Pec all’attenzione del sindaco, Francesco Persiani, e dell’amministrazione comunale per chiedere di ripensare la zona e di riportarla “all’antico splendore”.
"Per antico splendore - chiarisce l'associazione Insieme - si intende il decoro della piazza e del verde, la socialità, i punti di aggregazione. Insomma, la vitalità della piazza che purtroppo si è spenta, non essendoci più una gestione diretta. Purtroppo il bando per affidare la piazza e il parco è andato deserto e la zona si è impoverita sempre di più. A promuovere la petizione è stata l’associazione culturale Insieme, con l’obiettivo di sensibilizzare l’amministrazione al problema segnalato da molti residenti, proprietari di seconde case e turisti che ogni anni scelgono Ronchi come soggiorno per le vacanze estive".
“Non è una protesta – si legge nella nota dell’associazione – ma un modo per far riflettere chi ci amministra su questo evidente stato di abbandono. La piazza di Ronchi, in passato sempre frequentata e animata, quest’anno è desolante. Anche il verde è in stato di abbandono. Con questa petizione, a cui hanno aderito molti vacanzieri, fedeli frequentatori dei Ronchi, vorremmo dire che c’è bisogno di un’inversione di marcia, ovvero un intervento mirato a restituire alla piazza almeno il decoro che merita”. Un calendario estivo di appuntamenti esiste ma pare non sia rispettato. “Soprattutto il mercatino del venerdì, avviato da luglio – affermano alcuni firmatari – non è attivo. C’è stato solo due volte e abbiamo visto un solo banco”.
Eppure Ronchi in passato aveva un suo tradizionale mercatino arricchito dal settore dell’antiquariato: possibile che la zona non sia più appetibile e abbia perso ogni attrattiva? “Il nostro auspicio – conclude l’associazione Insieme – è che Ronchi, con un po’ di attenzione e amore per il territorio, possa rinascere prima possibile per continuare ad essere una località turistica di eccellenza”.
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La destinazione della ex colonia Vercelli e dell'ex campo profughi di Marina di Carrara è il tema affrontato da Forza Italia Carrara, in una nota stampa in cui Riccardo Bruschi, coordinatore, sottolinea tutto il dissenso del partito nei confronti della soluzione illustrata nel piano preliminare del comune di Carrara:
"Proprio quando nella vicina colonia ex colonia di Marinella di Sarzana, subito dietro la Fossa Maestra- dice Bruschi - i politici liguri hanno tagliato il nastro per la ricorversione della stessa in un Hotel di lusso e un destino simile aspetta le colonie del vicino litorale massese, l'amministrazione pentastellata di Carrara ha in mente per il futuro della Colonia Vercelli la realizzazione di "case popolariQuesto non è lo sviluppo che Forza Italia vuole per Marina di Carrara!"
Bruschi entra poi nel merito del progetto e dei fondi stanziati: "Il progetto così realizzato ed inviato al MIT prevede la realizzazione ex novo di trentaquattro alloggi per migranti o destinati comunque al settore del sociale: già firmati i protocolli con ERP (Edilizia Residenziale Pubblica) IMM e Caritas. Il Comune di Carrara ha affidato incarico diretto sotto soglia per 26 mila euro a Ing. Donadel per realizzare un progetto architettonico di massima per il progetto PINQuA bandito dal MIT, così come riscontrabile dalla documentazione reperibile online sul sito dello stesso".
Bruschi evidenzia che il progetto, in base a sentenza di cassazione, potrebbe essere contestabile e quindi illegale, poiché posto su un'area sotto tutela paesaggistica e monumentale: "Dunque si potrebbero ravvisare anche dei reati- quali un abuso in atti d'ufficio per aver affidato incarico remunerato a chi non può riceverlo; di conseguenza un possibile danno erariale visto che dalle casse del Comune sono usciti 26.000,00 euro senza che ciò potesse essere fatto. Considerato questo il Comune di Carrara dovrebbe ricevere 14,8 milioni di euro col rischio che gli vengano sospesi e chiesti indietro, avendo presentato un progetto forse inammissibile per vizio di forma e che verrà quasi sicuramente bocciato della Sovrintendenza di Lucca".
Bruschi, nel precisare che il comune dovrà presentare entro dodici mesi un progetto definitivo e, a suo avviso, molto costoso, annuncia che Forza Italia organizzarà prossimamente dei banchetti per il volantinaggio e la raccolta firme presso la Colonia e al contempo di sta raccogliendo la documentazione necessaria ad esposti, sia alla Corte dei Conti che alla Procura della Repubblica, per fare luce sull'operazione che il comune sta intraprendendo con il rischio di un danno erariale.
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Ancora si torna sull'argomento fontane pubbliche, questa volta l'associazione Massa città in Comune, si domanda dell'esistenza dell'ordinanza sindacale sulle fontane Rocca e Cristallo, che, stando alla dichiarazione dell'assessore Guidi, la loro chiusura sarebbe stata fatta per motivi di carattere igienico sanitario.
"Non abbiamo motivi per non credere alle affermazioni dell'assessore - affermano dall'associazione - ma siamo alquanto sorpresi dalle modalità di questa comunicazione alla città di Massa. Se è in dubbio l'incolumità pubblica il sindaco deve usare lo strumento dell'ordinanza sindacale così come prevede il Testo Unico degli Enti Locali. Inoltre avrebbe dovuto fare in modo che chiunque potesse essere al corrente del provvedimento; il che significa che né social, né stampa sono lo strumento comunicativo corretto".
"Se l'azienda Usl Nord Ovest ha rilevato - prosegue - ai primi di agosto, uno sforamento dei parametri che mettono a rischio la salute pubblica, così come dichiarato dall'assessore Guidi ai giornali, immaginiamo abbia
fatto comunicazione immediata sia a Gaia Spa che al Comune di Massa come era accaduto lo scorso Febbraio. Subito dopo Persiani avrebbe dovuto emettere un'ordinanza sindacale di chiusura delle fontane Rocca e
Cristallo, con ulteriore divieto assoluto di consumo di quella già prelevata per motivi di salute pubblica".
L'associazione chiede chiarimenti al primo cittadino sulla mancata comunicazione in tal senso e ne attende sollecita risposta.
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E’ stato completamente finanziato, per 2,9 milioni di euro, il progetto del comune di Massa per la realizzazione del nuovo asilo nido “La mimosa” di via Fiume. L’attuale edificio risale agli anni ’70, necessitando spesso di consistente manutenzione e messa in sicurezza dal punto di vista sismico e dell’efficienza energetica.
“E’ il terzo finanziamento che siamo riusciti ad intercettare in questo periodo, segno che stiamo lavorando bene su tutti i fronti. In questo caso la soddisfazione è maggiore perché riguarda una struttura scolastica, nello specifico un asilo nido, che verrà ampliato e migliorato” dichiara il sindaco Francesco Persiani.
Il progetto, già in fase esecutiva, è stato incluso nel Piano nazionale per la ripresa e la resilienza ed inserito tra quelli ammessi a contributo del Ministero dell'Interno, di concerto con il Ministero dell'Economia e delle finanze, con il Ministero dell'Istruzione e con il Dipartimento per le Politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei ministri, per progetti di messa in sicurezza, ristrutturazione, riqualificazione o costruzione di edifici di proprietà dei comuni, destinati ad asili nido, scuole dell'infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia.
“C’è una grande soddisfazione per il risultato conseguito – afferma l’assessore ai Lavori Pubblici Marco Guidi – fin da subito, come amministrazione abbiamo effettuato numerosi sopralluoghi all’asilo di via Fiume riscontrando come lo stesso necessitasse di un intervento totale di sostituzione. Per questo abbiamo deciso di partecipare al bando ministeriale, oggi finanziato, con un progetto che non solo porterà alla realizzazione di una nuova struttura, ma anche all’ampliamento dei servizi offerti. Infatti, per ottimizzare gli aspetti funzionali, dei servizi e del risparmio energetico globale è prevista la demolizione del vecchio prefabbricato e la costruzione di una nuova struttura su più piani, con ampie vetrate per garantire le migliori condizioni di illuminazione e nuove aree verdi attrezzate all’esterno”.
“Il nuovo asilo nido sarà dimensionato per poter accogliere fino a 60 bambini, tra divezzi e lattanti, con la possibilità di aumentare l’utenza in base a nuove richieste andando incontro alle necessità di quante più famiglie possibili” interviene anche l’assessore all’Istruzione Nadia Marnica. “L’amministrazione comunale continua a puntare molto sulla sicurezza degli edifici scolastici e sui migliori servizi”.
L’amministrazione comunale resta in attesa del decreto con i dettagli sulle tempistiche da osservare per la realizzazione dell’intervento.
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"Prosegue il nostro impegno per la sicurezza, in sostegno alle forze dell'ordine, ai nostri commercianti e residenti - scrive Gianni Musetti - mentre monitoravamo le aree abbiamo incontrato il piacere e con piacere tutti i commercianti della zona, ricevendo stima e sostegno per la volontà di sensibilizzare, con il nostro intervento in prima persona, il comune e le istituzioni. Abbiamo scritto al Ministero degli Interni perché aumenti il numero di agenti nel nostro comune, purtroppo da troppo tempo costretti a lavorare sotto organico".
"Se appena cinque anni fa - prosegue - ad esempio la polizia, aveva più di cento persone in servizio, ora ne ha poco più di sessanta . È impossibile gestire tutte le situazioni di crimini e di malamovida, oltre al resto del lavoro su strada e d'ufficio che gli uomini in divisa devono fare ogni giorno dell'anno".
"Siamo dalla parte dello Stato - conclude - e allo Stato chiediamo una pronta risposta per salvare dalla microcriminalità la nostra città"
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"Il 19 gennaio - dice Orietta Colacicco, presidente dei Paladini Apuoversiliesi - leggevamo sui giornali che dal Recovery Plan ci sarebbe stato per il porto di Carrara “solo un piccolo investimento per migliorare l’accessibilità al porto”.
Definizione un po’ criptica - sta scritto in una nota - che non si capisce se si riferisca al collegamento alla parte retro portuale e/o se rientri in quello che è emerso dieci giorni fa dalla Conferenza Stato Regioni, con 10 milioni e 150 mila euro destinati a tre lotti del Waterfront.
Un progetto, va ricordato, del valore complessivo di 67 milioni di euro alla cui realizzazione la Regione concorre con circa 13 milioni di euro. Gli interventi, a quanto abbiamo appreso, riguardano la riqualificazione del sistema degli accessi al porto con un adeguamento del ponte sul torrente Carrione e della passeggiata a mare, ma anche il miglioramento delle opere esterne di difesa dello scalo marittimo. Siamo più che lieti- continua Colacicco - che si voglia dare una sistemazione migliorativa a Marina, ma è importante per noi localizzare e capire l’estensione di dune artificiali e piazze e soprattutto conoscere quali sarebbero le opere esterne di difesa. Perché, e lo diciamo da 22 anni, qualunque opera a mare può accelerare l’erosione della spiaggia, che dopo aver compromesso la Partaccia, Marina di Massa, Ronchi, Poveromo, si vede a Cinquale ed è arrivata a Forte dei Marmi. Per questo attraverso l’avvocato Anna Schiaffino di Massa, Segretario della nostra associazione, abbiamo presentato istanza di accesso agli atti e di partecipazione al progetto del Water Front.
Già a fine gennaio avevamo fatto accesso agli atti e richiesta di partecipazione al procedimento per il progetto di ampliamento del porto. Ci è stato risposto che a tempo debito ciò sarebbe avvenuto come previsto dalla normativa. Sono passati seimesi e non vediamo nulla. Il fenomeno erosivo quest’anno è ancor più evidente anche perché vorremmo capire che fine ha fatto il progetto di ripascimento a Poveromo, di cui si parla dal 2017!!, per cui sono stati stanziati due milioni di euro, iniziato lo scorso anno a ridosso della stagione estiva, coprendo un terzo dell’opera, poi sospeso. Non basta certo un ripascimento locale, fatto in extremis quest’anno nelle aree più critiche di Marina di Massa e presto, si lamentano gli operatori balneari, dissolto dalle mareggiate. Ci vuole un ripascimento strutturale, da programmare subito.
E c’è da chiedersi se e quanto proprio nel Recovery plan è stato stanziato per combattere la piaga dell’erosione, certo un fenomeno naturale presente in tutto il mondo, che aggredisce tutte le coste italiane e toscane, ma in Apuania ha raggiunto delle proporzioni insopportabili, con danni naturalistici che diventano economici, in alcuni casi quasi irreversibili. In gioco sono un valore di tre miliardi di euro, pari al fatturato turistico balneare dell’Apuoversilia e il lavoro di un esercito di 15.000 persone. Si parla tanto di scelte sostenibili, ma per farlo bisogna allargare l’orizzonte, mettendo sulla bilancia, come fanno da sempre i Paladini, l’economia del mare e quella industriale. Non si può danneggiare la prima a favore della seconda.
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"La Repubblica tutela la salute e garantisce cure gratuite agli indigenti". Questo è scritto nella Costituzione italiana, anche se qualcuno evidentemente non la pensa così, visto che da anni ormai si vede come la politica e le istituzioni preferiscano inseguire le imposizioni sul risparmio piuttosto che la tutela della salute. Mascherandola come una ricerca dell'efficienza, si è invece tagliato e tagliato in anni, col risultato che quando è scoppiata l'emergenza covid, ci si è trovati in crisi».
Lo afferma il segretario di Italexit Massa-Carrara, Nicola Dal Zotto, che presenta l'evento pubblico che si svolgerà giovedì 19 agosto alle 21.00 nella piazzetta dei Ronchi a Marina di Massa. "La salute derubata" è il titolo dell'iniziativa nella quale i relatori porteranno il pubblico in un viaggio nello smantellamento della sanità pubblica italiana fra austerity e pandemia.
L'evento è organizzato da Italexit con la partecipazione di associazioni culturali toscane e importanti gruppi di studio nazionali. Interverranno il segretario della sezione apuana di Italexit Nicola Dal Zotto, Andrea Giumetti per l'associazione culturale Vox populi e Matteo Bernabè per la società di consulenza e formazione economico-finanziaria FEF Academy.
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"Per un disabile che deve cercare un parcheggio nell'area della Fossa Maestra sta diventando un'odissea!". Da Martina Fiorini, delegata alle Politiche Equità Sociale e Disabilità del Coordinamento Comunale di Fratelli d'Italia, arriva una nota stampa per denunciare la situazione che vivono i disabili che devono parcheggiare il proprio mezzo nell'area del parcheggio di Fossa Maestra.
Si legge nella nota stampa:"Nel parcheggio antistante i bagni della zona sono disponibili soltanto 2, e dico 2 posteggi per disabili che, il più delle volte vengono occupati da cittadini incivili che non hanno il tagliando per disabili- e prosegue- i disabili, molte volte si ritrovano a dover parcheggiare sul marciapiede lungo il viale di Marinella...ma attenzione, solo se arrivi ad un orario decente, perché altrimenti trovi tutto occupato anche in divieto di sosta e ,il povero disabile, si deve arrangiare parcheggiando dove capita. Ci chiediamo se la nostra amministrazione abbia mai pensato che esiste , una categoria di cittadini , che necessita di dover parcheggiare il più vicino possibile allo stabilimento balneare! Sono stati concessi permessi ad alcuni stabilimenti per creare parcheggi privati per i propri clienti, ma non si è pensato a costruire più stalli per i disabili?"
Suggerisce quindi Martina Fiorini:" Ci sono molti spazi verdi occupati dai parcheggi privati degli stabilimenti e non crediamo ci voglia tanto a realizzare un 'area in quella zona, dedicata solo a posteggi per disabili......oppure no? Ci sono persone disabili, che possono bene o male camminare, ma ci sono anche persone che hanno a che fare con una disabilità molto più gravi che hanno diritto di poter parcheggiare il più vicino possibile allo stabilimento balneare. Riteniamo che un'amministrazione comunale che vuole essere green, eco friendly ed easy , prendere atto che esiste anche la categoria dei disabili".
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