Politica
Scarsa manutenzione e degrado nei parchi pubblici massesi: Stefano Benedetti accusa Paolo Casotti e chiede nuovi bandi per riassegnarne la gestione e chiede
Parchi pubblici nel degrado e manutenzione inesistente a Massa: la responsabilità della situazione critica, secondo Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova e membro del direttivo di Forza…

Piazza Donatori di Sangue nel degrado: Fratelli d'Italia Massa chiede intervento immediato
“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il…

Frane ad Altagnana, ancora nessun intervento: la segnalazione del Movimento 5 Stelle Massa
A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che…

Il fallimento delle bibliocabine a Massa, da simbolo di cultura a monumento del degrado: la critica di Fratelli d'Italia
Le cosiddette "Bibliocabine", nate qualche anno fa come progetto di promozione della lettura e della cultura diffusa, si stanno rivelando oggi un clamoroso fallimento. Nella nostra città,…

Rumori assordanti dal gruppo elettrogeno vicino all'ex Civico di Carrara: la critica e i dubbi del consigliere Bernardi
“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari…

Apre la Bau beach di Marina ma senza alcun servizio per gli utenti: una beffa secondo il consigliere Mirabella
“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo…

Polo progressista e di sinistra Massa: evento rifiutati e aumento TARI
Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con…

Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
La variazione nella raccolta dei rifiuti che unisce la plastica all'alluminio non sarebbe stata comunicata nelle modalità e nelle tempistiche giuste, secondo il Movimento 5 Stelle di Carrara…

Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti…

Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle…

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Più continua la pandemia più aumentano le domande online e i moduli da compilare per aderire alle innumerevoli prestazioni messe in atto dal governo per cercare di aiutare le molte categorie lavorative in difficoltà.
Sono ormai tanti i patronati assediati da cittadini che chiedono aiuto per sbrigare pratiche che non sono di loro competenza e molti cittadini si trovano a dover fare code inutili per sentirsi dire “si rivolga altrove”.
Bonus affitti, pacchi alimentari, assistenza, bonus per riduzione Tari e utenze domestiche, caregiver presso anziani: una giungla di domande che necessitano di un aiuto concreto per poterle espletare in modo corretto. “Tutto oggi si fa per via telematica – ha fatto notare Daniele Tarantino, presidente di Confimpresa - Master Formazione Massa Carrara - l’unica strada al momento prevista per effetto del distanziamento personale ma che, se da una parte velocizza le procedure, dall’altra rischia di lasciare fuori chi, come moltissimi anziani, non ha strumenti e non fa uso della tecnologia. Per fornire un valido aiuto abbiamo predisposto nella nostra sede in Galleria Da Vinci lo “Sportello della vicinanza”. Lo abbiamo aperto già nella scorsa primavera per affrontare i disagi dovuti alla pandemia e oggi siamo pronti a rafforzare questo importante servizio per il cittadino. Siamo disponibili a presentare tutte le domande per tutte le pratiche di cui necessitano i cittadini e a offrire il nostro sostegno alle persone in difficoltà, gratuitamente. Ovviamente ci affianchiamo ai patronati laddove è necessario il loro supporto”. Generalmente, il modulo va stampato, compilato, firmato, scannerizzato e inviato via mail insieme alla copia di un documento di identità. E anche il documento di identità è da stampare per poter essere inoltrato. “Un disagio enorme per quelle fasce di persone che non hanno dimestichezza con la tecnologia – ha aggiunto il presidente Tarantino - . Non tutti dispongono di una stampante in casa e quindi devono ricorrere a stamperie, tabacchini, all’aiuto di familiari (quando e se ci sono) oppure ad amici, tenendo sempre presente il rispetto del distanziamento. Mai come in questo periodo sono necessarie tempestività e snellezza di procedure per dare un messaggio di fiducia ai cittadini in difficoltà”. Per info chiamare 3495699269 oppure 0585 811530.
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“Ho ascoltato quanto dichiarato dalla direttrice dell’Azienda Nord Ovest, dott.ssa Letizia Casani, e sono preoccupato per il futuro degli ospedali di Pontremoli e Fivizzano, e per la strategia della gestione sanitaria di tutte le strutture della provincia di Massa e Carrara per affrontare questa seconda ondata: Noa, vecchio Ospedale di Massa e Monoblocco di Carrara”.
L’on. Cosimo Maria Ferri interviene così sul tema della gestione sanitaria della seconda ondata emergenziale: “Chiedo cortesemente al nuovo assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini, per cui nutro stima, di intervenire e di seguire la situazione”.
Le previsioni aziendali evidentemente non appaiono adeguate all’on.Ferri, che lo dice senza mezzi termini: “Ritengo che non sia la soluzione giusta quella di destinare i piccoli presidi della Lunigiana a ospedali Covid interrompendo così tutti i servizi ordinari sanitari e facendo mancare punti di riferimento per i cittadini che sono in attesa di interventi e visite mediche ambulatoriali”.
“Inoltre – prosegue Ferri - va sottolineato come gli ospedali Covid necessitino di strutture idonee, dotate di impianti specifici per il riciclo dell’aria, e con percorsi protetti. Diventa difficile ipotizzare anche soluzioni di promiscuità Covid e no Covid perché occorrono lotti o strutture separate per evitare la diffusione del virus e possibilità di contagio”.
Ma non solo: “Anche l’idea in astratto di destinare piani di una struttura per i pazienti covid può essere percorsa solo dove esistano questi percorsi idonei, separati e ben distinti”.
Ferri commenta inoltre: “Si è perso molto tempo tra la prima e la seconda ondata e ora non si possono fare scelte che “ con un tratto di penna’ cancellino i servizi per i cittadini. Occorre potenziare questi presidi sanitari che le comunità hanno sempre difeso giustamente con forza. Anche per questo il Governo deve attivare il Mes per potenziare le strutture, per assumere personale sanitario e parasanitario per valorizzare anche queste strutture che garantiscono il diritto alla salute dei nostri cittadini”.
L’onorevole poi chiede conto dei precedenti percorsi annunciati: “Sono mesi che chiediamo di destinare nuove strutture e di prevedere un’organizzazione per gestire l’emergenza sanitaria. Non abbiamo più notizie di quanto si voglia fare, per esempio, nel vecchio ospedale di Massa, struttura che ha grandi potenzialità e che da tempo poteva essere utilizzata”- e prosegue - “E’ importante fare chiarezza sulle politiche sanitarie della Regione Toscana anche per la provincia di Massa. Per esempio il vecchio ospedale di Massa avrebbe dovuto accogliere la terapia intensiva covid. Sarà ancora così? Noi siamo rimasti al taglio del nastro, al quale non abbiamo partecipato, ma sappiamo che sono stati spesi soldi pubblici. Sul punto oggi tutto tace. Anzi, qualcuno dice che al Noa verranno riconvertite le sale operatorie in reparti covid, con sacrificio delle altre necessità sanitarie dei cittadini. E’ vero?”.
Infine, conclude Ferri: “Proprio nei giorni scorsi ho chiesto al presidente Giani di dare risposte unitarie che coinvolgano i territori e le comunità. Non mi sembra che dalle dichiarazioni della Casani si vada in questa direzione e penso che sia sbagliato perché si indeboliscono le risposte del servizio sanitario per la tutela della salute dei cittadini”.
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L’incuria e il degrado regnano incontrastati sia sui famosi “orti urbani” all’interno del parco della Padula, sia, purtroppo su tutto il parco, completamente infestato da vegetazione spontanea, rovi e pericolosi rami di alberi in procinto di spezzarsi.
Questo il quadro di uno dei progetti più pompato dall’amministrazione 5 stelle di Carrara, fatto da alcuni cittadini, abituali frequentatori della Padula che si sono rivolti alla consigliera del Pd Roberta Crudeli per segnalare la situazione. “Di questo progetto se ne parlava in commissione sociale – ha spiegato la Crudeli - con l'assenso del membro grillino all’opposizione, durante la precedente amministrazione, già dal 2016. A maggio del 2017 l’amministrazione Zubbani riuscì ad aggiudicarsi 90mila euro per la realizzazione di 21 orti urbani alla Padula nell’ambito del Bando della Regione Toscana “Centomila mila orti in Toscana” e aveva mostrato di credere fortemente in questo progetto di sostenibilità ambientale, che avrebbe consentito di recuperare e riqualificare l’area del Parco rendendolo più sorvegliato e sicuro e incentivandone la fruizione da parte dei cittadini.”. La Crudeli ha aggiunto al quadro di degrado e abbandono fatto dai cittadini anche lo stato di deperimento delle recinzioni e dei cancelli su tutta l’opera di terrazzamento di quelli che avrebbero dovuto essere gli Orti urbani che, a causa dello smottamento del terreno, hanno danneggiato tutte le aree sottostanti .
“ Sebbene l’incarico di redigere il progetto sia stato affidato, nel 2017, dall’amministrazione 5 stelle a un professionista pagandolo 15 mila euro euro nel 2017 e nonostante il bando sia stato pubblicato successivamente, forse per disinteresse o per incompetenza, è inevitabile constatare che l’operazione sia stata un fallimento. Con grande dispiacere ne prendiamo atto, ma non possiamo certo più tacere su queste scelte incomprensibili che non sono state in grado di valutare l’importanza dell’opportunità degli orti urbani alla Padula per dare migliore fruibilità e maggiore frequentazione dell'area. Perciò siamo costretti ad esternare molti dubbi e perplessità sulle vere intenzioni di questa giunta . L’area prescelta era stata individuata dopo un dibattito trasparente e partecipativo posto in essere dall'amministrazione precedente e, quindi, presentava tutti i requisiti per l’ idea di orto urbano quale sistema di punto di aggregazione dove la presenza delle persone non si sarebbe limitata allo svolgimento delle cure colturali nel “proprio” piccolo appezzamento di terra, ma come momento di socializzazione volto allo scambio ed al confronto.” La Crudeli ha avanzato l’ipotesi che il l’amministrazione 5 stelle non abbia mai veramente creduto al progetto “ orti urbani “ ed ha rimarcato come, in effetti, dopo aver raggiunto il governo sulla città i 5 stelle abbiano perso, prima, l’anima “green ed ambientalista” e poi la cultura della partecipazione e dell'aggregazione. La realizzazione degli orti urbani alla Padula, invece, secondo Crudeli, rappresenterebbe un'importante opportunità di accrescimento della sicurezza e del decoro urbano del territorio. La consigliera del Pd ha comunque auspicato che, prima dello scadere del mandato grillino, qualcuno riesca a coltivare qualcosa negli orti urbani della Padula per non vedere andare in fumo altri soldi pubblici. “Sarebbe trasparente ed onesto da parte del sindaco De Pasquale – ha concluso la Crudeli - informarci durante il prossimo consiglio comunale, se ha deciso di cancellare definitivamente il progetto dalla sua agenda politica.”.
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E' il presidente dell'Associazione Pendolari Toscana Nord Ovest, Michel Rocchiccioli, ad intervenire dopo i recenti Dcpm che hanno interessato anche gli abbonati ai trasporti.
"I recenti DPCM emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte - afferma -, prevedono più smart working e lezioni a distanza per gli studenti delle superiori e delle Università, questo ha modificato le abitudini dei pendolari e soprattutto degli abbonati. Molti utenti, con le recenti misure sono impossibilitati ad utilizzare bus e treni di conseguenza non stanno utilizzando l'abbonamento, per questo motivo ho scritto al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all'Assessore Regionale Stefano Baccelli, affinché la Regione individui forme di ristoro o di estensione dell'abbonamento, tenendo conto anche delle difficoltà economiche di alcune famiglie a causa delle prolungate chiusure di alcune attività".
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"Cambiano i suonatori ma la musica è rimasta la stessa e sono soprattutto gli anziani a pagarne le conseguenze. Per una radiografia a un ginocchio ci vogliono 20 giorni e comunque si deve andare al Versilia. Per una risonanza magnetica di mesi ne servono almeno 2 ma solo se si accetta Lucca. Altrimenti a Massa la lista di attesa è di 9 mesi. La nostra sanità continua a fare acqua da tutte le parti e oggi rivolgiamo l'ennesimo appello cambiando solo i destinatari: la direttrice Usl Maria Letizia Casani e il presidente della Regione, Eugenio Giani".
A parlare è il segretario della Uil Pensionati Carrara e Lunigiana, Vittorio Geloni: "Ci troviamo dopo anni a denunciare i soliti problemi. Le liste d'attesa sono lunghissime, il personale è evidentemente insufficiente soprattutto oggi che ci troviamo ad affrontare una pandemia che mette in crisi tutti gli altri servizi. E le case della salute complesse? Non sono più neanche un miraggio".
Un caos che ha responsabilità politiche e tecniche, per Geloni che ovviamente fa riferimento alla categoria degli anziani e pensionati, i principali utenti della sanità pubblica: "Certo, il personale fa tutto il possibile, ringraziamo gli operatori perché con la loro professionalità sopperiscono alle mille mancanze del sistema. Ma non possiamo pensare che siamo ancora al tempo delle promesse. Certo, la pandemia Covid19 ha messo ulteriormente i bastoni fra le ruote ma non è che a primavera ci fossero cantieri aperti per realizzare case complesse, siamo ancora ai tempi della targa sulla palazzina del monoblocco e al vuoto su Avenza. Dovevano entrare in funzione prima dell'apertura del Noa e invece nulla. Così come non è che prima dell'inizio dell'emergenza sanitaria l'Asl avesse previsto migliaia di assunzioni o altre strategie efficienti per alleggerire le liste d'attesa".
E così il segretario Uilp affonda il colpo: "Sono cambiati i sindaci ma noi ci ritroviamo nelle stesse condizioni. Ora è cambiato il presidente della Regione e speriamo che si trovino in tempi rapidi soluzioni ai problemi della sanità, che è di competenza regionale, con una programmazione tecnica e operativa con prospettive di lungo periodo. Non si possono risolvere i problemi della sanità pubblica pensando di fare affidamento al privato perché costa troppo. La sanità è di tutti, non ha colori né posizioni politiche. La politica deve dare risposte".
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Sul caso transazione Paradiso – applaudita alla cifra di quasi dodici milioni di euro, dalla maggioranza carrarese 5 stelle come successo politico, poi rivista, dopo la denuncia dell’opposizione sull’irregolarità di tutto il procedimento e quindi bloccata per essere infine ridotta dalla sentenza finalmente arrivata dal giudice a un importo di cinque euro – il coro delle opposizioni carraresi è unanime: “Vergognoso”. Dopo l’aspra critica di Bernardi e Pieruccini arriva la non meno severa analisi di Italia Viva Carrara che ha riconosciuto la possibilità che la Procura, a cui Bernardi e Pieruccini si sono rivolti, possa aprire un fascicolo sul caso.
“Anche il vicesindaco Matteo Martinelli – ha detto Fabrizio Volpi coordinatore comunale di Italia Viva - nella sua infinita arroganza e dichiarata ignoranza sulle sentenze , dovrebbe arrendersi di fronte al fatto di aver perseguito insistentemente per mesi, senza fondate motivazioni, la transazione con la Paradiso SPA sprecando soldi pubblici. Una scelta oscena in totale mancanza di chiarezza e di trasparenza, ma soprattutto di onestà politica.”. Volpi ha fatto notare che la transazione Paradiso può essere considerata l' affare più costoso della storia del comune di Carrara, che sarebbe stato indebitato per dieci lunghi anni senza che vi fosse una sentenza ed ha giudicato inquietanti le giustificazioni addotte da Martinelli e dal sindaco De Pasquale. Anche Volpi ha sollecitato una replica del professor Giulio Ponzanelli, autore della perizia in base alla quale è stata avviata la transazione, alle dichiarazioni fatte dall’amministrazione circa il suo licenziamento in tronco dovuto proprio all’errore nella perizia. “La città deve sapere – ha continuato Volpi - come mai il pronunciamento sul risarcimento di 5.098.923 milioni di euro emesso dal Tribunale di Massa, è meno della metà della cifra che il professor Ponzanelli aveva indicato come conveniente per una transazione.” Per Volpi ci sarebbero, inoltre, dubbi anche sulla figura del “super partes gratuito" professore in quiescenza Antonio Scudieri, che di colpo avrebbe fatto cambiare idea al vicesindaco e lanciato l' assist per far fuori il famoso giurista della Bocconi , incolpandolo di avergli consigliato la strada sbagliata.
“Non è vero – ha proseguito Volpi – che a giugno l’amministrazione aveva fatto dietro front perché era emersa nuova documentazione dopo un approfondimento sul contenzioso. In effetti, il motivo del voltafaccia di Martinelli sembrerebbe piuttosto dovuto all'annuncio dell’opposizione in consiglio comunale di richiedere l’intervento della Corte dei Conti. Condanniamo, infine, con sdegno i l'autoincensamento e la mendace ricostruzione dei fatti da parte di De Pasquale e l’ aver con meschinità tirato in ballo persino l’emergenza-Covid per convincere i cittadini del buon risultato ottenuto . Il sindaco infatti aveva scritto: “Grazie al prudente lavoro di questi ultimi tre anni, abbiamo la disponibilità finanziaria per intervenire, il comune non andrà in predissesto, una situazione che comporta tagli su servizi importantissimi per i cittadini in un periodo storico come questo".
”Volpi ha poi bollato come indecoroso l’atteggiamento dei 5 stelle che a febbraio di quest’anno ribadivano di aver dovuto rimediare ai tanti ed ingenti danni fatti da chi aveva precedentemente governato la città, considerandoli colpevoli di aver persino ordito un “disegno perverso ” per tendere una ai grillini stessi e portare il comune al dissesto. “ Povera, misera e invasata classe politica – ha concluso Volpi - che sta governando la città da più di tre anni e che probabilmente non si schioderà dalle poltrone nemmeno questa volta. Italia Viva ci prova lo stesso e chiede le dimissioni del sindaco De Pasquale e parte della Giunta , tranne l’assessore Anna Galleni e l’assessore Giovanni Macchiarini che da subito avevano dichiarato guerra a Matteo Martinelli perché si ostinava a voler sprecare 12 milioni e 500 mila euro di soldi pubblici senza una sentenza di condanna nella quale fosse individuata l’entità del risarcimento. Per questo il vicesindaco, da vero signore , pare avesse tolto il saluto ai due dissidenti. E questo probabilmente non è tutto.”.
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Lo avevano detto e stanno continuando a farlo: dopo le prime riunioni spontanee di cittadini preoccupati per le conseguenze delle nuove misure restrittive anti pandemia e la creazione del gruppo Assemblea Pubblica Apuana, ecco in sequenza i vari presidi con incontri pubblici che erano stati annunciati dagli organizzatori per trovare risposte ai molti quesiti sollevati dai cittadini. Il nuovo appuntamento che si sintetizza nel messaggio “ Noi questa crisi non la paghiamo” è previsto per sabato 7 novembre alle 18 all’esterno del Teatro Guglielmi a Massa. Tra i punti all’ordine del giorno ci sono: Potenziate la sanità, potenziate i servizi, reset del debito e la dad non è scuola. Ancora una serie di temi caldissimi che verranno discussi dai cittadini.
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“In soli 3 anni abbiamo iniziato a concretizzare il nostro indirizzo e la nostra visione politica a medio e lungo termine per quanto riguarda il settore marmo. Con il nuovo regolamento degli agri marmiferi, che per la prima volta interrompe l’automatico rinnovo delle concessioni e introduce il concetto di temporaneità. Con la ricognizione degli agri marmiferi comunali e un conseguente generale riordino di un patrimonio indisponibile finalmente ben definito. Con l'introduzione della tracciabilità dei blocchi, una tappa fondamentale per un’equa imposizione sui materiali. Tutto questo, insieme all’importantissima approvazione dei Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi, mette nero su bianco la nostra volontà di trasformare, regolamentare e diversificare l’attività estrattiva, in un percorso che inevitabilmente durerà diversi anni. Proprio perché siamo sempre stati consapevoli di questo, non ci siamo mai limitati a ragionare su interventi che potessero ricadere solo nell’arco di questo mandato elettorale”: il vicesindaco Matteo Martinelli, titolare della delega al Marmo, commenta così l'approvazione da parte del consiglio comunale del Piano Attuativo del Bacino Estrattivo 15, il più importante dei tre in cui sono divisi i siti carraresi in quanto raccoglie il 90% delle cave attive.
Si tratta di uno strumento che interessa complessivamente un territorio montano di circa 11,30 chilometri quadrati. Questa vasta area è prevalentemente utilizzata per le attività di estrazione del marmo, che ha un significativo impatto sul paesaggio, sull’ambiente, e sul reticolo idrografico: “Con i Pabe introduciamo una nuova regolamentazione dell’attività di escavazione, nella logica dello sviluppo sostenibile volto a tutelare da un lato l’attività economica attraverso un piano di utilizzo dei materiali che incentivi la filiera corta e, dall’altro, a preservare il paesaggio naturale e antropico unico e non riproducibile in cui il comparto estrattivo si colloca” ha spiegato Stefano Dell'Amico, presidente della Commissione Marmo nel corso della seduta di approvazione del documento.
Grazie alla collaborazione degli Uffici Ambiente/Marmo e Urbanistica, con il supporto di un importante staff di professionisti esterni, è stato messo a punto quello che Dell'Amico ha definito “uno strumento urbanistico innovativo, lungimirante e digitale, che si pone come effettivo piano regolatore delle attività estrattive, nel difficile compito di coniugare in maniera equilibrata, paesaggio, ambiente, sicurezza e ricaduta socio-economica per il territorio. Con l’elaborazione del presente Piano Attuativo si sta dando attuazione ai principi enunciati nella Convenzione Europea del Paesaggio e a quanto espressamente richiesto dal D.Lgs. 42/04 (Codice) garantendo che la tutela, la riqualificazione e la valorizzazione del paesaggio entrassero a pieno titolo nelle politiche di pianificazione del territorio, urbanistiche e in quelle a carattere culturale, ambientale, agricolo, sociale ed economico”.
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«Con l’approvazione da parte del consiglio comunale del Piano attuativo dei Bacini Estrattivi sarà possibile rilasciare nuove autorizzazioni e relative varianti, semplificare l'iter di verifica della compatibilità paesaggistica, adeguare il Piano Strutturale ed il Piano Operativo» lo ha detto l’assessore all’Urbanistica Maurizio Bruschi nell’illustrare al consiglio comunale gli effetti della delibera di approvazione dei Pabe, ultimo fondamentale passo di un lungo e articolato percorso portato avanti dall’amministrazione comunale.
I Pabe, ha spiegato Bruschi «grazie a uno straordinario lavoro intersettoriale che ha incluso un team di professionisti esterni di alto livello ed esperienza sono un prodotto di qualità che ha visto importanti e prestigiosi riconoscimenti dal mondo accademico: a partire dalla partecipazione alla rassegna urbanistica regionale toscana dell’INU fino alla manifestazione di Urban Promo svoltasi a Venezia a settembre a cura del Prof Francesco Alberti, (Università degli Studi di Firenze, INU Toscana) e dell’ architetto Fabio Nardini, dal titolo significativo: “Le cave di Carrara dalla monocultura industriale alla pianificazione integrata del paesaggio”».
Sì perché, ha aggiunto l’assessore, «questo strumento contiene una proposta coraggiosa per il futuro: una proposta tesa a cercare un equilibrio tra interessi diversi e apparentemente contrapposti, il tutto entro un contesto di sostenibilità e di auspicata coesione sociale. Con i Pabe non si chiudono le cave né si fa un condono “dello stato esistente” ma si cerca un equilibrio tra la compatibilità paesaggistica delle attività estrattive e il valore economico, sociale e culturale che le stesse rappresentano per la comunità carrarese in quanto carattere fortemente identitario dei luoghi». Proprio in quest’ottica i Pabe prevedono la massima tutela per crinali e sorgenti, la valorizzazione dei percorsi storici e turistici, dei sentieri della rete escursionistica ma anche incentivi alle aziende che creano occupazione e che contribuiscono al rilancio economico della nostra città o intervengono per migliorare la sicurezza idraulica del territorio.
Con questo strumento l’amministrazione dunque si impegna «a tutelare il patrimonio paesaggistico ambientale e territoriale e contemporaneamente dare forza ai soggetti che vivono e producono sul territorio, superando la dicotomia ambiente-industria». «Il paesaggio a Carrara conta – ha dichiarato Bruschi - è un bene di tutti i suoi abitanti, che incorpora la memoria del lavoro, della fatica delle generazioni passate e costituisce un patrimonio per le generazioni a venire: dobbiamo reverenza agli antenati e diritti alle generazioni future».
Dal punto di vista più prettamente tecnico, con l’approvazione dei Pabe, per il Comune di Carrara è possibile rilasciare nuove autorizzazioni e relative varianti in quanto il Piano attuativo approvato è conforme agli obiettivi di produzione sostenibile e a quanto previsto dall’art. 13 del Piano Regionale Cave come riconosciuto anche dalla Regione Toscana all’esito della riunione conclusiva della conferenza dei servizi regionale. Bruschi ha ringraziato a nome di tutta l’amministrazione «gli l'uffici Ambiente/Marmo e Urbanistica che con passione si sono dedicati alla realizzazione di questo strumento per la propria città con lo scopo di coniugare sviluppo e tutela e di garantire maggiore attenzione all'ambiente»
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Questa mattina il sindaco Francesco de Pasquale ha fatto visita all'asilo nido Girotondo insieme alla responsabile dei nidi Carla Viviana Dell'Amico e alla referente della cooperativa sociale Orsa che gestisce la struttura. L'edificio è stato recentemente oggetto di un importante intervento di riqualificazione energetica del valore di quasi 500 mila euro. Martedì 20 ottobre si sono conclusi i lavori svolti dalla società C.A.E.C. SOC. COOP, e dopo aver ultimato le operazioni di sanificazione dell'istituto, i bambini – che finora erano stati ospitati presso altre sedi – sono rientrati nelle aule della loro “scuola”.
«Il personale che opera all'interno dell'asilo – spiega il sindaco Francesco De Pasquale – ha predisposto tutte le misure necessarie volte a garantire un rientro in sicurezza nella struttura. Ho avuto modo di visitare un ambiente sereno e allo stesso tempo sicuro, migliorato dal punto di vista dell’efficienza energetica e dove i bambini potranno trascorrere in serenità un anno scolastico che sappiamo essere particolarmente delicato».
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