Politica
Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

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Aumento di Tari, Irpef e Imu a Massa. La critica di Stefano Benedetti, ex presidente del consiglio comunale: "A Massa aumentano le tasse con motivazioni del tutto inaccettabili a partire dalla Tari (Tassa rifiuti ).L'a mministrazione comunale massese ha annunciato l’aumento della Tari, Irpef e Imu, contrastato fino ad oggi a livello regionale solo da Forza Italia, grazie al Consigliere Regionale Marco Stella che da diverso tempo sta combattendo una battaglia contro una palese vessazione nei confronti dei cittadini, voluta soprattutto dalle amministrazioni di Centro Sinistra. A Massa non si comprende se questa vessazione sia condizionata dalle forze di Centro Sinistra presenti in giunta e anche nella maggioranza consiliare, oppure da un cambio di tendenza del Sindaco Persiani che, in questo modo, pensa, magari, di avvicinarsi alla sinistra per poter pianificare un nuovo percorso in vista delle prossime elezioni amministrative. Rimane,però, il fatto certo che la volontà è quella di aumentare le tasse a partire dalla tassa sui rifiuti. Nel merito la motivazione è quella dell’aumento della raccolta differenziata anche nelle periferie. Se si aumenta la raccolta differenziata che coinvolge nell’attività direttamente la cittadinanza, la tassa dovrebbe diminuire, altro che aumentare. Invece in questo “anomalo” comune, c’è la volontà di aumentarla, vessando ulteriormente i cittadini, cosa che come Centro Destra non possiamo assolutamente accettare.
Di fronte ad una situazione del genere Forza Italia, come da indicazione regionale, dovrà lanciare una battaglia contraria alle azioni distruttive e penalizzanti per i cittadini, soprattutto per le categorie più deboli e in consiglio comunale a Massa dovrà opporsi fermamente . No all’aumento : dell’addizionale Irpef,Tari e Imu.
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Lo sgombero della cosiddetta Casa Rossa Occupata, ex casa cantoniera di Anas, dopo dodici anni di utilizzo illegittimo e al di là delle regole di civiltà, segna finalmente il primo passo di un concreto ripristino della legalità. Grazie al lavoro costante di Fratelli d'Italia sul territorio, ho presentato nell'ottobre scorso un'interrogazione urgente non solo al ministero degli Interni, ma anche a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha allora avviato un'interlocuzione con Anas, proprietaria dell'immobile, che ha portato al risultato dello sgombero di questa mattina. Grazie inoltre ad una mia ulteriore interrogazione relativa alle gestione delle utenze, per avere contezza dell'ammontare delle spese inevase dopo dodici anni di sfruttamento illecito di elettricità, gas ed acqua, le azioni contro una situazione di non più accettabile degrado e di ripristino delle regole di convivenza civile in una comunità sono solo all'inizio". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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Riccardo Bertoloni, rappresentante del gruppo Avenza R-Esiste, interviene pubblicamente per denunciare una situazione di degrado ambientale e la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale. Dopo aver presentato un esposto, firmato da numerosi cittadini, relativo alla presenza di discariche abusive nella zona artigianale di Battilana, ad oggi non si è registrato alcun intervento né comunicazione da parte degli organi competenti. L’esposto sottolinea come, nell’area artigianale di Battilana, siano presenti diversi siti che, a causa della condotta illecita di ignoti, si sono trasformati in veri e propri punti di scarico e deposito incontrollato di rifiuti. Tra i materiali abbandonati si trovano plastica, sacchi contenenti rifiuti indifferenziati, materiali di risulta, pneumatici fuori uso e molto altro. Questi rifiuti, non solo sono lasciati senza alcuna protezione o contenitore, ma rappresentano anche un rischio igienico-sanitario per la comunità, oltre a offrire uno spettacolo indecoroso. "Abbiamo ritenuto opportuno segnalare questa situazione affinché si possano avviare gli accertamenti necessari a verificare eventuali violazioni di legge e prendere provvedimenti adeguati", dichiara Bertoloni.
Tuttavia, nonostante siano trascorsi oltre 30 giorni dalla segnalazione, l’amministrazione comunale non ha dato alcun riscontro né è intervenuta per affrontare il problema. Bertoloni pone l’attenzione anche su un’altra questione che interessa la frazione di Fossone. In Via Pometo, la società Gaia Spa sta eseguendo lavori per l’allacciamento alla rete fognaria. Tuttavia, sembra che tali opere non riguarderanno tutte le abitazioni della zona. "Vogliamo sapere dall’amministrazione comunale come intende affrontare questa situazione. I cittadini hanno il diritto di sapere se tutte le abitazioni saranno servite dalla rete fognaria o se alcune rimarranno escluse, con tutti i disagi che ne conseguono", continua Bertoloni. Concludendo il suo intervento, Bertoloni rivolge un messaggio chiaro e deciso all’amministrazione comunale: "Se Avenza R-Esiste, anche Battilana ESiste. Non possiamo accettare che intere aree del nostro territorio siano abbandonate a sé stesse, nel degrado e senza risposte. L’amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità e dare seguito alle segnalazioni dei cittadini".Il gruppo Avenza R-Esiste chiede quindi un’azione immediata per ripristinare il decoro ambientale e la sicurezza sanitaria a Battilana, nonché maggiore trasparenza sulle opere infrastrutturali in corso a Fossone. La comunità attende risposte concrete e non è disposta a tollerare ulteriori silenzi.
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Si può definirlo in tutti i modi possibili e immaginabili, ma alla fine le parole migliori sono sempre le stesse: colpo di stato. E' quello che è stato messo a segno, democraticamente parlando, in Romania dove a pochi giorni dal ballottaggio che avrebbe visto clamorosamente vincitore il candidato Calin Georgescu, secondo molti filo russo e senza un pedegree adatto e amato dall'Unione Europea, dalla Nato e probabilmente anche dai Biden di turno, la Corte (in)Costituzionale ha annullato il risultato del primo turno chiamando in causa presunti brogli elettorali e interventi da parte di personaggi plurimiliardari vicini alla Russia. Guarda caso Georgescu non piaceva al Governo e non piace al candidato socialista che era stato, letteralmente, frantumato ma che era così tanto gradito alle elites sovranazionali che governano l'Europa a Bruxelles e che sborsano fiori di miliardi di euro per combattere in Ucraina.
Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega nonché conoscitore profondo sia della lingua sia del Paese dove, tra l'altro, è nata sua moglie Camelia Mihailescu, aveva diffuso un video in cui manifestava apertamente le proprie simpatie e il proprio invito a votare per Georgescu, candidato sovranista al quale i rumeni hanno dato in maggioranza la loro fiducia, uomo che pensa più agli interessi rumeni che a quelli dell'Unione Europea e degli organismi sovranazionali che vogliono annientare ogni identità nazionale.
La decisione di cancellare il risultato elettorale in Romania ha provocato una enorme ondata di sdegno e di rabbia anche nella comunità, numerosa, di cittadini rumeni che vivono in Italia. Con il generale Roberto Vannacci vogliamo provare a capire non tanto e non solo gli aspetti politici più reconditi di questo colpo di stato a tutti gli effetti, quanto perché la democrazia si sciacqua la bocca con le parole che tanto effetto sembrano produrre per poi cancellarle quando vanno contro i propri interessi.
Generale Vannacci buonasera. Oggi domenica si sarebbe dovuto votare per il ballottaggio in Romania. Invece, come sostengono in molti noi compresi, abbiamo assistito ad un vero e proprio colpo di stato. Domanda ironica: ma non erano proprio i militari una volta a farli i colpi di stato? Perché in questo caso pare che sia stato posto in essere da chi si dichiara democratico a 360 gradi.
Guardi me lo sono domandato anche io. Fino ad oggi eravamo sempre stati noi militari ad essere i primi sospettati di effettuare rovesciamenti improvvisi e forzati dei risultati elettorali usciti dalle urne e scelti dal popolo. In Romania, però, di generali non se ne sono visti mentre si sono visti i politici sconfitti al primo turno fare di tutto per rovesciare un risultato legittimo.
Si parla di contributi provenienti da personaggi sospetti vicini a Putin, di intromissioni illegittime, di Tik Tok che avrebbero influenzato e condizionato i cittadini rumeni. Lei che conosce bene la Romania, pensa davvero che i concittadini di sua moglie siano così sciocchi da farsi dire quello che devono fare, quando e come devono farlo?
Conosco la Romania e conosco i rumeni. Parlo correttamente e correntemente la loro lingua, ho vissuto anni a Bucarest dove ho lavorato e studiato e posso dirle senza problemi che si tratta di un grande popolo, orgoglioso, lavoratore, con grande dignità e un passato di grandi tradizioni. Quello che è accaduto con l'annullamento del risultato del primo turno non c'entra niente con i rumeni, bensì con il fatto che Georgescu è inviso come candidato alle elites che governano sia in Romania sia a Bruxelles e la paura era ed è che un uomo così vicino agli interessi del proprio Paese e così lontano da quelli delle elites globaliste, avrebbe potuto creare enormi problemi e andare ad aggiungersi ad una figura, quella di Orban, con il risultato che il conflitto in Ucraina avrebbe potuto subire delle svolte non volute da chi ha interesse a continuare una guerra senza senso.
Lei aveva invitato i rumeni residenti in Italia a votare Georgescu e anche sua moglie, se non erriamo, avrebbe votato per lui. Che cosa prova adesso?
Sarò sincero. Sono molto amareggiato e così anche mia moglie. Parlano tutti e parliamo sempre di libertà, di democrazia, di rispetto del voto popolare, poi, quando questo voto si manifesta, ecco che proprio in uno dei Paesi europei che si dicono democratici senza se e senza ma, arriva una decisione esterna che cancella una manifestazione spontanea di preferenza politica. Ma allora dov'è la democrazia? Siamo noi sovranisti ad essere tacciati sempre di somigliare a fascisti o razzisti o anche revanscisti in sostanza nostalgici di vecchie dittature ormai morte e sepolte. Invece guarda qua chi ti compie veri e propri rovesciamenti di fronte per motivi che, almeno fino ad ora, non hanno trovato ragione di essere. Quando accadono queste cose, uno si domanda quale sia il senso di fare politica e di provare a cambiare le cose. Ed è difficilissimo riuscire a darsi una risposta.
Lei è italiano, ma se fosse rumeno cosa farebbe?
Non mi faccia dire cosa farei se fossi un cittadino rumeno. Sicuramente sarei non solo e non tanto amareggiato, quanto proverei un forte senso di rabbia e di impotenza nel caso avessi votato per Georgescu. Ma anche se non la pensassi allo stesso modo, sarei mortificato per la figura che il mio Paese ha fatto davanti al mondo. Non siamo più liberi, ma sotto tutela di un organismo sovranazionale o anche più di uno che decide delle nostre vite e sulle nostre teste indipendentemente dalla nostra volontà. Ovviamente al prossimo turno e salvo scoperte di chissà quali convivenze o complotti, voterei ancora più convinto per Georgescu.
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La CISL Scuola Toscana ha espresso più volte posizioni critiche e preoccupate riguardo al dimensionamento scolastico adottato dalla Regione, sottolineando le problematiche legate sia alla qualità dell'istruzione che ai disagi per le comunità scolastiche, in particolare nelle zone periferiche e montane. La CISL Scuola Toscana ha messo in evidenza alcuni punti chiave legati agli effetti negativi del dimensionamento scolastico:
- Sovraffollamento delle classi: Una delle principali preoccupazioni è l’aumento del numero di alunni per classe che potrebbe derivare dagli accorpamenti. Temiamo che, con classi più numerose, venga compromessa la qualità della didattica, con minore attenzione individuale agli studenti e difficoltà nel gestire le diversità formative e i bisogni speciali degli alunni.
- Perdita di identità delle scuole: Le scuole, soprattutto quelle più piccole e radicate nel territorio, potrebbero perdere la loro identità e il loro ruolo all’interno delle comunità. La CISL Scuola sostiene che il dimensionamento forzato rischia di minare la dimensione sociale e comunitaria delle scuole, che non sono solo luoghi di istruzione, ma anche punti di riferimento per il tessuto sociale locale.
La CISL Scuola Toscana Nord si esprime contraria allo smembramento dell'Istituto Comprensivo Massa 6, ciò significa che il sindacato sta opponendosi a una proposta di riorganizzazione che potrebbe comportare la separazione o divisione dei plessi scolastici che attualmente fanno parte dello stesso istituto. In questi casi, la CISL Scuola Toscana Nord potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo a vari aspetti:
Impatto sui servizi educativi: Un possibile smembramento potrebbe avere implicazioni anche sull'offerta educativa e sui servizi. La separazione dei plessi potrebbe causare un ridimensionamento dell'offerta formativa o modifiche nei percorsi scolastici.
Coinvolgimento delle famiglie e dei docenti: Quando si discutono cambiamenti strutturali come lo smembramento, è possibile che ci siano reazioni tra le famiglie degli studenti, i docenti e il personale scolastico, che potrebbero temere per la qualità dell'istruzione o per la stabilità lavorativa e trovarsi a dover affrontare cambiamenti significativi nell'organizzazione scolastica, nei percorsi formativi o nei trasporti.
La posizione della CISL SCUOLA TOSCANA NORD può essere vista come una difesa dell'integrità dell'Istituto Comprensivo, con l'obiettivo di mantenere una struttura unitaria che favorisca la coesione e la continuità educativa ma è lo stesso sindacato che posa le sue fondamenta nel costruire un dialogo al solo scopo di individuare un percorso certo per il futuro dell'Istituto Comprensivo Massa 6. Tale percorso potrà essere individuato solo con il coinvolgimento di tutti gli attori: genitori, personale scolastico, dirigenti scolastici e amministratori locali.
La CISL SCUOLA TOSCANA NORD dice NO allo smembramento della comunità educante dell’I.C. MASSA 6.
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Mancato decoro del parcheggio adiacente alla scuola di Bagaglione: il gruppo Pd ha presentato una interpellanza per denunciare la presenza di accumuli di rifiuti, scarsa manutenzione e condizioni generali di abbandono che compromettono il decoro urbano e la sicurezza degli utenti, in particolare degli alunni e delle loro famiglie. Secondo i consiglieri, la situazione attuale rappresenta un potenziale rischio igienico-sanitario e un cattivo esempio per i giovani frequentatori della scuola. “E’ compito dell’amministrazione comunale garantire il decoro urbano e la sicurezza delle aree pubbliche, in particolare nelle vicinanze di istituti scolastici – osservano - .Il parcheggio è un punto di accesso importante per molte famiglie e personale scolastico, e dovrebbe pertanto essere mantenuto in condizioni adeguate”. I consiglieri Daniele Tarantino, Giovanna Santi, Gabriele Carioli, Enzo Romolo Ricci e Stefano Alberti chiedono quali misure immediate l’amministrazione intende adottare per garantire il ripristino del decoro e della funzionalità del parcheggio accanto alla scuola di Bagaglione.
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La Camera di Commercio è un Ente autonomo funzionale di diritto pubblico che svolge, nella circoscrizione territoriale provinciale, funzioni di interesse generale per il sistema delle imprese promuovendo e curandone lo sviluppo nell'ambito delle economie locali. A partire dal governo Renzi è stata avviata una procedura dí ridimensionamento che, come ormai è consuetudine, vede la nostra provincia colpita con la mannaia e quella che era un fiore all'occhiello per tutta la nostra comunità diventare un luogo altamente depotenziato, scomodo per il personale, per i tanti utenti e le imprese.
In merito a questo depotenziamento, Fratelli d'Italia vuole porre attenzione e approfondire le motivazioni di queste scelte. Da un mese circa gli sportelli al pubblico sono stati ridimensionati e trasferiti in una stanza di modeste dimensioni che prima era occupata dalle fotocopiatrici, priva di riscaldamento e senza che vi sia la dovuta privacy per gli utenti. Una situazione di disagio che gli utenti ci hanno segnalato e di cui faremo le dovute considerazioni chiedendo spiegazioni agli organi di governance. Crediamo anche che la capitale mondiale del marmo non possa essere declassata ulteriormente e, di conseguenza, che anche il centro cittadino venga ulteriormente penalizzato dopo l’emorragia di servizi che negli anni ha prodotto forti disagi alla popolazione ed ai lavoratori nel disinteresse assoluto della politica che ha governato la città.
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La sezione provinciale Lega Salvini Premier torna a chiedere con forza lo sgombero immediato della casa cantoniera occupata abusivamente da centri sociali a Montignoso. Gli stessi centri sociali che hanno previsto una manifestazione per tutelare se stessi e oltre 12 anni di abusi ai danni dei cittadini: una manifestazione che la Lega stigmatizza sia nei contenuti che nei modi, fatta in centro città di Massa durante il periodo natalizio e che non promette certo bene, visti anche i recenti episodi di imbrattamenti compiuti durante le manifestazioni che hanno costretto l'amministrazione comunale ad attivare pulizie straordinarie.Insomma tutto sbagliato come gli anni di occupazione abusiva dell'immobile posto sull'aurelia all'altezza del comune di Montignoso: in tali anni è peggiorato il degrado della struttura che ha anche preso fuoco, oltre ad esser stata teatro di sagre abusive e scritte offensive verso il vicepremier Salvini.Sul tema interviene anche l'onorevole Andrea Barabotti: "I centri sociali che da 12 anni occupano abusivamente la Casa Rossa di Montignoso scelgono di manifestare nel Comune di Massa. Viene da chiedersi perché non abbiano organizzato la protesta nel comune di Montignoso, dove ha luogo la loro occupazione. Forse non vogliono disturbare il Natale nelle zone centrali di Montignoso, dove il Sindaco Lorenzetti continua a proteggerli e tutelarli, permettendo loro di operare al di fuori delle leggi. È evidente che questa situazione non è più tollerabile e che è necessario ripristinare la legalità. Fuori gli abusivi".
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Susanna Ceccardi ci siamo incontrati per la prima volta tanti anni fa, quando lei era stata da poco eletta sindaco di Cascina. Anche allora, come oggi, tosta, decisa, grintosa, a favore delle donne e, soprattutto, contro ogni svendita della nostra identità locale e nazionale a favore di integralismi e integrazioni a senso unico. Sono passati tanti anni e adesso lei è europarlamentare, ma la sua battaglia è ancora la stessa di allora. Coerenza, convinzione, pericolo imminente o, peggio ancora, l'ultima spiaggia?
La mia battaglia è sempre stata la stessa, pur evolvendosi, sia quando ero sindaco di Cascina che oggi come europarlamentare della Lega e del gruppo Patrioti per l’Europa. Si tratta di difendere la nostra identità locale, nazionale e culturale, contro chi cerca di svenderla a favore di ideologie estreme e false integrazioni a senso unico. Per me, è una lotta di valori profondi che vanno difesi con determinazione, anche contro chi vorrebbe trasformare l'Europa in un continente senza radici. Una necessità impellente di preservare ciò che siamo di fronte a un contesto che vuole cancellare la nostra storia, le nostre tradizioni e soprattutto la nostra sovranità.
Lei non perde un colpo quando si tratta di attaccare l'Islam più arretrato, integralista e oscurantista. Non ha paura di doversi, prima o poi, difendere da qualche esaltato tra i tanti che infestano questo sfasciato Stivale e questa Europa senza spina dorsale?
Ricevo spesso minacce da integralisti islamici e da leoni da tastiera. Tuttavia, non temo di difendere ciò in cui credo, anche se so che le mie posizioni possono suscitare reazioni violente da parte di chi non accetta il confronto. Ho sempre cercato di portare avanti un messaggio chiaro e deciso contro l’Islam radicale, che vedo come una minaccia per la nostra sicurezza e la nostra cultura. Sì, so che queste battaglie possono comportare rischi, ma sono convinta che siano necessarie per garantire un futuro sicuro e giusto ai nostri figli. La difesa della nostra identità e sicurezza è prioritaria.
Lei è stata per lunghi anni a Bruxelles e il Belgio, così come i Paesi Bassi in generale, sono, ormai, letteralmente, invasi da immigrati musulmani più o meno radicalizzati. Al di là del ruolo istituzionale che ricopre e che le impone un certo politicamente corretto, qual è la situazione in quelle zone dal punto di vista della sopravvivenza di una identità nazionale?
La situazione è estremamente preoccupante. In molte città, come Bruxelles e Amsterdam, la crescita della comunità musulmana radicalizzata sta influenzando negativamente la qualità della vita dei cittadini, sempre più insicuri a causa della criminalità straniera e del pericolo terrorismo. Le nostre tradizioni e i nostri valori sono sotto attacco da chi non vuole rispettarli e cerca di imporre una cultura che non è la nostra, con il beneplacito di un’Unione europea vergognosa che continua a prendere a picconate, nel nome del politicamente corretto, la nostra identità. Nel cuore di queste città, l'integrazione non è mai avvenuta nel rispetto delle regole europee. Al contrario, vediamo zone ghettizzate dove le leggi nazionali sono letteralmente sostituite da quelle della Shari’a applicata dai tribunali islamici ‘invisibili’, e i valori che hanno reso forte l'Europa sembrano cedere il passo. Anche in Italia, purtroppo, stiamo andando in questa direzione. In qualità di europarlamentare leghista e Patriota per l’Europa, il mio obiettivo è spingere per politiche comunitarie più forti e chiare che favoriscano l’integrazione solo per chi ha veramente diritto di entrare nel nostro Paese e rispetta le regole e i valori europei, non per chi vuole imporre una cultura che ci è estranea ed è incompatibile con i nostri valori occidentali.
Oriana Fallaci e Ida Magli, due facce se non di una stessa medaglia, sicuramente di uno stesso pensiero: la prima contro ogni cessione e cedimento all'Islam, la seconda contraria alle elite degli organismi sovranazionali che annientano le sovranità nazionali. Lei da che parte sta? O magari, è un po' più morbida e accomodante visto il suo incarico?
Mi sento molto vicina alle idee di Oriana Fallaci, che cito spesso nei miei discorsi e nei miei interventi pubblici e anche a quelle di Ida Magli. Due figure femminili ‘alte’, forti che, come me, non hanno mai avuto remore nel denunciare l’Islam radicale, né i poteri sovranazionali ‘riservati’ che minano la nostra sovranità e le nostre radici cristiane in modo talvolta palese e talvolta assai subdolo. La sovranità nazionale è fondamentale per la nostra libertà e per la protezione delle nostre identità culturali. Non sono mai stata né morbida né accomodante, e non credo che l'essere istituzionale significhi abbassare la guardia o perdere fermezza nei propri principi. Per me la politica non può essere solo diplomazia, deve anche essere la difesa dei nostri valori contro ogni forma di aggressione culturale e politica, costi quel che costi. E il cordone sanitario stretto intorno alla Lega e ai Patrioti per l’Europa a Bruxelles è esattamente questo: il segno tangibile che noi non siamo e non saremo mai complici della Von Der Leyen, dei suoi burocrati e delle elite che la sostengono, quelle stesse elite cui faceva spesso riferimento, negativamente, Ida Magli.
Sia sincera: quanto incide un europarlamentare, sia pure pieno di buona volontà e prospettive, su un organismo così strutturato e vincolato a principi che fanno a cazzotti con quanto, ad esempio, lei e la Lega avete sempre sostenuto?
Io sono sempre sincera, dico sempre quello che penso: è il mio difetto migliore. È impossibile cambiare le cose da solo in un’istituzione complessa come il Parlamento Europeo, dove le decisioni sono spesso prese da alleanze politiche e compromessi. Inoltre abbiamo a che fare anche con la Commissione europea, il vero organo legislativo dell’Unione, e il Consiglio. Tuttavia, sono convinta che il mio ruolo sia importante per far sentire la voce di chi, come la Lega, ha sempre sostenuto valori di identità e sovranità nazionale. Ogni piccolo passo, ogni proposta che portiamo avanti come Lega e Patrioti per l’Europa, è un segno di resistenza e di difesa delle nostre convinzioni, anche se il sistema europeo è vincolato da principi che spesso non coincidono con i nostri. Il Parlamento Europeo non è un luogo facile per chi come noi lotta per il ritorno alla sovranità nazionale e alla protezione delle tradizioni locali, ma ogni volta che possiamo influenzare anche solo un voto, significa che stiamo facendo la differenza.
In Italia così come in molte parti d'Europa e del mondo, si sta cercando di far passare la teoria Gender e tutto ciò che contiene la galassia Lgbtqrstuvz. Lei, se ne avesse la possibilità, cosa farebbe senza tanti se e senza, soprattutto, altrettanti ma?
Bisogna opporsi fermamente alla teoria gender, così come all'imposizione di una visione ideologica dell'identità sessuale. La famiglia tradizionale è alla base della nostra società. Non deve esserci posto per l'indottrinamento ideologico e credo che l'Europa debba rispettare la libertà di ogni Nazione di autodeterminarsi senza imposizioni esterne, su temi così sensibili. Io come sempre sono pronta a combattere in ogni sede possibile per proteggere la famiglia naturale, contro ogni legge che voglia minare la nostra visione del mondo e dell'educazione dei nostri figli.
Utero in affitto: non le pare la mortificazione dell'essere donna?
Sì, penso che l'utero in affitto rappresenti una vera e propria mortificazione dell'essere donna e una mercificazione dei neonati, che vengono scelti su un catalogo e trattati come un prodotto da supermercato. Ridurre una donna a strumento di procreazione per altri è un atto di sfruttamento e di disumanizzazione. La maternità è un valore che deve essere protetto, tanto più in questi tempi di calo della natalità, e non svenduto. La donna deve essere rispettata anche per la sua capacità di essere madre, non ridotta a un oggetto utilizzabile per altri scopi. Credo fermamente che la politica debba proteggere la sacralità della vita umana e la dignità femminile, e non permettere che pratiche come l'utero in affitto vengano legittimate come "normali" in una società che si dice progredita. Per questo abbiamo reso l’utero in affitto reato universale in Italia e stiamo spingendo, come Patrioti per l’Europa, per andare in questa direzione anche in Ue.
Qualcuno sostiene che lei, con il passare degli anni, abbia un po' abbandonato quel suo ruolo originario di Giovanna D'Arco per diventare politicamente più accomodante e sostenibile.
Sono vent’anni che lavoro con assoluta determinazione per ciò in cui credo e la mia posizione su temi fondamentali come l'immigrazione, la difesa dell'identità e la lotta contro il politicamente corretto è sempre la stessa. Così come non mi sono mai sottratta al dialogo e al confronto con chi ha opinioni diverse, tenendo ferme le mie convinzioni e senza mai piegarmi di fronte a chi vuole minare i miei principi e quelli delle decine di migliaia di cittadini che rappresento. La politica richiede a volte compromessi ma ciò non significa che si debba rinunciare ai nostri valori fondamentali. Al contrario, dobbiamo essere più forti e determinati nel portare avanti ciò che è giusto per il nostro popolo. Faccio un esempio concreto: se fossi una ‘Giovanna D’Arco’, andrei alla guerra contro il Green Deal con l’obbiettivo di cancellarlo completamente, strapparlo e farci coriandoli per il carnevale. Ma so che questa guerra la perderei, il Green Deal rimarrebbe esattamente com’è e il mio popolo, il mio territorio ne subirebbe conseguenze devastanti. Invece, proponendo emendamenti al testo, limando regolamenti, negoziando scadenze e tempistiche, posso provare a ridurre quanto più possibile gli effetti nefasti di questa sciagura, voluta dalla Von Der leyen e dalla sinistra, sulla nostra economia. Posso depotenziarli, annacquarli. E’ così che tutelo davvero gli interessi dei toscani e delle aziende toscane. Parafrasando De Andrè, un soldato vivo è più utile alla causa di un eroe morto.
E' evidente a tutti, a noi cronisti di nera e giudiziaria per primi, che gli immigrati commettono molti più reati degli italiani eppure la Sinistra fa finta di non vedere e la politica ancora peggio visto che può permettersi di vivere in quartieri eleganti e superprotetti. Ma come mai la Lega ha perso quella carica dirompente con cui avrebbe rispedito a casa tutti quei clandestini che, invece, continuano a girare per le strade di questo disgraziato paese?
In realtà, questa ‘carica’ la Lega non l’ha mai persa. Con Matteo Salvini ministro dell’Interno, gli sbarchi sono quasi stati azzerati. E infatti abbiamo visto come è stato ‘premiato’ il nostro Capitano: un bel processo voluto dalla sinistra e dai Cinquestelle, con una richiesta di condanna a 6 anni di carcere per aver difeso i confini dell’Italia e la nostra sicurezza. Un monito per dire a tutti, tramite la solita magistratura rossa, ‘guai a chi riproverà a fare quel che ha fatto Salvini’, ovvero realizzare concretamente ciò che gli italiani gli avevano chiesto di realizzare: lo stop all’immigrazione clandestina e all’islamizzazione del nostro Paese. E infatti ora il Governo deve giocoforza percorrere altre strade che io ritengo utili e valide ma, probabilmente, stando ai numeri, non efficaci come quelle che attuammo nel 2018-2019. D’altronde, la problematica dell'immigrazione clandestina è complessa, soprattutto con le attuali dinamiche europee. Tuttavia, la Lega è sempre stata chiara nel suo impegno per fermare l’immigrazione illegale e rispedire a casa chi non rispetta le regole. Su questo, la nostra posizione non è mai cambiata e i nostri alleati di governo lo sanno. La nostra lotta continua. Abbiamo la forza di opporci a chi vuole importare modelli di società che non sono compatibili con i nostri valori ma al contempo sappiamo anche che, per fare fronte a questa sfida, servono ben altre politiche migratorie comunitarie.
Ultima domanda: alle ultime elezioni europee il generale Roberto Vannacci eletto con la Lega ha scelto la circoscrizione nord-ovest, consentendole di tornare a Bruxelles. Un beau geste senza dubbio. Cosa pensa dell'incursore suo collega all'europarlamento?
Trentacinquemila cittadini che hanno valutato positivamente il mio lavoro all’Europarlamento e sul territorio nella scorsa legislatura mi hanno consentito di proseguire il mio impegno a Bruxelles anche nei prossimi quattro anni e mezzo nel gruppo dei Patrioti per l’Europa. Per questo li ringrazio, così come ringrazio la Lega, partito di cui sono militante da venti anni. La Lega che ha consentito a me e a Roberto Vannacci di diventare europarlamentari e di poter combattere insieme tante battaglie nell’interesse dell’Italia e degli italiani. Vannacci, eletto nella circoscrizione in cui ha preso più voti, è una figura interessante, sono stata tra i primi a sostenerne la candidatura. Un collega con il quale condivido diversi valori e con cui certamente collaborare per promuovere le nostre idee, specialmente su temi come la sicurezza e la difesa dell'identità e della sovranità italiana.
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