Politica
Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

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Dura critica del consigliere Massimiliano Bernardi alla politica del Pd toscano: “Il presidente Giani piange miseria sui fondi della sanità e, in piena campagna elettorale, nel 2025 finanzia un nuovo palazzetto dello sport a Carrara che prevede quattro milioni di euro per acquistare un immobile idoneo. Come si può pensare che, con una simile miseria, si possa realizzare una struttura polisportiva visto che i conti dell'assessore al bilancio Mario Lattanzi, sono in rosso ? Lo dicono i Revisori dei Conti nel parere espresso sul bilancio di revisione 2025/6/7che l’amministrazione Arrighi è in disavanzo di due milioni di euro. Sarà molto difficile, nonostante il plauso del sindaco Arrighi, ricevere un finanziamento avendo le mani legate per usufruirne. Peraltro, proprio in questi giorni è polemica per il taglio da parte dell’Asl degli anestesisti all'ospedale delle Apuane. Il provvedimento, infatti, arriva in un momento di forte tensione per la sanità locale, con il punto focale della riduzione del personale medico, in particolare degli anestesisti, presso l'ospedale delle Apuane. Una scelta molto contestata sia dai cittadini, sia dai rappresentanti sindacali, ma anche da molti medici specialisti e anestesisti. Chiedo quindi se sia opportuno investire risorse significative in opere pubbliche come il palazzetto dello sport, mentre l'ospedale affronta carenze di personale che potrebbero compromettere la sicurezza e l'efficienza dei servizi sanitari. La diminuzione del numero di anestesisti in servizio, legata a un nuovo modello organizzativo dell'Azienda USL Toscana Nord Ovest, ha già suscitato preoccupazioni per le emergenze notturne e i parti complessi. Quali sono le priorità del sindaco Arrighi ? E quelle del PD? Certamente, non mettiamo in dubbio l'importanza dello sport e delle strutture ricreative, ma la salute deve venire prima di tutto, sia chiaro. La costruzione di un palazzetto non salva vite, mentre garantire un numero adeguato di anestesisti, sì. La CGIL è già in agitazione per la riorganizzazione della sanità locale ed ha criticato duramente la Regione, accusandola di mancare di una visione strategica e di dare priorità a progetti che non rispondono ai bisogni più urgenti della comunità .Il ruolo della politica è quello di decidere per il bene dei cittadini. Quindi chiedo un'immediata revisione delle priorità di spesa, proponendo di dirottare i fondi destinati al palazzetto verso l'assunzione di personale medico. La Regione Toscana, dal canto suo, ha precisato che i fondi per il palazzetto provengono da un capitolo di spesa diverso rispetto a quello destinato alla sanità e che entrambi gli ambiti possono essere gestiti contemporaneamente, ma non è credibile e questa spiegazione non placa certo le polemiche. In conclusione siamo di fronte ad una situazione delicata, perché da un lato esiste una situazione disastrosa degli impianti sportivi per cui c’è la necessità di garantire infrastrutture moderne e accessibili, ma dall’altro, l’urgenza di affrontare le criticità di un sistema sanitario che molti cittadini percepiscono come sempre più in difficoltà per la salute pubblica, rimanda a cercare di trovare un equilibrio tra queste due priorità. Per ora attendiamo risposte concrete”.
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“Sono molto rammaricata per l'evoluzione di quella che doveva essere una concreta operazione benefica. Tanto rumore per nulla, citando un altro grande artista”. Queste le parole della Consigliera Comunale del Polo Progressista e di Sinistra Daniela Bennati in merito all'asta "I mille volti di Dante" non realizzata. L'eco propagandistico che accompagnò a suo tempo l'operazione di Evam si è risolta in un nulla di fatto, anzi si è sviluppata con molte ombre che forse meriterebbero un approfondimento amministrativo e giudiziario, non solo politico. “Dalle domande che ho posto in Commissione Affari Istituzionali - continua Daniela Bennati-, sia all'attuale amministratore delegato Dott. Gelati che all'ex amministratore Sig. Porzano, è uscito un quadro contraddittorio. Opere non disponibili, artisti non rintracciabili, soldi mai consegnati come invece recitava l’etichetta delle bottiglie. Le dichiarazioni dei due amministratori sono state tra loro fortemente incoerenti, per uno le opere non erano presenti in azienda ed è stata necessaria un'azione di recupero dei quadri artista per artista, risultata comunque parziale, per l'altro al momento delle sue dimissioni le opere erano invece tutte in azienda. La notizia delle ultime ore è che non è stata fatta l’asta benefica del progetto “I mille volti di Dante” perché il suo costo sarebbe stato superiore al valore delle opere, come ha dichiarato Gelati in audizione, quindi si è proceduto a donarle alla Fondazione Monasterio. Non è però quanto riportava l’etichetta delle bottiglie Fonteviva dell’epoca e la propaganda sul sito aziendale al momento del lancio della campagna. Le opere inizialmente erano 23, come risulta da un documento che ho acquisito, ma ne sono state donate solo 18. Non c’è donazione di denaro alla fondazione Monasterio per “I mille volti di Dante” ma solo di opere di incerto valore. Risulta evidente che un’azienda municipale non può mettere in piedi una campagna di sostegno a un progetto benefico, volto a sostenere l’Ospedale del Cuore “G. Pasquinucci”, e poi pensare di risolvere la questione lasciando l'onere della potenzialmente incerta vendita a Fondazione Monasterio. Non spetta certo a noi del Polo Progressista e di Sinistra individuare risvolti non politici di tutta questa faccenda. Noi abbiamo un altro compito consegnatoci dalla legge e dai cittadini e lo eserciteremo fino in fondo; lo abbiamo già fatto sollevando la questione, ponendo domande in commissione, con un legittimo accesso agli atti e attraverso una comunicazione specifica in consiglio comunale al sindaco in qualità di socio di maggioranza di EVAM S.p.A. alla quale, naturalmente, non abbiamo ricevuto alcuna risposta.
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Per il cartello di associazioni ambientaliste formato da: Coordinamento Ambientalista Apuoversiliese, Amici della Terra Versilia, Comitato per la chiusura della discarica ex Cava Fornace , Custodi della Ceragiola, GasVezza Le Voci Degli Alberi, lo sgombero forzato della Casa Rossa di Montignoso, occupata abusivamente per anni e con lo sfruttamento abusivo anche delle utenze, è stata una scelta sbagliata e ridicola da parte delle istituzioni. Ecco le loro dichiarazioni: “Lunedì 9 dicembre, chi è passato per l’Aurelia in località Montignoso ha potuto vedere quanto assurda sia la politica e la conoscenzaai giorni nostri. La conoscenza? Sì, c’è un profondo rapporto tra educazione e ciò che è successo! Ma torniamo ai fatti: in prossimità della Casa Cantoniera dell’ANAS, abbandonata da oltre 40 anni - era circa il 1982 quando fu lasciata a se stessa dall’Amministrazione dello Stato - c’era un via vai di mezzi della Polizia di Stato, della Guardia di Finanza ed altri corpi, oltre a un numero consistente di muratori e manovali con betoniera, bozze di cemento e ruspa. L’intralcio al traffico stradale e i disagi per coloro che sin dalle prime ore del giorno dovevano andare a lavoro, a scuola o comunque spostarsi sono durati per tutto il giorno. Ora sappiamo che nel generale abbandono, nella marcescenza dell’immobile e delle sue pertinenze, invasi da topi e rovi, 12 anni fa partì l’iniziativa di un gruppo di giovani, che anche a seguito della mancata realizzazione dei mille propositi dell’Ente e di vari ministri di rivalorizzare l’edificio, si fece carico di ripulire e mantenere in ordine la resede e di provvedere più volte ad opere di manutenzione dell’immobile e della copertura, evitando così che la struttura andasse distrutta dalle intemperie e dalla totale desolazione.
Dopo alcuni interventi primari, coloro che provarono, e riuscirono, a rivalorizzare un bene di tutti, dopo alcuni anni si trovarono anche a dover ripristinare parte della copertura perché non ci piovesse e si velocizzasse il decadimento dell’immobile a seguito di un incendio doloso, rimasto di matrice ignota, e siglato dagli stessi ‘ignoti’ con svastiche ed altri simboli della destra neofascista. Dicevamo di un imponente dispiegamento di uomini e mezzi e dei disagi per gli automobilisti durante l’intera giornata, come ha anche sottolineato il sindaco di Montignoso, per una operazione di muratura delle porte di accesso al fabbricato e di sigillatura dei cancelli. Dov’è la ragione di tutto questo? Era necessario intervenire a sorpresa e proprio durante le trattative di acquisizione della struttura da parte del comune di Montignoso, murare tutti gli accessi, sequestrare alcuni strumenti musicali, e mettere i sigilli ai cancelli? Non vogliamo metterci nei panni del presidente della Provincia e sindaco di Montignoso che ha visto alle prime luci dell’alba un così ingente dispiegamento di forze sul proprio territorio per la realizzazione di ‘opere edili’. C’è da riderne, e soprattutto ridicole sono le prime comparsate sui social di esponenti politici, molte poi rimosse: per tutti Lega Massa Carrara, che ha postato una foto con la scritta “belli ciao, ciao ciao”, post che denota la mancanza totale di conoscenza della storia italiana e del nostro territorio in particolare.
C’è da riderne per esponenti politici e non che hanno avuto il coraggio di chiedere conto, con interpellanza parlamentare, dei soldi spesi in questi anni per il mantenimento in vita di una struttura, aperta alla socialità, altrimenti ormai andata in rovina per abbandono quando i loro stessi sodali ideologici quel bene hanno tentato di bruciarlo. Ci sarà da chiedere sì indietro i soldi, ma per i danni subiti dall’immobile dall’incendio doloso di qualche tempo fa e per le spese di una pesante mobilitazione di mezzi e uomini, oltre che per le ingenti spese sostenute in questi anni per la manutenzione straordinaria dell’edificio.
C'è da riderne anche vedendo come tantissimi, dalle associazioni di volontariato, dai movimenti ambientalisti, da molti schieramenti politici e da comuni cittadini, oltre da molti genitori dei più giovani frequentatori dei corsi, della sala prove, della socialità in genere vissute dentro CasaRossa, si siamo immediatamente stretti intorno a tutto ciò che CasaRossa ha rappresentato e realizzato. Molti di questi organizzazioni comitati movimenti e cittadini hanno visto nella eterogenea compagine che frequenta CasaRossa una brillante prospettiva di rinnovamento culturale, generatrice di una socialità da ricostruire stanti i molti problemi del presente e del nostro territorio: parliamo di diritto all'abitare, diritto al lavoro e alla giusta retribuzione, diritto all'istruzione e all'approfondimento di tante tematiche portate avanti negli anni in questo spazio.C'è da riderne, lo ripetiamo, quando un organismo dello Stato (che, non dimentichiamolo, siamo noi tutti cittadini) si frappone con un grande dispiego di forze nel confronto istituzionale in atto tra il sindaco di un comune e l'amministrazione di Anas. Cosa volevano dimostrare, cosa voleva rappresentare quella concentrazione di forze dell'ordine? Come Coordinamento Ambientalista ApuoVersiliese e a nome di numerose altre organizzazioni ecologiste presenti sul territorio da anni e a conoscenza delle moltissime problematiche legalitarie della nostra terra ci sentiamo profondamente colpiti. Tanti movimenti, associazioni, volontari e simpatizzanti, riunitisi già a partire dal grande convegno sull’estrattivismo del 16 dicembre 2023 a Carrara, e poi in molte altre occasioni nello scorso anno, non molleranno facilmente la presa, uniti, per affermare una prospettiva di vita migliore rispetto a quella che vorrebbero imporre queste destre, apparentemente muscolari, ma pavide nella realtà".
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È partito dalla citazione dei principi sulla sicurezza del socialista Luigi Iorio, il consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella per segnalare la mancanza della stessa in molte zone di Avenza, sottolineando come il pensiero di Iorio: “La sicurezza si deve tradurre ad esempio in un maggior numero di videocamere nelle strade, più sicurezza in particolare nelle zone vicine alle stazioni ferroviarie. Siamo sempre stati a favore dell’integrazione ma questa deve passare per il rispetto delle leggi e delle regole. Non è più pensabile assistere a continue risse o a scene di degrado che fanno sentire i cittadini poco sicuri. Dire questo non è razzismo, ma prendere coscienza della realtà” non sia alla basa delle scete dell’assessore socialista Elena Guadagni. “La criminalità ad Avenza diventa sempre più presente e gli stranieri ed extracomunitari non integrati sono sempre più numerosi – ha detto Mirabella - Sul tema il silenzio dell'amministrazione Arrighi è assordante e la voce dei nostri concittadini viene continuamente ignorata. L’ennesimo episodio di violenza è avvenuto due giorni fa e lo spettacolo che si sono trovati davanti, di prima mattina i viaggiatori alla stazione di Carrara - Avenza, è a dir poco inquietante. Vetri di bottiglie e vistose macchie di sangue sul pavimento dell’ingresso, il tutto completato da involucri di plastica sparsi ovunque, per i quali non ci vuole una grande immaginazione per ipotizzare a cosa fossero necessari. Un regolamento di conti tra bande malavitose? Le autorità sono intervenute? Cosa sia successo non è dato saperlo. Inaccettabile ed insostenibile quanto accaduto soprattutto per chi deve frequentare la stazione ferroviaria alle prime ore del mattino, perché la stazione è comunque un biglietto da visita per i turisti, ma anche per gli utenti, prevalentemente studenti e lavoratori pendolari che quotidianamente la frequentano. Quindi torno a chiedere l’intervento del sindaco Arrighi, visto che l’assessore Guadagni si è ingolfata con la sede dei vigili, per mettere in sicurezza i cittadini e restituire la piena fruibilità anche delle aree circostanti la stazione che sono lasciate al buio con rifiuti di ogni genere ai bordi dei marciapiedi. Nonostante le ripetute richieste, le cronache quotidiane ci raccontano di furti, aggressioni e situazioni di degrado che sembrano essersi insediate nella vita di tutti i giorni . A nulla sono servite le interrogazioni in consiglio comunale, gli articoli sulla stampa, non ultimo l’incontro con la Prefettura che ha esortato l’assessore Guadagni ad individuare rapidamente una collocazione per una sede distaccata della Polizia Municipale che pare essere diventata una fiction. I cittadini, stanchi di vedere le loro richieste ignorate, si trovano a dover affrontare una realtà che diventa ogni giorno più pericolosa per la loro incolumità e quella dei loro familiari, minori e anziani compresi. Si sentono costretti a cambiare le proprie abitudini, perché le aree pubbliche sono invase da bande di clandestini, e quindi i residenti evitano determinate strade dopo il tramonto e rinunciano a momenti di svago, timorosi di imbattersi in situazioni pericolose. Inoltre le denunce che arrivano al sottoscritto privatamente e sui social network, dove in molti esprimono il loro malcontento verso un'amministrazione Arrighi, che è assolutamente disinteressata alle loro esigenze, non si contano più. Per quanto tempo ancora dovremo tollerare questa situazione? Diversi gruppi di cittadini hanno tentato di organizzarsi per far sentire la propria voce, ma le risposte sono sempre state inesistenti. Le promesse di potenziamento della Polizia Municipale, di interventi nelle aree più a rischio e di programmi di prevenzione non sono state percepite, abbandonate tra le pagine dei progetti comunali mai realizzati. I residenti di Avenza hanno il diritto a riappropriarsi degli spazi pubblici e ricostruire il senso di sicurezza. Iniziative come eventi di quartiere, vigilanza attiva e progetti di recupero urbano possono contribuire a restituire dignità e fiducia alle persone.Vorrei sapere se il sindaco Arrighi ha una soluzione. Dovrebbe quantomeno rispondere ai reiterati appelli andati a vuoto e trasformare le parole in azioni concrete. Solo così sarà possibile ricostruire un rapporto di fiducia e garantire un futuro migliore per la comunità di Avenza. Non è soltanto una questione di una eccessiva percezione di insicurezza e degrado, come è stato recentemente detto da qualcuno su Avenza. È tempo di agire, prima che si debba fare i conti col morto”.
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Pensiline dell’autobus in condizioni disastrate, di cui una – quella davanti al liceo Classico a Fossola, su viale XX Settembre, letteralmente implosa, biglietteria di Autolinee Toscane dentro a un chioso inagibile in Piazza Matteotti a Carrara che costringe l’utenza a fare lungo code al freddo e alle intemperie, in inverno e con il caldo torrido d’estate. Questo il quadro delle strutture relative al trasporto pubblico che sono di pertinenza del comune di Carrara, fatto dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi, che ha invocato la rimozione dall’incarico dell’assessore alla mobilità Elena Guadagni per incapacità nel gestire il servizio. “Per la pensilina che è implosa sul viale occorre intervenire immediatamente - ha detto Bernardi - per ripristinare la sicurezza per i pedoni che transitano nel marciapiede. Ricordo che il 28 maggio 2024 il sindaco Arrighi, in uno dei suoi tanti spot di propaganda, aveva annunciato che, con la variazione di bilancio, avrebbe portato importanti interventi sul decoro urbano andando, per esempio, ad investire 200mila euro per il rifacimento delle pensiline delle fermate del trasporto pubblico locale. Purtroppo non era vero, e a distanza di sei mesi, oltre a quella colassata, alcune pensiline sono invisibili, altre pericolose, altre invase da erbacce, bottiglie vuote di birra e sacchetti dell’immondizia. Poco sicure, vandalizzate, sommerse dalla vegetazione, con scritte e disegni osceni. Sono molte le fermate degli autobus che andrebbero cambiate e rese più accoglienti, come è confermato dalle continue denunce di chi il pullman è costretto a prenderlo quotidianamente per recarsi a lavoro o a scuola. Le strutture di sostegno, per lo più, non hanno panchine o, se ci sono, sono fortemente danneggiate o prive di manutenzione. In questi casi, la mancanza di decoro urbano passa in secondo piano, rispetto alla sicurezza ed incolumità delle persone, soprattutto anziane, che spesso, quando piove, devono sostare nel fango perché l’asfalto è deteriorato. Dal 2023, molti dei progetti finanziati con 150 mila euro, dedicati al diritto alla mobilità, non sono ancora stati realizzati , benché in gioco ci sia la sopravvivenza di persone alle quali vengono negati bisogni e diritti primari. La riqualificazione della sola pensilina della fermata Paradiso a Marina, a misura di disabile, più che una “buona azione amministrativa “ sembra piuttosto uno “spot promozionale della amministrazione ” è quindi grottesco che, a fronte delle pensiline da terzo mondo che si registrano dai monti al mare, l’assessore Guadagni abbia avuto il coraggio di sventolare in giro questa sceneggiata . Fin dall’insediamento della nuova giunta nel 2022, era stata evidenziata la necessità di intervenire sul ripristino delle pericolose pensiline e sul loro adeguamento ai segnali tattili e dispositivi acustici. Sul tema , l’assessore Guadagni aveva promesso di avviare un dialogo con Autolinee Toscane per capire di chi fosse la competenza. A settembre 2023 la Guadagni aveva finalmente risolto il suo “dubbio amletico” e capito che il proprietario delle pensiline era il comune di Carrara e aveva coperto l’esistenza di un censimento, fatto dal comune, sulle 64 pensiline esistenti, che rilevava quelle da sostituire e quelle che necessitavano solo di manutenzione. La previsione dei costi del progetto era di 140 mila euro comprensivi degli adeguamenti per la disabilità, ma, in seguito nulla è stato fatto e siamo arrivati al crollo della pensilina a Fossola. Su questi temi bisogna essere seri e competenti non si possono ledere i diritti minimi di una società che possa ritenersi civile, tantomeno se una pensilina ti potrebbe collassare addosso perché è marcia nelle fondamenta”.
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Al termine della seduta della mattinata di giovedì 12 dicembre il sindaco di Carrara Serena Arrighi in qualità di presidentessa della conferenza zonale lancia un appello ai vertici dell'azienda sanitaria. "Stamani all'ordine del giorno della conferenza zonale vi era, tra i vari temi, la riorganizzazione dei servizi di rianimazione – spiega Arrighi -. Si tratta di un argomento che ovviamente ci preoccupa e che, nonostante l'importanza per tutto il territorio, noi stessi abbiamo appreso unicamente dalla stampa. Per questo motivo avevamo invitato la direttrice generale dell'Asl, Maria Letizia Casani, a intervenire stamani in sede di conferenza zonale a illustrare il piano e le sue motivazioni. Preso atto della sua assenza, abbiamo rimesso questo punto all'ordine del giorno anche della prossima conferenza zonale che si terrà il 10 gennaio 2025 rinnovando alla direttrice l'invito a partecipare. Fino ad allora, come conferenza zonale riteniamo sia opportuno che l'azienda sospenda qualsiasi riorganizzazione riguardi i servizi di rianimazione.
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E' stato inaugurato stamani nello spazio esterno di palazzo Civico l'Albero della sicurezza. Si tratta di un'iniziativa della Fondazione Anmil 'Sosteniamoli subito', nata nel 2005 per aiutare le vittime del lavoro e le loro famiglie che ha ricevuto il sostegno dell'amministrazione comunale e che per il terzo anno consecutivo viene collocato in piazza II Giugno. L'Albero della sicurezza è un'installazione realizzata secondo il disegno dell'artista Francesco Sbolzani, che ha donato l'idea progettuale alla Fondazione Anmil 'Sosteniamoli subito' che l'ha replicata in oltre 60 città d'Italia. Sono così stati fissati a un pannello edile metallico 34 caschi da cantiere gialli, rossi e neri per ricordare i terribili numeri che ogni anno fanno registrare gli infortuni sul lavoro nel nostro paese. "Secondo gli ultimi Open Data INAIL, resta grave il fenomeno infortunistico in Italia. Nei soli primi dieci mesi del 2024 sono stati denunciati 491.439 infortuni sul lavoro e 890 incidenti mortali, mentre le denunce di malattie professionali risultano essere ben 73.922. Nella nostra provincia abbiamo avuto 2.090 infortuni, 2 infortuni mortali e 1.125 denunce di malattia professionale – spiega il presidente provinciale di Anmil Paolo Bruschi -. Sono dati allarmanti che tuttavia non riescono a restituirci in pieno la grandezza e la tragicità di questo fenomeno. In questo momento il mio pensiero non può che andare a quanto accaduto a Calenzano, alle famiglie delle 5 vittime e a quelle dei 22 infortunati. L'obiettivo di questo albero della sicurezza, che per il terzo anno consecutivo noi di Anmil assieme al Comune allestiamo proprio qui sotto palazzo civico, è d'altronde proprio quello di richiamare l'attenzione dei cittadini sulla necessità di non sottovalutare i rischi in ambito lavorativo e risvegliare l'impegno collettivo verso la prevenzione degli infortuni sul lavoro che, purtroppo, non conoscono feste". "Questo albero, fatto con i caschi degli operai, ci ricorda come la sicurezza sui luoghi di lavoro deve essere sempre una priorità, anche in un periodo di festa come quello che stiamo vivendo – aggiunge il sindaco di Carrara Serena Arrighi -. Come sindaca di Carrara credo sia doveroso per me essere qui a sostenere questa iniziativa di Anmil, sulla sicurezza non esistono deroghe, non esistono scorciatoie e per questo sono importanti anche iniziative anche come questa".
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Buche profonde, smottamenti e un manto stradale sempre più pericoloso: questa la situazione di via Giovanni Pietro Vitali, segnalata dal consigliere Daniele Tarantino, insieme ai consiglieri del gruppo Partito Democratico del comune di Massa, che hanno presentato un’interpellanza ufficiale al sindaco e al presidente del consiglio comunale. L’interrogazione, protocollata nei giorni scorsi, punta i riflettori sulle condizioni critiche della strada, dove il dissesto mette a rischio la sicurezza di pedoni e automobilisti. Secondo quanto riportato dai consiglieri firmatari – Daniele Tarantino, Giovanna Santi, Enzo Romolo Ricci e Gabriele Carioli – la situazione rappresenta non solo un disagio per i residenti e gli utenti quotidiani, ma anche un potenziale pericolo di incidenti stradali, con gravi danni materiali e fisici. Nel testo dell’interpellanza, il gruppo consiliare chiede all’amministrazione di intervenire con urgenza. In particolare, vengono poste alcune domande chiave:
- Quali siano le cause del degrado di via Giovanni Pietro Vitali.
- Quali verifiche siano già state fatte sulle condizioni della strada.
- Quali interventi siano previsti per risolvere la situazione nel breve periodo.
- Quali misure preventive si intenda adottare per evitare il ripetersi del problema in futuro.
“La manutenzione e la messa in sicurezza delle strade pubbliche – sottolineano i consiglieri – sono una responsabilità fondamentale dell’amministrazione comunale. I cittadini hanno diritto a infrastrutture sicure e adeguate.” Per questo, i rappresentanti del PD chiedono una risposta scritta e un’esposizione dettagliata durante la prossima seduta del Consiglio Comunale, per chiarire i tempi e le modalità di intervento. Il gruppo PD confida nella rapidità dell’Amministrazione nel rispondere a una questione che incide direttamente sulla sicurezza e sul benessere della comunità. “Intervenire non è più rimandabile – affermano i consiglieri – Ogni giorno di ritardo aumenta il rischio di incidenti e compromette ulteriormente la vivibilità della zona.”. La palla ora passa al comune, chiamato a fornire risposte e soluzioni concrete a una problematica che riguarda non solo i residenti, ma tutta la collettività.
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Arriva dalla consigliera Maria Mattei, l'appello accorato, rivolto al presidente del consiglio comunale di Carrara Crisitano Bottici e a tutti i capigruppo in consilio, per convocare un consiglio comunale straordinario sul tema scottante della sanità. "Finalmente, si sono levate le voci preoccupate di stimati e riconosciuti professionisti che si sono fatti sentire, con grande chiarezza, in merito a controverse scelte aziendali quali il riordino del servizio di anestesia - ha scritto Maria Mattei - È un fatto molto importante che rafforza le critiche espresse dai sindacati sulla gestione della salute nella nostra provincia e, soprattutto, riconosce i dubbi che da tempo i molti comitati cittadini sollevano sull’ offerta sanitaria ospedaliera e territoriale in una provincia che, proprio perché paga le conseguenze di un territorio avvelenato dalla ex zona industriale, dovrebbe essere al centro delle migliori scelte possibili da parte di Regione e Asl Nord Ovest. Abbiamo letto la risposta, scomposta e sgradevole, che i dirigenti Asl hanno dato a loro ex dipendenti. Credo che mentre questi ultimi hanno il sacrosanto diritto di criticare scelte aziendali sbagliate, non condivisibili e calate dall’alto, il tono stizzito del vertice Asl, definito come “intimidatorio” da autorevoli rappresentanti sindacali, sembra rivelare le difficoltà di dirigenti che mostrano tutte le proprie incapacità e debolezze. I cittadini di Carrara sono quelli che forse più di altri “hanno dato”, in nome di una riorganizzazione provinciale della Salute che vedeva il NOA come ospedale per acuti, al centro di un sistema sanitario che doveva puntare su assistenza territoriale, pieno utilizzo del Monoblocco, potenziamento della rete ambulatoriale e della prevenzione. Secondo il nuovo Annuario pubblicato dal Ministero, negli ultimi 10 anni sono stati chiusi 95 ospedali, 1 ogni 10, e tagliati 30.000 posti letto rispetto al 2020. Per contro l’assistenza territoriale è spesso al palo, l’ADI fa pochi progressi, i medici di famiglia hanno notevoli difficoltà.
Sul territorio carrarese abbiamo visto una dirigenza Asl che:
*non ha saputo attuare le prescrizioni antincendio del Monoblocco;
*ha regalato ai pazienti un sistema ambulatoriale in container che spesso si arrendono alle piogge;
*non sembra saper risolvere i problemi delle liste di attesa nemmeno per i pazienti oncologici, in una zona dove fioriscono i centri diagnostici privati che stanno riempiendo i vuoti della sanità pubblica con il risultato che “se puoi pagare ti curi, altrimenti ti arrangi”
* ha impiegato, per realizzare la Casa di Riposo a Fossone, oggi struttura per le Cure Intermedie, tanto di quel tempo che gli Austriaci ci avrebbero costruito cinque Teatri alla Scala e i Borbone altrettanti Teatri San Carlo;
* parla da decenni di Scuola Infermieri a Carrara, senza nulla di concretamente realizzato.
Il territorio ha le sue peculiarità e mi chiedo he cosa significhi, per Regione Toscana e Asl, “omogeneizzare.” Forse, che lo stesso numero di anestesisti in ostetricia deve valere per ospedali come il nostro, che fa 2000 nascite l’anno e per altri in Toscana che ne fanno molti meno? I temi sono tantissimi e non è possibile enunciarli tutti, per questo credo sia tempo che la parola torni al Consiglio Comunale. I cittadini di Carrara, troppo spesso si trovano scodellati provvedimenti presi in luoghi decisionali lontani. Una discussione che possa porre sul piatto tutte le informazioni, analizzi i problemi della nostra sanità, chieda una parola chiara in quanto a soluzioni agli organismi preposti, non è più rinviabile".
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