Politica
Il Circolo Pd Bondano, Casone, Ricortola, Partaccia denuncia: «Ritiro rifiuti in difficoltà, la frazione è sporca»
Strade sporche, cassonetti strapieni e un servizio di raccolta che non riesce a stare al passo con le necessità del territorio. Sono queste le criticità denunciate dal Circolo…

Cava Fornace, il gruppo di maggioranza di Montignoso replica alla Lega: “Basta propaganda, serve responsabilità istituzionale”
Il gruppo di maggioranza del Consiglio Comunale di Montignoso ha deciso di intervenire in merito alle dichiarazioni della Lega su Cava Fornace per fare chiarezza e riportare il…

Piano parcheggi per Marina di Carrara che tenga conto delle esigenze dei residenti: la richiesta di Associazione Arca
Marina di Carrara, città di mare e meta turistica estiva, vive ogni anno un incremento esponenziale di presenze durante i mesi caldi. Se per i visitatori questa è…

"Massa e Ospedale del Cuore sono un esempio importante dell'impegno umanitario dell'Italia": l'onorevole Bergamini di Forza Italia visita i bambini palestinesi curati a Massa
L'onorevole Deborah Bergamini, vicesegretario nazionale di Forza Italia, ha visitato nella mattinata di giovedì 14 agosto 2025 l'ospedale del cuore di Massa, OPA. Bergamini,…

Privilegiati, beneficiati dalla politica e responsabili del degrado di Massa: Brunetti e Rivieri di Indipendenza si scagliano contro Persiani e Forza Italia
Durissimo attacco all’amministrazione massese del sindaco Francesco Persiani e a Forza Italia Toscana arriva dai responsabili comunali e provinciali di Indipendenza, Gian Luca Brunetti e Mauro Rivieri, peraltro…

"Giravolta del Pd sui beni estimati": il consigliere Martinelli ripercorre la vicenda in consiglio regionale
Si riaccende la polemica sui beni estimati. Il consigliere comunale di Carrara Matteo Martinelli interviene per ricostruire i passaggi della vicenda durante il periodo in cui consigliere regionale…

"Piscina di Carrara, probabile buco nell'acqua": la critica di Giuseppe Bergitto segretario comunale di Forza Italia Carrara
Giuseppe Bergitto, segretario Forza Italia Carrara, relaziona sul caso dei lavori ancora non ultimati alla piscina di Carrara centro: "L’annosa vicenda della piscina di Carrara centro da un…

Caldo torrido e fontane spente a Massa: la segnalazione di Italia Nostra Massa Montignoso
Fontane a secco a Massa, Italia Nostra Massa Montignoso torna a rivolgersi al sindaco: "Abbiamo più volte denunciato la cattiva manutenzione delle nostre fontane pubbliche e solo…

Il Polo P&S: in via Pisa la riparazione stradale è durata meno di 24 ore
“Questa mattina mentre andavo al lavoro percorrendo via Pisa ho dovuto constatare come la riparazione stradale effettuata ieri mattina sia durata meno di ventiquattro ore e così ho…

Amministrazioni accusate di abusivismo che restano in silenzio: Rifondazione Comunista Massa chiama in causa Massa e Montignoso sull'aeroporto del Cinquale
Ancora dubbi sull'aeroporto del Cinquale da parte di Rifondazione Comunista Massa: "Che il progetto vincitore della gara del Comune di Massa per la gestione dell'Aeroporto del Cinquale non…

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"Troppe criticità per la raccolta porta a porta nelle zone di San Carlo, Pariana e Ca' Di Cecco, si trovino altre soluzioni": ad affermarlo sono gli esponenti di Fratelli d'Italia Marco Guidi, Bruno Tenerani e Massimiliano Fornari che aggiungono: "In questi giorni è iniziata la distribuzione dei mastelli per la raccolta porta a porta nelle frazioni montane di San Carlo, Pariana e Ca' Di Cecco con non pochi dubbi e preoccupazioni da parte dei residenti della zona che si sono trovati di fronte alla scelta compiuta da Asmiu.I residenti ci hanno evidenziato come molte delle case soprattutto nell'ambito di Pariana non abbiamo un posto interno idoneo dove collocare i vari mastelli, senza dimenticare che la popolazione anziana avrà difficoltà a portare fuori quotidianamente la spazzatura in strada; bisogna evidenziare anche come la spazzatura esposta davanti casa in alcune zone possa attirare animali selvatici o addirittura ratti, con evidenti problematiche anche sotto il profilo della sicurezza e dell'igiene pubblica.Chiediamo ad Amsiu di fermare la sperimentazione del porta a porta per la raccolta della spazzatura nelle zone di San Carlo e Pariana, investendo invece risorse economiche su isole ecologiche fuori terra dotate di carta elettronica e telecamere contro gli abbandoni selvaggi".
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Alberi e fontane lungo la nuova passeggiata sul porto: sono le richieste che arrivano da molti cittadini di cui si sono fatti portavoce i dirigenti provinciali di FdI, Matteo Costa e Lorenzo Baruzzo che hanno voluto segnalare tale mancanza nello spirito costruttivo volto al miglioramento di un’opera ben realizzata. “Sarebbe positivo – hanno detto Costa e Baruzzo - prevedere lungo il percorso della passeggiata, alcune aree con la piantumazione di alberi e l'installazione di fontane , per consentire alle persone, soprattutto a quelle più anziane di effettuare "soste di refrigerio" senza rischiare "colpi di calore" nelle giornate più afose. Segnaliamo anche la mancanza di bagni pubblici e di appositi cestini per i mozziconi di sigarette che - anche causa la maleducazione di molti - adornano la passeggiata. Chiediamo quindi all'amministrazione comunale carrarese di intervenire per rimediare alle mancanze segnalate”.
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"In questo bailamme di interventi per attribuirsi meriti, più o meno ingiustificati, sulla nuova passeggiata sul molo a ponente, inserita nel quarto lotto del water-front, ci corre l'obbligo di ricordare che, se Marina di Carrara avrà un nuovo water-front, è esclusivo merito delle risultanze del percorso partecipativo "Porto le mie idee", iniziativa promossa, organizzata e realizzata esclusivamente dall'associazione AmareMarina, non certo dall'amministrazione comunale e dall'Autorità Portuale dell'epoca.". Parte così la dichiarazione dell'associazione AmareMarina che ripercorre le tappe che portarono a definire il progetto dell'attuale passeggiata sul molo: "La precisazione è doverosa, non tanto per vanteria, quanto per rendere merito ai numerosi cittadini che di quel percorso partecipativo furono la parte attiva. Precisiamo che l'associazione AmareMarina non aveva nessun ombrello istituzionale che sopperisse all'impegno economico e intellettuale, profuso per presentare e discutere la richiesta del percorso presso l'Autorità Regionale per la partecipazione a Firenze. L'esito del percorso partecipativo sconfessò su tutti i fronti il progetto dell'allora amministrazione del sindaco Zubbani e dell'Autorità Portuale di Luigi Guccinelli, che prevedeva un water-front invasivo con la costruzione di un alto muro in mezzo al viale a mare, dal Carrione fino alla Caravella. Il progetto abominevole, di per sè, lo era ancora di più in quanto la parte nella zona Carrione era un vero e proprio "cavallo di troia" per un ampliamento del porto a levante, in modo da aggirare la bocciatura del progetto di piano regolatore portuale del 2002. Non possiamo neppure sorvolare su chi sostiene, in modo politicamente sguaiato e dimostrando ignoranza politica in materia, che la passeggiata sia stata ottenuta grazie all'approvazione del Prp (Piano regolatore portuale) durante l'Amministrazione De Pasquale. Il water-front è disgiunto dall'approvazione del Prp. Ne è testimonianza il fatto che i lavori per il water-front sono in atto, nonostante l'approvazione per la variante al Prp sia ancora da arrivare. Il percorso partecipativo "Porto le mie idee" è stata un' esperienza rilevante per la nostra città: il primo a essere realizzato da una associazione di semplici cittadini, premiato con il premio Montaione della Regione Toscana. Grazie a quel percorso, si è impedito lo scempio del progetto di water-front di allora. Il percorso venne realizzato grazie al lavoro dell'associazione AmareMarina, in particolare di chi scrive, due donne che si sono impegnate per la loro città. Il nostro impegno non è stato mai riconosciuto, anzi ha portato molti problemi personali e professionali. Non stupisce. A Carrara si premia e considera chi in primis pensa a se stesso, chi dice sempre e si accoda all'orchestra del momento, chi tace. Detto questo, la soddisfazione di avere fatto una cosa utile e importante, rimane. Di certo, però, chiediamo a chi all'epoca non c'era, a chi allora era troppo intento ai propri interessi, per potersi dedicare alla Cosa Pubblica, a chi neppure sapeva che cosa stava succedendo, la correttezza e decenza di tacere e di non arrogarsi meriti che non ha. Infine una considerazione: la passeggiata sul mare è solo un contentino per il popolo. La "torta con le candeline" sarà l'ampliamento del porto a levante, ma i partecipanti a "Porto le mie idee" si erano espressi con un chiaro "No" all'ampliamento: come mai non se lo ricorda nessuno?".
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Il Grande Giorno è arrivato. A distanza di un anno da quel 9 settembre 2023 in cui tutto, o quasi, è cominciato, ecco che Roberto Vannacci, il generale più amato- e, ovviamente, più odiato - dagli italiani sbarca nuovamente in Versilia nel cuore dell'estate e lo fa alla manifestazione più famosa e prestigiosa. Sabato 24 agosto alle 18.30 sul palco degli Incontri al Caffè - Spazio Romano Battaglia il direttore (ir)responsabile delle Gazzette Aldo Grandi intervisterà l'autore di due best-sellers in un anno, ad oggi unica e vera novità del panorama politico e culturale degli ultimi anni. Inutile aggiungere che è atteso il tutto esaurito e, paradossalmente, anche qualcosa di più dal momento che non esiste, attualmente, un personaggio così popolare e al centro dell'attenzione dei media come, appunto, Roberto Vannacci che, e diciamolo una volta per tutte, non fa niente, non muove un dito, non accenna un movimento o una parola, ma, sarà un caso o forse, no, un giorno si e l'altro pure è dappertutto reclamato, domandato ed ascoltato.
L'occasione dell'appuntamento sarà la presentazione del libro Il coraggio vince - Vita e valori di un generale incursore, edito da Piemme e in cui l'autore ripercorre la propria vita-carriera.
In questi 365 giorni da quel 9 settembre 2023, giorno in cui Vannacci si presentò per la prima volta sul territorio 'continentale' - lo aveva fatto pochi giorni prima, ma nella sua Sardegna - al Bagno Biondetti della famiglia Menici, molte cose sono avvenute e non è passato mese, ma che dico?, settimana, ma che dico?, giorno senza che quest'uomo colpevole, si fa per dire, solo di aver buttato giù per iscritto ciò che tutti pensano, non sia stato massacrato, offeso, denunciato, vilipeso, deriso, insultato, querelato. Una sorta di fuoco ininterrotto che, fortunatamente, ha trovato, però, una persona - un incursore - abituato ad affrontare di petto il fuoco sì, ma quello vero e che, quindi, di quello finto, ma altrettanto fastidioso e devastante, non sa cosa farsene.
Nonostante i Bersani, le Egonu, i Crosetto e via di questo passo, le procure di mezza Italia, militari e non, hanno archiviato le accuse destituite di ogni fondamento. Razzista e omofobo, addirittura truffatore: niente di tutto questo. Roberto Vannacci è un hombre vertical a tutti gli effetti e la sua patente di guida è la sua credibilità. Inattaccabile e intoccabile. In un mondo fatto a forma e sostanza di fogna, c'è ancora chi sfida l'ipocrisia del politicamente corretto per dimostrare che si può avere fiducia nel futuro e nell'uomo.
Eppure, nonostante la... verginità con cui Roberto Vannacci avanza nella mediocrità dilagante, non mancano coloro che fanno di tutto per insozzare la sua figura e ciò che dice. Abbiamo letto Giuliano Ferrara, sì, colui che si vantava di aver partecipato ai fatti di Valle Giulia nel 1969 salvo, poi, diventare a metà anni Ottanta un confidente della CIA che, per chi non lo sapesse, è la Central Intelligence Agency, il servizio segreto più segreto e incofessabile che ci sia. Lo stesso Ferrara, il cui giornale, Il Foglio, ha percepito negli anni milioni di euro di soldi pubblici nonostante non lo leggessero che i soliti quattro gatti, tra l'altro, probabilmente, sempre gli stessi. E perché non citare Pier Luigi Bersani, ex comunista, che definì Vannacci un coglione e che adesso si è beccato dai giudici un decreto penale di condanna, ma, spiega e annuncia, lui se ne frega e andrà a processo. Invece di chiedere scusa, questo esponente della peggiore nomenklatura politica che è vissuto per la maggior parte della propria esistenza nei e degli stipendi da politico piuttosto che da operaio o impiegato, ha accentuato la dose di cattiveria verso un uomo, Vannacci appunto, che non si è scomposto né spostato di un millimetro, ma ha risposto colpo su colpo ad ogni tonnellata di merda pardon di fango che gli è stata rovesciata addosso.
Bene, anzi male. Giornalisti invertebrati, intellettuali da un tanto al chilo, esponenti di quell'intellighenzia verniciata di rosso che fa a cazzotti con il buonsenso, stanno cercando in tutti i modi di convincervi e di convincerci che siamo persone malate, voi e noi che stimiamo quest'uomo pur senza adularlo o genuflettersi nei suoi confronti, persone, sostanzialmente, da rieducare, magari in qualche arcipelago Gulag di sovietica memoria. Secondo il Pensiero Unico Dominante tutti coloro che hanno votato Vannacci, oltre 550 mila preferenze, e tutti quelli che lo sostengono condividendone le idee e i principi, sarebbero da esiliare, espellere, esonerare, estirpare, magari per fare posto ad una umanità indefinita e senza identità così come vorrebbero la globalizzazione più spinta e e le menti più malate e distorte di questo emisfero e anche dell'altro.
E invece siamo qui, siamo ancora qui, siete ancora tutti qui, con gli occhi e le orecchie ben aperti, con la consapevolezza che il popolo italiano, tra tutti i popoli europei, è quello più rompicoglioni, quello che meno si adatta ai diktat di un'Unione Europea che ha il solo compito di portare al potere le élite e obbligare le masse a seguire le loro fasulle impostazioni. E Roberto Vannacci è uno di questi italiani, che non apre la bocca solo per meraviglia, ma per dare concretezza e logica a ciò che concreto e logico è. Da sempre.
Lo vorrebbero zittire, costringere a chissà quale pentimento, relegare in qualche angolo buio delle loro, delle vostre e delle nostre coscienze, ma non ci riescono e sapete perché? Perché sono dei beoti-idioti che non capiscono che cosa sia un incursore e quale sia il suo modo di pensare-agire, reagire. Un incursore attende il momento più adatto per colpire, per cogliere di sorpresa l'avversario, attende che quello faccia la sua mossa come sempre avviene e sceglie con ponderatezza, lucidità e coraggio quando scendere in pista o in campo. E' stato educato a comportarsi e colpire laddove nessuno se lo aspetta e quando meno se lo aspetta. Senza lacrime per le rose avrebbe scritto un guru della sinistra come Mario Tronti. Per chi, tra i novelli militanti del Pd e affini non sapesse chi è, che se lo vadano a rileggere.
Ecco, Roberto Vannacci, generale di (con)divisione e politico affidabile e affidato, sarà sabato pomeriggio alla Versiliana per raccontarsi, non per fare politica o proseliti ché, tanto, quelli arrivano da soli nonostante gli sforzi degli eunuchi intellettualmente impegnati e coinvolti che fanno di tutto per oscurarlo, come una giornalista di scarso spessore politico ha provato a fare inventandosi chissà quale paragone tra la parola camerata che Vannacci usa tra i propri colleghi e il Ventennio o, peggio ancora, il nazismo. Ma andate a studiare e, soprattutto, ridimensionatevi che la gente, quella vera, quella che sabato sarà a Marina di Pietrasanta, di questi pseudoportatori del Verbo, nel suo quotidiano, non sa cosa farsene.
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"Inaccettabili le accuse del sindaco Arrighi a tutti i cittadini di Avenza, e strumentale l’attacco politico ad un consigliere comunale di minoranza" è la posizione del consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che aggiunge: "Avenza è all’esasperazione, inutili le interrogazioni presentate in consiglio negli ultimi due anni chiedendo periodicamente il presidio della Polizia Municipale e nuovi Agenti con terzo turno, ed inascoltate le istanze dei cittadini. Il PD di Avenza disse al mio riguardo, cito testualmente: “Molto semplice nonché riduttivo, fare un giretto per Avenza, prendere un caffè e chiedere qua e là indicazioni su cosa non va. Più complesso è spremere le meningi per proporre soluzioni costruttive “. Bene, è evidente che nessuno del PD di Avenza abbia spremuto le meningi sufficientemente in questi mesi.Avenza non è razzista. Avenza chiede di essere ascoltata e tutelata, l’integrazione passa anche attraverso il decoro urbano e la sicurezza di tutti indistintamente. Oggi tutti i più fedeli fans dell’Arrighi si sono prodigati affannosamente dal loro pulpito a sterili predicozzi, forse tanto nervosismo nasce dal fatto che le proteste arrivano da chi l’Arrighi l’ha votata? Invito Arrighi ed il suo team a farsi una passeggiata quotidiana “Fuori dal Comune” forse cambieranno idea. Ribadisco il mio impegno per Avenza e la piena solidarietà al collega Andrea Tosi".
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Manifesti, cori e moltissimo malumore hanno accolto il sindaco di Carrara Serena Arrighi, Nelson Carela Luna, Console Generale della Repubblica Dominicana a Genova con giurisdizione in Liguria, Toscana, Sardegna e Emilia Romagna, il questore Santi Allegra e il capo di gabinetto della Prefettura di Massa-Carrara Antonino Volpe davanti alle porte delle ex circoscrizione di Avenza, per l’inaugurazione di una sala destinata alla comunità dominicana e donata dall’amministrazione carrarese, che si è tenuta nella mattinata di mercoledì 21 agosto. Tanti cittadini di Avenza, esasperati dal degrado sociale che da mesi colpisce il quartiere, in buona parte dovuto a criminalità di origine extracomunitaria, sono accorsi all’evento per contestare il sindaco per la sua scelta di assegnare al Consolato Generale della Repubblica Domenicana la Sala A della ex Circoscrizione per le riunioni della comunità dominicana che si terranno ogni due domeniche al mese dalle ore 10 alle ore 15 per un periodo di tre anni. Forti le contestazioni alle quali il sindaco ha risposto parlando di razzismo e invitando i presenti a vergognarsi per le loro rimostranze. Tra coloro che sono stati tacciati di razzismo c’era anche il consigliere della Lega Andrea Tosi che ha precisato sui social: “Le accuse del sindaco Serena Arrighi nei miei confronti sono del tutto infondate e diffamanti. Chi mi conosce sa bene come sono fatto e sa che non ho mai espresso, né mai esprimerò, parole di razzismo. La prima cosa che ho detto alla stampa è stata che ho il massimo rispetto per la comunità dominicana. La mia presenza all’inaugurazione dello sportello consolare non era contro qualcuno, ma a favore della cittadinanza di Carrara, in particolare degli avenzini, che vivono una situazione di esasperazione e ritengono che le priorità siano ben altre, tra l'altro già manifestate decine di volte all'attenzione dell'amministrazione comunale. A dirla tutta, e ci sono decine di testimoni, dal momento in cui sono arrivato al momento in cui me ne sono andato, ho esortato la cittadinanza a manifestare nelle maniere più consone, senza esagerazioni. Mi sono raccomandato di questo con tutti i cittadini presenti. Purtroppo, il sindaco ha scelto di strumentalizzare la situazione tirando fuori il trito e ritrito fantomatico razzismo, per distogliere l'attenzione dalle vere problematiche che affliggono Avenza e che evidentemente preferisce ignorare. Sono sempre stato disponibile al dialogo costruttivo, ma non tollererò accuse gratuite di questo tipo. La mia unica preoccupazione è il bene di Carrara e dei suoi cittadini, ed è su questo che continuerò a concentrarmi”.
Presente anche l’ex consigliere provinciale Cesare Micheloni che ha spiegato: “Le contestazioni sono state accese, ma i lati oscuri di questa storia sono molti. Durante la cerimonia di inaugurazion il sindaco Arrighi ha ribadito più volte che la sala è stata concessa al Consolato Dominicano e che di fatto sarà uno sportello dello stesso, ma la delibera di giunta con la quale la concessione, con tutti gli oneri a carico del comune di Carrara, è stata approvata riporta chiaramente che l’iniziativa è partita da una richiesta della comunità dominicana che voleva una sala in cui incontrarsi e che il consolato ha fatto solo da portavoce. Arrighi ha poi ribadito che la decisione di assegnare la sala ai dominicani è funzionale a favorire l’integrazione, che, tuttavia, non passa certo per una sala riservata solo ai dominicani, anzi, è esattamente il contrario e qualcosa di molto simile a un ghetto. E che a volontà di integrazione sia molto poca si è visto anche dal discorso del console che ha parlato sempre e solo in spagnolo, senza mai dire una parola in italiano. È inevittabile la rabbia degli avenzini che, da anni, chiedono di riavere la sala Amendola come luogo d’incntro per la comunità locale e che continuano a vedersi ignorati, se non addirittura presi in giro dall’amministrazione. L’unico luogo d’incontro per gli avenzini è il giardino di casa Pellini messo a disposizione del parroco Don Marino, ma il comune per Avenza non ha fatto nulla. Anche riguardo al deliberato progetto di riaprire un distaccamento di polizia per contrastare la criminaità crescente e fuori controllo della zona è rimasto lettera morta e la sensazione di essere presi in giro anche alla luce di quest’ultimo exploit è sempre più diffusa tra gli abitanti di Avenza. Infine c’è una chiara impressione che vede nella scelta di assegnare la sala ai dominicani la volontà di creare un precedente che favorirà inevitabilmente, identiche richieste da part di tutte le comunità etniche residenti”. Micheloni ha anche criticato le dichiarazioni che Arrighi ha pubblicato sulla sua pagina facebook ufficiale: “Dichiarazioni fuorvianti e farneticanti: il sindaco, evidentemente figlia del pensiero unico, nell'intento di eludere i problemi di Avenza, si è giocata la inopportuna ma sempreverde carta del razzismo, e, manipolando la realtà, ha affermato che durante l'evento in oggetto sarebbero stati usati degli slogan razzisti. A tal proposito è doveroso specificare che nessuno dei presenti ha usato toni o parole offensive nei confronti di cittadini stranieri. Il sindaco, alla ricerca di una improbabile bagarre politica, ha attizzato l'ira e alimentato i risentimenti dei tanti residenti che, da tempo, stanno segnalando lo stato di degrado urbano e sociale in cui versa il territorio. Con il comunicato social, Arrighi, ha compiuto un atto ingiusto e discriminatorio che colpisce direttamente tutta la comunità Avenza, che peraltro ha da sempre dimostrato di conoscere molto bene i diritti e i valori dell'ospitalità diffusa. Distorcere i fatti, strumentalizzare a fini politici e per ultimo gettare benzina sul fuoco non è certamente degno di chi rappresenta tutta la comunità carrarese. Quindi gentile sindaco, in attesa di provvedimenti volti a migliorare la città, delle pubbliche scuse sarebbero ben gradite”. Praticamente un coro unanime di commenti, sotto il post del sindaco Arrighi, che ha ribadito come non ci sia stato nessuno slogan nè intento razzista.
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Nel panorama di costanti e diffuse lamentele per i troppi disservizi del trasporto pubblico, spicca il silenzio del sindaco di Carrara, Serena Arrighi e dell’assessore Elena Guadagni. A sottolineare la cosa è il consigliere del Gruppo Civico, Massimiliano Bernardi, che è tornato su uno degli aspetti più degradati del servizio pubblico sul suolo carrarese: “I cittadini di Carrara sono costretti a servirsi di una biglietteria da Burundi. Inoltre la pulizia, il decoro, la puntualità, l’informazione, il comfort, i tempi di attesa ed di percorrenza dei mezzi sul territorio, registrano giudizi negativi senza appello. Ma sulla tematica c’è ancora tanto da dire. Come era già stato annunciato, la biglietteria in Piazza Matteotti nell’ex chiosco dell’info point, aperta per tre volte alla settimana fa il 60 per cento in più di incassi rispetto a quella di Massa, ma come il sottoscritto aveva già detto in consiglio comunale, l’assessore Guadagni ha deciso di lasciarla lì. Ricordo di nuovo che, a Massa, la rbiglietteria di Autolinee Toscane aperta di recente nel viale della Stazione è uno spazio accogliente e funzionale che non serve solo ai cittadini, ma anche alle autiste e agli autisti di Autolinee Toscane. È stata progettata dallo studio di Architettura Modourbano e, oltre a bacheche e ad un terminale video con informazioni, è dotata di sedie e di un piccolo spazio per le attese (dove, ad esempio, è possibile ricaricare il proprio cellulare), sono presenti due sportelli a cui si alternano quattro addetti che, oltre a svolgere la normale funzione di distribuzione di biglietti e abbonamenti agli utenti, danno anche informazioni di servizio su orari e corse. Perché tutto questo ben di Dio a Massa che fa un terzo degli incassi di Carrara? Carrara, riconosciuta capoluogo di provincia, ha invece gli utenti che devono stare in piedi, in fila sia con 40 gradi d ‘estate e con le rigide e piovose giornate invernali ad aspettare il proprio turno per fare il biglietto. Non solo: a Massa anche la pensilina ex Agip all’imbocco del principale trivio cittadino è stata presa in considerazione dal gestore del trasporto pubblico regionale, per aprirci una seconda biglietteria di Autolinee Toscane. Abbiamo capito che il sindaco Arrighi ha più interesse a fare baldoria alla ex circoscrizione di Avenza con il console dominicano al quale ha “regalato” una sede, mentre i suoi concittadini li lascia per così dire in mezzo ad una strada senza autobus e con una biglietteria da paese sottosviluppato. Queste sono le politiche di accoglienza della prima cittadina e infatti anche stamani è stata gentilmente invitata a sparire dalla circolazione”.
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Non le manda a dire, il consigliere del Gruppo Civico Massimiliano Bernardi, alla Asl Toscana Nord Ovest, che sta puntualmente replicando a ogni critica che le viene mossa, sostenendo la non veridicità delle accuse, anche a fronte di immagini che documentano criticità e disagi per gli utenti. Ecco le parole di Bernardi: “In merito al distretto Socio Sanitario di Avenza, Asl, a forza di raccontare balle, si smentisce da sola. A proposito dell'ultimo comunicato, chiedo, con insistenza, al direttore della zona distretto delle Apuane, Monica Guglielmi, di firmare le note inviate alla stampa in nome di quella trasparenza amministrativa di cui l'Asl, ormai, non ha più nemmeno il ricordo. Infatti la modalità anonima serve solo a nascondere le carenze organizzative, gli errori e la gestione disastrosa e falsa che viene portata avanti ormai da anni. Bastava essere alla manifestazione del 19 agosto davanti al Monoblocco per la tutela della salute pubblica, per sapere cosa pensa la gente dei politici e dei tecnici targati PD”. Bernardi ha poi ricordato che fu proprio Monica Guglielmi a giurare nel dicembre 2023 che c ‘era un finanziamento da cinque milioni di euro per realizzare la scuola infermieri, a causa del quale era stato impedito il trasferimento degli studenti della Taliercio nella ex scuola Da Vinci di Avenza. “ Gli atti della Regione Toscana – ha continuato Bernardi - invece dicono tutt’altro sul finanziamento ministeriale del fondo ex art 20 Legge 67/1988: anche se, in effetti, ASL aveva approvato lo studio di fattibilità del progetto della Scuola infermieri, di fatto non era assolutamente stato finanziato. Nell’allegato B della stessa delibera 965 del 2021, inoltre, erano stati previsti anche sei milioni di euro per l’ adeguamento edilizio-architettonico ed impiantistico del Monoblocco che, visto che sarà smantellato a causa dei verbali dei Vigili del Fuoco per i lavori non effettuati, sono più che leciti i dubbi sulla veridicità delle affermazioni dell’Asl. La Regione, invero, il 28 Aprile 2022 aveva sottoscritto, con il Ministero della Salute, un accordo di programma a seguito del quale, a partire da quella data, l’Asl aveva 30mesi di tempo per presentare il progetto esecutivo”. Bernardi ha invitato la Gugliemi o l’ingegner Simoncini ad affermare pubblicamente se il 28 ottobre 2023 il progetto era stato presentato o no. “Evidentemente no – ha concluso Bernardi - e la “grande bufala Asl “ che ha permesso al sindaco Arrighi di sprecare un milione e mezzo di euro per i containers, è stata sbugiardata proprio dall’Azienda Usl Toscana nord ovest ( da ora in avanti chiediamo nomi e cognomi di chi firma) che, respingendo come al solito le accuse, evidenzia gli interventi previsti a breve scadenza, cioè: entro il prossimo mese di dicembre 2024 verrà predisposto il progetto di fattibilità. E quello sbandierato del 2022 che fine ha fatto? Dopodiché, continua la nota dell’Asl, si procederà all’appalto integrato e, nel 2025, avranno inizio i lavori che partiranno dalla sistemazione della ex scuola Da Vinci. Forse nella foga di rispondere si sono dimenticati che, tra il progetto di fattibilità e la gara occorre deliberare il progetto esecutivo a seguito del quale si può andare a gara . E tra lo studio di fattibilità e la gara quanti mesi passeranno prima di vedere il cantiere aperto? Lo stabilisce chiaramente l’accordo di programma del 2022 che, per le procedure di gara, sono previsti 18 mesi. Quindi facendo il conto della serva: da dicembre 2024, data del progetto più 18 mesi ( tempi previsti per effettuare la gara) si va a giugno 2026, data che, come era già stato dimostrato all’epoca della decisione di trasferite gli studenti nei containers, sarebbe bastata per ospitare gli studenti nella ex scuola Da Vinci. Infatti la data di chiusura del cantiere della scuola Taliercio da cronoprogramma è il 31 Marzo 2026 ultima data dei progetti PNRR. Quindi aspettiamo fiduciosi l’apertura del cantiere nel 2025 , sebbene i dubbi non solo restano, ma si confermino. Se il cantiere slitterà nel 2026 la Arrighi avrà un problema di spreco di denaro pubblico per più di un milione di euro. La realtà ad oggi è che l’unica cosa certa e verificabile facendo due passi ad Avenza, è lo stato di abbandono in cui sono state lasciate le due aree dei servizi ASL e le criticità a cui ogni giorno sono costretti a vivere pazienti e personale medico che vi operano e, a rimetterci in termini di efficienza e sicurezza è l’intera comunità. Infine volevo evidenziare l’avvertimento che, magari è sfuggito ad Arrighi e vicesindaco Crudeli che , “ attualmente la ex Scuola non è utilizzata dalla Asl”: non era stata firmata una convenzione ad uso gratuito? Ma con che razza gente abbiano a che fare?”.
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La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) propongono l’apertura di un percorso collettivo e partecipato sul destino delle strutture sportive dei paesi a monte. Gli impianti di Forno, Casette e Ca di Cecco sono nel degrado e nell’abbandono senza alcuna prospettiva futura; diventa necessario a questo punto ripensarne in maniera trasparente il loro ruolo futuro trovando delle soluzioni in linea con le necessità di tutto il territorio. I cambiamenti climatici costringeranno a ripensare le attività sportive nelle città, in determinati momenti dell’anno i campi sportivi dei paesi a monte potrebbero diventare una risorsa oggi dimenticata.E’ chiaro che dovrà essere ripensato l’attuale modello verificando nuove modalità per renderli fruibili alle realtà sportive che oggi non trovano spazio in città. Occorre superare la logica del solo campo sportivo comunale che oggi appare un modello superato e purtroppo abbandonato al degrado nella nostra montagna. Ripensarli con un’eventuale presenza di impianti per discipline diverse, con spogliatoi adeguati e punti di ristoro con foresteria potrebbe essere una soluzione. Massa non ha più società sportive professionistiche né nel calcio né nella pallavolo; è evidente che la crisi strutturale dell’impiantistica sportiva pubblica potrebbe essere una concausa di questo stato di cose. Uno sport in crescita come il rugby non trova un campo sportivo pubblico dove allenarsi, giocare partite ufficiali e svilupparsi come movimento in linea con le tendenze nazionali. La pallavolo e il basket non hanno impianti all’aperto e neppure di recente costruzione. Pensiamo sia arrivato il momento di aprire un percorso pubblico per capire se esistono condizioni e disponibilità per dare un futuro allo sport locale.
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