Politica
Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

"Solidarietà e vicinanza alle forze dell'ordine accusate di razzismo dal Consiglio Europeo": la posizione di Amorese, Guidi e Tenerani di FdI
"Le recenti dichiarazioni del Consiglio Europeo sulle forze dell'ordine italiane accusate di razzismo sono ingiuste e non riflettono la realtà, per questo vogliamo esprimere vicinanza e solidarietà -…

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La consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista e di Sinistra (M5S e UP) questa mattina prima delle 13 avrebbe voluto effettuare un sopralluogo lungo via Alta Tambura, esercitando il diritto al sindacato ispettivo, per verificare gli effetti dell’ordinanza di divieto di transito e sosta. Arrivata al bivio stradale per Guadine ha constatato, lungo la strada provinciale, la presenza di decine di auto parcheggiate. Un gazebo della Polizia Municipale era posto all’imbocco della strada comunale e ingombrava la carreggiata riducendone l’ampiezza.
Dopo essersi qualificata alle sole due persone presenti, non appartenenti al corpo di Polizia Municipale ma a una qualche associazione indicata nell’ordinanza, le hanno riferito di avere il compito di controllare i pass e impedire il transito a chi ne fosse sprovvisto. Appurata la situazione ha fatto presente il suo ruolo di consigliera comunale e pubblico ufficiale ottenendo come risposta un invito ad attendere oltre mezz’ora l’arrivo della Polizia Municipale oppure “un faccia come le pare”. E’ evidente che più di qualcosa non torna in questa ordinanza e nei prossimi giorni, come gruppo consiliare, faremo le opportune valutazioni per chiarire il funzionamento del posto di blocco al bivio per le Guadine.
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Luana Mencarelli, coordinatrice provinciale del Movimento 5 Stelle, dopo un anno dal secondo insediamento del sindaco Persiani esprime un duro giudizio nei suoi confronti e della sua maggioranza per l'evidente impostazione della loro azione. Una serie di interventi sul territorio che hanno suscitato un crescente malcontento tra i cittadini, perché ritenuti inappropriati, inutili se non dannosi per la qualità della vita nella nostra città e che prevaricano il dovuto ascolto e partecipazione di tutti e tutte.
"È inaccettabile – dichiara Mencarelli – anche la recente ZTL in via Alta Tambura, che chiude l'accesso alla Val Renara, attuata senza un'adeguata consultazione pubblica di operatori, associazioni e cittadini impegnati nel rilancio dei territori montani e interessati alla loro fruizione. Dimostrazione di una totale mancanza di considerazione delle esigenze dell'intera comunità."
La coordinatrice del M5S ripercorre gli interventi alla Colonia Ugo Pisa e la devastazione del relativo parco. "Le aree verdi – continua Mencarelli – sono vitali per il benessere del territorio e dei suoi residenti e non possono essere sacrificate per progetti che non rispondono ai bisogni reali della popolazione e che peggioreranno la qualità ambientale e della vita cittadina".Tra le altre scelte criticate, la decisione di collocare la nuova Questura nel parco pubblico degli Ulivi, sacrificandone una parte non trascurabile. "È inconcepibile – sottolinea – che si continui a devastare spazi verdi per progetti che potrebbero essere realizzati con altre soluzioni". Non meno problematiche sono le scelte urbanistiche riguardanti la variante Aurelia, descritta da Mencarelli come "una devastante opera dai costi esorbitanti che distruggerà un'ampia area verde, residuale agricola e peggiorando l'esposizione alle sollecitazioni dannose e inquinanti di molti cittadini senza la minima previsione di alcun sistema di mitigazione", e la nuova Casa della Salute alla stazione, che sarà realizzata in un'area a ridosso della ferrovia e già altamente congestionata dal traffico, sordi di fronte alle numerose obiezioni. Infine non si può non parlare dell'intervento davanti al pontile con la fontana nera e il suo camouflage, definendolo un "grave spreco di risorse pubbliche" che ha portato a risultati estetici e urbanistici evidentemente incongrui e scadenti. "Questa città non può più tollerare scelte prive di qualità e partecipazione come quelle adottate dall'amministrazione Persiani che assolutamente non comportano valore aggiunto al nostro territorio".Luana Mencarelli conclude chiedendo un cambiamento radicale nelle politiche urbane e una maggiore partecipazione dei cittadini nelle decisioni che riguardano il futuro della città. "È tempo di ascoltare la voce della comunità e di agire nell'interesse collettivo, piuttosto che continuare con progetti che creano solo divisioni e malcontento."
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Lo scempio della salita San Ceccardo per entrare in città senza i tradizionali pini, fa sempre più tristezza e tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini. Che fine ha fatto la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del settembre del 2023? Nell’ ultima commissione congiunta Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente aveva esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie, ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto le tante promesse fatte. Infatti il via libera di Lorenzini a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi avuto seguito e in città non si sa dove e quando saranno ripiantati gli alberi tagliati. Lorenzini aveva detto che complessivamente sarebbero stati investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere destinati ad una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere messe a dimora 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro, avrebbero dovuto essere piantati complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari, alberi dalla chioma gigantesca. Chiedo dov’è stato piantato l’ unico acero rosso o campestre previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore ci potrebbe indicare presso quali numeri civici sarebbero stati piantati i 54 lecci i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ? Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto tanta propaganda e poca piantumazione, mentre il sindaco Arrighi si è dedicata solo al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato nuovi alberi, se non quei pochi e miseri alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta , passeranno sicuramente più di 20 anni.
FILIPPO MIRABELLA CAPOGRUPPO CONSILIARE LISTA FERRI
Lo scempio della salita San Ceccardo per entrare in città senza i tradizionali pini, fa sempre più tristezza e tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini. Che fine ha fatto la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del settembre del 2023? Nell’ ultima commissione congiunta Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente aveva esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie, ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto le tante promesse fatte. Infatti il via libera di Lorenzini a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi avuto seguito e in città non si sa dove e quando saranno ripiantati gli alberi tagliati. Lorenzini aveva detto che complessivamente sarebbero stati investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere destinati ad una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere messe a dimora 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro, avrebbero dovuto essere piantati complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari, alberi dalla chioma gigantesca. Chiedo dov’è stato piantato l’ unico acero rosso o campestre previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore ci potrebbe indicare presso quali numeri civici sarebbero stati piantati i 54 lecci i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ? Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto tanta propaganda e poca piantumazione, mentre il sindaco Arrighi si è dedicata solo al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato nuovi alberi, se non quei pochi e miseri alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta , passeranno sicuramente più di 20 anni.
FILIPPO MIRABELLA CAPOGRUPPO CONSILIARE LISTA FERRI
Lo scempio della salita San Ceccardo per entrare in città senza i tradizionali pini, fa sempre più tristezza e tutto il nostro territorio è stato imbruttito per la strage dei pini. Che fine ha fatto la ripiantumazione promessa dall'assessore all'ambiente Moreno Lorenzini nel comunicato stampa del settembre del 2023? Nell’ ultima commissione congiunta Ambiente e LL.PP l'agronomo Guido Iacono di Legambiente aveva esposto diverse ipotesi per la sostituzione dei pini tagliati nella salita di S. Ceccardo quali la rovere, il tiglio, il siliquastro e il platano: tutte specie latifoglie e caducifoglie, ma nulla di effettivo è stato fatto. Nel frattempo Lorenzini, dopo il disastro ambientale iniziato con il downburst dell’agosto 2022, pare che non abbia mantenuto le tante promesse fatte. Infatti il via libera di Lorenzini a due grandi progetti di ripiantumazione del verde pubblico e interventi per l’adattamento ai cambiamenti climatici, pare non abbiano poi avuto seguito e in città non si sa dove e quando saranno ripiantati gli alberi tagliati. Lorenzini aveva detto che complessivamente sarebbero stati investiti circa 570mila euro per la messa a dimora di centinaia di alberi attraverso due diversi progetti, finanziati rispettivamente con risorse del Ministero della Transizione ecologica e con il finanziamento della Regione Toscana. Nel dettaglio il primo progetto avrebbe previsto un investimento complessivo di 311mila euro stanziati dal Mite che dovevano essere destinati ad una decisa implementazione del patrimonio arboreo lungo assi viari ad alta intensità di traffico. Ma non è mai stato chiarito dove. Nello specifico sarebbero dovuti essere messe a dimora 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano per ricostruire il patrimonio dei due viali. Anche qui, non si sa né dove né se effettivamente è stato fatto l’intervento.Lungo il viale XX Settembre peraltro, avrebbero dovuto essere piantati complessivamente 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, un acero e 11 bagolari, alberi dalla chioma gigantesca. Chiedo dov’è stato piantato l’ unico acero rosso o campestre previsto? E gli 11 bagolari che vista la folta chioma si dovrebbero individuare facilmente? L’assessore ci potrebbe indicare presso quali numeri civici sarebbero stati piantati i 54 lecci i 32 tigli in tutto 85 piante ad alto fusto ? Più articolato il secondo intervento che avrebbe dovuto coinvolgere varie zone comprese tra i viali litoranei, lo sbocco della strada dei Marmi sulla statale Aurelia, Avenza Ovest e la Doganella che avrebbe dovuto essere finanziato con 256mila euro dalla Regione Toscana. “In questo modo non solo aumenteremo in maniera considerevole il patrimonio arborio comunale, ma compiremo anche un gesto concreto per la salute e il benessere di tutti noi visti gli importanti benefici che una maggiore presenza di verde comporta sotto tantissimi aspetti della nostra vita quotidiana” sosteneva l’assessore all’ Ambiente nel settembre scorso. Per ora, però Moreno Lorenzini ha fatto tanta propaganda e poca piantumazione, mentre il sindaco Arrighi si è dedicata solo al taglio di tutti i pini del centro città , ma nessuno dei due ha piantato nuovi alberi, se non quei pochi e miseri alberelli alti 50 centimetri davanti alla IMM che prima che diventino alberi di 20 metri e ricostituiscano una nuova pineta , passeranno sicuramente più di 20 anni.
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Il Consigliere regionale di Fratelli d'Italia Vittorio Fantozzi, il Capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Carrara Massimiliano Manuel e il Consigliere provinciale FDI di Massa-Carrara Bruno Tenerani, In replica alla risposta ricevuta dall'Assessore ai Trasporti Elena Guadagni, vogliono sottolineare quanto segue. "Prima di ribattere superficialmente alle affermazioni di Fratelli d' Italia, dovrebbe rispondere a questa domanda: conosce la procedura di gara della Provincia per l'affidamento del lotto debole? Conosce il decreto di proroga del contratto EMERGENZIALE della Provincia del 6 giugno 2024 ad Autolinee Toscane per un importo di 879mila euro fino al 31/10/2024 nelle more del completamento della gara in corso per i percorsi extraurbani? Purtroppo dobbiamo rilevare che i numeri sciorinati da Guadagni non tornano e le sue conoscenze risultano banali e limitate per due ordini di motivi. Il primo è che se la Provincia sta affidando il servizio del lotto debole extra capitolato AT adempie sì al contratto di servizio, ma proprio questo evidenzia i limiti di un'operazione che sta lasciando a piedi molte persone, nel quadro di una ristrutturazione del servizio pensata nel 2012 e non più rispondente alle esigenze di oggi (e su questo l'attenzione pubblica doveva essere decisamente diversa). Il secondo motivo è che non tornano i numeri in quanto, se Autolinee Toscane in Provincia (e non a Carrara) aveva inviato 36 autobus, come può l'Assessore scrivere in seguito che, dal 2021 al 2023, ne erano arrivati 19, mentre per tutto il 2024 (che non è ancora finito) tra quelli operativi e quelli che arriveranno saranno 17? Sono arrivati o arriveranno? Si decida! Per cui, visto che non ha mosso un dito sulla mancanza di mezzi pubblici, e che quelli che ci sono in gran parte perdono i pezzi, se ne faccia una ragione. Peraltro, le informazioni in nostro possesso non solo sono veritiere, ma fotografano la grave situazione dei trasporti in città, e in particolare modo nelle frazioni montane. Proprio dopo la denuncia da parte di Fratelli d'Italia, e riportata dalla stampa, un cittadino di Fontia si è lamentato attraverso un audio a nome di tutto il Paese, perché oggi la porta dell'autobus non si chiudeva e l'autista ha fatto scendere i passeggeri nonostante che avessero pagato il biglietto. A Fontia l'unico orario, dice il nostro concittadino, è quello di mezzogiorno, e se il mezzo va in avaria e non viene sostituito si creano gravi disagi agli abitanti. Se nella nostra Provincia, come ha dichiarato Guadagni, sono entrati in servizio 36 nuovi autobus, ci dica l'Assessore dove sono finiti. Non certo a coprire le linee di Carrara e nemmeno la Lunigiana, considerato l'affidamento per il lotto debole che sta predisponendo la Provincia. Magari saranno stati assegnati a Montignoso o forse a Massa – afferma Massimiliano Manuel - che sta sicuramente più a cuore ad Autolinee Toscane, dato che ha già una splendida biglietteria e ora pare ne apriranno un'altra, mentre la nostra è un chiosco inagibile a ospitare persone e se piove o c'è il sole i biglietti si fanno attraverso il finestrino. Magari tutto questo avvenisse anche a Carrara! Purtroppo l'Assessore ha cercato di buttare fumo negli occhi, sapendo bene però che i mezzi sono vecchi e inaffidabili e che le corse, specialmente nei paesi a monte, saltano continuamente. Dove l'avrebbe visto quindi il progressivo riammodernamento del parco mezzi che avrà un'ulteriore accelerazione nei prossimi mesi? Ma c'è di più: se il nostro Assessore ai Trasporti avesse partecipato alle riunioni in Provincia nelle quali si era deciso, ai sensi della normativa regionale e dell'Intesa Trasporto Pubblico Locale (TPL) del 25 maggio 2012, di procedere all'affidamento in concessione dei servizi di trasporto pubblico locale extraurbani del cosiddetto "lotto debole provinciale", con un occhio alla Lunigiana, perché non chiedere di inserire più corse anche per i nostri paesi?"
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Sulla modalità di visualizzazione in streaming delle commissioni lasciamo ad altri le questioni in punta di regolamento. I Regolamenti notiamo che vengono stiracchiati a seconda delle esigenze rendendo la certezza del diritto una specie di "navi da combattimento in fiamme al largo dei Bastioni di Orione". Il dato di fatto incontrovertibile è che siamo di fronte ad una parte politica aristocratica che partecipa alle commissioni standosene a casa sul divano, sui luoghi di lavoro continuando a svolgere altre attività o in auto in barba alle norme più elementari del codice della strada. Conseguono pure un gettone di "presenza", per assurdo, mentre impediscono ai cittadini e alle cittadine di poter partecipare attraverso una diretta streaming. Nei fatti la cittadinanza è costretta a raggiungere il palazzo comunale per seguire la commissione in presenza fisica magari venendo anche identificati come si fa in un qualsiasi posto di blocco delle forze dell’ordine. Quale sarebbe il senso: impedire l'accesso a ecoterroristi oppure avere una lista di proscrizione su cui abbattersi? Se dà fastidio che qualcuno possa vedere cosa dicono pubblici ufficiali nello svolgimento del loro compito è bene che si cominci a farci delle domande. Chiudere fuori i cittadini e le cittadine, il cui compito è proprio quello di controllare i propri eletti e non, è un duro colpo alla democrazia e alla partecipazione. Che la "casta" si rinchiuda dentro una torre d'avorio non è certamente la soluzione migliore o forse per qualcuno si?
Polo Progressista e di Sinistra
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Il Consiglio Regionale accoglie le proposte di Fratelli d'Italia sul piano cave: spazio alla concertazione e al confronto con il territorio ed il consiglio regionale. Alessandro Capecchi, prendendo spunto dalla informativa illustrata dall'assessore Baccelli che manca di alcuni dati, ha quindi chiesto che "sull' aumento della produzione del cinque per cento, ci sia il coinvolgimento per tutti i soggetti interessati". Nel corso del Consiglio Regionale di questa mattina (26 giugno 2024) è stata quindi accolta la proposta di risoluzione presentata dal gruppo FDI, primo firmatario il consigliere Alessandro Capecchi, in relazione alla variante al Piano Regionale Cave che prevede l'aggiornamento degli Obiettivi di Produzione Sostenibili, con un aumento del 5%, pari a quasi 9 milioni di metri cubi di materiale. La richiesta di Capecchi è venuta a seguito di un ragionamento sulla necessità di approfondire, anche in consiglio, il monitoraggio del piano cave, fatto con due delibere di giunta del 2022 e del 2023. Peraltro, trattandosi di variante considerata "minore", l'iter sulla partecipazione sarebbe ridotto. FDI ha quindi richiesto ed il Consiglio ha approvato: la convocazione formale del tavolo di concertazione per garantire la massima partecipazione delle associazioni di categoria e dei soggetti legittimati; la partecipazione ed il confronto più ampio possibile sui contenuti della variante al piano già in fase di adozione, così che tutti i cittadini e le associazioni possano conoscere le modifiche introdotte; l' aggiornamento costante del Consiglio e della Commissione competente anche attraverso l'invio formale di tutta la documentazione inerente al piano stesso."Non si tratta di elementi formali, ma di un notevole passo avanti nella massima trasparenza e partecipazione per una variante che, in ogni caso, stabilisce un possibile aumento della produzione sostenibile del 5% dettato da necessità di filiera e per la realizzazione delle opere pubbliche, ma che deve essere conosciuto da tutti in ogni suo passaggio - spiega Alessandro Capecchi -, per l'impatto ambientale e sociale e occupazionale del comparto".
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L'informativa presentata quest'oggi al consiglio Regionale, riguarda una variante minore per l'aumento del cinque per cento della capacità estrattiva delle cave attive e non un aumento del loro numero ma ci sono diversi aspetti da evidenziare che ho tenuto a precisare ancora una volta in aula.Un'attività estrattiva non può essere di fatto sostenibile perché le montagne non ricrescono, non sono erba che se piove prima o poi, ricresce. Nel settore lapideo delle Alpi Apuane negli ultimi trent'anni si è estratto marmo quanto nei duemila anni precedenti, questa proporzione non può essere considerata sostenibile e non può essere trattata allo stesso modo l'estrazione di materiali pregiatissimi come il marmo con materiali inerti di basso costo. Non solo, ma la stragrande maggioranza della materia prima viene esportata al grezzo senza una lavorazione sul posto arricchendo poche aziende a volte nemmeno italiane. Mi chiedo quindi di quale sostegno industriale si tratta, considerato che oggi, vede impiegate solo 600 persone nelle Apuane. Un'altra cosa che cozza con la realtà e con la razionalità, sono gli obiettivi generali del piano, dove si leggono le seguenti testuali parole:"La presente variante, come del resto tutto il piano già approvato, tiene in considerazione il fatto che l'obiettivo dello sviluppo sostenibile del settore estrattivo, insieme ad una adeguata protezione ambientale, possono progredire di pari passo verso una crescita economica della Regione". E ancora: "Gli obiettivi generali del PRC sono:l'approvvigionamento sostenibile e la tutela delle risorse minerarie; la sostenibilità ambientale, paesaggistica e territoriale;la sostenibilità economica e sociale delle attività estrattive"A questo punto, credo proprio che la parola sostenibile sia usata in questo documento, in un modo contrario al suo significato e che forse, l'unica spiegazione è che intendano "sostenibile" la possibilità di semplificare l'iter per le attività estrattive, senza però nemmeno specificare nel dettaglio con quali modalità. La recente approvazione della Direttiva Europea Nature Restoration Law, per la quale il governo italiano ha votato contro, prevede il ripristino di almeno il 30 per cento degli habitat minacciati entro il 2030, cozza contro l'attuale situazione presente nelle cave dismesse, dove giacciono da anni rifiuti speciali di tutti i tipi come copertoni e vecchi macchinari arrugginiti; vedremo come intende attuare questa indicazione la Regione Toscana.
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La Asl Toscana Nordovest ha tolto l’incarico di responsabile dei lavori alla Rsa di Fossone all’ingegner Giancarlo Simoncini e li ha affidati all’ingegner Carrai. La notizia, riferita dall’assessore al sociale Roberta Crudeli è stata salutata positivamente dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha ricordato le molte segnalazioni sulla sostanziale immobilità del cantiere di Fossone ed anche che la direttrice della Asl Toscana Nord Ovest, Letizia Casani, ha dovuto tornare sui suoi passi, dopo aver affidato l’incarico a Simoncini per cinque anni. “L’incarico era stato affidato con un atto pubblico – ha detto Bernardi - per cui la rimozione del tecnico è ancora più grave. La Crudeli, in commissione, avrebbe anche cercato di “ salvare” il sindaco Arrighi volendole riconoscere il ruolo di promotore dei i tavoli della Cabina di Regia, sebbene siano ormai in tanti a considerarla un inutile farsa gestita dall’ASL con la tacita approvazione dell’amministrazione. Da mesi assistiamo a comunicati stampa da parte di ASL sul monitoraggio della situazione e del cronoprogramma dei lavori, che hanno dell’incredibile per quanto sono manipolati ad arte per coprire magagne e ritardi”. Bernardi ha anche fatto notare che, secondo quando riferito in commissione dalla Crudeli, l’ingegner Simoncini, se pur rimosso dall’ incarico di RUP per la RSA di Fossone, era stato riconfermato sia per quanto riguarda la messa a norma del Monoblocco sia per la realizzazione del cosiddetto cubo. “In merito a ciò vogliamo ricordare che nel piano triennale sugli investimenti dell’ASL 2019/ 2021 il Simoncini era responsabile del progetto di ristrutturazione per l’adeguamento sismico del Monoblocco per euro sette milioni e 500 mila euro, spalmati in tre anni, e abbiamo visto come è andata a finire: il Monoblocco sarà smantellato, quindi sarebbe il caso che la direttrice Casani su questo incarico ci riflettesse ben bene . Ciò detto, per quanto riguarda il. Trasferimento delle cure intermedie, la verifica dello stato dei lavori ha rilevato come all’esterno della RSA permanga ancora un cantiere in alto mare e, per quanto riguarda gli interni, sono stati rilevati la mancanza dei gas elettromedicali nelle camere (devono ancora essere collegati) e gravi ritardi nell’installazione del montalettighe. Pertanto i timori sulle tempistiche ci sono tutti in quanto l’obiettivo categorico è quello che le cure intermedie rimangano a Carrara, ed è ridotto al lumicino; c’è invece grande preoccupazione e rabbia per il fatto che potrebbero finire alla Don Gnocchi di Massa. Inoltre non si è ancora pensato alla viabilità: la strada di accesso alla struttura è ridotta a poco più di un viottolo e i posteggi non esistono, inoltre la vicinanza della scuola crea ancora più problemi, pensando ad un eventuale necessità di pronto intervento. Infine , nonostante il gran da fare del Presidente dottor Bianchini che tenta sempre di salvare la faccia alla Arrighi, purtroppo anche una eventuale audizione della dottoresa Guglielmi e del nuovo RUP ingegner Carrai, per avere dettagli sul cronoprogramma e sul rispetto degli impegni assunti, ormai non risolverebbe la situazione visto che il 18 luglio scade il tempo concesso dai Vigili del Fuoco per ottemperare alle prescrizioni .
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Il presidente della Provincia di Massa-Carrara, Gianni Lorenzetti, ha convocato la prossima seduta del consiglio provinciale per le ore 15 del 27 giugno 2024. All'ordine del giorno ci sono, fra gli altri obblighi standard, la variazione al DUP (Documento unico di programmazione) 2024-2026 sezione operativa programmazione dei lavori pubblici, acquisti di forniture e servizi. Integrazione; il riconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza per la protezione della viabilità su SP 59 di Vinca al km 3+550 interessata da movimento franoso nel comune di Fivizzano; riconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza per ripristino della circolazione stradale a seguito di caduta di materiale roccioso su SP10 di Tenerano al km 17+000 in località Pian di molino nel comune di Fivizzano; Ilriconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza per ripristino della viabilità a seguito di movimenti franosi su SP 23 tra i km 5+400 e 7+000 nel comune di Tresana; riconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza finalizzati alla riapertura della circolazione delle provinciali tra i km 0+400 e 0+525 della SP 20 dir ed al km 4+800 della SP 20 nel comune di Podenzana; il riconoscimento della spesa quale debito fuori bilancio relativamente ai "lavori di somma urgenza per il consolidamento della scarpata di monte mediante barriera paramassi al km 2+600 della SP 5 della Bassa Tambura in località Canevara nel comune di Massa
- Proteste dei cittadini di Massa per le nuove luci di viale della Stazione: la consigliera Dina Dell'Ertole annuncia un'interpellanza all'amministrazione
- Ambulatori nei container al Monoblocco nel degrado per le infiltrazioni d'acqua: il consigliere Manuel chiede un consiglio comunale straordinario alla presenza del presidente della Regione Eugenio Giani
- Recuperare l'immobile di via Galvani: la richiesta del Polo Progressista e di Sinistra a Massa
- I problemi ambientali del marmo? La trasmissione Report: legambiente critica la commissione marmo e ambiente del comune di Carrara
- Alla rassegna Ra.Re. di Spazio Alber1ca arriva “Con tutta la dignità in corpo” l’evento dedicato agli operai della ex GKN
- Il dirigente al marmo Giuseppe Bruschi presenta un dossier contro la trasmissione di Report sulle cave: i dubbi e le critiche di Massimiliano Bernardi
- Spuntoni di alberi, sporcizia e mancanza di controllo: Il coordinatore della Lega Nicola Pieruccini segnala lo stato delle spiagge libere di Marina di Carrara
- Transizione digitale con i fondi PNRR in comune a Carrara: molte criticità segnalate dal consigliere Massimiliano Bernardi
- Girotondo intorno al civico: i comitati per la salute pubblica organizzano un sit in di protesta a Carrara
- Umiliata Rita levi Montalcini: la denuncia di Daniela Bennati consigliera di Polo Progressista e di sinistra Massa