Politica
Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

"Solidarietà e vicinanza alle forze dell'ordine accusate di razzismo dal Consiglio Europeo": la posizione di Amorese, Guidi e Tenerani di FdI
"Le recenti dichiarazioni del Consiglio Europeo sulle forze dell'ordine italiane accusate di razzismo sono ingiuste e non riflettono la realtà, per questo vogliamo esprimere vicinanza e solidarietà -…

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La nuova illuminazione di Viale della Stazione a Massa non piace. Si tratta del nuovo progetto di illuminazione scelto dall'amministrazione comunale, che sta sostituendo la vecchia illuminazione cittadina. Dopo le proteste degli abitanti di Forno, Borgo del Ponte, ora arrivano anche le proteste degli abitanti del viale della Stazione . "Giustamente, i cittadini si sono lamentati - ha spiegato Dina Dell'Ertole, consigliere comunale della lista civica Massa é un'altra cosa - e non sono contenti: l’ illuminazione è scarsa e questo comporta le ragioni di sicurezza conseguenti. Per questo motivo, attraverso un'interpellanza chiedo all'amministrazione come intenda risolvere quello che rischia di diventare un vero problema di sicurezza pubblica. Aspettiamo di sentire le ragioni e le spiegazioni del comune". Secondo la Dell'Ertole oltre all'illuminazione, in viale della Stazione ci sono moltissimi altri problemi: "Così come in diverse zone e quartieri della città, il viale della Stazione presenta una pluralitá di criticità. Mancano i cestini per la spazzatura, le aiuole non sono curate e i cittadini chiedono attenzione, sicché tutto il viale appare in pieno degrado".
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È emergenza degrado per i container usati come ambulatori mobili al Monoblocco di Carrara: molte le infiltrazioni d’acqua e gli allagamenti. A denunciarlo è Massimiliano Manuel consigliere di Fratelli d’Italia che ha fatto notare: “I container usati al monoblocco sono identici a quelli solidali che il volontariato invia ogni anno nel Burkina Faso, ma pare che siano costati cifre inaccettabili, nonostante la scarsa qualità emersa fin dall' installazione”. Manuel ha poi riferito la situazione che si è verificata nella mattinata di lunedì 24 giugno, giornata di allerta meteo per continui temporali, nella quale i container si sono allagati e hanno dovuto essere asciugati con stracci, mentre buona parte dei pazienti in attesa delle visite ha dovuto sostare all’aperto sotto la pioggia. “È improponibile trattare i cittadini bisognosi di cure in questo modo – ha aggiunto Manuel – esponendoli anche al rischio di eventuali infortuni dovuti al pavimento scivoloso per la pioggia. A parte una panchina vecchia e riciclata buttata là, non ci sono strutture esterne coperte per riparare gli utenti sia dalla pioggia che dal caldo estivo. Già da mesi il parlamentare Alessandro Amorese ed io abbiamo lanciato l'allarme in merito dell'inadeguatezza dei containers per ospitare servizi di eccellenza, con medici e infermieri esposti a lavorare in condizioni emergenziali e con i cittadini che avrebbero potuto subire gravi disagi. Da allora, dalla Cabina di Regia capitanata dal sindaco Serena Arrighi e dal vicesindaco Roberta Crudeli, sono seguiti annunci, promesse, impegni ma nulla è cambiato anzi, ad oggi siamo allo sbando”. Manuel ha precisato che sarebbero otto i servizi accorpati in un unico modulo mobile collocato nel piazzale del Monoblocco lato Sarzana: medicina Interna, ematologia, neurologia, cardiologia, chirurgia generale, urologia e gastroenterologia, come riporta il cartello di indicazioni posto sopra il container. Il secondo modulo mobile è stato destinato alla diabetologia e non ci sono indicazioni di altri servizi. “Di certo ha continuato Manuel - non sono la sede adeguata per un servizio estremamente delicato che deve affrontare continuamente situazioni di emergenza. In questa situazione si sottopongono i pazienti, gli infermieri ed i medici ad un carico di alto stress. Sarebbe stato necessario che la ASL avesse riorganizzato i servizi in una struttura adeguata alle esigenze dei cittadini che racchiudesse in unico contenitore tutte le attività e non con l'effetto spezzatino del piazzale, tipo ghetto, per servizi di alta specializzazione. Una richiesta avanzata più volte , ma mai presa in considerazione dai vertici ASL che, quando sono state segnalate le prime infiltrazioni d'acqua durante il montaggio dei moduli , avevano risposto che era tutto a posto. Fratelli d'Italia non può far finta di niente, come da mesi fa il sindaco Arrighi che continua a tacere supinamente, nonostante la grave situazione, anche a seguito del " girotondo di ieri dei comitati contro la riorganizzazione dei servizi " a cui il sottoscritto abbiamo partecipato. Per questo chiediamo un consiglio comunale straordinario sullo stato dell'arte della riorganizzazione dei servizi , alla presenza del Presidente della Regione Eugenio Giani , in vista anche dell'avvicinarsi del 18 luglio data in cui le prescrizioni dei Vigili del Fuoco non avranno più proroghe.
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La consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista e di Sinistra (M5S e UP) invita il sindaco Francesco Persiani ad aprire un serio confronto tecnico e politico sul Piano di Recupero di un immobile in via Galvani. La volontà del Presidente del Consiglio e dei gruppi consiliari di maggioranza è quella di portare in aula, il prossimo lunedì, l’atto amministrativo che permette il cambio di destinazione d’uso in residenziale. La variante comunale al piano acustico del 2019 non solo non ha risolto nulla ma anzi ha peggiorato la situazione non facendo l’analisi di coerenza fra strumenti urbanistici. La maggioranza non può uscire dal caos facendo finta che la variante acustica sia coerente con le indicazioni del regolamento regionale. Aggrapparsi allo stato di fatto dell’epoca, aggiungendo forzature a forzature, è una pessima idea su cui fondare la variante urbanistica specifica in vista del voto in aula.Persiani prenda atto di avere una maggioranza consiliare che non ha capito la portata di quello che sta facendo. Fermi l’atto e prenda la strada di una variante al Piano Acustico Comunale che realizzando la coerenza fra strumenti urbanistici permetta il piano di recupero in via Galvani. Poi venga convocato nelle commissioni competenti il responsabile di Ambiente Spa che ha redatto la variante come richiesto dal Polo Progressista e di Sinistra. Averci impedito, da parte dei presidenti della commissioni urbanistica e ambiente, di poter contribuire al dibattito è stata una pessima scelta politica. L’alternativa sarà un consiglio comunale che ancora una volta potrebbe essere costretto al ritiro del piano di recupero.
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Seguire la riunione congiunta delle commissioni consigliari Marmo e Ambiente (venerdì 21 giugno) con ordine del giorno “Questioni ambientali legate all’estrazione del marmo” è stato molto istruttivo su come vengono visti e affrontati i problemi: la torbidità da marmettola di fiumi e sorgenti è ancora presente (ma ormai saltuaria e ridotta rispetto al passato) ma, a lungo termine, grazie all’impegno del comune, diminuirà ancora, lentamente ma progressivamente. Con nostra sorpresa abbiamo così scoperto che il vero scopo della riunione non era affrontare i problemi ambientali dell’escavazione (un tema della massima importanza per la città), ma esporre l’autodifesa dalla trasmissione di Report del 21 aprile, colpevole di aver turbato la prospettiva delle “magnifiche sorti e progressive” di leopardiana memoria che attenderebbero la nostra città. La relazione introduttiva del dirigente al marmo, dopo la giusta rivendicazione degli altissimi livelli di conoscenza scientifica e di professionalità raggiunti dall’ufficio, ha concentrato principalmente sul solo inquinamento di fiumi e sorgenti da marmettola (e, un tempo, anche da idrocarburi) la parte sulle problematiche ambientali legate alle cave. L’excursus storico ha mostrato come il problema degli idrocarburi, emerso nel 1991, sia stato seriamente affrontato e rapidamente risolto e come quello della marmettola –negli anni ’80 pesante e quotidiano nel Carrione– si manifesti ormai solo saltuariamente (dopo piogge intense). È stata infine particolarmente rimarcata la strategia dell’ufficio volta, attraverso il continuo impegno, a perseguire la costante e progressiva riduzione della dispersione della marmettola nei comparti ambientali. Legambiente, pur riconoscendo i rilevanti e indubbi miglioramenti conseguiti negli ultimi decenni, anche grazie agli interventi della magistratura, trova questa rassicurante narrazione decisamente non all’altezza delle problematiche e dell’elevato livello di conoscenze raggiunto. Salta agli occhi, infatti, che non sia stato nemmeno sfiorato il tema delle alluvioni generate dalla gestione dei ravaneti: un tema verso il quale tutte le amministrazioni degli ultimi vent’anni hanno mostrato un profondo disinteresse, sebbene la responsabilità dei ravaneti sia stata evidenziata dai periti del tribunale già per l’alluvione del 2003. Un ruolo confermato nel 2018 dalla Regione Toscana a seguito della nostra richiesta di ricalcolare –tenendo conto del ruolo idrologico dei ravaneti– le portate di piena allora stimate (che avrebbero comportato l’abbattimento di alcuni ponti nel centro storico, poi salvati proprio grazie alle nostre osservazioni tecniche). Eppure, contrariamente all’inquinamento da marmettola, il rischio alluvioni è in continua crescita a causa dei ravaneti (perché impoveriti di scaglie e sempre più ricchi di terre). Ugualmente ignorato è stato il crescente rischio di crisi idriche estive (anch’esso aggravato dalla conduzione dei ravaneti). Eppure, come abbiamo proposto innumerevoli volte, una diversa gestione dei ravaneti permetterebbe di ridurre sensibilmente sia il rischio alluvioni che quello delle crisi idriche estive.Ma anche per la marmettola, perché mai dovremmo accontentarci di un progressivo miglioramento nell’arco di decenni quando –con un’ordinanza “cave pulite come uno specchio”– potremmo ottenere risultati sostanziali nell’arco di pochi mesi (come è stato fatto trent’anni fa per gli idrocarburi)? Anziché sprecare le elevate professionalità di cui dispone l’ufficio marmo per tessere una rassicurante narrazione autoassolutoria, non sarebbe meglio impiegarle (sostenendole con una decisa volontà politica) per affrontare rapidamente i problemi ambientali legati al marmo che attanagliano la città da decenni?
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Spazio Alber1ca porta a Carrara l’esperienza eccezionale di resistenza, intelligenza, coscienza di classe del Collettivo ex GKN. Insorgiamo è il motto ripreso dai partigiani fiorentini che lottavano contro il nazifascismo. Lunedì alle ore 21, all’ex ospedale San Giacomo di Carrara ci sarà l’incontro con i coraggiosi resistenti che hanno messo in gioco tutto fino ai loro corpi, fino allo sciopero della fame, in una lotta che è diventata simbolo ed esempio oltre i confini nazionali. Ad oggi le operaie e gli operai della ex GKN dopo 33 mesi in cui i loro corpi fanno fatto quello che un intero sistema non vuole, non sa fare. Da cinque mesi sono senza stipendio calunniati, da chi prova a ridurre questa lotta di civiltà e democrazia a un problema di “ordine pubblico”. La mobilitazione è ora finalizzata ad ottenere l’intervento pubblico, e una legge regionale per creare un consorzio pubblico che rilevi l’area: un precedente a favore di tutte e tutti.
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In commissione marmo e ambiente torna il caso Report, ma questa volta con il dirigente Bruschi del comune di Carrara che ha portato un dossier contro la trasmissione per le irregolarità commesse nella ricerca delle notizie e per il danno di immagine arrecato. A riferire i fatti e i conseguenti dubbi è il consigliere Massimiliano Bernardi: “Nell'ultima commissione congiunta marmo e ambiente, presiedute da Nicola Marchetti e Sirio Genovesi, abbiamo assistito alla presa di posizione del dirigente al marmo contro la trasmissione Report. Se Bruschi avesse ragione, il sindaco Serena Arrighi dovrebbe presentare immediatamente richiesta di risarcimento danni, in sede civile, nei confronti dell'inviato di Report, Bernardo Iovene e presentare, inoltre, visto il dossier portato da Bruschi, accesso agli atti alla Rai sulla documentazione utilizzata per realizzare la trasmissione. Se invece il dirigente al marmo avesse perso tempo, per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, si dovrebbe impegnare piuttosto a cambiare il Regolamento degli Agri Marmiferi, inserendo la riquadratura del blocco come lavorazione in loco”. Bernardi, che ha visto bocciato l’emendamento da lui presentato che puntava ad aiutare i piccoli imprenditori a raggiungere il fatidico 50 per cento della lavorazione in loco, non ha esitato a definire la bocciatura come una vera vigliaccata e ha annunciato l’intenzione di riproporre la modifica al regolamento nella prossima Commissione Marmo, ritenendolo l’unico modo per evitare tra due anni la decadenza della concessione tante imprese del Marmo. Bernardi è poi tornato sul caso Report: “Il giornalista oltre ad aver trasmesso il fuorionda, aveva anche rivelato il grave inquinamento prodotto dall’estrazione selvaggia del marmo alle cave, arrecando grave danno all’immagine della città . Per questa ragione il dirigente Bruschi avrebbe dovuto, anziché portare il dossier tra le quattro mura di Palazzo Civico, consegnarlo direttamente al sindaco Arrighi affinché presentasse nei confronti del giornalista di Report una bella querela in sede civile con richiesta di risarcimento del danno, non solo nei confronti del freelance autore del servizio, ma anche nei confronti del vicedirettore Sigfrido Ranucci. Il comune infatti, stando a quanto commentato da Bruschi, già da diversi anni avrebbe intrapreso un percorso virtuoso nel rapporto tra cave e ambiente circostante. Ma, in merito alla sicurezza idrogeologica, Bruschi non ha convinto in quanto ha voluto sottolineare che, grazie all'articolo 21 sarà ricreata la fossa dei Maggi, che per ora è un progetto ancora del tutto virtuale perché delle opere dell’art 21 non se ne conoscono nè gli interventi, né la data in cui dovranno partire i cantieri, insomma è tutto top secret. Al riguardo voglio ricordare di aver richiesto personalmente copia di tali progetti e di non aver ancora ricevuto risposta, nonostante sia passati ben più dei 30 giorni previsti come ultimo termini entro cui rispondere”.
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Spiagge libere abbandonate a se stesse, sporche e prive di sicurezza: la denuncia arriva da Nicola Pieruccini, coordinatore provinciale della lega Salvini Premier che parla di un vero e proprio rischio per la sicurezza dei cittadini e, soprattutto, dei minori, del quale l’amministrazione e i consiglieri della maggioranza del Pd non si curerebbero minimamente“Un sindaco che compia un atto così grave – ha detto Pieruccini - come quello di nascondere palesemente alla cittadinanza i rischi derivanti dell’abbandono delle spiagge libere in piena stagione balneare, dovrebbe essere subito sfiduciato. Non è più una questione di colore politico, né di minoranza contro maggioranza, ma è un dovere di sicurezza e di coscienza, una responsabilità a cui non si può sfuggire. Le spiagge libere sono diventate zone molto pericolose perché prive di controllo e, ad oggi, ormai fine giugno, non risultano essere stati fatti interventi di pulizia e di messa in sicurezza. Alla Fossa Maestra spuntano rami molto appuntiti dal bagnasciuga che provengono da un albero che si conficcato nella sabbia e che costituiscono una grave insidia per adulti e bambini. Sembrano lance conficcate nella sabbia pronte ad infilzare qualcuno che, magari soprappensiero, esce dall’acqua”. Pieruccini ha chiesto lumi in merito a chi ha la responsabilità della pulizia delle spiagge libere e ha aggiungo: “La negligenza e l’indolenza del gruppo di potere al governo della città lascerà ancora per molto che le cose accadano con i loro tempi, lontani dall’interesse dei cittadini e delle attività turistiche? Nonostante le precise segnalazioni che abbiamo effettuato non solo non è venuto a mettere in sicurezza l’arenile, ma nemmeno a fare un sopralluogo. Una vergogna senza fine” .
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"Dipendenti comunali allo stremo per le ore non lavorate a causa del nuovo sistema operativo". A segnalarlo è il consigliere dell'opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: "In comune anche stamani non funzionava internet ed il nuovo sistema Sicra Evo su icloud progetto della Transizione Ecologica e Digitale invece di velocizzare il lavoro lo rallenta e non poco. Mercoledì per esempio alle 13 si è bloccato tutto ed il sistema ha ripreso a funzionare alle 17. Oltretutto non funzionano neanche i telefoni collegati ad internet ed ovviamente le mail. Sebbene sia ancora molto diffusa l’opinione comune che dà la colpa della lentezza della pubblica amministrazione ai dipendenti comunali, in realtà sono proprio loro a credere fermamente nell’utilizzo delle nuove tecnologie, nonostante i molti problemi che incontrano. In base alla mia esperienza come amministratore posso dire che il dipendente è solo una vittima del sistema, un essere umano che, entrato nel mondo del lavoro pubblico con grandi aspettative, ha dovuto scegliere di soccombere, ma non senza accusare malessere.Sicuramente c’è stato un forte interesse, anche in un ottica di transizione ecologica e digitale, nella partecipazione al bando della Misura 1.2 Abilitazione al cloud per le pubbliche amministrazioni locali. Infatti il governo ha ritenuto di stanziare 6,14 miliardi dei fondi del Piano Nazionale di Ripartenza e Resilienza PNRR per la digitalizzazione della pubblica amministrazione. Una somma di circa 416.760 mila euro che l’assessore Lorenzini, che ha la delega al PNRR aveva destinato alla migrazione al cloud e all'interoperabilità dei dati, progetto che non si sa se sia stato realizzato. Non è detto, tuttavia che nonostante ciò, tutto vada meglio con i pc desktop, anche perché una buona parte dell'hardware presente negli uffici non è esattamente al passo con i tempi, per non dire da buttare. Per accompagnare la migrazione della pubblica amministrazione al cloud era stato previsto un programma di supporto ed incentivo per trasferire basi dati e applicazioni, in particolare rivolto alle amministrazioni locali. Le amministrazioni potevano scegliere all’interno di una lista predefinita di provider certificati secondo criteri di adeguatezza, rispetto sia a requisiti di sicurezza e protezione, sia a standard di performance. Il supporto alle amministrazioni che avevano aderito al programma di trasformazione, era stato realizzato con “pacchetti” completi che includevano competenze tecniche e risorse finanziarie. Ma se poi invece di migliorare si peggiora la situazione chiedo al sindaco Arrighi,che è un esperta del ramo visto che la sua azienda, la BNOVA, usa la digitalizzazione come innovazione e competitività: non si è accorta che, come è stato segnalato, da quando è stato attivato il nuovo sistema pagato con I fondi del PNRR, i dipendenti non sono più in grado di gestire il loro lavoro perchè il sistema è lento e durante le ore lavorative avvengono continue sospensioni? Se il progetto finanziato fosse stato realizzato, quanti servizi erano stati previsti per la migrazione? La realizzazione di tale intervento ha riguardato il trasferimento delle procedure e dei dati all'interno di un cloud certificato? Come mai non funziona? Auspico che questa situazione venga al più presto risolta sia per il benessere dei lavoratori ma anche per rendere più efficiente la macchina comunale".
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Sono passati circa due mesi da quando i comitati hanno sottoposto alla politica un documento articolato e dettagliato sulla questione del Monoblocco e sullo stato della nità locale. Un documento che entrava nel merito delle diverse problematiche, compreso il trasferimento delle cure intermedie a Fossone, il recupero dell’ex ospedale Civico e delle palazzine storiche, una politica sanitaria sui territori, la necessita delle assunzioni, senza spendere i nostri soldi per delle soluzioni provvisorie anziché definitive. Il sindaco Serena Arrighi e l’amministrazione comunale hanno saputo opporre soltanto una flebile e insostenibile difesa del proprio operato e della nota “cabina di regia” che, a loro dire, stava svolgendo un “meritorio” compito di vigilanza e controllo sull'operato dell'Asl e sugli impegni assunti. È bene precisare che solo a causa delle mobilitazione del 18 agosto e della pressione esercitata dai comitati sono stati “costretti” in questi mesi a rendere pubblico i risultati della famosa cabina di regia.
La stampa del 4 maggio 2024 riportava la notizia che nella Rsa di Fossone, destinata a ospitare le cure intermedie adesso al Monoblocco, stavano proseguendo i lavori di rifinitura degli interni che dovevano terminare entro il mese di giugno. Successivamente sui quotidiani locali sono apparsi articoli nei quali i sindacati denunciavano la mancanza di assunzioni, con il rischio di chiusura o di riduzione delle attività, fino alla denuncia, il 7 giugno, ad opera della Cisl proprio sulla destinazione delle cure intermedie. Dato il grave ritardo nei lavori di adeguamento saranno probabilmente dirottate sulla struttura del Don Gnocchi di Marina di Massa: cioè esattamente quanto deprecato pubblicamente dal sindaco che ha proposto la soluzione di Fossone come successo “successo” per non aver delegato questo servizio ai privati.
Se pure i sindacati oggi sono costretti a queste denunce, nonostante le ottimistiche notizie della “cabina di regia”, significa che il problema è più grave di quanto appare. I comitati invitano i sindacati a essere conseguenti alle denunce fatte, promuovendo uno stato di agitazione che rimetta al centro con forza tutta la questione del Monoblocco, i servizi territoriali, le assunzioni e la stessa sorte che avranno i lavoratori e le lavoratrici che attualmente lavorano in quella struttura. Noi come Comitati saremo in piazza ancora una volta contro la politica irresponsabile degli accorpamenti, delle razionalizzazioni, dei tagli dei posti letto e degli organici, del risparmio sul diritto alla salute e alla cura.
Per questa ragione i Comtati in difesa del Monoblocco e della salute Pubblica di Massa Carrara hanno deciso unitariamente di indire la manifestazione sit in "Girotondo intorno al Civico" che si terrà a partire dalle 10,30 di lunedì 24 giugno, intorno all'ex ospedale Civico di Carrara.
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La consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista e di Sinistra (M5S e UP) ha costretto l’amministrazione Persiani a dichiarare in Consiglio Comunale di aver umiliato la perseguitata dal fascismo Rita Levi Montalcini. A poco servono gli escamotage regolamentari messe in piedi dal sindaco Persiani e dalla sua maggioranza, i quali non hanno avuto il coraggio di fare l’unica cosa giusta; revocare la cittadinanza onoraria a colui che ha perseguitato, tramite le leggi razziali, la scienziata ebrea ovvero il dittatore Benito Mussolini. Nell’anno in cui ricorre il centenario dell’assassinio Matteotti, voluto per volontà del capo del fascismo, l'amministrazione di Massa non avrebbe potuto fare scelta peggiore. Scelta che cancella in un solo colpo la sua storia repubblicana, democratica e antifascista della nostra città. Lasciamo a chi vuole trasformare l’aula X Aprile in un’aula della facoltà di giurisprudenza giocando su una poco chiara procedura amministrativa, sulle modifiche regolamentari e sulle sue applicazioni, pur di sottrarsi alla discussione politica e ad una posizione degna di una città medaglia d’oro al valore civile della Resistenza. Oggi però il dato politico ed incontrovertibile da qualsiasi tossica narrazione è che si è scelto di colpire la scienziata ebrea Rita Levi Montalcini, pur di non turbare i simpatizzanti di Mussolini.
- Dubbi sulle dichiarazioni del curatore della White Carrara Raimondi anche da parte di Fratelli d'Italia
- Carabinieri, addio al pennacchio per convolare a giuste (?) nozze
- Piazza Menconi e Marina nel degrado: la critica di Fratelli d'Italia
- No alla riapertura della fontanella Evam a Massa: la delusione dei 5 Stelle
- Uno sviluppo più sostenibile e al passo con la Marina di domani: avviato il procedimento per la redazione del nuovo piano dell’arenile e dei viali a mare
- Il rilancio culturale di Avenza potrebbe passare dalla Via Francigena: le proposte del consigliere Mirabella
- Carrara, la bellezza, gli allestimenti e la sicurezza: analisi critica di Simone Caffaz
- Accuse infondate e scarsa conoscenza del lavoro della consulta Giovani: i ragazzi non le mandano a dire al consigliere Martinelli che li aveva attaccati
- Visione miope della promozione turistica di Massa: la consigliera Mencarelli attacca la giunta Persiani
- La cultura salverà Avenza...quando si programmeranno eventi anche lì: l'analisi critica di Cesare Micheloni