Politica
Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

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Sullo sgombero della Casa Rossa di Montignoso, l'ex presidente del consiglio comunale di Massa Stefano Benedetti fa notare alcune considerazioni: "Se fosse dipeso dal comune di Montignoso, tutto sarebbe rimasto invariato, perché si tratta di compagni di battaglia e di politica di sinistra. Meno male che sono intervenuti i deputati Amorese e Barabotti che si sono attivati per far sgombrare la Casa Rossa, ripristinando una legalità che per il Sindaco di Montignoso Lorenzetti non era tale e l’ha dimostrato non intervenendo mai. Gli occupanti rossi si devono rassegnare: non si può utilizzare una struttura pubblica per svolgere la propria attività politica ,soprattutto se forza estremistica. Ma non solo. Chi pagherà o ha già pagato 12 anni di utenze per occupazione abusiva ? Nel merito ho scritto alla Corte dei Conti Regionale, perché non è giusto che paghino i cittadini e per il resto partiranno denunce anche contro l’amministrazione comunale di Montignoso che fino ad oggi ha tollerato questa situazione".
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Nella mattinata di lunedì 9 dicembre, presso la Prefettura di Massa Carrara, è stato sottoscritto un importante protocollo aggiuntivo tra il Prefetto di Massa Carrara, il Sindaco di Massa, il Sindaco di Carrara, il Questore e i Comandanti Provinciali della Guardia di Finanza e dei Carabinieri. L'accordo, che rientra nel quadro del "Patto per la Sicurezza Urbana e per la Promozione e Attuazione di un Sistema di Sicurezza Partecipata e Integrata", siglato il 3 dicembre 2022, rappresenta un nuovo passo avanti per la prevenzione e il contrasto delle truffe agli anziani. Grazie a questo atto aggiuntivo, per l’anno 2025, il Comune di Massa otterrà un finanziamento destinato a queste iniziative di 25mila euro circa rispetto ai 15 mila dello scorso anno, confermando l'impegno congiunto di istituzioni e forze dell'ordine nel garantire maggiore sicurezza alle fasce più vulnerabili della popolazione. Lo stesso finanziamento verrà attribuito al comune di Carrara per un totale di 50mila euro circa.
Iniziative per il 2025
Le azioni previste dal protocollo mirano a sensibilizzare e informare la popolazione anziana e i loro familiari sui rischi legati alle truffe e su come prevenirle. Tra le iniziative pianificate nel Comune di Massa rientrano:
1) gli spettacoli Teatrali Itineranti:
Dopo il successo dello scorso anno, il progetto torna in scena, ma questa volta farà tappa nei centri anziani della città, continuando il viaggio nei quartieri di Massa iniziato nel 2024 con le parrocchie del territorio. Gli spettacoli, rappresentati in dialetto massese, illustreranno situazioni reali di truffa in modo diretto e coinvolgente. L'uso del dialetto si conferma un efficace strumento di comunicazione, rendendo il messaggio immediato, piacevole e facilmente comprensibile per gli anziani, favorendo la partecipazione e l'apprendimento;
2) le Campagne Informative Multicanale:
creazione e diffusione di manifesti, volantini e locandine in tutta la città; Realizzazione di video informativi da trasmettere su emittenti locali e social network, per raggiungere anche le generazioni più giovani e i familiari degli anziani; Distribuzione di brochure informative nei luoghi di maggior affluenza, per garantire una conoscenza capillare delle principali tecniche di prevenzione.
Il sindaco di Massa, Francesco Persiani, ha sottolineato l'importanza di questa iniziativa: “Con queste azioni, attraverso l’Assessorato al sociale, vogliamo creare consapevolezza e sicurezza. Il nostro obiettivo è continuare a informare e proteggere i nostri cittadini, in particolare gli anziani, dai rischi delle truffe. È fondamentale, come ha giustamente sottolineato il Prefetto, che non solo gli anziani, ma anche le loro famiglie comprendano che le forze dell'ordine non chiedono mai denaro o beni di valore: diffidate quindi da chi lo fa”. Il comune di Massa, con il supporto della Prefettura e delle Forze dell'Ordine, seguirà da vicino la realizzazione delle iniziative e fornirà aggiornamenti periodici sull'andamento del progetto, in linea con le disposizioni ministeriali. Con questo protocollo, la città di Massa rinnova il proprio impegno a garantire una sicurezza partecipata e integrata, rafforzando il legame tra cittadini, istituzioni e forze di polizia.
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Arriverà il 5G anche nei paesi a monte, ma a partire da settembre 2025: l’annuncio fatto dall’assessore Moreno Lorenzini ha suscitato diverse critiche da parte del consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che spiega: “La decisione di Lorenzini è in forte controtendenza da ciò che emerge dalla nuova Relazione sullo stato di attuazione del PNRR pubblicato recentemente dalla Corte dei Conti che ha inserito il “Piano Italia 5G “ tra i programmi più in difficoltà, a cui si aggiunge un definanziamento di circa 900 milioni di euro.Nella commissione congiunta Ambiente e Urbanistica, presieduta rispettivamente da Sirio Genovesi e Augusto Castelli si è detto che da Roma è arrivata una proposta per l'installazione di dispositivi di nuova generazione, inseriti in un nuovo finanziamento PNRR. È risaputo che il dipartimento per la trasformazione digitale ha tenuto centinaia di incontri con i rappresentanti dei comuni per convincerli ad adottare questo piano a rischio finanziamento, infatti, Inwit calcola che, nel caso di autorizzazioni legate al progetto “densificazione” del Pnrr, il tasso di diniego delle amministrazioni supererebbe il 25 per cento. Mi stupisce che l’assessore Lorenzini non abbia portato questi dati in consiglio comunale. Ha valutato attentamente l’impatto ambientale e l’inquinamento? Peraltro il presidente della commissione ambiente, Sirio Genovesi dovrebbe convocare più spesso le sedute, soprattutto per definire un nuovo piano delle antenne ed un nuovo regolamento, visto che di quello vigente, deliberato dall’amministrazione nel 2009 e rivisitato ed integrato nel 2013, il sindaco Arrighi non ne conosce l’esistenza. Da mesi, nel silenzio tombale dei nostri amministratori che non hanno debitamente informato i cittadini, sono stati tra l’altro predisposti e successivamente attivati ampliamenti per la tecnologia 5G su tutto il nostro territorio. Il dato emerge dai numerosi protocolli in entrata, nei quali le aziende di telefonia mobile hanno inviato le Scia (così come prevede la normativa) comunicando che avrebbero iniziato i lavori di adeguamento ed implementazione delle stazioni base. Ma se per implementare i tralicci già esistenti, il comune non può intervenire, diversamente è la competenza relativa per esempio alla Società Linkem, che aveva chiesto precedentemente il permesso per costruire una nuova antenna. I cittadini dovrebbero essere informati se era stata autorizzata oppure no. Chiedo inoltre che vengano definiti, prima di accettare la proposta dell’implementazione delle aree destinate al 5G, gli attuali limiti a cui sono soggette le emissioni elettromagnetiche degli impianti di telecomunicazione presenti per minimizzare l’esposizione della popolazione ai nuovi campi elettromagnetici nel rispetto del principio di precauzione. Per i motivi illustrati chiedo anche di verificare che siano rispettate le massime garanzie possibili sulla salute, sulla privacy e sui diritti civili dei residenti e dei lavoratori e che venga integrato il Regolamento del 2013 in base alle nuove tecnologie. In commissione è stato riferito che la procedura di approvazione richiederà diversi mesi a causa dei passaggi previsti dalla legge per il rispetto della valutazione ambientale strategica, per cui il presidente della commissione ambiente ha tutto il tempo per mettere mano al piano delle antenne e del regolamento di attuazione”.
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“Disastro politico” è il giudizio che il consigliere della lista civica Massimiliano Bernardi dà sul percorso dell’amministrazione Arrighi fino ad oggi e per il quale ha deciso di chiedere allo stesso sindaco di Carrara Arrighi il rendiconto dello stato d'attuazione e di realizzazione delle linee programmatiche di metà mandato. Non risparmia critiche neppure su quello che giudica un atteggiamento ambiguo del sindaco ricordando il taglio del nastro al nuovo Mac Donald’s di Carrara, tempio de cibo spazzatura e delle multinazionali americane in stile Trump, e la consegna della cittadinanza agli extracomunitari, che rivelerebbero, a suo parere, posizioni quasi antitetiche. “ Serena Arrighi – ha spiegato Bernardi - era andata perfino a braccetto con Nicola Del Vecchio della CGIL a manifestare contro Umberto Franchi dopo la denuncia di Report per i morti in cava, per poi andare al Ministero dei Beni Culturali a Roma , a presentare lo sponsor Umberto Franchi Marmi per “Carrara 2000 anni contemporanea”. Il sindaco Arrighi, che rappresenta la peggiore specie delle liste civiche mai esistite, era stata presentata dal Pd che, per la sua gravissima crisi interna, aveva dovuto affidarsi al civismo degli altri. Chiedo quindi alla Arrighi di metterci la faccia e presentare al più presto in consiglio comunale, la relazione di metà mandato in base alle linee programmatiche deliberate. In questo documento ci sono le diverse schede che raccontano tutte le promesse che non sono state mantenute in questi trenta mesi di amministrazione. Partiamo con la "Città del dialogo” che è diventato un esempio di arroganza e chiusura da parte del sindaco verso chiunque, oppure la “Città più bella”, a fronte del quale oggi c’è un decoro urbano che fa rabbrividire, ma anche Carrara “galleria a cielo aperto” con il triste panorama di rifiuti sia fisici che urbani . Nelle linee di mandato ci sarebbero anche il Piano dell’arenile, il Regolamentazione del Verde Pubblico e Privato, il P.R.P. Piano regolatore Portuale, Il Regolamento e per l’installazione delle antenne , il Piano delle Barriere architettoniche , il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile: tutto ancora in mente dei. Passiamo poi ad una “Città più sicura” tema molto a cuore del sindaco, a cui fa da contraltare il dramma di Avenza, Centro storico e Movida, oppure la scheda della transizione ecologica e digitale per una “ smart city” che nessuno ha mai visto. O ancora la “Città della cultura” che come obiettivo per esempio, aveva il sistema bibliotecario diffuso anche nei paesi a monte ed il Museo Civico del Marmo chiuso per sempre . Per le buone azioni sul lapideo, la Arrighi voleva aprire un tavolo di confronto dove si potesse dialogare con le imprese, auspicando la chiusura della stagione dei ricorsi e dei contenziosi. Tavolo che invece ha buttato all’aria più volte. I punti della “Città del Benessere” che non sono neanche di competenza di un ente locale, ma dell’Asl elencano: completare il Distretto di Avenza, ristrutturare il distretto di Marina di Carrara, accelerare la messa in sicurezza del Monoblocco, dare il via alla costruzione della nuova palazzina a lato del Monoblocco (prima che venisse resa nota dall’Asl ). Ma leggiamo anche del “Rilancio Imm-CarraraFiere ” che ormai va verso il fallimento e un passaggio sulla “Città dei giovani “ con nuovi spazi per l’aggregazione riqualificando gli edifici pubblici dismessi. “Obiettivo: Servizio Civile” mai nemmeno pensato né attuato. La “Città per lo Sport” doveva essere fruita dai re mesi a 99 anni e, data la distruzione degli Impianti sportivi , l'Arrighi prevedeva di progettare un nuovo impianto sportivo polivalente, di cui non si ha traccia. Per non parlare della bruttura dello Stadio dei Marmi che viene sbeffeggiato da tutta la serie B. Con “ Città futura” venivano elencati i 33 progetti del PNRR di cui non se ne sa niente, il Bando delle Periferie fermo dal 2016 , e l’Art. 21 che rimarrà un mistero, oltre allo sconosciuto Pinqua progetto bocciato durante l’amministrazione 5 Stelle. Nelle linee di mandato ci sarebbe anche il Water-front che però, non è un progetto del comune . Il rischio che percepiamo dal rileggere questo capolavoro di falsità è l'assenza di visione politico/amministrativa che traspare da questo documento che sta conducendo la città alla paralisi.
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Aumento di Tari, Irpef e Imu a Massa. La critica di Stefano Benedetti, ex presidente del consiglio comunale: "A Massa aumentano le tasse con motivazioni del tutto inaccettabili a partire dalla Tari (Tassa rifiuti ).L'a mministrazione comunale massese ha annunciato l’aumento della Tari, Irpef e Imu, contrastato fino ad oggi a livello regionale solo da Forza Italia, grazie al Consigliere Regionale Marco Stella che da diverso tempo sta combattendo una battaglia contro una palese vessazione nei confronti dei cittadini, voluta soprattutto dalle amministrazioni di Centro Sinistra. A Massa non si comprende se questa vessazione sia condizionata dalle forze di Centro Sinistra presenti in giunta e anche nella maggioranza consiliare, oppure da un cambio di tendenza del Sindaco Persiani che, in questo modo, pensa, magari, di avvicinarsi alla sinistra per poter pianificare un nuovo percorso in vista delle prossime elezioni amministrative. Rimane,però, il fatto certo che la volontà è quella di aumentare le tasse a partire dalla tassa sui rifiuti. Nel merito la motivazione è quella dell’aumento della raccolta differenziata anche nelle periferie. Se si aumenta la raccolta differenziata che coinvolge nell’attività direttamente la cittadinanza, la tassa dovrebbe diminuire, altro che aumentare. Invece in questo “anomalo” comune, c’è la volontà di aumentarla, vessando ulteriormente i cittadini, cosa che come Centro Destra non possiamo assolutamente accettare.
Di fronte ad una situazione del genere Forza Italia, come da indicazione regionale, dovrà lanciare una battaglia contraria alle azioni distruttive e penalizzanti per i cittadini, soprattutto per le categorie più deboli e in consiglio comunale a Massa dovrà opporsi fermamente . No all’aumento : dell’addizionale Irpef,Tari e Imu.
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Lo sgombero della cosiddetta Casa Rossa Occupata, ex casa cantoniera di Anas, dopo dodici anni di utilizzo illegittimo e al di là delle regole di civiltà, segna finalmente il primo passo di un concreto ripristino della legalità. Grazie al lavoro costante di Fratelli d'Italia sul territorio, ho presentato nell'ottobre scorso un'interrogazione urgente non solo al ministero degli Interni, ma anche a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha allora avviato un'interlocuzione con Anas, proprietaria dell'immobile, che ha portato al risultato dello sgombero di questa mattina. Grazie inoltre ad una mia ulteriore interrogazione relativa alle gestione delle utenze, per avere contezza dell'ammontare delle spese inevase dopo dodici anni di sfruttamento illecito di elettricità, gas ed acqua, le azioni contro una situazione di non più accettabile degrado e di ripristino delle regole di convivenza civile in una comunità sono solo all'inizio". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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Riccardo Bertoloni, rappresentante del gruppo Avenza R-Esiste, interviene pubblicamente per denunciare una situazione di degrado ambientale e la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale. Dopo aver presentato un esposto, firmato da numerosi cittadini, relativo alla presenza di discariche abusive nella zona artigianale di Battilana, ad oggi non si è registrato alcun intervento né comunicazione da parte degli organi competenti. L’esposto sottolinea come, nell’area artigianale di Battilana, siano presenti diversi siti che, a causa della condotta illecita di ignoti, si sono trasformati in veri e propri punti di scarico e deposito incontrollato di rifiuti. Tra i materiali abbandonati si trovano plastica, sacchi contenenti rifiuti indifferenziati, materiali di risulta, pneumatici fuori uso e molto altro. Questi rifiuti, non solo sono lasciati senza alcuna protezione o contenitore, ma rappresentano anche un rischio igienico-sanitario per la comunità, oltre a offrire uno spettacolo indecoroso. "Abbiamo ritenuto opportuno segnalare questa situazione affinché si possano avviare gli accertamenti necessari a verificare eventuali violazioni di legge e prendere provvedimenti adeguati", dichiara Bertoloni.
Tuttavia, nonostante siano trascorsi oltre 30 giorni dalla segnalazione, l’amministrazione comunale non ha dato alcun riscontro né è intervenuta per affrontare il problema. Bertoloni pone l’attenzione anche su un’altra questione che interessa la frazione di Fossone. In Via Pometo, la società Gaia Spa sta eseguendo lavori per l’allacciamento alla rete fognaria. Tuttavia, sembra che tali opere non riguarderanno tutte le abitazioni della zona. "Vogliamo sapere dall’amministrazione comunale come intende affrontare questa situazione. I cittadini hanno il diritto di sapere se tutte le abitazioni saranno servite dalla rete fognaria o se alcune rimarranno escluse, con tutti i disagi che ne conseguono", continua Bertoloni. Concludendo il suo intervento, Bertoloni rivolge un messaggio chiaro e deciso all’amministrazione comunale: "Se Avenza R-Esiste, anche Battilana ESiste. Non possiamo accettare che intere aree del nostro territorio siano abbandonate a sé stesse, nel degrado e senza risposte. L’amministrazione deve assumersi le proprie responsabilità e dare seguito alle segnalazioni dei cittadini".Il gruppo Avenza R-Esiste chiede quindi un’azione immediata per ripristinare il decoro ambientale e la sicurezza sanitaria a Battilana, nonché maggiore trasparenza sulle opere infrastrutturali in corso a Fossone. La comunità attende risposte concrete e non è disposta a tollerare ulteriori silenzi.
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Si può definirlo in tutti i modi possibili e immaginabili, ma alla fine le parole migliori sono sempre le stesse: colpo di stato. E' quello che è stato messo a segno, democraticamente parlando, in Romania dove a pochi giorni dal ballottaggio che avrebbe visto clamorosamente vincitore il candidato Calin Georgescu, secondo molti filo russo e senza un pedegree adatto e amato dall'Unione Europea, dalla Nato e probabilmente anche dai Biden di turno, la Corte (in)Costituzionale ha annullato il risultato del primo turno chiamando in causa presunti brogli elettorali e interventi da parte di personaggi plurimiliardari vicini alla Russia. Guarda caso Georgescu non piaceva al Governo e non piace al candidato socialista che era stato, letteralmente, frantumato ma che era così tanto gradito alle elites sovranazionali che governano l'Europa a Bruxelles e che sborsano fiori di miliardi di euro per combattere in Ucraina.
Roberto Vannacci, europarlamentare della Lega nonché conoscitore profondo sia della lingua sia del Paese dove, tra l'altro, è nata sua moglie Camelia Mihailescu, aveva diffuso un video in cui manifestava apertamente le proprie simpatie e il proprio invito a votare per Georgescu, candidato sovranista al quale i rumeni hanno dato in maggioranza la loro fiducia, uomo che pensa più agli interessi rumeni che a quelli dell'Unione Europea e degli organismi sovranazionali che vogliono annientare ogni identità nazionale.
La decisione di cancellare il risultato elettorale in Romania ha provocato una enorme ondata di sdegno e di rabbia anche nella comunità, numerosa, di cittadini rumeni che vivono in Italia. Con il generale Roberto Vannacci vogliamo provare a capire non tanto e non solo gli aspetti politici più reconditi di questo colpo di stato a tutti gli effetti, quanto perché la democrazia si sciacqua la bocca con le parole che tanto effetto sembrano produrre per poi cancellarle quando vanno contro i propri interessi.
Generale Vannacci buonasera. Oggi domenica si sarebbe dovuto votare per il ballottaggio in Romania. Invece, come sostengono in molti noi compresi, abbiamo assistito ad un vero e proprio colpo di stato. Domanda ironica: ma non erano proprio i militari una volta a farli i colpi di stato? Perché in questo caso pare che sia stato posto in essere da chi si dichiara democratico a 360 gradi.
Guardi me lo sono domandato anche io. Fino ad oggi eravamo sempre stati noi militari ad essere i primi sospettati di effettuare rovesciamenti improvvisi e forzati dei risultati elettorali usciti dalle urne e scelti dal popolo. In Romania, però, di generali non se ne sono visti mentre si sono visti i politici sconfitti al primo turno fare di tutto per rovesciare un risultato legittimo.
Si parla di contributi provenienti da personaggi sospetti vicini a Putin, di intromissioni illegittime, di Tik Tok che avrebbero influenzato e condizionato i cittadini rumeni. Lei che conosce bene la Romania, pensa davvero che i concittadini di sua moglie siano così sciocchi da farsi dire quello che devono fare, quando e come devono farlo?
Conosco la Romania e conosco i rumeni. Parlo correttamente e correntemente la loro lingua, ho vissuto anni a Bucarest dove ho lavorato e studiato e posso dirle senza problemi che si tratta di un grande popolo, orgoglioso, lavoratore, con grande dignità e un passato di grandi tradizioni. Quello che è accaduto con l'annullamento del risultato del primo turno non c'entra niente con i rumeni, bensì con il fatto che Georgescu è inviso come candidato alle elites che governano sia in Romania sia a Bruxelles e la paura era ed è che un uomo così vicino agli interessi del proprio Paese e così lontano da quelli delle elites globaliste, avrebbe potuto creare enormi problemi e andare ad aggiungersi ad una figura, quella di Orban, con il risultato che il conflitto in Ucraina avrebbe potuto subire delle svolte non volute da chi ha interesse a continuare una guerra senza senso.
Lei aveva invitato i rumeni residenti in Italia a votare Georgescu e anche sua moglie, se non erriamo, avrebbe votato per lui. Che cosa prova adesso?
Sarò sincero. Sono molto amareggiato e così anche mia moglie. Parlano tutti e parliamo sempre di libertà, di democrazia, di rispetto del voto popolare, poi, quando questo voto si manifesta, ecco che proprio in uno dei Paesi europei che si dicono democratici senza se e senza ma, arriva una decisione esterna che cancella una manifestazione spontanea di preferenza politica. Ma allora dov'è la democrazia? Siamo noi sovranisti ad essere tacciati sempre di somigliare a fascisti o razzisti o anche revanscisti in sostanza nostalgici di vecchie dittature ormai morte e sepolte. Invece guarda qua chi ti compie veri e propri rovesciamenti di fronte per motivi che, almeno fino ad ora, non hanno trovato ragione di essere. Quando accadono queste cose, uno si domanda quale sia il senso di fare politica e di provare a cambiare le cose. Ed è difficilissimo riuscire a darsi una risposta.
Lei è italiano, ma se fosse rumeno cosa farebbe?
Non mi faccia dire cosa farei se fossi un cittadino rumeno. Sicuramente sarei non solo e non tanto amareggiato, quanto proverei un forte senso di rabbia e di impotenza nel caso avessi votato per Georgescu. Ma anche se non la pensassi allo stesso modo, sarei mortificato per la figura che il mio Paese ha fatto davanti al mondo. Non siamo più liberi, ma sotto tutela di un organismo sovranazionale o anche più di uno che decide delle nostre vite e sulle nostre teste indipendentemente dalla nostra volontà. Ovviamente al prossimo turno e salvo scoperte di chissà quali convivenze o complotti, voterei ancora più convinto per Georgescu.
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