Politica
Casa Ascoli sull'orlo del collasso economico secondo Benedetti che chiede le dimissioni del presidente Giancarlo Casotti
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti torna a parlare della rsa Casa Ascoli: "Dopo una attenta valutazione della situazione economico-finanziaria di Casa Ascoli e l’inutile…
"Sol provinciale dei servizi ambientali: quale futuro?": convegno di Forza Italia a Villa Cuturi il 1 luglio
Si terrà martedì 1° luglio alle ore 17, a Marina di Massa, il convegno di Forza Italia dal titolo "Sol provinciale dei servizi ambientali: quale futuro?". L'iniziativa è…
Arci 31 Settembre: un Aperifirma a sostegno del referendum consultivo sulle Macro Asl
L’Associazione Arci 31 Settembre promuove sabato 28 Giugno dalle ore 18, presso la Casamatta sede del circolo in via Alberica 62 a Massa, un Aperifirma a sostegno del…
Erp, debito e consulenze non chiarite: l'analisi dell'economista Pierlio Baratta
Il rebus, interno al Partito Democratico carrarese della riconferma o meno di Luca Panfietti alla guida di Erp, dopo 15 anni di rinnovo della carica, e il persistere…
Grazie al governo Meloni torna la legalità al Lavello: il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia approva il piano di bonifica sociale del Lavello
Anche Fratelli d'italia Massa applaude la risoluzione di abbattere tutte le strutture abusive al Lavello: "Dopo anni di abbandono e di tolleranza verso situazioni di degrado e…
Incontro tra Italia Nostra Apuo-lunense e il sindaco Arrighi sul verde urbano
L’incontro tra i rappresentanti di Italia Nostra Apuo-Lunense Riccardo Canesi e Letizia Smerzi e il sindaco di Carrara Serena Arrighi si è svolto il 12 giugno in comune…
No alle strumentalizzazioni e alla propaganda della Lega sul campo rom: gli assessori di Carrara Lorenzini e Crudeli replicano alla Lega
L'amministrazione comunale interviene con fermezza per condannare l'atteggiamento della Lega, che ha esultato pubblicamente per l'intervento delle ruspe nell'area del campo nomadi sul territorio comunale, riducendo una vicenda…
Il Lavello tornerà nella legalità: firmata l'ordinanza di demolizione delle costruzioni abusive: l'annuncio della Lega Massa Carrara
E' Andrea Tosi consigliere comunale a Carrara della Lega ad annunciare la risoluzione della situazione ddel Lavello: "Dopo decenni di complici silenzi e immobilismo, al Lavello arriva un…
Niente aria condizionata e il saggio di ginnastica al Garibaldi diventa una sauna collettiva: la critica del consigliere Bernardi
Si è trasformato in una sauna collettiva, il saggio ginnico della scuola Soul Fusion, che si è tenuto alcune sere fa al teatro cinema Garibaldi di Carrara al…
Risposte sulla chiusura di Cava Fornace e sulle modalità di chiusura: le chiede alla Regione il consigliere Baldini
"Su Cava Fornace intendo vederci chiaro e per questo motivo presenterò interrogazione urgente all'Assessore all'Ambiente Monia Monni per sapere quando la Regione Toscana intenda provvedere alla chiusura del…
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L’associazione comunale Europa Verde-Verdi di Massa ha deciso di esprimere il proprio parere, per mezzo di un comunicato ufficiale, sulle modifiche apportate al progetto per la creazione di un giardino ad agrumeto.
Il piano riqualificatore, pensato nel 2021 da un raggruppamento temporaneo di tecnici, è stato, secondo EV, completamente snaturato dalla giunta Persiani, che piuttosto che valorizzare un possibile elemento verde nel paesaggio urbano massese, ha preferito investire maggiori somme per la creazione di un nuovo tratto stradale, una rotatoria e un parcheggio, mentre al giardino sono stati destinati, infine, solo 400mila euro.
Per Europa Verde però al danno si è unita una cocente beffa, perché nel nuovo piano è comparsa l’idea dell’abbattimento di tre grandi platani secolari: una disposizione irricevibile, e che non permetterebbe di raggiungere gli stessi livelli di assorbimento di anidride carbonica se non tra settant’anni.
“Sono tante le questioni in ballo, il nostro territorio è in condizioni disastrose da tanti punti di vista, ed è necessario da subito (in realtà è comunque tardi) un intervento di riqualificazione, recupero e valorizzazione. E così sembrava nelle intenzioni dell'amministrazione comunale: il concorso di idee bandito nel 2021 e vinto da un raggruppamento temporaneo di tecnici, architetti, ingegneri e agronomi, è in questa direzione: un'idea progettuale che prevedeva il recupero del giardino ad agrumeto e parco pubblico con un edificio finalizzato al commercio e alla valorizzazione dell'agrume massese. Questo progetto – spiega Europa Verde – non è però mai stato presentato ai cittadini, che non hanno avuto modo né di conoscerlo, né di valutarne caratteristiche e potenzialità nell'ottica di un ridisegno della città che tenga conto di uno sguardo complessivo rivolto al passato, alla storia e alle tracce che ha lasciato che vogliamo conservare e valorizzare; rivolto al presente, alle necessità contingenti purché non siano dettate da interessi particolaristici e temporanei; e soprattutto rivolto al futuro: che città vogliamo fra cinque, dieci, vent’anni; in quali direzioni si svilupperà Massa, quale il rapporto con le periferie, quale il ruolo della mobilità cittadina, quali spazi per il passeggio e l'interscambio socioculturale. C'è stato però un ulteriore sviluppo: si parla ora di un progetto, la cui elaborazione è stata affidata ad uno studio di La Spezia, che prevede il recupero del giardino con solo 400mila euro, mentre quasi tre milioni di euro sono destinati ad una nuova strada, una nuova rotatoria, il ridisegno del parcheggio, l’abbattimento del capannone che ospitava il Cat e la sua ricostruzione come edificio polifunzionale, di cui tuttavia non viene indicato ruolo e destinazione, neppure come orientamento. In questa ipotesi – continua l’associazione ecologista – il giardino, ad oggi trascurato e senza ipotesi di un significativo recupero per il significato storico che rappresenta, ha un ruolo secondario. Anche le linee orientative di questo progetto, che non sembra avere molto in comune con il progetto vincitore del concorso di idee, non sono state presentate alla cittadinanza se non con generici e sintetici comunicati. Un'ultima considerazione: sembra che il progetto preveda il taglio di tre grandi platani secolari. Ecco, non tagliateli: anche se vi ripromettete di sostituirli, per ottenere gli stessi effetti positivi in termini di assorbimento dell’anidride carbonica ci vorranno altri settanta, ottant’anni almeno. Gli alberi hanno bisogno di tempo per svolgere la loro missione di assorbire dal sole e dalle radici ciò che è necessario a loro per vivere e per trattenere l’anidride carbonica, non possono essere sostituiti con il un numero doppio di esemplari, se questo numero è rappresentato da astoni (alberi che hanno raggiunto un paio di metri di altezza, con una chioma al limite dell'inesistente)”.
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C’è aria di tempesta attorno a Master, la società partecipata del comune di Massa addetta alla riscossione dei tributi. La gestione dell’azienda sta attirando critiche da buona parte della politica apuana, maggioranza o opposizione che sia. L’ultima segnalazione è arrivata da i consiglieri di Fratelli d’Italia Massimo Evangelisti, Alessandro Cancogni, Sara Tognini e Bruno Tenerani, che chiedono, attraverso una nota ufficiale, delucidazioni al primo cittadino riguardo a situazioni all’interno della partecipata quantomeno fumose.
All’interno di Master mancano figure obbligatore per legge, come l’Rspp e il preposto, senza considerare contrazioni dell’Imu, consulenze pagate a peso d’oro e gestione degli impiegati alquanto discutibili.
Per FdI sono tutte questioni che danno il quadro di una situazione opaca e che crea perplessità, su cui è obbligatorio fare accertamenti.
“Negli ultimi mesi abbiamo avuto segnalazioni che alcuni addetti si sono licenziati, salvo poi ricevere per il medesimo ruolo, quello del Ced, migliaia di euro di consulenza per la gestione di dati sensibili. Incomprensibile poi la gestione del personale, con lavoratori che negli anni hanno formato la loro professionalità, i quali sono stati demansionati con il conseguente contenzioso che ne è scaturito. Per non parlare dei ritardi nell'invio dei pagamenti delle luci votive che hanno generato nei cittadini molte preoccupazioni, anche in considerazione della delicatezza dell'argomento. Oggi, peraltro – incalzano i consiglieri di FdI – dopo la pulizia delle banche dati effettuata dall'allora amministratore Corrado Panesi, si continuano ad accertare sempre gli stessi contribuenti con una contrazione dell'accertamento Imu. Infine, ci preoccupa il frequente utilizzo del lavoro interinale con colloqui fatti al personale che avvengono fuori dalla sede e senza la minima presenza di verbalizzazione; una gestione di Master effettuata dal dottor Palazzo che possiamo definire opaca. Manca in Master, da mesi e sicuramente fino a novembre, la figura dell'Rspp come quella del preposto, figure obbligatorie per legge. Come Fratelli d'Italia ci chiediamo se il sindaco sia a conoscenza di quanto sta avvenendo in Master e soprattutto come intende intervenire, senza chiudere ancora gli occhi. Come gruppo consiliare di Fratelli d'Italia chiediamo che si faccia chiarezza su quanto abbiamo denunciato sia per la tutela dei lavoratori, delle loro professionalità ma soprattutto della società Master”.
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Foto Alessandro Vatteroni
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Il ritorno dell’ex-Ilva di Taranto sotto il controllo pubblico sembra sempre più un miraggio: il governo Meloni sembra aver infatti reintrodotto lo scudo legale, e lasciato mano libera alla multinazionale, ancora in controllo dell’azienda, ArcelorMittal. Una decisione che ha fatto infuriare parecchi, a Roma e non solo, tra cui la quasi totalità della sinistra extraparlamentare, come il segretario nazionale di Rifondazione Comunista Maurizio Acerbo e il segretario della sezione Massese Nicola Cavazzuti.
Attraverso una nota ufficiale, i due politici di sinistra hanno lanciato un durissimo attacco al governo presieduto da Giorgia Meloni, accusandola di essere “sovranista” solo nei confronti dei migranti poveri che molto spesso muoiono nel Mediterraneo, genuflettendosi invece di fronte alle grandi multinazionali che già hanno smantellato settori economici strategici nazionali.
“Il governo Meloni, invece di assumere il controllo e ripubblicizzare l'ex-Ilva, decide di riempire di soldi la multinazionale ArcelorMittal e di reintrodurre lo scudo legale. Bene hanno fatto Fiom e Usb a Taranto a indire immediatamente uno sciopero per reclamare la ripubblicizzazione. Il governo Meloni è sovranista solo verso i poveri cristi che annegano nel Mediterraneo. Davanti a una multinazionale straniera che sta, tra l'altro, facendo morire la filiera dell'indotto ex-Ilva, il governo si genuflette nonostante le palesi inadempienze. Come sanno i lavoratori della Sanac, che Arcelor Mittal ha mandato in crisi rivolgendosi a fornitori stranieri per acquistare a prezzi più alti materiali di qualità inferiore. Ricordiamo – sottolineano Acerbo e Cavazzuti – che a settembre era stato recepito in parlamento l'ordine del giorno, preparato da Rifondazione Comunista e presentato da deputate di Manifesta-Unione Popolare, che vincolava l'erogazione del finanziamento all'acquisizione del controllo pubblico. La ripubblicizzazione è l'unica strada per la bonifica ambientale e la salvaguardia dell'occupazione nel settore siderurgico. Se i soldi sono pubblici lo sia anche il controllo”.
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La città di Carrara potrebbe andare incontro, nei prossimi mesi, ad una vera e propria rivoluzione per quanto riguardo il settore della sicurezza urbana.
Il piano di videosorveglianza e illuminazione promosso dalla giunta Arrighi sempre procedere a gonfie vele, trovando incredibilmente tutto il consiglio in accordo con una disposizione di questo tipo.
Calma piatta e buona lena, dunque, ma Fratelli d’Italia, che approva in pieno il piano dell’amministrazione, ha voluto fare una precisazione attraverso un breve comunicato ufficiale.
Il partito di destra ha infatti chiesto delucidazioni sul parcheggio San Martino, per capire se, vista la sua posizione, possa rientrare all’interno delle aree che verranno interessate dall’installazione di telecamere.
In caso contrario, FdI preme affinché il parcheggio possa far parte del piano di messa in sicurezza, poiché considerata una zona con un possibile alto rischio di reati durante le ore notturne.
“Nell'illustrare le linee programmatiche dell'amministrazione comunale di Carrara, l'assessore alla sicurezza urbana Elena Guadagni riferì di un importante piano di videosorveglianza per la città. Con riferimento a ciò, il coordinamento carrarese di Fratelli d'Italia, che da sempre auspica una copertura capillare della città con telecamere e potenziamento dell’illuminazione quali deterrenti contro i reati, spera che tra le zone individuate dall'amministrazione comunale via sia anche il parcheggio di San Martino, ove quotidianamente sono parcheggiate centinaia di autovetture che potrebbero essere prese di mira da malintenzionati. Nel caso in cui la zona enunciata non rientrasse nel piano, Fratelli d'Italia Carrara suggerisce all'amministrazione comunale di Carrara di procedere anche in tal senso. Fratelli d'Italia Carrara chiede pertanto un contributo all'amministrazione comunale per la sicurezza della città, e da parte propria interverrà tramite i propri rappresentanti in parlamento (Onorevole Alessandro Amorese) e al Governo, affinché vengano potenziate le risorse "ministeriali” sul territorio, cosa di cui il governo Meloni, molto attento alla sicurezza dei cittadini ed alla legalità, ha già cominciato ad occuparsi”.
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Se non ci saranno interventi decisi, si rischia una vera e propria ecatombe per la flora mediterranea che contraddistingue le coste della Toscana settentrionale.
Una particolare specie di cocciniglia, proveniente dal Mediterraneo orientale, sta infatti infettando e uccidendo una buona parte dei pini marittimi della zona, nel silenzio più totale di cittadini e istituzioni provinciali, regionali e nazionali.
La possibilità di un collasso dell’ecosistema autoctono della zona si fa sempre più probabile, e il WWF prova a smuovere le acque appellandosi alla popolazione e agli enti amministrativi attraverso una nota ufficiale.
Stando al decreto ministeriale 22 novembre 1996, i privati cittadini e le istituzioni devono attuare programmi e progetti di prevenzioni per salvaguardare i pini marittimi: un modus operandi senza il quale si rischiano fino a cinque anni di carcere.
Le leggi per la protezione delle piante esistono, ma per WWF il disinteresse è totale: i pini marittimi continuano a morire, e l’associazione ambientalista potrebbe partire con alcuni esposti per dare visibilità a un fenomeno di cui non sembra davvero fregare niente a nessuno.
“In pericolo il patrimonio boschivo della nostra macchia mediterranea a causa della malattia e la morte di migliaia di pini marittimi del nostro territorio, attaccati dal Matsu coccus feyataudi comunemente chiamato cocciniglia della corteccia del pino marittimo. Questa cocciniglia è originaria del Mediterraneo orientale, dove non causa danni particolari alla sua pianta ospite. A partire dal 1950 – spiega l’associazione ambientalista – la specie si è però diffusa prima nella Francia sudorientale per propagarsi poi in Liguria ed in Toscana, e qui ha trovato condizioni climatiche ed ambientali ottimali per l’avvio di infestazioni a carattere epidemico particolarmente dannose per il pino marittimo. Questi insetti hanno dimensioni ridotte (2-3 millimetri di lunghezza), ma sono molto dannosi perché le neanidi attaccano la parte viva della corteccia, succhiando la linfa vegetale causando un generale indebolimento della pianta e la successiva morte. Basta osservare le pinete litorali e della collina del nostro territorio e si osserveranno pini già morti e altri infestati a migliaia, e nessuno sembra prendersene cura nella più assoluta noncuranza nonostante il tutto sia stato inserito quale lotta obbligatoria su tutto il territorio della repubblica italiana dal decreto ministeriale 22 novembre 1996, per l’elevato potenziale distruttivo della malattia dei pini marittimi. Tale Decreto – rimarca il WWF – prevede tutta una serie di attività di prevenzione con vari procedure da applicare sul territorio infestato dal parassita, che ripetiamo essere obbligatorio sia su aree private che demaniali con eventuale denuncia all’autorità giudiziaria a norma dell’articolo 500 del Codice penale, che prevede la reclusione da uno a cinque anni per chi cagiona senza prendere provvedimenti la diffusione della malattia alle piante. Con chi partiamo a denunciare, visto che tutti sono in questo momento colpevoli, dallo stesso stato italiano ai privati cittadini? Se per la malattia delle palme si è mosso di tutto e di più con piante che peraltro non sono neanche facenti parte del nostro territorio e della nostra cultura e di cui si dovrebbe proibire la continua piantumazione, peraltro, anche in zone vincolate e nessuno controlla, per i pini marittimi tutto tace e uno dopo l’altro tra non molti anni la morte certa di tutte queste piante sarà un fatto compiuto e noi saremo complici colpevoli per mancanza di amore per la nostra casa comune, il pianeta Terra”.
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Hanno davvero poche interpretazioni le parole con cui Antonio Cofrancesco, consigliere comunale del gruppo misto di maggioranza, ha commentato il caso di aggressione all’interno del carcere di Massa.
Un detenuto, già protagonista di più atti violenti durante la sua permanenza in varie carceri toscane, ha aggredito brutalmente un ispettore e un assistente capo della polizia penitenziaria, ed entrambi hanno riportato ferite non di poco conto.
Una violenza che si poteva evitare? Per Cofrancesco la risposta è affermativa: il provveditorato dell’amministrazione penitenziaria di Firenze ha infatti reinserito nel carcere apuano un soggetto già in precedenza allontanato proprio per i suoi comportamenti violenti, mettendo a rischio l’incolumità degli altri carcerati e di chi lavora all’interno dell’istituto.
Una situazione in cui il consigliere vuole vedere con più chiarezza, affermando, attraverso un comunicato ufficiale, di segnalare l’evento all’onorevole Alessandro Amorese, così da portare la spinosa questione fino alla scrivania del ministro della giustizia a Roma.
“Ennesima aggressione ai danni della polizia penitenziaria nel carcere di Massa, fallimento del provveditorato regionale della Toscana. Facciamo un po' di chiarezza su quanto accaduto. L’aggressore, un detenuto arrestato qualche anno fa a Massa, dopo l'arresto fu associato al carcere cittadino, durante la permanenza si rese protagonista di vari episodi di disordini all'interno della casa di reclusione, molti di questi anche di grave entità (aggressioni contro agenti e detenuti), e fu allontanato in altro istituto della Toscana per opportunità. Dalle notizie in mio possesso – continua il consigliere Cofrancesco – in tutti gli istituti dove il detenuto ha varcato la soglie si è reso protagonista di episodi gravissimi. Gli uffici del provveditorato regionale dell'amministrazione penitenziaria di Firenze, sottovalutando i pregressi e quanto aveva posto in atto il recluso nella precedente permanenza nella casa di reclusione di Massa, disconoscendo anche, che, l'istituto massese è considerato a trattamento avanzato, grazie alle tante attività lavorative e trattamenti in atto, lo riassegna nuovamente nel carcere cittadino. Dopo poco accade l'irreparabile: il detenuto cerca di aggredire la comandante del reparto, in soccorso arrivano un ispettore e un assistente capo; entrambi vengono aggrediti e picchiati, minuti di pura violenza. Chiedo che si faccia piena luce, facendomi carico di portare all'attenzione dell'onorevole Alessandro Amorese chiedendo di intervenire presso il ministero della giustizia per avviare un percorso ispettivo e accertare eventuali responsabilità. È inaccettabile che per errori simili a pagarne le conseguenze di una mala gestione degli istituti penitenziari siano proprio i poliziotti penitenziari cui è demandato il compito di assicurare l'ordine e la sicurezza”.
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La Sindaca Arrighi sono sei mesi che governa questa città ma non riesce a dare un’impronta e a prendere la strada della discontinuità . Il tema delle società partecipate è fondamentale e ha ricadute economiche finanziarie sul bilancio del Comune e sulla qualità dei servizi. Penso che sia una delle strade per dare una svolta alla città. Da qui parte la soluzione per ridurre le tasse ai cittadini, per istituire un fondo povertà capiente per introdurre misure in aiuto alle famiglie in difficoltà, e per migliorare i servizi, per trovare risorse per incentivare il commercio, per investire in cultura e turismo e nel settore scolastico per quanto di competenza. Vanno trovate insomma risorse per sviluppare e penso che quelle destinate alle societa‘ partecipate debbano essere razionalizzate e verificate. Ho chiesto una svolta, una visione diversa , la Sindaca ha scelto la strada del non cambiamento , del silenzio in consiglio comunale su temi strategici per il futuro della città . Non penso sia un comportamento giusto dal punto di vista istituzionale e politico. Si è parlato di Fiera Marmo Macchine e di fatto la maggioranza e la Sindaca hanno confermato il piano di risanamento proposto dall’amministratrice straordinaria che prevede la vendita della palazzina, se necessario, anche ai privati. Questo hanno votato e noi non ci stiamo. La Regione Toscana non ha mantenuto gli impegni con il Comune di Carrara e non ha investito risorse nel bilancio regionale sulla Fiera di Carrara . La Sindaca deve protestare e pretendere rispetto dalla Regione. Troppo facile fare foto e post con il Presidente Giani , noi chiediamo meno foto e piu risorse. C’è poi il tema Nausicaa una realtà importante per la città che svolge servizi significativi che necessita però di un tagliando, di verifiche e di rilancio. Tra i tanti temi sollevati ho chiesto di capire meglio la spese di tre milioni di euro destinati allo Spazzamento (una somma importante di fronte all’organizzazione attuale del servizio ) , una verifica dettagliata sulle squadre utilizzate e sulle strade e sui giorni in cui viene svolto e di garantire al servizio scolastico cucine e strutture sicure per gli utenti e i lavoratori , di aggiornare anche i contratti di lavoro per esempio per le cuoche. Nessuna risposta ! Assurdo che nessuno si sia assunto la responsabilità di dire che le nostre cucine siano collaudate, certificate e sicure. Unica risposta dell’Assessora Dazzi : li stiamo verificando, lo faremo sapere in seguito: intanto però hanno rinnovato il servizio. Rimane poi ancora tutto da chiarire il tema Cermec , chi farà e pagherà la bonifica, quanto saranno valutate le quote del Comune con l’entrata in Reti Ambiente. Insomma era l’occasione per fare chiarezza e sviluppare idee concrete e da recepire in atti amministrativi. Noi abbiamo provato a stimolare il dibattito ma di fronte a questa maggioranza e All’ atteggiamento della Sindaca è difficile costruire un dialogo serio. Chiusura su tutto dalle cucine sicure allo Spazzamento, alla vendita della palazzina , al miglioramento dei servizi . Continueremo però a segnalare tutto ciò che non va nell’interesse della città e dei Carrarini
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La sezione comunale della Lega Massa esprime soddisfazione per la notizia del finanziamento di 43 milioni per la Variante Aurelia e l'avvio delle procedure di appalto dei lavori: "Finalmente, dopo anni di immobilismo vedrà la luce la realizzazione della Variante Aurelia: un'opera che la città attende da decenni e la cui realizzazione non può più essere rimandata. Necessaria per snellire il traffico fornendo un'alternativa per la circolazione e permettendo di migliorare l'attrattività del territorio anche in chiave turistica, dato che sarà possibile efficientare il tratto di via Francigena che transita su via Aurelia. Confidiamo nella concreta azione della Lega al Governo e siamo felici che con il Ministro Salvini questo importante obiettivo è raggiunto."
"Grazie alla spinta decisiva di Matteo Salvini al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, la città di Massa potrà contare sulla realizzazione dell'attesissima Variante Aurelia nel tratto Canalmagro-Stazione. Gli appalti, per un totale di oltre 43 milioni di euro, partiranno già a partire dal nuovo anno". Lo dichiarano i deputati della Lega Andrea Barabotti ed Elisa Montemagni.
"Nel lontano 2008 - ricorda Andrea Barabotti - la realizzazione della variante Aurelia era già all'interno del programma della Lega per le elezioni amministrative. Vedere questo progetto avviato dal nostro ministro, con il deciso sostegno dell'amministrazione comunale, guidata da Francesco Persiani e sostenuta dalla Lega, è una doppia soddisfazione. Per la Massa del futuro sarà un intervento rivoluzionario, una boccata d'ossigeno per la nostra viabilità cittadina e per il benessere dell'intera comunità. Il lavoro di squadra premia sempre".
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La giunta Arrighi risponda in modo concreto all’appello della Pugilistica Carrarese, una realtà sportiva che ha una storia importante, ricca di risultati, di campioni, appassionati e di persone che portano in palestra i valori dello sport. Un‘associazione inserita anche nel contesto della città , un punto di riferimento per tanti ragazzi che si sente abbandonato. Mancano strutture, non c’è’ un piano serio per ridare agibilità agli impianti e garantire l’ apertura al Pubblico e piena accessibilità (vedi il palazzetto di Avenza, la palestra Dogali) per non parlare della piscina di Marina di Carrara riaperta con tanto di annunci dell’Assessora Benfatto e poi chiusa per problemi tecnici , e altri aspetti ancora da approfondire e da chiarire. Al momento dell’apertura esisteva per esempio un piano antincendio , un regolamento della piscina, il collaudo della caldaia , un piano di autocontrollo? Domande alle quali l’assessora Benfatto deve ancora rispondere. La tribuna dello stadio dei Marmi ancora inagibile e i lavori tanto annunciati dall’assessore Lorenzini non sono ancora concretamente iniziati. Gli spazi delle palestre non sono sufficienti e sono stati distribuiti in modo non efficiente ci sono squadre con tanti atleti con poche ore a disposizione, e associazioni con pochi atleti e tante ore. Manca un’organizzazione e un programma serio. La giunta Arrighi non è stata in grado di dare risposte concrete. Ci sono state audizioni in commissione ma non si è risolto niente. E l’esempio della piscina di Marina Di Carrara è indicativo di una politica fatta solo di annunci, di approssimazione, di una narrazione lontana dalla realtà, basta leggere il cartello affisso in piscina. “la piscina rimarrà chiusa per interventi straordinari…. “ e tutti si chiedono e perché non li avete fatti prima di riaprirla ? Si torni alla politica del fare e della concretezza.
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