Politica
Allontanata dal seggio nonostante la nomina a scrutatrice: a Carrara non si rispetta la priorità a disoccupati e anziani secondo il consigliere Mirabella
Niente più priorità a studenti e disoccupati per il ruolo, retribuito, di scrutatori ai seggi. Sarebbe avvenuto nell’ultima tornata del referendum a Carrara e a segnalarlo è il…

Marina di Massa, fuori uso tre fontanelle sul viale litoraneo: la richiesta di intervento di Italia Nostra Massa Montignoso
Rotte tre delle cinque fontanelle del viale a Mara di Marina di Massa: Italia Nostra Massa Montignoso chiede intervento di sistemazione: "Una ventina di anni fa furono…

Morosità dei concessionari di cava: si supera il milione di euro secondo il Polo progressista e di sinistra di Massa
Abbiamo voluto approfondire il tema della morosità nel nostro comune. Dopo avere scoperto le morosità diffuse per le pubblicità nei luoghi pubblici, abbiamo avuto notizia dagli uffici, su…

La scuola Infermieri in costruzione ad Avenza potrebbe essere trasferita a Pisa: la denuncia di Fratelli d'Italia Massa Carrara
Fratelli d'Italia Carrara esprime forte preoccupazione per il futuro della Scuola Infermieri a Carrara e denuncia il rischio concreto di un progressivo depotenziamento del presidio formativo nel territorio…

Delegazione apuana di Fratelli d'Italia incontra il questore Bianca Venezia
Nella mattinata del 9 giugno,una delegazione di Fratelli d'Italia ha incontrato il nuovo Questore di Massa Carrara, Bianca Venezia, per un confronto diretto sulle problematiche legate alla…

Dieci milioni di euro di avanzo, ma nemmeno un euro per la fontanella Evam: riparte la protesta dei % Stelle Massa per la riapertura della fontana
Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa torna a chiedere con forza la riapertura della fontanella Evam, chiusa ormai da anni, nonostante le oltre 700 firme…

Massa Carrara referendum flop: il quorum non c'è, neanche in Toscana, Giani e la Sinistra in difficoltà
"Il referendum si è rivelato un clamoroso fallimento: il quorum non è stato raggiunto a livello nazionale, e nemmeno in Toscana, storicamente considerata una "roccaforte rossa". Questo dato…

Raccolta rifiuti a Massa: servizio deficitario, i cittadini pagano per gli errori altrui secondo il presidente di Massa Futura Antonio Cofrancesco
“Non possiamo più tollerare una situazione in cui a pagare le conseguenze di un servizio inefficiente siano sempre i cittadini, che ogni anno versano cifre importanti per la…

Problema erosione: Italia Nostra Massa Montignoso chiede chiarimenti al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti
L’associazione Italia Nostra Massa Montignoso si è rivolta al presidente della Provinci di Massa Carrara Gianni Lorenzetti per chiedere chiarimenti in merito al problema dell’erosione della costa: “Ci…

Flop referendum, nella provincia di Massa Carrara affluenza inferiore alla media regionale: l'analisi del consigliere Andrea Tosi
Il consigliere comunale della Lega di Carrara Andrea Tosi ha fatto una valutazione dell'andamento delle votazioni del referendum dell'8 e 9 giugno: "Il clamoroso flop del…

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L’ennesimo episodio di un’esplosione e un incendio avvenuto nel campo rom del Lavello ha portato una delegazione di Forza Italia a chiedere un incontro con l’Autorità Portuale di Marina di Carrara per cercare di risolvere un problema che si trascina da anni, mai risolto da nessuna amministrazione comunale precedente. Della delegazione di Forza Italia che ieri ha incontrato l’Autorità Portuale facevano parte l’onorevole Debora Bergamini, il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Stefano Benedetti, il coordinatore comunale di Massa Domenico Piedimonte e il capogruppo di F.I, Giovanbattista Ronchieri,.
“Proprio ieri all’ interno del campo si è sfiorata la strage probabilmente per una bombola di gas esplosa che ha causato l’incendio di due roulott – ha detto Benedetti - Sono anni che denunciamo la situazione e l’abusivismo diffuso del campo, senza, peraltro ricevere segnali e riscontri positivi da parte dell’amministrazione comunale di Carrara, responsabile in tutto e per tutto di questo degrado, che genera un malcontento diffuso in tutta la popolazione residente a Massa, proprio al confine con il Lavello.” A quanto ha riferito Benedetti l’Autorita Portuale si sarebbe trovata d’accordo sull’eventuale chiusura e demolizione del campo, rafforzando il concetto con la volontà di voler riqualificare la ferrovia merci che costeggia la zona con tutti i rischi del caso per l’incolumità degli abitanti. “ Va anche considerata – ha aggiunto Benedetti - la discarica di rifiuti prodotti dai ROM, che, tra l’altro, non usufruiscono dei servizi sociali, perché sono tutti benestanti e girano con auto di grossa cilindrata, quindi, in grado di garantirsi una vita regolare, magari in appartamenti acquistati o presi in affitto. La cosa più vergognosa è l’amministrazione comunale di Carrara, che non prende in considerazione il problema, fregandosene in questo modo degli interessi dei cittadini e delle necessità del territorio. Stessa cosa dicasi per le autorità competenti in materia di sicurezza ed ordine pubblico.”
Benedetti ha rivolto a questi soggetti il quesito relativo alle responsabilità da attribuire in caso di disgrazie eventuali che potrebbero accadere nel campo del Lavello ed ha chiesto al sindaco, al prefetto e al questore di valutare i rischi legati al l’incolumità pubblica dei residenti e tutti gli abusi edilizi del campo, compreso eventuali allacciamenti abusivi alle utenze come acqua, gas ed energia elettrica. In particolare Benedetti si è rivolto a De Pasquale chiedendo lo sgombero del campo rom e il trasferimento degli zingari in alloggi Erp , destinati alle emergenza abitative, in attesa che possano prendere in affitto o acquistare delle case .
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La clamorosa inversione di rotta dell’amministrazione 5 stelle, resa più eclatante dalla mania di fare sempre annunci stratosferici e autoreferenziati per ogni decisione amministrativa presa, non poteva non suscitare la pubblica condanna da parte del commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini, specialmente alla luce del comportamento tenuto nell’ultimo consiglio comunale dal vicesindaco Matteo Martinelli, autore della prima decisione di effettuare la transazione, e dal sindaco De Pasquale. Pieruccini, con i modi certamente non lievi che lo contraddistinguono non ha esitato a definire ironicamente i due vertici dell’amministrazione grillina : “ due verginelle” che avrebbero, all’improvviso recuperato l’interesse per il bene della città.
“ Ci sembra piuttosto ridicolo – ha detto Pieruccini - che i grillini si siano stracciati le vesti pubblicamente per un affare tutto loro e che si siano indignati perché strapazzati dall'opposizione per lo spreco di milioni di euro. Se essi sono certi delle colpe in capo al professor Giulio Ponzanelli, sfidino chi li accusa del contrario e forniscano le prove della loro buona fede .Bene, bravi, bis. Ma la domanda a cui rispondere è sempre e solo una : sono mesi che aspettiamo la verità da parte del vicesindaco Matteo Martinelli, artefice della “ transazione più costosa della storia del comune", e invece niente . Nell'ultimo consiglio comunale si è perfino travestito da verginella ed è letteralmente caduto dal pero. Lui, poverino, ha dovuto aspettare che fosse un ex magistrato della Corte dei Conti in pensione ad accendere le luci sulla “rateizzazione decennale da 900 mila euro all’anno ”. Invece di spiegare come faceva a non sapere, a non vedere e a non avere dei dubbi, è subito passato all’azione negazionista e vittimista . Sarebbe bastato che il vicesindaco o qualche suo collaboratore conoscesse il Testo Unico Enti Locali nel quale , che, all'articolo 194 comma 2, prevede che un piano di rateizzazione, convenuto con i creditori , debba avere una durata di tre anni compreso quello in corso.”. Pieruccini ha voluto rivolgere alcune domande proprio a Martinelli.
“Come avrebbero fatto, secondo Martinelli, “ quelli di prima”, in anni ed anni di amministrazioni che si sono succedute nel tempo, a non farsi venire mai un dubbio, a non mettere mai agli atti il loro interesse o le loro inquietudini verso l’imprenditore Andrea Franzoni ? E come avrebbero fatto ad aspettare anni senza essere mai stati messi all’indice dalla magistratura per non essersi presi alcuna responsabilità politica in tal senso ? Quindi delle due, l’una: o quelli di prima dormivano o i 5 Stelle si sono fatti prendere per il naso dagli avvocati di un famoso studio genovese di controparte per firmare un accordo milionario che oggi definiscono letale e caldeggiato invece dall’avvocato di fiducia dell'amministrazione. In ogni caso falsi e bugiardi come hanno dimostrato di essere, alla fine è convenuto loro far saltare il rinomato professore e docente universitario, magari autoalimentandosi di immaginarie ipotesi complottistiche anti-grilline, finendo addirittura per legittimare il loro dietrofront. In ogni caso a quel politicante da quattro soldi di nome Matteo Martinelli, da quando si è ridicolizzato con il caso “ Paradiso “diventando il bersaglio preferito dell'opposizione, è stata assegnata una nuova parte nella commedia : quella di chi allegramente ammiccava ai poteri forti contro il bene della città, alla faccia dei morti da Covid 19 , del bilancio in rosso e senza soldi, delle imprese moribonde e delle famiglie che faticano a tirare la fine del mese. Quando gli elettori se ne accorgeranno allora sì che ci divertiremo perché la vicenda milionaria della ”transazione Paradiso “ non tramonterà nell’indifferenza dei seggi elettorali.”.
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Sono state le tante segnalazioni di residenti di viale Da Verrazzano a Marina, al limite della sopportazione, a spingere Lucian Martisca, coordinatore di Forza Italia Giovani Carrara, a far partire una raccolta firme per sollecitare un intervento di bonifica da parte del comune.
“Presenteremo le firme sia all’amministrazione si alla Capitaneria di Porto – ha detto Martisca – per ricordare l’obbligo di occuparsi della sicurezza e del decoro della zona intorno a Viale Da Verrazzano nella quale gli spazi verdi sono completamente abbandonati e dove non esiste alcun impianto di videosorveglianza.”. Martisca ha anche ricordato che il viale Da Verrazzano è un punto di ritrovo per molti turisti e che vi si trovano due ristoranti e un bar: “ Queste attività sicuramente - ha aggiunto Martisca - risentono del menefreghismo dell’amministrazione che non fa assolutamente nulla per invogliare i turisti a restare. Con la raccolta firme proponiamo al comune l’installazione di un impianto di videosorveglianza e chiediamo di trovare accordi fra privati e comune per abbellire la zona e soprattutto un controllo notturno fisso da parte della polizia municipale. Sono stati segnalati episodi di atti osceni in luogo pubblico e furti che hanno reso la zona un luogo poco sicuro con il conseguente allontanamento dei turisti.”.
La raccolta è rivolta non solo ai residenti di viale da Verrazzano ma anche ai cittadini di Carrara, perchè turismo e decoro urbano sono interesse di tutti, e sarà chiusa domenica 5 luglio.
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Il consigliere regionale del PD Giacomo Bugliani comunica che domani si terrà, alla presenza dello stesso, un incontro tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e i rappresentanti dei sindacati in merito alla vertenza dei lavoratori del CUP.
Dichiara Giacomo Bugliani: "Quello dei servizi CUP di Massa Carrara è un tema che ormai da troppo tempo affligge i lavoratori e rispetto al quale occorre fare chiarezza, delineando percorsi che mettano in sicurezza gli operatori del settore e restituiscano dignità alle loro mansioni. C'è un'emergenza da affrontare ed è quella della continuità lavorativa e del mantenimento di tutti i diritti dei dipendenti, non solamente quelli legati alla retribuzione. Ma c'è anche da dare una prospettiva futura a queste persone e alle loro famiglie che, a mio avviso, non può non tendere alla loro progressiva stabilizzazione".
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L'assessore al sociale Amelia Zanti replica alle accuse lanciate alcuni giorni fa dal consigliere Stefano Alberti sull'apertura dei centri estivi autorizzati dal D.L. Rilancio emanato dal governo il 19 maggio 2020.
"Resto basita delle dichiarazioni del consigliere in merito alla "mala gestio" dei Centri estivi comunali. L'emergenza Covid-19 ci ha obbligato a rivedere tutta l'organizzazione delle nostre vite e la priorità dell'amministrazione del sindaco Francesco Persiani, nell'organizzare i centri estivi, è stata proprio quella di raccogliere per prime le necessità dei nostri ragazzi e delle loro famiglie.
Gli uffici hanno aperto le iscrizioni in data 4 giugno, in netto anticipo rispetto al passato, proprio per preparare un servizio "intorno" alle esigenze dei più giovani.
Consapevoli delle diverse offerte che potevano cogliere le famiglie quest'estate, abbiamo deciso di ridurre il numero di iscrizioni e, come dimostrano i numeri, siamo stati in grado di fornire un'offerta che ha comunque superato la domanda, accogliendo così tutti i 208 ragazzi nelle sedi prescelte. I nostri Centri Estivi, a partire dal 1 luglio, ospiteranno anche giovani con disabilità rispettando il rapporto 1:1 con l'operatore e, per migliorare l'inclusione, abbiamo innalzato il monte ore di partecipazione previsto. Inoltre, anche quest'anno sosteniamo il progetto autismo "Comasca in Campus 2020".
Per incontrare i bisogni delle famiglie tutte, colpite economicamente dal duro periodo di chiusura, abbiamo mantenuto inalterata la quota di partecipazione che, in base alla fascia di reddito, varia tra i 15 e i 65 euro per il mese di luglio e tra i 10 e i 32,50 euro per il mese di agosto. Abbiamo offerto il tempo prolungato fino alle ore 16.00, rendendo questo servizio completamente gratuito, ed abbiamo attivato il servizio mensa, consapevoli di venire incontro anche al settore della refezione scolastica tanto colpito dal lockdown.
Non meno importante, l'amministrazione ha dedicato particolare attenzione alla sicurezza facendosi carico di sanificare tutti i locali che ospiteranno i Centri Estivi; ha fatto eseguire i test sierologici a tutto il personale coinvolto ed ha curato la loro formazione sul tema anti Covid-19.
Sono orgogliosa di come l'amministrazione comunale sia riuscita a riorganizzare i centri estivi e ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo importante progetto. Tutti motivi per cui rispedisco al consigliere Alberti tutte le sue sterili polemiche".
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«Dal dibattito in consiglio comunale sul contenzioso con la Paradiso Spa sono emerse ricette fai da te, senza alcun fondamento legale e a dir poco raffazzonate. Lasciare intendere che una vicenda così complicata, anche e soprattutto dal punto di vista giuridico, abbia soluzioni semplicistiche è una forma di demagogia offensiva per i cittadini»: il sindaco Francesco De Pasquale torna così su uno dei temi caldi della seduta del consiglio comunale di ieri sera che ha affrontato anche la questione del contenzioso con la Paradiso Spa.
Nello specifico della vicenda è entrato il vicesindaco Matteo Martinelli: «Ho preso in considerazione la proposta di transazione avanzata dalla controparte solo perché prevedeva la possibilità di spalmare il debito su un periodo lungo e solo perché questo, mi era stato detto, avrebbe evitato il default delle casse del comune. Se l’ho valutata e ne ho parlato è stato perché ero in possesso di una serie di pareri tecnici favorevoli alla transazione, che non mi sono inventato». Martinelli torna anche sulle ragioni che hanno convinto l’amministrazione a un cambio di strategia: «A seguito di un approfondimento innescato dall’individuazione di nuova documentazione, la Giunta ha chiesto di valutare ulteriormente la questione. E’ stato quindi chiesto un nuovo parere legale. Questo parere, a firma del Prof.Scudieri, è stato tranchant: non solo l’importo non era vantaggioso ma neppure era dilazionabile in molti anni. Abbiamo cambiato idea? Sì, lo abbiamo fatto ma questa non è certo una colpa. Una colpa, anche grave, sarebbe stata quella di non prendere in considerazione una transazione rappresentata come favorevole per la città e una colpa, questa sì ingiustificabile, sarebbe stata quella di volerla portare avanti quando ci si è accorti che qualcosa non quadrava» ha insistito il vicesindaco riferendosi alla documentazione che testimonia come poco prima del luglio 2017 (inizio del mandato in corso) fosse stato giudicato come ragionevole un accantonamento relativo alla controversia di importo assai inferiore a quello che poi è stato prospettato all’attuale amministrazione come accoglibile per la transazione.
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Durante il consiglio comunale del 30 giugno il gruppo consiliare della Lega ha presentato una risoluzione, che verrà votata nella prossima seduta di consiglio comunale, che ha come oggetto il dissenso verso le dichiarazioni del candidato alla presidenza della Regione per il centro sinistra Eugenio Giani contro l'eurodeputata e candidata alla presidenza della Regione Toscana per il centrodestra Susanna Ceccardi.
Giani nei giorni scorsi aveva dichiarato in un'intervista le seguenti testuali parole: " Il mio avversario è Salvini che si porta dietro al guinzaglio una candidata".
La risoluzione è stata presentata dal capogruppo leghista Nicola Martinucci che ha dichiarato: "Una vergogna arrivare ad offendere prima del personaggio politico, una persona, una madre e non solo, anche la famiglia nel nome della figlia della Ceccardi. Quello che fa ancor più rabbia è che tali dichiarazioni arrivano da chi si fa promotore dei diritti delle donne, da chi scende in piazza urlando che siamo noi i fomentatori d'odio: l'odio arriva da una certa sinistra magari anche per paura".
"Sono certo - continua Martinucci - anzi ne sono sicuro, che la sinistra avrebbe già gridato allo scandalo o invocato la corte marziale se un nostro esponente avesse detto a una donna dell'opposizione che è buona a stare al guinzaglio del proprio leader: avremmo avuto il consiglio comunale pieno di bandiere rosse! Credo sia opportuno tornare a praticare una buona e sana politica dove ci si scontra sui temi come sicurezza, sanità e lavoro e non su offese gratuite. Se le offese fanno parte del programma elettorale del PD come centrodestra partiamo con un grande vantaggio per vincere in Toscana. Siamo felici che sia Susanna ad essere la candidata alla presidenza della Regione, perché donna forte e capace: la sua esperienza ed i risultati come sindaco ed eurodeputata parlano a suo favore".
Il gruppo consiliare della Lega ringrazia il sindaco e gli altri capigruppo di maggioranza per le belle parole di solidarietà spese.
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"Lavoratori front office o Cup dell'Usl Toscana nord ovest, non c'è solo il problema dell'appalto. Ci sono altre questioni da risolvere: l'applicazione di un contratto nazionale adeguato, il riconoscimento degli straordinari all'interno del salario ordinario visto che a oggi, grazie a questo 'trucco contabile', non vengono calcolati correttamente i ratei di tredicesima, quattordicesima, trattamento di fine rapporto e pure le malattie".
A entrare nel merito dei problemi dell'appalto Cup dell'azienda sanitaria di area nord ovest è il responsabile di settore per la Uiltrasporti, Rolando Bellè. Insomma, non basta risolvere le criticità della gara d'appalto affidata al consorzio Cns e da quest'ultimo a Cooplat. Se la sospensione rappresenta un piccolo passo in avanti, tanti altri ne restano da fare: "Le difficoltà conclamate di un sistema ingiusto del cambio appalto regionale penalizza ancora una volta i lavoratori dei Cup del servizio sanitario di Massa Carrara gestito in appalto. Sono stati effettuati tre giorni di sciopero e nonostante tutti gli interessati (Usl, Regione Toscana, sindaci, prefetto e parlamentari) abbiano espresso piena solidarietà ai lavoratori ed abbiano sottolineato l'importanza del servizio per la cittadinanza, a oggi permangono le stesse criticità. Nulla è cambiato per tutti quei lavoratori che rischiano di perdere ore e reddito nel cambio appalto".
E qui si parla di numeri concreti: "L'azienda sanitaria parla di 2.633 ore sviluppate dai 108 lavoratori e garantisce come Estar e il vincitore dell'appalto, il consorzio CNS, il rinnovo dei singoli contratti come quelli attuali – prosegue la Uil -. Peccato che questi lavoratori, regolarmente e continuativamente, svolgano molte più ore di quelle previste dal contratto attuale e che vuol esser riproposto alla firma degli stessi lavoratori. Crediamo che, oltre all'importanza dell'applicazione di un contratto nazionale adeguato (non si capisce perché alla stragrande maggioranza viene applicato quello delle pulizie, forse perché è quello dove vengono pagati meno i lavoratori?), le ore supplementari pur essendo un reddito acquisito non saranno riconosciute come tali dal nuovo appaltatore, che dovrebbe entrare in servizio dal primo di agosto. Perché il committente, il servizio Sanitario, il pubblico, non si preoccupa di garantire condizioni lavorative adeguate a tutti quei lavoratori che operano in appalto? Perché non un contratto adeguato? Si pensi che per questo servizio in Toscana ci sono dei lavoratori a cui viene applicato il contratto dei metalmeccanici, delle cooperative sociali o delle pulizie. Riteniamo assurdo tutto questo così come riteniamo assolutamente ingiusto far lavorare i lavoratori regolarmente con supplementari. Per le ore supplementari, infatti, non vengono calcolati i ratei di tredicesima, quattordicesima e Tfr. E se vado in malattia vengo pagato per le ore contrattuali anche se ne svolgo molte di più con regolarità, settimanalmente, mensilmente, annualmente. Chiediamo ufficialmente una riunione congiunta con Regione Toscana, Estar e CNS - conclude - alla presenza dei sindaci e dei loro rappresentanti in parlamento per evitare che ognuno di questi attori non scarichi sull'altro la responsabilità della soluzione della vertenza dei lavoratori del Cup".
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La lunga e travagliata storia del Lago di Porta nel comune di Montignoso sembra avviarsi al suo miglior lieto fine: dopo le moltissime richieste e petizioni da parte dei cittadini e delle associazioni ambientalistiche il ministero dell’ambiente si è pronunciato a favore di un totale recupero del Lago di Porta al suo stato naturale originario. Grandissima la soddisfazione dei Verdi che hanno sempre supportato tutte le battaglie a favore del recupero del lago. I Verdi-Verde Europa hanno ripercorso le tappe della storia del lago di Porta: “Dal dopoguerra a oggi il Lago di Porta ha vissuto abusi e sfruttamenti, dai rifiuti solidi urbani agli scarichi abusivi, provenienti dalla vicina discarica di Cava Fornace, all'incertezza sull'imputazione delle maleodoranze. Le amministrazioni montignosine che si sono susseguite negli anni fino ad oggi, hanno completamente perso di vista l'importanza di quell'area, polmone verde del territorio, di grande importanza naturalistica, con diverse varietà di ambienti acquatici e palustri, con rarità segnalate negli anni sia della flora, sia della fauna, come gli avvistamenti del Tarabuso (Botaurus stellaris), airone raro in tutta Europa, cioè: un' area molto importante con grande biodiversità.
Quest'area protetta ricade nella ex zona ANPIL, dal 2003 classificata come ZPS (Zona di Protezione Speciale) numero 135, ad oggi anche nella Rete Natura 2000 in base alle direttive di Natura 2000 che è il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. Tuttavia l’area del lago di Porta ha finito col diventare una specie di discarica abusiva come hanno testimoniato le immagini di fotografi ambientalisti, associazioni e cittadini preoccupati. Inoltre, la vita di questa importante area è condizionata da delle paratie posticce , realizzate con pezzi di guaina e legname, che negli ultimi mesi, vista la loro precarietà, hanno ceduto – ma esiste anche l’ipotesi che siano stati danneggiati intenzionalmente - causando episodi di abbassamento delle acque e provocando enormi danni a questo prezioso ambiente.”. I Verdi hanno quindi deciso di rivolgersi agli amministratori locali affinché intervengano in modo risolutivo seguendo le indicazioni in questa stessa direzione che vengono dal Ministero dell'Ambiente. “ Sono necessari – hanno concluso i Verdi - interventi non solo risolutivi ma anche celeri e che siano importanti quanto lo è quell'area, in modo che né l'uomo né la natura possano più danneggiarla. Chiediamo inoltre di verificare i livelli del lago poichè siamo convinti che le acque di uscita non sono compensate da quelle di entrata. I Verdi, come forza ecologista, sono le vere sentinelle dell’ambiente e del suo equilibrio, come Partito alzeremo sempre la nostra voce denunziando ogni abbandono.”.
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Scontento diffuso quello generato dalla nuova dislocazione delle bancarelle del mercato settimanale di Massa in largo Matteotti. A lamentarsi sono stati molti commercianti che si sono rivolti a Daniele Tarantino presidente di Confimpresa Massa Carrara: “Il lavoro va garantito a tutti ma così il mercato non va. Vengono a mancare troppi parcheggi e la gente non viene in città – hanno detto i commercianti - . I palazzi che si affacciano sulla piazza non hanno garage e, nel giorno del mercato, devono mettere l’auto nel parcheggio dell’ex intendenza. In questo modo, i clienti che vogliono venire al mercato non trovano spazi dove parcheggiare”.
I commercianti hanno ricordato che il sindaco Persiani aveva annunciato che avrebbe lavorato per liberare piazza Matteotti dalle bancarelle, dislocandole nel parcheggio ex intendenza e piazza Aranci. Qualcuno ha suggerito di spostare le bancarelle nel primo tratto di via Cavour per proseguire in piazza Aranci , via Alberica, piazza del Mercato e via Bastione: “ Un anello che viene utilizzato anche per la fiera di San Francesco e che ben si presta per accogliere anche il mercato. E siamo in zona ztl, liberando la città”. Insomma, serpeggia il malcontento sia per i commercianti in sede fissa, che senza il parcheggio a disco orario non lavorano, sia degli ambulanti che vedono ridursi la clientela e quindi l’incasso.
“Ho ascoltato alcuni commercianti di Largo Matteotti – ha riferito il presidente Tarantino -. Le attività sono in grande sofferenza per l’emergenza Covid, estenuate dall’effetto del lokdown. Dobbiamo trovare il modo di facilitare la sosta per la clientela. I parcheggi blu situati in Largo Matteotti sono indispensabili per l’arrivo e il ricambio della clientela. Sarebbe necessario effettuare una verifica, una sorta di “gradimento” sia tra i residenti che ambulanti e negozianti fissi . Che senso ha un centro storico vuoto? Perché non aprire un tavolo con l’amministrazione e le varie categorie, e rimettere tutto in discussione, valutando la soluzione migliore per tutti in questo difficile momento post- pandemico, in cui si parla di ripartenza?”.
- Legambiente: “Pabe e Regolamento agri marmiferi, una delusione epocale”
- La toppa peggio del buco: giustificazioni imbarazzanti del vicesindaco Martinelli sulla transazione Paradiso secondo Italia Viva
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- Stop a sagre e feste di partito:Benedetti vuole un atto istituzionale
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