Politica
Risposte sulla chiusura di Cava Fornace e sulle modalità di chiusura: le chiede alla Regione il consigliere Baldini
"Su Cava Fornace intendo vederci chiaro e per questo motivo presenterò interrogazione urgente all'Assessore all'Ambiente Monia Monni per sapere quando la Regione Toscana intenda provvedere alla chiusura del…
Occasione perduta dal comune di Carrara per acquisire gli archivi fotografici storici della città: la consigliera Mattei ricorda il valore di tale materiale
Il bando nazionale Strategia Fotografia promosso dal ministero della Cultura era stato proposto al comune di Carrara dal consigliere di Fratelli d’Italia Massimiliano Manuel all’inizio di maggio, che…
"Non temo le querele: serviranno a chiarire": Benedetti replica alla risposta del presidente di Asmiu Sabrina Borghetti sui suoi sospetti di conflitto di interessi
Si dichiara stupito, Stefano Benedetti, presidente dell’associazione Massa Città Nuova, dalla risposta data ad alcuni giornali dalla presidente di Asmiu Sabrina Borghetti in relazione al possibile conflitto di…
L'istituto Barsanti di Massa lancia una mozione e una raccolta firme per Gaza
Il collegio docenti dell’istituto Barsanti di Massa, nella seduta del 17 giugno il Collegio dei Docenti dell’IIS “E. Barsanti” di Massa ha deliberato ad ampia maggioranza la sottoscrizione…
Il business dell'alluminio nella raccolta dei rifiuti: l'analisi del consigliere Mirabella
La variazione recente nella raccolta dei rifiuti a Carrara che ha visto il cambio nel conferimento dell'alluminio da unire, adesso alla plastica ha suscitato un'analisi da parte del…
Sospetto conflitto di interessi: Benedetti segnala Asmiu per il caso Borghetti
L’aveva annunciato alcuni giorni fa e ha dato seguito alle sue parole: Stefano Benedetti, presidente dell’associazione Massa Città Nuova ha segnalato alla Procura della Repubblica, ad A.N.A.C. Autorità…
Ambulatori medici solo a Carrara, Avenza e Marina: il consigliere Pd Nicola Marchetti annuncia una mozione in consiglio comunale per riaprire anche quelli delle zone non periferiche
Il consigliere comunale PD Nicola Marchetti segnala, allarmato, un trend che sta creando problemi e apprensione in molti concittadini, soprattutto a quelli più fragili.“Nelle ultime settimane - dichiara…
Bilancio EVAM approvato dal consiglio comunale di Massa: i dubbi del Polo progressista e di sinistra
Il Polo progressista e di sinistra commenta l'approvazione del bilancio di EVAM:"L’approvazione del bilancio di EVAM avvenuta il 28 Maggio scorso ci ha preoccupato. Già da tempo abbiamo…
Viale della Repubblica a Massa completamente al buio da settimane: la critica del consigliere Zaccagna
Gravissima situazione di Viale della Repubblica, secondo il consigliere di Massa è un'altra cosa Ivo Zaccagna che segnala come la strada sia stata lasciata completamente al buio da…
"Boicottiamo quel cartello ipocrita": il gruppo Apuane Libere contesta il cartello che indica le montagne visibili dalla passeggiata del porto
Hanno definito "ipocrita" il cartello che riporta lo skyline delle Apuane viste dalla passeggiata sul molo ed hanno invitato a boicottare il cartello e la cerimonia di inaugurazione…
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A seguito della seduta congiunta delle commissioni Ambiente e Bilancio/Società Partecipate, durante la quale l'Amministratore Unico Alessio Ciacci ha illustrato il piano strategico-industriale di Cermec spa, il gruppo consiliare del M5S esprime la propria soddisfazione per le azioni che la partecipata – della quale il Comune di Carrara detiene il 49.68% delle quote - sta per mettere in campo.
Si tratta capace di coniugare redditività e rispetto per l'ambiente, improntato a criteri di economia circolare, teso alla valorizzazione degli asset di proprietà e al razionale utilizzo degli spazi disponibili, alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali e all'utilizzo delle migliori e più affidabili tecnologie oggi disponibili.
"Sono molto soddisfatto del piano industriale presentato – dice Giovanni Montesarchio, presidente della Commissione Ambiente - che porterà tra l'altro, finalmente, al superamento delle criticità esistenti in termini di emissioni odorigene. Inoltre il nuovo impianto garantirà quell'economia circolare fondamentale per gli equilibri ambientali del nostro territorio. Grazie all'amministratore Ciacci per il suo impegno."
Soddisfazione anche da parte del capogruppo Daniele Del Nero, presidente della Commissione Bilancio e Partecipate: "Fin dal suo insediamento Ciacci aveva promesso attenzione ai temi della sostenibilità e dell'economia circolare, impegnandosi ad aprire prospettive importanti su questo fronte, e così ha fatto. Un'ulteriore conferma di come possa essere importante scegliere le persone in funzione delle loro competenze specifiche, aldilà delle appartenenze. Un altro tassello in un mandato amministrativo serio e responsabile, che prosegue con l'unico obiettivo di dare alla città frutti tangibili e duraturi."
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Cermec smentisce il coinvolgimento delle proprie attività nei confronti dello stato del fosso lavello, che nei giorni scorsi ha allarmato cittadini e comitati.
Il coordinamento dei comitati aveva infatti imputato il colore biancastro dell'acqua e l'odore sgradevole al trattamento dei rifiuti di Cermec, chiedendo delucidazioni anche sull'accordo tra regione Lazio e Regione Toscana sul trattamento di 4500 tonnellate di rifiuti indifferenziati.
Cermec ha fatto sapere che non sarebbe stato dato l'ok per l'operatività all'accordo tra regioni del trattamento di rifiuti indiffrenziati, pertanto la problematica riscontrata non può essere imputato a questo.
"Cermec è solo un impianto di trattamento dei materiali conferiti che poi hanno destinazioni verso impianti di riciclo o di smaltimento – ha fatto presente Cermec – inoltre gli impianti di Cermec non effettuano alcuno scarico in acque superficiali".
Inoltre Cermec ha precisato che i percolati da trattamento del rifiuto sono raccolti in vasche chiuse e isolate e poi smaltiti verso impianti esterni per il loro trattamento. Anche le acque di prima pioggia vengono inviate a depurazione a impianti terzi. È dunque da escludere che eventuali contaminazioni del Lavello possano essere causate dalle attività di Cermec.
L'azienda in aggiunta ha risposto a tutte le domande puntuali che sono state presentate dal coordinamento dei comitati, a cominciare da quali sostanze chimiche vengono utilizzate per il trattamento dei rifiuti:
"Quello di Cermec – fanno sapere dall'azienda - è un impianto a Trattamento Meccanico Biologico e nessuna sostanza chimica viene utilizzata nei processi produttivi".
L'azienda ha inoltre puntualizzato chela quantità di rifiuti trattata dall'impianto è sempre stata entro il limite consentito dalla legge, e anche se venisse autorizzato il trattamento delle 4500 tonnellate di rifiuti provenienti da fuori regione, i limiti rientrerebbero comunque nella norma, per questo motivo non servono ulteriori misure di tutela.
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Faceva parte della squadra di collaboratori della sindaca Emilia Fazzi Contigli che nel lontano 1994 elaborò il primo regolamento degli agri marmiferi poi rivisto, contestato e modificato moltissime volte. Da consigliera dell’opposizione nel secondo mandato Zubbani è stata una vera spina nel fianco dell’allora amministrazione soprattutto nelle tematiche legate al lapideo. Oggi, che il nuovo regolamento degli agri elaborato dalla giunta De Pasquale, sta per essere approvato in via definitiva ed è al centro di una grande polemica popolare che ha già visto e vedrà proteste e presidi sotto il comune da parte delle associazioni ambientaliste, la “passionaria” Claudia Bienaimè è tornata a far sentire la sua voce, ancora una volta fuori dal coro.
Non manifesterà a fianco degli ambientalisti e non contesterà il nuovo regolamento perché, in linea di massima, si trova d’accordo sulle scelte operate dai 5 stelle ed ha voluto spiegare il perché della sua posizione: ”Complessivamente è un bene che sia arrivato all’approvazione un nuovo Regolamento degli Agri dopo tanti anni – ha detto Bienaimè - Certo il testo è migliorabile ma è una svolta importantissima e necessaria per la collettività anche se si tratta di atti fortemente condizionati dalla normativa attualmente esistente, approvata dalle regione Toscana. D’altronde, l’autonomia legislativa del nostro comune andava esercitata prima, ma chi governava la città non ha voluto farlo.” . Bienaimè ha ipotizzato una mancanza di conoscenza della reale situazione del comune e delle cave da parte di chi ha scelto la via della contestazione. “ Credo di avere chiaro da dove si parte e come siamo messi oggi e per questo mi dissocio dalla manifestazione degli ambientalisti, che, spesso, temo, fanno confusione tra Pabe e Regolamento.”.
“ I Pabe - ha chiarito la Bienaimè - sono strumenti attuativi che riguardano la pianificazione e derivano da un Pit fortemente e giustamente criticato che, per quanto riguarda l’individuazione dei bacini estrattivi, ha preso atto della perimetrazione del Piano Strutturale vigente. Quindi solo quando si cambierà quest’ultimo potranno essere risolte questioni “in sospeso”, come ad esempio Fossa Combratta, su cui c’è stato già un impegno del consiglio comunale. Non conosco nel dettaglio i Pabe ma ho letto i verbali delle commissioni congiunte che li hanno esaminati ed apprezzo gli elementi di tutela dei crinali e delle sorgenti che sono stati introdotti. Ricordo che attendiamo questo strumento importantissimo per la gestione delle cave da diversi anni.”. La Bienaimè ha ribadito che a suo giudizio il regolamento degli agri avrebbe dovuto contenere almeno tre principi fondamentali: l’ onerosità della concessione legata al valore di mercato del bene; la temporaneità della stessa; la conduzione diretta della cava da parte del concessionario, che erano i tre fondamenti del regolamento della Fazzi Contigli.
“Nel nuovo regolamento degli agri – ha continuato la Bianaimè - ci sono tutti e tre e per questo il mio giudizio è positivo. E’ vero che sul punto della temporaneità delle concessioni, le gare sono state rinviate tra molti anni, ma bisogna anche tener conto della quantità di ricorsi che sarebbero scattati anticipando il rinnovo delle concessioni se non si accoglievano le indicazioni di una legge regionale che è stata un vero colpo basso per la comunità di Carrara e per la sua amministrazione. Ricordo, inoltre, che la passata amministrazione ha permesso di cedere anche i “diritti di competenza”.”. Bienaimè ha approvato anche l’istituzione dell’osservatorio, ente chiamato a valutare il valore di mercato del bene, della cui mancanza ci si è lamentati per anni dovendo adeguarsi al valore medio di cava ben diverso dal valore di mercato. Mi sembra positivo anche l’articolo 19, che dà la possibilità di creare una società pubblica per la gestione di un agro marmifero, un passaggio strategico per la filiera artistica e artigianale del marmo. Non solo lodi, tuttavia, per il nuovo regolamento ma anche critiche da parte dell’ex consigliera: “Ovviamente ci sono anche elementi che non condido come la disposizione dell’articolo 25 che lascia in vigore fino all’31 ottobre del 2023 il famoso articolo sul socio parassita, dai quali sono scaturiti tanti contenziosi. Probabilmente c’è una spiegazione “giuridica” che però non capisco e mi sfugge. Capisco poco anche il ruolo del consiglio comunale che oltre a scegliere le aree ottimali di cava, mi pare, avrà una funzione più marginale rispetto a quella che ha con il regolamento in vigore.”.
Bieanimè ha comunque ricordato che l’efficacia del nuovo regolamento riguarderà solo gli agri comunali mentre l’annosa questione dei beni estimati dovrà ancora essere risolta dai tribunali: “Spero che l’asso piglia tutto sia messo sul tavolo nei tribunali quando si discuterà dei famosi beni estimati – ha concluso la Bienaimè - tribunali dove siamo grazie al gioco delle due carte fatto da Rossi e Renzi allora primo ministro. Il mio auspicio è un impegno alla vigilanza perché il nuovo regolamento deve essere a applicato in modo rigoroso. Cosa che, purtroppo, in passato non è stata fatta.”.
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Il consiglio regionale ha dato il via libera a due leggi per contribuire a far fronte alla crisi economica conseguente all’emergenza sanitaria da Covid-19. I fondi vengono dalla quota libera dell'avanzo di amministrazione del bilancio 2019. Soddisfatto il consigliere regionale del Pd, Giacomo Bugliani, che ha sottolineato l’importanza del provvedimento. “Si tratta di un segnale di attenzione importante e necessario in questa fase di emergenza sanitaria. Grazie a queste leggi vengono destinate risorse del bilancio del consiglio regionale a categorie non contemplate dai provvedimenti statali a seguito dell’emergenza ed è anche un modo per valorizzare i tanti lavoratori che operano in settori realmente strategici per l’economia toscana”.
Il provvedimento approvato contiene misure di sostegno alle guide turistiche e alle società sportive dilettantistiche che gestiscono impianti sportivi. Il consiglio regionale, consapevole delle conseguenze dell’emergenza coronavirus, che ha determinato un blocco dei flussi turistici ed una crisi marcata di tutte le attività connesse, ha deciso di intervenire in favore delle guide turistiche, che operano in modo continuativo sul territorio toscano. “A tal fine utilizzerà la somma di 500mila euro – ha spiegato Bugliani - derivante dalla quota libera dell'avanzo di amministrazione 2019 del bilancio del Consiglio regionale per contributi individuali alle guide iscritte negli elenchi provinciali della Regione Toscana. I contributi saranno concessi con procedimento automatico, che non richiede un'attività istruttoria di carattere tecnico, economico e finanziario. Si tratta di contributi in misura fissa, di ammontare predeterminato sulla base del numero delle domande valide presentate, nel limite di euro 500 per ciascun beneficiario. L’erogazione dell’importo complessivo concesso avverrà entro il 30 ottobre 2020. Sostegno economico anche per le società sportive dilettantistiche, iscritte al Registro del Coni, che gestiscono impianti sportivi di proprietà pubblica sul territorio regionale. Tali società risultano particolarmente colpite dalla crisi economica conseguente all’emergenza coronavirus. A tal fine mettiamo a disposizione l'importo di oltre un milione e 556mila euro, derivanti dalla quota libera dell'avanzo di amministrazione 2019 del bilancio del consiglio. Anche in questo caso i contributi saranno concessi con procedimento automatico, con un importo fisso, predeterminato sulla base del numero delle domande valide presentate, nel limite di mille e 500 euro per ciascun beneficiario. L'erogazione dell’intero importo concesso avverrà entro il 30 ottobre 2020. Entro il 31 dicembre 2021 dovrà essere presentata una relazione sull’utilizzo delle somme ricevute. Lo sport è anche presidio della salute collettiva e incoraggiare le società sportive con un contributo che complessivamente è importante è un segnale di attenzione alle persone e al loro benessere”.
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L’ennesimo episodio di un’esplosione e un incendio avvenuto nel campo rom del Lavello ha portato una delegazione di Forza Italia a chiedere un incontro con l’Autorità Portuale di Marina di Carrara per cercare di risolvere un problema che si trascina da anni, mai risolto da nessuna amministrazione comunale precedente. Della delegazione di Forza Italia che ieri ha incontrato l’Autorità Portuale facevano parte l’onorevole Debora Bergamini, il vice coordinatore provinciale di Forza Italia Stefano Benedetti, il coordinatore comunale di Massa Domenico Piedimonte e il capogruppo di F.I, Giovanbattista Ronchieri,.
“Proprio ieri all’ interno del campo si è sfiorata la strage probabilmente per una bombola di gas esplosa che ha causato l’incendio di due roulott – ha detto Benedetti - Sono anni che denunciamo la situazione e l’abusivismo diffuso del campo, senza, peraltro ricevere segnali e riscontri positivi da parte dell’amministrazione comunale di Carrara, responsabile in tutto e per tutto di questo degrado, che genera un malcontento diffuso in tutta la popolazione residente a Massa, proprio al confine con il Lavello.” A quanto ha riferito Benedetti l’Autorita Portuale si sarebbe trovata d’accordo sull’eventuale chiusura e demolizione del campo, rafforzando il concetto con la volontà di voler riqualificare la ferrovia merci che costeggia la zona con tutti i rischi del caso per l’incolumità degli abitanti. “ Va anche considerata – ha aggiunto Benedetti - la discarica di rifiuti prodotti dai ROM, che, tra l’altro, non usufruiscono dei servizi sociali, perché sono tutti benestanti e girano con auto di grossa cilindrata, quindi, in grado di garantirsi una vita regolare, magari in appartamenti acquistati o presi in affitto. La cosa più vergognosa è l’amministrazione comunale di Carrara, che non prende in considerazione il problema, fregandosene in questo modo degli interessi dei cittadini e delle necessità del territorio. Stessa cosa dicasi per le autorità competenti in materia di sicurezza ed ordine pubblico.”
Benedetti ha rivolto a questi soggetti il quesito relativo alle responsabilità da attribuire in caso di disgrazie eventuali che potrebbero accadere nel campo del Lavello ed ha chiesto al sindaco, al prefetto e al questore di valutare i rischi legati al l’incolumità pubblica dei residenti e tutti gli abusi edilizi del campo, compreso eventuali allacciamenti abusivi alle utenze come acqua, gas ed energia elettrica. In particolare Benedetti si è rivolto a De Pasquale chiedendo lo sgombero del campo rom e il trasferimento degli zingari in alloggi Erp , destinati alle emergenza abitative, in attesa che possano prendere in affitto o acquistare delle case .
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La clamorosa inversione di rotta dell’amministrazione 5 stelle, resa più eclatante dalla mania di fare sempre annunci stratosferici e autoreferenziati per ogni decisione amministrativa presa, non poteva non suscitare la pubblica condanna da parte del commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini, specialmente alla luce del comportamento tenuto nell’ultimo consiglio comunale dal vicesindaco Matteo Martinelli, autore della prima decisione di effettuare la transazione, e dal sindaco De Pasquale. Pieruccini, con i modi certamente non lievi che lo contraddistinguono non ha esitato a definire ironicamente i due vertici dell’amministrazione grillina : “ due verginelle” che avrebbero, all’improvviso recuperato l’interesse per il bene della città.
“ Ci sembra piuttosto ridicolo – ha detto Pieruccini - che i grillini si siano stracciati le vesti pubblicamente per un affare tutto loro e che si siano indignati perché strapazzati dall'opposizione per lo spreco di milioni di euro. Se essi sono certi delle colpe in capo al professor Giulio Ponzanelli, sfidino chi li accusa del contrario e forniscano le prove della loro buona fede .Bene, bravi, bis. Ma la domanda a cui rispondere è sempre e solo una : sono mesi che aspettiamo la verità da parte del vicesindaco Matteo Martinelli, artefice della “ transazione più costosa della storia del comune", e invece niente . Nell'ultimo consiglio comunale si è perfino travestito da verginella ed è letteralmente caduto dal pero. Lui, poverino, ha dovuto aspettare che fosse un ex magistrato della Corte dei Conti in pensione ad accendere le luci sulla “rateizzazione decennale da 900 mila euro all’anno ”. Invece di spiegare come faceva a non sapere, a non vedere e a non avere dei dubbi, è subito passato all’azione negazionista e vittimista . Sarebbe bastato che il vicesindaco o qualche suo collaboratore conoscesse il Testo Unico Enti Locali nel quale , che, all'articolo 194 comma 2, prevede che un piano di rateizzazione, convenuto con i creditori , debba avere una durata di tre anni compreso quello in corso.”. Pieruccini ha voluto rivolgere alcune domande proprio a Martinelli.
“Come avrebbero fatto, secondo Martinelli, “ quelli di prima”, in anni ed anni di amministrazioni che si sono succedute nel tempo, a non farsi venire mai un dubbio, a non mettere mai agli atti il loro interesse o le loro inquietudini verso l’imprenditore Andrea Franzoni ? E come avrebbero fatto ad aspettare anni senza essere mai stati messi all’indice dalla magistratura per non essersi presi alcuna responsabilità politica in tal senso ? Quindi delle due, l’una: o quelli di prima dormivano o i 5 Stelle si sono fatti prendere per il naso dagli avvocati di un famoso studio genovese di controparte per firmare un accordo milionario che oggi definiscono letale e caldeggiato invece dall’avvocato di fiducia dell'amministrazione. In ogni caso falsi e bugiardi come hanno dimostrato di essere, alla fine è convenuto loro far saltare il rinomato professore e docente universitario, magari autoalimentandosi di immaginarie ipotesi complottistiche anti-grilline, finendo addirittura per legittimare il loro dietrofront. In ogni caso a quel politicante da quattro soldi di nome Matteo Martinelli, da quando si è ridicolizzato con il caso “ Paradiso “diventando il bersaglio preferito dell'opposizione, è stata assegnata una nuova parte nella commedia : quella di chi allegramente ammiccava ai poteri forti contro il bene della città, alla faccia dei morti da Covid 19 , del bilancio in rosso e senza soldi, delle imprese moribonde e delle famiglie che faticano a tirare la fine del mese. Quando gli elettori se ne accorgeranno allora sì che ci divertiremo perché la vicenda milionaria della ”transazione Paradiso “ non tramonterà nell’indifferenza dei seggi elettorali.”.
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Sono state le tante segnalazioni di residenti di viale Da Verrazzano a Marina, al limite della sopportazione, a spingere Lucian Martisca, coordinatore di Forza Italia Giovani Carrara, a far partire una raccolta firme per sollecitare un intervento di bonifica da parte del comune.
“Presenteremo le firme sia all’amministrazione si alla Capitaneria di Porto – ha detto Martisca – per ricordare l’obbligo di occuparsi della sicurezza e del decoro della zona intorno a Viale Da Verrazzano nella quale gli spazi verdi sono completamente abbandonati e dove non esiste alcun impianto di videosorveglianza.”. Martisca ha anche ricordato che il viale Da Verrazzano è un punto di ritrovo per molti turisti e che vi si trovano due ristoranti e un bar: “ Queste attività sicuramente - ha aggiunto Martisca - risentono del menefreghismo dell’amministrazione che non fa assolutamente nulla per invogliare i turisti a restare. Con la raccolta firme proponiamo al comune l’installazione di un impianto di videosorveglianza e chiediamo di trovare accordi fra privati e comune per abbellire la zona e soprattutto un controllo notturno fisso da parte della polizia municipale. Sono stati segnalati episodi di atti osceni in luogo pubblico e furti che hanno reso la zona un luogo poco sicuro con il conseguente allontanamento dei turisti.”.
La raccolta è rivolta non solo ai residenti di viale da Verrazzano ma anche ai cittadini di Carrara, perchè turismo e decoro urbano sono interesse di tutti, e sarà chiusa domenica 5 luglio.
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Il consigliere regionale del PD Giacomo Bugliani comunica che domani si terrà, alla presenza dello stesso, un incontro tra il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e i rappresentanti dei sindacati in merito alla vertenza dei lavoratori del CUP.
Dichiara Giacomo Bugliani: "Quello dei servizi CUP di Massa Carrara è un tema che ormai da troppo tempo affligge i lavoratori e rispetto al quale occorre fare chiarezza, delineando percorsi che mettano in sicurezza gli operatori del settore e restituiscano dignità alle loro mansioni. C'è un'emergenza da affrontare ed è quella della continuità lavorativa e del mantenimento di tutti i diritti dei dipendenti, non solamente quelli legati alla retribuzione. Ma c'è anche da dare una prospettiva futura a queste persone e alle loro famiglie che, a mio avviso, non può non tendere alla loro progressiva stabilizzazione".
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L'assessore al sociale Amelia Zanti replica alle accuse lanciate alcuni giorni fa dal consigliere Stefano Alberti sull'apertura dei centri estivi autorizzati dal D.L. Rilancio emanato dal governo il 19 maggio 2020.
"Resto basita delle dichiarazioni del consigliere in merito alla "mala gestio" dei Centri estivi comunali. L'emergenza Covid-19 ci ha obbligato a rivedere tutta l'organizzazione delle nostre vite e la priorità dell'amministrazione del sindaco Francesco Persiani, nell'organizzare i centri estivi, è stata proprio quella di raccogliere per prime le necessità dei nostri ragazzi e delle loro famiglie.
Gli uffici hanno aperto le iscrizioni in data 4 giugno, in netto anticipo rispetto al passato, proprio per preparare un servizio "intorno" alle esigenze dei più giovani.
Consapevoli delle diverse offerte che potevano cogliere le famiglie quest'estate, abbiamo deciso di ridurre il numero di iscrizioni e, come dimostrano i numeri, siamo stati in grado di fornire un'offerta che ha comunque superato la domanda, accogliendo così tutti i 208 ragazzi nelle sedi prescelte. I nostri Centri Estivi, a partire dal 1 luglio, ospiteranno anche giovani con disabilità rispettando il rapporto 1:1 con l'operatore e, per migliorare l'inclusione, abbiamo innalzato il monte ore di partecipazione previsto. Inoltre, anche quest'anno sosteniamo il progetto autismo "Comasca in Campus 2020".
Per incontrare i bisogni delle famiglie tutte, colpite economicamente dal duro periodo di chiusura, abbiamo mantenuto inalterata la quota di partecipazione che, in base alla fascia di reddito, varia tra i 15 e i 65 euro per il mese di luglio e tra i 10 e i 32,50 euro per il mese di agosto. Abbiamo offerto il tempo prolungato fino alle ore 16.00, rendendo questo servizio completamente gratuito, ed abbiamo attivato il servizio mensa, consapevoli di venire incontro anche al settore della refezione scolastica tanto colpito dal lockdown.
Non meno importante, l'amministrazione ha dedicato particolare attenzione alla sicurezza facendosi carico di sanificare tutti i locali che ospiteranno i Centri Estivi; ha fatto eseguire i test sierologici a tutto il personale coinvolto ed ha curato la loro formazione sul tema anti Covid-19.
Sono orgogliosa di come l'amministrazione comunale sia riuscita a riorganizzare i centri estivi e ringrazio tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione di questo importante progetto. Tutti motivi per cui rispedisco al consigliere Alberti tutte le sue sterili polemiche".
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«Dal dibattito in consiglio comunale sul contenzioso con la Paradiso Spa sono emerse ricette fai da te, senza alcun fondamento legale e a dir poco raffazzonate. Lasciare intendere che una vicenda così complicata, anche e soprattutto dal punto di vista giuridico, abbia soluzioni semplicistiche è una forma di demagogia offensiva per i cittadini»: il sindaco Francesco De Pasquale torna così su uno dei temi caldi della seduta del consiglio comunale di ieri sera che ha affrontato anche la questione del contenzioso con la Paradiso Spa.
Nello specifico della vicenda è entrato il vicesindaco Matteo Martinelli: «Ho preso in considerazione la proposta di transazione avanzata dalla controparte solo perché prevedeva la possibilità di spalmare il debito su un periodo lungo e solo perché questo, mi era stato detto, avrebbe evitato il default delle casse del comune. Se l’ho valutata e ne ho parlato è stato perché ero in possesso di una serie di pareri tecnici favorevoli alla transazione, che non mi sono inventato». Martinelli torna anche sulle ragioni che hanno convinto l’amministrazione a un cambio di strategia: «A seguito di un approfondimento innescato dall’individuazione di nuova documentazione, la Giunta ha chiesto di valutare ulteriormente la questione. E’ stato quindi chiesto un nuovo parere legale. Questo parere, a firma del Prof.Scudieri, è stato tranchant: non solo l’importo non era vantaggioso ma neppure era dilazionabile in molti anni. Abbiamo cambiato idea? Sì, lo abbiamo fatto ma questa non è certo una colpa. Una colpa, anche grave, sarebbe stata quella di non prendere in considerazione una transazione rappresentata come favorevole per la città e una colpa, questa sì ingiustificabile, sarebbe stata quella di volerla portare avanti quando ci si è accorti che qualcosa non quadrava» ha insistito il vicesindaco riferendosi alla documentazione che testimonia come poco prima del luglio 2017 (inizio del mandato in corso) fosse stato giudicato come ragionevole un accantonamento relativo alla controversia di importo assai inferiore a quello che poi è stato prospettato all’attuale amministrazione come accoglibile per la transazione.
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