Politica
Retiambiente, niente più biodigestore anaerobico. CGIL, CISL, UIL: “Vogliamo chiarimenti, le istituzioni si prendano le proprie responsabilità”
Sul biodigestore arriva la posizione congiunta dei sindacati Cgil, Cisl e Uil Carrara: "Abbiamo appreso dalla stampa, a seguito delle dichiarazioni del sindaco Arrighi prima…

Visione miope e ideologizzata del problema della crminilità: Fratelli d'Italia replica Rifondazione comunista
Fratelli d'Italia Massa Carrara ha risposto alle dichiarazioni di Rifondazione Comunista Carrara sulle misure per contrastare l'aumento della criminalità: "L’intervento di Daniela Marchini, esponente di Rifondazione…

Contro aumento della criminalità non si devono inasprire le pene: l'analisi di Rifondazione Comunista Carrara
Arriva da Daniela Marchini del partito della Rifondazione Comunista circolo Alfio Maggiani un'analisi sui dati della criminalità in Toscana: "Sono usciti ieri i dati sulla…

Massa ha più del doppio di agenti di pubblica sicurezza di Carrara: il sindaco Arrighi scrive al ministro degli Interni Piantedosi per colmare il divario
"Egregio signor Ministro, le scrivo per portare alla sua attenzione la situazione di forte criticità in cui versa il commissariato di pubblica sicurezza di Carrara…

Frigido, Barabotti e Frugoli scrivono al Consorzio di Bonifica: "Servono risposte e interventi urgenti per la sicurezza del fiume"
È stata inviata una PEC al Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, a firma dell'onorevole Andrea Barabotti, Deputato della Repubblica, e di Filippo Frugoli, Capogruppo della…

Sempre disponibili al dialogo con l'amministrazione sul regolamento del verde: associazione Arca tende la mano all'amministrazione comunale di Carrara
In relazione alla proposta di Regolamento sul Verde pubblico e privato di Carrara avanzata dall'amministrazione comunale e attualmente in corso di consultazione con le parti sociali,…

Tiro a segno nazionale di Carrara chiuso da due anni: l'appello della senatrice di Fratelli d'Italia Susanna Campione per una rapida riapertura
"Da oltre due anni il tiro a segno nazionale di Carrara, sotto il controllo della Marina Militare, è chiuso. Una prolungata inattività che sta causando danni…

Consiglio Provinciale: approvato il Documento Unico di programmazione 2026-2028
Con il voto favorevole della maggioranza e l'astensione della minoranza il Consiglio Provinciale di Massa-Carrara ha approvato nel corso dell'ultima seduta il Dup 2026-2028 (Documento…

Caos viabilità modificata nel centro di Carrara: i consiglieri Manuel e Bernardi chiedono l'apertura della strada dei marmi
I consiglieri comunali Massimiliano Manuel e Massimiliano Bernardi, constatate le prevedibili criticità alla viabilità dovute ai lavori del secondo lotto per l'adeguamento del Canal…

L'ex liceo scientifico è sotto la gestione della provincia di Massa Carrara, da sempre targata Pd: Manuel di FdI restituisce al mittente, il Polo progressista e di sinistra Massa le accuse di responsabilità rivolte al governo
L'arbitraria attribuzione al governo Meloni della responsabilità di recuperare lo stato di degrado in cui è caduto l'ex liceo scientifico Marconi di Carrara fatta…

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L'amministrazione comunale di Massa presenta "siCURAmente" il progetto di sicurezza partecipata ed inclusione sociale rivolto al quartiere di Romagnano e che è risultato tra i primi cinque progetti classificati nella graduatoria regionale nell'ambito del bando finanziato da risorse del Fondo Sociale Europeo 2021-2027. Il progetto è frutto di un opera di squadra degli uffici comunali che hanno saputo costruire una proposta forte e credibile ed ha ottenuto il massimo finanziamento possibile a cui si aggiunge un cofinanziamento comunale e dei partner attuatori : Cooperativa Intrecci, La Foglia del Tè, UISP Grande Età, Cooperativa Lindbergh e Comunità Interattive.
"Con questo progetto vogliamo rafforzare un'idea di sicurezza che parte dalla presenza, dalla cura, dalla vivibilità degli spazi -ha dichiarato il sindaco Francesco Persiani- è fondamentale che i cittadini si sentano parte attiva di un percorso che valorizza il loro quartiere. Siamo soddisfatti del risultato ottenuto, è il segno che l'amministrazione sta lavorando bene grazie anche all'impegno dei nostri uffici". Romagnano sarà al centro di una serie di azioni concrete pensate per rafforzare il senso di comunità, promuovere la cura dei beni comuni e valorizzare in particolare il parco pubblico attraverso attività che stimolino il coinvolgimento attivo dei cittadini, l'aggregazione e la corresponsabilità.
"Abbiamo voluto puntare su Romagnano perché è un quartiere dinamico con grande risorse umane e sociali. Il nostro obiettivo è fare emergere queste energie, sostenendo un percorso partecipato di cura del territorio e vicinanza tra i cittadini -ha detto Francesco Mangiaracina assessore alle politiche sociali- il concetto di sicurezza oggi va oltre l'intervento strutturale, significa vivere spazi comuni con rispetto e partecipazione, rafforzando il senso di comunità".In programma ci sono attività di animazione sociale, laboratori, cura partecipata del verde, eventi di comunità, momenti di confronto e progettazione condivisa. Inoltre durante il progetto ci sarà un evento speciale che coinvolgerà l'intero quartiere.
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Autobus fermi e cittadini di Colonnata in attesa: l'ennesimo disservizio estivo nel trasporto pubblico: la segnalazione arriva dal consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che spiega: “Alcuni giorni fa, alle ore 14.30, nel piazzale antistante il Monoblocco di Carrara, si è verificato un grave disservizio nel trasporto pubblico locale. Alcuni residenti di Colonnata, tra cui una signora recentemente sottoposta a trattamento oculistico, attendeva l'autobus che era presente, ma privo di autista. Sebbene un giovane abbia chiamato sia le forze dell'ordine, sia la polizia municipale, nessun intervento è stato effettuato. L'autista ha giustificato l'assenza con un guasto all'aria condizionata, ma la situazione è rimasta invariata fino alle 16, quando anche l'autobus delle 15.30 non è arrivato. La signora, con l'occhio bendato, ha dovuto chiamare sua figlia da Marina di Carrara per essere soccorsa. Altre persone sono arrivate a Colonnata solo dopo le 17 .30. Questo episodio evidenzia una serie di problematiche nel servizio di trasporto pubblico: in primis la mancanza di manutenzione in quanto il guasto all'aria condizionata non è un caso isolato. I sindacati hanno più volte segnalato la carenza di manutenzione dei mezzi, con impianti di condizionamento spesso non funzionanti, soprattutto durante l'estate. Altro tema cruciale è la carenza di personale. Infatti la mancanza di autisti è un problema ricorrente, come evidenziato dalle oltre 30 mila corse saltate, con un impatto significativo sulla qualità del servizio. Inoltre la comunicazione è inefficace, perché nonostante le segnalazioni, non è stato intrapreso alcun intervento tempestivo, dimostrando una carenza nella gestione delle emergenze. È doveroso sottolineare anche e soprattutto la responsabilità dell'assessore ai Trasporti, Elena Guadagni, che ha la delega al trasporto pubblico locale da tre anni, e che, nonostante le numerose segnalazioni e l'evidente malfunzionamento del servizio, non ha adottato provvedimenti efficaci per risolvere le problematiche evidenziate. La sua gestione è sempre stata caratterizzata da una mancanza di azione concreta, lasciando i cittadini a fronteggiare quotidianamente disservizi e disagi. La situazione descritta non è un caso isolato. È necessario ricordare che ad Autolinee Toscane e alla Regione Toscana sono state inviate continuamente segnalazioni di disservizi, chiedendo azioni concrete per risolvere la situazione, ma gli annunci di potenziamento delle squadre di manutenzione e l'acquisto di nuovi mezzi, non hanno mutato una situazione che è rimasta critica. La mancanza di investimenti adeguati e la carenza di personale continuano a compromettere la qualità del servizio. È fondamentale che le istituzioni locali e regionali prendano provvedimenti urgenti per garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente e sicuro per tutti i cittadini. La salute e il benessere dei passeggeri devono essere una priorità, e non è accettabile che episodi come quello descritto si ripetano. È tempo che le istituzioni e le aziende coinvolte assumano le proprie responsabilità e agiscano per garantire un servizio all'altezza delle aspettative della comunità”.
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“La situazione della mobilità lungo l’asse stradale di via Salvetti al Mirteto va studiata in maniera approfondita trovando delle soluzioni sia per i residenti, sia per la situazione che si è venuta a creare con il trasferimento di parte della scuola Parini. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo fatto sopralluoghi nel quartiere in questi mesi, a seguito di segnalazioni, per l’emergere di criticità importanti” dichiara la consigliera Bennati. “La vita quotidiana di chi abita nel quartiere, che ruota intorno a via Salvetti, è un combinato fra l’assenza di parcheggi e la mancanza di alternative alla mobilità con le auto. Mirteto non è raggiunto dal trasporto pubblico e non esiste una pista ciclabile collegata con quella che scorre lungo l’Aurelia. Il risultato è che i residenti sono costretti a muoversi sopratutto con l’auto per raggiungere qualsiasi altro luogo di Massa” puntualizza Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra deve purtroppo evidenziare come nei sopralluoghi sia emerso un transito di camion del trasporto marmo e di tir lungo via Salvetti. Sin dal 2009 la strada è sottoposta, insieme a via Foce e via San Vitale, a un divieto di transito assoluto per i mezzi pesanti quindi mal si comprende la presenza di ben tre parcheggi di camion con l’assenza di autorizzazioni al transito. E’ evidente che il controllo per far rispettare il codice della strada lungo via Salvetti deve migliorare, estendendosi ben oltre l’orario di entrata e uscita dalla scuola elementare Battistini di via Vitali; soprattutto occorre sanzionare il transito dei camion non autorizzati. L’amministrazione comunale appare del tutto assente nel risolvere i problemi di traffico e mobilità nel quartiere del Mirteto; servono soluzioni di parcheggio e occorre mettere mano al Piano della mobilità per fornire ai residenti reali alternative alla mobilità in auto.
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Prosegue il percorso partecipativo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal Partito Democratico di Massa-Carrara. Il prossimo appuntamento è previsto per sabato 14 giugno alle ore 16.00 presso la Marmoteca di Marina di Carrara e sarà dedicato ai temi dell'innovazione, del lavoro e della sostenibilità. L'incontro, dal titolo "Innovazione e Futuro: lavoro, mobilità e sostenibilità", si aprirà con l'intervento della Dottoressa Cecilia Manzo, docente presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore, esperta di trasformazioni del lavoro e processi di innovazione sociale. Nel corso del pomeriggio si alterneranno momenti di confronto e tavoli tematici aperti alla cittadinanza, focalizzati su cinque grandi aree di discussione:
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Lavoro 4.0: competenze e opportunità per il domani
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Scuola e ricerca: formazione per l'innovazione
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Energie del futuro: fonti rinnovabili e transizione ecologica
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Connessi al cambiamento: infrastrutture digitali e materiali
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Muoversi meglio: mobilità sostenibile per persone e merci
L'iniziativa si inserisce in un percorso che mira a raccogliere idee e proposte per elaborare un documento politico-programmatico condiviso. In un momento storico in cui la distanza tra cittadini e istituzioni si fa sentire, il Partito Democratico rilancia un modello di partecipazione attiva, valorizzando competenze locali, ascolto e co-progettazione.
La partecipazione è libera, ma per una migliore organizzazione è consigliata l'iscrizione al seguente link: https://forms.gle/jNaRno2YaRoAwY8b9.
Per un futuro sostenibile e connesso, partecipiamo insieme.
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Niente più priorità a studenti e disoccupati per il ruolo, retribuito, di scrutatori ai seggi. Sarebbe avvenuto nell’ultima tornata del referendum a Carrara e a segnalarlo è il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella che ha invitato il sindaco Serena Arrighi e il Pd partito che la sostiene a dichiarare ufficialmente la loro volontà di non favorire le categorie più deboli dei cittadini. Mirabella parla di fallimento politico in relazione alla gestione dell’amministrazione Arrighi, della selezione degli scrutatori. “Il comune di Carrara – spiega Mirabella - aveva adottato un criterio di selezione degli scrutatori che dava la priorità a disoccupati e, in subordine, a studenti. Questo approccio era stato confermato dalla Commissione Elettorale Comunale in diverse occasioni, come nelle elezioni politiche del 25 settembre 2022 e nelle elezioni europee del 9 giugno 2024. Per essere nominati scrutatori, è necessario essere già iscritti all'Albo e presentare una dichiarazione di disponibilità entro i termini stabiliti per ogni consultazione elettorale. Le domande a tutt’oggi vengono valutate tenendo conto del criterio di priorità (disoccupati e studenti) e dell'ordine cronologico di presentazione. Non parliamo di un dettaglio tecnico, ma di diritti calpestati. In Italia, la Legge 8 marzo 1989, n. 95 stabilisce la creazione di un albo degli scrutatori in ogni comune, ma non impone specifici criteri di priorità per la selezione degli scrutatori. Tuttavia, la legge consente ai comuni di definire le modalità di selezione, inclusi eventuali criteri di priorità. Peraltro, tra le tante segnalazioni pervenute al sottoscritto, c’ è anche il caso del seggio 6 presso la Scuola Saffi dove una donna, residente nel centro storico, regolarmente iscritta nelle liste degli scrutatori disoccupati ( aveva ricevuto la notifica ufficiale della sua nomina e l’indicazione di presentarsi sabato alle ore 15:45) di fatto , è stata allontanata senza possibilità di chiarimento dal Presidente del Seggio. L’episodio solleva forti perplessità sulla trasparenza e sull’organizzazione in merito al processo di nomina degli scrutatori, soprattutto per coloro che si trovano in condizione di fragilità economica. L’amministrazione comunale è chiamata quindi a fornire spiegazioni pubbliche e tempestive su quanto accaduto, garantendo che simili situazioni non si ripetano in futuro oppure di annullare questa priorità con atto pubblico. E allora viene da chiedersi: era davvero volontà dell’amministrazione che i disoccupati e gli studenti partecipassero al bando pubblicato ? I risultati parlano da soli, infatti , in gran parte dei seggi, gli scrutatori erano dipendenti pubblici e privati, in totale violazione dello spirito della solidarietà . Tra l’altro nessuna presa di posizione, dopo le proteste della donna esclusa, sebben il sindaco abbia la responsabilità politica e morale di ciò che accade nella sua amministrazione e non può limitarsi a tagliare nastri e farsi fotografare agli eventi: la buona politica si vede anche (e soprattutto) quando si tratta di giustizia e buon senso. Quanti altri sono stati esclusi in silenzio? Quanti hanno perso un’occasione perché l’informazione non è mai arrivata? Ai cittadini non bastano più le scuse, occorre un atto di responsabilità e che qualcuno ammetta l’errore, riveda i criteri di comunicazione e rilanci la trasparenza nella gestione della cosa pubblica. E se questo non interessa al sindaco Arrighi, allora lo dica chiaramente: meglio un’amara verità che l’ipocrisia istituzionale.I diritti non sono un favore e chi guida un comune dovrebbe ricordarlo ogni giorno”.
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Rotte tre delle cinque fontanelle del viale a Mara di Marina di Massa: Italia Nostra Massa Montignoso chiede intervento di sistemazione: "Una ventina di anni fa furono inserite nel viale litoraneo di Marina di Massa alcuni nuovi elementi di arredo urbano, panchine in cemento, e cinque fontanelle per il servizio potabile urbano che avevano una struttura di metallo tipo ghisa formate da un tabellone leggermente ondulato ed inclinato per far scorrere l'acqua che esce a pressione da un buchetto per qualche secondo, tutto l'impianto appoggia su una brutta base in cemento. Punto debole del progetto secondo noi è proprio il pulsante a stantuffo per l'erogazione a tempo, collocato nel corpo centrale della fontanella, che come era prevedibile risulta molto delicato e facilmente va fuori uso. Questo è il risultato del "famoso" progetto ultramoderno che praticamente da anni non mai funzionato ed ha prodotto solo un super lavoro per i tecnici del comune. Oggi praticamente siamo al solito punto: dopo un sopralluogo abbiamo registrato che delle cinque fontanelle presenti lungomare e Viale Roma tre risultano rotte e inutilizzabili, creando i soliti problemi ai cittadini e turisti. Si chiede un intervento risolutorio del problema magari con l'eliminazione del pulsante e l'introduzione del semplice rubinetto".
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Abbiamo voluto approfondire il tema della morosità nel nostro comune. Dopo avere scoperto le morosità diffuse per le pubblicità nei luoghi pubblici, abbiamo avuto notizia dagli uffici, su nostra richiesta più volte sollecitata, dell’esistenza di un morosità molto importante sui canoni di concessione e sui contributi all’escavazione dovuti dai concessionari di cava. Purtroppo si parla di cifre importanti, oltre un milione di euro, che chi estrae il marmo delle Apuane (vale la pena ricordare che gran parte delle cave nel nostro territorio sono in area contigua del Parco delle Alpi Apuane) non versa come dovrebbe nelle casse del Comune. Si tratta spesso di morosità risalente a 3 o 4 anni fa, coinvolge cave in diversi bacini, riguardano sia cave attive che cave al momento non operative. Di certo l’entità della morosità ci ha lasciato stupiti, oltre un milione di euro di denaro che dovrebbe essere nelle casse del comune e che per la maggior parte del suo importo ha una destinazione specifica e mirata: manutenzione delle strade attraversate dai camion del marmo, manutenzione e progettazione ambientale. Questo ulteriore tassello mette in luce quanto l’economia del marmo sul nostro territorio presenti dei lati oscuri. Da una parte l’evidente impatto ambientale che sta distruggendo i nostri versanti, sta mettendo a rischio le sorgenti d’acqua del nostro territorio, sta mettendo in pericolo, giorno dopo giorno, il fragile equilibrio dell’ecosistema Apuane. Dall’altra la questione distribuzione della ricchezza prodotta che i dati sulla morosità configurano non più come “cosa” di pochi: certamente i blocchi saranno stati venduti, le aziende di escavazione avranno incassato lauti guadagni, ma nel frattempo non hanno versato quanto dovuto alla collettività a cui è stato sottratto un bene comune per concedergliene lo sfruttamento Ancora una volta le caratteristiche dei modelli economici estrattivisti mostrano le loro caratteristiche: distruzione ambientale e concentrazione della ricchezza, nel caso specifico violando norme e regolamenti, sfruttamento della comunità che li ospita.Ci aspettiamo un’azione del comune di Massa più decisa, che non si limiti come ha fatto fino ad adesso a concedere rateizzazioni nel pagamento delle morosità come si fa, giustamente, con le persone indigenti. Diverse aziende che non hanno pagato il dovuto, hanno contemporaneamente richiesto di fare ulteriore escavazione e l’amministrazione glielo ha concesso. Chi vuole utilizzare un bene comune deve mostrare un comportamento corretto, giuridicamente ineccepibile, nei confronti dei cittadini massesi che si vedono impoverire di una parte del loro territorio dato in concessione per l'altrui arricchimento": chi non rispetta i cittadini non può avere concessioni. Che l’amministrazione si comporti di conseguenza.
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Fratelli d'Italia Carrara esprime forte preoccupazione per il futuro della Scuola Infermieri a Carrara e denuncia il rischio concreto di un progressivo depotenziamento del presidio formativo nel territorio carrarese. Secondo le informazioni emerse, i lavori di adeguamento dell'ex scuola "Da Vinci" ad Avenza, individuata da tempo come nuova sede della Scuola Infermieri, dovrebbero iniziare a settembre. Tuttavia, mentre Carrara attende da anni l'attivazione di questa nuova sede, si profila all'orizzonte un pericoloso arretramento. L'Università di Pisa ha infatti annunciato l'eliminazione dell'indennità di trasferta per i docenti destinati all'insegnamento nelle sedi decentrate, a causa di un taglio al bilancio. Questo provvedimento, se confermato, avrà un impatto diretto e drammatico: i corsi di laurea in infermieristica – frequentati oggi da circa 180 studenti, in gran parte della provincia di Massa-Carrara – non saranno più svolti interamente nel nostro territorio, ma verranno in larga parte trasferiti a Pisa.
Le conseguenze sono gravi e immediate: aumento dei costi per gli studenti: gli studenti della nostra provincia saranno costretti a sostenere spese significative per spostamenti, vitto e alloggio. Impoverimento del territorio: la perdita della presenza studentesca rappresenta un danno economico e sociale per Carrara e tutta l'area apuana, che vede svanire opportunità e vitalità legate al mondo accademico. Sovraccarico su Pisa: concentrare tutti i corsi nel capoluogo sopracitato capoluogo rischia di congestionare ulteriormente strutture già in sofferenza. Aumento del rischio di abbandoni: le nuove difficoltà logistiche potrebbero indurre molti giovani a rinunciare agli studi, colpendo una professione – quella infermieristica – già oggi in forte sofferenza.Mentre la Regione Toscana prosegue con logiche centralistiche e tagli ai servizi, altre regioni come la Liguria scelgono una strada diversa: il mantenimento delle sedi decentrate, come dimostra l'esperienza di La Spezia, dove l'Università di Genova continua a investire in formazione sanitaria diffusa. Una scelta che valorizza i territori e garantisce pari opportunità a tutti gli studenti. Fratelli d'Italia Carrara chiede chiarezza e un'assunzione di responsabilità da parte della Regione Toscana.
Preoccupa il silenzio dell'assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini, che non è ancora intervenuto pubblicamente sulla vicenda né ha preso posizione in difesa delle sedi decentrate e del diritto allo studio nei territori periferici. La Toscana non può essere solo Firenze, Pisa e Siena. O siamo una regione dei territori, oppure saremo una regione sempre più a due velocità.
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«Sicurezza e legalità – dichiarano i rappresentanti di Fratelli d'Italia – sono le basi imprescindibili per il futuro delle nostre città. Continueremo a sostenere l'azione delle forze dell'ordine e a farci portavoce delle esigenze dei cittadini"
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Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa torna a chiedere con forza la riapertura della fontanella Evam, chiusa ormai da anni, nonostante le oltre 700 firme raccolte nel 2024 da cittadini e cittadine massesi che ne sollecitavano il ripristino. "Il Comune ha a disposizione dieci milioni di euro di avanzo di bilancio – dichiara Elisa Giovannelli, rappresentante del Gruppo – eppure, ancora una volta, il sindaco non ha previsto un solo euro per rispondere a una richiesta concreta e sentita da tantissime persone. L'acqua è un bene comune e la fontanella Evam rappresentava un punto di riferimento per chi desiderava approvvigionarsi di acqua sorgiva, pura e gratuita"."Da sette anni questa amministrazione ignora totalmente la questione – prosegue Giovannelli – mentre nel frattempo tutte le fontane pubbliche sono state chiuse, tranne quella di San Carlo, dove si formano file lunghissime, soprattutto in estate, quando il getto si riduce per la siccità"."La possibilità di prelevare acqua dalle fontanelle – conclude – non è solo una tradizione massese da tutelare, ma ribadiamo anche un gesto ecologico che riduce l'uso della plastica e un aiuto economico per tante famiglie. Ci rivolgiamo direttamente al primo cittadino: intende destinare almeno una piccola parte dell'avanzo per riaprire la fontanella dell'Evam o, in alternativa, installarne una nuova nei pressi dello stabilimento?"
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