Politica
Sospetto conflitto di interessi: Benedetti segnala Asmiu per il caso Borghetti
L’aveva annunciato alcuni giorni fa e ha dato seguito alle sue parole: Stefano Benedetti, presidente dell’associazione Massa Città Nuova ha segnalato alla Procura della Repubblica, ad A.N.A.C. Autorità…
Ambulatori medici solo a Carrara, Avenza e Marina: il consigliere Pd Nicola Marchetti annuncia una mozione in consiglio comunale per riaprire anche quelli delle zone non periferiche
Il consigliere comunale PD Nicola Marchetti segnala, allarmato, un trend che sta creando problemi e apprensione in molti concittadini, soprattutto a quelli più fragili.“Nelle ultime settimane - dichiara…
Bilancio EVAM approvato dal consiglio comunale di Massa: i dubbi del Polo progressista e di sinistra
Il Polo progressista e di sinistra commenta l'approvazione del bilancio di EVAM:"L’approvazione del bilancio di EVAM avvenuta il 28 Maggio scorso ci ha preoccupato. Già da tempo abbiamo…
Viale della Repubblica a Massa completamente al buio da settimane: la critica del consigliere Zaccagna
Gravissima situazione di Viale della Repubblica, secondo il consigliere di Massa è un'altra cosa Ivo Zaccagna che segnala come la strada sia stata lasciata completamente al buio da…
"Boicottiamo quel cartello ipocrita": il gruppo Apuane Libere contesta il cartello che indica le montagne visibili dalla passeggiata del porto
Hanno definito "ipocrita" il cartello che riporta lo skyline delle Apuane viste dalla passeggiata sul molo ed hanno invitato a boicottare il cartello e la cerimonia di inaugurazione…
Semafori non funzionanti all'incrocio tra via Rossini e via Donizetti ai Ronchi di Massa: la critica di Patti per il nord
Patto per il Nord Massa-Carrara interviene sulla grave situazione creatasi a Massa in fondo a Viale della Repubblica, all'incrocio con Via Gioacchino Rossini e Via Gaetano Donizetti,…
Avenza vessata dalla Banda del tombino: il comitato Si R-esiste chiede interventi tempestivi
Il comitato Dai monti al mare con Avenza si R-esiste torna a parlare dei problemi di sicurezza di Avenza: "Avenza da mesi è sotto l’assedio notturno della cosiddetta…
Situazione del porto di Carrara poco chiara: l'intervento dell'onorevole Andrea Barabotti
"L'emendamento al DL Infrastrutture per il trasferimento del porto di Marina di Carrara all'Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale è una risposta politica a una richiesta…
Raccolta rifiuti inefficiente a Massa: Benedetti e Cagetti di Forza Italia criticano la gestione della presidente Borghetti
Parlano di un servizio raccolta rifiuti poco efficiente e della necessità di rimuovere dal suo incarico l’avvocato Sabrina Borghetti, attuale presidente di Asmiu, la partecipata del comune di…
Verde urbano- il progetto Caravella tradisce la cultura del verde e la sostenibilità ambientale: le riflessioni di associazione Arca
“L’abbattimento di un pino all’interno del complesso sportivo "La Caravella" – avvenuto in piena stagione di nidificazione, in violazione delle normative ISPRA e LIPU – è solo l’ultimo…
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Il gruppo consiliare della Lega condanna fermamente questo atto di violenza inaudita e inaccettabile che viola il principio del rispetto delle istituzioni e del confronto democratico ed esprime pieno supporto a Filippo Frugoli, ribadendo la propria posizione di ferma condanna contro ogni forma di violenza e intimidazione.
L'episodio è stato un grave attacco non solo alla persona di Frugoli, ma anche a tutti coloro che credono nel dialogo e nel confronto civile come mezzi per superare le divergenze politiche. La violenza non può e non deve mai essere tollerata, indipendentemente dalle circostanze.
Per tali ragioni ci si aspetta dal Partito Democratico una netta condanna dell’accaduto, nonchè le dimissioni e l’espulsione del consigliere Alberti dal partito: in caso contrario sarà chiaro che il PD giustifica la violenza.
AncheElena Meini della Lega ha manifestato condanna del gesto di Alberti e solidarietà a Frugoli:"Desideriamo innanzitutto esprimere la nostra totale solidarietà a Filippo Frugoli, Consigliere comunale della Lega a Massa, vittima, come lui stesso ha raccontato, di un'aggressione da parte di un esponente del Pd, al termine del Consiglio comunale di Massa-afferma Elena Meini, Capogruppo in Consiglio regionale della Lega, anche a nome dei suoi colleghi Consiglieri." "Un fatto molto grave che merita provvedimenti immediati, come le dimissioni dell'autore dell'insano gesto-prosegue l'esponente leghista." "Invece che confrontarsi dialetticamente e civilmente, il rappresentante dei democratici ha ritenuto, invece, di assalire verbalmente ed anche fisicamente il nostro rappresentante-precisa Meini." "Ci aspettiamo, da parte del Pd, una netta censura nei confronti di chi si è reso artefice di questo sconsiderato atto-conclude il Consigliere."
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E' stato notificato al comune di Carrara un ricorso al Tar da parte delle ditte Guglielmo Vennai spa, Fantiscritti Marmi srl, Bocca Canalgrande srl, in persona del legale rappresentante Erich Lucchetti, e da parte di Eta Escavazione Tagliata Alta, in persona del legale rappresentante Michele Galeotti, contro quanto previsto dall'articolo 21 del regolamento comunale degli agri marmiferi. Le ditte, che al momento della firma della concessione e del rinnovo del periodo transitorio si sono impegnate nel progetto di recupero dell'ex mercato coperto di Avenza, contestano ora l'iter individuato per la sua realizzazione."Questo ricorso testimonia molto bene un sentire comune ad alcuni industriali del lapideo che evidentemente vorrebbero la piena disponibilità di usufruire di un bene della collettività come il marmo delle nostre montagne senza però restituire nulla in cambio – dice il sindaco di Carrara Serena Arrighi - E' passato ormai quasi un anno da quando queste ditte si sono impegnate formalmente nel realizzare un progetto, quello del recupero dell'ex mercato coperto di Avenza, che comporterebbe importanti ricadute per tutta la nostra città e i suoi abitanti. Un progetto sul quale le ditte sono chiamate a investire, si badi bene, non per buona volontà, ma perché in cambio hanno ottenuto precise garanzie su tempi e modi di coltivazione degli agri marmiferi comunali. Adesso che sono chiamate a fare la loro parte per la città, adesso che hanno l'occasione di contribuire al benessere della collettività, queste ditte hanno deciso di presentare un ricorso che come primo effetto potrebbe ottenere il fermo, e conseguenti ritardi, nella realizzazione del progetto. Questo ricorso testimonia però anche come, nonostante i tavoli, le discussioni e i continui confronti portati avanti in questi anni, per certi imprenditori sia inconcepibile il concetto stesso di restituzione delle ricchezze accumulate sfruttando un bene pubblico alla collettività a cui questo bene appartiene. Il comune, ovviamente, si opporrà in ogni sede non solo a questo genere di ricorsi, ma a questo modo di pensare e di agire.
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La sezione Giuseppe Mazzini del Partito Repubblicano di Massa ha fatto un'analisi del piano strutturale di Massa: "È stato avviato in questi giorni dal sindaco Persiani il percorso partecipativo per la formazione del nuovo Piano strutturale di Massa. Riteniamo che un documento del genere debba innanzitutto proporre alla cittadinanza un'idea di città, un progetto di una prospettiva di cambiamento radicale della situazione in cui oggi versa la nostra città. Leggendo il documento tale idea di città non viene fuori. Sono innumerevoli i punti in cui si dice che si può fare una cosa o l'altra senza mai prendere una posizione precisa. Secondo noi è un modo di affrontare i problemi che fa nascere il sospetto che in realtà si vogliono mantenere le mani libere per poter poi fare ciò che non è politicamente dichiarabile in un documento da sottoporre alla valutazione della cittadinanza. Nel documento si parla di vocazione del territorio ma non si capisce in che cosa consista questa vocazione. Inoltre, manca l'individuazione di quali elementi di carattere generale possono servire come punti di orientamento delle linee di intervento che l'Amministrazione dovrebbe mettere in atto per realizzare un Piano strutturale in grado di invertire la tendenza al decadimento di tutto il territorio massese. I repubblicani massesi credono che questi elementi di carattere generale siano sostanzialmente quattro: la salute, il lavoro, le infrastrutture, lo stato di decadimento del centro storico. La salute perché se fosse stato realizzato il tanto richiesto registro dei tumori molto probabilmente avremmo oggi la consapevolezza di essere di fronte ad una situazione allarmante e pericolosa legata alla presenza di aree fortemente inquinate, aree che tra l'altro condizionano anche la possibilità di investimenti e quindi l'aspetto economico. La bonifica di queste aree costituisce quindi una priorità irrinunciabile. A fianco delle bonifiche occorre anche ridisegnare la geografia delle strutture sanitarie presenti sul territorio comunale a partire dalla Casa della Salute in modo da fornire ai cittadini concrete possibilità di salvaguardare la loro salute. Il lavoro perché territorio massese è in Toscana l'area economicamente più depressa. Affrontare il problema del lavoro vuol dire fare uno sforzo per individuare quelle che sono state chiamate vocazioni del territorio e trovare gli strumenti per valorizzare tali vocazioni che secondo noi sono le attività produttive del secondario per l'area industriale, il turismo balneare a carattere familiare per la zona del litorale, con tutto il problema legato all'erosione, le attività agricole e il turismo montano per la zona collinare e montana. Le infrastrutture perché pensiamo che le loro caratteristiche pesino enormemente in negativo sul territorio massese con trasporti pubblici quasi inutilizzabili, con vie di comunicazione che rendono al limite del vivibile la qualità della vita in alcune zone della città, insufficienti per favorire il rilancio economico territoriale e per contrastare il fenomeno dello spopolamento nelle zone montane. Il centro storico che dovrebbe essere il cuore pulsante del comune e invece è una zona degradata dal punto di vista urbanistico e della pulizia, abbandonata dalle attività commerciali, senza opportunità per iniziative di carattere culturale e di confronto con la cittadinanza.Un'idea di città dovrebbe suggerire gli strumenti progettuali da prendere per far sì che le vocazioni diventino opportunità concrete di sviluppo per il territorio. Tutto questo manca nel piano strutturale messo a disposizione della cittadinanza. I repubblicani massesi elaboreranno le loro proposte su ciascuno di questi punti e le metteranno a disposizione di tutti i cittadini, dell'Amministrazione e delle forze politiche dell'opposizione che fino ad oggi non hanno fatto sentire la loro voce in modo chiaro e incisivo, cercando con tali forze se si renderanno disponibili anche forme di coordinamento che purtroppo oggi mancano".
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Sarebbero duecento, secondo i consiglieri del Pd di Massa Stefano Alberti, Gabriele Carioli e Enzo Romolo Ricci, i bambini che non hanno potuto beneficiare del servizio comunale dei centri estivi. Per questo motivo i tre consiglieri dell’opposizione hanno rivolto un’interpellanza all’amministrazione massese per verificare se tra coloro che sono rimasti esclusi non ci siano situazioni di fragilità sociale o con disabilità; per capire come mai non si è provveduto ad attivare qualche centro estivo in più per rispondere e soddisfare adeguatamente la domanda e perché si sono concentrati in pochi plessi i sette centri estivi non valutando invece una distribuzione più articolata volta ad una copertura territoriale più ampia e a coprire adeguatamente l'ambito territoriale delle storiche 5 circoscrizione in cui era suddiviso il territorio comunale.
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I paracarri in via Capaccola ostacolano il passaggio dei mezzi di soccorso: il gruppo consigliare del Partito Democratico ha presentato un’interpellanza con risposta in aula, precisando che “ nei mesi passati è stata segnalata la presenza di paracarri in via Capaccola che creano seri problemi per il passaggio dei mezzi di soccorso. - Nonostante le segnalazioni precedenti, la situazione non è stata ancora risolta, mettendo a rischio la sicurezza dei residenti. I paracarri in questione – proseguono i consiglieri piddini - continuano a rappresentare un pericolo per la sicurezza pubblica, impedendo interventi tempestivi da parte delle squadre di soccorso in caso di emergenze” E chiedono di sapere quali azioni sono state intraprese fino ad oggi per affrontare e risolvere la problematica: quali sono le ragioni per cui i paracarri non sono stati ancora rimossi, nonostante le segnalazioni precedenti e qual è il piano d'azione previsto per rimuoverli. Infine il gruppo PD chiede “se sono state valutate e attuate soluzioni alternative per garantire temporaneamente il passaggio dei mezzi di soccorso fino alla rimozione definitiva dei paracarri”.
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Il 6 agosto scade il termine per iscriversi all'AIbo degli educatori e chi esercita la professione ai sensi della legge 55 del 15 Aprile 2024, e non risulta iscritto al relativo albo, può essere perseguibile penalmente per esercizio abusivo della professione. Il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha definito la cosa preoccupante e si è rivolto al sindaco Serena Arrighi e al Presidente di Nausicaa Antonio Valenti per sapere se sono al corrente di tale scadenza e se hanno informato il personale, evidenziando che la tempistica prevista per l’iscrizione all’Albo è troppo ravvicinata e potrebbe compromettere la continuità e la qualità dei servizi per l’infanzia. “Chiedo inoltre – ha detto Bernardi - se gli educatori della Co&So che gestisce lo spazio gioco per bambini e famiglie alla Padula siano già in regola con l'iscrizione e se le educatrici degli asili nido dipendenti dell’ amministrazione comunale si siano già iscritte all’Albo perché sembrerebbe che nessuno sia al corrente dell’adempimento. Sappiamo infatti quanto sia importante riconoscere la professionalità e la competenza di chi lavora in quei settori, tuttavia, la necessità di intervenire per fare in modo che i servizi siano salvaguardati senza nulla togliere al riconoscimento della qualità della professione è più urgente. Chiedo quindi quanti educatori siano iscritti ai Centri estivi comunali gestiti da Nausicaa, a cui l’Amministrazione ha affidato l’incarico per il triennio 2024-2026 gli educatori per i 454 . A questo proposito ricordiamo che l’iscrizione all’Albo è obbligatoria anche a tutela dei minori che frequentano la scuola dell’infanzia ‘Perticata’ e ‘Andersen’, la scuola primaria ‘Nardi’, la scuola primaria ‘Paradiso A’ e la scuola primaria ‘Paradiso B’ . Come consigliere comunale ho la responsabilità di accertare che questa informazione sia stata comunicata, perché pare che invece nessuno sia stato informato o solo pochi ne siano al corrente . A partire dall’entrata in vigore della legge 55/2024 ( l’8 maggio), per le imprese che hanno appalti con gli enti pubblici vige l’obbligo di verificare i requisiti dei propri collaboratori, esattamente come accade per assistenti sociali, infermieri, fisioterapisti o medici. Ovviamente, dal momento che l’obbligo di iscrizione e di formazione ricade sul professionista e non sull’organizzazione, l’organizzazione si limiterà a prendere i provvedimenti previsti dalla legge nei confronti di professionisti che risultino non iscritti, ovvero sospesi o radiati dall’Albo. La preoccupazione del sottoscritto è che una disposizione “non condivisa” nelle opportune sedi istituzionali, potrebbe mettere in grave difficoltà il comune e Nausicaa nel reclutamento del personale, con il serio rischio di mettere in discussione i servizi in essere e l’avvio delle attività dei servizi educativi a settembre, fino a paralizzare il servizio essenziale erogato dalla partecipata del comune a sostegno dei bambini e delle bambine a scuola e a domicilio che potrebbe creare una grande confusione per gli operatori di questi servizi”.
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Durante l'audizione voluta dalla Commissione Parlamentare che si è tenuta nella Prefettura di Massa Carrara, Cisl e Filca Cisl hanno voluto fare un puntuale riscontro di alcuni aspetti già evidenziati nella commissione di Roma in pieno cluster di morti sul lavoro - circa 15 in 10 anni soprattutto alle cave, nei laboratori al piano ma anche nella logistica del marmo (deposito e porto . “Ci siano limitati a questo – hanno detto il segretario provinciale Andrea Figaia e Lorenzo Sichea della Filca Cisl - evidenziando come ispezioni continue e formazione serrata abbiano contribuito alla cessazione di questi terribili accadimenti. Sulla patente a punti abbiamo evidenziato che ancora non è pervenuta anche se c'è una discussione in Parlamento. Il fatto che non piaccia agli altri sindacati ed anche ai 'padroni' ci motiva ancora di più nel proseguire su questa strada. Riguardo alla formazione, indubbiamente, la spinta della Regione è stata forte e sostanziale. Occorre far ripartire la Cava Scuola, anche se, oggi, il problema è il 'mismatch', cioè i nostri ragazzi non amano certe tipologie di lavoro, anche se ben retribuito. Questo è davvero un grosso problema. Su ispezioni e controlli, il modello 'Prato' di Enrico Rossi funzionò: vennero assunti cinque tecnici con specializzazione. Bisogna continuare con le ispezioni, senza se e senza ma. Riguardo alla proposta di Cisl su un protocollo di intesa sicurezza sul lavoro di bacino - modello porti, dobbiamo dire che nessuno lo vuol fare, chissà perché. Sarebbe utilissimo per evitare responsabili sicurezza in cava e cavette diciamo 'familiari'. Anche la proposta Cisl dpr 77/2011 e art. 7 dpr 81/08 sicurezza sul lavoro in 'ambienti confinati' è sembrata non pervenuta: pare vadano bene solo i modelli sicurezza che vanno di moda. I controlli del comune sono pochi, per quanto di competenza e comunque con una 'pianta organica' da riempire e rendere adeguata alla mole di lavoro in essere. L’ex procuratore Giubilaro ha sollecitato la costituzione di un gruppo Ispettivo Interforze coordinato dal prefetto. Vorremmo essere coinvolti di più come OoSs. Riguardo al contingentamento: al tempo ci credevamo ancora. La lunga stagione della legge 35, Pabe ecc. ha tolto ogni dubbio. Rilanciamo l'idea del legare la escavazione ad un numero corrispondente di addetti. In Garfagnana c’è esperienza in tal senso. Sulle cosiddette macchinette filo diamantato e perline "assassine", la rapida sostituzione delle vecchie macchinette con le nuove potrebbe avere creato condizioni nuove di lavoro, diminuendolo, ma, ad oggi, il problema non si è ripresentato. Sul distretto lapideo veniva chiesta la ricostituzione che poi è avvenuta ma con nessuna concretizzazione. Al momento non 'esiste'. Utile ricostituirlo con compiti sulla sicurezza nel marmo. L’idea di un consorzio del marmo è proposta rivoluzionaria mai attuata. Si chiede una organizzazione consortile delle escavazioni e vendite di materiale lapideo. Insomma poco è stato fatto. Contro il fatalismo carrarino non bisogna fermarsi nel chiedere continuamente ispezioni e formazione ma anche a confrontarsi sui temi in essere compresi quelli proposti dalla Cisl e dalla Filca Cisl”.
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Lo storico massese Franco Frediani lancia una proposta all'amministrazione di Massa: "In attesa del grande parcheggio interrato nell'area ex Intendenza di Finanza, che risolverebbe l'annoso problema dei parcheggi in centro città e consentirebbe di eliminare i 14 stalli di piazza Cesario Fellini, perché non piantare due/tre alberi ad alto fusto nel marciapiede che delimita la piazzetta? Sarebbe sufficiente fare lo scavo necessario non essendoci bisogno di alcun altro tipo di intervento. La piazzetta non potrebbe che trarne giovamento e un minimo di dignità".
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Lucio Battisti protestava accorato che non fosse Francesca, qualcuno invece ha stabilito, senza sospiri e singhiozzi, che Pier Luigi Bersani non fosse un artista. I lettori che seguono queste mie contorte elucubrazioni spero avranno la pazienza di seguire il ragionamento, fino all’ultima capriola. Chi è Bersani? Politico di professione, ha seguito il cursus honorum abituale del gregario di gran lusso, comprendente incarichi di partito e nomine a ministro. Fino alle politiche del 2013. Quando partecipò come candidato al ruolo di Presidente del Consiglio per il centro-sinistra, vinse di stretta misura ottenendo la maggioranza alla Camera, non al Senato, e vide salire l’astro del M5S di Grillo e Casaleggio. In pieno scrutinio mise le mani avanti, e valutando quello che sarà il risultato, spiegò che se non si garantisce governabilità, le elezioni non son state vinte. Fu serietà? Paura di non farcela? Voleva vincere facile “giocando di tacco”? Ma non come Ghino… Fatto sta che rimise il mandato al PdR Napolitano, compagno di partito nel vecchio PCI, e dette il via all’astro Renzi, che prima rassicurò il sostituto di Bersani, Enrico Letta, altro sconfitto di lusso per tendenza, e poi se lo pappò come fa una tigre con un passerotto, con tutte le penne.
Da allora, fra sportellate con Renzi e battute in romagnolo, nulla ha fatto d’eclatante. È rimasto un’incompiuta, non essendo riuscito a coronare il sogno di Palazzo Chigi cullato in quella campagna elettorale del 2013. Ha comunque la sua autorevolezza, e pertanto all’alba di quella che potrebbe considerarsi “era Vannacci”, non per i risultati – almeno finora atteso che è appena entrato in Parlamento – ma perché ha monopolizzato la discussione di tutti i media, traendone intelligentemente vantaggio, alle domande rivoltegli dall’inclito e colto pubblico di parte, il Pier Luigi è uscito allo scoperto.Mostrando un pizzico di disprezzo per il generale non appartenente al suo mondo della politica, e sostanzialmente sottovalutandone le capacità di assorbire colpi, ribattere e raccoglier suffragi, non ha trovato di meglio che lanciargli un epiteto di per sé un po’ cafone. La stessa Lilli Gruber – notoriamente schieratissima – fece notare che così si autorizzava il turpiloquio nel dibattito politico, riferendosi all’avversario. In effetti lo seguì De Luca di Salerno, nei confronti dell’attuale PdC. Ma questa è un’altra storia. Bersani ripeté in più occasioni il concetto, che sostanzialmente si può sintetizzare nella libertà – qualora si ritenga che ciò che qualcuno ha detto siano delle coglionate – di insultare coerentemente. Non era la sua un’esternazione off records, non aveva detto altro non riuscendo ad essere compreso o a farsi capire. Per lui Vannacci diceva coglionate, per cui era evidente che meritasse appellativo a tono.
S’è beccato la querela, e del resto non vedo perché non dovesse presentarla un cittadino che non appartiene al mondo della politica, che da una parte di questa è ritenuto un parvenu, un estraneo, uno che dà fastidio per il solo fatto di volersi proporre non attendendo d’essere chiamato. Non essendo legato da nessuna frequentazione nei “corridoi dei passi perduti”, dove per garbo istituzionale si evita di scambiarsi querele e richieste di danni, non trovo motivi perché ci si debba tenere certi insulti pubblici, per giunta a mezzo stampa. A parte la sfiducia nella magistratura e la paura che si potesse incappare in qualche sostituto procuratore creativo, magari pronto a interpretare le norme a senso unico, de-volgarizzando epiteto da sempre ritenuto offensivo, a vocabolo colloquiale fra vecchi amici che non si offendono per così poco.Bene, la Procura di Ravenna ha stabilito che d’insulto si trattasse, e che Bersani verrebbe condannato per diffamazione aggravata, a meno che non si opponga e vada in giudizio, imputato del citato reato. Nel qual caso potrebbe anche essere assolto. Con l’assoluzione però verrebbe introdotto il principio che, se a insindacabile giudizio di Bersani, o di un politico, o – perché no? – di giornalista schierato, un libro contiene fesserie, l’autore possa da loro essere definito “fesso”. Se invece sono proprio coglionate (sempre a loro giudizio), l’autore è un “coglione”.Ora, per carità, non esprimo voti affinché Bersani sia o meno condannato, e a dirla proprio tutta non m’interessa se lo sarà o no. Rimane che le stesse cose potesse dirle in modo più elegante e pacato, avendone le capacità e la cultura. Invece punto l’attenzione sul messaggio di quel sostituto procuratore di Ravenna.Bersani non è un artista. Ove lo fosse stato, come accaduto a Fedez, rappers e trappers, piccoli e grandi, sarebbe stato scusato, in nome delle arti protette dalle Muse Clio e Euterpe.
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