Politica
Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

"Solidarietà e vicinanza alle forze dell'ordine accusate di razzismo dal Consiglio Europeo": la posizione di Amorese, Guidi e Tenerani di FdI
"Le recenti dichiarazioni del Consiglio Europeo sulle forze dell'ordine italiane accusate di razzismo sono ingiuste e non riflettono la realtà, per questo vogliamo esprimere vicinanza e solidarietà -…

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Sono cominciati da alcuni giorni i lavori di adeguamento e ammodernamento del palazzetto dello sport di Avenza. Grazie a un investimento da circa 300mila euro da parte dell'amministrazione comunale l'impianto di via Giovan Pietro subirà un importante restyling che ne permetterà la completa apertura a pubblico e sportivi.I lavori previsti interesseranno l'impianto nel suo complesso e si protrarranno per alcuni mesi. Il progetto prevede di intervenire su tutto il blocco spogliatoi, migliorandone la distribuzione interna e superando alcune criticità. Si tratterà di una ristrutturazione che interesserà anche la parte impiantistica, il riscaldamento e poi ancora la parte idrico-sanitaria, l' impianto elettrico e prevederà l'installazione del sistema di estrazione aria nei lservizi igienici e nelle docce. Altri interventi saranno poi effettuati per superare alcune criticità sulle aree esterne, sulle gradinate delle tribune e, in generale, per migliorarne l'accessibilità."Una volta conclusi questi interventi – spiega l'assessore allo Sport Lara Benfatto – il palazzetto di Avenza migliorerà in ogni suo aspetto e potrà tornare a essere quell'impianto centrale e importantissimo che è sempre stato per tutto il nostro territorio. I lavori previsti non riguardano solo l'adeguamento alle norme antisismiche e antincendio, ma serviranno anche per rendere l'impianto in linea con quelle che sono le indicazioni del Coni sia dal punto di vista sportivo che per l'accessibilità degli spettatori. Ancora qualche mese e poi in via Giovan Pietro tutta Carrara riavrà una struttura polivalente e funzionale tanto per tutta l'attività sportiva, sia agonistica che non, quanto per quella scolastica. Il cantiere è ormai già entrato nel vivo e sta procedendo secondo i tempi prestabiliti, tuttavia, alla ripresa dell'attività agonistica delle squadre che solitamente lì si allenano non sarà ancora pronto. Per evitare problemi alle varie società e ai loro tesserati abbiamo comunque già individuato delle soluzioni temporanee che consentiranno loro di proseguire le proprie attività".
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Come Comitato Ugo Pisa abbiamo preso parte al primo appuntamento del percorso partecipativo sul piano strutturale sia come associazioni sia come singoli cittadini. Ci sembra quindi doveroso condividere le nostre impressioni.Siamo assolutamente soddisfatti del fatto che un percorso del genere sia stato avviato nella nostra città e che la sala della Villa della Rinchiostra abbia visto la partecipazione di molte cittadine e cittadini. Questo viene a dimostrazione che la città ha voglia di discutere e di dare il proprio contributo allo sviluppo del proprio territorio. Siamo ancora più soddisfatti per le proposte che sono uscite da quei tavoli: verde urbano, trasporti pubblici elettrici, servizi navetta verso i paesi di montagna, servizi diffusi nel centro città (la cosiddetta "città 15 minuti", cioè quella in cui in meno di 15 minuti è possibile accedere a piedi o in bicicletta ai servizi essenziali: medico, scuola, negozi, posta...), sostegno ai negozi di vicinato, ampliamento della ztl. Tutti temi a noi cari e che riteniamo siano necessari per il futuro di una città che sia sostenibile,resiliente ed a misura di persona. Ovviamente non possiamo non sottolineare anche qualche aspetto che andrebbe rivisto anche per gli appuntamenti successivi:
- lo svolgimento di questo percorso in periodo estivo e con tempi così stretti non favorisce molto la partecipazione.
- la mancata presentazione preventiva del piano strutturale in modo da poter fornire più strumenti ai presenti.
Ci ha un poco spiazzato la dichiarazione dei tecnici presenti secondo i quali le proposte che usciranno da questo percorso verranno comunque filtrate dalla parte politica anche perché non è stato illustrato il tipo di verifica/accoglimento che la politica andrà a fare. Per questo, allora, ci rivolgiamo ai nostri amministratori e chiediamo loro che questo filtro abbia delle maglie molto larghe, che la volontà della cittadinanza abbia un peso preminente sulle scelte politiche e che l'eventuale rigetto di una proposta sia adeguatamente motivato. Da parte nostra ci impegniamo ad essere presenti a tutti i tavoli e a registrare via via le proposte che usciranno e a riproporle all'amministrazione in ogni occasione utile. Qualora venissero immotivatamente respinte.
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Come Europa Verde, parte del progetto Alleanza VERDI Sinistra, non siamo riusciti ad eleggere un nostro rappresentante in consiglio comunale a Massa, causa il non successo della coalizione di Centro Sinistra che appoggiammo.Come Europa Verde, parte del progetto Alleanza VERDI Sinistra, non siamo presenti con un nostro rappresentante in consiglio comunale a Massa: la coalizione di centro sinistra che appoggiammo ha avuto il consenso di una buona parte della cittadinanza, ma non sufficiente ad ottenere il ruolo di amministratori della città. Ciò ci permette di osservare, da esterni, cosa accade, e il non subire l'assillo del rispetto degli ordini del giorno ci permette di valutare, da esterni, il quadro generale della qualità di questa maggioranza di governo nel comune. Dire che tutto è sbagliato sarebbe un modo poco serio di valutare l'operato e i metodi che vengono attuati per acquisire il consenso da parte dei consiglieri comunali.
In passato abbiamo fatto parte di compagini di governo cittadino e non ci siamo mai sentiti in obbligo di essere ossequienti quando alcuni atti non riscuotevano il nostro consenso. La ragion di schieramento l'abbiamo osservata, ma solo quando il nostro dissenso era blando. In presenza di atti da noi non condivisi non abbiamo fatto mancare le critiche, anche pubbliche, se era necessario secondo la nostra opinione. Ecco dunque che siamo assolutamente attoniti nel vedere la compagine di maggioranza muta di fronte a troppo azioni, sia di merito sia di metodo. Le stesse componenti che si erano sino al 2022 definite indisponibili a cedere di fronte ad atti lesivi del dibattito democratico, o della manomissione del territorio, nel momento della loro elezione e immissione in ruolo di vertice, tacciono incredibilmente passive. Si usa l'ossimoro "silenzio assordante" delle componenti che si autodefiniscono democratiche. La vicenda della censura subita dalla consigliera Dell'Ertole è un elemento che dovrebbe far agire proprio queste forze al fine di dimostrare che non sono state acquistate insieme al loro silenzio. Ce ne rammarichiamo proprio perché abbiamo un rispetto profondo per chi si impegna, alla propria maniera, con le proprie convinzioni, a gestire al meglio questo territorio, anche quando la nostra opinione è diametralmente opposta, come nel progetto dell'Ugo Pisa o del Parco degli Ulivi. Ancor di più ci preoccupa la mancanza di moderazione per la quale richiamare chi dovrebbe essere il garante dei lavori di consiglio che, invece, appare compiaciuto dal temporaneo ruolo di censore e giocoliere degli switch che permettono di azzerare l'audio di un microfono.Il quadro è estremamente preoccupante, i segnali ci fanno pensare a un sistema antidemocratico, mancante delle imprescindibili azioni di trasparenza a cui ci si dovrebbe attenere. Speriamo non sia così e che nei prossimi mesi si possa notare un cambiamento nei modi, segnale di capacità di confronto e di ascolto delle critiche e delle diverse opinioni.
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Prosegue fino al 21 luglio, la Festa de l'Unità di Bonascola a Carrara, che ospiterà una serie di eventi che affronteranno tematiche di grande rilevanza sociale e politica. L'iniziativa è organizzata dai Giovani Democratici di Massa-Carrara con l'intento di stimolare il dibattito e la riflessione su argomenti di attualità. Ecco una panoramica degli appuntamenti in programma.
Giovedì 18 luglio: "C'è ancora domani - Violenza di genere e responsabilizzazione"
La serata del 18 luglio sarà dedicata alla discussione sulla violenza di genere e le misure di responsabilizzazione. Tra i relatori principali figurano la dottoressa Chiara Fabbro, psicologa del Centro Antiviolenza D.U.N.A., e la dottoressa Barbara Vatteroni, psicologa e psicoterapeuta per CUAV. Il dibattito vedrà la partecipazione di diverse personalità impegnate nel contrasto alla violenza di genere: Roberta Crudeli, vicesindaco e assessore al Sociale del comune di Carrara, Francesca Menconi, responsabile del Centro Antiviolenza "Donna chiama Donna" del comune di Carrara. Cataldo Scavuzzo, presidente del Progetto Uomini Responsabili (PUR) per CUAV, Laura Del Mancino, avvocato e presidente dell'Associazione A.R.Pa. CAV D.U.N.A.La serata sarà moderata da Alessandro Bronzini, delegato Politiche sociali e welfare del PD Massa-Carrara e segretario dei Giovani Democratici della Lunigiana, insieme a Francesca Vitaloni, rappresentante dei Giovani Democratici di Carrara.
Venerdì 19 luglio: "Sul colle più alto": la Festa ospiterà la presentazione del libro "Sul colle più alto" di Valdo Spini, che esplora l'elezione del Presidente della Repubblica dalle origini ad oggi. L'introduzione sarà curata da Elena Mosti, delegata per le memorie e l'istruzione del PD Massa-Carrara. Questo incontro rappresenta un'occasione per riflettere sul ruolo istituzionale del Presidente della Repubblica e sul processo elettorale che lo caratterizza.
Sabato 20 luglio: "Come farfalle nella ragnatela" e "Essere l'unico 'partito": Alle ore 19:00, la presentazione del libro "Come farfalle nella ragnatela" di Lara Ghiglione e Vanessa Isoppo, che racconta storie di ordinaria violenza digitale sulle donne. L'incontro sarà introdotto da Benedetta Muracchioli, consigliera del PD Provincia di Massa e Carrara, e da Ivana Bertonelli, portavoce Donne Democratiche Massa-Carrara. La moderazione sarà affidata a Beppe Mecconi. Alle 21:30, si terrà un dibattito sul tema "Essere l'unico 'partito' - Tradizione obsoleta o innovazione contemporanea?", coordinato da Nicola Abruzzese, residente del PD Massa-Carrara. Parteciperanno Elisabetta Sordi, Segretaria del PD Massa-Carrara, Giacomo Bugliani, Consigliere del PD Regione Toscana, Stefania Lio, Vicesegretaria del PD Toscana, e Marco Simiani, Deputato. La Festa de l'Unità a Bonascola si presenta come un'importante occasione di confronto e approfondimento su temi di grande attualità e rilevanza sociale. Gli interventi di esperti e rappresentanti istituzionali offriranno ai partecipanti spunti di riflessione e dibattito, contribuendo a promuovere una maggiore consapevolezza e partecipazione civile.
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Non le manda a dire, il consigliere Massimiliano Bernardi al segretario del Pd di Bonascola Riccardo Pecchia che ha espresso un giudizio su di lui ed ha rilanciato con una frecciata pesantissima nei confronti dello stesso Pecchia: “Prima di aprire la bocca sul “ moralmente corretto che a lui non è mai piaciuto perché ognuno ha il suo stile ” riferito a me – ha detto Bernardi - dovrebbe restituire ai cittadini quel bel malloppo di 25 mila euro di gettoni presenza che erano stati erogati circa 10 anni fa per errore, cosa che io ho fatto subito e lui ancora no . In molti sono rimasti stupiti della sua elezione a segretario del Circolo di Bonascola proprio per il comportamento adottato nei confronti del comune con il beneplacito della Arrighi che, sulla questione prima aveva dichiarato guerra a chi non aveva pagato, per poi tacere a difesa degli amici”. Bernardi poi è tornato sulla questione dei dossi dissuasori della velocità non presenti a Bonascola ed ha spiegato: “ Come consigliere comunale dell’ opposizione, riporto le istanze che arrivano dai residenti che, sulla sicurezza hanno, già chiesto interventi all’amministrazione, senza essere ascoltati. Va da sé che i dossi per evitare incidenti, non vanno d’accordo con le gare ciclistiche ma se, come ha sostenuto la consigliera PD Silvia Barghini, le gare ciclistiche si possono fare anche in presenza di dossi, perché tutto questo nervosismo? Alcune donne che seguono una colonia di gatti tra l’altro , per far toccare con mano la pericolosità della strada, avevano persino portato al vicesindaco Roberta Crudeli una gatta morta schiacciata da un auto , dopodiché la gatta è stata seppellita e tutto è rimasto come prima”. Bernardi ha ribadito la sua lunga militanza politica fatta di 14 anni da assessore e 13 da consigliere comunale, ricordando sia i tempi di Rifondazione Comunista e gli attuali da civico a sostegno del centro destra e invitando il Pd e lo stesso Pecchia a non rosicare ed ha ricordato ancora che: “Il Velo Club targato PD promuove il ciclismo come sport tra i giovani da oltre 60 anni e organizza un paio di gare ciclistiche l'anno: credo fermamente che stia cercando di frenare la posa in opera dei dissuasori per ovvi motivi. Rimane comunque una certezza che questa amministrazione ed il partito di maggioranza che la sostiene sono peggiori persino di quella dei 5 Stelle che era già stata deleteria e distruttiva per la città”.
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La consigliera Daniela Bennati e l’intero Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) esprimono la loro solidarietà alla Consigliera Dina Dell’Ertole per l’ennesimo episodio di aggressione verbale di cui ieri sera lei è stata la vittima in Consiglio Comunale. È evidente che siamo di fronte a un cambiamento del clima politico. Provare con sistematicità a silenziare le voci delle poche rappresentanze politiche che ancora tengono alta la bandiera della democratica opposizione è un segnale preoccupante che giunge sin dal governo nazionale. Atteggiamenti che si inaspriscono soprattutto quando è una donna a svolgere con dignità e competenza il proprio ruolo, provocando alterazioni in chi ancora non accetta culturalmente la parità donna/uomo. Ieri sera in seguito ai saluti del Segretario generale uscente, sostituito nel suo incarico, alla consigliera non è stato permesso di concludere il suo intervento interrotto dalla reazione del sindaco, incontrollata nei modi e nei contenuti. Non si è ben capito se indispettito dalle parole utilizzate per il saluto, quando il concetto ancora non era stato compiutamente espresso dalla consigliera, oppure dai numerosi interventi di commiato precedenti che, sia dalla minoranza che dalla maggioranza, si sono profusi ad esprimere soddisfazione e ringraziamenti per l’ottimo lavoro svolto dal Segretario nello svolgimento del suo lavoro all’interno del nostro comune.
Ovviamente il dubbio è stato suscitato, soprattutto dalla replica del Sindaco: chi e quali ragioni allora hanno determinato l’interruzione del rapporto fiduciario con il Segretario così precocemente?
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Lunedì 15 luglio nella sala conferenze di Nausicaa si è tenuto il primo incontro aperto alla cittadinanza per illustrare il nuovo piano dell'arenile e dei viali a mare. A descrivere gli obiettivi del piano e a rispondere alle domande di cittadini e associazioni c'erano l'assessore all'Urbanistica Moreno Lorenzini, il dirigente di settore Luca Amadei e il progettista incaricato Fabio Nardini. L'incontro è stato moderato dal garante dell'Informazione e della Partecipazione del comune Matteo Garzella.Il Piano Attuativo dell'arenile e dei viali a mare è un documento urbanistico chiamato a disciplinare una vasta fascia di territorio che a Marina di Carrara comprende non solo le spiagge che vanno dal porto fino al confine con la Liguria, ma anche i viali a mare, le pinete e la zona umida della Fossa Maestra. Poche settimane fa il consiglio comunale ha avviato l'iter verso l'approvazione definitiva fissando gli obiettivi e dando il via al procedimento della valutazione ambientale strategica per la formazione del piano. La redazione del nuovo piano si rende necessaria dato che il vecchio documento è stato dichiarato decaduto con l'approvazione, nel 2022, del Piano operativo comunale, bloccando di fatto qualsiasi nuovo intervento. Il nuovo piano dovrà inoltre andare a coordinarsi e a interagire con gli interventi già programmati o in fase di realizzazione sul litorale, come i vari lotti del waterfront, il rifacimento della Caravella o la ciclovia Tirrenica. «Questo nuovo Piano dell'Arenile – spiega Lorenzini – dovrà tenere conto di numerosi criteri ambientali e paesaggistici, ma dovrà anche fornire i giusti strumenti urbanistici per costruire la Marina di domani. La trasformazione che sta attraversando il nostro litorale è già evidente e passa da interventi importanti che sono già in corso come quello per la nuova passeggiata lungo la diga foranea, la riqualificazione di viale Colombo e il nuovo ingresso del porto e ancora il cantiere della Caravella, il restyling di parco Puccinelli, la realizzazione della ciclovia Tirrenica o la ripiantumazione della pineta davanti a Imm-CarraraFiere. Proprio in questi giorni, inoltre, l'Autorità di sistema portuale ha aperto il concorso di idee per il cosiddetto lotto 3 del Waterfront che interessa una vasta area di Marina che da via Rinchiosa arriva fino al mare e che prosegue poi fino alla rotonda Paradiso. Noi dobbiamo sostenere questo cambiamento e fare sì che sia funzionale a quelle che sono le necessità tanto della città di oggi che di quella di domani. Se quindi da un lato vogliamo che si torni a vedere il mare, dall'altro vogliamo lavorare per spostare la zona della movida più verso la costa prevedendo, per esempio, l'apertura di locali nella zona degli stabilimenti balneari o ancora la pedonalizzazione di una parte di strada, il tutto per favorire uno sviluppo organico e in chiave turistica di Marina".
Il Piano attuativo dell'Arenile dovrà ora essere redatto e approvato nei prossimi mesi e dovrà perseguire anche i cinque obiettivi che sono stati indicati nella delibera approvata dal consiglio, ovvero:
-
tutelare i valori ambientali e gli elementi patrimoniali della costa;
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rendere maggiormente fruibili e accessibili gli spazi, le attività e i servizi del litorale e del viale Vespucci;
-
accrescere la percezione del mare e degli elementi che caratterizzano il paesaggio;
-
migliorare la dotazione di spiagge e di servizi turistici per la balneazione e per la destagionalizzazione valorizzano i caratteri identitari e percettivi del territorio;
-
riqualificare il patrimonio edilizio esistente salvaguardando i caratteri tradizionali degli insediamenti costieri.
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Sono dieci le osservazioni che il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi ha fatto sul documento relativo al settore lapideo pubblicato dal Pd di Carrara. “Queste osservazioni – ha spiegato Bermnardi- muovono dal fatto che le affermazioni del documento del Partito Democratico , condivisibili o meno, sono sostanzialmente o soltanto affermazioni di principio alle quali non seguono, nemmeno in forma sintetica, le soluzioni ai problemi sollevati”. Ecco dunque il decalogo di Bernardi:
La salvaguardia della produzione e dell’occupazione vanno…inserite nella..cura del patrimonio ambientale.
E’ una affermazione che va in senso esattamente opposto ai numerosi documenti europei in base ai quali è l’ambiente che va inserito nelle altre politiche e non viceversa.
- La visione del settore lapideo (patrimonio universale (??) ) è ancorata a principi di sostenibilità che consentano di tutelare il territorio e generare ricadute economiche.
Affermazioni del tutto generiche e fuorvianti che lasciano intendere un territorio privo di tutela e l’insussistenza di ricadute economiche da parte del settore lapideo. Non è così.
Infatti in tema di tutela del territorio è opportuno ricordare che il PIT Piano Pasesaggistico Regionale (PIT-PPR), il Piano Regionale Cave (PRC) e i Piani Attuativi dei Bacini Estrattivi (PABE) costituiscono un corpo normativo posto a tutela del territorio.
In tema di ricadute economiche, a parte i proventi che derivano dal canone di concessione e dal contributo di estrazione, brilla l’assenza di qualsiasi ricognizione sulle importanti ricadute economiche del settore lapideo che invece esistono e sono quantificabili. Basta solo quantificare l’indotto generato sul territorio dalla filiera.
Quanto al tema della sostenibilità è palese l’ambiguità del riferimento e l’uso strumentale di tali principi per almeno tre buoni motivi: i) il primo, perché si omette di dire che PIT, PRC e PABE regolano l’esercizio dell’attività estrattive sulla base dei principi di sostenibilità (al riguardo basta leggere gli art. 1 e seguenti dei tre piani); ii) il secondo, perché è una contraddizione in termini accomunare la sostenibilità all’esercizio delle attività estrattive; iii) il terzo, perché la sostenibilità delle attività estrattive è già stata valutata e regolamentata dal PIT che riconosce la sostenibilità dell’escavazione entro determinate quantità (sostenibili), dal PRC che ha fissato le quantità (ventennali) entro le quali l’escavazione è sostenibile e dai PABE che hanno “distribuito” su base decennale queste quantità per ogni cava dei bacini estrattivi.
- Il Partito Democratico.. all’interno di queste finalità..ritiene..opportuno ridefinire il raggiungimento dei seguenti .. obiettivi:
- Rispettare l’impegno alla lavorazione di almeno il 50 per cento del materiale da taglio
Assunto l’impegno è fuor di dubbio che esso vada rispettato. Ma il punto non è questo. Il punto è che per rispettare tale impegno nei modi e nei termini previsti dall’A.C. non si può escludere l’insorgere di gravi difficoltà economiche per gli esercenti di cave che è la condizione esattamente opposta alla condizione di sostenibilità (in questo caso, economica) più volte richiamata nel documento in esame.
- Rispettare l’impegno allo sviluppo di un progetto di interesse generale per il territorio
E’ opportuno ricordare che il raggiungimento di tale obiettivo è posto in discussione dalla stessa Amministrazione con le decisioni assunte circa le modalità di attuazione di tali progetti dopo due anni dalla loro presentazione da parte delle imprese. Infatti, ricorrere al Codice dei contratti pubblici, come strumento di attuazione dei progetti, e con conseguente trasformazione delle imprese in tante stazioni appaltanti, comporterebbe l’insorgere di ostacoli difficilmente sormontabili alla sua stessa attuazione oltre al fatto che appare comunque improvvida la decisione di trasformare gli esercenti di cave in amministrazioni aggiudicatrici (stazione appaltante)
- c) Concretizzare il concetto di filiera
Il documento contiene la descrizione e le finalità della filiera, ma le domande più elementari sono: qual’è la consistenza tecnica ed economica della filiera esistente? in quanto tempo si dovrebbero raggiungere tali finalità? in quali aree si potrebbe sviluppare la filiera? quali sono le condizioni di mercato che possono assicurare una utilità alla filiera e la conseguente occupazione? E così via.
Aprire il percorso per il disciplinare che consenta di mettere a gara gli agri marmiferi, attivando la clausola sociale.
Supponendo che gli estensori del documento abbiano ben chiaro il futuro del settore lapideo dopo l’espletamento delle gare, è opportuno ricordare i limiti della clausola sociale.Infatti, la giurisprudenza amministrativa ha più volte precisato che “La clausola sociale, perseguendo la prioritaria finalità di garantire la continuità dell’occupazione in favore dei medesimi lavoratori già impiegati dall’impresa uscente nell’esecuzione dell’appalto, risulta costituzionalmente legittima..se si contempera con le prerogative di organizzazione imprenditoriale che costituiscono espressione di quella liberta di impresa pure tutelata dall’art. 41 Cost.” (tra gli altri, Consiglio di Stato, n. 807/2024)
Le stesse Linee Guida Anac n. 13, in tema di clausole sociali, prevedevano già nel 2019 che “il riassorbimento del personale è imponibile nella misura e nei limiti in cui sia compatibile con il fabbisogno richiesto dall’esecuzione del nuovo contratto e con la pianificazione e l’organizzazione definita dal nuovo assuntore”.
4) La tracciabilità:
- i) non deve essere intesa come uno strumento coercitivo
- ii) strumento per avere elementi a disposizione sulla lavorazione del distretto con i quali misurare la ricaduta del settore;
iii) strumento per avere a disposizione dati precisi e consolidati con i quali fare una valutazione per trovare soluzioni finalizzate a salvaguardare imprese e territorio.
E’ del tutto evidente l’uso distorto e non legittimo della tracciabilità per almeno quattro motivi: a) il primo, perché la tracciabilità è una competenza che la legge regionale affida all’esercente di cava e non al Comune; da qui la natura coercitiva dello strumento; b) il secondo, perché la legge regionale finalizza la tracciabilità alla sola dimostrazione dell’avvenuta trasformazione del 50% dei materiali da taglio. Niente di più; c) il terzo, perché l’obiettivo di trovare soluzioni finalizzate a salvaguardare imprese e territorio mal si concilia con il sistema sanzionatorio della decadenza della concessione previsto dalla tracciabilità che non lascia spazio ad altre soluzioni; d) il quarto, perché il reperimento di dati precisi e consolidati doveva trovare spazio in una apposita, preventiva ricognizione (la cui necessità era già nota all’A.C. fin dal 2020) e non invece in sede regolamentare che per sua natura detta o dovrebbe dettare disposizioni su argomenti e dati già noti e verificati.
5) Rendere operativa la necessità di una ridistribuzione della ricchezza..aziende con percentuali di utili molto alte. L’attività estrattiva..dovrà comportare rilevanti ricadute economiche sulla collettività.
A parte le considerazioni sugli utili, sicuramente efficaci per sostenere una battaglia contro, la domanda è : come si pensa di ottenere tali ricadute ? Si partirà, per esempio, da una ricognizione sullo stato della contribuzione attuale, sull’entità dell’indotto delle imprese e sulle capacità delle singole imprese ? Oppure si pensa “ad un tanto a cava” ?
6) Investire sulla sicurezza dei lavoratori, del lavoro e delle lavorazioni. Riteniamo necessari: 1) l’attuazione delle normative sulla sicurezza e la dotazione delle attrezzature a norma di legge; 2) i percorsi di formazione dei lavoratori..continui e costanti.
Affermazioni ovviamente condivisibili che però, così formulate, lasciano pensare a fenomeni diffusi di non ottemperanza alle relative disposizioni. In sostanza, la domanda è se queste sono affermazioni “per sentito dire” o sono fondate su elementi di prova ? Perché, nel primo caso, generano informazioni distorte mentre, nel secondo caso, occorre segnalare alle autorità competenti gli eventuali inadempimenti di legge.Quanto ai percorsi di formazione va segnalata la vetustà di tali posizioni alla luce delle segnalazioni regionali del 2016 proprio sull’efficacia delle formazioni: “Ma spesso la formazione punta più all'acquisizione di nozioni e norme che al cambiamento dei comportamenti e all'apprendimento pratico. Si dovrà quindi promuovere una formazione maggiormente pratica, efficace, che utilizzi metodologie interattive, per far crescere la cultura delle sicurezza e le competenze professionali di tutti i soggetti che hanno un ruolo nella "filiera" della prevenzione” (DGR Toscana n. 151/2016, Allegato 3)
7) Riposizionare il tema dell’ambiente nel settore lapideo..per una effettiva tutela della risorsa acqua, del paesaggi, degli interi ecosistemi.
Bisogna pensare a mere affermazioni di principio, altrimenti sono affermazioni del tutto superflue dal momento che la tutela della risorsa acqua, dei paesaggi e degli interi ecosistemi è già stata affidata e disciplinata dal PIT – Piano Paesaggistico Regionale e dai PABE che sono piani attuativi del PIT. A questi si è aggiunga una diffusa estensione delle certificazioni ambientali ISO 14001 e EMAS quale “testimonianza di attenzione nei confronti dell’ambiente”. Diversamente bisogna pensare che questi piani e certificazioni vengano considerati insufficienti a garantire l’effettiva tutela. Se fosse così, quali sarebbero le ulteriori iniziative da intraprendere per rendere effettiva la tutela ?
8) Continuare..a perseguire la diminuzione dell’escavato..a favore di un aumento del valore del materiale.
Affermazioni che dimostrano una scarsa conoscenza delle dinamiche commerciali o della più elementare legge della domanda e dell’offerta o di come si formano i prezzi dei marmi e di come gli stessi possono variare in ragione delle loro caratteristiche (es. qualità, difetti, dimensioni utili, resa e peso con preponderanza di una o più di tali fattori in ragione del mercato di destinazione). O più semplicemente, si può chiedere 1000, ma bisogna trovare chi è disposto a dare 1000.
9) Occorre porre attenzione alla sostenibilità delle quantità escavate, alla tutela dell’assetto idrogeologico, all’utilizzo delle nuove tecnologie che consentano la riduzione e il riutilizzo dello scarto dei materiali.
Dopo aver ribadito che è una palese contraddizione in termini accumunare la sostenibilità alle attività estrattive, in che modo si deve porre attenzione alla sostenibilità delle quantità escavate ? Posto che, si ribadisce, la sostenibilità delle attività estrattive è già stata valutata e regolamentata dal PIT che riconosce la sostenibilità dell’escavazione entro determinate quantità (sostenibili), dal PRC che ha fissato le quantità (ventennali) entro le quali l’escavazione è sostenibile e dai PABE che hanno “distribuito” su base decennale queste quantità per ogni cava dei bacini estrattivi. E inoltre, quali sono le nuove tecnologie ? E ancora, utilizzando la denominazione di scarto dei detriti si sostiene, di fatto, la loro classificazione di rifiuto in aperto contrasto con la legge regionale che li fa confluire nei materiali di cava al pari dei blocchi. E soprattutto si condiziona di fatto il buon cammino iniziato da Carrara Marble Way che ormai da anni garantisce il prelievo costante dei detriti dalle cave, ivi comprese le terre storiche.
10) Salvaguardare i bacini estrattivi e tutelare il territorio attraverso un sistema di regolamentazione che consenta un’azione più efficace nella rimozione delle terre storiche.
Al di là della natura meramente declaratoria di tali affermazioni, la domanda è: dove andranno le terre storiche una volta rimosse? Molti potrebbero rispondere che questo è un problema degli esercenti di cava. Il che sarebbe corretto, ma è solo nella risposta alla domanda che il problema può trovare soluzione duratura.
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Il sindaco di Masa Francesco Persiani al 43° posto, su 80 sindaci italiani, nella classifica del gradimento dei cittadini stilata da Il Sole 24 Ore, ha commentato così il riusltato: "Sono felice di aver letto stamani sulla classifica de “Il Sole 24 Ore” che mi è stata attribuita la seconda posizione tra i sindaci toscani del centrodestra. Questo risultato, che mi vede al 43esimo posto su 80 sindaci italiani, conferma la fiducia che i cittadini massesi continuano a riporre nel nostro progetto politico e nelle iniziative amministrative avviate durante il mio secondo mandato. Il nostro impegno resta saldo e determinato, ma abbiamo ancora molto lavoro da fare e numerosi obiettivi da raggiungere.I cantieri aperti in città, finanziati dal PNRR, sono solo l'inizio di un percorso che proietterà la nostra città verso un futuro prospero e innovativo.Desidero ringraziare di cuore tutti i cittadini per il loro costante sostegno e apprezzamento per il mio operato. Oggi, con l'avvio del processo partecipativo per la formazione del nuovo piano strutturale di Massa, invitiamo tutta la cittadinanza a contribuire con suggerimenti e idee. Questa sarà un'opportunità unica per la nostra Amministrazione di affrontare e integrare le questioni più rilevanti di carattere pubblico nella pianificazione urbanistica, arricchendo ulteriormente il nostro progetto per la città.Insieme continueremo a lavorare per il bene comune, trasformando le sfide in opportunità di crescita e sviluppo per Massa".
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