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Arrighi scavalca il Prefetto e fallisce sulla sicurezza. Città abbandonata al degrado
"La gestione della sicurezza urbana da parte del sindaco Arrighi viene strumentalizzata e continua a sollevare perplessità e critiche. Arrighi, consapevole del suo immobilismo, ma anche che la…

No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

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"Sul futuro dello stadio dei Marmi e i lavori necessari ad ampliarne la capienza riteniamo che la risposta data dalla sindaca alla Carrarese non sia stata né personale, né emotiva, ma al contrario sia stata razionale e consapevole" dicono i gruppi di maggioranza in consiglio comunale. "Razionale e consapevole è stata d'altronde la risposta di tutta l'amministrazione e della maggioranza la scorsa estate quando, con trasparenza e serietà, hanno ottemperato a tutte le prescrizioni della Lega di serie B consentendo alla Carrarese di tornare a giocare in città in occasione della prima gara di ottobre – sottolineano i gruppi di maggioranza -. Tutto ciò è stato possibile grazie a un impegno importante, non solo dal punto di vista economico, ma anche di carico di lavoro per gli uffici comunali. Non è pensabile che anche nel 2025, anno decisivo per i cantieri del completamento del Pnrr, del bando delle periferie e di tanti altri cantieri in tutta la città, che i tecnici, e le casse, di palazzo civico si facciano carico di un altro impegno tanto gravoso. Al pari della sindaca e dell'amministrazione anche come forze di maggioranza siamo pienamente disponibili a lavorare per trovare una soluzione che possa permettere alla Carrarese di proseguire a giocare nello stadio dei Marmi anche in futuro. Le proposte che sono state avanzate dall'amministrazione sono in linea con quelle adottate in altre parti d'Italia, mentre la soluzione suggerita dalla Carrarese, quella di una società pubblico-privata, rappresenterebbe un caso senza precedenti e quindi di difficile applicazione. Di certo qualsiasi strada sarà individuata questa non potrà prescindere, a fronte di un impegno da parte del soggetto pubblico, da un altro equivalente da parte del privato".
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Visioni contrastanti all'interno di Forza Italia Massa Carrara: l'ex presidente del consiglio di Massa Stefano Benedetti non concorda con la posizione espressa dall a responsabile del Dipartimento Infrastrutture di Forza Italia Toscana, Silvia Dell'Amico, sul porto di Carrara e ha spiegato: "L’elogio del Porto di Marina di Carrara, neanche fosse quello della follia di Erasmo da Rotterdam, e l’esaltazione del sistema portuale Carrarese- spezzino, espresso pubblicamente in questi giorni dalla responsabile del Dipartimento Infrastrutture di Forza Italia Silvia Dell’ Amico, rischia di disorientare totalmente l’elettorato storico di Forza Italia, inducendolo ad interpretazioni errate e sicuramente non affini alle posizioni del partito che da sempre conduce una battaglia contro il Porto e il suo ampliamento. Molto probabilmente la Signora Dell’Amico approdata da poco tempo in F.I., non è molto informata sulle posizioni storiche del partito che da sempre si batte in prima linea per la difesa e la salvaguardia della costa apuo-versiliese. Ricordo a titolo informativo, si fa per dire, che l’allora Ministro Altero Matteoli, prima An,poi PDL e quindi FI, bloccò l’ampliamento della struttura aeroportuale definita dallo stesso la prima responsabile dell’erosione delle nostre coste. Ma non solo. Nelle passate elezioni regionali, il partito candidò proprio nel collegio elettorale che comprende anche Carrara, la Dott.ssa Colacicco leader dei Paladini Versiliesi che da sempre si battono contro l’ampliamento del Porto . Io stesso fui candidato in quelle elezioni regionali, rilanciando lo stop al Piano Regolatore Portuale e ad un eventuale all’ampliamento che avrebbe sicuramente delle pesanti ricadute sul turismo e sull’economia della nostra zona.Nel merito, lo stesso Jacopo Ferri, all’epoca Dirigente Provinciale di Forza Italia, assunse una posizione chiara sull’ampliamento del porto e soprattutto in difesa dei territori colpiti gravemente dal fenomeno erosivo, mai superato fino ad oggi, neanche con gli interventi finanziati dalla Regione Toscana. Solo l’ex Senatore Massimo Mallegni si schierò pubblicamente a favore del porto e dell’eventuale ampliamento con tutte le conseguenze del caso, cioè la sua mancata elezione proprio in questo collegio.La signora dell’ Amico ci dovrebbe spiegare per quale motivo massesi e fortemarmini dovrebbero accontentarsi degli interventi di ripascimento promessi dagli imprenditori locali con il risultato di dover vivere e fare turismo sempre in presenza di cantieri aperti sul mare.Bene avrebbe fatto, prima di esternare pubblicamente certe posizioni, nel tentativo evidente di cancellare il passato di Forza italia, a confrontarsi con gli iscritti per poi esprimere davvero concetti non personali, ma che rappresentino la sintesi di un dibattito approfondito in seno al partito. Questo significa Democrazia e soprattutto significa Forza Italia, come Berlusconi ci ha sempre insegnato".
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Il tombino situato di fronte alla Fondazione Don Carlo Gnocchi Onlus - Centro "S. Maria alla Pineta", lungo una delle arterie principali della città, è al centro delle lamentele di cittadini e operatori della struttura. I rumori provocati dal passaggio dei veicoli disturbano il riposo dei pazienti ricoverati, generando disagio in un luogo dedicato alla cura e alla tranquillità. Nonostante un intervento già effettuato dal comune, il problema persiste. A sollevare nuovamente la questione è stato il consigliere comunale Daniele Tarantino, che si è fatto portavoce delle segnalazioni dei residenti e del personale sanitario del centro. “La situazione è inaccettabile – ha dichiarato il consigliere – e richiede un intervento definitivo per garantire la serenità delle persone ricoverate e di chi vive o lavora nella zona”. Il tombino sembra essere danneggiato o mal fissato, provocando un fastidioso rumore ogni volta che un veicolo lo attraversa. La soluzione, secondo alcuni tecnici, potrebbe essere l’installazione di supporti ammortizzanti o una completa sostituzione del coperchio con materiali più stabili e meno inclini al basculamento.
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Dopo il successo del bando per il contributo alle utenze domestiche, che ha permesso di sostenere 160 famiglie massesi, è stato lanciato un nuovo bando per rimborsare le spese veterinarie sostenute dalle famiglie con animali domestici. Due azioni diverse, unite da un unico obiettivo: garantire un aiuto reale a chi vive momenti di difficoltà economica. Il bando per il contributo alle utenze domestiche, pubblicato lo scorso 25 ottobre 2024, si è concluso con successo, dimostrando quanto un ristoro concreto possa fare la differenza. Contestualmente, il comune ha avviato un nuovo bando per rimborsare le spese veterinarie sostenute nel 2024, a sostegno delle famiglie che condividono la propria vita con animali domestici.
I numeri del Bando Utenze Domestiche:
- Beneficiari: 160
- Budget totale a disposizione: 35.018,06 €
- Contributo massimo: 160,00 €
- Importo medio per beneficiario: 147,46 €
Requisiti per il Bando Spese Veterinarie:
- Residenza nel Comune di Massa da almeno un anno;
- Possesso di un cane o un gatto regolarmente iscritto all’Anagrafe Regionale Toscana degli Animali d’Affezione;
- Spese veterinarie documentate e sostenute nel 2024;
- ISEE non superiore a 9.360,00 euro.
“Queste due iniziative sono la dimostrazione di quanto la nostra Amministrazione sia vicina a chi vive momenti di difficoltà,” ha dichiarato il Sindaco Francesco Persiani. “Non ci fermiamo di fronte alle sfide economiche che tante famiglie stanno affrontando, ma continuiamo a mettere in campo misure concrete per garantire sostegno e sollievo. Che si tratti di alleggerire le spese domestiche o di prendersi cura degli animali che fanno parte delle nostre famiglie, il nostro obiettivo rimane quello di essere al fianco dei cittadini con interventi mirati e utili.”
Anche l’Assessore alle Politiche Sociali, Francesco Mangiaracina, ha sottolineato l’importanza dell’impegno dell’Amministrazione:
“Il successo del bando utenze a sostegno di 160 famiglie massesi e il lancio del bando per le spese veterinarie confermano la volontà dell’Amministrazione Comunale di Massa di rispondere con tempestività e concretezza ai bisogni della comunità. In un contesto economico difficile, proprio nei giorni in cui, in collaborazione con diversi Enti del Terzo Settore, abbiamo avviato un Piano Emergenza Freddo dedicato ai soggetti senza dimora presenti sul nostro territorio, l’attenzione verso chi vive situazioni di vulnerabilità rimane una priorità assoluta, con interventi che uniscono sensibilità e azione concreta.”
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Sul tema della salute pubblica, già nel 2013 l’ex sindaco Angelo Zubbani aveva promosso un piano di intervento condiviso con la conferenza dei sindaci di Massa-Carrara, l’Asl e la Regione Toscana. Questo piano, stimato in almeno 25 milioni di euro, puntava ad adeguare le strutture sanitarie locali agli standard moderni, compresi quelli antisismici. Non si trattava solo di promesse: nel 2015 fu istituito un Tavolo permanente tra Comune e Asl per monitorare gli obiettivi del Piano Attuativo Locale (PAL), con l’intento di rafforzare il legame tra i servizi territoriali e l’ospedale NOA. Quest’ultimo, nato come ospedale per acuti, è oggi costretto a gestire una commistione di pazienti gravi e utenti in attesa di esami di routine, un evidente scostamento dalla sua missione originale, aggravato dalla chiusura del monoblocco. Tra i progetti simbolo della visione di Zubbani spiccava il trasferimento della Scuola Infermieri Professionali da Massa a Carrara, nei locali dell’ex scuola Da Vinci, accorpata per l’occasione alla scuola Leopardi. “Quella scelta era strategica,” ricorda Maurizio Bertolini, rappresentante di Avenza R-Esiste. “L’idea era di trasformare Avenza in un polo accademico, con benefici significativi per la città in termini di prestigio e economia, grazie alla presenza di centinaia di studenti universitari.” Il progetto, però, è rimasto al palo: la Scuola Infermieri è ancora a Massa, in locali in affitto presso la Palazzina Ascoli, inadatti per spazi e funzionalità. *“Un’occasione persa,” commenta Bertolini, “che avrebbe potuto valorizzare Carrara, ma che continua a essere ignorata.” Se il progetto fosse stato realizzato nei tempi previsti, Avenza avrebbe già ospitato un polo accademico capace di laureare migliaia di giovani infermieri, rafforzando il sistema sanitario e contribuendo all’economia locale. Al contrario, dopo oltre dieci anni di attese, si registra l’ennesimo annuncio: la Regione Toscana ha previsto un finanziamento di 5,5 milioni di euro per la realizzazione della Casa della Comunità di Avenza, che includerà anche la Scuola Infermieri. Tuttavia, dietro questo nuovo nome si nasconde una lunga storia di promesse disattese. Nato come “Casa della Salute,” il progetto avrebbe dovuto centralizzare i servizi sanitari di Avenza. Dopo un decennio di annunci e rinvii, l’attuale piano prevede la ristrutturazione del corpo B dell’edificio di via Campo d’Appio e il trasferimento degli ambulatori dall’altra sede di via Giovan Pietro. Maurizio Bertolini esprime amarezza: “La nuova Casa della Comunità e l’Università ad Avenza restano solo promesse. I lavori non sono mai iniziati e, a distanza di anni, siamo ancora al punto di partenza. Dopo Zubbani, chi ha amministrato Carrara non ha saputo incalzare Regione e Asl per concretizzare quanto stabilito, lasciando i progetti in uno stato di stallo perpetuo.”
Oltre ai mancati impegni di ASL, Regione e Comune sulle risposte socio-sanitarie, i cittadini, delusi ma non arresi, si trovano a fronteggiare altre ferite aperte del territorio: il palazzetto dello sport interdetto, l’ex mercato coperto in condizioni fatiscenti e un Viale XX Settembre che si allaga anche con piogge leggere. “Il futuro della città e della sanità territoriale non può basarsi solo su proclami, che chi amministra oggi Carrara sembra aver imparato bene a utilizzare e ad avallare” conclude Bertolini. Carrara e i suoi cittadini meritano azioni concrete, non promesse vuote.
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Con il decreto legislativo del 4 agosto 2016 ,numero 169, si razionalizza la disciplina concernente le autorità portuali e viene istituita l'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Orientale, comprendente i porti di Marina di Carrara e di La Spezia. Le azioni previste dal decreto, consentono ai due porti di diventare un sistema capace di creare occupazione e sviluppo economico nel segno di una nuova governance, efficiente e semplificata.Il porto di Marina di Carrara ha tradizione antica e deriva da "Porto Lunae",dal quale venivano imbarcati i marmi bianchi apuani e attualmente con circa cinque milioni di tonnellate movimentate annualmente, ricopre un importante ruolo per lo sbarco-imbarco di carichi speciali, impiantistica, prodotti lapidei e merci varie. Il porto carrarese è anche sede di una importante industria navalmeccanica,usufruisce di una ferrovia di riferimento e è collegato con il fascio plurimodale tirrenico, disponendo di due caselli autostradali vicini, Carrara e Massa. Occorre una valutazione oggettiva: prima dell' accorpamento con La Spezia, il porto di Marina arrancava a raggiungere i tre milioni di tonnellate, dopo l' accorpamento i traffici sono considerevolmente aumentati su tutte le linee portuali. E' di evidenza che il porto di Marina di Carrara, per dimensioni e vocazione, non abbia incidenza sul mercato nazionale e internazionale in modo autonomo. La Regione Toscana ha come riferimento ineluttabile il porto di Livorno, che trova in Piombino una automatica occasione di associazione e così la Liguria trova nel porto di Genova il suo riferimento storico. I porti di Marina e La Spezia, sono entrambi due appendici marginali dei porti toscani e liguri, Livorno e Genova. L'associazione in un unico sistema portuale consente a entrambi di costruire una unità operativa propria e indipendente, che rappresenta un elemento di complementarietà con Genova e Livorno. Aldilà di ogni campanilismo geografico, la questione non consiste se Carrara diventa appendice del sistema toscano e La Spezia del sistema ligure, ma il Dipartimento regionale infrastrutture di Forza Italia, di cui Silvia Dell'Amico è responsabile, ci tiene a sottolineare che con il sistema portuale carrarese-spezzino, si riesce a evitare la marginalità di questi due porti, realizzando una terza polarità che non costituisce elemento di debolezza, ma, anzi, un elemento di complementarietà.
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Dopo avere fatto le verifiche tecniche ed avere parlato con il Segretario Comunale oggi non abbiamo più dubbi: se si fosse voluto le commissioni consigliari programmate si sarebbero potute fare, perché la soluzione economica era ed è alla portata del bilancio comunale. Come PoloProgressista e di Sinistra dobbiamo denunciare alla città questo fatto che riteniamo democraticamente molto grave: il presidente del consiglio e il dirigente agli Affari Generali hanno deciso arbitrariamente, senza un minimo di confronto con i presidenti dei gruppi consigliari, di interrompere le funzioni democratiche nel nostro comune, con l'avallo del Sindaco. Certamente ci troviamo di fronte all'interruzione arbitraria delle pratiche democratiche nel nostro Comune. Facciamo notare che il capitolo di bilancio per le commissioni è praticamente vuoto dall'inizio del mese, ma si è continuato a convocare liberamente commissioni sino ad un certo punto. Il ricorso al Fondo di riserva, che probabilmente permetterà di convocare quelle decise per una non ben definita "urgenza", avrebbe permesso di far svolgere tutte le commissioni programmate e i Consigli comunali. Le commissioni consigliari sono strumentali al lavoro del consiglio e propedeutiche alle discussioni in aula; interrompendole si è di fatto tagliato spazio alla discussione democratica. Sorge il forte dubbio che l'interruzione delle commissioni fosse mirata a non discutere qualche argomento scottante che, se emerso, avrebbe potuto determinare qualche imbarazzo se non qualche problema di tenuta della maggioranza. Ad oggi non abbiamo ancora uno straccio di giustificazione tecnica motivata, pur avendola richiesta ufficialmente come previsto dal regolamento del Consiglio Comunale, circa l'urgenza delle proposte che andranno in discussione in aula e per le quali si stanno tenendo commissioni tutti i giorni. Siamo pertanto consapevoli che i prossimi due Consigli comunali si terranno in contrasto con i principi democratici dettati dalla Costituzione e dalle leggi italiane, gli atti che ne usciranno saranno viziati, quantomeno, da un difetto di democrazia. La maggioranza si prenda la responsabilità politica e tecnica di avere scientemente ridotto l'agibilità democratica nel nostro Comune.
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La Uil Fpl ha revocato lo stato di agitazione dal momento che l'azienda si è impegnata a istituire una cabina di regia e a monitorare tutte le attività che coinvolgono gli anestesisti rianimatori, con l'impegno di ritornare al modello precedente se tale monitoraggio dovesse dare dati diversi da quelli che l'azienda ha utilizzato per le sue valutazioni, ma questo non vuol dire che abbassiamo la guardia. Chiediamo di conoscere metodi, tempistiche, indicatori di questo monitoraggio e di poter essere resi partecipi nell'interesse comune di garantire sicurezza a pazienti ed operatori, nel rispetto delle regole contrattuali". Il segretario della Uil Fpl, Claudio Salvadori, entra nel vivo della recente polemica che ha coinvolto il servizio di anestesia del Noa: "Attendiamo quello che emergerà dalla conferenza zonale dei sindaci convocata per il 10 gennaio prossimo. Tuttavia ci sono aspetti che chiediamo all'azienda sanitaria di prendere in considerazione sin da subito. La sicurezza è stata garantita, dall'apertura dell'Ospedale delle Apuane con la presenza di un anestesista di guardia h24 dedicato all'ostetricia e 2 anestesisti di guardia h 24 per una terapia intensiva di 12 letti, tenuto conto che è previsto un rapporto di 1 a 8 fra medici e pazienti in area critica". Per Salvadori non si può ignorare la voce di tanti medici che in questi giorni si sono schierati a difesa del reparto, dando voce ai timori dei colleghi ancora in servizio ed evidenzia come il Noa non possa essere messo in paragone ad altri ospedali. "Il nostro ospedale è riferimento per procedure di radiologia interventistica, per i traumi del bacino ed ha una chirurgia vascolare. Tutte le discipline chirurgiche sono presenti ad eccezione della neurochirurgia e quella toracica. Il modello organizzativo, proposto e considerato sicuro è lo standard minimo in presenza di un punto nascita e di una terapia intensiva, tanto che è applicato all'ospedale di Cecina, che ha circa 650 parti all'anno e 4 letti di terapia intensiva con solo chirurgia, ortopedia e ginecologia ed è sede di un Pronto Soccorso territoriale e non di DEA di I livello come l'Ospedale delle Apuane. Appare quasi ridicola la proposta che il medesimo modello possa essere valido e sicuro al Noa". Insomma, il modello applicato fino a ora ha consentito di essere tempestivi ed evitare possibili complicazioni nel reparto di ostetricia: "Non può essere considerato sicuro un modello che non preveda la possibilità di assistere continuativamente una donna, dal posizionamento di un catetere per l'analgesia del parto fino a 2 ore dopo, per evitare di non essere tempestivi in caso di sanguinamento post partum - conclude Salvadori -. Non può essere sicuro un ospedale in cui, posto che uno dei due medici si dedichi interamente all'ostetricia, l'altro debba contemporaneamente garantire assistenza ai pazienti della Terapia Intensiva, rispondere alle emergenze intraospedaliere, garantire consulenze nei reparti, fornire le sue prestazioni, assistere in radiologia interventistica i pazienti provenienti da altri ospedali, provvedere in caso di emergenze chirurgiche alla stabilizzazione del paziente e se necessario ad iniziare l'intervento in attesa che sopraggiunga l'anestesista reperibile. La richiesta – conclude – è mantenere l'attuale modello con 3 guardie di anestesia sulle 24 ore, come standard ottimale di sicurezza e qualità delle prestazioni. Riteniamo pericoloso, per sopperire alle carenze di organico, ridurre i servizi di guardia, il cui unico risultato sarebbe un deterioramento della qualità dei servizi erogati e un sovraccarico per i lavoratori con aumento dello stress lavoro correlato che rischia di annullare il beneficio atteso di avere più personale per garantire le liste di attesa".
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L'Alleanza Verdi Sinistra intende tornare sul tema del Taglio della guardia anestesiologica all'ospedale delle Apuane. Leggiamo la presa di posizione dell'Ordine dei Medici, l'intervento del segretario di CGIL, quello di Anaao-Assomed: e ci domandiamo come le argomentazioni che vengono presentate, quasi ovvie, non siano ancora prese in considerazione per rivedere e rivalutare la decisione presa, con una maggior attenzione alle esigenze del personale e dell'utenza. Noi riteniamo che ogni decisione presa all'interno di un servizio sanitario di qualità debba essere concertato tra le componenti che in quel servizio operano, perché il personale possa operare al meglio, sentendosi in sintonia con un obiettivo condiviso. Invece di nuovo si pone al centro la diatriba tra qualità del servizio e compatibilità di Bilancio, e come ormai spesso accade nell'Amministrazione Pubblica, ha la priorità la riduzione della spesa. Così tutte le voci che mettono in dubbio il mantenimento della qualità e della sicurezza del servizio non vengono ascoltate.La sensazione è quella di una gestione centralizzata e poco democratica, che mostra un atteggiamento impositivo e autoritario: "voglio, posso, comando", senza contrappesi giuridici e sociali, senza adeguato confronto con i tecnici specifici. Ci sconcerta e ci sembra illogico che non venga ascoltato il personale sanitario, che da subito ha presentato argomentazioni sensate e motivate sui rischi, sulle ricadute sul servizio neonatale, sul probabile ulteriore carico di lavoro del personale in servizio, sulle peculiarità del Servizio nascite del NOA rispetto a quello di altri Ospedali dell'Area vasta Nord Ovest, per chiedere la revisione della decisione presa.
Crediamo che a questo punto sia opportuno da parte dell'Amministrazione ASL abbandonare le prese di posizione e avviare un sistematico confronto con gli operatori e con gli altri amministratori del territorio, in questo caso e ogni qualvolta si intenda mettere mano ai servizi fondamentali. Come Alleanza Verdi Sinistra saremo a fianco delle mobilitazioni che i lavoratori e le lavoratrici del settore e le istituzioni del territorio metteranno in campo per chiedere all'Azienda sanitaria di rivedere questa scelta.
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Il consigliere dell'opposizione Massimiliano Bernardi ha analizzato il biancio della IMM: "Quasi sette milioni e trecentomila euro di riscontri passivi nel Bilancio IMM- CarraraFiere, contabilizzati prevalentemente dagli ingenti contributi della Regione Toscana. La IMM nel 2020 era stata colpita ed affondata dal PD e dai 5 Stelle: la Regione Toscana aveva congelato la ricapitalizzazione prevista per oltre 500mila euro, e l’ex vicesindaco Matteo Martinelli aveva ritirato immediatamente la delibera per una quota simile spettante al comune. Dopo il sindsco Arrighi ha fatto il resto, dal momento che emerge dalla nota dei Revisori dei Conti allegata al Bilancio di Previsione del Comune 2025/27 che, IMM CarraraFiere con Cermec e, da quest’anno anche con la Casa di Riposo, sono sotto “osservazione costante”. Quindi appare quanto mai imbarazzante che Arrighi e Orlandi si dicano soddisfatti per il miserrimo utile di 28 mila euro del bilancio IMM CarraraFiere. La vera situazione economica è molto lontana dal definirsi risolta ed infatti, gli altri soci, hanno, già da tempo, comunicato il recesso che, in caso di richiesta di liquidazione, potrebbe generare un rischio di potenziale esborso per oltre 1 milione e 100 mila euro che determinerebbe una voragine insanabile. Lo abbiamo appreso direttamente dalla delibera del luglio 2024, dalla “Commissaria” Sandra Bianchi piazzata a gestire la IMM dal Presidente Eugenio Giani dal l’8 settembre 2021. A questo proposito chiedo: perché il PD permette ancora lo scippo della presidenza? Per cercare di evitare responsabilità e colpe per l’inevitabile fallimento? E intanto l'azienda, nel tentativo di salvare quello che è rimasto, procede con il quarto piano industriale 2024/ 27 approvato dall’assemblea dei soci. Purtroppo la società, attualmente, come noto da tempo, non ha ancora recuperato i volumi d’affari precedenti perché il complesso fieristico di I.M.M. CarraraFiere SpA risulta obsoleto per quanto riguarda il pregio, la validità, l'efficienza e non più attrattivo ed è inutile che l’assessore Carlo Orlandi cerchi di gettare il fumo negli occhi, elencando le manifestazioni di chi prende in affitto gli spazi di CarraraFiere perché, il giochino, risulta di un ingenuità disarmante. A dirla in maniera trasparente, gli scenari delineati dalla proposta dell’ultimo Piano Industriale 2024-2027 puntano su investimenti volti al rilancio del quartiere fieristico per recuperare credibilità ed immagine e gestire attività in grado di generare volumi di affari per pianare gli ingenti costi fissi. Inevitabile chiedere se sia stato fatto anche un piano finanziario e di quanti milioni di euro? Il documento peraltro NON esclude l’ipotesi di messa in liquidazione o fallimento (dichiarazioni in delibera della Bianchi) . Sul piano amministrativo inoltre è andata malissimo, dal momento che la vendita della palazzina Mangiarotti, la Marmoteca e la ricollocazione del personale sono entrambe fallite. L’amministratore unico Sandra Bianchi mette infatti il dito sulla piaga e dichiara che è stata un operazione che alla fine, non ha prodotto effetti positivi sulla liquidità della società( 776 mila euro), nonostante l ’operazione immobiliare voluta da Arrighi / Orlandi che è stata contabilizzata in 2.500.000 di euro. Rispetto all’anno precedente, la situazione è fortemente peggiorata in merito soprattutto ai prestiti bancari (+140,4 per cento). Chiedo quali? Quando sono stati aperti ? Di che importi? Sul piano patrimoniale bisogna ricordare che, durante la sciagurata fase grillina, il vicesindaco Matteo Martinelli aveva più che dimezzato il Patrimonio netto dell’Azienda che da circa 32 milioni di euro è passato, oggi, a 12.490.333. A tal proposito l’Organo Amministrativo, propone di destinare il Patrimonio netto , ivi compreso l’utile di esercizio 2023 di euro 28.937 per intero a riserva legale . Durante la riunione da remoto infatti, l’amministratore unico appena riconfermato , ha puntato il dito sulla riserva legale che è un obbligo del Codice Civile con lo scopo di creare una posta del patrimonio che, in aggiunta al capitale sociale, vada a costituire una garanzia per i creditori sociali. Questo conferma che, a tutt’oggi, le nostre speranze per rilanciare la Marmi e Macchine - CarraraFiere sono ridotte al lumicino. A tutela del patrimonio storico per il brand distintivo che rappresenta la Marmi e Macchine-CarraraFiere e la nostra Città famosa in tutto il mondo per il marmo, l’Arrighi non potrebbe cambiargli il nome?".
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