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Il Polo progressista e di sinistra accusa l'amministrazione Persiani di classismo
Abbiamo sempre notato una certa difficoltà dell'amministrazione a parlare di lavoro, delle sue tutele. Già lo scorso anno quando presentammo una mozione per introdurre un salario minimo negli…
L'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli entra ufficialmente nell'osservatorio sul marmo. Sottoscritto il nuovo accordo a palazzo Civico
Stamani a palazzo Civico è stato sottoscritto l'accordo con il quale l'Agenzia delle Dogane e dei Monopoli entra ufficialmente a far parte dell'osservatorio sul Marmo. L'Agenzia…
Ipotesi danno erariale nella gestione del riciclo dell'alluminio: nessun favoritismo politico, solo la ricerca delle vere responsabilità. Mirabella replica alle accuse di Martinelli
Dopo le dichiarazioni del consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella sullo smaltimento dell’alluminio con la raccolta differenziata del comune di Carrara e l’ipotesi di un danno erariale per…
Casa Ascoli sull'orlo del collasso economico secondo Benedetti che chiede le dimissioni del presidente Giancarlo Casotti
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti torna a parlare della rsa Casa Ascoli: "Dopo una attenta valutazione della situazione economico-finanziaria di Casa Ascoli e l’inutile…
"Sol provinciale dei servizi ambientali: quale futuro?": convegno di Forza Italia a Villa Cuturi il 1 luglio
Si terrà martedì 1° luglio alle ore 17, a Marina di Massa, il convegno di Forza Italia dal titolo "Sol provinciale dei servizi ambientali: quale futuro?". L'iniziativa è…
Arci 31 Settembre: un Aperifirma a sostegno del referendum consultivo sulle Macro Asl
L’Associazione Arci 31 Settembre promuove sabato 28 Giugno dalle ore 18, presso la Casamatta sede del circolo in via Alberica 62 a Massa, un Aperifirma a sostegno del…
Erp, debito e consulenze non chiarite: l'analisi dell'economista Pierlio Baratta
Il rebus, interno al Partito Democratico carrarese della riconferma o meno di Luca Panfietti alla guida di Erp, dopo 15 anni di rinnovo della carica, e il persistere…
Grazie al governo Meloni torna la legalità al Lavello: il coordinamento provinciale di Fratelli d'Italia approva il piano di bonifica sociale del Lavello
Anche Fratelli d'italia Massa applaude la risoluzione di abbattere tutte le strutture abusive al Lavello: "Dopo anni di abbandono e di tolleranza verso situazioni di degrado e…
Incontro tra Italia Nostra Apuo-lunense e il sindaco Arrighi sul verde urbano
L’incontro tra i rappresentanti di Italia Nostra Apuo-Lunense Riccardo Canesi e Letizia Smerzi e il sindaco di Carrara Serena Arrighi si è svolto il 12 giugno in comune…
No alle strumentalizzazioni e alla propaganda della Lega sul campo rom: gli assessori di Carrara Lorenzini e Crudeli replicano alla Lega
L'amministrazione comunale interviene con fermezza per condannare l'atteggiamento della Lega, che ha esultato pubblicamente per l'intervento delle ruspe nell'area del campo nomadi sul territorio comunale, riducendo una vicenda…
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Per molti sarà una vera e propria “pioggia” di soldi quella che arriverà in seguito all’approvazione dei progetti legati all’Articolo 21 del regolamento degli agri marmiferi.
Gli industriali del settore estrattivo, infatti, hanno già proposto all’amministrazione di Carrara svariate strategie di intervento sul territorio, dal valore complessivo di circa 26 milioni di euro, che dovrebbero rivoluzionare nei prossimi anni la città regina del marmo.
Non sembrerebbero esserci macchie in questo piano di rinnovamento urbano e strutturale, ma dalle opposizioni sale il malcontento per come sarebbe stata gestita l’intera operazione.
In prima linea la sezione carrarina di Fratelli d’Italia, che attraverso una nota ufficiale evidenzia come la giunta Arrighi non sia stata in grado di creare un piano organico per il miglioramento della città, lasciando invece carta bianca agli industriali coi loro “Progettini” che sarebbero utili solo per “Prolungare le concessioni fino a 27 anni in cambio di un regalo alla città”.
Una scelta che, sempre secondo FdI, avrebbe totalmente escluso la cittadinanza nella discussione sul futuro della città: un’occasione sprecata a cui si può rimediare con un dialogo costante e l’indizione di un consigli comunale aperto.
“Il tanto decantato dialogo con la città sbandierato in campagna elettorale non si percepisce – chiosa FdI – mentre si vede sempre di più un ascolto attento verso gli imprenditori del marmo, che sono sì parte fondamentale per un futuro di Carrara, ma anche chi non ha il potere economico va tutelato e questa sindaca troppo spesso se ne dimentica. Anche i progetti articolo 21 rischiano di essere annoverati tra le occasioni perdute. Si sarebbe potuto orientare questo importante investimento per lasciare un segno tangibile sulla città, mentre in realtà ogni concessionario è stato costretto a improvvisare un progettino che assume come unico significato quello di prolungare le concessioni fino a 27 anni in cambio di un regalo alla città. La gestione è stata assolutamente burocratica, gestita dai funzionari che si sono trovati costretti ad applicare una norma senza nessun indirizzo politico preciso e di visione”.
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Se ne è andata Claudia Bienaimé, architetto, ex consigliere comunale, grande protagonista di battaglie a favore delle persone in difficoltà e, soprattutto, della sua città. La notizia della sua scomparsa si è diffusa nel pomeriggio di domenica 5 novembre. Da tempo malata, aveva combattuto anche contro la malattia con la stessa forza e la stessa determinazione che l'avevano fatta conoscere ed apprezzare dai suoi concittadini, riuscendo a più riprese a recuperare in maniera da far ben sperare.
Ma un'estrema recrudescenza del male non le ha dato scampo, senza farle perdere la sua combattività: solo pochi mesi fa era scesa in campo con la sua passione e la sua verve per sostenere la battaglia per salvare il Monoblocco di Carrara. Claudia aveva seguito le orme del padre Ezio, noto architetto al quale è dedicata la mostra attualmente in corso al museo CarMi in occasione del centenario dalla nascita, evento fortemente voluto proprio dalla figlia.
Ma la grande passione di Claudia Bienaimé era la politica: dallo staff del sindaco Fazzi Contigli, all'esperienza di consigliere dell'opposizione nel secondo mandato Zubbani a quella di candidata sindaco nel 2017, per anni è stata sulla Gazzetta di Massa Carrara protagonista della vita politica carrarese.
Claudia Bienaimé era una figura molto nota e amata in città. Da ieri pomeriggio i social locali si sono riempiti di messaggi e di ricordi dei moltissimi che l'hanno conosciuta. La famiglia Bienaimé ha reso noto che l'ultimo saluto a Claudia verrà dato mercoledì 8 novembre alle ore 15 in piazza De André a Carrara.
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"L'operazione immobiliare annunciata dalla giunta nei giorni scorsi potrà essere valutata attentamente solo nelle prossime settimane quando sarà possibile conoscerla con maggiori dettagli. Oggi è tuttavia già possibile, sul piano politico, esprimere due giudizi. Il primo attiene al totale disinteresse della Regione Toscana dalle sorti del complesso fieristico: da quanto emerge dalle stesse parole di sindaca e assessore, la giunta di Eugenio Giani si è totalmente lavata le mani rispetto al destino di una struttura in sofferenza non solo per colpe carraresi ,contrariamente a quanto fatto per altre situazioni analoghe e ciò dimostra da un lato lo scarso interesse della giunta regionale per il nostro territorio e dall'altro la totale mancanza di autorevolezza della sindaca nei confronti dei dirigenti fiorentini della propria parte politica. La seconda considerazione è la totale mancanza di trasparenza che c'è stata nei mesi scorsi su questa operazione i cui contorni sono ancora oggi tutt'altro che ben definiti".
Comincia così l'intervento del consigliere comunale di Carrara civica Simone Caffaz che prosegue: "Sarà necessaria una minuziosa attività delle commissioni consiliari e di tutto il consiglio comunale per fare venire alla luce quali siano gli interessi della Città in questa operazione che, ad oggi, appaiono piuttosto opachi e quelli di taluni privati che, al contrario, sembrano ben evidenti. Per quanto ci riguarda, sul tema, non potremo esimerci dal presentare una fitta serie di interrogazioni che facciano chiarezza su una vicenda ad oggi piuttosto oscura. La prima delle quali, che presentiamo di seguito, riguarda il ruolo dell'assessore Benfatto e della sua famiglia. Senza esprimere al momento alcun giudizio di merito, non possiamo esimerci dal confermare tutti i dubbi sui potenziali conflitti d'interesse che, sul suo conto e su quello di molti altri nominati di Arrighi, lamentiamo sin dalla costituzione della giunta".
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L'associazione ambientalista Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG) ha inviato (3 novembre 2023) una nuova specifica istanza di accesso civico, informazioni ambientali e adozione degli opportuni provvedimenti riguardo il gravissimo, conclamato e ormai cronico, inquinamento da marmettola delle acque destinate all'uso potabile nelle falde e nei corsi d'acqua delle Alpi Apuane, in particolare nei bacini del Frigido e del Carrione:
Coinvolti la Commissione europea, i Ministeri della Cultura e dell'Ambiente e Sicurezza Energetica, la Regione Toscana, l'Ente Parco naturale regionale delle Alpi Apuane, l'A.R.P.A.T., i Carabinieri Forestale e del N.O.E., il Comune di Massa, informata per gli aspetti di competenza la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa.
La sistematica presenza della marmettola nelle falde e nei corsi d'acqua delle Apuane comporta rilevanti danni ambientali, forti problematiche sanitarie e ingenti danni economici ed è stata oggetto di varie azioni legali da parte del GrIG nel corso degli ultimi anni.
Una situazione di gravissimo inquinamento troppo spesso minimizzata e sottaciuta: a puro titolo di esempio, nel novembre 2022 il sindaco di Massa Francesco Persiani aveva emanato l'ordinanza n. 169 del 19 novembre 2022 comportante il divieto di utilizzo dell'acqua nella frazione di Forno a causa della torbidità, il cui motivo dichiarato sarebbe "la pioggia degli ultimi giorni".
Ma la medesima situazione si presenta spesso e volentieri, purtroppo.
Infatti, centinaia di migliaia di metri cubi di acqua dei fiumi e dei torrenti delle Alpi Apuane - del Fiume Frigido in particolare - sono inquinati dalla marmettola (fanghiglia di marmo finemente tritato scaricato negli impluvi e corsi d'acqua). La causa è esclusivamente l'attività illecità rappresentata dagli scarichi abusivi dell'estrazione del marmo.
I danni provocati dalla marmettola sono da anni ben noti, studiati, monitorati dall'A.R.P.A.T. e da vari gruppi di ricercatori, fino alle profonde falde idriche.
L'A.R.P.A.T. ha chiaramente affermato, fra l'altro, "un lieve peggioramento della qualità ecologica nelle due stazioni a monte sul Frigido rispetto al monitoraggio eseguito nel 1982: questo denota quanto sia ancora predominante l'impatto delle attività di estrazione marmifera, in particolare in termini di gestione delle acque e della marmettola, sulla qualità ecologica dei fiumi dell'area apuana". Specificamente, "per l'analisi dei risultati completi si rimanda all'Arpatnews "Progetto Cave: qualità ecologica nel triennio 2017-2019 (Dati conclusivi del monitoraggio delle comunità macrobentoniche nei corsi idrIci delle Alpi Apuane". (a seguire la tabella con la Qualità ecologica nel triennio 2017-2019 nel F.Frigido e T.Carrione - Valori medi annuali di IBE e Classi di Qualità)".
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - Direzione generale Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche ha comunicato (nota prot. n. 105040 del 28 giugno 2023) il seguente aggiornamento:
"Per valutare gli effetti della presenza della marmettola nei corsi d'acqua delle province di Massa Carrara e Lucca, dal 2017 al 2019, è stato realizzato il Progetto Cave (DGRT n. 945/16 'Direttive 2017') dal quale è emerso che le situazioni più critiche si osservano nel fiume Frigido e nel torrente Carrione (bacino Toscana nord), dove è ben visibile il fenomeno di siltation da marmettola, sia come depositi sia con episodi di aumentata torbidità delle acque. Gli effetti sulla comunità macrobentonica, in termini sia di diversità che di abbondanza, e quindi sulla qualità ecologica dell'ambiente fluviale, sono evidenti, sebbene le condizioni sui due corsi d'acqua siano leggermente migliorate rispetto a quando veniva praticato abitualmente lo scarico della marmettola dalle segherie di marmo prossime ai corsi idrici.
Dal secondo aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque (2021-2027) del Distretto dell'Appennino Settentrionale emerge che lo stato ecologico del torrente Carrione, suddiviso nei corpi idrici 'Torrente Carrione monte' e 'Torrente Carrione valle', risulta rispettivamente 'scarso' e 'sufficiente'. Per entrambi i corpi idrici lo stato chimico risulta essere "non buono". Tali risultati sono in linea con quelli riportati nel primo aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque (2015- 2021). Lo stato ecologico del fiume Frigido, suddiviso nei corpi idrici 'Fiume Frigido-Canale Secco – Canale degli Alberghi monte' e 'Fiume Frigido – Canale Secco – Canale degli Alberghi valle', risulta rispettivamente 'buono' e 'sufficiente'.
Lo stato chimico corrisponde a "buono" nel primo corpo idrico e a 'non buono' nel secondo. Inquesto caso c'è stato un miglioramento sia dello stato ecologico che dello stato chimico nel corpo idrico 'Fiume Frigido-Canale Secco – Canale degli Alberghi monte' rispetto ai risultati del precedente aggiornamento del Piano di Gestione delle Acque, nel corpo idrico 'Fiume Frigido – Canale Secco – Canale degli Alberghi valle' non ci sono state variazioni".
Il Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica - Direzione generale Uso Sostenibile del Suolo e delle Risorse Idriche ha ricordato che le Regioni hanno "obbligo di redigere un Piano di Tutela delle Acque per il proprio territorio, che costituisce uno 'specifico piano di settore' del Piano di Gestione. Aspetti quali lo stato dei corpi idrici e le misure per la tutela quali-quantitativa delle acque rientrano tra gli elementi del citato piano di tutela" (art. 121 del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.).
Di piano per la tutela delle acque e di adeguate misure di salvaguardia non si vede l'ombra.
Non si tratta di una piaga biblica, immutabile e irrisolvibile, ma di fenomeni illeciti fin troppo tollerati, in palese contrasto con gli obblighi comunitari sulla tutela delle acque destinate al consumo umano (direttiva n. 2006/118/UE) e per la difesa degli habitat naturali e semi-naturali (direttive n. 92/43/CEE e 09/147/CE), nonchè con le normative nazionali per la salvaguardia delle acqua (decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i.), per la tutela del paesaggio (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.).
Il GrIG auspicano che vi sia, una buona volta, la dovuta attenzione e concrete attività da parte delle amministrazioni pubbliche competenti per la difesa della fondamentale risorsa idrica, in particolare la previsione di specifiche misure tecnico-amministrative per il miglioramento dello stato fisico-chimico-ambientale dei corsi d'acqua dell'area delle Apuane con la rimozione delle cause di inquinamento determinate dalla marmettola
Chi inquina deve pagare, sotto tutti gli aspetti.
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Sono passati mesi, e ancora non si è risolta la situazione di una casa popolare di via Carriona a Carrara, occupata da una donna extracomunitaria con figli, che ha comportamenti contro ogni regola, allestendo anche una sorta di mensa abusiva per extracomunitari. L’immobile, assegnato dal comune provvisoriamente in via d’urgenza, oggi è oggetto di lamentele da parte di molti inquilini che hanno segnalato un via vai a tutte le ore del giorno e della notte di persone che fanno schiamazzi creando disagio nella palazzina.
Del caso si è interessato il consigliere comunale di Gruppo civico Massimiliano Bernardi che dichiara “Non appena mi era stata segnalata la situazione, il sottoscritto per il ruolo che ricopre di consigliere comunale, si era premurato che tutti i passaggi fossero stati compiuti affinché venisse ristabilita la situazione, ma invece il tempo passa e le lamentele continuano. A questo punto va da sé che questa amministrazione non si è premurata di fornire supporto a chi vanta diritti e rispetta le regole e comprendere le ragioni di chi ha trascorso parte della propria vita in questo immobile gestito da ERP , che ora è diventato invivibile”.
“Lo sforzo dell’assessore Crudeli sarebbe quello - chiosa perentorio Bernardi - di addivenire alla soluzione della vicenda nell’immediatezza, al fine di evitare che i rapporti tra i condomini e la donna si aggravino ulteriormente creando un clima di paura ed insicurezza”.
Nella foto: il sindaco Serena Arrighi
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"L'inserimento di Massa-Carrara nello stato di emergenza nazionale, approvato per altre sei province della nostra regione, come si è appreso ieri al termine del Cdm, rappresenta il paradigma dell'impegno concreto del Governo, che ha prontamente risposto alla Regione Toscana, falcidiata dal dramma causato dal maltempo. Abbiamo sottolineato l'ampiezza dei disagi nei territori di Massa, Carrara e della Lunigiana e, grazie ai cinque milioni di euro per dodici mesi, i cittadini e le nostre imprese di questi territori avranno così garantita una prima boccata di ossigeno per affrontare la ricostruzione. Sono, fin dai primi momenti, in contatto costante con il ministro della Protezione Civile Nello Musumeci, per lavorare insieme ed affrontare tutte le necessità ed esigenze della nostra provincia". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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Mirabella interroga l’amministrazione comunale sulla messa in liquidazione della Cooperativa Sociale ‘’La Rocca Onlus‘’ di Fossone.
Il passo successivo, la chiusura dell’attività che si occupa di imbottigliamento e distribuzione a domicilio di acque minerali, sarebbe una brutta pagina per l’intera comunità di Carrara. Ne è convinto il consigliere comunale della Lista Ferri, Filippo Mirabella, che ha infatti presentato un’interrogazione a riguardo per capire le azioni e le intenzioni dell’Amministrazione comunale.
“Chiudere La Rocca significa disperdere un patrimonio della nostra comunità - dichiara Mirabella - perché è una delle poche realtà presenti nel territorio carrarese che si occupano del benessere e dell’inserimento sociale delle persone disabili. Tuttora vanta una rete vendita di oltre 300 clienti tutti locali, un sodalizio composto in prevalenza da famiglie ma anche da imprese e da studi commerciali. Una realtà con 50 anni di storia, voluta è creata per offrire alle persone con disabilità un luogo in cui socializzare, crescere in autostima e sperimentare i benefici della partecipazione ad un’attività lavorativa vera e propria”.
La cooperativa di Fossone nacque oltre 50 anni fa grazie all’intuizione di un gruppo di famiglie che avevano figli con disabilità, che la vollero come costola operativa di Anffas Onlus di Carrara. I soci fondatori, gli stessi che istituirono Anffas di Carrara, con la Cooperativa La Rocca insediarono una realtà che nel tempo ha permesso alle persone con disabilità prevalentemente di tipo intellettivo, di sperimentare l’importanza di un percorso di inserimento lavorativo.
“L’attività - spiega il consigliere - è arrivata ad impiegare fino ad una quindicina di persone con disabilità: numero che nel tempo è calato sia per la variazione dell’attività della cooperativa che, da produttrice di bevande è passata alla sola distribuzione a domicilio di acque minerali, sia per il ridimensionamento del supporto fornito da Anffas. Fatto dovuto in buona parte dal cambiamento del quadro normativo. La situazione è poi decisamente precipitata per la sospensione delle attività nel lungo periodo emergenziale”.
Oggi l’organico della Rocca, proprio per questa critica situazione, è ridotto a tre unità, tutte con contratto part time e sempre tre sono le persone con disabilità che vengono coinvolte nel ciclo lavorativo: “Si tratta della pianta organica e del numero degli ospiti più ristretto da quando la cooperativa è stata avviata” precisa Mirabella.
Con queste premesse, il consigliere di opposizione attende dall’amministrazione comunale risposte in merito, anche a fronte dei vari incontri già fatti tra il consiglio di amministrazione della cooperativa e l’assessore alle politiche sociali, Roberta Crudeli, che ha assicurato il massimo impegno al fine di permettere a La Rocca di non chiudere i battenti.
Molti sono gli interrogativi sulla volontà di Anffas di proseguire la Convenzione in scadenza a fine anno e che garantiva 36 mila euro annui alla cooperativa. I rapporti di collaborazione tra la cooperativa La Rocca e l’Anffas Onlus di Carrara sono infatti regolati da una convenzione stipulata che nell’importo è determinata dal numero dei ragazzi che la Cooperativa ospita. “Con il calo delle presenze - conclude Mirabella - anche la convenzione di anno in anno è drasticamente calata, tanto da passare dai 96 mila euro annuali di qualche tempo fa agli attuali 36 mila euro”.
- Lorenzetti polemico col Governo per il mancato stato di emergenza per la provincia di Massa Carrara
- "Il castello di carte comincia a crollare. Oggi Marella Marchi, domani Grimaldi. E poi?"
- Vicinanza della Lega al sindaco Persiani: "No alla strumentalizzazione del Pd"
- Persiani si impegna: "Il settore estrattivo non subirà nessun blocco"
- Marmo: giornata importante. Tutte le cave al lavoro con nuove garanzie e nuove prospettive
- Le ultime chiusure della giunta Arrighi mandano su tutte le furie la Lega, Pieruccini: “Il sindaco non ne azzecca una”
- "Sulle allerta meteo il sindaco Arrighi è in confusione totale"
- Giovedì 2 novembre a partire dalle 15 sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado
- Autobus: abbonamenti e biglietti si faranno in piazza Matteotti. Presto inaugurato un nuovo punto informazioni di Autolinee Toscane
- Marina di Carrara, crolla il tetto di un edificio fatiscente. Bernardi: “Arrighi in campagna elettorale aveva promesso che avrebbe risolto il caso”