Politica
Massa Carrara referendum flop: il quorum non c'è, neanche in Toscana, Giani e la Sinistra in difficoltà
"Il referendum si è rivelato un clamoroso fallimento: il quorum non è stato raggiunto a livello nazionale, e nemmeno in Toscana, storicamente considerata una "roccaforte rossa". Questo dato…

Raccolta rifiuti a Massa: servizio deficitario, i cittadini pagano per gli errori altrui secondo il presidente di Massa Futura Antonio Cofrancesco
“Non possiamo più tollerare una situazione in cui a pagare le conseguenze di un servizio inefficiente siano sempre i cittadini, che ogni anno versano cifre importanti per la…

Problema erosione: Italia Nostra Massa Montignoso chiede chiarimenti al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti
L’associazione Italia Nostra Massa Montignoso si è rivolta al presidente della Provinci di Massa Carrara Gianni Lorenzetti per chiedere chiarimenti in merito al problema dell’erosione della costa: “Ci…

Flop referendum, nella provincia di Massa Carrara affluenza inferiore alla media regionale: l'analisi del consigliere Andrea Tosi
Il consigliere comunale della Lega di Carrara Andrea Tosi ha fatto una valutazione dell'andamento delle votazioni del referendum dell'8 e 9 giugno: "Il clamoroso flop del…

Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
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Loro sono il personale docente e gli Ata amministrativi, i tecnici, gli ausiliari/bidelli che lavorano nella scuola come precari e che rischiano di essere particolarmente schiacciati dalle conseguenze dell’emergenza in corso. La richiesta, rivolta al ministro della pubblica istruzione Azzolina ed anche ai sindacati, accusati di essere rimasti in silenzio fino ad ora sulla situazione dei precari scolastici, è quella considerata impellente di sbloccare e rinnovare le graduatorie delle scuole nelle quali immettere anche soggetti con laurea o diplomi, che rimangono lasciati da parte, privati del diritto essenziale: poter avere un lavoro. “Mentre si pensa a far ripartire le attività nel paese per evitare un massacro sociale – hanno scritto i precari della scuola della provincia di Massa Carrara - ai precari della scuola, pur avendone titolo, è negato il diritto di entrare nelle graduatorie, bloccate, dal decreto legge dell’8 aprile 2020 che con l’assurda motivazione ufficiale dell’ emergenza sanitaria. Un duro colpo per quanti da anni, lavorano nella scuola come precari e per i tanti che aspirano da tre lunghi anni ad entrare nelle graduatorie per avere la possibilità di lavorare.
I precari scolastici hanno fatto notare che gli interventi legislativi degli ultimi cinque anni, in particolare la legge 159/2019, hanno espressamente previsto il rinnovo triennale delle graduatorie di istituto, per consentire ai dirigenti scolastici di rimediare alla cronica carenza di organico con il conferimento di supplenze annuali e temporanee.
“Abbiamo sostenuto enormi sacrifici personali ed economici - hanno proseguito i precari scolastici - per il conseguimento di master e certificazioni di ogni genere utili all’inserimento e all’aggiornamento della nostra posizione, inaccettabile, dunque, per noi l’atteggiamento di chiusura totale e di indifferenza mostrati dal ministro in questo drammatico periodo. E’ paradossale questa situazione che vive la scuola e la nostra società: sono stati investiti 85 milioni di euro per rafforzare il sistema informatico delle scuole per la didattica a distanza e contemporaneamente salta fuori l’ impossibilità dell’amministrazione di fare ciò che chiede di fare ai suoi dipendenti.” Critiche dai precari anche in relazione al lavoro agile in modalità telematica che non dovrebbe avere alcun problema per acquisire negli uffici scolastici le domande degli aspiranti docenti, tecnici, amministrativi e bidelli dal momento che già precedentemente la modalità telematica era stata impostata. “ Ancora una volta lo stato si dimostra incapace di ascoltare i fabbisogni dei cittadini – hanno concluso i precari scolastici - mostrandosi solo capace di imporre senza dare. Tra l’altro le richieste dei precari della scuola, è opportune sottolinearlo, hanno anche un’utilità sociale perché finalizzate al buon andamento della scuola pubblica. Questa non è una sana democrazia. A fronte della pretestuosa giustificazione imposta dal ministero e del silenzio complice delle organizzazioni sindacali, i lavoratori precari della scuola e i neolaureati hanno deciso di scendere in campo in prima persona, consapevoli del valore rappresentano per la scuola italiana, chiedendo a gran voce il rinnovo delle graduatorie mediante procedura interamente telematica. Anche noi precari di Massa Carrara, come i colleghi di altre province, chiediamo di essere considerati cittadini portatori di diritti che valgono sempre, ancor di più in un plumbeo periodo dove è doveroso da parte dei decisori politici rafforzare tessuto sociale e scuola pubblica.
Il rinnovo delle graduatorie è indispensabile per il corretto avvio dell’anno scolastico 2020/2021, e risponde all’esigenza di garantire non soltanto il diritto al lavoro di centinaia di migliaia di precari, ma anche il diritto all’Istruzione degli studenti, come garantito dalla nostra Costituzione.”.
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E’ partito da una considerazione critica, Fabrizio Volpi, coordinatore comunale di Italia Viva, per spiegare poi il progetto del suo partito in relazione al fondamentale servizio dell’estate ragazzi: “I minori, i disabili e le loro famiglie sono stati tra i più esposti alle conseguenze psicologiche e sociali a causa dell’isolamento durante l' emergenza coronavirus. – ha spiegato Volpi - È evidente però che queste categorie speciali siano state anche letteralmente ignorate all’agenda politica dell’amministrazione grillina e tagliate fuori dall’attenzione da parte dei vertici di Nausicaa. Chiusi in casa e senza alcuna possibilità di uscita, con genitori che, se particolarmente fortunati, sono stati presi dal lavoro o dallo smart working e quindi impossibilitati a dedicarsi a loro, sono risultati essere i soggetti più colpiti e i meno sostenuti per colpa del Covid-19 .
”Volpi a nome di Italia Viva ha invitato Italia Viva i politici locali ad utilizzare il tempo che manca all’inizio della fase 2, per identificare i nuovi bisogni del territorio e mettere assieme le forze per creare modelli integrati di servizi per minori disabili e le famiglie fin dal prossimo giugno. “A fronte delle proteste del sindacato e dei lavoratori di Nausicaa - ha continuato Volpi - è quasi logico criticare le politiche dell’amministrazione 5 Stelle per la decisione di ricorrere al FIS per una parte di lavoratori, senza che ve ne fosse la necessità, ma solo l’opportunità. Secondo Italia Viva pertanto, la nostra gloriosa partecipata in house che ha una “mission sociale ben definita e solo per questo esiste ancora”, ha l’obbligo di riattivare i progetti di sostegno socio-educativo a favore dei minori disabili in aiuto alle famiglie fragili, nel rispetto delle indicazioni atte a prevenire qualsiasi forma di contagio.”
Volpi si è detto molto scettico in relazione alle affermazioni del presidente di Nausicaa, Luca Cimino, sulla massima disponibilità al confronto e al dialogo perché, come i sindacati sanno bene, non è vero che in questa situazione il destino dipendenti non dipende solo dalle scelte di Nausicaa e del comune. E poi Volpi ha indicato una soluzione che potrebbe essere intrapresa nei prossimi mesi estivi: “Da seguire - ha chiarito Volpi - è l'iniziativa della Ministra alle Pari Opportunità Elena Bonotti che, avendo a cuore il disagio di famiglie, disabili e minori ha previsto uno stanziamento di 35 milioni a sostegno dei centri estivi. Lo ha annunciato la Ministra stessa anche per venire incontro alle esigenze di quei papà e quelle mamme che, quando scatterà la "fase 2", dovranno tornare al lavoro e non sapranno come affrontare la gestione familiare. I bandi che saranno messi in campo da Bonetti, che partiranno a metà maggio, hanno lo scopo di coinvolgere il terzo settore che dovrà progettare in tempi, modi e spazi nuovi, in tutta sicurezza, allo stesso tempo insegnare ai bambini una modalità di gioco diversa, magari, se necessario, indossando dispositivi di protezione individuale. Ciò richiederà più presenza di personale per poter lavorare in piccoli gruppi spiega la Ministra, ma soprattutto non costerà nulla alle tasche dei genitori. Italia Viva chiede a gran voce che, se Il Ministero fornirà al territorio centri estivi attraverso la gestione delle associazioni del terzo settore, seguendo le indicazioni di tipo sanitario previste dagli scienziati, gli assessorati i al sociale ed alla pubblica istruzione assieme a Nausicaa, si pongano l'obbligo di integrare tali Centri estivi. L'indicazione di Italia Viva è di predisporre l'apertura dal primo Giugno fino all'inizio del nuovo anno scolastico, ed attivare in ogni scuola un “piccolo centro per piccoli gruppi” prevedendo i necessari distanziamenti ed i presidi igienico sanitari necessari al contrasto del contagio da Covid-19. Tutto ciò non solo si renderà necessario, ma potrebbe ridare fiducia e dignità a tutti quei lavoratori discriminati che si sono sentiti esclusi e rifiutati perché Nausicaa ha deciso di ricorrere alla Cassa Integrazione assolutamente non necessaria in quanto che, il florido bilancio di quest'anno, è facile capirlo avrà utili alle stelle”.
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Prosegue l’iter di approvazione dei Pabe. Venerdì alle 9.30 le commissioni Ambiente, Marmo e Urbanistica, in maniera congiunta inizieranno a esaminare le osservazioni relative al Piano Attuativo relativo alla Scheda n.15 del PIT-PPR, comprendente i bacini di Torano, Miseglia e Colonnata e adottato a giugno 2019. L’appuntamento si terrà sottoforma di videoconferenza e i consiglieri parteciperanno in forma telematica, nel rispetto delle prescrizioni imposte dal governo durante l’emergenza Covid-19.
A seguito dell’avviso dell’avvenuta adozione pubblicata a luglio 2019 sul BURT sono pervenute 133 osservazioni, di cui solo 3 fuori termine. A settembre si è tenuta poi presso la Regione Toscana la prima Conferenza dei Servizi al termine della quale è stata formalizzata una serie di rilievi/osservazioni al piano adottato. Questo è uno dei passaggi previsti per legge dall’iter di approvazione dei Pabe. Il gruppo di progettazione intersettoriale del Comune di Carrara, ha provveduto a predisporre un documento, corredato dei necessari allegati, delle controdeduzioni e dei chiarimenti in relazione a quanto sollevato nel verbale citato. Queste controdeduzioni, che includono anche i contributi del Parco delle Apuane e della Soprintendenza, potrebbero comportare una serie di modifiche agli elaborati tecnici adottati: per questo, prima di sottoporli nuovamente alla Regione Toscana, l’amministrazione ha ritenuto opportuno sottoporre tutto all’attenzione delle commissioni comunali per eventuali contributi. Su questo punto verterà la seduta congiunta di domani.
Per quanto riguarda invece le 133 osservazioni, queste arriveranno all’attenzione delle Commissioni una volta conclusa la fase dell’esame dei rilievi formulati da Regione, Parco delle Apuane e Sovrintendenza in sede di Conferenza dei Servizi. La procedura, pertanto, prevede che il Consiglio Comunale si esprima due volte: la prima sulle osservazioni presentate e la seconda e ultima per l’approvazione definitiva del piano.
«Come dimostra l’elenco dei passaggi sopra indicati, l’iter di approvazione dei Pabe richiede un lavoro complesso e articolato che soprattutto in questo momento di emergenza è particolarmente difficoltoso organizzare. Stiamo comunque procedendo e auspichiamo che il lavoro si concluda in tempi brevi per dare alla città questo strumento di pianificazione fondamentale per una gestione lungimirante dell’attività estrattiva. Per questo ringrazio tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza e gli assessori coinvolti, Maurizio Bruschi, Matteo Martinelli e Sarah Scaletti e per il grande impegno profuso» ha commentato il sindaco Francesco De Pasquale.
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“Dopo il terribile mese trascorso pur nella gravità della situazione, una tenue luce sembra apparire in fondo al tunnel. Grazie alle misure adottate dal governo ed allo sforzo disciplinato della popolazione, la diffusione del virus subisce un evidente rallentamento e ci consente di progettare anche a livello comunale una nuova fase.” Esordisce così, in una nota, Articolo Uno che propone di progettare una fase due a livello comunale.
“Per questo, assieme alle altre forze della minoranza consiliare abbiamo chiesto la convocazione di un consiglio comunale che ponesse al suo centro tali temi.” “Adesso c’è da lavorare insieme, per un progetto chiaro – continuano - che possa ridare alla nostra comunità un futuro migliore. E il luogo preposto a farlo, con un serio dibattito democratico, è il consiglio comunale.”
“Va cambiato il modello di sviluppo. – affermano - Ciò coinvolge anche il nostro territorio che dovrà essere ripensato nei suoi usi e nelle sue prospettive economico-sociali ed il loro impatto con l'ambiente. Tema che dovrà essere al centro della revisione del Piano Strutturale che dovrà contenere un diverso rapporto fra ambiente e società.”
“Sul versante sanitario – continuano - vi sono scelte ravvicinate non eludibili da compiersi rispetto al rapporto Covid e livelli essenziali d'assistenza: una completa revisione del rapporto fra Noa e strutture territoriali, l’assistenza domiciliare che dovrà prevedere le nuove unità Usca dedicate al Covid.”
“Con l'estate alle porte diventa cruciale fornire un concreto sostegno all'intero sistema economico –sostengono - con un generale ripensamento delle politiche di bilancio dell'ente: dalla revisione della fiscalità generale (tari, tosap....) al sostegno per il pagamento dei canoni d'affitto, ecc.”
“Per questo – concludono -occorre costruire una ‘cabina di regia’ che coinvolga le forze rappresentative della città. Occorre scegliere e scegliere bene, nell'esclusivo interesse della città.”
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Il finanziamento per erogare contributi economici straordinari a sostegno del pagamento del canone d'affitto non è una proposta dell'assessore al sociale Anna Galleni ma una disposizione della regione Toscana. A dirlo è il consigliere dell'opposizione, Massimiliano Bernardi che ha colto l'occasione per ribadire la mancanza di trasparenza dell'amministrazione carrarese proprio in un momento in cui i cittadini hanno bisogno di istituzioni che non siano bugiarde ma sincere e generose di verità. Secondo Bernardi, quello della Galleni nell'intervista con La Gazzetta di Massa Carrara sarebbe un annuncio spot all'intero di una gestione amministrativa che, nel frangente dell'attuale emergenza, non ha adottato alcuna strategia politica in autonomia: " L'amministrazione De Pasquale - ha detto Bernardi - ha pedissequamente distribuito le mascherine acquistate dal governatore della Toscana Enrico Rossi, erogato i "buoni spesa" ottemperando al decreto della Protezione Civile che li ha pure finanziati ed ora ha recepito in giunta il bando sui contributi affitto predisposto e confezionato dall'anno e finanziato con i fondi regionali. Confermiamo purtroppo di nuovo che quando c'è la salute di mezzo, la fame e la paura del domani perché è in gioco la nostra stessa esistenza, le bugie e le omissioni non sono possibili, non sono accettate e non sono lecite soprattutto se sono finalizzate a riacquistare il consenso elettorale perso."
Bernardi ha poi sollevato la questione relativa alla provenienza dei soldi che serviranno per i contributi al canone d'affitto: " Di certo – ha proseguito il consigliere di Alternativa per Carrara - non provengono da "nuovi finanziamenti per emergenza coronavirus" emessi con i fondi propri di bilancio comunale che era stato approvato in anticipo rispetto a tutta Italia perché si diceva avrebbe potuto permettere al comune di approvare misure a favore dei cittadini – misure che, fino ad oggi, non sono ancora pervenute. Le risorse di aiuto invece sono quelle messe in campo dalla Regione Toscana "Risorse regionali per l'integrazione dei canoni di locazione" per un importo pari a € 1.580.537,81 e "Misure di sostegno alla locazione finalizzate alla prevenzione degli sfratti finanziate con risorse regionali" per un importo pari a € 330.307,56. Inoltre la delibera regionale consente ai comuni di utilizzare le risorse del "Fondo nazionale morosità" assegnate con decreto regionale 3866 del 5 Marzo 2029 e quelle non utilizzate nel corso del 2019, e già destinate dai comuni stessi all'integrazione per l'annualità 2020 che già sono nelle disponibilità del comune, oltre al finanziamento storico da parte dell'Ente.".
Bernardi ha voluto esprimere apprezzamento per le parole che, sempre nella stessa intervista, l'assessore Galleni ha indirizzato ai dipendenti del settore sociale e servizi abitativi: " Ho apprezzato le parole dell'assessore perché i dipendenti del sociale davvero stanno dimostrando molta professionalità, abnegazione e un forte spirito di comunità che va ben oltre i doveri di dipendenti pubblici. A tutti loro, che conosco e stimo personalmente, mando un forte ringraziamento pubblico in quanto, se è pur vero che forse dall'esterno è difficile percepire qual è la mole di lavoro che stanno svolgendo, questo impegno e questa professionalità che emerge sono frutto dall'esperienza e dalla competenza acquisita in anni di duro e di gestione del settore che, proprio sulle emergenze, è sempre stato in prima linea . Non certamente dalla situazione gestionale, praticamente inesistente, in cui il sociale e la casa si sono ritrovati negli anni dell' amministrazione 5 Stelle. Tanta tanta solidarietà a tutti i dipendenti del nostro comune che stanno aiutando con il loro prezioso lavoro la nostra città.".
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"L'assessore comunale Baratta ci dice che togliere o abbassare la Tassa sui rifiuti non si può. Lo ringraziamo della risposta, ma dovrebbe girarla alle imprese turistiche e ai pubblici esercizi di Massa che sono chiusi da mesi e che da mesi non vedono alcun incasso e spiegargli con quali soldi dovrebbero pagare per un servizio di cui, purtroppo a causa del Covid 19, non stanno usufruendo" così il segretario del circolo Pd di Casone-Bondano-Ricortola, Osvaldo Bennati risponde all'assessore alle finanze del Comune di Massa che ha detto no alla proposta del Pd di abbattere la pressione fiscale comunale sulle imprese già colpite dall'emergenza Coronavirus.
"Se come dice l'assessore non si può – aggiungono dal Pd – dovrebbe spiegarci perché questo obiettivo se lo stanno ponendo altre amministrazioni della Toscana e del resto d'Italia. A Firenze, che ricordiamo all'assessore ha una notevole incidenza del turismo sul proprio Pil e che dalle imprese turistiche e dai pubblici esercizi incassa una quota fondamentale di tasse locali, il sindaco Nardella ha già coinvolto Alia, cioè l'azienda che si occupa di raccolta e smaltimento rifiuti nella Toscana centrale, per approntare un piano di riduzione delle tariffe spiegando che :"voglio arrivare all'abbassamento o alla esenzione della Tari per alcune categoria, ad esempio le imprese che sono state costrette a chiudere, se non producono rifiuti perché devono pagare per smaltirli?"
"Già, perché far pagare la raccolta e lo smaltimento di rifiuti a chi questi rifiuti non li sta producendo? Non si tratta di una domanda né sciocca né infondata- spiega Bennati - . Le stesse azioni le stanno facendo anche a Livorno, dove la Giunta Comunale su mandato del Consiglio Comunale ha deciso di studiare a riduzioni della quota variabile di Tari per le imprese ferme per covid 19, e pure a San Miniato, e a Fucecchio e in tanti e tanti altri comuni della Toscana e d'Italia. Perché il Comune di Massa non lo fa, perché non lo vuole fare? Eppure in quanto assessore Baratta dovrebbe conoscere bene gli obiettivi che s'è posto il sindaco Persiani e le promesse che aveva fatto ai cittadini: "Vogliamo ... diminuire in modo generalizzato la pressione fiscale , il turismo ... sarà un volano strepitoso per rilanciare il nostro territorio", ha scritto il sindaco nel proprio programma di governo due anni fa. Si tratta di impegni che ora è ancora più urgente e necessario mantenere dato che l'emergenza sanitaria ha messo in ginocchio tante imprese tante famiglie massesi".
"Non è quindi lesa maestà ora chiedergliene conto, soprattutto di fronte a decine e decine di aziende del turismo e del commercio che rischiano seriamente di dover chiudere. Perché forse l'assessore non l'ha ancora capito bene – conclude Bennati - , ma se queste imprese chiuderanno, anche per le casse comunali sarà un grosso guaio visto che non pagheranno più neppure un euro di tasse e la nostra città avrà parecchi disoccupati in più".
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Ci mette l’anima e il cuore e lo si capisce subito quando comincia a parlare del lavoro del settore che da tre anni guida come assessore al sociale: si capisce che l’ultima cosa che le interessa è il valore della poltrona su cui siede e che veramente ci sta mettendo tutto l’impegno possibile per fare qualcosa di buono per la fascia più delicata e fragile della società.
Un impegno che l’emergenza coronavirus ha reso totale e prioritario su tutti gli altri settori dell’amministrazione perché improvvisamente ha allargato a dismisura quella fascia sociale e perché sta battendo il tempo ad un ritmo forsennato con incombenze sempre più stringenti. Abbiamo chiesto all’assessore Anna Galleni di parlarci di questo momento particolarmente critico per il settore sociale e di ciò che l’amministrazione carrarese sta facendo per i cittadini in difficoltà.
Assessore, come sta affrontando il settore sociale l’emergenza in corso? Ci sono cambiamenti nel lavoro che viene svolto?
Questa pandemia ha stravolto la quotidianità e gli approcci, anche lavorativi. Al settore sociale abbiamo da subito scelto di fare colloqui solo allo sportello e di consentire a molti dei nostri dipendenti di lavorare da casa, altri invece sono in ferie. Ciò consente possibilità di turnazioni e di sostituire chi si dovesse ammalare, in modo da garantire sempre e comunque la continuità del servizio. Il personale sta dimostrando molta professionalità, abnegazione e un forte spirito di comunità che va ben oltre i doveri di dipendenti pubblici. L’antivigilia di Pasqua erano in settore, chi a rispondere alle chiamate, chi a compilare le schede dei bonus alimentari. Li ho visti davvero lavorare senza sosta. C’è chi ha terminato e inviato elaborati alle 23.00 della domenica. Forse dall’esterno è difficile percepire qual è la mole di lavoro che si sta svolgendo, ma assicuro che è davvero tanta e quindi li ringrazio di cuore. Un ringraziamento va anche alla dirigente, dottoressa Micheletti che oltre al sociale sta gestendo anche quello della Polizia Municipale, altrettanto importante ed impegnato in questo frangente. E’ riuscita a creare in poco tempo un’ottima sinergia e a gestire ritmi lavorativi davvero elevati. Infine, non posso non menzionare l’imponente lavoro che sta svolgendo anche la Protezione Civile e i sui validissimi volontari, che si interfacciano quotidianamente col mio settore.
Quali sono, in questo momento, le priorità che avete?
In questo periodo stiamo affrontando una battaglia contro il tempo per i contributi al sostegno alimentare: diversi nostri concittadini, oggi, non hanno alcun tipo di entrata mentre le loro spese continuano a correre. Sono arrivate a oggi circa 1670 domande e ne continuano ad arrivare ancora. La maggior parte sono state raccolte per via telefonica. Si è pensato a questa modalità per evitare occasioni di contagio come le file e gli assembramenti agli sportelli comunali e per aiutare anche chi non ha dimestichezza con internet. Le schede, comprese quelle inviate tramite mail, vengono poi passate al vaglio delle assistenti sociali che chiamano per chiarimenti o integrazioni e alla fine si esprimono sulla accoglibilità, con o senza priorità, della richiesta. I fascicoli ripassano al personale amministrativo che procede a preparare i buoni e le schede di consegna. A questo punto entrano in campo i nostri volontari, altrettanto eccezionali: sono loro, infatti, che raggiungono a casa i nostri concittadini e consegnano il tutto. La consegna a domicilio è stata pensata per preservare due valori: la salute, perché con una distribuzione centralizzata si sarebbero creati pericolosi assembramenti e la dignità, perché può essere umiliante stare in fila per percepire i buoni. Come ho già chiarito, stiamo dando la precedenza a chi non riceve alcun tipo di contributo, alle persone a reddito zero. So che ci sono persone che hanno un sostegno minimo, di poche centinaia di euro, assolutamente insufficiente. Penseremo anche a loro dopo aver evaso le richieste di chi non ha alcuna entrata e non sa come acquistare il cibo. Ma le nostre priorità non si fermano a questo: abbiamo anche in “cantiere” il bando per il contributo affitto; interventi per gli anziani soli che hanno necessità di fare la spesa; e proseguono tutte le attività del settore dei minori, che non si è mai fermato. Insomma, il settore sociale è un albero con diversi rami, tutti importanti e delicati che non possono essere trascurati.
A che punto è la consegna dei buoni pasto?
A oggi abbiamo consegnato buoni per un valore complessivo di circa 180.000 euro. Quindi siamo nell’ordine di circa 700 nuclei familiari che hanno ricevuto aiuti. Spero che entro fine aprile, inizio maggio, ce la faremo a portare a termine le valutazioni e le consegne. Ma come ho detto, le richieste continuano ad arrivare.
Ritiene sia sufficiente l’intervento dello Stato o pensa che sarà necessario una correzione affidata a ciascuna amministrazione locale? Nel secondo caso come pensa di agire?
In realtà credo che al dramma sanitario, che è enorme, si stia affacciando un dramma altrettanto imponente di tipo economico-sociale, che non si risolverà nell’arco di un mese. La risposta a uno scenario del genere deve essere necessariamente governativa: interventi strutturali su lungo periodo ed interventi tampone, tipo questo, sul breve periodo che non può però essere limitato a solo un mese. Nel caso ciò non si verifichi un comune come il nostro, già pesantemente indebitato, avrebbe enormi problemi nel dar risposte anche alla luce del fatto che, mentre le spese continuano a correre, buona parte delle entrate, fortemente riferite all’industria locale, sono cessate. In attesa di interventi ulteriori del governo, ho fatto predisporre l’apertura di un conto finalizzato ad aiutare i nostri concittadini su cui, chi è in condizione di farlo, può effettuare una donazione. Ho inoltre chiesto al settore di valutare quali capitoli di spesa non verranno utilizzati per eventualmente riconvertirli a tal fine. Infine ho rafforzato la rete del volontariato che si occupa della distribuzione del cibo. Anche loro persone eccezionali ed insostituibili.
Come è la sua giornata tipo, assessore, in questo periodo?
Da fine febbraio sono in comune tutti i giorni da mattina a sera inclusi i week nei quali, però, a volte vado solo il pomeriggio e tiro fino a tarda sera. Ho saltato solo un sabato, in cui non mi sentivo particolarmente in forma, ma mi sono collegata da casa in teleconferenza. Ma non sono da sola. Anche il sindaco e la maggior parte degli altri membri della giunta si stanno comportando allo stesso modo. Lo trovo un comportamento del tutto normale e doveroso, visto cosa sta passando il nostro paese e la nostra città.
Qual è la situazione reale delle famiglie in difficoltà a causa dell’epidemia? Quanto è cambiata rispetto a prima?
Quando nel dicembre del 2019 ho comunicato per la prima volta i dati relativi alle richieste del reddito di cittadinanza, quei numeri hanno fatto emergere in tutta la loro drammatica chiarezza l’enorme sommerso di povertà della nostra città. E devo dire che il RDC è stata una misura molto importante, che ha consentito a chi lo ha percepito di avere un po’ di respiro. Oggi abbiamo una nuova imponente ondata di persone nel bisogno: chi fino a ieri aveva una partita iva, chi aspetta la cassa integrazione, chi facendo qualche lavoretto ce la faceva a stare a galla. Oggi tutte queste persone sono in povertà. Sono coloro che erano fino a ieri “sconosciuti al settore”. Quanto durerà questo loro stato è direttamente proporzionale al tempo che occorrerà a riavviare l’economia. Una situazione, quindi, più che seria.
Le strutture ad alta densità abitativa come le Rsa e i Cas, secondo lei sono state sufficientemente tutelate? In che modo si potrebbe garantire maggior sicurezza a queste situazioni?
I CAS sono sotto l’egida della Prefettura e il nostro prefetto è persona molto attenta. So che alcuni CAS hanno provveduto a sanificare le strutture, attività virtuosa che denota attenzione. Quanto alle RSA, i loro utenti sono certamente le persone statisticamente più a rischio. La nostra RSA è stata una delle prime a chiudere immediatamente le visite ai parenti e so che il presidente, da subito in prima linea, è quotidianamente impegnato a risolvere e anticipare le problematiche. Anche il nostro sindaco segue con grande attenzione la situazione ed ha chiesto ad ASL di rafforzare la nostra RSA con personale sanitario, proprio per garantire ulteriormente gli ospiti.
Che ne pensa della polemica sul caso della partita dei migranti dell’hotel Dora?
Siamo in un periodo in cui la gente ha i nervi scoperti e prende a male parole anche chi passeggia per strada senza mascherina. Quindi permettere quella partita ha di fatto esposto questi ragazzi alle intemperanze del vicinato. So inoltre che la Polizia Municipale si è dovuta attivare due volte: a seguito della prima intimazione allo stop, i nostri agenti sono stati costretti ad intervenire 40 minuti dopo perché il gioco non era cessato. In questo caso, credo che chi era preposto alla gestione dei ragazzi non abbia fornito loro quantomeno un buon esempio: se la municipale chiede di cessare un’attività non si può far passare il messaggio che questa richiesta può essere bellamente ignorata. C’è un ulteriore fatto, generato da questo episodio, che ho trovato poi a dir poco rivoltante: siccome questi ragazzi hanno la pelle di un altro colore, l’accaduto è stato preso a pretesto da un branco di razzisti da tastiera per vomitare, per ore e giorni, il peggio del peggio. Evidentemente a questi la pandemia in corso non sta insegnando nulla sul valore della vita e sul sentimento di fratellanza.
Pensa che l’utilizzo degli orti urbani cittadini possa essere d’aiuto in questo momento?
In questo momento c’è un contenzioso aperto sugli orti perché il comune ha contestato i lavori alla ditta che li stava eseguendo, quindi è tutto fermo e non si può utilizzare il cantiere. Questa circostanza è ben nota, è stata riferita più volte in consiglio comunale. Inoltre anche se per “magia” fosse possibile aprirli domani, non è che dopodomani si raccolgono i frutti. La terra va fresata, le sementi piantate, annaffiate, le piante devono crescere… Dire apriamo gli orti così le persone possono cibarsi del raccolto e risparmiare sulla spesa è una narrazione populista che non mi appartiene e che lascio volentieri a chi si rivolge ai propri concittadini come se stesse parlando ad una massa di allocchi.
Qual è la situazione dei contagi a Carrara nel senso delle fasce d’età colpite?
Le fasce ricalcano le linee nazionali. I più giovani sono meno soggetti a contagio e reagiscono meglio. E’ statisticamente letale per le persone più avanti negli anni e con altre patologie in corso. Sulla pagina facebook del sindaco è sempre presente un link che rimanda a un grafico in cui è ben evidenziato il trend del contagio nel nostro Comune: è un ottimo strumento per monitorare la situazione, predisposto dall’assessore Andrea Raggi che lo aggiorna quotidianamente con i dati di Asl. Questi numeri ci dicono una cosa: non dobbiamo mai abbassare la guardia finché non verrà trovato un vaccino. E per abbassare la guardia intendo anche e soprattutto attenersi a nome igieniche e distanziamento. Tutti i giorni, nessuno escluso
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I vertici locali di Forza Italia denunciano il comportamento tenuto dalla portavoce Cinzia Chiappini che, nei giorni passati, aveva scritto al direttore della Gazzetta di Massa Carrara, Aldo Grandi, lamentando "attacchi politici" da parte della testata giornalistica e la mancata pubblicazione di comunicati stampa del sindaco sul tema dell'emergenza coronavirus.
A tale attacco è arrivata pronta la risposta del direttore della Gazzetta di Massa Carrara: "Gentilissima Cinzia Chiappini, quando ho letto la sua missiva non ho potuto fare a meno di pensare che lei c'è, o ci fa...". Giulio Zanetti di Forza Italia ha espresso piena solidarietà al direttore Grandi e a tutta la testata giornalistica, precisando che “il comportamento tenuto dalla signora Cinzia Chiappini nei confronti del dottor Aldo Grandi è molto grave, sia nella forma che nella sostanza, in quanto pregiudizievole della libertà di stampa garantita dall'articolo 21 della nostra Costituzione.
Dura critica anche da parte di Riccardo Bruschi, coordinatore comunale di Forza Italia, il quale parla di un atto di ingerenza, che denota altresì inesperienza politica, e invita l'amministrazione comunale ad occuparsi delle problematiche concrete che interessano il nostro territorio, soprattutto in un momento difficile come questo, e ad evitare inutili polemiche e attacchi agli organi di stampa.
Del medesimo avviso anche Gianni Musetti, che ha rilevato: “La politica nazionale e locale grillina, purtroppo, ci sta abituando all'utilizzo della stampa per finalità di propaganda e di attacco delle opinioni contrarie, piuttosto che per motivi istituzionali, quindi in modalità completamente antidemocratiche. I grillini e il sindaco sono passati dal promettere di trasformare il comune in una casa di vetro, a censurare tutto e a pretendere di dettare alla stampa e alle opposizioni le loro intenzioni. Il sindaco vorrebbe la stampa come la Pravda e l'opposizione nei gulag. Solidarietà alla redazione della Gazzetta di Massa Carrara e a tutti i giornalisti . “.
Risponde Aldo Grandi: grazie, innanzitutto per la solidarietà, ma vorrei dire che la parola 'grave' mi sembra esagerata. In fondo la collega Chiappini non ha fatto altro che quello per cui è pagata ossia assicurarsi che tutte le veline che scrive vengano regolarmente pubblicate. Il sottoscritto non ha fatto altro che risponderle per le rime e la storia finisce qui. Credetemi, ho lavorato per decenni in una redazione locale, a Lucca, di un quotidiano storico e rammento benissimo la totale assenza di libertà dei capiservizio che non potevano scrivere mai quello che volevano e pensavano, ma, se volevano fare carriera o conservare il posto, soltanto quello che passava e permetteva il convento. Mai avrebbero osato scrivere quello che ho scritto io perché la loro volontà contava quanto il due di coppe a briscola quando regna bastoni. A meno che non accettassero pedissequamente gli ordini di scuderia. Niente di nuovo sotto il sole, destra o sinistra non importa, sono le persone che contano e la loro indipendenza di giudizio e autonomia di pensiero.
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Una riapertura graduale e ragionata ed una comunità di intenti a livello europeo, per un intervento che vada ad essere incisivo sul piano economico perché "O si vince tutti o si perde tutti". Queste sono state le linee principali del discorso di Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri, durante il proprio discorso davanti ai due rami del Parlamento, al Senato prima ed alla Camera poi. Due discorsi sobri, che non hanno avuto particolari incidenti di percorso, conditi da un appello verso le opposizioni: "daremo sempre ascolto a coloro che, rendendosi conto della gravità della situazione, adottano un atteggiamento costruttivo". Dai banchi di Lega e FdI sono scattate urla e qualche fischio.
"Il virus - ha scandito il premier - ha costretto a misure di estrema urgenza adottate sempre con la premura, da parte mia, affinché fosse assicurato il coinvolgimento di una maggioranza più ampia possibile. Il Governo ha elaborato una strategia in cinque punti per il prossimo futuro: far rispettare il distanziamento sociale e mantenimento delle mascherine fino alla scoperta del vaccino; un rafforzamento delle reti sanitarie del territorio per combattere il virus; un incremento di Covid hospital nel Paese, in modo da permettere a tutti gli operatori del settore sanitario di lavorare in sicurezza; deve esserci un uso corretto dei test molecolari (tamponi) e epidemiologici (analisi del sangue), così da poter avere una fotografia chiara e netta su quella che è la condizione odierna del Paese".
Poi è stato toccato un punto dirimente: la nuova app, Immuni. Conte ha precisato che "Non sarà obbligatoria, poiché sono pienamente consapevole di quanti e quali siano i fondamenti costituzionali coinvolti". Il Presidente ha però ribadito quanto sia importante l'isolamento dei contagiati, che non devono in alcun modo costituire nuovi focolai. "Chiaramente faremo in modo che chi no volesse scaricarla non abbia restrizioni di sorta e limitazioni di alcun tipo. Sono consapevole che, soprattutto su questo aspetto, il Parlamento deve essere coinvolto puntualmente, visto che sono coinvolti molteplici diritti costituzionake fondamentali. Si prospetta adesso una fase molto complessa, dobbiamo procedere ad un allentamento, i motori del paese debbono potersi riavviare, ma questo riavvio deve prevedere una riorganizzazione dell lavoro, degli spostamenti e del distanziamento sociale. Il ritorno alla normalità è un aspirazione comprensibile di tutti".
Poi Conte ha parlato di Europa: e lo ha fatto in modo chiaro e netto: no al Mes del 2008, si ad un sostegno comunitario comune, altrimenti "si perde tutti insieme". Un punto in cui il Presidente del Consiglio ha mantenuto con forza la posizione che, da settimane, va ripetendo in ogni intervento pubblico, in ogni intervista, in ogni vertice europeo. Un punto ch, però, giovedì, quando i leader degli stati membri si riuniranno, verrà messo a dura prova. Conte ha spiegato come si stia ragionando, con otto Paesi, di introdurre mezzi di sostegno economico alternativi, ma ha fatto capire di esser pronto a gesti istituzionalmente estremi, come quello del diritto di veto: "Farò tutto quello che è in mio potere – ha scandito Conte – per assicurarmi che il nostro Paese non debba confrontarsi in alcun modo con meccanismi figli del passato e che non hanno fatto altro che recare danni a più economie. Servono risposte e servono adesso". Tra quarantotto ore sapremo.
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Sono stati apprezzati dall'associazione "Civici Apuani" tutti quei provvedimenti presi dall'amministrazione comunale di Massa per contenere l'emergenza sanitaria e per agevolare la situazione alla cittadinanza.
"L'amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Francesco Persiani ha messo in campo, spesso anticipando i dettami della presidenza del consiglio e della giunta regionale, un insieme di azioni per affrontare, al meglio possibile, nell'interesse della cittadinanza, questo difficile momento. – ha spiegato l'associazione Civici Apuani - Tutte le questioni sono state affrontate con grande attenzione e senso di responsabilità, senza mai affermare di aver la bacchetta magica o che fossero le uniche soluzioni percorribili".
Un comportamento esemplare, secondo i Civici Apuani, quello del Sindaco Francesco Persiani, sempre in prima linea, che nonostante abbia dovuto prendere decisioni molto difficili, ogni sera informa i cittadini sui dati e sulle misure adottate per venire incontro il più possibile alla cittadinanza messa in forte difficoltà economica dalla grave situazione sanitaria.
"Con la sua squadra di governo ha cercato di non dimenticare nessuno partendo dai più deboli. Ha scelto di distribuire le mascherine arrivate dalla Regione in confezioni igieniche, con istruzioni, in prima battuta in numero di tre a nucleo famigliare per munire tutti di un dispositivo che doveva servire solo per le uscite necessarie, distribuendo le rimanenti subito dopo, cercando di coprire le situazioni più critiche. – hanno continuato i Civici - A questo scopo, per non gravare oltremodo sulla già impegnatissima forza di protezione civile istituzionale ha provveduto a formare un nutrito gruppo di volontari, messisi a disposizione attraverso la mail istituita appositamente (
Il settore maggiormente investito da questa emergenza è sicuramente quello guidato dall'assessore alle politiche sociali Amelia Zanti, secondo i Civici, che si è attivata per dare risposta a tutte le nuove difficoltà ed esigenze che la pandemia ha creato (ad esempio i buoni spesa), pur continuando ad erogare i servizi consolidati.
"E' stato immediatamente istituito il servizio di spesa a casa, sia per le persone in quarantena o ammalate a casa, che per le persone anziane e sole. Così come è stata prevista, con l'intervento dei volontari Protezione Civile, la consegna dei medicinali. – hanno ricordato i Civici Apuani - E stato attivato un servizio di supporto psicologico per le persone sole che già vivevano momenti di fragilità acuita da questa situazione inattesa. Si è attivata per l'apertura di un conto corrente per ricevere donazioni che sono pervenute copiosamente grazie alla generosità dei massesi".
Per la grave situazione di precarietà economica, "è stato necessario e doveroso prevedere ulteriori contributi affitti e canoni di locazione, cui ha dato pronta risposta anche in questa l'Amministrazione. – ha ricordato l'associazione civica -Insieme all'assessore alle attività produttive sono state riunite tutte le associazioni di categoria per trovare una modalità di coinvolgimento dei negozi di prossimità per l'erogazione dei buoni spesa, in modo da favorire anche i piccoli commercianti per sostenere quanto più possibile il tessuto sociale attraverso convenzioni tra i negozianti e l'Ente Comunale".
L'associazione Civici Apuani ha speso qualche parola anche sulle polemiche sorte dopo la distribuzione delle mascherine da parte dell'amministrazione comunale, gesto compiuto in buona fede per la tutela della salute dei cittadini.
"Purtroppo all'inizio reperire DPI di qualunque tipo era molto difficile, così l'A.C. si è adoperata per riuscire ad acquistare mascherine chirurgiche contattando, nel frattempo, anche aziende locali per la produzione di mascherine in TNT lavabile, che ha distribuito alla cittadinanza, facendo sollevare obiezioni sul modo, perdendo di vista l'importanza del fine. Gesto, seppur contestato, ripetuto in egual modo adesso dalla Regione" – ha esposto l'associazione.
L'associazione fa presente che è stato previsto con l'assessore alla viabilità, di rendere i parcheggi blu gratuiti, così come con l'Assessore all'Istruzione Nadia Marnica il rinvio del pagamento delle rette fisse dei nidi comunali e dei servizi scolastici fruiti nel mese di febbraio, alla ripresa delle attività didattiche.
"La stessa, nella sua veste di assessore al personale ha subito avviata e successivamente ampliata la possibilità, per i dipendenti, di attivare lo smart working, in modo da tutelare quanto più possibile la salute dei lavoratori, ai quali, al di là delle polemiche, sono stati forniti i DPI nel minor tempo possibile, ad ognuno secondo le proprie professionalità" – hanno illustrato i civici.
L'associazione Civici Apuani ricorda inoltre che Massa è stato uno dei primi comuni in Toscana che, grazie all'attività dell'Assessore all'Innovazione Tecnologica ha potuto effettuare le riunioni di Giunta, di Consiglio e di Commissioni consiliari in video conferenza permettendo così all'amministrazione comunale di non fermarsi.
Un compito difficile, secondo i Civici Apuani, anche quello dell'assessore al Bilancio e Finanza, che si è mosso per sospendere i tributi di competenza del Comune, e dell'assessore al Turismo, che starebbe lavorando per garantire la riuscita della stagione estiva.
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