Politica
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. Il sindaco di Aulla, candidato della coalizione di centrodestra, ha battuto Gianluigi…

Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

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Il primo cittadino di Carrara, Francesco De Pasquale, si rivolge ai propri concittadini aggiornandoli sull'andamento del contagio e facendo riferimento ai dati di ieri:
"Care concittadine e cari concittadini
sono giorni difficili per il nostro paese e anche per la nostra città. I numeri dei contagi confermano che la pandemia continua a diffondersi con una velocità preoccupante. Le persone positive al covid19 residenti nel comune di Carrara sono raddoppiate nel giro di una sola settimana. Venerdì scorso erano 500, oggi siamo a 1000. Più precisamente abbiamo XXX positivi a domiclio, YY ricoverati in ospedale e WW ospiti di strutture sanitarie.
Il sistema sanitario anche a livello locale è in difficoltà. Nonostante la dedizione e il coraggio degli operatori che combattono in prima linea questa delicata battaglia, a cui va il ringraziamento di tutta la città, la carenza di risorse, umane e materiali si fa sentire. Ogni giorno ricevo decine di lettere di cittadini costretti a far fronte alle criticità di un sistema sottoposto a uno stress enorme. Criticità che spaziano dai ritardi nella somministrazione dei tamponi alle lungaggini nella comunicazione del loro esito, alle criticità burocratiche che ne derivano. Sono tante le persone costrette a casa in attesa di una risposta che non riescono ad attivare un canale di dialogo con l’azienda sanitaria per sbloccare la loro situazione. Da queste difficoltà del sistema sanitario scaturiscono a cascata altri problemi, altrettanto gravi, di natura economica e sociale. C’è chi è guarito ma non può tornare al lavoro perché il suo certificato non arriva: una situazione drammatica per chi ha un attività in proprio e non la può aprire.
Spinto dalla consapevolezza delle difficoltà del sistema e dalla preoccupazione per le sorti della nostra città, mi sono rivolto al presidente della Regione Toscana e al direttore generale dell’azienda sanitaria Usl Toscana Nord Ovest per chiedere l’allestimento di un Drive-Through-Difesa delle ForzeArmate. Si tratta di centri per l’esecuzione dei tamponi in gestione ai militari: alcuni sono già stati attivati, anche nella nostra regione, altri sono in fase di allestimento. Credo che i numeri dei contagi e le difficoltà sul nostro territorio giustifichino e richiedano un intervento di questo tipo, per cui ho proposto gli spazi di CarrraraFiere: la Regione ha già aperto lì il centro di tracciabilità covid, ma il polo fieristico ha comunque una disponibilità di aree, interne ed esterne, sufficientemente capienti anche per ospitare un drive through.
Nella speranza di avere presto un riscontro positivo a questa proposta, vi ricordo che ciascuno di noi ha delle armi importanti per combattere il virus: indossare sempre la mascherina, lavare spesso le mani, rispettare le distanze di sicurezza e limitare le uscite. Su questo fronte ci arrivano tante, tantissime domande per conoscere con esattezza quale sia la possibilità di spostamento per le attività motorie e sportive: premesso che il decreto non dà indicazioni precise sui limiti entro i quali è consentito muoversi ma parla di prossimità rispetto alla propria abitazione, vi ricordo che lo scopo del provvedimento è quello di contenere i contagi, quindi ridurre le occasioni di uscita e socialità dove ci si espone ai rischi maggiori.
Per questo vi chiedo restate a casa il più possibile. La situazione è grave e la strada che dobbiamo percorrere è ancora tutta in salita".
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La situazione del Paese e anche della nostra città è grave: diffondere notizie non corrette che alimentano false speranze rischia di inasprire ulteriormente un clima già di per sé teso. Nel pieno rispetto della pluralità di idee e posizioni ritengo assolutamente legittimi gli interventi d chi ha critiche serie e proposte concrete mentre spero che non si ripetano interventi di mera speculazione politica almeno in questo momento.
Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale replica così a nome di tutta l’amministrazione alle ultime proposte apparse sulla stampa in merito agli sgravi sulla Tari: “Purtroppo assistiamo a una proliferazione di questi interventi privi di fondamento normativo e di sostanza che in un momento di sofferenza delle persone alimentano speranze infondate e possono ingenerare ulteriori tensioni” ha dichiarato il primo cittadino.
Venendo al merito della questione, l’amministrazione precisa che “le casse del municipio non hanno affatto a disposizione 7 milioni di euro da poter spendere. Anche se ci fossero, ma non ci sono, non sarebbero utilizzabili per alleggerire la Tari: questa tassa infatti è normata a livello nazionale e applicata sulla base delle linee di indirizzo diramate da una autorità di regolamentazione, che quindi è l’unica a poter disporre esenzioni e riduzioni. Interventi di questo genere sulla Tari quindi non dipendono dalle risorse o dalla volontà di un’amministrazione comunale”.
De Pasquale ricorda che la sua amministrazione è già intervenuta e sta lavorando per intervenire di nuovo per applicare agevolazioni a beneficio delle piccole attività, con tutte le misure di sua competenza: “Siamo consapevoli delle difficoltà di questo momento e stiamo impegnando ogni risorsa, economica, finanziaria e normativa a nostra disposizione per provare ad alleviare gli effetti di questa drammatica crisi”.
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Il Gruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale presenterà una mozione, di cui il Consigliere Gabriele Veneri è primo firmatario, per la riapertura immediata della caccia nel rispetto dei protocolli anti-Covid. Oltre ad immediati indennizzi per i danni all'agricoltura.
"La chiusura dell'attività venatoria ha effetti catastrofici sull'intera agricoltura -sottolinea il Consigliere Gabriele Veneri- Effetti deleteri anche sulla sicurezza stradale visto che gli ungulati invadono strade comunali e provinciali e si avvicinano con sempre maggiore continuità alle abitazioni. Inoltre, l'incontrollata proliferazione degli animali selvatici, con una diffusione dalle campagne alle città, rappresenta un pericolo per la salute per i rischi provocati dalla diffusione di malattie come la peste suina. Pericolo denunciato recentemente da alcuni virologi. La caccia -ricorda Veneri- è un'attività di pubblica utilità, permette il controllo degli ungulati che è una priorità. Si svolge, nella maggior parte dei casi, individualmente perciò i cacciatori possono rispettare tutti i protocolli sanitari previsti per l'emergenza pandemica, in totale sicurezza con mascherina e distanziamento sociale. La caccia va riaperta nella sua totalità, va dato il via libera anche per l'esercizio venatorio da appostamento fisso con capanno e per chi svolge la caccia agli uccelli".
"La Regione Emilia-Romagna, prima in Italia, ha permesso la ripresa della caccia giustificata da comprovati motivi di lavoro all'interno del territorio regionale perché non può farlo anche la Toscana? -domanda il vice-capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi-L'Emilia-Romagna ha ridato il via libera all'attività venatoria per chi svolge attività di controllo faunistico, sotto il coordinamento delle Polizie Provinciali. Ciò consente ai cacciatori di selezione a e quelli individuati dagli ATC di ricominciare la caccia ai selvatici. Dopo la mobilitazione dell'associazionismo venatorio, il Ministero dell'Interno, tramite i Prefetti, ha consentito anche che, nelle zone a rischio per la pandemia, venisse riaperta l'attività venatoria per il contenimento del cinghiale. E' un primo passo, adesso va riaperta tutta l'attività venatoria perché non esistono cacce di serie A e cacce di serie B! La caccia deve restare un'attività unica".
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"Via libera ai clienti di parrucchieri e lavanderie provenienti da comuni limitrofi. Lo ha disposto, con una circolare, il Prefetto di Pisa rispondendo ad una richiesta della Confesercenti Toscana Nord. Il prefetto ha pubblicato un chiarimento rispetto al Dpcm, valido sull'intero territorio provinciale. In attesa di poter incontrare personalmente il Prefetto di Massa Carrara, per presentarmi, con una lettera gli ho rivolto l'appello di adottare una disposizione simile, a quella del collega di Pisa, così da permettere di usufruire di servizi alla persona, come parrucchiere o lavanderia, spostandosi dal comune di residenza in un ragionevole ambito di contiguità territoriale. Il momento è assai delicato per la nostra economia e molti settori, come ad esempio quello delle acconciature, risulta molto penalizzato - dichiara il vice-capogruppo di Fratelli d'Italia in Ccnsiglio regionale Vittorio Fantozzi - Il prefetto di Pisa ha chiarito che va ammesso lo spostamento tra comuni contigui nel caso in cui manchi nel proprio territorio di residenza un'attività in grado di soddisfare le proprie esigenze e quando ci sia una maggiore offerta, anche in termini di convenienza economica. Questa interpretazione, già valida per fare la spesa, è estesa ora, nella provincia di Pisa, anche alle attività che erogano servizi alla persona con lo scopo di assicurare pari opportunità e maggiore scelta ai consumatori".
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"Sono lavoratori silenziosi, che si vedono poco e non stanno mai sulle prime pagine o in televisione. Eppure la loro opera oggi è quanto mai necessaria e indispensabile e non possiamo accettare che siano trattati come 'invisibili' dall'azienda sanitaria. E' certo vero che gli operatori del Cup e addetti alle pulizie non sono formalmente dipendenti dell'Usl Toscana nord ovest ma di cooperative e aziende esterne. Ma vivono quotidianamente il rischio dell'esposizione al contagio da Covid19 e per loro chiediamo con forza dignità, pari trattamento, misure di sicurezza e una stabilizzazione certa".
E' Angelo Lieti, referente della Uiltrasporti Massa Carrara, a lanciare un appello a nome dei lavoratori Cup e delle pulizie per conto dell'azienda sanitaria di area vasta. "Non si sono fermati mai un momento dall'inizio della pandemia – prosegue Lieti -. Hanno assicurato pulizia e sanificazione, prenotazioni di visite e prelievi, analisi, iscrizioni al servizio sanitario, cambio di medico. Lo hanno fatto con spirito di abnegazione, mettendo a rischio anche la loro incolumità a fronte di pochissimi dispositivi di protezione individuale. Non si sono mai tirati indietro. Hanno fatto il loro mestiere con contratti da fame, a 7 euro lordi all'ora, lontani dalla ribalta, dalle interviste e dalle fotografie. Per loro nessun elogio. Ma senza di loro probabilmente tutto sarebbe andato molto peggio. Adesso chiediamo all'azienda sanitaria quantomeno di 'pareggiare i conti'".
Significa poche ma concrete azioni per migliorare le condizioni di lavoro: "Servono protezioni individuali migliori, magari fornite dalla stessa Asl come fa per gli altri lavoratori, perché le cooperative e gli appaltatori esterni non possono farlo alle condizioni con cui hanno vinto le gare al ribasso, ovviamente. Per ora hanno solo mascherine chirurgiche e quelle Ffp2 se le sono comprate da soli. Chiediamo accessi contingentati, solo su appuntamento in questa fase di emergenza – conclude il referente Uiltrasporti -, perché troppo spesso questi lavoratori si trovano davanti persone malate, anche positive a Covid. Chiediamo tute di protezione, come per gli altri lavoratori. Chiediamo sicurezza e dignità, con una internalizzazione da tempo promessa e ancora non mantenuta".
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Decine di persone in coda, molte delle quali over 70, fuori dall’ingresso del distretto Asl di Avenza in attesa di ricevere il vaccino anti-influenazale a partire dalle prima ore della mattinata di oggi, quindi on una temperatura di circa dieci gradi.
Questa è la fotografia scattata da Lucian Martisca e Gianni Musetti di Forza Italia, di quello che loro hanno segnalato come ennesimo disservizio di Asl. A rivolgersi a Martisca e a Musetti sono stati molti cittadini che hanno vissuto la situazione sulla loro pelle e i due esponenti di Forza Italia non hanno esitato a definire la vicenda paradossale: “Ci vietano di fare pranzi di famiglia e di andare al ristorante – hanno detto Martisca e Musetti - mentre nei distretti sanitari si lascia che si verifichino situazioni che assomigliano molto a tentativi di mettere alla prova dei cittadini per vedere chi è davvero interessato a fare il vaccino. Molti ci hanno confermato di aver desistito di fronte a una tale coda e altri, invece hanno detto di aver scelto di restare in auto col motore acceso in attesa del proprio turno per evitare di prendere freddo. “.
Martisca e Musetti non hanno avuto dubbi nell’indicare in Gsabriele Morotti, presidente dell’Usl Toscana nord ovest, il principale responsabile di una situazione ormai fuori controllo, ed hanno rimarcato come quella di oggi sia solo l’ultima di una serie di occasioni che avrebbero evidenziato l’incompetenza di Morotti dal quale i cittadini esasperati non possono più accettare scuse.
“Invitiamo il sindaco Francesco De Pasquale – hanno continuato Martisca e Musetti - che poche settimane fa ha affermato di essere dalla parte dei cittadini scendendo in piazza contro l’attuale governo, guidato peraltro dal sua stesso partito, a prendere atto del malessere e della disorganizzazione che regna in luoghi chiave della città. Se è davvero dalla parte dei cittadini, venga alle 7 del mattino davanti al distretto sanitario di Avenza, a vedere ciò che succede e a dimostrare che non è sindaco solo a parole.”. Martisca e Musetti hanno poi rivolto un appello al presidente Morotti chiedendo di allestire una zona di attesa all’ interno dei vari distretti sanitari del comune, oppure di usare il Monoblocco come unico punto in cui effettuare i vaccini, in vista anche dei vaccini che verranno fatti per il covid nel 2021, in virtù del maggior spazio che la struttura ha a disposzione.
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Non ci sta, Roberta Crudeli, capogruppo del Pd nel consiglio comunale di Carrara, alle accuse che le ha rivolto Nicola Pieruccini, coordinatore comunale della Lega in merito all’ordine del giorno sulla situazione dei lavoratori del Cup che la Crudeli presenterà domani sera in consiglio comunale e che da ieri è stato reso pubblico sulla stampa.
Una doppia accusa di aver copiato il testo prima dalla mozione presentata nel corso dell’estate dal centro destra carrarese poi di averlo praticamente copincollato dalla stessa mozione protocollata dal consigliere del Pd Alberti del comune di Massa e, soprattutto, di non essersi mai interessata delle sorti dei lavoratori del Cup durante i mesi di protesta. Roberta Crudeli, che è la responsabile del settore infermieristico del reparto di oncologia del Monoblocco di Carrara, ha rispedito al mittente tutte le accuse e ha colto l’occasione per togliersi anche alcuni sassolini dalle scarpe.
“ Io non ho copiato proprio nulla – ha esordito la Crudeli – tanto meno lo avrei fatto da una mozione del centrodestra. E’ vero che il mio ordine del giorno è molto simile a quello presentato dal mio omologo massese ma è ovvio che apparteniamo allo stesso partito e che abbiamo seguito entrambi una scelta condivisa con il Pd provinciale. Sicuramente il mio intento non era quello di farmi pubblicità anche perché non ne ho alcun bisogno. Il risultato elettorale che ho ottenuto alle regionali parla da solo ed è stato raggiunto senza l’uso di camper, manifesti, cene e presenza dei leader nazionali del partito come invece ha fatto Pieruccini che ha anche portato Salvini a Carrara ma ha preso un quinto dei voti che ho preso io. La gente sa benissimo chi sono io e chi è lui. Ancor meno accetto l’accusa di non essermi mai interessata alla situazione delle lavoratrici del Cup: io lavoro in ospedale e parlo con loro ogni giorno. Non è necessario andare sui giornali per dimostrare partecipazione alla loro causa. Ci sono molte cose che si possono fare anche restando in silenzio. Ho voluto rendere pubblico l’ordine del giorno che presenterò domani proprio perché ho molto a cuore la situazione lavorativa di queste persone e perché credo sia doveroso adesso trovare una soluzione. Per questo motivo ho coinvolto il sindaco di Carrara e anche quello di Massa e il presidente della Provincia in modo che loro che sono le cariche più importanti della Conferenza Zonale possano unire le forze e portare le istanze del territorio in Regione. Sono inoltre convinta che sul problema dei lavoratori del Cup non ci dovrebbero essere lotte politiche sul chi arriva primo e io non accetto lezioni da leghisti improvvisati dell’ultima ora. Comunque voglio ricordare a Pieruccini il disastro compiuto dal governo leghista della Lombardia nella prima ondata del covid rispetto a come l’emergenza è stata gestita nella Toscana governata dal Pd.”. E in conclusione Roberta Crudeli ha voluto anche parlare nella veste di operatrice sanitaria impegnata ogni giorno su quelli che oggi sono i fronti più caldi e pericolosi dell’emergenza: “ Bisogna farla finita di speculare su un momento così difficile come quello che stiamo vivendo. Chi specula su una situazione che ha messo in ginocchio tutto il mondo non meriterebbe neppure risposta. Io vado a lavorare tutti i giorni in ospedale e credo che adesso ci voglia solo rispetto per i malati e chi lavora nella sanità.”.
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L’ordine del giorno che chiede una rapida conclusione del processo di internalizzazione dei lavoratori del Cup, che sarà presentato domani sera nel corso del consiglio comunale di Carrara dalla capogruppo del Pd Roberta Crudeli, ha scatenato le ire di Nicola Pieruccini, commissario comunale della Lega Salvini premier che ha parlato di mozione copiata da quella del centro destra e di strumentalizzazione dei lavoratori del Cup che per anni sarebbero stati precari proprio per colpa del Pd.
Pieruccini non ha negato il valore intrinseco e democratico della mozione, ricordando che la stessa era stata già presentata in Regione a luglio dal centrodestra, ma ha messo in discussione le vere finalità della consigliera Crudeli accusandola di cercare visibilità personale ed ha anche lanciato una frecciata al sindaco di Carrara, De Pasquale, prevedendo che neppure la mozione della Crudeli sarà presa in considerazione come già successo per quella sul Monoblocco.
Ma è sulla battaglia sul campo al fianco dei lavoratori del Cup che Pieruccini ha fatto più leva: “La Lega c’era alla manifestazione dei lavoratori del CUP che, in piena emergenza Covid, chiedevano il rinnovo del contratto di lavoro scaduto da sette anni, ma in quella occasione non si sono fatti vedere gli esponenti di spicco del Pd ne’ locale, né regionale. La Lega era al fianco dei dipendenti del CUP anche nel settembre 2019 al culmine degli scioperi organizzati dai sindacali che avevano chiesto alla Regione Toscana di iniziare un percorso di internalizzazione, in una manifestazione in cui spiccava la clamorosa assenza di bandiere rosse sventolanti.”.
Pieruccini ha anche analizzato gli ultimi sviluppi della vicenda: “La vertenza ha fatto emergere in questi giorni un caos incontrollato all'interno del Pd provinciale che per certi aspetti è quantomeno paradossale. A giugno il consigliere regionale del Pd Giacomo Bugliani aveva finalmente deciso di presentare una mozione con l’obiettivo di garantire ai dipendenti del CUP una giusta retribuzione. Ma, nel suo testo mancava la richiesta internalizzazione. Ad agosto, i vertici regionali del Pd, consapevoli che la categoria dei lavoratori del Cup si era sentita troppe volte presa in giro da promesse mai mantenute del partito, della Asl e della Regione Toscana non avevano mai mantenuto, in cambio di appalto del servizio al personale era stato riconosciuto il contratto delle cooperative sociali che per i sindacati era stato assolutamente peggiorativo in merito alle condizioni economiche per i prossimi quattro anni. Agli inizi di novembre Elisabetta Sordi, candidata del Pd in Lunigiana, ha chiesto di intraprendere la strada della stabilizzazione per i dipendenti del CUP confidando sul fidato lavoro di Bugliani mentre a Massa il consigliere del Pd Stefano Alberti si è schierato decisamente contro alla presentazione della mozione da parte del centrodestra con l’obiettivo di internalizzare i lavoratori del Centro Unico di Prenotazione adducendo a giustificazione il principio della condivisione.”.
Un excursus di quelli che Pieruccini ha definito “comportamenti schizofrenici del Pd” è stato fatto in questi giorni per ripercorrere tutte le tappe della vicenda. “ Per restare in linea con quanto fatto finora – ha aggiunto Pieruccini, il consigliere Alberti di Massa ha ri-protocollato in queste ore un atto interamente copiato dal precedente, ma sponsorizzato dal Pd, in cui ha invitato la conferenza zonale dei sindaci e la Regione a garantire il percorso di internalizzazione degli operatori del CUP. E il testo presentato da Alberti a Massa è lo stesso identico che la consigliera Crudeli presenterà nel consiglio comunale di Carrara di domani, annunciato previamente alla stampa forse nel tentativo di non arrivare seconda. Invitiamo il consigliere Alberti e la consigliera Crudeli del Pd apuano a cercare di evitare ulteriori figuracce e a chiarirsi le idee confrontandosi tra i compagni dei vari livelli istituzionali perché l'immagine che emerge purtroppo è di chi ha perso la testa”.
Pieruccini ha poi spiegato che la soluzione del problema, se pur più volte data per raggiunta dal consigliere Bugliani, è invece assai lontana e si è rivolto al partito democratico esortando a un maggior impegno nel a portare avanti le istanze del territorio, specialmente in questo momento di seconda gravissima emergenza da Covid-19 aggravato per i toscani dal fallimento della sanità rossa regionale.
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"Ci risiamo! Sono costretto a tornare a parlare del Lavello. Mi chiedo perché si debba parlare degli stessi problemi e non si risolvano definitivamente. Pulizia, igiene, salute, sicurezza, abusivismo!".
Cosimo Ferri entra a gamba tesa sulla questione, tristemente sempre in auge, del degrado del Lavello: "I cittadini residenti, soprattutto in questa situazione emergenziale in cui sono chiamati a rimanere in casa, cercano tutele e meritano un ambiente salubre e non degradato. Non è pensabile che gli interventi di pulizia programmati ogni quindici giorni o una volta al mese siano sufficienti per risolvere questa situazione che da troppi anni si protrae. Risolviamola una volta per tutte!".
"Nonostante ci siano stati interventi da parte dei comuni di Carrara e Massa – commenta Ferri - per quanto riguarda la pulizia dei rifiuti all’interno del Fosso del Lavello, siamo tornati al punto di partenza! Tutto è tornato come prima. Non è possibile che il Lavello, che già ha molte criticità, sia considerato una zona di serie B, di confine e quindi oggetto di degrado".
L'onorevole Ferri ricorda che la questione è stata oggetto di interventi ad opera dei due comuni limitrofi, Massa e Carrara, ma si rivolge in particolare al sindaco Francesco De Pasquale, a causa dei copiosi rifiuti presenti in strada entro il confine comunale di Carrara.
"La pulizia – commenta Ferri - dev'essere fatta con maggiore rigore anche per quanto riguarda i rifiuti lungo la strada (lato Carrara) che risultano un problema per i residenti della zona. Chiedo ancora una volta al sindaco di Carrara, De Pasquale, di risolvere il problema definitivamente. Garantisca la pulizia della strada e dimostri di avere a cuore i cittadini che abitano al Lavello che sono costretti a convivere anche con seri problemi di sicurezza e di abusivismo mai risolti La lotta all’abusivismo non può essere lasciata in mano solo ai cittadini devono intervenire le istituzioni. E poi che fine hanno fatto le telecamere promesse? Non bastano gli annunci occorrono i fatti. In più occasioni ho letto di promesse sull’installazione di queste telecamere ma gli abitanti raccontano di non averle mai viste. Sindaco ne sa qualcosa?".
"Sul tema pulizia – ricorda l'onorevole - anche il Consorzio di Bonifica è già intervenuto, ma occorre oggi ripulire gli argini del fiume e pensare quindi ad un piano straordinario di manutenzione per renderli puliti e sicuri. Occorre per esempio prevedere uno sfalcio in più per evitare che si creino dei veri e propri tappi naturali che possano impedire non solo il corretto funzionamento del depuratore ma anche creare un deturpamento ulteriore della zona. C’è poi il problema della pulizia del ponte che conduce al depuratore che deve essere fatta da chi ne è il proprietario".
M. C.
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Il collettivo Athamanta, a seguito della visione dell'anteprima del documentario “Uomini di pietra”, che andrà in onda in esclusiva su DMAX da giovedì 19 novembre in prima serata, che racconta di come viene estratto e lavorato il marmo delle Alpi Apuane, ha deciso di segnalare che le attività estrattive nelle Alpi Apuane stanno causando uno dei più grandi disastri ecologici e ambientali al mondo.
Athamanta è un percorso nato a Massa-Carrara che riunisce numerose realtà associative e soggetti singoli con l’obiettivo di tutelare le Alpi Apuane, catena montuosa di inestimabile valore che ospita 1784 specie e sottospecie floristiche, ovvero il 30 per cento del totale italiano e una quantità maggiore di quella presente su tutto il suolo della Gran Bretagna - molte di queste sono inoltre endemismi - riteniamo non opportuna la spettacolarizzazione di un business che autorizza perlopiù la polverizzazione delle Apuane. Sono fatti e numeri a documentare il disastro in corso: ogni anno vengono estratte circa 4 milioni di tonnellate di montagna: fino al 90 per cento del materiale estratto è scarto.
Athamanta si è rivolta direttamente ai direttori del programma:-
“Spett.le DMAX
Alla cortese attenzione del Direttore Discovery Italia
Dr.ssa Laura Carafoli
Egregia Direttrice, La montagna, oggetto del Vostro documentario “Uomini di pietra”, viene devastata ogni giorno e finisce nel mercato del carbonato di calcio impiegato per il settore edilizio, per le industrie farmaceutiche e cosmetiche. L’80% del marmo bianco estratto nelle Apuane fa questa fine, il 19,5% è impiegato per arredi e rivestimenti mentre l’arte pesa lo 0,5% delle estrazioni. Aggiungiamo che ad oggi solo il 15% delle cave è in possesso delle certificazioni ambientali: come documentano i database ufficiali di Ispra e Accredia solo 11 cave su 73 sono registrate Emas o certificate Iso 14001. Certificazioni oltretutto inefficaci che non mirano alla tutela delle acque superficiali e sotterranee.
E’ alquanto poco rispettosa, nei confronti degli abitanti del territorio e non solo, la spettacolarizzazione del lavoro estrattivo a fronte degli impatti disastrosi vissuti dal territorio Apuano, interessato da dissesto idrogeologico dovuto anche all’escavazione – si sono verificati 8 alluvioni in 20 anni a Carrara – inquinamento per scarti di cava – ogni anno insieme a oli esausti e idrocarburi viene sversata polvere di marmo che cementifica gli alvei fluviali – e danni ambientali – circa venti specie endemiche floristiche e faunistiche apuane sono a rischio.”
Ogni anno nelle cave di marmo muore in media una persona. Ci sono stati 12 incidenti mortali negli ultimi tredici anni, 1206 feriti. E si tratta di un dato parziale, visto che dal 2017 l’osservatorio infortuni dell’Asl locale non è stato attivo per una riorganizzazione della struttura interna. Athamanta ha concluso il suo intervento: -“A fronte di un incidente mortale verificatosi lo scorso 28 ottobre in una cava sul monte Corchia (Comune di Stazzema) riteniamo ancora più inopportuna la messa in onda del Vostro programma “Uomini di pietra”, pericolosamente vicino ad un’apologia della devastazione.”
Fra. S. Vat.
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