Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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Coronavirus, De Pasquale: “Fermate 200 persone. Per otto gli atti finiranno in Procura”. Il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale durissimo nei confronti di chi non rispetta le regole:
Care concittadine e cari concittadini,
anche oggi la conta delle persone risultate positive ci racconta di un trend in rapida ascesa, con i casi in aumento esponenziale.
Asl ci ha fatto sapere che oggi sono stati effettuati 7 nuovi ricoveri e un caso positivo è stato rilevato a domicilio. Anche oggi però sappiamo che i contagi sono in numero maggiore e che il bollettino deve essere ulteriormente aggiornato al rialzo.
Ad incrementare la preoccupazione, contribuiscono il report della Polizia Municipale e le segnalazioni che arrivano dal territorio che ci parlano di un gran numero di persone ancora in giro per la città.
Mi viene riferito di cittadini a passeggio per le frazioni collinari e di incontri nei giardini condominiali.
Questi comportamenti non sono sicuri perché favoriscono il diffondersi del virus.
Quando vi invito a restare a casa ed evitare i contatti sociali è perché questo è il solo modo di arrestare il dilagare di questa malattia che, anche secondo i dati della nostra azienda sanitaria, colpisce tutte le fasce di età, NON SOLO ADULTI E ANZIANI.
La nostra polizia municipale sta continuando con i controlli a tappeto: nei giorni scorsi sono state fermate 200 persone e per 8 con ogni probabilità gli atti finiranno in Procura. Contestualmente è stata fatta una verifica sulle segnalazioni relative a soggetti provenienti dalla ex zona arancione in base all'ordinanza della Regione Toscana e in almeno due casi è stato formalizzato l'invito a ritornare nelle zone di residenza.
Alla luce di quanto accaduto in questo fine settimana, i controlli si faranno ancora più stringenti perché tutti devono capire che la cura a questa epidemia è una sola: restare a casa. Come vi ho già detto, cercare nelle pieghe del decreto una scappatoia per uscire a passeggiare, è un comportamento da irresponsabili. In questo momento davvero difficile ognuno è chiamato al rispetto è alla responsabilità reciproche.
La situazione è grave. Restando a casa, con l’impegno di tutti, riusciremo a superare questo difficile momento della nostra storia.
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Il decreto “Coronavirus” ha chiesto per alcune categorie di lavoratori dipendenti di prendere ferie forzate o congedi obbligatori ma non ha contemplato tutta la fascia di lavoratori con contratti a tempo determinato che non hanno la possibilità di usufruire delle ferie. Sarebbe questo l’inghippo alla base di una situazione anomala all’interno di Nausicaa, megapartecipata del comune di Carrara, segnalata dal coordinamento comunale della Lega. Secondo voci giunte ai vertici del partito sarebbero in corso, da ieri mattina, una serie di spostamenti definiti da Nicola Pieruccini, coordinatore comunale della Lega, discriminatori nei confronti di dipendenti a tempo determinato con qualifiche di accompagnatori e pulministi dirottati, in assenza del servizio causa la chiusura delle scuole, a svolgere funzioni di banconisti nelle farmacie comunali o di addetti ai call center dell’azienda. Pieruccini, che ha esordito condividendo l’elogio pubblico fatto dal presidente Cimino e dal cda di Nausicaa nei confronti di farmacisti e operatori dell’azienda per l’impegno mostrato nel corso dell’emergenza attualmente in atto, ha poi chiesto verifiche e chiarimenti in merito alla situazione dei lavoratori.
“Pur comprendendo la difficilissima situazione per la nostra regione e per la nostra città ed i nostri amministratori – ha detto Pieruccini - riteniamo che si debba chiedere all’azienda multiservizi Nausicaa di assolvere agli obblighi di garanzia con pari dignità verso tutti i lavoratori e che forse i motivi della diversificazione di trattamento tra categorie di lavoratori potrebbe essere imputabile alla “ non applicazione di contratti di lavoro” di alcune unità lavorative che da anni chiedono che venga riconosciuto loro il diritto di lavorare per 12 mesi . A fronte di queste problematiche contrattuali va da sé che l’ azienda si è mostrata disorganizzata e di conseguenza obbligata a non poter chiedere ferie “ forzate “ a questa tipologia di lavoratori, a seguito delle gravi inadempienze contrattuali, per cui si è trovata costretta a dirottare personale nelle farmacie comunali in qualità di banconisti ed altri al call center come operatori. Secondo La Lega se sta veramente accadendo ciò che si rumoreggia, gli Amministratori di Nausicaa con queste decisioni stanno rischiando di danneggiare il clima lavorativo tra i dipendenti dei servizi alla persona e mettendo a rischio, in questa fase emergenziale , la possibilità di poter rialzare la testa e lavorare con serenità .”
L’invito della Lega è, dunque, stato a far prevalere il buon senso e la collaborazione di tutti e a raccomandare ai vertici di Nausicaa di gestire il personale dipendente con cura in modo da garantire a tutti le pari opportunità, tenendo in grande considerazione che i lavoratori sono il motore della fornitura di beni e servizi essenziali sia in priorità che in qualità, anche e soprattutto in questa devastante situazione. Nello specifico la Lega ha richiesto al presidente Cimino chiarimenti dettagliati sulla situazione dei dipendenti e sulle eventuali decisioni prese ed ha anche sollecitato una presa di posizione dell’azienda in merito alla possibilità di ricorrere alla cassa integrazione.
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Legambiente Carrara è stata rimproverata da Massimo Braglia e da Cristiano Bottici di aver dimenticato, nelle osservazioni alla bozza di Regolamento degli agri marmiferi, il tema dei beni estimati. In questo modo, poiché i beni estimati pagano solo il contributo d'estrazione e non il canone di concessione, Legambiente sarebbe corresponsabile della perdita di 4 milioni l'anno di entrate comunali.
"Certo, il comune avrebbe potuto disporre che anche i titolari dei beni estimati pagassero il canone di concessione - risponde alle accuse Legambiente - e magari, mettere a gara anche queste cave, affermandone così la proprietà pubblica".
Tuttavia, secondo Legambiente, queste cave avrebbero certamente impugnato il provvedimento, facendosi forti anche della sentenza di primo grado del tribunale di Massa del febbraio 2018 che, per il momento, ne ha riconosciuto la proprietà privata.
"Con ogni probabilità il provvedimento sarebbe stato respinto dal TAR - aggiunge Legambiente - e ne sarebbe seguita una lunga vicenda giudiziaria, dall'esito incerto e potenzialmente disastroso per il comune".
Questo il motivo per cui Legambiente ha deciso di non infierire contro il comune per non aver compiuto una scelta sui beni estimati coraggiosa, ma altrettanto azzardata.
"Respingiamo l'accusa di esserci adagiati sull'attesa che il parlamento legiferi - incalza Legambiente - Ricordiamo soltanto che la prima richiesta al parlamento fu la lettera del 24 febbraio 2017 con la quale Rossella Muroni, allora presidente nazionale di Legambiente, chiese ai presidenti delle commissioni parlamentari di Camera e Senato di proporre un intervento legislativo che riconoscesse i beni estimati come patrimonio indisponibile del comune.
In seguito abbiamo chiesto ai parlamentari locali di attivarsi in tal senso e, anche recentemente, nel dicembre 2019, ci siamo attivati a livello nazionale per sollecitare la calendarizzazione della legge".
Ciò che chiede Legambiente è pertanto un intervento da parte di PD e M5S per avviare l'iter della legge un provvedimento certamente produttivo per la città. Altrettanto produttivo sarebbe, a parere di Legambiente, portare a termine la ricognizione dei beni estimati risalendo al 1731, anziché fermandosi al catasto del 1823.
"Non va infatti dimenticato che in quegli oltre 90 anni altri beni estimati sono sorti come funghi, come testimonia l'editto delle usurpazioni del 1771, redatto proprio con l'intento di porre fine alle continue usurpazioni di cave - prosegue Legambiente - Cominciare a revocare i beni estimati usurpati sarebbe già un buon passo avanti".
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Italia Viva Massa Carrara ha attivato una raccolta fondi presso la Banca Carige Agenzia di Fossola per sostenere le esigenze emergenziali delle strutture sanitarie di Massa Carrara. L’intera somma raccolta verrà utilizzata direttamente per acquistare attrezzature indispensabili e necessarie ad ottimizzare il già enOrme lavoro svolto dai nostri operatori sanitari.
Per aderire alla campagna promossa da Italia Viva è possibile versare un contributo sul conto corrente numero 810075-80-15
IBAN: it76k0617524506000081007580 causale: donazione coronavirus Italia Viva
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Gaia sospenda il pagamento delle bollette dell'acqua agli esercizi commerciali e alle attività produttive: è l’appello che il coordinamento comunale di Massa di Fratelli d’Italia ha rivolto all’azienda che gestisce l’acquedotto. "Questa mattina abbiamo scritto al Presidente di Gaia ed al Consiglio di amministrazione di Gaia, chiedendo di sospendere il pagamento delle bollette dell'acqua per gli esercizi commerciali e per le attività produttive per i prossimi mesi" in questo momento di grande difficoltà per l'emergenza sanitaria, crediamo che ogni provvedimento che possa andare nella direzione di aiutare il nostro tessuto economico debba essere intrapreso” hanno affermato Marco Guidi, coordinatore provinciale di Fratelli Italia e Alessandro Amorese capogruppo Fratelli d'Italia a Massa. “Crediamo che anche Gaia possa e debba fare la sua parte per sostenere le attività commerciali, così come stanno facendo le singole amministrazioni differendo i tributi locali. un sollievo che in questo momento potrebbe dare respiro alle attività commerciali e di conseguenza anche alle famiglie.”
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Non molla la presa sul caso tesi dell’Accademia discusse in comune, il coordinamento comunale della Lega che, oggi ha fatto partire una denuncia presso la Procura di Massa Carrara nei confronti del presidente dell’Accademia Antonio Passa e del sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale. La denuncia è per abuso d'ufficio ed omissione di atti d'ufficio per non aver osservato gli obblighi previsti dal DPCM n° 6 / 2020 e dal DPCM del 4 Marzo 2020. “ I legali hanno già acquisito foto pubblicate anche in alcuni profili facebook - ha spiegato Nicola Pieruccini, coordinatore comunale della Lega - oltre a video relativi alla mattina del 7 marzo e scaricato dal sito ufficiale dell' Accademia di Belle Arti i decreti emessi dal presidente in merito al DPCM del 4 Marzo e al lo statuto ed il regolamento dell'Accademia stessa.”. Secondo Pieruccini, proprio da questi documenti si può evincere che il presidente Passa ha emanato un decreto che poi ha disatteso. “ Passa aveva scritto che gli esami di profitto e di laurea programmati nel periodo 5 Marzo -15 Marzo 2020 erano sospesi – ha chiarito Pieruccini – e che sarebbe stata cura delle strutture didattiche riprogrammare in date successive tali esami . Facendo intendere che avrebbero potuto essere svolti anche in via telematica, Passa ha poi messo in ferie il personale ATA ed amministrativo proprio per il giorno sabato 7 Marzo per “risparmio energetico" ed ha coinvolto il sindaco, secondo noi “ informalmente e superficialmente " scaricando su De Pasquale una responsabilità che lui stesso voleva evitare.”. Pieruccini ha anche attaccato le dichiarazioni rilasciate ieri dal presidente della commissione professo Piergiorgio Balocchi: “ Per quanto attengono le dichiarazioni corporativistiche e di autodifesa del professor Giorgio Balocchi, stupisce che lo stesso non abbia letto il decreto del presidente Passa pubblicato nella pagina dell’Accademia e quindi nonostante le giustificazioni non richieste , rimane sempre aperto l’interrogativo principale sul perché si sia dovuta effettuare una sessione d’esame anticipatamente presso il comune di Carrara. A questa semplice domanda da tutti gli attori coinvolti , nonostante i fiumi di dichiarazioni, non è ancora stata data una risposta.”
Pieruccini ha continuato: “Dica il professor Balocchi se corrispondono al vero le esternazioni del presidente sui motivi di salute dell'insegnante di riferimento, alla quale vogliamo esprimere tutta la nostra comprensione e sostegno se fosse vero . Motivi che comunque non sono assolutamente validi per sostenere il caos creato e dare senso legale della decisione presa da una pubblica Accademia e da una pubblica amministrazione.”. Secondo Pieruccini al professor Balocchi potrebbe essere contestato di non aver ottemperato all' obbligo della “seduta pubblica” come è previsto per lo svolgimento di una prova di esame di stato. “ In analogia – ha concluso Pieruccini - i nostri legali ravvedono l' applicazione dell’articolo 6 comma 4 del DPR 487/1994: “Le prove orali devono svolgersi in un’aula aperta al pubblico, di capienza idonea ad assicurare la massima partecipazione” principi disattesi . Alcune fotografie pubblicate da un consigliere comunale grillino sul suo profilo Facebook mostrano infatti la presenza soltanto della commissione e del laureando/a e nessun testimone presente a provare che l'esame si sia svolto correttamente e con trasparenza. Possiamo senza ombra di dubbio affermare che per prassi ormai consolidata, è prevista la presenza del pubblico a tutte le tesi di laurea e che molti atenei hanno previsto regole proprio al fine di evitare le condizioni di sovraffollamento ed hanno limitato il numero di accompagnatori “per garantire il buon andamento e la pubblicità della seduta di laurea”. Naturalmente la Lega è solidale con i dipendenti comunali che sappiamo essersi rivolti alla RSU lamentandosi dell'accaduto e con i quattro studenti e con i loro parenti ed amici di cui tre provenienti da altri comuni che, per inefficienza ed incapacità nel gestire una situazione di emergenza sanitaria nazionale da parte soprattutto del sindaco Francesco De Pasquale, si sono trovati a vivere come il peggiore degli incubi uno dei momenti più belli della loro vita. Proprio per individuare chi ha sbagliato cercheremo di fare chiarezza e dare le risposte dovute, anche tramite la segnalazione al MIUR allegando foto, video e articoli di stampa affinché si sbrighino a commissariare la nostra Accademia, al fine di riconsegnare alla citta questo inestimabile bene comune.”.
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Tutti in casa. Il Governo, attraverso il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, ha deciso di prendere misure ancora più stringenti per ciò che riguarda la lotta al Coronavirus. Ciò che cambia è presto detto: chiudono tutte quelle attività che non sono ritenute un servizio essenziale. Non potranno dunque aprire i battenti, da domani, attività commerciali, negozi, pub, bar, ristoranti, parrucchieri, centri estetici, servizi di mensa, reparti aziendale che non sono fondamentali per la produzione. Industrie e fabbriche potranno continuare a produrre se rispettano le direttive e si organizzano per tutelare i lavoratori. Continueranno ad essere garantiti i servizi pubblici essenziali, come trasporti, istituti bancari ed assicurativi.
"Le vostre rinunce - ha detto Conte parlando ai cittadini ed illustrando tali decisioni - stanno offrendo lustro al Paese. Siamo un Paese che grazie al proprio senso di comunità riesce a reagire con la maggior forza, con convinzione, diventando un modello per tutti gli altri. Questa sfida contro il Coronavirus comporta il dover coniugare correttamente più esigenze e fattori in gioco".
"Nei giorni scorsi - ha spiegato il presidente Consiglio - vi ho chiesto delle rinunce. Vi ho chiesto di modificare il vostro stile di vita, di rinunciare a qualcosa, di cambiare abitudini. Ero consapevole che sarebbe stato possibile dover tornare a chiedervi alcuni sacrifici. Sacrifici necessari: ne va della Salute e del benessere del Paese".
"È importante essere consapevoli - ha inoltre detto il premier - che l'effetto di questo grande sforzo sarà visto solamente tra, almeno, un paio di settimane. Se i numeri dovessero crescere ancora non significa che dovremo attuare nuove regole. A breve nomineró anche un commissario, il dottor Domenico Arcuri, che si coordinerà con la protezione civile, che dovrà occuparsi della gestione del materiale ospedaliero e della terapia intensiva".
"Il Paese - ha detto in conclusione Giuseppe Conte - ha bisogno di ciascuno di noi. Questa è la forza del nostro Paese. Rimaniamo a distanza oggi per poter abbracciarsi in modo più forte domani. Tutti insieme ce la faremo. Occorre che 60 milioni di persone rispettino le regole che ci stiamo dando. Occorre questo, perché siamo una comunità e insieme sconfiggeremo questo nemico".
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Un appello chiaro e urgente alla luce delle rapide e radicali evoluzioni imposte dalla diffusione del contagio da coronavirus è arrivato dal coordinamento provinciale di Italia Viva.
Ecco il testo integrale dell'appello: "Chiediamo alle amministrazioni locali di prendere atto della straordinaria situazione di emergenza che si è venuta a creare, con la conseguente difficile sostenibilità economica e sociale per imprese e famiglie che essa sta causando. Riteniamo necessario che i comuni della provincia di Massa Carrara, nell'ambito delle loro competenze e delle loro possibilità, tutelino il tessuto economico cittadino, offrendo un supporto di carattere economico concreto. È indispensabile un aiuto alla comunità, ed in particolare alle fasce più fragili, applicando una serie di agevolazioni e sospensioni di tariffe, tributi e imposte per affrontare al meglio uno dei momenti più difficili che la nostra comunità abbia mai dovuto sostenere. Chiediamo pertanto la sospensione da parte dei comuni e delle agenzie di riscossione dei tributi ed un congelamento di tutte le cartelle in scadenza dal 9 marzo 2020.".
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Chiusura reparti rianimazione di Pontremoli e Fivizzano: Benedetti chiede il commissariamento della Asl provinciale e la riapertura del vecchio ospedale di Massa
Ha chiesto il commissariamento del presidente della Regione Toscana e del dirigente dell’Asl di Massa Carrara che organizza le strutture ospedaliere e che siano riaperti a tutti gli effetti gli ospedali di Fivizzano e Pontremoli, compreso il reparto di rianimazione. La richiesta viene dal presidente del consiglio comunale di Massa, Stefano Benedetti, che ha giudicato in maniera decisamente negativa la gestione dell’emergenza coronavirus da parte della Asl di Massa Carrara parlando di vera e propria carenza organizzativa. Benedetti ha salvato dalla mannaia del suo giudizio il personale sanitario, apprezzato per impegno e professionalità ma ha tacciato di incapacità assoluta specialmente nella fase della prevenzione, l’intera Asl locale. A scatenare le ire del presidente del consiglio comunale massese sono state le decisioni di chiusura applicate dalla Asl ai reparti rianimazione degli ospedali di Pontremoli e Fivizzano, unite a un mancato piano di recupero di posti letto in previsione di un eventuale impennata dei contagi sul territorio provinciale.
“Per quale buon motivo il direttore dell’ Asl ha deciso di chiudere, anche se parzialmente, gli ospedali di Pontremoli e Fivizzano? – ha domandato Benedetti - Ufficialmente perché ci sono stati quattro casi di contagio da coronavirus . Quindi avremmo dovuto fare la stessa cosa per il Noa che di casi ne ha avuti di più. A Fivizzano i pazienti possono entrare al Pronto Soccorso solo a piedi, per poi ripartire in autoambulanza con destinazione Noa di Massa e a Pontremoli è stata chiusa la rianimazione con il rischio di far collassare quella del Noa. Consideriamo che tutti e due gli ospedali non ricoverano nuovi pazienti e che gli stessi vengono inviati a Massa ed i posti disponibili nei due ospedali sono circa cento, che di questi tempi possono essere considerati una risorsa per affrontare l’emergenza.”.
Ma ad inquietare particolarmente Benedetti è sembrata essere la possibilità, circolata solo come vox populi, di poter riaprire alcuni comparti del Monoblocco di Carrara, che attualmente è un poliambulatorio, e puntualmente il leso campanilismo nell’infinitamente sciocca diatriba massesi-carrarini ha superato ogni richiamo al buon senso di fronte a un’emergenza gravissima e nazionale. Per Benedetti sarebbe sbagliato riaprire Carrara e non Massa, anche se l’ospedale di Massa è murato e vuoto da quattro anni, mentre il Monoblocco di Carrara ha continuato a funzionare anche come chirurgia in day hospital. Benedetti ha paventato l’ipotetico adattamento dell’ex ospedale di Carrara come un male da evitare – non ce ne fossero abbastanza in questo momento- ed ha ovviamente suggerito di provvedere, se mai, a riaprire il vecchio ospedale di Massa.
“Perché l’Asl non ha organizzato il circuito territoriale per reperire ed utilizzare le strutture disponibili, sia per aumentare i posti letto, sia per lasciare aperta la rianimazione di Pontremoli, caricando fuori da ogni logica accettabile, il NOA di Massa, che potrebbe rischiare il tracollo ed andare in tilt proprio per questi motivi ? – ha continuato Benedetti - Evidentemente, non solo si è sottovalutata la grave situazione, ma si è dimostrata una incapacità di gestione che rischia di ricadere sulla testa dei pazienti, in questo caso di coloro che hanno contratto il Covid-19, principalmente le fasce a rischio, soggetti debilitati ed anziani con gravi patologie in corso. Per finire, l’auspicio è quello di poter utilizzare anche il vecchio ospedale di Massa per poter disporre di posti letto utili per affrontare l’emergenza.”.
Benedetti ha anche parlato del caso della titolare di un noto circolo massese, risultata positiva, che ieri ha impazzato su facebook con un post di denuncia incurante della privacy e delle ripercussioni sociali ed economiche su un’attività commerciale ed ha attribuito alla cattiva gestione di Asl anche la confusione creata sulle misure prese nel caso in questione. Il locale sarebbe, infatti, secondo quanto riportato da Benedetti , stato chiuso dagli stessi titolari, una volta scoperto il contagio senza l’intervento preventivo della Asl.
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Quello che sta accadendo in Italia, in numerose città dove i detenuti hanno incendiato e distrutto le carceri dove sono rinchiusi chiedendo libertà, indulto, amnistia non è altro che la fotocopia di quanto accaduto un paio di settimane fa a Napoli, quando i familiari del giovane rapinatore ucciso dal carabiniere, hanno sfondato, letteralmente, il pronto soccorso dell'ospedale dove era stato trasportato il proprio congiunto. Si tratta dello stesso fenomeno appartenente ad un virus, questo sì devastante e senza speranza, che si chiama fallimento di uno stato che non incute più alcun senso di rispetto né di timore nemmeno in coloro che sono abituati a delinquere.
Non abbiamo dubbi che, adesso, i soliti vermi verniciati di rosso grideranno alle precarie condizioni delle carceri, alla necessità di rimettere in libertà chi non ha commesso reati particolarmente gravi, al far uscire tutti quelli che possono essere assegnati a misure alternative. Nessuno, salvo i rappresentanti sindacali degli agenti penitenziari, che abbia il coraggio di dire al popolo italiano che quello che sta succedendo è una vergogna. La protesta inscenata dentro e fuori dalle prigioni di mezza Italia è uno schifo che qualunque altro Paese alle prese con una emergenza sanitaria come la nostra - Cina in primis - reprimerebbe senza pietà utilizzando, giustamente, il pugno di ferro.
La protesta dei detenuti e dei loro familiari assomiglia troppo a quanto avvenuto al pronto soccorso napoletano. Una protesta strumentale, scoppiata con la scusa della riduzione e della sospensione dei colloqui con le famiglie, una misura criticabile finché si vuole, ma che è stata decisa dal Governo, non da una associazione di beneficenza. Tutto ciò sta, al contrario, dimostrando che lo stato non solo è debole, ma imbelle, che deve, addirittura venire a patti con il crimine per poter ristabilire l'ordine. Con ciò lanciando un messaggio di impotenza che atterrisce e allarma una popolazione già di per se stessa piegata dalla diffusione del Coronavirus.
Oggi c'è uno stato che non governa e un governo incapace di farsi ubbidire. La gente se ne frega delle misure adottate e se ne va al mare o in montagna come se niente fosse, scambiando una sospensione scolastica dovuta a una epidemia come un periodo di vacanze prolungate. E' vero, non bisogna farsi travolgere dal panico, ma nemmeno esagerare sul fronte opposto.
In questi frangenti, ricordiamo, pur con tutte le dovute precauzioni e proporzioni, l'8 settembre 1943, il popolo anzi, ancor di più la nazione, hanno bisogno di essere guidati da persone in grado di assumersi la responsabilità delle scelte che fanno anche a costo di pagarne, un giorno, in termini di approvazione ed elettorali, il prezzo. Oggi questo paese ha bisogno di fermezza e di qualcuno che sia in grado di imporre le regole a tutti, detenuti in primis, ma non soltanto. Il peggior nemico di ogni società è il disordine. Attenzione. Abbiamo, per ora, una situazione di psicosi collettiva, di collasso sanitario - ma quanti miliardi di euro sono stati spesi per accogliere l'immigrazione indiscriminata invece di potenziare la struttura sanitaria italiana? - ma il sistema, ancora, resiste. Non sappiamo, tuttavia, per quanto.
Tutto dipende, ricordiamocelo-ricordatevelo, dalla velocità del contagio e dalla prova di maturità, di sacrificio e di coraggio che mostreranno le forze di polizia. Dovessero aumentare a dismisura i contagi, non possiamo sapere fino a quando chi dovrà tutelare l'ordine pubblico sarà disposto a rischiare sulla propria pelle più di quanto stia già facendo adesso, affrontando vis à vis manifestazioni di qualunque genere o criminali senza scrupoli che, notoriamente, se ne fregano dei virus. Per non parlare di eventuali altre minacce provenienti da soggetti che non hanno alcunché da perdere, ma tutto da guadagnare.
Ecco, qualora le forze dell'ordine dovessero ritirarsi, allora il caos potrebbe dilagare e non ci sarebbe virus che tenga. Ecco perché dobbiamo gestirci con disciplina, ottemperando alle misure che ci sono state chieste e rimandando al futuro ogni 'regolamento di conti' ovviamente in senso politico ed elettorale. Oggi il nostro appoggio deve andare all'ordine costituito, a polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, a tutte quelle forme di autorità che tengono in vita una società civile.
Oltre ad assumere medici e infermieri, forse sarà il caso di assumere anche personale delle forze dell'ordine. L'anarchia non è ammessa, la furbizia neanche, la disonestà nemmeno. Chi sbaglia deve pagare, soprattutto ora e senza sconti né riti alternativi. Pugno di ferro non vuol dire dittatura o repressione di ogni libertà. In situazioni di massima emergenza come questa, è all'opposto, l'unica garanzia di libertà possibile.
PS. Questo video ci è stato inviato da un collega di Bologna ed è stato pubblicato su YouTube. Quello che accade a Bologna sta accadendo in tutte le carceri italiane. E' la fine dello stato. Se l'80 per cento dei detenuti è straniero, possiamo ringraziare qualcuno.
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