Politica
Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

Presidio permanente per la Palestina Massa: "Per una scuola libera e senza censura", venerdì 19 dicembre, in Piazza Palma
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato emesso dal Presidio permanente per la Palestina Massa. «Nei giorni scorsi una scuola della nostra città ha…

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L’interpellanza parlamentare dell’onorevole massese Martina Nardi del Pd sulla regolarità del concorso per istruttori di Polizia Municipale non è piaciuta all’amministrazione del sindaco leghista Francesco Persiani che non ha esitato a bacchettare l’esponente piddina con argomentazioni supportate da continue citazioni di leggi. Dal team del sindaco Persiani è giunta quindi una severa replica che parte dal presupposto che la Nardi non conosca la questione o, peggio, che l’abbia voluta intenzionalmente ignorare.
Al netto di tutte le leggi citate i concetti basilari messo in evidenza dalla replica dell’amministrazione massese sono i requisiti richiesti per legge per l’accesso al bando di concorso pubblico, per esami, destinato all'assunzione a tempo indeterminato di quattro Istruttori di P.M. presso il comune di Massa che sono :non aver prestato servizio civile, stante il divieto per coloro che siano stati ammessi a prestare tale servizio di partecipare a concorsi per impieghi che comportino l'uso delle armi e l'impegno incondizionato al porto d'armi mediante dichiarazione irrevocabile sottoscritta dal candidato. “ Sulla portata di tali disposizioni – ha comunicato lo staff del sindaco - si è pronunciato il Consiglio di Stato sezione V con sentenza numero 8997/2009, che rimeditando il proprio precedente orientamento, ha affermato come debba ritenersi legittima la clausola del bando che comporti limitazioni di accesso al concorso per coloro che siano obiettori di coscienza in quanto tale qualifica ne determina l'incompatibilità con l'uso delle armi allorché il corpo di P.M. faccia uso di tale strumento di difesa in termini di normalità. Invero, il Corpo di P.M. del comune di Massa è un corpo armato e prevede che " tutti i servizi esterni ed interni di vigilanza e tutte le attività a rischio per l'incolumità personale degli operatori di P.M." sono da svolgersi in forma armata.”. Per l’amministrazione massese quindi si è trattato di un’altra gaffe dell’onorevole Nardi: “Oltretutto appare stucchevole la pantomima di aver presentato l’ennesima interpellanza parlamentare sul nulla, specie in un periodo in cui il Ministero dell’Interno ha sicuramente cose più importanti ed urgenti da affrontare, anziché dare sponda ad una Nardi in cerca di visibilità; sarebbe bastato che l’onorevole in questione si fosse documentata meglio per capire che stava facendo una polemica basata sulla non conoscenza dei fatti. Le procedure concorsuali si basano sull’applicazione sia di norme generali che di norme specifiche, come in questo caso, e l’ufficio preposto ci ha lavorato con attenzione e dedizione, per cui la Nardi oltre che fare polemica politica spicciola mette altresì in discussione l’operato dei dipendenti comunali che hanno lavorato alla stesura del bando. Insomma, ha fatto un’altra gaffe.”.
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Non ha voluto lasciare spazio alle ambiguità, dopo la polemica innescata dal consigliere di minoranza Massimiliano Bernardi sull'assunzione dell'ex assessore Alesssandro Trivelli come dipendente a tempo indeterminato presso il comune di Carrara con il profilo professionale di specializzato amministrativo.
Così, il vicesindaco con delega alle politiche del personale, Matteo Martinelli, nel pomeriggio ha indetto una conferenza stampa in replica a quella organizzata stamani da Bernardi.
"Bernardi sta proseguendo nella sua opera di contrinua produzione di illazioni, ad un solo fine politico e strumentale di basso profilo". Martinelli non è andato tanto per il sottile e fin dal suo esordio ha risposto con fermezza alle accuse di Bernardi: "A parte la solita lacunosa conoscenza delle norme che governano gli enti locali, non c'è alcun fondamento di merito in ciò che Bernardi dice".
Il vicesindaco ha voluto puntualizzare che la scelta di attingere da graduatorie di altri comuni, è una prassi in uso tra enti legittimata dalle normative vigenti: "La scelta assolve al duplice fine di evitare le ben più onerose procedure concorsuali che pesano maggiormente sui bilanci comunali sia in termini di tempo che di costi".
Martinelli, è poi entrato nel vivo della questione: "Sgombriamo subito il campo dalle illazioni di Bernardi: la richiesta di attingere dalla graduatoria del Comune di Seravezza è stata fatta dal Comune di Carrara durante le procedure concorsuali e quindi ben prima che la graduatoria si formasse e dunque quando ancora la selezione era in itinere".
Il vicesindaco ha poi riferito che oltre al Comune di Carrara avevano chiesto di attingere alla graduatoria del Comune di Serravezza anche altri comuni che ha elencato: Montignoso, Pietrasanta, Villa Basilica, Livorno, a conferma del fatto che questa sia una prassi diffusa.
"Più volte il consiglio comunale è stato edotto del fatto che il Comune ha bisogno di personale, perché si è trovato sguarnito anche a causa dei numerosi pensionamenti legati alla "quota 100" – ha detto - ed oltretutto le procedure concorsuali hanno subito lo stop dovuto alle restrizioni anticontagio. Lo stesso comune di Carrara ha ancora delle procedure concorsuali in essere".
Sull'altra questione sollevata da Bernardi sull'opportunità di assegnare l'ex assessore al Marmo ad un ufficio del marmo, Martinelli ha voluto precisare che Alessandro Trivelli è stato assegnato all'Unità organizzativa denominata "Entrate Marmo" che però non fa più parte del Settore del Marmo ma è gestita da altro Settore e precisamente dal Settore Servizi Finanziari.
Secondo Martinelli, dunque, nulla di clamoroso: "Noi ci sentiamo assolutamente tranquili di aver fatto le cose nella massima trasparenza".
Al punto di tornare sulla precedente polemica aperta sempre da Bernardi sull'assunzione dell'addetta alla comunicazione dell'unità di staff del Sindaco: "La pianta organica prevede due dipendenti nello staff del sindaco assunti a tempo determinato per la durata del mandato – ha detto ancora il vicesindaco - Bernardi farebbe bene a guardarsi a casa propria ricordando che l'ex sindaco Zubbani aveva 6 dipendenti di staff nel primo mandato e due dipendenti nel secondo. Non si stanno sprecando soldi, dunque, ma si sta dando lavoro ad una professionista qualificata e per un tempo determinato".
Martinelli ha quindi concluso: "Ci si dovrebbe piuttosto preoccupare delle sistemazioni dei vari politici arrivati a fine carriera e piazzati a vari lvelli senza nemmeno troppa attenzione alle loro qualifiche".
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Dopo le polemiche innescate dall'ex assessore Massimiliano Bernardi sull'assunzione dell'addetta alla comunicazione del Comune di Carrara, sembra che i pretesti offerti dall'amministrazione pentastellata di Carrara non manchino ed anzi rinnovino le occasioni di critica.
Sotto accusa ora c'è l'assunzione dell'ex assessore Alessandro Trivelli che, uscito dalla porta con proprie dimissioni rassegnate oltre un anno fa, a marzo 2019, oggi rientra dalla finestra con un'assunzione a tempo indeterminato come impiegato amministrativo dell'Ente.
"Ritengo doveroso mettere a conoscenza la città di quello che è accaduto – ha esordito Bernardi nella conferenza stampa indetta speditamente stamani presso la sede del palazzo comunale, dopo aver appreso notizia dei fatti.
Bernardi afferma di aver ricevuto segnalazione circa l'assunzione dell'ex assessore e che, pur incredulo, si è trovato a dover constatare l'attendibilità di quanto gli era stato ferito. "Ciò che ho scoperto, con mia grande sorpresa, è che un ex assessore dell'attuale giunta grillina viene assunto dal Comune di Carrara come dipendente, nel corso dello stesso mandato in cui Alessandro Trivelli è stato amministratore".
Trivelli si era classificato all'undicesimo posto della graduatoria approvata dal Comune di Serravezza relativa al bando concorsuale per l'assunzione di specializzati amministrativi. "E' singolare – ha detto per inciso Bernardi - che anche il consigliere della minoranza, Lapucci Lorenzo, abbia partecipato allo stesso concorso: lui però, non si è classificato in posizione utile in graduatoria".
"Tutto regolare – dice Bernardi – ma ci sono tante ombre. Si sa che i comuni reciprocamente possono attingere da graduatorie aperte, al fine di evitare le più onerose procedure concorsuali. Ma, si tratta evidentemente di una questione di opportunità".
Le opportunità cui fa riferimento il consigliere Bernardi sono lampanti: "Intanto l'opportunità di assumere un ex assessore che si era dimesso adducendo motivazioni professionali riferite al suo lavoro di avvocato iscritto all'ordine e che partecipava ad un concorso pubblico per poi cancellarsi dall'Albo degli avvocati ed essere assunto presso il Comune di Carrara dove era stato Assessore fino all'anno prima".
Ma Bernardi va oltre: "Indovinate a quale ufficio è stato assegnato Trivelli? L'ex Assessore al marmo, è stato assegnato al marmo!" La provocazione evoca evidentemente il problema di opportunità politica nella scelta di assegnare agli uffici del marmo il neo-dipendente Alessandro Trivelli che proprio di quel settore è stato assessore.
La questione sollevata da Bernardi è dunque prettamente politica e lo porta a ritenere che, al di là e ben oltre la leggitimità, l'ex assessore al marmo non avrebbe dovuto accettare di essere assunto proprio al Comune di Carrara dov'è stato assessore, nel corso dello stesso mandato che lui ha rappresentato e proprio all'interno dell'unità organizzativa del marmo di cui egli aveva la delega assessoriale.
"I grillini hanno sempre detto di essere i puri e di voler cambiare i modi di far politica, ma proprio il loro modo di farla, sta generando moltre ombre".
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"Non so se sia frutto di una deplorevole svista o di una scelta politica ben precisa, ma in entrambi i casi appare ingiustificabile la violazione della legalità da parte del Comune di Massa nell'escludere dai concorsi per la Polizia Municipale i cittadini che hanno svolto il servizio militare come obiettori di coscienza. E' per questo che ho deciso di chiedere, con una interrogazione, che il ministro dell'Interno Lamorgese intervenga per sanare questa violazione dei diritti". Questa la denuncia della deputata del Pd e presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, Martina Nardi, nei confronti dell'amministrazione comunale di Massa.
Nella sua interrogazione, Nardi spiega al ministro Lamorgese che il Comune di Massa ha recentemente pubblicato due bandi di concorso per la ricerca di 2 Specialisti di Polizia Municipale – ufficiale di P.M. categoria D (bando del 6 ottobre 2020) e 4 Istruttori di Polizia Municipale categoria C (bando del 13 ottobre 2020). In entrambi i bandi (art.2 comma 6: requisiti per l'ammissione al concorso) è prevista l'esclusione dalla partecipazione di coloro che non hanno "prestato servizio civile ai sensi della Legge 8 luglio 1998 n. 230, essendo vietato a coloro che sono stati ammessi a prestare servizio civile di partecipare ai concorsi per impieghi che comportino l'uso delle armi ai sensi dell'art. 15, comma 7, della stessa Legge n. 230/98".
"Ma tale limitazione – spiega la presidente Nardi - si pone palesemente in contrasto con la giurisprudenza vigente e con le stesse indicazioni del Ministero dell'Interno". E qui la deputata del Pd di Massa Carrara ricorda, ad esempio, che il Tar della Toscana (sentenza n. 8 del 15 gennaio 2007) ha stabilito che gli obiettori di coscienza che hanno prestato servizio civile possono legittimamente partecipare ai concorsi di Polizia Municipale e svolgerne le relative funzioni perché non rientrano tra quelle che comportano l'uso di armi.
"Infatti – precisa Nardi - il citato articolo 15 della Legge 8 luglio 1998 n. 230, in materia di obiezione di coscienza, vieta a coloro che hanno prestato il servizio civile (gli obiettori) 'di partecipare ai concorsi per l'arruolamento nelle forze armate, nell'arma dei Carabinieri, nel Corpo della Guardia di Finanza, nella Polizia di Stato nel Corpo di Polizia penitenziaria o per qualsiasi altro impiego che comporti l'uso delle armi'. Non gli vieta però di lavorare nella Polizia Municipale".
"Il personale di Polizia Municipale – spiega la Presidente Nardi, citando il Tar - è abilitato a svolgere anche funzioni ausiliarie di pubblica sicurezza, e pertanto ammesso all'uso delle armi, soltanto a seguito del conferimento da parte del Prefetto della qualità di agente di pubblica sicurezza. Quindi questo status è una prerogativa accessoria ed eventuale e l'arma non è in ordinaria 'dotazione obbligatoria' a tutti gli agenti di Polizia Municipale, ma solo di quelli in possesso della qualità suddetta. Dunque, gli obiettori di coscienza, come stabilisce il Tar, possono legittimamente concorrere ai bandi nel Corpo della Polizia Municipale, potendo effettuare i numerosi e diversificati servizi ordinari che non comportano l'uso delle armi".
"Dello stesso avviso – aggiunge Nardi - è il Ministero dell'Interno, che in un parere espresso su tale tematica (pubblicato anche sul sito internet del Ministero) precisa che: 'l'aver dichiarato lo stato di obiettore di coscienza non è di per sé causa ostativa all'assunzione o alla permanenza nel corpo o servizio di Polizia Municipale e che, per gli obiettori di coscienza, la preclusione normativa opera esclusivamente in relazione all'espletamento di servizi armati". Questo significa che non può essere impedito a un cittadino di partecipare a quel concorso solo perché ha svolto il servizio civile".
"Così – conclude Nardi – mi sono rivolta al ministro Lamorgese sia per sapere se lei o i suoi uffici sono a conoscenza di quello che sta avvenendo a Massa, sia per conoscere quali provvedimenti urgenti intenda assumere al fine di permettere agli obiettori di coscienza che hanno prestato servizio civile di poter partecipare al concorso pubblico"
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Luca Tonlazzerini responsabile dipartimento cultura Forza Italia Massa, si è detto particolarmente preoccupato per la gestione del virus e dei tamponi da parte dell’USL nei confronti degli studenti e più in generale per il rischio di contagio nelle scuole.
Ha spiegato: “Durante la lettura di un quotidiano locale, mi è balzato agli occhi un articolo, nel quale un genitore esprimeva la sua forte preoccupazione dovuta dal fatto che, nonostante nella classe della propria figlia ci fosse stato un caso Covid, l’USL non li aveva avvertiti”.
“Dopo due giorni, - ha continuato il responsabile dipartimento cultura- mi trovo catapultato in una situazione analoga. In una classe dell’Istituto nel quale insegno, l’IIS “A. Meucci” di Massa, vengo a conoscenza dell’apprensione di un mio alunno per essere venuto a contatto con persone positive al Covid-19. Così chiede di essere sottoposto al tampone e, nel frattempo, in modo molto responsabile ed in via precauzionale, decide di mettersi in auto quarantena e di non venire a scuola, per quanto non avesse nessun sintomo e avesse, quindi, il presentimento, e forse la speranza, di non aver contratto il Coronavirus. Purtroppo venerdì mattina è arrivato il responso del tampone: l’alunno è positivo. Malgrado ciò, fortunatamente, il ragazzo continua a non presentare sintomi e a stare bene: è asintomatico.”
Da una relazione tecnica, che si definisce un caso di contatto Covid-19 una qualsiasi persona che ha avuto una vicinanza con un caso positivo di Covid-19 in un arco di tempo che spazia da 48 ore prima a 14 giorni dopo l’insorgenza dei sintomi previsti. Luca Tonlazzerini si è chiesto quindi, quanto possa essere corretto venire a conoscenza della situazione relativa al suo alunno, tramite passaparola tra ragazzi e ha dichiarato: “Mi ritengo fortunato per essermi imbattuto in una persona con grande responsabilità, che ha fatto una scelta per la collettività. Non vorrei che il sistema sanitario locale, nonostante le rassicurazioni, fosse già fortemente sotto stress; non vorrei che le voragini del sistema sanitario della Regione Toscana si ripercuotessero nuovamente sui cittadini, sugli anziani, sui più deboli. Non vorrei vivere un altro dejavu.”
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Lo aveva predetto subito dopo che la consigliera grillina Marzia Paita aveva annunciato, pochi giorni fa, che il ponte di Avenza sarebbe stato riaperto in una solo corsia, domani, 18 ottobre, e non per particolari doti divinatorie, ma per la semplice constatazione, fatta durante un sopralluogo sul cantiere, dello stadio ancora molto arretrato dei lavori rispetto alla restituzione del ponte alla città.
“Il ponte di Avenza non aprirà il 18 ottobre.”aveva detto, due giorni fa, Nicola Pieruccini, commissario comunale Lega Salvini Premier e ieri le sue parole sono state confermate dall’assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi che ha annunciato lo spostamento della riapertura parziale al 27 ottobre, condizioni meteo permettendo. L’ennesima smentita di una promessa fatta senza fondamento ha scatenato la critica di Pieruccini che non ha risparmiato giudizi molto forti nei confronti dei due rappresentanti dell’amministrazione 5 stelle: “ Paita e Raggi hanno dimostrato di essere due cialtroni bugiardi- ha esordito Pieruccini – La marcia indietro sull’annuncio della riapertura del ponte da parte dell’assessore Raggi è inquietante ed è la prova della politica approssimativa di chi governa la città.”
Pieruccini ha confermato il presidio della Lega accanto a cittadini e commercianti di Avenza per domattina sul ponte dal lato della parte vecchia del quartiere, quella che più è in sofferenza per la chiusura del ponte Menconi ed ha invitato l’assessore Raggi e la consigliera Paita a presentarsi per spiegare a commercianti e residenti le ragioni dell’errato annuncio e il reale cronoprogramma dei lavori. Pieruccini, a nome della Lega ha sottolineato il carattere illusorio dell’annuncio fatto dalla Paita, ricordando come la consigliera non sia nuova a clamorose gaffes che avrebbero reso evidente la sua impreparazione e la sua inadeguatezza ed ha ribadito come le dichiarazioni false dell'assessore Raggi abbiano evidenziato l’assoluta incompetenza anche su questo tema e la capacità di prendere in giro i cittadini – cosa, peraltro già avvenuta con le continue e contradditorie dichiarazioni che hanno costellato la vicenda dell’asilo Giampaoli.
“Anche stamattina Raggi non si è smentito – ha aggiunto Pieruccini - quando ha annunciato lo spostamento dell’apertura parziale del ponte al 27 ottobre: l’assessore ha specificato che la nuova data va intesa salvo intoppi legati al maltempo ed ha particolarmente ribadito che nei cantieri in cui si opera all'esterno le scadenze dei lavori sono dettate dalle condizioni meteorologiche. Inevitabile quindi chiedere perché hanno deciso di illudere gli avenzini annunciando che il ponte sarebbe stato riaperto il 18.”.
Per Pieruccini l’annuncio smentito non sarebbe che l’ennesima figuraccia fatta dai 5 stelle carraresi che avevano già tentato di dare la colpa dei ritardi dell’inizio lavori alla Regione Toscana e che adesso si aggrappano alle allerte gialle ed arancioni pur di cercare di salvare la faccia, specialmente quella della consigliera Paita che si è esposta in prima persona garantendo una riapertura che non ci sarà. “ Sarebbe interessante invece – ha concluso Pieruccini - capire se domattina i due esponenti doc del Movimento 5 Stelle avranno il coraggio di presentarsi davanti al cantiere “ ancora aperto” del Ponte di Avenza di fronte ai cittadini che saranno lì in attesa di spiegazioni. “.
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Uno striscione di cento metri quadrati disteso sulle pendici occidentali del monte Sagro, come forme di protesta ambientalista organizzata dall’associazione Athamanta per ricordare che le Alpi Apuane sono montagne e non solo cave di marmo. L’azione di protesta, che anticipa la manifestazione prevista per il 24 ottobre, si è svolta ieri con lo slogan di “fermiamo la devastazione” ed ha visto gli attivisti partire da Torano e incontrarsi a foce di Pianza per poi salire sulla vetta percorrendo il sentiero 39. “Abbiamo dovuto superare le diverse difficoltà che il tratto di sentiero riporta – hanno detto i membri di Athamanta- essendo ufficialmente chiuso a causa delle presenza delle cave, un’ulteriore dimostrazione di come questo sistema veda nell’ambiente che ci circonda solo cave come fonte di profitto e non montagne da vivere e salvaguardare. Per la tutela dell’ambiente in cui viviamo sentiamo la necessità e vediamo l’urgenza di fermare la devastazione da troppo tempo dominante: Alpi Apuane, non cave di marmo. Crediamo indispensabile vivere l’ambiente montano, le sue specificità, le sue vette, le sue vallate, i suoi boschi, le acque superficiali e il suo sistema carsico ipogeo senza in alcun modo degradarne il significato e comprometterne la sussistenza. Per questo è necessario privilegiare ed incentivare l’osservazione e l’immersione nella natura, il contatto con la cultura e le tradizioni locali, nell'ottica di conservare e riscoprire la reciprocità fra territorio e comunità. Le Alpi Apuane sono monti e come tali vanno camminati, abitati e vissuti, non devastati.”
Secondo Athamanta, infatti, le cave uccidono il passato e il futuro delle Alpi Apuane come è confermato dall’inquinamento delle acque, della terra e dell’atmosfera che sono elementi fondamentali per garantire la vita del pianeta, delle persone che lo abitano e delle future generazioni. “Vogliamo ripristinare il silenzio e la pace di queste montagne straordinarie – hanno continuato i membri di Athamanta - La Terra non ci appartiene, ma ne siamo i custodi e abbiamo la responsabilità di proteggerla. Dobbiamo tutelare l’assetto idrogeologico minato dall’attività estrattiva, concausa ormai riconosciuta delle alluvioni che negli ultimi anni hanno colpito il nostro territorio. Dobbiamo salvaguardare le specie endemiche – vegetali e animali – a rischio di estinzione a causa dell’attività estrattiva. Abbiamo l’onere e l’onore di salvaguardare la biodiversità che il mondo ci invidia e il sistema carsico che fa delle Apuane montagne uniche e irripetibili.”
Athamanta ha ricordato che la mobilitazione di portata nazionale, al momento è stata rimandata a data da definirsi sulla base dell’evoluzione della crisi pandemica in atto, ma ha sottolineato che sebbene la fase attuale non permetta di scendere in piazza nelle modalità che erano state prescelte, sicuramente il 24 ottobre sarà una giornata di mobilitazione per Carrara.
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"Ho voluto ascoltare gli insegnanti precari per rendermi conto della situazione e trovo che le loro preoccupazioni siano fondate. Come parlamentare del Pd, mi farò interprete delle loro osservazioni e lavorerò affinché siano ascoltate dal Governo", così Martina Nardi, presidente della Commissione Attività Produttive della Camera, spiega il senso dell'incontro avuto venerdì pomeriggio con una delegazione dei precari della scuola di Massa Carrara.
"Il cosiddetto concorsone previsto per il prossimo 22 ottobre – aggiunge Nardi – presenta oggettivi problemi. L'aumento dei positivi da Covid, ad esempio, richiede una maggiore attenzione a evitare appuntamenti che potrebbero mettere a rischio la salute delle persone. Su questo i precari sollevano una obiezione condivisibile perché c'è un principio di precauzione che tutti dobbiamo sempre tener presente. Proprio per questo ritengo che non sarebbe sbagliato pensare a una modalità differente per far svolgere il concorso, magari posticipandolo".
"In queste ore, nel Governo si sta ragionando su varie ipotesi, ma a mio avviso – conclude la presidente Nardi – va valutata la proposta, già sostenuta in passato dal Pd, di un concorso per titoli. Nella quasi totalità dei casi stiamo parlando di docenti che da anni e anni stanno insegnando nelle nostre scuole e quindi hanno sia i titoli sia curricula che li qualifica in maniera molto chiara".
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È terminato circa 20 giorni fa l'intervento di esportazione del terreno contaminato dal Parco Guadagnucci nella zona Grotta di Avenza. L'amministrazione comunale di Carrara ora è in attesa di ricevere l'esito delle analisi realizzate sui campioni di terreno prelevati: "Tutti i lavori sono stati eseguiti salvaguardando i rifugi sottostanti – ha riferito in commissione ambiente l'assessore Sarah Scaletti- manufatti che appaiono in buone condizioni di conservazione, anche se – precisa l'assessore - per essere resi fruibili necessiterebbero di lavori di consolidamento, al momento non realizzabili.
Abbiamo però effettuato un rilievo di dettaglio con l'ausilio di un drone che ha permesso una modellazione tridimensionale. Questo ci ha dato modo di raccogliere tutti gli elementi utili alla valorizzazione futura del sito". In commissione ambiente a riferire gli aggiornamenti sullo stato del parco c'erano anche il dottor Giuseppe Bruschi, dirigente del settore servizi ambientali del Comune, e la funzionaria Alessandra Pacciani.
In attesa di ottenere l'esito delle analisi dei campionamenti, l'amministrazione guarda al futuro del parco: "È nostra volontà riconoscere sia l'importanza del parco sia quella del rifugio, realizzando una sorta di racconto del sito attraverso della cartellonistica che riprenderà le informazioni generali, le illustrazioni e le fotografie del rilievo che abbiamo realizzato. Ci preme sottolineare che l’allestimento del parco sarà comunque realizzato in maniera tale da non pregiudicare il futuro recupero del manufatto". "Quella che si è conclusa – aggiunge Scaletti - è la fase più importante del procedimento di bonifica. A breve il parco sarà reso di nuovo fruibile, con nuove piantumazioni e arredi".
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“Il degrado distrugge il commercio”: questa è la convinzione di diversi commercianti massesi che si sono confrontati nella sede di Confimpresa Massa Carrara. “Il numero di commercianti, esercenti e artigiani aderenti al gruppo “Dalla parte degli imprenditori” sta aumentando – ha detto il presidente, Daniele Tarantino - Tante categorie sono in difficoltà e cerchiamo di affrontare le tematiche più impellenti che penalizzano le imprese per poi portarle all’attenzione degli amministratori. Degrado e mancanza di sicurezza, oltre che i numerosi fondi sfitti, stanno impoverendo il tessuto sociale ed economico della città. Sul banco degli imputati i troppi giovani in giro senza una precisa collocazione: “Spaccio, bottiglie rotte, caos quotidiano: è quello che si registra in galleria Da Vinci e via San Sebastiano – ha osservato Alessio Filippi del negozio di abbigliamento Alter Ego -. Da due anni circa la situazione è ingestibile. Anche i residenti sono esasperati. Mi sembra impossibile che una città piccola come Massa non possa essere controllata dalle forze dell’ordine”.
“La situazione non è così allarmante come in galleria – ha detto Roberta Pennoni del centro estetico Studio 36 di via Benedetto Croce – ma il degrado è imperante. Purtroppo di nove fondi solo quattro sono occupati. Tante attività hanno lasciato per gli affitti troppo alti. E l’abbandono, origina il degrado. Ci vorrebbero incentivi da parte del Comune nei confronti dei proprietari in modo da poter affittare a prezzi contenuti. Quello di via Croce è un piccolo centro commerciale che si sta svuotando. Purtroppo anche il parco dei Ciliegi, di fronte, è in stato di abbandono. Era un buon impulso per le nostre attività”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Luca Bonfigli, del centro Tecnovideo electronics di viale della Stazione : “Il degrado uccide il commercio . Già il lavoro è poco per la situazione che stiamo vivendo. Da qualche mese è aumentata la percezione di abbandono della città, una sensazione spiacevole. I molti fondi chiusi) sono abbandonati, con le soglie sporche e piene di erbacce, le vetrine sudice e inguardabili. Ecco, ci vorrebbe un po’ di attenzione, un minimo di decoro, obbligando i proprietari a curare l’immagine dei loro fondi, con pannelli o coperture idonee”. Più positivo Marco Pucci, parrucchiere di Your Style in via Cairoli: “So che l’amministrazione ha preso in mano la situazione con il Piano del commercio. Dobbiamo essere fiduciosi”. La fiducia non manca e il presidente Tarantino assieme ad alcuni rappresentanti della varie categorie, ha chiesto un incontro al sindaco Persiani e l’assessore Balloni.
- FI: “Impensabile la chiusura delle cave”
- De Pasquale: "Impennata dei ricoveri, predisposti 14 nuovi letti per contagiati Covid"
- Persiani su Piazza Palma: "Critiche frutto di pregiudizio"
- Tagliata l’assistenza sociale al senzatetto che vive sotto al comune: Bernardi annuncia segnalazione al prefetto contro l’amministrazione carrarese
- Coda di cento persone per entrare al Delle Apuane
- "Il sacco delle Apuane", un progetto video a difesa delle montagne
- Benedetti: “Modifica regolamento, goffo tentativo per sfiduciare il presidente”
- Riapertura ponte Avenza: Lega "bacchetta" la consigliera grillina Paita
- Massa e degrado, Comitato Cittadini del Centro Storico: "Nessuna risposta dal sindaco"
- Consiglio in streaming, Benedetti proroga fino al 31 dicembre


