Politica
Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

Farneticante, egoreferenziale, un uomo solo al comando che manovra i suoi seguaci: il presidente Pd Massa Carrara Nicola Abruzzese replica al presidente della Provincia Valettini
Massa-Carrara, 28 dicembre 2025 – "Ora basta!": il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha imparato velocemente il modus operandi dell'uomo solo al comando e guida, fa…

Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

Richiesta irresponsabile dettata dal livore di chi ha perso: il presidente della Provincia e sindaco di Aulla Roberto Valettini risponde all'invito del Pd Massa Carrara ai consiglieri di Aulla di passare all'opposizione
Inaccettabile ed irresponsabile la richiesta della segretaria del PD di invitare i miei consiglieri comunali iscritti al partito ad esprimere la sfiducia che paralizzerebbe l'attività…

Nel nostro gruppo nessuno ha 'tradito' e guai a chi lo afferma: i consiglieri della lista Arrighi Sindaco ribadiscono il loro voto a Giannetti per la Provincia, andata invece a Valettini
Natale avvelenato per i consiglieri e le consigliere della lista Serena Arrighi sindaco che hanno giusto aspettato Santo Stefano, per lanciare i loro strali contro chi avrebbe ininuato…

Il consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli sul bilancio previsionale del Comune di Carrara: "Ancora una volta ci si limita a incassare i frutti del buon lavoro di altri e il bilancio previsionale per legge deve chiudersi in pareggio"
«Per il quarto anno consecutivo – interviene il Consigliere M5S Matteo Martinelli – ci troviamo di fronte, in sede di discussione del bilancio previsionale, all'ennesimo…

Attacco alla Cisl senza fondamento: Mannini replica alle accuse della Cgil sul Cermec
Luca Mannini segretario diFIT CISL Massa Carrara Toscana Nord repica alle accuse della CGIL "Leggiamo con dispiacere sulla stampa l’ennesimo attacco da parte di FP-CGIL nei…

Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 341
Sono molti i dubbi e le critiche che l’incontro-dibattito “Verso una città verde. Idee e strumenti per il cambiamento” promosso da Italia Nostra, che vedrà la partecipazione del sindaco di Carrara Serena Arrighi e dell’assessore all’ambiente Moreno Lorenzini, ha sollevato nel consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che non ha esitato a definirlo “una buffonata”. Bernardi, che ha chiarito di essere favorevole al taglio dei pini lungo le strade, purchè seguito da rapide nuove piantumazioni, si è stupito della presenza del sindaco e dell’assessore all’incontro ed ha spiegato: “ E’ sorprendente che Arrighi e Lorenzini si siedano a un tavolo per discutere del futuro del verde pubblico. La loro presenza appare infatti una beffa, considerando le scelte discutibili fatte dopo il devastante downburst del 2022 e le promesse di ripiantumazione delle pinete di Marina di Carrara, rimaste tali. Cosa avranno da dire? Riconosceranno le lungaggini e il fallimento della loro incapacità? Invece di veder crescere nuovi alberi in questi due anni abbiamo assistito all'abbattimento indiscriminato dei pini rimasti (senza sostituirli), sollevando enormi dubbi sulla coerenza delle politiche ambientali dell’amministrazione. Le critiche non si sono fatte attendere e cittadini e associazioni hanno denunciato l'assenza di piani e regolamenti chiari per la gestione del verde pubblico, che, a tutt’oggi , non ci sono. Nel 2023, poco dopo il downburst, l’assessore Lorenzini aveva dichiarato che “per rimediare a questi danni , il nostro intento è aumentare il patrimonio arboreo del territorio comunale con con palme, aceri, lecci e tigli (chi più ne ha più ne metta) per 570mila euro”. Ad oggi abbiamo assistito invece ad una strage di pini senza che ve ne sia stato ripiantumato uno. Addirittura nella Salita San Ceccardo e in via Don Minzoni, il sindaco Arrighi ha mozzato un centinaio di pini lasciando al loro posto dei monconi con radici, senza aver ancora deciso con quali alberature sostituirli. Dove è finita la prevista ripiantumazione di centinaia di nuove alberature? Dove sono spariti i due distinti progetti per contrastare i cambiamenti climatici e la perdita di numerose piante avvenuta nel corso degli anni, approvati dalla giunta Arrighi ? Abbiamo perso forse i finanziamenti del Ministero della Transizione ecologica e quelli della Regione Toscana? Con il progetto finanziato dal Mite per 311mila, Lorenzini aveva promesso che sarebbero state piantate 35 nuove palme da dattero su viale Colombo e altre 33 su viale da Verrazzano, ma non se ne sa notizia, così come dei 98 nuovi alberi di cui 54 lecci, 32 tigli, 1 acero e 11 bagolari del Viale XX Settembre. Nessuna traccia anche dei256 mila euro della Regione Toscana per le alberature per Avenza Ovest e per la Doganella. Forse l’assessore Lorenzini nella conferenza ” Verso una città verde . Idee e strumenti per il cambiamento” spiegherà che fine hanno fatto quasi 600 mila euro e centinaia di piante da rimpiantumare. Sempre Lorenzini ha persino ringraziato il Mite la Regione Toscana, non solo perché sarebbe aumentato in maniera considerevole il patrimonio verde comunale e perché sarebbe stato compiuto un gesto concreto per la salute e il benessere dei cittadini. È giunto il momento che l'amministrazione Arrighi smetta di recitare questa farsa ambientale: i cittadini meritano azioni concrete per la salvaguardia del verde pubblico, non spettacoli mediatici che mascherano l'assenza di risultati tangibili. La città ha bisogno di fatti, non di parole e forse, prima di parlare di verde pubblico, sarebbe stato il caso di piantare qualche albero vero”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 340
Sarebbero solo visioni utopistiche quelle sulle piste ciclabili da realizzare a Carrara fatte dall'assessore all'Ambiente Moreno Lorenzini: lo sostiene il consigliere della Lista Ferri e spiega: “Le piste ciclabili non saranno mai realizzate e quelle già esistenti sono in uno stato pietoso. Una delle tante promesse surreali dell' amministrazione Arrighi che crede che, con “presentazioni shock ”, si possano realizzare per magia infrastrutture, strutture o servizi che invece richiedono progetti e, soprattutto, efficienza e preparazione. Per di più una delle poche piste ciclabili che esiste veramente, cioè quella sull'Aurelia che da Baudoni, passando per Nazzano arriva al ponte di Castagnola, è lasciata all’incuria e ci sono molte segnalazioni di residenti che lamentano come essa sia diventata un parcheggio per rimorchi, furgoni, camper e perfino camion con traino. È decisamente sconcertante fare questi annunci quando la situazione delle piste ciclabili (realizzate dalle precedenti amministrazioni) sono state lasciate in uno stato indecoroso ed inaccettabile. Abbiamo fatto una ricognizione anche sullo stato della pista di Marina di Carrara, che risulta pericolosa per gli avvalli a causa delle radici dei pini e che, sarebbe d’obbligo curarne l’asfaltatura e il verde per evitare continui pericoli. Delle nuove piste ciclabili presenti nel programma elettorale della Arrighi (che si impegnava a realizzare chilometri di percorsi) l’assessore all’Ambiente Lorenzini non fa che parlarne, come nel febbraio del 2023, quando aveva annunciato il primo lotto di una fantomatica pista per bici e monopattini da Marina ad Avenza addirittura in fase esecutiva e del cui progetto non sisa più nulla. L’assessore aveva anche annunciato una pista ciclabile sulla strada nuova per Campocecina che, sosteneva, essere al centro di un progetto di maquillage che avrebbe dovuto prendere le mosse dal PNRR e che prevedeva una serie di novità quali: “230mila euro di lavori il progetto per le piste ciclabili passa dalla fase preliminare a quella esecutiva e prevedo di realizzare il primo lotto entro dicembre”. Ma anche di questo progetto non si è saputo più nulla. Inoltre aveva concluso che la pista che avrebbe dovuto partire dal Buscaiol di Marina ed arrivare fino ad Avenza, sarebbe stata focalizzata sui monopattini e le sulle bici elettriche perché più in uso. Lorenzini aveva anche aggiunto: “Nell’ intero viale XX Settembre dai monti al mare , si sarebbe dovuto restringere la carreggiata per creare una corsia dedicata alla mobilità sostenibile, come nelle grandi città di tutta Europa”. Dove trovano fondamento tutte queste promesse? La mancata realizzazione delle piste ciclabili annunciate da anni, rappresenta quindi una significativa delusione per i cittadini e solleva legittime preoccupazioni riguardo all'efficacia delle politiche pubbliche nel promuovere la mobilità sostenibile. Le promesse non mantenuteg non solo compromettono gli sforzi per ridurre l'inquinamento atmosferico e il traffico urbano, ma minano anche la fiducia nella Arrighi e nella sua giunta. È fondamentale che rispettino gli impegni presi, specialmente quando si tratta di iniziative che hanno un impatto diretto sulla qualità della vita urbana e sulla salute pubblica. Ci si riempie tanto la bocca di neutralità carbonica, emissioni zero senza che la città veda azioni conseguenti, concrete ed efficaci. È certo più facile fare presentazioni roboanti che realizzare infrastrutture, strutture e servizi”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 289
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 575
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 389
È seconda la Toscana nella recente classifica sui servizi sanitari redatta dal ministero della sanità: “Un dato altamente meritorio per la qualità del lavoro svolto, ma che non deve distogliere dallo sforzo di fare di più e meglio- esordisce il consigliere comunale e capogruppo della lista civica Persiani Sindaco Simone Ortori- Le diverse amministrazioni regionali e comunali a Massa hanno fatto bene a investire su strutture nuove. È stata compiuta una scelta importante derivante dalla costruzione del NOA: non può esistere qualità della cura senza la qualità delle strutture che la ospitano”. Per questo, prosegue Ortori, bisogna proseguire su questa strada con la costruzione della nuova casa di comunità alla stazione e della nuova struttura che ospiterà medicina nucleare al NOA. “Il rapporto con la regione non può che essere di piena collaborazione, nell’interesse dei pazienti, che devono essere sempre messi al centro della nostra iniziativa politico-amministrativa, oltre ogni logica elettorale e partitica”.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 548
Giuseppe Bergitto, neo eletto segretario comunale di Forza Italia, e Gianenrico Spediacci, segretario provinciale del partito, si associano all’appello della Presidente del Consiglio d’Istituto dello Zaccagna, nell'affermare che la situazione dell’istituto è grave, situazione che hanno potuto verificare di persona dopo un sopralluogo all’interno dell’istituto. Quello che hanno trovato è stato persino più drammatico di quanto raccontato dai giornali: una scuola in condizioni disastrose, tra infiltrazioni d’acqua, strutture fatiscenti e ambienti che sembrano più vicini a un edificio abbandonato che a un luogo destinato alla formazione dei giovani. "Pensavamo di trovare una situazione critica, ma la realtà è ancora peggiore di quanto immaginassimo - hanno detto Bergitto e Spediacci dopo il sopralluogo - Appena entrati, ci siamo resi conto che l’Istituto Zaccagna è allo stremo. Mentre facevamo il sopralluogo, sotto una pioggia battente, ci siamo imbattuti in secchi disseminati ovunque, posizionati per raccogliere l’acqua che filtrava dal soffitto. Un'immagine surreale, che non dovrebbe appartenere a una scuola del 2025, ma a un edificio in attesa di demolizione. Ci siamo trovati a camminare con la sensazione di dover avere tra le mani un vademecum delle zone agibili e di quelle a rischio. Anche noi, come gli studenti e i docenti che ogni giorno devono affrontare questa realtà, ci siamo sentiti incerti, attenti a non mettere piede in aree che potevano rivelarsi pericolose. Una vergogna. L’edificio mostra segni evidenti di degrado strutturale: muri scrostati, finestre che non si chiudono bene, infiltrazioni che hanno lasciato macchie nere sui soffitti e sulle pareti. I bagni hanno maniglie rotte e porte che non si chiudono correttamente. La palestra, già inutilizzabile da anni, è l’ennesima dimostrazione dell’incuria in cui versa l’istituto".
"Non si può nemmeno definire palestra – hanno sottolineato Bergitto e Spediacci – È uno spazio abbandonato a sé stesso, dove lo sport è un miraggio. Eppure, parliamo di un luogo fondamentale per la crescita e la salute degli studenti. A preoccupare non è solo la condizione attuale dell’edificio, ma l’assenza di risposte concrete da parte delle istituzioni. La Provincia continua a giustificare il mancato intervento con la carenza di fondi, ma nel frattempo gli studenti e il personale scolastico sono costretti a convivere con disagi inaccettabili. È inconcepibile che nel 2025 ci siano scuole in queste condizioni. Non possiamo accettare che i ragazzi debbano studiare in ambienti insalubri, con il rischio costante di trovarsi sotto un soffitto che perde o in un’aula non sicura. I canali di scolo devono essere cambiati, gli interventi strutturali non possono più essere rimandati. La sicurezza e il benessere degli studenti devono essere una priorità, non un’opzione. Forza Italia denuncia come in tutti questi anni non sia mai stata effettuata una normale manutenzione. Un degrado che non è frutto del caso, ma di anni di trascuratezza e mancate azioni. Nei laboratori, i ragazzi da due anni sono costretti a stare al freddo perché due termosifoni non funzionano e, nonostante le ripetute lamentele e segnalazioni, non è ancora stato fatto nulla. Siamo di fronte a una scuola che cade a pezzi, con infiltrazioni ovunque. Eppure, la risposta è sempre la stessa: i soldi non ci sono e non si può intervenire. Addirittura, per aggiustare un cornicione, i ragazzi non possono passare per andare in biblioteca, dove avrebbero uno spazio per studiare il pomeriggio, ritrovarsi e fare esperienze di convivialità e interscambio. Un ulteriore ostacolo che penalizza direttamente gli studenti, negando loro non solo il diritto a un’istruzione dignitosa, ma anche la possibilità di vivere la scuola come un luogo di crescita e socialità. Forza Italia chiede con urgenza un piano di intervento straordinario per lo Zaccagna e per tutte le scuole che versano in condizioni simili. Non servono più promesse, servono azioni immediate. Questo degrado è sotto gli occhi di tutti e non possiamo accettare che la scuola pubblica venga trattata in questo modo". Bergitto e Spediacci si sono associati all’appello della Presidente del Consiglio d’Istituto dello Zaccagna e lanciano un invito alla comunità locale: "Chiediamo ad architetti, geometri e professionisti del settore di aiutarci a elaborare un progetto di riqualificazione per questo istituto - ha aggiunto Gian Enrico Spediacci - Lo Zaccagna è sempre stata un’eccellenza del territorio, una scuola costruita per ospitare mille studenti, e potrebbe diventare un vero polo formativo. È il momento di fare il primo passo per restituire a questo istituto e ai suoi studenti la dignità che meritano". La questione sarà portata all’attenzione nazionale attraverso l’onorevole Deborah Bergamini, affinché il problema non rimanga solo locale ma venga affrontato con interventi concreti e tempestivi.L’appello è chiaro: basta parole, è ora di restituire dignità a una scuola che, nonostante tutto, continua a formare il futuro. Ma fino a quando? Forza Italia teme che lo Zaccagna possa fare la stessa fine del Liceo Scientifico, su cui la Provincia non ha ancora dato risposte in merito al progetto presentato a giugno 2024.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 620
"Neanche il feroce maltempo ha fermato i criminali che imperversano, ormai abitualmente, a Carrara e in particolare nel quartiere di Avenza. Nella notte tra venerdì e sabato i malviventi hanno fatto saltare il bancomat dell'istituto di credito Bper a distanza di soli due mesi dall'assalto alla filiale di Fossola. Nonostante i proclami del sindaco di Carrara, Serena Arrighi, la situazione di degrado e di insicurezza non accenna a diminuire. L'organico delle forze dell'ordine a Carrara, come è a tutti noto, è completo e le invettive del sindaco Arrighi contro il governo servono soltanto a tentare di mascherare la sua inefficienza. Del resto, la priorità della giunta di Carrara è quella di dedicare monumenti a Che Guevara". Lo dichiara Susanna Donatella Campione, senatrice di Fratelli d’Italia e componente della commissione Giustizia del Senato. "In realtà Carrara, in particolare in alcune zone come Avenza, è mdiventata il regno dei delinquenti, degli sbandati e degli irregolari. Non vorremmo che, di questo passo, in città fossero proprio i delinquenti a dettare legge e che il prossimo monumento carrarino venisse dedicato alla Banda Bassotti", conclude Campione.
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 1291
“Mi sembra fin troppo semplicistico ottenere fondi destinati al territorio e investirli tanto per spenderli. In certi casi sarebbe sicuramente meglio fare senza ed effettuare però interventi di riqualificazione e recupero magari più semplici, ma meno invasivi” lo dice il presidente di Massa Città Nuova Stefano Benedetti che aggiunge: “L’ amministrazione comunale di Massa, sta eseguendo lavori che sulla carta dovrebbero essere di recupero e riqualificazione, ma che in realtà risulteranno essere distruttivi per questa parte di costa. Nella stessa zona insiste la storica Torre Fiat e lo stesso parco prima dell’ intervento, era un’oasi naturale molto frequentata da atleti e persone in cerca di relax. Nel periodo estivo, l’estrema vicinanza con il mare, attirava la presenza dei turisti che frequentano la spiaggia limitrofa. Con questo progetto che prevede la realizzazione di casermoni costruiti a pochi metri dal mare, l’economia turistica avrà solo da perderci e nel merito è difficile capire se, è perché, la commissione paesaggistica abbia rilasciato parere favorevole, nonostante il palese impatto visivo del tutto negativo a causa della presenza di queste imponenti strutture. Nel merito, è bene sapere che il Piano Paesaggistico Regionale è uno strumento urbanistico previsto dalla legislazione e redatto dalla Regione congiuntamente al Ministero della Cultura. Lo stesso, individua i progetti prioritari per la conservazione, il recupero, la riqualificazione , la valorizzazione e la gestione del paesaggio. Per questo motivo non si comprende come sia stato possibile superare il vincolo paesaggistico riservato ai parchi pubblici, per permettere la realizzazione di un progetto così impattante che causerà sicuri danni all’economia turistica”. Benedetti si è rivolto al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al ministero della cultura e a quello dell’ambiente chiedendo un intervento per accertare lo scempio in corso e quindi per ordinare il conseguente ripristino dello stato dei luoghi.
- Galleria:
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 401
Mycelium è in presidio fisso per la Pace da alcuni mesi, a Massa. Con questa iniziativa si vuole creare un punto di riferimento sul territorio per una cittadinanza attiva e consapevole in tema di diritti fondamentali e, soprattutto, mantenere l'attenzione sul tema della PACE e i diritti umani, contro la militarizzazione e la follia della guerra, tutte le guerre, attraverso una corretta informazione per contrastare una propaganda che giustifica massacri di bambini e sofferenze inaudite inferte a intere popolazioni e che restituisce una realtà distorta di quel che accade sui territori in conflitto. Sarà un'occasione per conoscersi, fare rete, scambiare informazioni e contatti ma anche per accogliere e raccogliere proteste e proposte, uno spazio di condivisione e collaborazione per idee e realizzazione di iniziative su obbiettivi comuni.
Per info e contatti:
L'Europa si sta trasformando in una macchina da guerra. La scelta del piano di riarmo da 800 miliardi riflette un'Europa che ha tradito i suoi principi fondanti. L'Unione Europea non ha mai realizzato il sogno di pace e cooperazione tra i popoli, progetto sul quale era nata ma si è trasformata in un'Europa delle banche, con legami opachi con i lobbisti, sostenendo politiche di austerità e calpestando i diritti dei cittadini. Oggi, la sua metamorfosi in un’Europa militarista non sorprende più. La narrativa della "difesa" contro una presunta minaccia russa è solo uno specchietto per le allodole, un pretesto per militarizzare le economie e arricchire le lobby delle armi, mentre i cittadini pagano il prezzo di questa follia. Oggi si distoglie l'attenzione con un dibattito sul fantomatico “esercito europeo”, che non è il vero tema in questione, gli 800 miliardi previsti non sono destinati a un esercito europeo unificato, ma al riarmo dei singoli stati, con la riconversione delle loro economie in economie di guerra, e con investimenti, a partire dai risparmi dei cittadini, in armi. Tutto ciò sottrarrà, inevitabilmente, risorse vitali per la sanità, l'istruzione e la cultura nei prossimi anni, portando al collasso non solo il nostro tessuto produttivo ed economico più virtuoso ma anche sociale, i nostri diritti fondamentali. La cosiddetta "PACE GIUSTA" è un'illusione che giustifica l'invio di armi e la militarizzazione del continente, ignorando ogni possibilità di risoluzione pacifica dei conflitti. Le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, e dell'Alta rappresentante per gli Affari esteri, Kaja Kallas, sono chiare: l'Europa deve prepararsi a una lunga guerra. Ma chi pagherà le conseguenze di questa escalation? Saranno i giovani, le famiglie, i cittadini comuni a subire le conseguenze in termini di vite umane, economiche e sociali di una guerra che non è la loro, per gli interessi di pochi. Non possiamo permettere che la nostra società venga trascinata in un conflitto dai risvolti imprevedibili che minaccia le nostre vite, i nostri diritti e il nostro futuro. È tempo di dire basta a questa spirale di follia e che non contempla un reale impegno per la pace e la giustizia sociale e attenzione verso i reali bisogni della popolazione. Non possiamo rimanere in silenzio mentre l'Europa si trasforma in un continente guerrafondaio. Facciamo sentire la nostra voce, uniti per la pace, un futuro senza guerre, per i nostri figli e le generazioni future. È il momento di agire! L'Europa si sta trasformando in una macchina da guerra. La scelta del piano di riarmo da 800 miliardi riflette un'Europa che ha tradito i suoi principi fondanti. L'Unione Europea non ha mai realizzato il sogno di pace e cooperazione tra i popoli, progetto sul quale era nata ma si è trasformata in un'Europa delle banche, con legami opachi con i lobbisti, sostenendo politiche di austerità e calpestando i diritti dei cittadini. Oggi, la sua metamorfosi in un’Europa militarista non sorprende più. La narrativa della "difesa" contro una presunta minaccia russa è solo uno specchietto per le allodole, un pretesto per militarizzare le economie e arricchire le lobby delle armi, mentre i cittadini pagano il prezzo di questa follia. Oggi si distoglie l'attenzione con un dibattito sul fantomatico “esercito europeo”, che non è il vero tema in questione, gli 800 miliardi previsti non sono destinati a un esercito europeo unificato, ma al riarmo dei singoli stati, con la riconversione delle loro economie in economie di guerra, e con investimenti, a partire dai risparmi dei cittadini, in armi. Tutto ciò sottrarrà, inevitabilmente, risorse vitali per la sanità, l'istruzione e la cultura nei prossimi anni, portando al collasso non solo il nostro tessuto produttivo ed economico più virtuoso ma anche sociale, i nostri diritti fondamentali. La cosiddetta "PACE GIUSTA" è un'illusione che giustifica l'invio di armi e la militarizzazione del continente, ignorando ogni possibilità di risoluzione pacifica dei conflitti. Le parole della presidente della Commissione Europea, Ursula Von Der Leyen, e dell'Alta rappresentante per gli Affari esteri, Kaja Kallas, sono chiare: l'Europa deve prepararsi a una lunga guerra. Ma chi pagherà le conseguenze di questa escalation? Saranno i giovani, le famiglie, i cittadini comuni a subire le conseguenze in termini di vite umane, economiche e sociali di una guerra che non è la loro, per gli interessi di pochi.
Non possiamo permettere che la nostra società venga trascinata in un conflitto dai risvolti imprevedibili che minaccia le nostre vite, i nostri diritti e il nostro futuro. È tempo di dire basta a questa spirale di follia e che non contempla un reale impegno per la pace e la giustizia sociale e attenzione verso i reali bisogni della popolazione. Non possiamo rimanere in silenzio mentre l'Europa si trasforma in un continente guerrafondaio.
Facciamo sentire la nostra voce, uniti per la pace, un futuro senza guerre, per i nostri figli e le generazioni future. È il momento di agire!
- Scritto da Redazione
- Politica
- Visite: 783
L'ennesimo atto criminale compiuto ad Avenza è stato analizzato da Michela Pinelli di Avenza R-Esiste: "I due boati che hanno riecheggiato nella notte, ad Avenza, per l’assalto al bancomat della banca BPER di via Giovan Pietro, si spera che abbiano risvegliato dal sonno non solo i cittadini ma, anche le coscienze di chi non capisce che la definizione di paura percepita non è altro che un alibi al lassismo perdurante. L’attacco al bancomat di via Giovan Pietro è un dejavù di quello al bancomat della Cassa di Risparmio di Fossola di pochi mesi fa. I cittadini svegliati nella notte di soprassalto, si sono fatti le stesse domande in preda al panico: “Dove è successo? Quale banca? Ci saranno feriti, auto rotte, case danneggiate?”. E intanto mentre il brusco risveglio porta l’attenzione dei più a cercare di capire l’avvenuto, a pochi metri di distanza, i soliti impuniti ‘clienti della notte’ cercano di entrare nel già più volte derubato negozio di Avenza. Questa volta però alle finestre e ai balconi la gente c’era, c’era un maggiore giro di pattuglie per la rapina avvenuta e il costoso sistema d’allarme ha fatto il suo dovere, e quindi niente liquori gratis, né affettati portati via dal banco. Il problema è delle leggi? Che si mettano d’accordo tutti e le cambino, pene giuste e correttive per chi delinque (a prescindere dal colore/credo/ paese d’origine). Il problema è del comune? Ma no! Abbiamo letto che hanno trovato finalmente la soluzione. E mentre c’è chi ‘incassa un risultato importante’ e chi parla di ‘traguardo significativo’ i cittadini si guardano basiti, contemplando il vuoto della politica che ci dovrebbe rappresentare. Gente incapace e che fa della contraddizione, del sensazionalismo vuoto, dell’autocompiacimento una sterile bandiera da sventolare in ogni dove. Ecco, sappiatelo, la gente comune che magari vi votò, ne ha le scatole piene delle vittorie incassate, mentre perdurano i furti con scasso, e dei traguardi di percorsi che auspichiamo vi portino presto a casa. Non abbiamo più intenzione di far finta che tutto vada bene”.
- Attentato al bancomat di Avenza: Frugoli e Tosi della Lega chiedono i turni notturni della polizia municipale
- Sede dei Vigili nella ex circoscrizione di Avenza? Edificio fatiscente secondo il consigliere Mirabella
- "Basta diffamazioni, difendiamo la serietà del lavoro dell'amministrazione": la replica dei capigruppi Frugoli, Ronchieri, Ortori e Casotti agli attacchi del Pd al sindaco di Massa Persiani
- Strade piene di buche a Massa: Benedetti si rivolge al prefetto per sollecitare l'intervento dell'amministrazione Persiani
- Aumentata la presenza di polizia municipale ad Avenza: l'assessore Guadagni conferma la prossima apertura di un distaccamento
- Incontro degli ambientalisti contro l'ampliamento del porto di Carrara sulla Guang Rong: ecco le domande del dibattito
- Il Pd di Carrara replica a Bernardi sul caso di Fabrizio Volpi e degi interventi di pulizia urbana
- Avenza, individuata l'area per il presidio di Polizia Municipale: la Lega incassa un risultato importante
- Incontro-dibattito sull'incidente della Guang Rong organizzato dalle associazioni ambientaliste a Massa il 18 marzo
- Lavoro e immigrazione: sfatiamo il mito della “sottrazione” di posti agli italiani, anche in Provincia di Massa Carrara


