Politica
Il comune di Carrara pubblica avviso per proposte di vendita di immobili per realizzare il nuovo Palazzetto dello Sport
Il comune di Carrara ha pubblicato un avviso per promuovere la formulazione al comune della proposta di vendita di un immobile da acquistare per realizzare un Palazzetto…

Convegno Fit-Cisl: “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro” a Massa l'11 giugno
Mercoledì 11 giugno alle ore 15, 30, presso la Sala della Resistenza di Palazzo Ducale a Massa, si terrà il convegno “Trasporto Pubblico Locale tra presente e futuro”,…

Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

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In risposta alle parole del presidente di Confindustria, Matteo Venturi sull'unità di intenti dei territori, il gruppo Massa città in comune replica così: “Visto che si chiede l'unità di intenti, e del documento in elaborazione dal Presidente della Provincia non abbiamo potuto leggere alcuna bozza, chiediamo che invece venga resa pubblica la proposta di Confindustria prima che arrivi sul tavolo del presidente della regione, perché se ci deve essere unità, ci sia anche nella fase decisionale con il coinvolgimento della cittadinanza e di tutte e tutti coloro che possono e vogliono dare un proprio contributo”.
“Ricordiamo al presidente di Confindustria – prosegue il gruppo - che il quadro in cui possono essere spese le risorse del Recovery Plan non prevede modelli di economia circolare che non hanno nulla di sostenibile, come il ripascimento delle coste con i sassolini di marmo. Il fondo del Next Generation Eu è destinato ai modelli di economia che garantiscono la loro sostenibilità nel corso del tempo e noi vigileremo affinché questo avvenga”.
Per il gruppo non è accettabile che le risorse del Recovery Plan vadano all'escavazione del marmo: Oggi finalizzata soprattutto al ricavo di scaglie e di polvere, rendendo di fatto la parola "scarto" errata per il contesto in cui si inserisce. Ci domandiamo quale visione di futuro abbia il presidente di Confindustria: intende fondare l'economia del nostro territorio su ciò che per le comunità si chiama "inquinamento?”.
“Non accetteremo che la causa del problema venga spacciata per una soluzione, quando la soluzione sarebbe quella di portare imprenditori del territorio a ripensare l'uso delle cave, luoghi di storia e di fatica che meritano di essere preservati nella loro interezza. Non daremo il nostro consenso – proseguono - a politiche che non mirano agli obiettivi dell'Agenda 2030 e che sono prive di evidenza sui risultati, come l'uso di sassolini di marmo per il ripascimento delle coste che sta dando, in altre parti della Toscana, risultati disastrosi”.
Infine l'appello: “Confidustria socializzi con la cittadinanza le sue idee e lo stesso chiediamo che faccia il presidente della provincia”.
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E' un Domenico Piedimonte fiero e felice, quello che rilascia dichiarazioni nell'ultimo comunicato stampa riguardante i lavori su Piazza IV Novembre: “Ancora una volta Forza Italia ha dimostrato di essere al fianco dei suoi cittadini – esordisce – Con linearità ha portato in Consiglio le doverose istanze di coloro che s sono sentito esclusi da un vero e proprio contraddittorio su di un progetto notevolmente impattante per la città”.
Entra poi nello specifico del progetto noto come “Piazza stazione”, dicendo: “Il gruppo consiliare di FI ha cercato di porre rimedio all'operato della Giunta, soprattutto per ciò che riguarda la pedonalizzazione di tale piazza; a marzo, il nostro partito riteneva inopportuna la costruzione di un anfiteatro per concerti canori, così come difficile e dispendiosa ne risulta la manuntenzione”.
Si addentra nello specifico poi, il coordinatore comunale, quando sottolinea i disagi cui vanno incontro i fruitori gornalieri dei servizi della stazione, “i quali con molte difficoltà, fra disabili, donne in gravidanza e anziani, si trovano a doversi avvicinare ad un centro servizi chee non offre loro riparo o ingressi specifici; per non parlare dei problemi quotidiani che affrontano ogni giorno i tassisti”.
Alla luce di tutto ciò, Forza Italia è felice che la mozione da lei portata avanti sia arrivata finalmente alla discussione in Consiglio Comunale; e auspica che il progetto iniziale, “penalizzante e di difficile attuazione, lasci spazio ad un responsabile e ragguardevole ripensamento. Per il bene di tutta la comunità di Massa”.
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Ogni volta che Vittorio Sgarbi compare, immancabilmente si scatena il dibattito sulle sue uscite : la visita al Carmi di Carrara per la mostra in questi giorni in corso, alla presenza delle autorità locali e regionali, ha sollevato un putiferio mediatico a causa della sua inosservanza alla regola anti covid, cioè l'uso della mascherina, obbligatoria all'interno degli spazi chiusi e in situazioni di assembramento.
Da più parti, si è fatta notare la cosa, soprattutto non si è capito se e perché sia il sindaco e seguito, sia il governatore della Toscana, non abbiano fatto notare al famoso critico d'arte e politico, l'infrazione alla norma.
Anche Carrara in azione, ha diramato un comunicato in cui esprime il suo disappunto in merito :"Per chiedere ad un ospite ingombrante come l'onorevole Sgarbi- scrive - di rispettare le regole, per eventualmente gestire la sua reazione, ma soprattutto per dare un seguito concreto a tutti i messaggi di cautela che quotidianamente vengono diffusi, ci vuole una cosa sola, quella che manca di più alla nostra Amministrazione - a nostro parere: il coraggio".
Don. Ben.
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Ritardi nella consegna di buoni spesa, contributo affitto e ristori per le aziende: “Siamo stati contattati da molte famiglie e diversi piccoli imprenditori – spiega Daniele Tarantino, direttore di Confimpresa Massa Carrara - e ancora non hanno ricevuto i contributi messi a disposizione per l’emergenza sanitaria da Covid. Troppe persone ancora sono in attesa dei buoni spesa e dei ristori per la crisi pandemica. Quella di famiglie e imprenditori è una protesta pacifica, volta a sollecitare gli uffici territoriali e non solo, affinchè si impegnino per erogare gli aiuti al più presto. La crisi pandemica ha messo in ginocchio tantissime famiglie che hanno chiesto gli aiuti necessari per tirare avanti".
"Già a Pasqua avevamo sollecitato per il problema - spiega Tarantino -. Ora tante famiglie stanno raschiando il fondo del barile e hanno bisogno di essere aiutate. Così come le aziende che contano sui ristori per poter ripartire”.
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La scuola non si tocca. Questo il pensiero dei molti oppositori alle imminenti decisioni istituzionali riguardanti il liceo classico Repetti di Carrara.
"Intendiamo costruire un comitato per tutelare l'integrità e la continuità didattica messa a rischio dalla rimozione dal compendio nel quale è situato dagli anni Sessanta - spiegano - Nello specifico si è parlato di collocare il liceo delle scienze umane al posto del classico al fine di disporre ulteriori aule. Ci opponiamo in quanto la sede rappresenta una garanzia di formazione umanistica per intere generazioni di studenti e docenti attestata oggi da una biblioteca contenente tra l'altro un Fondo Librario Antico che conserva testi classici latini e greci, risalenti al 16°, 17° e 18° secolo, da un laboratorio di lingue, di informatica, di fisica e uno di scienze. Questo funzionale anche all'avviamento alla formazione biomedica nell'ambito di un percorso sperimentale nazionale, in convenzione con l'Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri di Massa-Carrara".
La sostituzione dei due licei, stando al comitato, significa smantellare tutto ciò che fino ad oggi è stato costruito: "Negli ultimi anni molte di queste strutture sono state rinnovate dagli studenti stessi, nell'ambito di progetti formativi come percorsi per le competenze trasversali e per l'orientamento. Oltretutto un'operazione simile richiederebbe interventi di ristrutturazione e perciò con una soluzione irragionevole anche dal punto di vista dei costi e dei benefici - continuano - Si tratta di una ristrutturazione che metterebbe anche a rischio la sopravvivenza del patrimonio pubblico di carattere storico-culturale-scientifico custodito in biblioteca, nell'archivio e nel laboratorio- museo di scienze e fisica".
Tanti soldi a discapito della cultura, dunque: "Una soluzione, quindi, censurabile anche sotto l'aspetto della spesa di denaro pubblico, alla luce oltre tutto della sua temporaneità, dato che si parla, da tempo, di realizzare nuovi e più sicuri edifici scolastici in luogo dell'attuale edilizia scolastica. Si tratta quindi di una prospettiva irragionevole e anche profondamente ingiusta, come sono profondamente ingiuste tutte le soluzioni che passano attraverso un danno a carico di altri. Soluzioni di tal genere si chiamano soluzioni in danno, ossia niente di più che decisioni che aggiungono nuovi problemi - concludono - Intendiamo costituirci contro tale tipo di decisioni unilaterali e irrispettose del valore della integrità e della continuità didattica. Vogliamo portare avanti le istanze contrarie, a tutela, prima di tutto dell'integrità e della continuità didattica del liceo classico, faticosamente realizzata e rafforzata nel corso di molte generazioni di studenti, al punto da costituire anche un motivo di identità e di garanzia formativa, che non può essere demolita per decisioni unilaterali, irragionevoli e, oltretutto, inefficaci".
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Se si potesse sintetizzare in uno slogan sarebbe un semplice e secco: no al Nutri-score. Lo spiega il senatore Patrizio La Pietra davanti al Teatro Guglielmi dove, circondato dai coordinatori comunali di Massa-Carrara di Fratelli d'Italia, così come sta accadendo in tutte le piazze italiane dove il partito di Giorgia Meloni sta portando questa battaglia, fa sventolare in alto la bandiera della buona cucina italiana, quella con i profumi e gli aromi dell'artigianato e dei prodotti locali, che qua in terra apuana si traducono principalmente con il famoso lardo di Colonnata. La preoccupazione un po' di tutti in effetti è di dover dire addio alla dieta mediterranea: l'Unione Europea sembrerebbe aver dichiarato guerra ai nostri piatti e prodotti tipici, colpevoli secondo Strasburgo, di essere un concentrato di grassi e di sali. Ecco che allora arriva la spedizione contro il vino, con la dealcolizzazione, ce lo chiede l'Europa, oppure le voci che corrono di un ipotetico divieto europeo di cuocere la pizza nel forno a legna, oppure ancora il via libera dell'Ue per i vermi, la tarma della farina che quindi si potrà mangiare.
La battaglia di Fratelli d'Italia si concentra dunque sul Nutri-score, questo sistema di etichettatura, a semaforo, dei prodotti alimentari, il quale sistema, utilizzando i colori del semaforo indica sull'etichetta il grado di verde, arancione oppure lo stop del rosso suggerendo al consumatore se fidarsi o meno. Colori decisi però esclusivamente in base al livello di zuccheri, grassi e sale, calcolati su una base di riferimento di 100 grammi di prodotto. Un sistema che nei fatti promuove la produzione industriale, quella delle multinazionali, a scapito dell'artigianato. Un tracollo per il nostro tessuto artigianale che vive sulla tradizione e, diciamolo, anche per il nostro palato abituato ai sapori autentici e veraci.
"In questo momento l'Europa sta portando avanti operazioni che vanno contro la produzione alimentare italiana-spiega il senatore, membro della Commissione Agricoltura e produzione agroalimentare-il Nutri-score, è un sistema a semaforo che tiene conto solo di grassi e sali ogni 100 grammi e inciderà negativamente sui nostri prodotti, come il lardo di Colonnata per esempio, per cui l'Europa voleva anche proibire l'uso delle vasche di marmo. Com'è possibile valutare con questi criteri grossolani?! Non troverò mai nessuno che mangerà 200 grammi di pesto in una volta sola!".
Il senatore ricorda come adesso l'Ue stia pensando di vietare anche il forno a legna per la pizza. "Hanno approvato la possibilità di usare farine provenienti da larve e portano avanti politiche alimentari a base di insetti-ha fatto presente La Pietra per chi gli fosse sfuggita la notizia riportata da tempo e da tutte le testate giornalistiche- Vogliono annacquare il vino. E' chiaro che stanno andando nella direzione della produzione massiva e industriale a danno dei nostri prodotti. Ma la dieta mediterranea è patrimonio Unesco!".
Fratelli d'Italia per questi motivi ha deciso di portare avanti una campagna di sensibilizzazione:"Vogliamo alzare l'asticella dell'attenzione perché ci sia consapevolezza su quanto sta accadendo In Europa" ha detto il senatore illustrando le due mozioni portate in Parlamento e votate all'unanimità. Una nel febbraio 2020 alla Camera e una, una settimana fa, in Senato: due provvedimenti dove si evidenziano le criticità di questo sistema di etichettatura e si chiede al Governo di attivarsi a tutela della dieta mediterranea dentro la Commissione europea, stanziando anche risorse per i nostri produttori:"Vogliamo un'etichettatura diversa, per fare capire al consumatore cosa mangia con l'indicazione della materia prima, della lavorazione, per valorizzare il territorio, e indicando parametri non solo chimici ma anche nutrizionali. Ci vogliono fatti concreti. Da queste due mozioni approvate all'unanimità siamo partiti alla volta delle piazze" ha concluso La Pietra.
Alessandro Amorese, consigliere comunale di Fratelli d'Italia è a fianco a lui e conferma:"E' un'etichettatura grossolana che penalizza la dieta mediterranea. Vanno a misurare i grassi e i sali, non contemplando che noi non mangiamo due etti di prosciutto crudo alla volta e che comunque accompagniamo sempre con altro".
Amorese sottolinea:"Noi chiediamo di valorizzare i prodotti della dieta mediterranea, chiediamo che nelle etichette si scriva che la dieta mediterranea fa bene in quanto nutriente e salubre". Un sistema ideato in Inghilterra e adottato in Europa, ricorda Amorese, grazie alle iniziative dei gruppi dei socialisti e dei verdi:"Secondo questa etichettatura i prodotti trattati artificialmente trovano il semaforo verde sopra l'etichetta, rispetto a olii extravergine di oliva o al lardo di Colonnata che trovano invece colori che vanno dall'arancione del pericolo o addirittura il rosso".
Alessandro Cancogni, coordinatore apuano di Fratelli d'Italia, esprime tutta la sua solidarietà alle associazioni di categoria messe a dura prova:"Pensiamo al mondo delle associazioni, alla Coldiretti per esempio e alle associazione dei consumatori: queste nostre manifestazioni sono per stare loro vicino. Abbiamo montagne, colline, mare: dovremmo sempre supportare i prodotti locali. Qua, in questo settore, abbiamo ben 16 aziende nate ed esplose in questi ultimi anni raggiungendo un livello nazionale" ha commentato, ricordando come questa attenzione abbia comunque sempre fatto parte delle politiche di Fratelli d'Italia.
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Nei giorni scorsi si è tenuta una manifestazione di protesta da parte di un gruppo di cittadini, contrari alla decisione dell'amministrazione Persiani sull'eliminazione di un lotto di parcheggi gratuiti nella zona compresa fra via Lungofrigido e via Garosi, nelle cui vicinanze si trovano strutture turistiche e commerciali che, a detta del comitato, potrebbero subire danni economici, essendo private di un'area gratuita per la sosta.
La decisione è arrivata improvvisamente e senza preavviso per cui il gruppo, in un comunicato, esprime la sua vicinanza ai manifestanti e chiede all'amministrazione un maggiore coinvolgimento della società civile su questioni di interesse pubblico: "Da più di un anno - scrivono - avevamo offerto infatti una significativa soluzione al problema viario di Marina, con ampie promesse che queste venissero prese in considerazione, promesse ad oggi disattese dai fatti. La cosa che più intristisce poi, è vedere portar via le macchine, per lasciar posto alle sterpaglie, che rendono impraticabile il marciapiede, e invadono anche la corsia di marcia: ci chiediamo se questo sia attenzione al turista, e ai cittadini".
"Sperando in una ripresa del dialogo - conclude - e in un confronto costruttivo, continueremo ad appoggiare questi cittadini, e a credere che una soluzione, se la si vuole, sia possibile".
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A seguito del congresso provinciale tenutosi lo scorso maggio e l’elezione a segretario provinciale di Lorenzo Mosti, è nata la nuova segreteria di Massa-Carrara dei Giovani Democratici.
Sono vari i temi toccati dalle deleghe assegnate ai componenti della segreteria: delegato all’istruzione è Alessandro Bronzini (Segretario GD Lunigiana), a Chiara Carbone (GD Lunigiana) la delega alla cultura ed integrazione, la delega alla giustizia e diritti va a Carolina Farneti (segretaria GD Massa), ad Ergest Cobaj (GD Massa) la delega alle politiche europee, Alba Peselli (GD Carrara) è la delegata per il lavoro ed occupazione giovanile ed infine Francesco Ducci (segretario GD Carrara) è il delegato alla comunicazione.
“La segreteria, come la precedente, è pronta a lavorare ed affrontare le sfide che ci attendono. Abbiamo davanti – spiegano i giovani democratici - una ripartenza dopo la pandemia che richiederà l’impegno di tutti e noi faremo la nostra parte, contribuendo attivamente a livello comunale e provinciale ai temi più cari a noi giovani: dall’edilizia scolastica, all’occupazione giovanile, dal tema ambientale sino a quello della cultura e molto altro”.
La neonata segreteria si prepara ad affrontare anche le imminenti competizioni elettorali: “Abbiamo in vista anche le amministrative a Montignoso, Pontremoli, Carrara e Massa ed anche in questo caso faremo valere, come sempre, la nostra voce e le nostre idee”.
“Come giovanile – prosegue la segreteria - ci impegneremo anche in un compito molto importante: coinvolgere più giovani possibile nel dibattito pubblico e politico, punto vitale e cardine non solo per quello che è un sistema democratico, ma anche per prendere decisioni che plasmino il nostro futuro”.
“I Giovani Democratici – conclude Mosti - sono pronti ad essere determinanti e trainanti sia per il nostro meraviglioso territorio sia per la nostra comunità politica, ossia il Partito Democratico che sono certo punterà molto sulle nostre risorse e sulle nostre idee.”
M. C.
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"In tema ambientale, chi inquina paga; in tema di cava, chi produce scarti e non rimuove paga e chiediamo l'introduzione di una polizza che il concessionario versi subito a garanzia della rimozione degli scarti di lavorazione": non hanno dubbi GriG e Italia Nostra Apuo Lunense, le due associazioni ambientaliste: è questo il paradigma da adottare e non quanto previsto dall'amministrazione carrarese che avrebbe bisogno invece di uno "scatto di orgoglio".
Il GriG e Italia Nostra Apuo Lunense uniscono le forze quindi, parlano di norma cavillo e interpellano a viva voce la regione Toscana perché intervenga nei confronti dell'amministrazione carrarese rea, secondo le associazioni, di tradire lo spirito del dettato delle norme quadro regionali in materia di filiera corta del lapideo, in virtù di una formula troppo generica. Sappiamo che le amministrazioni comunali che svolgono attività estrattiva, per volontà del legislatore regionale dovevano adottare Pabe, a tutela dell'ambiente, e regolamento degli agri marmiferi, per disciplinare l'estrazione: l'intento della Toscana era debellare il far west fino ad ora esistito e normare il settore. Ma qualcosa non torna per le due associazioni ambientaliste e la Toscana viene così chiamata a bacchettare e richiamare Carrara: la città del marmo sta introducendo un regolamento per estendere la durata delle concessioni fino a 25 anni e per il quale l'assessore al marmo Matteo Martinelli ventila l'ipotesi di vedere aumentare in modo vertiginoso le entrate con possibilità di investimenti in città. Ma a prezzo di cosa? Se lo chiedono GriG e Italia Nostra Apuo Lunense.
A questo proposito, denunciano in un comunicato stampa le due associazioni ambientaliste:" Il comune di Carrara intende modificare il vigente regolamento sugli agri marmiferi, introducendo una norma cavillo a favore dei soli cavatori per estendere la durata della concessione fino a 25 anni, in pregiudizio della filiera corta, del lavoro e della salvaguardia dell'ambiente e del paesaggio, con l'escamotage di favorire una premialità legata a progetti di interesse generale. Ma il legislatore regionale è stato chiaro: ha parlato di filiera corta e di eventuale impegno allo sviluppo di un progetto di interesse generale che generi nuova occupazione".
Secondo le due associazioni, si tratterebbe di una compensazione in termini di occupazione, una specie di risarcimento per il danno ambientale irrecuperabile subìto. E infatti esse sostengono: "Le ricadute occupazionali e di sviluppo economico e sociale del territorio interessato dalle cave di marmo apuano, che le previsioni sulla cosiddetta filiera corta intendono promuovere, rappresentano un'evidente misura compensativa delle rilevanti incidenze inevitabilmente prodotte dall'attività estrattiva in generale, e quella del settore lapideo di cui si tratta in particolare, ciò, a maggior ragione, in relazione al paesaggio delle Alpi Apuane ed alla risorsa "marmo" ivi presente, unici al mondo, non riproducibili né integralmente ripristinabili".
A fronte di queste premesse, sono state due le bisettrici su cui si sono mosse GriG e Italia Nostra Apuo Lunense: richieste di sorveglianza più serrata per la regione e rivisitazione completa dei paradigmi adottati da Carrara.
Prima di tutto hanno sottoposto alla Toscana alcune questioni: se sia legittimo introdurre agevolazioni a fronte di progetti non precisati, di sorvegliare l'applicazione della normativa in ordine alle cause di decadenza e di controllare l'esistenza nelle società concessionarie del famoso socio parassita: "Abbiamo dunque chiesto in questi giorni alla regione Toscana - si legge nella nota - di:
1) chiarire se è possibile estendere la concessione introducendo bonus di annualità a fronte di indefiniti progetti lasciati ai desiderata dei cavatori stessi;
2) verificare il rispetto della normativa estense per i richiedenti l'estensione della concessione in merito a cause di decadenza per:
- inattività dell'esercizio della concessione protratta per due anni;
- mancato pagamento del canone per due anni;
- mancata ricognizione in dominum dell'agro marmifero;
3) verificare la regolarità di concessioni che non hanno mai coltivato l'agro marmifero (ad esempio Concessione n.1 + altre), godendo, in qualità di "soci parassiti", della distribuzione dell'escavato".
In secondo luogo, in tema di allungamento della concessione, le associazioni chiedono che si consideri e si pesi in base alla resa del blocco (quanto blocco resta integro e quanto si frantuma durante l'operazione di estrazione) e alla capacità del concessionario di "ripulire" dai detriti.
"Chiediamo al Comune di Carrara - si legge nella nota - uno "scatto di orgoglio" nel proporre veri strumenti di premialità della durata della concessione, non necessariamente fino a 25 anni, in rapporto:
1) alla resa, fissando percentuali superiori al 30% di produzione di blocchi, semi blocchi, lastre e marmette per ottenere l'estensione, con esclusione dei derivati di produzione (scaglie);
2) alla gestione del detrito al monte, inserendo nel regolamento la previsione di una polizza fideiussoria a favore del Comune, al momento del rilascio dell'autorizzazione estrattiva, di immediata escussione, a garanzia della rimozione degli scarti di lavorazione, terra e roccia, prodotti durante ogni anno di attività, in quanto, se non funzionali all'attività estrattiva autorizzata, come previsto dai PABE, devono essere rimossi entro l'anno di produzione, pena l'applicazione di sanzioni in tema di rifiuti di estrazione e deposito incontrollato e riduzione dell'annualità della concessione. Una proposta, dunque, forte e innovativa" conclude il comunicato.
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Ha fatto tappa anche a Marina di Carrara la manifestazione nazionale dei Dipartimenti "Tutela Vittime" e "Legalità e Sicurezza" di Fratelli d'Italia, organizzata in varie città della Toscana dai responsabili regionali Ilaria Michelucci (Tutela Vittime) e dal carrarese Lorenzo Baruzzo (Legalità e Sicurezza), denominata "Onda tricolore: contro le mafie abbattiamo il muro del silenzio."
Baruzzo , che dopo aver partecipato alla manifestazione a Firenze nella mattinata di sabato 19 , ha organizzato un presidio contro le mafie a Marina di Carrara in viale Vespucci, si ritiene soddisfatto della riuscita delle manifestazioni in Toscana , ringrazia tutti i coorganizzatori e partecipanti , e dopo aver portato i saluti dell' On. Wanda Ferro (componente della commissione parlamentare antimafia) focalizza l'attenzione sul fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel tessuto economico sociale di varie Città della Toscana.
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