Politica
No al biodigestore al Cermec: la posizione di Italia Nostra Massa Montignoso
La storia del biodigestore raccontata da Bruno Giampaoli di Italia Nostra Massa Montignoso:"Lavello e Alteta, due antichi luoghi bellissimi del nostro territorio deturpati dalle industrie chimiche tanto che anche…

Apuane: ecosistema o polo di sfruttamento produttivo? I dubbi del Cai di Massa
Le osservazioni ai piani attuativi dei bacini estrattivi che come Club Alpino Italiano abbiamo inoltrato all'amministrazione di Massa ben 4 anni fa hanno avuto un ben preciso obiettivo:…

Svastiche e scritte minatorie sui muri del liceo scientifico Fermi di Massa: la solidarietà dei Giovani Democratici Massa Carrara
I Giovani Democratici di Massa denunciano gravi minacce rivolte agli studenti, in particolare a quelli del Liceo Fermi di Massa. "Come movimento giovanile riteniamo fondamentale esprimere la nostra solidarietà…

"Sul futuro di Cermec le mie preoccupazioni sono le stesse dei sindacati: garanzie per il futuro e no all'ingresso di privati" : il sindaco Arrighi replica ai sindacati
Il sindaco di Carrara Serena Arrighi torna a parlare del futuro di Cermec e del progetto per la costruzione di un nuovo impianto. "Le preoccupazioni che esprimono oggi le segreterie…

Iniziate le operazioni di rimozione nave Guang Rong. Paolo Balloni (Collaboratore On. Barabotti): "Buona notizia a lungo attesa. Rafforzare al massimo sinergia fra tutte le istituzioni per accelerare quanto più possibile la ricostruzione"
Si è tenuto in data odierna il sopralluogo al cantiere della nave mercantile Guang Rong, che si è scontrata e incagliata contro il pontile di Marina…

Il sistema di Retiambiente non ci piace: la critica del comitato Si R-Esiste
Retiambiente riserva ogni giorno spiacevoli sorprese: è la conclusione a cui è arrivato il comitato Si R-Esiste che ha commentato le ultime vicende collegate ai servizi…

"Serve una visione chiara per rilanciare la città": primo incontro a Massa del comitato Tra la gente
Si è svolto il primo tavolo di confronto promosso dal comitato “Tra la Gente”, un incontro partecipato che ha riunito cittadini, commercianti e operatori locali per discutere i…

Sicurezza e allagamenti: il consiglio comunale di Massa accende i riflettori su via Garosi
Durante l’ultima seduta del Consiglio comunale, il consigliere Tarantino ha riportato all’attenzione due questioni centrali per la città: la sicurezza pubblica e i continui allagamenti in via Garosi.«Negli…

Lavori a Carrara, chiuso l'accesso alla sede UIL. Il commento: "Problemi di sicurezza e danno economico rilevante ai servizi. Riaprire immediatamente l'accesso"
I lavori in corso che hanno invaso Carrara hanno chiuso l'accesso alla sede della Uil in via Roma. Una sistuazione aggravata dal mancato preavviso da parte del…

Bugie e accuse a vanvera sul Cermec. L'assessore Orlandi dica la verità: la replica del consigliere Martinelli
"Ancora una volta l'assessore Orlandi, anziché rispondere nel merito delle critiche oggettive che gli vengono poste, si abbandona al solito infantile scaricabarile, e non esita…

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Dai gruppi parlamentari di Lega e Forza Italia sarebbe giunta nelle mani dei rispettivi coordinatori comunali. Nicola Pieruccini e Riccardo Bruschi, un documento che attesterebbe la bocciatura di Luciano Massari come direttore dell’Accademia. Lo riferiscono gli stessi Pieruccini e Bruschi che spiegano: “ Abbiamo letto la relazione del dottor Michele Ametta, dirigente dei Servizi Ispettivi di Finanza Pubblica del Ministero dell'Economia e delle Finanze e il quadro che emerge conferma l'appropriatezza delle nostre denunce dei mesi scorsi e della richiesta a suo tempo presentata di commissariare l'istituto. Innanzitutto, secondo la relazione, lo stesso direttore non avrebbe potuto essere eletto per il triennio 2017-2019 e per quello vigente avendo presentato “una infedele dichiarazione autocertificata” sui propri titoli. Infatti egli, per dimostrare “di possedere comprovata esperienza professionale” ha affermato di aver diretto l'Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, omettendo di specificare che la nomina era stata annullata dal Tar di Torino. Secondo l'ispettore del ministero, Massari era quindi ineleggibile per “falsità documentali o dichiarative”.
Oltre che ineleggibile, sempre secondo il dottor Ametta, Massari era però anche incandidabile al secondo mandato sulla base del decreto legislativo 297/94 che esclude dai “concorsi per personale direttivo coloro che abbiano ricevuto una sanzione disciplinare superiore alla censura”. Per l'appunto, secondo quanto riscontrato dall'ispettore ministeriale, Massari è stato “oggetto della sanzione disciplinare superiore alla censura costituita dalla sospensione dal servizio per cinque giorni, con anche una condanna pecuniaria per l’esercizio di attività non autorizzate e in conflitto di interessi con l’Accademia, per un totale di oltre trecentomila euro. Il dottor Ametta si spinge anche oltre e arriva a sostenere che Massari dovrebbe essere licenziato in quanto, alla scadenza formale della sua prima direzione, il 15 dicembre 2019, avrebbe dovuto tornare in servizio come insegnante, cosa che al 10 gennaio 2020 non risulta aver fatto sulla base di una verifica delle timbrature e senza aver presentato alcuna giustificazione. Il dirigente del ministero ricorda che ai sensi del decreto legislativo 165/2011 “l'assenza priva di valida giustificazione per un numero di giorni, anche non continuativi, superiore a tre nell'arco di un biennio (…) comporta il licenziamento disciplinare”. Infine nella relazione viene ribadito quanto già affermato dal procuratore della Corte dei Conti e già oggetto di sanzione disciplinare del ministero, ovverosia la totale incompatibilità, per conflitto d'interesse, del ruolo di dipendente pubblico e insegnante dell'Accademia con quello di amministratore di una società privata, carica ricoperta dal 2001 al 2016. Insomma, secondo la relazione del dirigente del ministero, Massari era ineleggibile e incandidabile come direttore, incompatibile come dipendente pubblico, ruolo da cui dovrebbe essere comunque licenziato per assenze ingiustificate.”
Pieruccini e Bruschi hanno quindi sostenuto che, al di là dei procedimenti giudiziari ancora in corso, il documento redatto dall'incaricato del Ministero dell'Economia e delle Finanze possa essere considerato come una pietra tombale sull'esperienza di Massari come direttore dell'Accademia, carica alla quale era stato nominato dal Miur con riserva, proprio in attesa di ulteriori verifiche sulla sua posizione. “E' del tutto evidente la grave responsabilità del governo Pd-5 stelle – hanno concluso i coordinatori di Lega e Forza Italia - per aver permesso che una tale situazione rimanesse irrisolta per tutto questo tempo e lo sia ancora oggi, e dell'amministrazione comunale, presente nel consiglio di amministrazione dell'istituto attraverso l'assessore Andrea Raggi, che non ha mai speso una parola volta a chiarire la posizione di Massari, sostenendolo anzi in ogni sua scelta e producendo così grave nocumento all'attività dell'Accademia e alla sua immagine in Italia e nel mondo. Per l'evidente inadeguatezza e incompetenza riteniamo quindi necessarie anche le dimissioni di Raggi.”.
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Legambiente Carrara chiede spiegazioni e prove tangibili a Confindustria riguardo le certificazioni ambientali e di sicurezza delle cave.
Inizialmente Confindustria aveva affermato che “tutte le imprese lapidee sia a monte che al piano” fossero dotate di tali certificazioni ambientali e di sicurezza. Successivamente Legambiente, ricorrendo a fonti ufficiali (Ispra e Accredia) aveva dichiarato che “solo il 15% delle 73 cave risultano registrate”. Confindustria ha quindi smentito le dichiarazioni dell’associazione: “Le aziende che hanno adottato un sistema di gestione ambientale certificato (Emas e Iso 14001) sono 29 e ulteriori 7 hanno avviato l’iter”
“E così, Confindustria, nel tentativo di smentire Legambiente, smentisce se stessa. – dichiara l’associazione. “Tutte le imprese lapidee sia al monte sia al piano” diventano 29 (e 7 con iter in corso). –continua- E quanto alle cave, non smentisce che siano effettivamente 11 ma fa un’operazione algebrica facendole diventare il 70% dei blocchi escavati (sebbene affermi testualmente “il 70% delle cave di Carrara”). “
“Com’è nello stile dell’associazione –che da sempre fonda le proprie critiche e proposte sull’ambientalismo scientifico– Legambiente ha utilizzato le fonti ufficiali: e anche dopo l’intemerata di Confindustria ha nuovamente verificato i dati. Risultato? Vengono confermati i dati, da noi già pubblicati il 27 ottobre”
“Ora: se gli archivi di Ispra e di Accredia non sono stati aggiornati, è a loro (e non a noi) che gli Industriali dovrebbero rivolgere le proprie proteste.” - fa notare Legambiente.
“Dubitiamo tuttavia – puntualizza- che nel giro di due settimane le cave certificate siano passate da 11 a 29. Riteniamo invece probabile che Confindustria, tra le 29 aziende certificate, abbia conteggiato non solo le cave, ma anche le sedi espositive, i laboratori, gli uffici e le sedi legali: operazione di per sé legittima purché non lasci ambiguamente intendere che si tratta di cave e, considerato che abbiamo riportato i dati ufficiali, non si permetta di accusarci di bugie grossolane.”
Legambiente si dice felice del cambio di mentalità di diverse aziende, ma precisa “proprio perché siamo convinti che 14001 e Emas siano strumenti estremamente seri, preziosi e “pubblici” chiediamo chiarezza.”
“Confindustria può prendere spunto da noi che, già nel nostro precedente documento, abbiamo pubblicato l’elenco delle cave e delle relative certificazioni. L’elenco è pubblico per definizione, non ci sono motivi di privacy che ne impediscano la divulgazione.”
“Il nostro elenco è inesatto? È incompleto? Confindustria ben potrà indicare le cave che mancano al momento all’appello –incalza Legambiente-. Saremo noi i primi a rallegrarci del fatto che le cave certificate sono ben di più e che a sbagliare sono state Ispra e Accredia.”
“Se invece tutto questo, che per noi è ancora una volta “rigore” e “capacità di documentare”, viene poi interpretato da Confindustria come “falsità per praticare la violenza verbale” ne siamo dispiaciuti. Non sarà comunque Legambiente – conclude- a sbattere la porta in faccia a chi accetta un confronto sui fatti.”
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La tempistica, sicuramente non delle migliori, rende ancora più apprezzabile il coraggio e lo sforzo di alcuni giovani commercianti che hanno deciso in questo periodo di aprire nuove attività a Carrara mostrando di credere ancora nella città e nel suo centro storico. A ribadirlo e ad assicurare ai nuovi commercianti tutto il sostegno di Forza Italia Giovani è il coordinatore comunale Lucian Martisca.
“Oggi è partita un’attività del tutto innovativa sul nostro territorio: “Angolo Marketing”, in via Cavour a Carrara è uno studio in cui innovarsi, informarsi e aggiornarsi. – ha spiegato Martisca - “Angolo Marketing” è il primo studio a Carrara capace di soddisfare qualsiasi richiesta da parte di aziende e professionisti ma anche di privati nel campo della comunicazione, del marketing e della pubblicità :sviluppo siti web ed E-Commerce, gestione canali social, marketing e pubblicità, grafica e design, consulenza e assistenza informatica, sviluppo strategia aziendale, formazione e aggiornamento nonché allestimento e organizzazione dei punti vendita. Il negozio è stato fondato ed è diretto da Simona Jonauskaite, tecnico specialista dello sviluppo digitale delle aziende ed esperta in marketing online e offline. Dopo l’apertura di Candy Land in via Roma, vediamo un altro fondo commerciale riprendere vita, che è ciò di cui ha bisogno Carrara e cioè innovazione e giovani pronti ad investire. Angolo Marketing fa anche formazione e aggiornamento in ambito digital e marketing per coloro che vogliono formarsi e aggiornarsi per saper utilizzare i vari strumenti digitali e si rivolge sia alle aziende, sia ai professionisti sia ai privati. Non mancheranno corsi gratuiti per le fasce più deboli che non hanno dimestichezza con il computer, il telefono o i social e hanno la necessità di imparare a utilizzarli correttamente. Pertanto ci congratuliamo con i commercianti che tengono ancora a Carrara, perchè in questo momento è davvero difficile avere il coraggio di investire nel futuro.”.
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“Al di là delle questioni prettamente giuridiche, su cui si esprimerà il Tribunale, dalle contestazioni alla base dei ricorsi presentati sotto l’egida dell’Associazione Industriali emerge chiaramente un dato: purtroppo una parte degli imprenditori è ancora ancorato a una mentalità non al passo con i tempi, che non ha permesso loro di cogliere lo spirito delle nuove norme messe a punto da questa amministrazione”: il vicesindaco Matteo Martinelli, titolare della delega al Marmo commenta così le ragioni alla base della pioggia di ricorsi presentati dagli industriali.
“Lo spirito che anima queste azioni legali ci fa capire che la filosofia alla base del nuovo Regolamento degli Agri non è stata assolutamente compresa: noi abbiamo messo a punto un dispositivo equilibrato ed equo, che tra le altre cose punta a stimolare le imprese a evolversi e migliorarsi, sia in termini di tutela dell’ambiente sia in termini di ricadute sul territorio” spiega l’assessore al Lapideo.
“Sì, lo sappiamo: per valorizzare la filiera corta bisogna investire e innovare ma queste azioni permetterebbero alle aziende di aumentare le ricadute delle loro attività sul territorio, anche in termini occupazionali. Le risorse mi pare non manchino e se fossero spese in questa direzione, oltre a far scattare le premialità previste dal Regolamento, avrebbero anche l’effetto di migliorare l’immagine della nostra imprenditoria agli occhi della città e ricucire quel rapporto che da troppo tempo si è sfilacciato” spiega Martinelli. Stesso ragionamento per il sistema di tracciabilità che, spiega il vicesindaco; “come tutte le innovazioni quando vengono introdotte ci richiedono uno sforzo, quello di superare le abitudini e raccogliere la sfida del futuro. Anche questo però fa parte del processo di innovazione ed evoluzione del settore che vogliamo stimolare”.
Martinelli non rinuncia però a uno spiraglio di ottimismo: “So che tra gli industriali c’è anche chi è aperto al cambiamento e ha compreso la direzione che abbiamo intrapreso. Spero che questo fronte si allarghi, nell’interesse di tutta la città”.
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Fumo negli occhi per offuscare il grave ritardo con cui sono stati fatti gli interventi: questo. In sostanza è l’opinione del commissario comunale della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini, sull’avvio della task force sul tracciamento dei contagi che è partita in questi giorni nei padiglioni di Carrarafiere.
“Il tracciamento attuato fino ad oggi è stato aspramente criticato per aver prodotto dati altalenanti per il ritardo nell'avere i risultati dei tamponi - ha detto Pieruccini - e quindi è chiaro che il ritardo di una settimana dei tamponi processati vizia qualsiasi tracciamento possibile. “.
Pieruccini ha ribadito la sua personale approvazione e anche quella del suo partito per il servizio di tracciamento attivato a Carrarafiere con la presenza di medici, infermieri ed esperti per aumentare e velocizzare l'identificazione di tutti i contatti Covid di un positivo, ma è rimasto fortemente critico sui ritardi di tutta l’operazione che ha portato alla situazione attuale, in molti casi fuori controllo.
“Il ritardo e l'immobilismo con cui i nostri politici regionali e locali PD 5 Stelle, hanno allentato il fronte del tracciamento dell’epidemia durante l’estate è inammissibile e, anche se oggi hanno cercato inutilmente di rimediare inaugurando questa task-force senza una programmazione territoriale seria, la situazione ormai è scappata di mano.”.
Pieruccini ha suggerito la necessità di avviare, accanto al tracciamento dei contagi, anche una task force de per i tamponi, che in maniera rapida dia risposte sulla durata delle quarantene. quarantene o liberazioni. Sarebbe questo, per Pieruccini, il nodo che fa inceppare l’ingranaggio accanto a una serie di disservizi e ritardi che rendono sempre più pesante la situazione come la mancanza di tamponi e di presidi di sicurezza e di luoghi deputati al servizio per i medici di famiglia che hanno dato la loro disponibilità ad effettuare i tamponi.
“Un costrutto sanitario già di per sé cosi gravemente fragile – ha continuato Pieruccini - è stato ulteriormente penalizzato anche dai ritardi del vaccino antiinfluenzale che, nonostante le raccomandazioni fatte ai cittadini dal governo Pd/5 Stelle , di rispettare il protocollo di sicurezza covid, non è stato fornito ai medici di base in numero sufficiente per immunizzare i propri pazienti.”.
Pieruccini ha ricordato anche il caos attualmente in corso per le risposte dei tamponi che, a volte arrivano anche dieci giorni dopo l’effettuazione del test: “La Asl è nel mirino – ha concluso Pieruccini – per i paurosi ritardi nel comunicare i risultati dei tamponi per i quali sono necessarie svariate telefonate da parte degli utenti. Sappiamo bene quanto sia fondamentale la tempestività in questo campo per favorire il tracciamento e il contenimento dei contagi, invece il sistema salta in molti punti critici. Prima dell’inaugurazione in pompa magna della task force sul tracciamento con 220 esperti che si occuperanno dei contagi dell’area vasta Toscana Nord Ovest occorreva rafforzare il sistema sanitario con diagnosi precoce dei positiva e seguire ed informare i cittadini sull' isolamento e il trattamento che sono i cardini per tenere a bada l’epidemia anche se la tracciabilità si rivela fondamentale .”
Pieruccini ha rinnovato l’invito per tutti a rispettare le indicazioni sanitarie volte a contrastare la diffusione del virus ed ha chiesto al governatore Giani di allestire, sempre nell’impianto di Carrarafiere, di un drive in per i tamponi per tracciare rapidamente i contatti dei casi positivi .
Vi. Te.
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In principio fu il 18 ottobre: promesso, giurato e spergiurato dalla consigliera Marzia Paita. Poi fu la volta della voce tecnicamente più autorevole dell’assessore ai lavori pubblici Andrea Raggi che giurava e spergiurava che, salvo maltempo - che non c’è stato - il nuovo d-day sarebbe stato il 27 ottobre.
Bucate entrambe le scadenze, Raggi ha rilanciato al 10 ottobre, badando, stavolta ad ampliare la gamma dei possibili bersagli delle ire dei cittadini, quasi presentendo che anche la nuova data avrebbe fatto la stessa fine. L’oggetto in questione è ovviamente l’apertura di una corsia del ponte di Avenza che, anche stamani, 10 novembre, non è stata realizzata.
Stamani, tuttavia, ci sarebbe stata una novità: l’assessore Raggi si sarebbe schierato totalmente coi cittadini che protestavano ed avrebbe indicato chiaramente alcuni responsabili, ovviamente diversi dalla sua amministrazione.
A riferirlo è stato il commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini che, sin dalla prima promessa a vuoto fatta dall’amministrazione sul ponte aveva denunciato l’evidenza di uno stato di lavori troppo arretrato per poter ventilare la possibilità di un’apertura imminente del ponte. “Raggi ha fatto un vero e proprio show fuoriluogo quando sarebbe stato più decoroso usare il silenzio stampa. A fronte del malcontento dei cittadini per l'ulteriore ritardo dei lavori ha fatto un’assurda esternazione senza dignità millantando vicinanza agli avenzini e poi sparando a zero su GAIA, TELECOM oltre che sulla Regione Toscana. “.
Pieruccini ha rinnovato la richiesta in merito al ripristino della viabilità chiedendo una risposta competente e certa.
“Andrea Raggi ancora una volta è stato sbugiardato dai fatti – ha continuato Pieruccini - perché è chiaro che fosse consapevole che un’opera così complessa comprendesse anche il passaggio di tutta una serie di sottoservizi, che secondo la Lega, sono stati sottovalutati nel cronoprogramma. L’ennesimo rinvio sta proprio nel fatto che prima di aprire il cantiere del ponte i soggetti pubblici e privati, compresa l’ amministrazione grillina, avrebbero dovuto preventivamente concordare i lavori di collegamento con GAIA per l'acquedotto e l' intervento di Telecom per ristabilire il contatto delle fibre ottiche, oltre che con altri servizi.”
Da censurare, quindi, per Pieruccini, le prese di posizione last minute attuate solo per nascondere le gravi inadempienze e la mancanza di concertazione degli interventi evidenziate dall’assessore Raggi. Pieruccini ha anche ribadito che sarebbe stato compito dell'amministrazione controllare i tempi del cantiere e verificare come le aziende coinvolte si sarebbero alternate sul posto ed ha sottolineato la mancanza di interesse dell’amministrazione per il disagio vissuto da commercianti e cittadini che si acutizzerà con il nuovo lockdown arancione.
“Per ora i lavori per l'acquedotto non sono ancora iniziati - ha aggiunto Pieruccini - e secondo i tecnici dureranno almeno due settimane e altre settimane probabilmente occorreranno a Telecom per passare sia le fibre in rame, sia le fibre ottiche. La Lega vuol rimarcare che stamani nessuno si è scusato con i cittadini che, abbandonati a se stessi, non hanno più alcuna fiducia nel ripristino della viabilità parziale prima di Natale e vedono un futuro nero. Per questo l'assessore Andrea Raggi e magari anche il sindaco De Pasquale sarebbero obbligati a farsi sentire con forza dal neo presidente Eugenio Giani per far rispettare i tempi promessi anche perché il primo cittadino è responsabile della sicurezza pubblica.”
Pieruccini ha lanciato anche bordate sia al consigliere regionale Giacomo Bugliani, per il silenzio assordante attuale rispetto alla presenza costante in fase di campagna elettorale sul caso ponte di Avenza, e ai politici del Pd e dei 5 stelle ribadendo come, ancora una volta, Avenza sia stata consif+derata frazione di serie B.
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Le cave, il durissimo lavoro che richiedono agli uomini per essere coltivate, la tradizione di un mestiere che da secoli tramanda gesti, rischi e coraggio. Ci sarà questo al centro del documentario in sei puntate “Uomini di pietra” che da gioved’ 12 novembre sarà in onda sul canale D-Max, uno tra i più seguiti al mondo, ma non ci sarà Carrara, la capitale del marmo.
Neanche un po’, a quanto pare visto, che il documentario è stato interamente girato nelle pochissime cave delle Apuane del versante di Pietrasanta. La notizia che da giorni circola in città ha sollevato più di un malumore ed ha dato spunti per molte critiche politiche. Ultima in ordine di tempo ad arrivare è quella del coordinatore comunale di Forza Italia, Riccardo Bruschi che dopo aver visto il trailer ha commentato: “ C’è qualcosa che non suona in modo normale, qualcosa non torna. Si sentono le voci degli avventurosi cavatori, ma l'accento è dapprima pietrasantino, poi massese e poi basta. Con amarezza e sconcerto abbiamo scoperto che nella trasmissione che riguarda le cave del marmo bianco e dei cavatori di Carrara non vi sarà traccia.”. Bruschi ha riconosciuto il merito alla ditta Henraux, marchio storico e prestigioso fondato nel 1821 da un mandatario di Napoleone Bonaparte, fautori dell’iniziativa ma ha rimarcato lo sdegno inevitabile provato dai carraresi per l’assoluto silenzio sotto cui è passata la vera e principale città del marmo.
“Con questo evento i nostri imprenditori, che io solitamente difendo, e la nostra amministrazione,che invece è vergognosa, hanno perso un ‘occasione e fatto una magra figura. – ha continuato Bruschi - Altrove hanno saputo prendere questa iniziativa di "Marketing Territoriale" con vantaggi di immagine e quindi di sviluppo industriale e turistico in una sinergia pubblico-privata. Nonostante ciò che può dire l'assessore al turismo Forti, a Carrara siamo lontani anni luce da questa visione moderna, lungimirante e di insieme. Forza Italia, tuttavia, farà di tutto per portarla avanti al fine di rilanciare la città. Gli imprenditori che hanno le disponibilità devono trovare un tessuto politico che faccia da capofila e strutturi progetti seri in modo che loro possano investire sul territorio e quindi far innescare circoli virtuosi utili allo sviluppo. Noi carrarini abbiamo la storia, il nome, e la stragrande maggioranza del settore industriale. Purtroppo abbiamo anche tanti morti sul lavoro. Gli "Uomini di Marmo" sono a Carrara, ma gli uomini "furbi" sono altrove.”.
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Un incarico da 6700 euro per sei mesi di lavoro come fotografo: una cifra che, nei tempi molto grami, specialmente per i fotografi, che corrono è un’ottima garanzia di sopravvivenza di fronte alla pesantissima incertezza che fronteggia tutti quanti. E’ il valore economico dell’incarico che l’amministrazione di Carrara ha assegnato, con affidamento diretto, cioè senza alcuna gara tra i vari professionisti che volessero partecipare e assicurarsi il contratto, ad un fotografo locale, M. A.
Un’assegnazione che arriva dopo altre simili sempre indirizzate allo stesso fotografo dall’inizio dell’amministrazione 5 stelle e che ha fatto infuriare il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che ha addirittura chiesto pubblicamente la revoca dell’incarico al fotografo.
“La crisi per l'emergenza sanitaria economica e sociale ha colpito duramente le partite IVA di ogni tipo di attività - ha detto Bernardi - e nulli sono stati gli aiuti che il governo Pd/5 Stelle ha messo in atto finora, ma se hai un’una attività di fotografo, editing fotografici ed audiovisivi e sei un grillino doc non devi temere per il tuo lavoro perché ti puoi beccare un affidamento diretto di 6700 euro”.
Bernardi ha ironizzato sui principi di trasparenza e onestà ”ormai dimenticati valori su cui si era fondata la campagna elettorale grillina e ha aggiunto: “All' amico fotografo grillino, per attivare una campagna di promozione e comunicazione del Polo Museale della Città di Carrara e del territorio, era già stato affidata anche di realizzazione della campagna digitale di promozione Brand-Carrara con video-clip di 30/40 secondi (vedi Animosi) per 4 mila 500 euro. Il fatto che si tratti in entrambi i casi di affidamenti diretti non giustifica la mancata rotazione imposta dalla legge quando i destinatari sono professionisti, per cui non bastano motivazioni di una generica “competenza professionale” per affidare ulteriore incarichi allo stesso professionista”.
Bernardi si è detto rammaricato del silenzio del segretario generale Angelo Petrucciani responsabile del Piano Anticorruzione che avrebbe dovuto segnalare la cosa e ha aggiunto: “Secondo le convergenti indicazioni della giurisprudenza, del parere espresso dal Consiglio di Stato e dalla stessa ANAC, l’incarico al fotografo in questione, non dando conto delle specifiche ragioni legittimanti la “vistosa” deroga al principio di rotazione, non è legittimo. Nella nostra città sono presenti altri e diversi “ fotografi“ e “studi fotografici” per cui mi domando come mai l’amministrazione non abbia mai pubblicato un avviso pubblico per avere a disposizione un elenco di professionisti su cui ruotare gli incarichi. Del tutto insufficienti, pertanto, sotto tale profilo e quantomeno generici i riferimenti e i contenuti della determinazione del dirigente alla cultura che sembrerebbe “suggerita”. Ormai infatti dovrebbe essere chiaro che un professionista che ha ricevuto due incarichi in due anni dalla stessa amministrazione, va in contrasto con il principio di rotazione che ha come scopo precipuo di evitare che il carattere discrezionale della scelta effettuata si traduca in uno strumento di “favoritismo”. Per evitare atti illegittimi, infatti, è obbligo affidare a soggetti diversi da quelli che in passato avevano già svolto questa stessa tipologia di servizi”.
Bernardi ha definito ambiguo il comportamento dell’amministrazione, ma, purtroppo sempre più frequente: “I 5 Stelle ogni giorno dimostrano come siano caduti in basso e come sappiano destreggiarsi bene nel fare il loro interesse piuttosto che quello dei cittadini ha concluso Bernardi - soprattutto in ragione della mancanza di competitività del prezzo pattuito che avrebbe dovuto tenere conto della media dei prezzi praticati nel settore di mercato di riferimento e contestualmente della qualità della prestazione. In questo caso siccome la scelta discrezionale dei 5 Stelle, guarda caso, ha favorito un dichiarato appartenente al Movimento 5, sfacciatamente nessuna regola è stata rispettata e quindi non resta che l'annullamento dell'incarico”.
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«Nessun disinteresse ma al contrario un percorso strutturato e paziente che negli ultimi mesi ha permesso anche al Settore Sociale di fare “quadrato” intorno a una persona fragile e aiutarla a riflettere su decisioni importanti che solo lui poteva prendere, come in effetti a metà ottobre ha preso. C’era solo un ultimo step da superare e giovedì è stato dato l’ok»: l'assessore al Sociale Anna Galleni risponde così al consigliere Massimiliano Bernardi in merito alla delicata vicenda del senza-tetto. Passa poi a rettificare seccamente altre dichiarazioni - a suo avviso - non veritiere del consigliere sia in ordine alla richiesta di TSO da parte dell’amministrazione, sia in ordine alla fonte di Bernardi, che avrebbe visto l’assessore Galleni quella sera al Pronto Soccorso “per controllare che l'agguato studiato per allontanare definitivamente l'uomo andasse a buon fine”.
«Mi pare che due cose siano chiare ed evidenti: il Consigliere non sa come funziona un TSO; posto che quella sera non mi trovavo affatto al Pronto Soccorso, evidentemente la sua “fonte” soffre di gravi allucinazioni o di importanti problemi alla vista» spiega Galleniche poi taglia corto «queste storie non dovrebbero essere buttate sotto le luci della ribalta, proprio a tutela delle persone che loro malgrado ne diventano protagoniste. Quando i vissuti sono fragili e complessi, il semplicismo e la superficialità del “dategli una casa” danneggiano in primis queste persone. E la cosa ancor più grave è che chi lo fa, agisce solo per discutibili interessi politici».
Galleni ricorda inoltre che «un consigliere ha tutti gli strumenti - accesso agli atti, richiesta di convocazione di una Commissione, interventi in Consiglio comunale - per effettuare verifiche sull'operato o le dichiarazioni di un assessore, senza necessità di esternare falsità».
«Le innumerevoli ennesime menzogne lette su questo caso travalicano ogni limite con un aggravante: la sovraesposizione del senza tetto ha danneggiato principalmente proprio quest’ultimo, facendolo vacillare nei suoi propositi, facendogli procrastinare decisioni importantissime e ritardando la messa in campo di una soluzione già da tempo individuata, in sinergia con altri Enti. L'uomo nutriva l’aspettativa, infondata ma ben corroborata da terzi, di ottenere una casa popolare o un posto in Housing First» afferma l’assessore Galleni.
L'assessore ricorda che «questi alloggi, quando sono nella disponibilità dell’Amministrazione, non si possono assegnare come se si stesse giocando a tombola, come immagino qualcuno crede o vuol far credere ai cittadini nonostante, questo “qualcuno” abbia trascorso 13 anni alla guida dell'assessorato alle Case Popolari. Permettere di mentire al solo scopo di screditare una controparte politica, specie usando le vite e le difficoltà degli ultimi, non è più eticamente accettabile» conclude l'assessore.
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A seguito dell’annuncio dell’amministrazione Persiani sulla realizzazione di una rotonda in Piazza della Liberazione, il consigliere comunale Andrea Barotti di Arcipelago Massa sollecita la giunta a fare luce sulla vicenda della perequazione urbanistica, proponendo di impiegare le risorse per la manutenzione stradale e riqualificare l’area del Pomario Ducale.
“L'Amministrazione Persiani –esordisce Barotti- ha annunciato che realizzerà, in piazza Liberazione una rotonda per eliminare l'incrocio semaforico, migliorare il decoro e consentire un più sicuro attraversamentodell'Aurelia.”
“Spero che l'intervento, dato il costo (€400.000,00), raggiunga i risultati dall'Assessore Marco Guidi prospettati ma nutro in merito, ragionevoli dubbi – critica - l'unica ipotesi capace di garantire la fluidità del traffico è la variante Aurelia.”
“I cittadini attendono da anni che i cantieri per la bretellina prendano avvio! Sarebbe una ottima notizia, per tutti, se venisse, finalmente, indicata una data di inizio lavori, pertanto invito l'Amministrazione a mantenere costante l'attenzione su di un'infrastruttura fondamentale per decongestionare la mobilità del centro.”
Barotti propone di usare quelle risorse per la manutenzione stradale, in quanto “risponderebbero con maggior certezza alle esigenze della Comunità”
“Considererei apprezzabile il desiderio di migliorare l'estetica e la funzionalità dell'esistente se non ci fossero altre priorità! Trovo, quindi, poco comprensibile –dichiara - il disinteresse dell'Amministrazione, in particolare dell'Assessore Marco Guidi, alle sollecitazioni riguardanti la perequazione urbanistica prevista (PIUSS 2010) nella zona del Pomario Ducale; si tratterebbe di verificare la reale entità delle opere pubbliche realizzate ed impiegare il "credito" rimanente per riqualificare, senza intaccare le casse comunali, un'area della città.”
“Il silenzio della giunta e l'inerzia non scongiureranno il pericolo di perdere, definitivamente, un'occasione di rilancio e recupero urbanistico; gli interrogativi posti, riguardanti i criteri di stima, il controllo di quanto valutato, la verifica dei lavori eseguiti, dovrebbero spingere la politica ad attivarsi!”
“Far luce sulla perequazione è doveroso per capire se esista ancora la possibilità di ricreare il giardino ducale su quanto resta dell'antico pomario! – asserisce Barotti - Per stabilire se il valore residuo delle opere da realizzare consenta di alberare i parcheggi nonché la demolizione di almeno uno dei fabbricati dell'ex Cat per far posto ad una sede distaccata della biblioteca; un luogo fondamentale per la crescita, la formazione dei nostri giovani.”
“Per quanto mi compete cercherò, mantenendo la mia veste di consigliere di opposizione, di aiutare, nell'interesse della Comunità, l'Amministrazione a far luce sulla vicenda chiedendo l'accesso agli atti, esaminando la documentazione e mettendola a disposizione dei cittadini a partire da coloro che mi hanno segnalato il caso.” rassicura.
Per il distaccamento della biblioteca Barotti propone:”Un edificio, che sia opera architettonica significativa, in grado di ospitare il museo della lotta di liberazione, una sala congressi e delle aule di lettura ai piani superiori! Una nuova biblioteca affacciata sul giardino storico; parco a cui poter accedere varcando il portale del Pasquino e della Pasquina!”
“Quest'ultimo –conclude- da acquisire al patrimonio della città e ricollocare sia per meglio proteggerlo e valorizzarlo, sia per restituirlo alla sua funzione di porta di ingresso alla cultura, alla bellezza e alla storia della città.”
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