Politica
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara
Roberto Valettini è il nuovo presidente della Provincia di Massa e Carrara. Il sindaco di Aulla, candidato della coalizione di centrodestra, ha battuto Gianluigi…

Materiali lapidei, Campione senatrice di Fratelli d’Italia: "Odg alla manovra sui residui lavorazione marmo è una bella notizia per tutto il comparto"
«È stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato il mio ordine del giorno alla manovra, che propone una nuova regolamentazione per i residui di lavorazione del…

Consulta immigrati comune di Carrara: la presidente è Marinela Cuni che assicura "Ascoltare, integrare e collaborare sono i nostri obiettivi"
La consulta dei Cittadini immigrati ha una nuova presidentessa. Si chiama Marinela Cuni, è di origine albanese ed è stata scelta dai componenti della consulta giovedì scorso. Ad…

Lorenzo Pascucci nominato responsabile regionale dell'organizzazione di Forza Italia Toscana
“Accolgo con grande onore e profondo senso di responsabilità la nomina a Responsabile Regionale dell’Organizzazione di Forza Italia Toscana. Ringrazio il Coordinamento Regionale e il Segretario Regionale Marco…

Le liste civiche di Massa sosterranno Roberto Valettini alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara
Le liste civiche Civici Apuani e Lista Persiani Sindaco comunicano la propria decisione di sostenere la candidatura di Roberto Valettini, sindaco di…

Politeama Verdi a Carrara: incontro tra condomini e sindaco Arrighi che assicura che il prossimo passo sarà il progetto di consolidamento
Politeama: nuovo incontro a palazzo Civico per discutere del futuro dell'edificio di piazza Matteotti. Dopo che lo scorso 27 novembre si era riunito il tavolo tecnico a cui partecipano, oltre…

Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

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La Giunta Persiani e l'assessore al sociale Amelia Zanti tengono a battesimo un bando di manifestazione di interesse allo scopo di promuovere Progetti Utili alla Collettività e chiamano a raccolta le associazioni del terzo settore: cooperative sociali, organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, imprese sociali e fondazioni disponibili perché manifestino il loro interesse appunto e un loro progetto capace di coinvolgere i beneficiari del reddito di cittadinanza presenti nel territorio comunale. Il bando si riferisce agli anni 2020-2023 e si propone di promuovere una politica attiva di lotta alla povertà.
I Progetti Utili alla Collettività (PUC) prendono vita nell'ambito dei Patti per il lavoro e per l'inclusione sociale, attraverso ai quali i beneficiari del reddito di cittadinanza sono tenuti a svolgere Progetti Utili alla collettività nel Comune di residenza per almeno 8 ore settimanali, aumentabili fino a 16. I Comuni sono responsabili dei PUC e li possono attuare in collaborazione con altri soggetti. "Oltre a un obbligo, i PUC rappresentano un'occasione di inclusione e crescita per i beneficiari e per la collettività: i progetti, infatti, saranno strutturati in coerenza con le competenze professionali del beneficiario, con quelle acquisite anche in altri contesti ed in base agli interessi e alle propensioni emerse nel corso dei colloqui sostenuti presso il Centro per l'impiego o presso il Servizio sociale del Comune" recita il Ministero del Lavoro.
Allo stesso modo si esprime l'assessore Zanti:" Siamo pronti a partire per rendere concreto questo strumento che consente a chi è destinatario del reddito di cittadinanza di lavorare per la propria comunità. E' un' occasione di inclusione, di formazione e di crescita attesa sia dai beneficiari sia dalla collettività".
I soggetti interessati potranno aderire all' Avviso di Interesse compilando l'apposito modulo predisposto dal Comune di Massa, reperibile sul sito istituzionale dell'Ente all'indirizzo www.comune.massa.ms.it entro il 30 novembre.
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In consiglio comunale di mercoledì scorso è approdata all'ordine del giorno la sentenza con cui il Tar ha condannato il comune a versare a titolo di risarcimento danni 6 mila euro all'associazione la Cerbaja: l'associazione in convenzione con l'amministrazione comunale per la gestione del parco di Ricortola. Il Consiglio ha infatti votato a maggioranza, a seguito della sentenza, il riconoscimento del debito fuori bilancio che permetterà così alle casse comunali di effettuare il pagamento.
Facendo un passo indietro, ricordiamo come nell'estate del 2019 con determina del dirigente comunale successiva all'esposto del consigliere di Forza Italia nonché presidente del Consiglio comunale Stefano Benedetti, aveva revocato la convenzione per la gestione del parco naturale di Ricortola avendo riscontrato, come segnalato da Stefano Benedetti, delle omissioni sul regolamento comunale nell'organizzare di alcune feste tra cui la Festa della Riscossa Popolare. Da lì l'associazione aveva impugnato l'atto davanti al Tar, il quale qualche giorno fa si è espresso con sentenza di condanna per il Comune al risarcimento del danno in favore dell'associazione Cerbaja, disponendo anche la revoca dell'atto.
Smorzano le polemiche le forze di maggioranza mentre accendono il dibattito le opposizioni le quali durante l'ultimo consiglio di mercoledì scorso appunto, sul voto in questione si sono invece astenute. Fa sapere la consigliere Pd Elena Mosti: "Il Comune ha perso anche il ricorso. Una triste vicenda di prepotenza, dove l'impegno gratuito dei cittadini e delle cittadine di Ricortola e zone limitrofe è stato vittima dell'insolenza di chi fa della politica una mera questione di vendetta personale-sottolinea Mosti che prosegue-Un parco quello, inclusivo e aperto a tutti e a tutte. Luogo di socializzazione, solidarietà e cultura. Grazie all'associazione e a tutte quelle persone che dedicano il loro tempo libero per fare manutenzione, accoglienza e vigilanza". La consigliere Pd ha parole di stima verso l'associazione Cerbaja. "Con insistenza e determinazione-ha tenuto infatti a ribadire Elena Mosti- l'attuale amministrazione ha cercato di azzerare l'impegno decennale di questo luogo, ma con la medesima insistenza e determinazione, né l'associazione né la cittadinanza si sono arrese. Hanno raccolto fondi per pagare le spese processuali e con dignità e orgoglio hanno dimostrato di aver agito sempre per il bene della comunità. Credo che questi soldi dovrebbe pagarli chi ha portato a questo debito e non la cittadinanza".
Le fanno eco le parole di un'altra ala dell'opposizione: il consigliere pentastellato Paolo Menchini suona la carica e provoca: "In Consiglio abbiamo ricordato che nei giorni della festa di alcuni partiti politici Bendetti aveva chiesto la sospensione della convenzione con l'associazione che gestiva Ricortola e dopo qualche giorno arriva l'indicazione del dirigente perché la convenzione fosse ritirata. In Consiglio abbiamo letto la sentenza: il Comune è costretto a risarcire un totale di 6 mila euro e io ho chiesto che di questo debito ne risponda in prima persona il dirigente. Non solo: Benedetti è il presidente del Consiglio comunale e dovrebbe essere una figura super partes non un tifoso politico come ha dimostrato di essere in quel frangente".
Rispondono sia l'assessore ai Lavori pubblici Marco Guidi sia il diretto interpellato, il presidente del Consiglio Benedetti. "Il tema è un po' dibattuto-ammette Guidi-il Tar ha accolto il ricorso dell'associazione anche se non è entrato nel merito specifico della vicenda. C'è stato un errore del dirigente ma non credo si possa parlare di dolo o colpa grave, il dirigente ha seguito la procedura che riteneva essere corretta: si tratta di una provocazione da rispedire al mittente".
Intanto anche Stefano Benedetti non cambia posizione e incalza a sua volta: "Sarà la Corte dei Conti quando gli arriverà il riconoscimento di debito fuori bilancio che valuterà se ci sono responsabilità da parte di chi ha firmato l'atto, vale a dire il dirigente. Non è certo possibile, come ha affermato qualcuno, che debba essere addebitato a me in quanto autore dell'esposto. La legge-ricorda inoltre Benedetti rivolgendosi a chi lo accusa di tifoseria- prevede che il presidente del Consiglio sia scelto tra i consiglieri per questo sono contemporaneamente presidente del Consiglio e consigliere dunque membro di un gruppo politico: la legge me lo permette. Quando voto, voto in quanto consigliere e per giunta-ha aggiunto restando fermo sulle sue opinioni- sono ancora convinto di avere ragione e insisterò perché l'amministrazione comunale non faccia partecipare Cerbaja al bando di gara quando scadrà il termine della convenzione. Ha commesso delle omissioni come ad esempio sorvolando dal chiedere l'autorizzazione al Comune per organizzare una festa politica: è compromesso il rapporto fiduciario tra loro e il Comune. Scriverò in Consiglio. Tra l'altro il Tar non è entrato nel merito della convenzione-ha sostenuto e concluso anche Stefano Benedetti -si è fermato a un fatto tecnico: il mancato preavviso di 20 giorni da parte dell'ufficio comunale che avrebbe dovuto mandare una lettera con le contestazioni dando modo così all'associazione di portare delle memoria".
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Era una delle tappe obbligate dei “Degrado tour” di Assemblea Permanente per criticare l’operato della giunta Zubbani, particolarmente amata dagli stessi pentastellati che oggi governano la città e che, all’epoca erano all’opposizione.
Ma l’ascesa al potere di quelli che tanto contestavano la malagestione di Zubbani & Co. non ha prodotto, per il caso specifico, alcun miglioramento. Stiamo parlando dell’area dove per decenni è sorto ed ha brillato l’hotel Mediterraneo, raso al suolo più di dieci anni fa con un non chiaro proposito di ricostruzione che, di fatto, non è mai stata realizzata ed ha lasciato invece una ferita sfregiata nel cuore di Marina,la parte più turistica della città.
A rigirare il coltello nella piaga – mai termine fu più appropriato – dell’ex hotel Mediterraneo è stato il commissario della Lega Salvini Premier, Nicola Pieruccini che non ha mancato di ricordare i tempi in cui, per i grillini, lo stato dell’ex Mediterraneo era uno scandalo vergognoso. “ Definirla una situazione di degrado è insufficiente – ha detto Pieruccini – e non corrisponde allo stato di deterioramento e di disfacimento in cui oggi versa l’area ex Mediterraneo. E’ evidente la totale mancanza di cura che rimanda un segnale sintomatico di malessere, se non di declino, di una intera città sotto le mani di questa amministrazione.”.
Pieruccini ha ricordato come, con grande facilità l’attuale vicesindaco Matteo Martinelli, quando ancora era consigliere dell’opposizione, incolpasse i politici di turno per il danno enorme allo sviluppo della zona centrale di Marina, chiedendo soluzioni concrete per l'ex Hotel Mediterraneo al fine di rilanciare il turismo e l' economia . “L'area oggi è gestita dall’amministrazione 5 Stelle, continua ad essere squallida per lo stato dell'ex albergo ed in più, è circondata anche dallo scempio di un transennamento che da oltre quattro mesi costeggia la pineta di Via Genova e una parte del Viale xx Settembre davanti alla delegazione di Marina. Ciò che ci disorienta è ancora una volta la mancanza di attenzione al decoro urbano della viabilità e della sicurezza da parte dei 5 Stelle che si mostrano sempre più scoordinati ed improvvisati.”.
La lezione derivata dall’abbattimento dei pini di viale Colombo, secondo la Lega, non avrebbe prodotto alcun risultato positivo in merito alla consapevolezza di non abbattere più alberi senza la preliminare valutazione agronomica, che,peraltro, è obbligatoria. “ L’assessore Andrea Raggi – ha continuato Pieruccini - aveva avviato un attività di consulenza agronomica per 5 mila euro e rilievi accertamenti indagini e analisi specialistiche su alberature per altri 5 mila. Sorvolando sul perché il comune sia ricorso ad agronomi esterni quando c’è un dottore agronomo all’interno di Nausicaa pagato con soldi pubblici, quello che ci interessa ora è sapere cosa abbia deciso l'incaricata relativamente ai pini Via Genova e se a seguito di decisioni prese saranno abbattuti o salvati e se il manto stradale sarà riconsegnato quanto prima ai cittadini in sicurezza. Pare che il flop per entrambe le situazioni sia certo e che i marinelli dovranno digerire ancora per un bel po’ le transenne soprattutto per mancanza di finanziamenti- strade nel piano triennale delle opere pubbliche .”.
“Dopo tre anni dovrebbe essere chiaro anche all'amministrazione De Pasquale che l'imprenditore Enrico Bogazzi , in seguito alla rescissione della convenzione e alla riscossione da parte del comune degli 800 mila euro della fidejussione, non aveva avuto più alcun interesse per lo stato del suo cantiere. – ha aggiunto Pieruccini - I 5 Stelle non possono nemmeno contare sui circa due milioni di euro richiesti dall’amministrazione precedente per il pagamento della parte di area cosiddetta dei “Portuali”, in quanto c’ è un processo in corso che durerà ancora qualche anno, per cui l’unica strada è un’ ordinanza sindacale che imponga a Bogazzi di ripulire la zona e renderla decorosa e sicura. Insomma la Porto spa prima ha distrutto un albergo esistente e funzionante, poi si è disinteressata per ripicca dello stato obbrobrioso del cantiere. Ed i grillini che da oppositori invocavano interventi urgenti, ora stanno a guardare. Dal momento che oggi la situazione è ulteriormente peggiorata a causa della mancanza delle azioni per incentivare turismo e commercio sul territorio, tema definitivamente naufragato invece che incentivato con lo scoppio dell’epidemia da coronavirus, la Lega chiede quando l’amministrazione 5 Stelle voglia mettere in atto tutte quelle procedure idonee a ridare una dignità a via Genova , all’ex Mediterraneo e alle zone adiacenti.”.
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Potenziare il più possibile la capacità di risposta all'emergenza Covid anche attraverso l'utilizzo delle strutture sanitarie private. E' questo il senso dell'ordinanza firmata oggi, 5 novembre, dal presidente della Regione
Toscana, Eugenio Giani. In virtù di questo provvedimento le aziende sanitarie potranno avere a disposizione ulteriori posti letto per il ricovero di pazienti Covid.
Secondo quanto stabilisce l'ordinanza, spetterà alle Aziende Sanitarie Locali, nell'ambito del territorio di propria competenza, individuare le strutture private, accreditate e non, il personale sanitario, i locali e le apparecchiature delle stesse e procedere, sulla base di tale individuazione, alla relativa richiesta di messa a disposizione.
Le strutture interessate saranno ristorate con la corresponsione di un equo indennizzo o attraverso la stipula di contratti.
“La disponibilità di posti letto aggiuntivi nelle strutture private - commenta il presidente Eugenio Giani - ci permetterà di poter gestire nelle varie aree della regione l'eventuale incremento di ricoveri. Sarà quindi un sostegno importante in questa fase delicata e anche un segno tangibile del coinvolgimento di tutto il sistema regionale per fronteggiare l'emergenza.
“Questa nuova ordinanza - spiega l'assessore alla sanità Simone Bezzini - che è anche il frutto di un confronto costruttivo con la sanità privata, produrrà una ulteriore disponibilità di 400-500 posti letto che potranno essere utilizzati per i pazienti di tutta la Toscana, in particolare nell'area dell'Asl Centro".
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“Mi lascia perplessa il fatto che in una situazione drammatica, come quella attuale, il consigliere Bernardi non trovi di meglio da fare dello spremersi le meningi per produrre falsità. In altre circostanze avrei soprasseduto ma poiché il tema è delicato e riguarda Caritas, mi corre l’obbligo di replicare”.
Si apre così la nota dell'assessore al Sociale Anna Galleni all'ennesima serie di falsità divulgate a mezzo stampa dall'esponente della minoranza.
“Il consigliere riferisce che la sottoscritta avrebbe, in questo periodo così delicato, contestato fatture e non avrebbe sottoscritto la convenzione con Caritas per la gestione della mensa dei poveri. Queste sono tutte fandonie. Le fatture sono state onorate, Caritas sta operando in proroga di convenzione e dulcis in fundo, è in corso una concertazione in co-progettazione per una nuova convenzione che sia degna di questo nome, visto la precedente” spiega Galleni.
“La fiducia e la collaborazione con Caritas da parte dell’Amministrazione è ad ampio spettro – prosegue l'assessore - I progetti in corso sono anche altri, tipo il tanto vituperato (ma solo dal Consigliere Bernardi) housing first, un progetto innovativo che permetterà la condivisione di una casa da parte di più persone che erano senza tetto”. Galleni ricorda inoltre che “proprio durante il picco emergenziale più acuto dei mesi scorsi l’Amministrazione ha collaborato in sinergia con Caritas proprio per garantire il servizio mensa per i bisognosi tramite l’aiuto in pianta stabile della Protezione civile. Non mi sto a dilungare oltre, perché molto altro ci sarebbe da aggiungere. Spero solo che le persone che sono nel bisogno – conclude l'assessore - non credano a quanto riferito dal consigliere: la mensa della Caritas non chiuderà e l’Amministrazione è al suo fianco”.
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Più continua la pandemia più aumentano le domande online e i moduli da compilare per aderire alle innumerevoli prestazioni messe in atto dal governo per cercare di aiutare le molte categorie lavorative in difficoltà.
Sono ormai tanti i patronati assediati da cittadini che chiedono aiuto per sbrigare pratiche che non sono di loro competenza e molti cittadini si trovano a dover fare code inutili per sentirsi dire “si rivolga altrove”.
Bonus affitti, pacchi alimentari, assistenza, bonus per riduzione Tari e utenze domestiche, caregiver presso anziani: una giungla di domande che necessitano di un aiuto concreto per poterle espletare in modo corretto. “Tutto oggi si fa per via telematica – ha fatto notare Daniele Tarantino, presidente di Confimpresa - Master Formazione Massa Carrara - l’unica strada al momento prevista per effetto del distanziamento personale ma che, se da una parte velocizza le procedure, dall’altra rischia di lasciare fuori chi, come moltissimi anziani, non ha strumenti e non fa uso della tecnologia. Per fornire un valido aiuto abbiamo predisposto nella nostra sede in Galleria Da Vinci lo “Sportello della vicinanza”. Lo abbiamo aperto già nella scorsa primavera per affrontare i disagi dovuti alla pandemia e oggi siamo pronti a rafforzare questo importante servizio per il cittadino. Siamo disponibili a presentare tutte le domande per tutte le pratiche di cui necessitano i cittadini e a offrire il nostro sostegno alle persone in difficoltà, gratuitamente. Ovviamente ci affianchiamo ai patronati laddove è necessario il loro supporto”. Generalmente, il modulo va stampato, compilato, firmato, scannerizzato e inviato via mail insieme alla copia di un documento di identità. E anche il documento di identità è da stampare per poter essere inoltrato. “Un disagio enorme per quelle fasce di persone che non hanno dimestichezza con la tecnologia – ha aggiunto il presidente Tarantino - . Non tutti dispongono di una stampante in casa e quindi devono ricorrere a stamperie, tabacchini, all’aiuto di familiari (quando e se ci sono) oppure ad amici, tenendo sempre presente il rispetto del distanziamento. Mai come in questo periodo sono necessarie tempestività e snellezza di procedure per dare un messaggio di fiducia ai cittadini in difficoltà”. Per info chiamare 3495699269 oppure 0585 811530.
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“Ho ascoltato quanto dichiarato dalla direttrice dell’Azienda Nord Ovest, dott.ssa Letizia Casani, e sono preoccupato per il futuro degli ospedali di Pontremoli e Fivizzano, e per la strategia della gestione sanitaria di tutte le strutture della provincia di Massa e Carrara per affrontare questa seconda ondata: Noa, vecchio Ospedale di Massa e Monoblocco di Carrara”.
L’on. Cosimo Maria Ferri interviene così sul tema della gestione sanitaria della seconda ondata emergenziale: “Chiedo cortesemente al nuovo assessore regionale alla sanità, Simone Bezzini, per cui nutro stima, di intervenire e di seguire la situazione”.
Le previsioni aziendali evidentemente non appaiono adeguate all’on.Ferri, che lo dice senza mezzi termini: “Ritengo che non sia la soluzione giusta quella di destinare i piccoli presidi della Lunigiana a ospedali Covid interrompendo così tutti i servizi ordinari sanitari e facendo mancare punti di riferimento per i cittadini che sono in attesa di interventi e visite mediche ambulatoriali”.
“Inoltre – prosegue Ferri - va sottolineato come gli ospedali Covid necessitino di strutture idonee, dotate di impianti specifici per il riciclo dell’aria, e con percorsi protetti. Diventa difficile ipotizzare anche soluzioni di promiscuità Covid e no Covid perché occorrono lotti o strutture separate per evitare la diffusione del virus e possibilità di contagio”.
Ma non solo: “Anche l’idea in astratto di destinare piani di una struttura per i pazienti covid può essere percorsa solo dove esistano questi percorsi idonei, separati e ben distinti”.
Ferri commenta inoltre: “Si è perso molto tempo tra la prima e la seconda ondata e ora non si possono fare scelte che “ con un tratto di penna’ cancellino i servizi per i cittadini. Occorre potenziare questi presidi sanitari che le comunità hanno sempre difeso giustamente con forza. Anche per questo il Governo deve attivare il Mes per potenziare le strutture, per assumere personale sanitario e parasanitario per valorizzare anche queste strutture che garantiscono il diritto alla salute dei nostri cittadini”.
L’onorevole poi chiede conto dei precedenti percorsi annunciati: “Sono mesi che chiediamo di destinare nuove strutture e di prevedere un’organizzazione per gestire l’emergenza sanitaria. Non abbiamo più notizie di quanto si voglia fare, per esempio, nel vecchio ospedale di Massa, struttura che ha grandi potenzialità e che da tempo poteva essere utilizzata”- e prosegue - “E’ importante fare chiarezza sulle politiche sanitarie della Regione Toscana anche per la provincia di Massa. Per esempio il vecchio ospedale di Massa avrebbe dovuto accogliere la terapia intensiva covid. Sarà ancora così? Noi siamo rimasti al taglio del nastro, al quale non abbiamo partecipato, ma sappiamo che sono stati spesi soldi pubblici. Sul punto oggi tutto tace. Anzi, qualcuno dice che al Noa verranno riconvertite le sale operatorie in reparti covid, con sacrificio delle altre necessità sanitarie dei cittadini. E’ vero?”.
Infine, conclude Ferri: “Proprio nei giorni scorsi ho chiesto al presidente Giani di dare risposte unitarie che coinvolgano i territori e le comunità. Non mi sembra che dalle dichiarazioni della Casani si vada in questa direzione e penso che sia sbagliato perché si indeboliscono le risposte del servizio sanitario per la tutela della salute dei cittadini”.
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L’incuria e il degrado regnano incontrastati sia sui famosi “orti urbani” all’interno del parco della Padula, sia, purtroppo su tutto il parco, completamente infestato da vegetazione spontanea, rovi e pericolosi rami di alberi in procinto di spezzarsi.
Questo il quadro di uno dei progetti più pompato dall’amministrazione 5 stelle di Carrara, fatto da alcuni cittadini, abituali frequentatori della Padula che si sono rivolti alla consigliera del Pd Roberta Crudeli per segnalare la situazione. “Di questo progetto se ne parlava in commissione sociale – ha spiegato la Crudeli - con l'assenso del membro grillino all’opposizione, durante la precedente amministrazione, già dal 2016. A maggio del 2017 l’amministrazione Zubbani riuscì ad aggiudicarsi 90mila euro per la realizzazione di 21 orti urbani alla Padula nell’ambito del Bando della Regione Toscana “Centomila mila orti in Toscana” e aveva mostrato di credere fortemente in questo progetto di sostenibilità ambientale, che avrebbe consentito di recuperare e riqualificare l’area del Parco rendendolo più sorvegliato e sicuro e incentivandone la fruizione da parte dei cittadini.”. La Crudeli ha aggiunto al quadro di degrado e abbandono fatto dai cittadini anche lo stato di deperimento delle recinzioni e dei cancelli su tutta l’opera di terrazzamento di quelli che avrebbero dovuto essere gli Orti urbani che, a causa dello smottamento del terreno, hanno danneggiato tutte le aree sottostanti .
“ Sebbene l’incarico di redigere il progetto sia stato affidato, nel 2017, dall’amministrazione 5 stelle a un professionista pagandolo 15 mila euro euro nel 2017 e nonostante il bando sia stato pubblicato successivamente, forse per disinteresse o per incompetenza, è inevitabile constatare che l’operazione sia stata un fallimento. Con grande dispiacere ne prendiamo atto, ma non possiamo certo più tacere su queste scelte incomprensibili che non sono state in grado di valutare l’importanza dell’opportunità degli orti urbani alla Padula per dare migliore fruibilità e maggiore frequentazione dell'area. Perciò siamo costretti ad esternare molti dubbi e perplessità sulle vere intenzioni di questa giunta . L’area prescelta era stata individuata dopo un dibattito trasparente e partecipativo posto in essere dall'amministrazione precedente e, quindi, presentava tutti i requisiti per l’ idea di orto urbano quale sistema di punto di aggregazione dove la presenza delle persone non si sarebbe limitata allo svolgimento delle cure colturali nel “proprio” piccolo appezzamento di terra, ma come momento di socializzazione volto allo scambio ed al confronto.” La Crudeli ha avanzato l’ipotesi che il l’amministrazione 5 stelle non abbia mai veramente creduto al progetto “ orti urbani “ ed ha rimarcato come, in effetti, dopo aver raggiunto il governo sulla città i 5 stelle abbiano perso, prima, l’anima “green ed ambientalista” e poi la cultura della partecipazione e dell'aggregazione. La realizzazione degli orti urbani alla Padula, invece, secondo Crudeli, rappresenterebbe un'importante opportunità di accrescimento della sicurezza e del decoro urbano del territorio. La consigliera del Pd ha comunque auspicato che, prima dello scadere del mandato grillino, qualcuno riesca a coltivare qualcosa negli orti urbani della Padula per non vedere andare in fumo altri soldi pubblici. “Sarebbe trasparente ed onesto da parte del sindaco De Pasquale – ha concluso la Crudeli - informarci durante il prossimo consiglio comunale, se ha deciso di cancellare definitivamente il progetto dalla sua agenda politica.”.
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E' il presidente dell'Associazione Pendolari Toscana Nord Ovest, Michel Rocchiccioli, ad intervenire dopo i recenti Dcpm che hanno interessato anche gli abbonati ai trasporti.
"I recenti DPCM emanati dal Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte - afferma -, prevedono più smart working e lezioni a distanza per gli studenti delle superiori e delle Università, questo ha modificato le abitudini dei pendolari e soprattutto degli abbonati. Molti utenti, con le recenti misure sono impossibilitati ad utilizzare bus e treni di conseguenza non stanno utilizzando l'abbonamento, per questo motivo ho scritto al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e all'Assessore Regionale Stefano Baccelli, affinché la Regione individui forme di ristoro o di estensione dell'abbonamento, tenendo conto anche delle difficoltà economiche di alcune famiglie a causa delle prolungate chiusure di alcune attività".
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"Cambiano i suonatori ma la musica è rimasta la stessa e sono soprattutto gli anziani a pagarne le conseguenze. Per una radiografia a un ginocchio ci vogliono 20 giorni e comunque si deve andare al Versilia. Per una risonanza magnetica di mesi ne servono almeno 2 ma solo se si accetta Lucca. Altrimenti a Massa la lista di attesa è di 9 mesi. La nostra sanità continua a fare acqua da tutte le parti e oggi rivolgiamo l'ennesimo appello cambiando solo i destinatari: la direttrice Usl Maria Letizia Casani e il presidente della Regione, Eugenio Giani".
A parlare è il segretario della Uil Pensionati Carrara e Lunigiana, Vittorio Geloni: "Ci troviamo dopo anni a denunciare i soliti problemi. Le liste d'attesa sono lunghissime, il personale è evidentemente insufficiente soprattutto oggi che ci troviamo ad affrontare una pandemia che mette in crisi tutti gli altri servizi. E le case della salute complesse? Non sono più neanche un miraggio".
Un caos che ha responsabilità politiche e tecniche, per Geloni che ovviamente fa riferimento alla categoria degli anziani e pensionati, i principali utenti della sanità pubblica: "Certo, il personale fa tutto il possibile, ringraziamo gli operatori perché con la loro professionalità sopperiscono alle mille mancanze del sistema. Ma non possiamo pensare che siamo ancora al tempo delle promesse. Certo, la pandemia Covid19 ha messo ulteriormente i bastoni fra le ruote ma non è che a primavera ci fossero cantieri aperti per realizzare case complesse, siamo ancora ai tempi della targa sulla palazzina del monoblocco e al vuoto su Avenza. Dovevano entrare in funzione prima dell'apertura del Noa e invece nulla. Così come non è che prima dell'inizio dell'emergenza sanitaria l'Asl avesse previsto migliaia di assunzioni o altre strategie efficienti per alleggerire le liste d'attesa".
E così il segretario Uilp affonda il colpo: "Sono cambiati i sindaci ma noi ci ritroviamo nelle stesse condizioni. Ora è cambiato il presidente della Regione e speriamo che si trovino in tempi rapidi soluzioni ai problemi della sanità, che è di competenza regionale, con una programmazione tecnica e operativa con prospettive di lungo periodo. Non si possono risolvere i problemi della sanità pubblica pensando di fare affidamento al privato perché costa troppo. La sanità è di tutti, non ha colori né posizioni politiche. La politica deve dare risposte".
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