Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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Finalmente, dopo 12 anni di abusi e illegalità, verrà sgomberata e liberata la Casa Rossa in via Aurelia a Montignoso. Mentre il governo lavora per ristabilire la legalità, il presidente della Provincia di Massa-Carrara si schiera a favore degli occupanti abusivi, proponendo di concedere in comodato d'uso l'immobile, legittimando di fatto l'occupazione. Questo creerebbe un precedente grave e pericoloso per tutto il territorio, incoraggiando le occupazioni abusive e garantendo protezione politica a chi infrange le leggi. Il Pd dica se è a favore degli abusivi, perché le forze democratiche dovrebbero remare tutte dalla stessa parte, quella della legalità". Lo ha dichiarato il deputato toscano della Lega Andrea Barabotti. "Non ci risulta che in 12 anni le utenze di acqua e luce siano state regolarizzate e pagate", hanno aggiunto Andrea Cella, Michela Bertelloni e la sezione della Lega di Montignoso, che hanno evidenziato ulteriori criticità, ricordando inoltre l'incendio del 2020 che ha reso necessari interventi dei Vigili del Fuoco e la messa in sicurezza dell'edificio, successivamente violata dagli occupanti che hanno rimosso i sigilli e ripreso l'uso dello stabile in condizioni di rischio per la propria sicurezza. "Chi coprirà i costi per la messa in sicurezza e la gestione dello stabile? Quali fondi del bilancio comunale verranno impiegati? E, soprattutto, perché il sindaco di Montignoso, che è anche presidente della Provincia, preferisce privilegiare chi ha occupato abusivamente, piuttosto che pensare a uno spazio fruibile da tutta la comunità?"."Ribadiamo - concludono - la necessità di procedere senza esitazioni allo sgombero della Casa Rossa, a tutela della sicurezza pubblica e del principio di legalità".
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Valentina Montani, residente a Bonascola, educatrice e da sempre impegnata sui temi del sociale, della sanità e della disabilità, è la nuova coordinatrice comunale di Carrara. L'impegno di Valentina sarà quello di guidare il partito verso le elezioni del 2027, nelle quali si presenterà con la propria lista, per dare nuovo impulso e nuova energia a un territorio complesso e bellissimo come quello di Carrara."Con Valentina e il nuovo gruppo dirigente - ha dichiarato Riccardo Pelliccia - abbiamo l'intenzione di continuare la nostra azione politica a Carrara, confrontandoci sui temi cari alla città come la sanità territoriale, la riqualificazione degli impianti sportivi, il rilancio del centro storico e del commercio, maggiore sicurezza e lotta al degrado.Tutte le risorse e l'impegno del partito provinciale verranno concentrate su Carrara. Sarà fondamentale riaccendere le energie del civismo, che unite al voto moderato saranno decisive nelle elezioni del 2027, come lo sono state in quelle del 2022." Azione a Carrara, conferma e rilancia la collaborazione con il Partito Socialista che già alle scorse elezioni provinciali è stata determinante. Insieme al PSI e ad Angelo Zubbani, per il quale abbiamo grande stima e fiducia, ci sarà un confronto aperto sul futuro della città. "Ho deciso di intraprendere questa nuova avventura - ha dichiarato Valentina Montani - perché credo molto nella mia città e nelle persone che insieme a me hanno voglia di mettersi in gioco. Oltre a un gruppo motivato e attivo, con il quale sono certa potremo portare avanti belle iniziative, sono determinata a consolidare il rapporto con tutti i partiti riformisti e moderati. La malattia che mi ha colpito nel 2019, ha costretto a riconsiderare tutta la mia vita, dandomi nuovi stimoli: mi sono iscritta nuovamente all'Università per laurearmi in Scienze dell'Educazione e della Formazione, per diventare Psicomotricista. Mi ha spinta, inoltre, a occuparmi del sociale, a promuovere iniziative per i malati oncologici e per tutte le persone fragili. Questi, oggi, sono diventati aspetti del mio essere che voglio portare anche nel mio impegno politico. Spero - ha concluso la Montani - che con la mia storia e il mio contributo possiamo ricostruire quel senso di comunità che si è perduto in questi anni. Carrara ha grandi potenzialità inespresse che abbiamo il dovere di tirar fuori".
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"Irricevibili, strumentali e vergognosamente faziose": così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito le accuse di Claudio Salvadori della Uil Fpl di Massa Carrara, a cui ha rivolto un invito: "Faccia le battaglie per i diritti dei lavoratori quando servono e non si presti a critiche pilotate per raggiungere altri scopi. Non ricordo peraltro, un intervento pubblico del sindacalista della Uil a sostegno dei lavoratori, nel momento in cui il direttore Antonio Sconosciuto, al suo primo intervento in consiglio comunale, aveva messo l'etichetta di “assenteisti” ai dipendenti del Regina Elena, tanto che sosteneva il direttore, l’azienda era in difficoltà economica a causa dei costi elevati per le sostituzioni. La stessa presa di posizione a difesa dei lavoratori della RSA è stata riportata invece, in maniera corretta dalla Cisl Funzione Pubblica che, nonostante le critiche a fronte dell’intervento del sottoscritto, ha tutelato i lavoratori segnalando che nella RSA Regina Elena vi è una grave carenza di personale e la presenza ancora troppo elevata di personale con contratti di lavoro intermittente (tempi determinati, accesso alle agenzie interinali, ecc..) e chiesto di implementare l’organico sia infermieristico sia Oss. Per cui, al di là delle polemiche strumentali, ritengo che il rispetto verso l’anziano sia l’obiettivo primario per tutti. Inoltre, per raggiungere una migliore qualità del servizio, occorre mettere sempre al primo posto la “persona”, facendo in modo che gli operatori, le strutture, l’organizzazione ed il servizio stesso corrispondano a tale impostazione nel modo più adeguato, puntando sul lavoro serio per affrontare i veri problemi. Il consigliere comunale, per di più, ha diritto di ottenere dagli uffici del comune e dalle loro aziende ed Enti dipendenti, tutte le notizie e le informazioni in loro possesso, utili all'espletamento del proprio mandato ( art. 43 Tuel), col diritto di avere risposta entro 30 giorni, alle interrogazioni e ad ogni altra istanza di sindacato ispettivo, piaccia o no a Salvadori. Ciò posto, se non bastasse, replico che la questione era, ed è, squisitamente politica e riguardava infatti un chiarimento da parte dell’assessore Orlandi in merito al fatto che la capo - parrucchiera svolgesse anche il ruolo di magazziniera, dato che i degenti hanno lamentato la chiusura del magazzino in assenza della parrucchiera e in merito al sospetto che gli animatori non avesser i titoli previsti dalla normativa, in quanto che le segnalazioni ricevute sostenevano che sovente si aggiravano dei nuovi animatori che improvvisavano attività non sempre gradite agli ospiti, da lì il dubbio. Quindi chi ha voluto montare il caso, forse aveva un altro scopo e non certo quello di stigmatizzare le domande chiare e trasparenti poste alla politica, ma per altri motivi. Chiedo pertanto, al sindacalista della Uil Claudio Salvadori, di valutare meglio le sollecitazioni che vengono a lui indirizzate e di non fare illazioni sulle dichiarazioni rilasciate dal sottoscritto, tra l’altro facilmente riscontrabili dallo streaming del consiglio comunale. Non occorreva, inoltre, che suggerisse con atteggiamento provocatorio, di “rivolgersi ad altre Istituzioni competenti, per sciogliere tutti i suoi dubbi”, cosa che naturalmente è stata fatta nei termini di legge. I lavoratori che da anni si sono sacrificati per tenere in piedi la struttura, pur fra mille difficoltà, hanno tutto la riconoscenza e la stima del sottoscritto, anche quando durante il Covid si sono prodigati, senza tutele da parte dei vertici della struttura e dal sindacato, nonostante che molti si siano infettati più volte, mettendo a rischio la loro salute. Inaccettabile quindi la richiesta di scuse ai dipendenti del Regina Elena, perché non ci sono state offese, ma domande circostanziate su due “ruoli” alquanto particolari che sono stati materia di forti dubbi e di reiterate segnalazioni. Con solerzia e precisione il direttore dottor Antonio Sconosciuto ha risposto via mail alle due richieste, per cui ritengo che sia probabile che le dichiarazioni pubbliche del sindacalista della Uil Salvadori, arrivate dopo la presa di posizione del Cisl, siano state calcolate per fini puramente propagandistici. Concludo rassicurando tutti coloro che vogliano segnalare disservizi che, queste prese di posizione fuori luogo, aggressive e di cattivo gusto, danno allo scrivente sempre più la forza di continuare ad effettuare verifiche e controlli dalla parte dei cittadini, per cui segnalerò con dettaglio il comportamento poco corretto dei sindacalista a chi di dovere.
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La consigliera Daniela Bennati e il Polo Progressista e di Sinistra ( M5S e UP) esprimono rammarico per la bocciatura degli emendamenti che chiedevano all’amministrazione un impegno presso il Governo Meloni per avere una sede distaccata della DDA presso la Procura della Repubblica di Massa Carrara. Viceversa a Prato la politica ha subito colpo l’appello del Procuratore Capo Tescaroli, FdI ha presentato un’interrogazione, da cui è emerso l’impegno del sottosegretario della Lega Durigon a considerare la richiesta. Le nostre proposte sono stati irrise dai partiti di governo come se mafie e droga non fossero legate indissolubilmente; i proventi di questo macrolivello del crimine si interfaccia poi con i colletti bianchi delle professioni intellettuali e la politica per trovare sbocchi in investimenti territoriali inquinando l’economia. Lo dimostrano decenni di indagini, studi universitari e l’impegno delle tante associazioni antimafie in Italia.Il secondo incendio di mezzi nella stessa cava di Fivizzano, che fa seguito a quelli di Carrara, si inserisce in un contesto di fenomeni quali smercio di carburanti illegali sul nostro territorio, abbandono di rifiuti navali e tessili provenienti proprio dalle aziende tessili di Prato e ripascimenti del litorale. Al traffico di droga spesso si lega la prostituzione e negli ultimi anni si sono aggiunti investimenti nel settore sociale da parte della criminalità. A tutto questo si aggiunge il riciclaggio di denaro in attività commerciali, nell’immobiliare, negli stabilimenti balneari e nel turismo in genere. Sono evidenti da decenni questi segnali che vengono sottovalutati dalla politica locale; tutto questo in una provincia che ha infrastrutture logistiche importanti quali il porto, i porticcioli, l’aeroporto, la ferrovia e le autostrade. Riporteremo il tema in consiglio comunale per sfidare le destre sul tema della sicurezza intesa come contrasto alle mafie nel nostro territorio.
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La giunta regionale ha deliberato pochi giorni uno stanziamento di un milione di euro per il completo recupero della ex scuola di Bergiola, teatro dell'eccidio nazifascista del 16 settembre 1944 in cui persero la vita 72 persone tra cui il maresciallo maggiore della guardia di finanza Vincenzo Giudice. Queste risorse, messe a bilancio per 300mila euro nel 2024 e 700mila nel 2025, si andranno ad aggiungere ai 218mila euro già stanziati dal Comune di Carrara. "Ora che anche queste risorse sono state deliberate da Firenze potremo subito partire con la gara per l'affidamento dei lavori – spiega l'assessore ai Progetti speciali Moreno Lorenzini -. Il progetto esecutivo per il completo recupero della scuola è pronto da tempo e in questi mesi sono già cominciati i primi lavori di messa in sicurezza dell'edificio. Già lo scorso 16 settembre, in occasione dell'80esimo anniversario dell'eccidio, si sono potute vedere le prime impalcature attorno alla scuola, adesso potranno invece entrare nel vivo i lavori previsti dal progetto redatto dall'architetto Giacomo Mariani. A Bergiola sarà quindi realizzato un museo della memoria nelle aule del piano terra, mentre al primo piano due aule verranno utilizzate dalla guardia di finanza ed una terza sarà adibita a sala per riunioni e convegni. Come amministrazione il nostro impegno è sempre stato massimo perché dopo anni di incuria e abbandono si concretizzasse il recupero di un luogo così identitario non solo per il paese, ma per tutta la città. Doverosi sono però ora i ringraziamenti alla guardia di finanza che ci ha sempre sostenuto in questo progetto e, non ultima, alla Regione Toscana. L'amministrazione regionale non solo ci sostiene con un importante e fondamentale stanziamento, ma ha sempre dimostrato con i fatti di credere fortemente in questo progetto".
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"Il mio intervento potrebbe già concludersi con questa semplice domanda al sindaco: perché il comune favorisce le alluvioni? Considerato che negli ultimi vent’anni abbiamo chiaramente spiegato in quali modi il comune agisca come una «fabbrica di alluvioni» e visto il palese disinteresse di questa e delle precedenti amministrazioni, mi limiterò a toccare alcuni punti chiave per chiedere poi alla sindaca, di spiegarci per quali motivi l’amministrazione, anziché contrastare le alluvioni, continui a operare per favorirle.

Proprio la perizia del Tribunale sulle cause dell’alluvione del 2003 ha evidenziato senza ombra di dubbi il ruolo determinante dei ravaneti che –impoveriti delle scaglie (asportate per l’affare del carbonato di calcio)– si sono arricchiti di terre scatenando così ingenti colate detritiche che hanno colmato gli alvei e provocato esondazioni diffuse.

In poche parole, i periti del tribunale hanno chiarito che, per ridurre le alluvioni, bisogna eliminare le terre dai ravaneti, mantenendovi le scaglie: un po’ com’erano un secolo fa.

Ed ecco in quale considerazione è stata tenuta la raccomandazione di eliminare le terre dai ravaneti: dopo 20 anni e quattro sindaci (Conti, Zubbani, De Pasquale e Arrighi), le terre sono in continuo aumento in tutti i bacini. Dunque Carrara sta attivamente preparando nuove alluvioni.

Anche lo studio idraulico del Carrione (relazione Seminara, 2016) ha evidenziato non solo che le terre nei ravaneti innescano frane e alluvioni, ma anche che comprometterebbero l’efficacia e la durata degli altri interventi previsti, sia a monte (gli invasi temporanei) che a valle (la sistemazione del tratto terminale del Carrione). E ha chiarito che gli interventi sui ravaneti sono compito esclusivo del Comune: nessuno può attendersi che intervenga la Regione. Perché l’amministrazione comunale sta disattendendo in pieno anche queste indicazioni?

Il ruolo protettivo dalle alluvioni dei ravaneti-spugna (costituiti di sole scaglie, senza terre) è stato evidenziato da Legambiente e convalidato a livello scientifico. Nel 2016, infatti, Legambiente ha chiesto alla Regione di rivedere i calcoli delle portate di piena previste per il Carrione, ritenendole sovrastimate perché non hanno considerato la permeabilità dei ravaneti. La Regione ha accolto la richiesta e l’Università ha rifatto i calcoli. Risultato: le scaglie dei ravaneti, aumentando la permeabilità e rallentando i deflussi, riducono le portate di piena. In tal modo non solo sono stati salvati dall’abbattimento i ponti sul Carrione…

…ma è stata riconosciuta a livello scientifico la validità della proposta di Legambiente: realizzando i ravaneti-spugna si ridurrebbero le alluvioni. Legambiente pertanto ha ribadito la proposta e rilanciato: incrementiamo lo spessore dei ravaneti-spugna nel corso degli anni per ottenere una riduzione progressiva dei picchi di piena (e quindi delle alluvioni).

Ma i ravaneti-spugna, pur essendo efficaci e conferendo al monte un aspetto ordinato, creerebbero disturbo alle cave e all’affare del carbonato di calcio. Pertanto i PABE non hanno voluto prendere in considerazione la proposta di Legambiente.

Altra questione riguarda le aree di immagazzinamento idrico. Attualmente ci sono vecchie cavea a fossa che sono state usate come discariche di scarti di cava e, nel loro complesso, conterrebbero una volumetria pari o superiore a quella degli invasi previsti a monte dal progetto Seminara. I PABE, però, non prevedono lo svuotamento di tali cave dismesse, ma solo di quelle oggi attive (da effettuarsi però alla loro dismissione, cioè tra decenni). Per il momento si limitano a individuare minuscole vasche, del tutto insufficienti.

Un esempio: si approva la vasca di sedimentazione Gioia da soli 300 metri cubi mentre si respinge la scelta di svuotare la cava dismessa Calagio bassa (di capacità oltre 1.000 volte superiore). Perché queste scelte che appaiono veramente insensate?

Ma non basta: la relazione Seminara segnalava con grande preoccupazione la sepoltura del reticolo idrografico minuto montano da parte dei ravaneti. Ed ecco il colpo di genio del comune: per favorire le cave, chiede la sdemanializzazione di quei fossi, che così continueranno a essere usati come discariche compromettendone la funzionalità idraulica in occasione di forti piogge.

Insomma, l’amministrazione opera consapevolmente da anni come una perfetta fabbrica di alluvioni, fondandosi su due principi incrollabili: alle cave mano libera, ai carraresi le alluvioni.

Per tali motivi l’anno scorso abbiamo presentato un documentato esposto alla Procura della Repubblica (28 nov. 2023) sulla fabbrica delle alluvioni carrarese. E, naturalmente, alla prossima alluvione solleciteremo la Procura a individuare le responsabilità.

In conclusione, gli uffici comunali non stanno facendo nulla per contrastare realmente le alluvioni. Chiedo quindi al sindaco se ne è consapevole e se intende imprimere una svolta radicale alla politica comunale o limitarsi al ruolo del pifferaio magico che ci guida allegramente verso la prossima catastrofe.
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"Non si può giustificare il perdurare nel tempo alla Azienda Speciale Regina Elena, una situazione di gravissimo contrasto con la trasparenza e la buona amministrazione" a parlare è il consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella che spiega: "Dagli atti pubblicati sul sito dell’Amministrazione Trasparente, risulta che non è vero quanto dichiarato dall'assessore Carlo Orlandi nell'ultimo Consiglio comunale, riguardo all'assunzione a tempo pieno del direttore Antonio Sconosciuto, a decorrere dal 1° ottobre 2024. Un'altra doccia fredda per la complessa gestione della RSA in quanto dopo “il dossier mensa”, è tornato alla ribalta delle cronache, l‘incarico da dirigente part-time di Antonio Sconosciuto. Quest’ultimo era stato nominato direttore dal Presidente del CDA Fabrizio Pucci, con atto numero 8 del giugno 2023 , all’epoca in cui era già in servizio con la stessa qualifica, alla Asp Casa Ascoli di Massa. Quindi, sebbene Sconosciuto fosse un dipendente a tempo Indeterminato dell’Asl 1Toscana Nord Ovest in aspettativa e direttore a tempo pieno della Casa Ascoli di Massa, aveva partecipato al concorso indetto a Carrara. Già queste circostanze, qualche dubbio l'avevano fatto sorgere per cui ci si chiedeva come mai un individuo che aveva già due lavori sicuri a tempo indeterminato, aveva preso l’aspettativa dall’Asl per essere assunto dalla Casa di Riposo a Massa e per, poi, partecipere ad un concorso da direttore in un'altra struttura. Inoltre, appena è stato eletto vincitore ha messo subito dei paletti e cioè: accettare l’incarico condizionato al rilascio della nuova richiesta di aspettativa da parte dell’Asl e poter svolgere il suo ruolo in part time, contemporaneamente a Carrara e alla Casa Ascoli di Massa. Il Presidente Pucci, con delibera n° 9 del 2023, pare per risparmiare sullo stipendio, aveva accettato immediatamente la proposta, senza avere alcuna visione e competenza in merito alle possibili conseguenze negative di questa scelta. In Consiglio comunale, a seguito di ciò, era stato sollevato, fin da subito, il caso, in considerazione del fatto che sarebbe stato impossibile svolgere il doppio incarico a scavalco per ovvi motivi, ma il sindaco Arrighi aveva banalizzato la preoccupazione e dichiarato che era solo per pochi mesi. Smentita ancora una volta da dichiarazioni fatte non vere, Antonio Sconosciuto è rimasto part time fino ad oggi. Nonostante quindi la gestione più che fallimentare degli ultimi due anni dell’amministrazione 5 Stelle dove, due direttori si erano licenziati (Valeria Ricci anche con un risarcimento cospicuo e l’ultima aveva termimato l’incarico, lasciando un buco/ voragine di bilancio di 650 mila euro),io stesso ho ribadito che, soprattutto dopo le segnalazioni del cibo immangiabile, in strutture di 80 posti letto più i centri Alzheimer in entrambe le tipologie anzidette, con ospitanti anziani anche non autosufficienti, era impossibile continuare con lo scavalco. La presenza del responsabile di una struttura/servizio socio-sanitario, infatti, è necessaria al fine di integrare la routine, garantendo la qualità dei servizi offerti. Ed inoltre la complessità organizzativa e gestionale accentuata dalla crescente cronicità e multi morbosità degli ospiti, non può far “dimenticare” gli aspetti di umanizzazione delle cure e di assistenza. Quindi faremo le opportune verifiche in quanto a fronte delle dichiarazioni, rese da Orlandi, relative alla presa in servizio a tempo pieno del direttore perchè, dopo più di un mese, non vi sono atti pubblicati che ne attestino la veridicità e comunque, da informazioni ricevute, il dottor Sconosciuto, con accordi sottoscritti da entrambi i presidenti delle due strutture, continuerebbe fino al 31 Dicembre 2024 a prestare servizio di un giorno alla settimana e uno in smart working anche a Massa. Purtroppo anche in questo caso sono mancati i controlli da parte di chi, invece, avrebbe dovuto effettuarli, e così il dottor Antonio Sconosciuto, sta lavorando in assenza della delibera del Presidente del CDA Fabrizio Pucci, che decreti la risoluzione del contratto part time e la stipula del nuovo contratto a tempo pieno. Per cui sarebbe grave se, a fronte di una situazione di fatto in essere dal 1° di Ottobre 2024, si verificasse di nuovo la pubblicazione tardiva viziata da illegittimità dell’atto de quo".
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