Politica
Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

Farneticante, egoreferenziale, un uomo solo al comando che manovra i suoi seguaci: il presidente Pd Massa Carrara Nicola Abruzzese replica al presidente della Provincia Valettini
Massa-Carrara, 28 dicembre 2025 – "Ora basta!": il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha imparato velocemente il modus operandi dell'uomo solo al comando e guida, fa…

Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

Richiesta irresponsabile dettata dal livore di chi ha perso: il presidente della Provincia e sindaco di Aulla Roberto Valettini risponde all'invito del Pd Massa Carrara ai consiglieri di Aulla di passare all'opposizione
Inaccettabile ed irresponsabile la richiesta della segretaria del PD di invitare i miei consiglieri comunali iscritti al partito ad esprimere la sfiducia che paralizzerebbe l'attività…

Nel nostro gruppo nessuno ha 'tradito' e guai a chi lo afferma: i consiglieri della lista Arrighi Sindaco ribadiscono il loro voto a Giannetti per la Provincia, andata invece a Valettini
Natale avvelenato per i consiglieri e le consigliere della lista Serena Arrighi sindaco che hanno giusto aspettato Santo Stefano, per lanciare i loro strali contro chi avrebbe ininuato…

Il consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli sul bilancio previsionale del Comune di Carrara: "Ancora una volta ci si limita a incassare i frutti del buon lavoro di altri e il bilancio previsionale per legge deve chiudersi in pareggio"
«Per il quarto anno consecutivo – interviene il Consigliere M5S Matteo Martinelli – ci troviamo di fronte, in sede di discussione del bilancio previsionale, all'ennesimo…

Attacco alla Cisl senza fondamento: Mannini replica alle accuse della Cgil sul Cermec
Luca Mannini segretario diFIT CISL Massa Carrara Toscana Nord repica alle accuse della CGIL "Leggiamo con dispiacere sulla stampa l’ennesimo attacco da parte di FP-CGIL nei…

Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

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In grave ritardo per il finanziamento PNRR il cantiere della scuola Buonarroti di Marina: a riferirlo è il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che spiega: “Circolano notizie su una riunione che si sarebbe tenuta in prefettura sullo stato di avanzamento dei progetti finanziati col PNRR e che la maglia nera sarebbe proprio il cantiere della Scuola Buonarroti di Marina di Carrara. Il prefetto infatti avrebbe convocato una cabina di regia per fare il punto sui progetti PNRR a livello provinciale, incontro necessario, visti i ritardi evidenti e le troppe incertezze di alcuni cantieri. L'obiettivo era chiaro: verificare l'aderenza ai cronoprogrammi e affrontare le criticità che stanno mettendo a rischio milioni di euro destinati al territorio. A quanto pare, il cantiere della scuola Buonarroti si sarebbe guadagnato il poco invidiabile primato di peggiore della provincia. Una maglia nera che ricadrebbe direttamente sull'assessore Lorenzini, sebbene professionista del settore, nello specifico di questo progetto che sta procedendo con incertezza. È da tempo che segnaliamo pubblicamente la situazione di questo cantiere, rimasto fermo per mesi senza spiegazioni credibili. Peraltro dagli atti pubblicati dal dirigente Nicola Festa arriva un segnale inquietante: l’affidamento diretto di consulenza legale richiesto formalmente dal RUP, che è stato affidato alla “Jus Società tra avvocati a.r.l” , con sede in Firenze, per l’importo onnicomprensivo di € 26.264,16 (pare che ci siano anche avvocati di Carrara). Certo che questo aiuto è previsto ai sensi dell'articolo 15, comma 6 del Codice degli Appalti, infatti essendo il RUP responsabile della corretta gestione dell'appalto può comportare rischi legali, soprattutto in caso di errori od omissioni ed il supporto legale può aiutare a ridurre questi rischi. L'appalto per la demolizione e ricostruzione della scuola Buonarroti se loera aggiudicato il Consorzio Italiano Costruzioni Manutenzioni e Servizi Società Cooperativa, con sede legale in Bologna per circa 6 milioni e 500 mila euro. Il cantiere era rimasto fermo più volte e a quanto pare il RUP in data 28/03/2025, esponeva la necessità di individuare un legale per una consulenza legale finalizzata a utile a supportarlo nelle attività di sua competenza ed elencata una serie di attività. Tra cui l’esame della documentazione contrattuale e degli atti inerenti l'appalto forniti dall'Amministrazione, le criticità già in atto e quelle potenziali desumibili allo stato degli atti. Il supporto al RUP nelle attività di risk assessment e la disamina di ogni atto/documento/provvedimento che eventualmente potrebbero avviare contenziosi. Una scelta che, letta nel contesto attuale, segnala una crescente preoccupazione per l’andamento rallentato dei lavori e lascia intuire la volontà di cautelarsi rispetto a eventuali responsabilità future. Un segnale, questo, che conferma le criticità già emerse nella fase attuativa dell’intervento. Di fronte a una scadenza vincolante come quella del 31 marzo 2026, infatti continuare a minimizzare o eludere la realtà significa mancare di rispetto a cittadini, famiglie e alla comunità scolastica tutta. L’assessore Lorenzini al riguardo preferisce una narrazione rassicurante, che però non regge più. Se esiste anche solo rischio che la scuola non sia funzionale entro i termini previsti, che non sia pronta, sarebbe doveroso, già ora, informare dirigenti, docenti e genitori. Continuare a tacere non sarebbe solo irresponsabile: sarebbe ingannevole”.
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È stata depositata una mozione del consigliere comunale Andrea Tosi (Lega) per sollecitare l'emissione dell'ordinanza di demolizione dei manufatti abusivi presenti nella zona Lavello, da anni al centro di segnalazioni, esposti e verifiche. La Lega segue da tempo questa situazione, attraverso accessi agli atti, interrogazioni, sopralluoghi, incontri con uffici tecnici e enti competenti. Proprio tramite la documentazione acquisita è stato possibile accertare gravi irregolarità urbanistiche e ambientali: costruzioni abusive, assenza di allaccio alla rete fognaria, possibili scarichi non conformi, edificazioni in zone a rischio idraulico e condizioni igienico-sanitarie molto preoccupanti. Andrea Tosi, Consigliere comunale e Segretario provinciale della Lega, firmatario del documento, dichiara: "Sulla zona del Lavello lavoriamo da anni con atti concreti. Abbiamo chiesto documenti, fatto sopralluoghi, verifiche. Le criticità riscontrate non sono opinioni: sono state confermate da atti ufficiali. Ora bisogna intervenire, senza ulteriori rinvii per ripristinare una volta per tutte la legalità. I cittadini onesti lo meritano.". Sul tema si è espresso anche l'onorevole Andrea Barabotti: "Come Lega ci occupiamo da tempo con rigore e serietà della situazione del Lavello. Abbiamo anche potuto constatare la gravità della situazione in un recente sopralluogo. Il rispetto della legalità, della salute pubblica e dell'ambiente per noi viene prima di tutto. Non possiamo più accettare che ci siano cittadini di serie A e di serie B. Chi rispetta le leggi e paga le tasse deve essere tutelato, mentre chi viola le regole non può restare impunito. La legalità deve valere per tutti, senza eccezioni, per garantire rispetto e sicurezza a chi vive e lavora onestamente. Su questo saremo sempre presenti, a ogni livello istituzionale".
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Cresce la tensione nel quartiere Casone tra genitori studenti e istituzioni scolastiche. In una richiesta ufficiale presentata nelle ultime ore all’amministrazione comunale, le famiglie chiedono un incontro pubblico e trasparente con il sindaco, il dirigente scolastico, l’assessore all’istruzione alla presenza del comitato degli iscritti e il gruppo Mamme per la scuola Casone. “La richiesta nasce da una crescente insoddisfazione per la gestione delle iscrizioni scolastiche e per le politiche educative adottate nel territorio – si legge nella nota del gruppo Mamme per la scuola di Casone -. Secondo quanto dichiarato nel documento, gli incontri finora avvenuti non hanno garantito un confronto equilibrato e aperto. Da qui la necessità di un momento pubblico in cui tutte le parti siano presenti e si possa finalmente discutere senza filtri. Le famiglie chiedono chiarimenti sulla gestione delle iscrizioni, che secondo loro avrebbe favorito sistematicamente un altro istituto; sulla chiusura anticipata di alcune scuole del quartiere, che avrebbe compromesso la continuità educativa dei bambini e sulla mancanza di trasparenza e correttezza nella conduzione della vita scolastica”. Nel documento si sottolinea che il quartiere ha sempre garantito un forte sostegno elettorale alle forze politiche locali e che ora “è tempo che gli amministratori pubblici si assumano pienamente le proprie responsabilità mostrando impegno reale e concreto nella risoluzione dei problemi”.I genitori e gli studenti chiedono risposte chiare e misure immediate per affrontare le difficoltà in atto dichiarando apertamente che non saranno più accettati rinvii giustificazioni o atteggiamenti evasivi.
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Parchi pubblici nel degrado e manutenzione inesistente a Massa: la responsabilità della situazione critica, secondo Stefano Benedetti, presidente di Massa Città Nuova e membro del direttivo di Forza Italia Massa, sarebbe di una famiglia che avrebbe il monopolio totale sulla gestione dei parchi. “Prendiamo ad esempio il Monte di Pasta – spiega Benedetti - gestito da Paolo Casotti zio e socio di Giancarlo Casotti ex consigliere comunale, attuale Presidente della Casa di Riposo Ascoli in totale crisi fallimentare. Questi signori con il Circolo Benetti gestiscono a Massa tutto ciò che è gestibile, parchi, spazi nelle scuole come quella del Casone e Alteta, insomma usufruiscono di tanti contributi pubblici comunali e regionali. Il problema è che non si vedono risultati positivi e in compenso prendono e usano i soldi dei cittadini. La riprova è data dal Monte di Pasta, interessato proprio in questi giorni dalle proteste dei cittadini perché in totale stato di abbandono, sebbene sia il principale parco pubblico storico della città. Non entro nei particolari del degrado, ma aggiungo che questi signori si lamentano per i pochi contributi ricevuti - in questo caso: 4950 euro all’anno- ritenuti insufficienti per una regolare manutenzione. Nel merito, mi chiedo perché non lascino la gestione a qualcun altro. Ma nono solo. A questo punto mi chiedo con che criterio l’ amministrazione Persiani affidi gli spazi pubblici, perché è evidente che il primo requisito che emerge agli occhi di tutti è l’incapacità dei gestori”. Benedetti ha voluto collegare la considerazione politica concordata a Casotti alla presenza della figlia nel consiglio comunale di Massa a sostegno del sindaco Persiani ed ha aggiunto: “Nella gestione del Monte di Pasta era previsto un progetto di inserimento lavorativo per i detenuti del carcere, aimè scomparso e un progetto di apicoltura presentato dall’ assessore Acerbo che non è stato realizzato. Invito quindi l’amministrazione a pubblicare bandi pubblici mirati ad individuare associazioni serie e competenti per la gestione degli spazi pubblici”.
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“Quello che dovrebbe essere un luogo di memoria, gratitudine e civiltà, oggi si presenta in uno stato di totale abbandono e incuria. Piazza Donatori di Sangue, con il suo monumento dedicato a chi con gesto altruistico dona la vita, versa in condizioni vergognose” a lanciare l’allarme sulla situazione di incuria della piazza massese è Fratelli d’Italia di Massa che proseguono: “Erba alta, incuria diffusa e la presenza di transenne che deturpano ulteriormente il contesto: è questo lo spettacolo indecoroso che si offre agli occhi di cittadini e visitatori. Il monumento simbolo di un valore fondamentale come la donazione del sangue, che dovrebbe rappresentare un esempio per tutti e un ringraziamento permanente ai donatori, è invece circondato dal degrado. Come Fratelli d'Italia Massa chiediamo con forza un intervento immediato per restituire decoro e rispetto a questo luogo simbolico. È inaccettabile che un'area dedicata alla solidarietà e all'impegno civico venga lasciata in queste condizioni. Non servono grandi opere – conclude il partito -, ma semplice attenzione e senso civico: tagliare l'erba, rimuovere le transenne, ripulire l'area e valorizzare un simbolo della nostra città”.
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A distanza di un mese dalla prima segnalazione, il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Massa è tornato ad Altagnana per verificare lo stato delle frane che interessano la zona. Purtroppo, ciò che abbiamo riscontrato è una totale assenza di interventi da parte dell'amministrazione comunale.Nel corso del sopralluogo, documentato in un video diffuso sui nostri canali social, la coordinatrice Luana Mencarelli, illustra alcune delle situazioni di criticità, dove la viabilità resta compromessa e i cittadini continuano a convivere con condizioni di disagio e insicurezza.«È inaccettabile – dichiara Mencarelli – che dopo settimane di segnalazioni e richieste non sia stato messo in atto alcun provvedimento per mettere in sicurezza, ma neppure liberato semplicemente il passaggio. Non si può ignorare il grido d'allarme di un'intera comunità che vive ogni giorno l'abbandono istituzionale.»Il M5S di Massa continuerà a monitorare la situazione e a farsi portavoce delle istanze dei cittadini, chiedendo con forza un intervento immediato da parte del Comune per ripristinare la sicurezza e la vivibilità della zona.
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“Gruppo elettrogeno mostruoso fuori dall’Ospedale Civico, rumori insopportabili e zero sicurezza”: è la realtà del dispositivo posto accanto all’ex ospedale civico di Carrara per fornire corrente ai macchinari usati per i lavori di ristrutturazione, che sta creando non pochi problemi di rumori fastidiosi durante la notte per i residenti della zona. La definizione è del consigliere Massimiliano Bernardi che spiega: “Una nuova vergogna firmata ASL da giorni i residenti della zona adiacente all’ingresso dell’Ospedale Civico di Carrara, sono costretti a convivere con un rumore assordante e continuo, provocato dall’installazione di un gigantesco gruppo elettrogeno posizionato in una stradina stretta e frequentata, proprio dove transitano anche i pazienti. La macchina, di dimensioni imponenti e presumibilmente alimentata a gasolio o gas naturale (la ASL si è ben guardata dal fornire informazioni trasparenti), è delimitata solo da un nastro bianco e rosso, priva di ogni seria barriera di protezione. Una situazione pericolosa sotto ogni punto di vista: sanitario, ambientale ed urbanistico. In tutto questo caos, emerge il silenzio assordante del sindaco Arrighi, che ancora una volta si dimostra distante dalla città e dai suoi cittadini. Nulla è stato fatto per intervenire su questo disagio: ricordiamo che il comune può e deve richiedere verifiche urgenti ad ARPAT per l’inquinamento acustico e ambientale. ed eventualmente emettere ordinanze sindacali contingibili e urgenti (ai sensi dell’art. 50 del D.Lgs. 267/2000) per la tutela della salute pubblica. Avrebbe anche l’obbligo di informare i cittadini su tipologia, scopo e durata dell’installazione, e sulle misure di mitigazione del disagio. Invece la Arrighi che non vive in città, è indifferente di fronte a un problema che sta esasperando un intero quartiere, una bomba ambientale e acustica in pieno centro urbano. Il rumore prodotto dal gruppo elettrogeno infatti è costante, martellante, insopportabile. I cittadini lamentano disturbi del sonno, impossibilità di tenere le finestre aperte, e una crescente esasperazione. Ma non è tutto: ci si domanda quale tipo di autorizzazioni siano state ottenute per l’installazione di un macchinario del genere in pieno centro abitato. Dove sono le certificazioni antincendio? Dov’è la valutazione dell’impatto acustico e ambientale? Quali sono i piani di emergenza in caso di fuga di gas, incendio o malfunzionamento? Chi ha autorizzato questa follia? Pretendiamo di sapere nell’immediato che è il responsabile dell’ installazione del generatore, visto che il dottor Giuliano Biselli, contattato dal sottoscritto, non ne sapeva niente. Il gruppo è alimentato a gas, gasolio, o altro combustibile pericoloso? È stato effettuato uno studio di impatto acustico come previsto dalla normativa vigente (Legge Quadro sull’inquinamento acustico n. 447/1995)? Sono rispettati i limiti di emissione acustica previsti dal DPCM 14/11/1997? Dov'è il piano di sicurezza? È compatibile con la normativa antincendio (D.M. 03/08/2015 e norme tecniche collegate)? Un pericolo per pazienti e cittadini Che sia in funzione per eventuali emergenze elettriche o meno, la sua posizione è assolutamente inaccettabile. Il transito di pazienti, operatori sanitari e cittadini avviene in prossimità di un macchinario rumoroso, ingombrante, potenzialmente pericoloso. Non vi è alcuna segnalazione chiara di pericolo, né presidi antincendio visibili, né recinzioni adeguate. Chi controlla la ASL Toscana Nord Ovest? Siamo di fronte all’ennesimo esempio di assenza di controllo pubblico, arroganza gestionale e totale mancanza di rispetto per il territorio e i suoi abitanti. La ASL Toscana Nord Ovest continua ad agire come un’ entità intoccabile, sottraendosi sistematicamente a ogni forma di controllo, trasparenza e dialogo con la cittadinanza. È ora di dire basta!”.
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“Senza senso e senza sostanza: così il consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella ha definito la nuova ordinanza emessa dal sindaco di Carrara Serena Arrighi sulla Bau-beach: “Dopo la segnalazione che ho fatto e le foto pubblicate – ha spiegato Mirabella - il sindaco Arrighi è corso ai ripari ed ha recentemente emesso una nuova ordinanza riguardante la "Bau Beach" , valida dal 15 giugno al 15 settembre . È evidente che sia stata redatta in fretta e furia , senza alcun vero intento di tutela degli animali. Un provvedimento burocratico, privo di progettualità e di rispetto per chi frequenta quella spiaggia con il proprio cane. Forse, sarebbe stato più onesto e coraggioso non farla affatto, piuttosto che simulare un servizio pubblico che nei fatti non esiste. Il comune, infatti, si è limitato a emettere un’ordinanza per dichiarare “aperta” la spiaggia ai cani dal 15 giugno al 15 settembre, ma senza effettuare alcun lavoro strutturale per migliorarne le condizioni. Nessuna fontanella, nessuna zona d’ombra, nessuna recinzione. I padroni devono portare da casa ciotola, bottiglia d’acqua, ombrellone e ovviamente il guinzaglio , su una spiaggia che resta completamente aperta e priva di controlIn molte parti della Toscana le spiagge per cani sono esempi concreti di buon senso amministrativo e attenzione al benessere animale. Ad esempio, la "Bau Beach" di San Vincenzo, offre una spiaggia libera dove i cani possono correre e giocare senza guinzaglio, un'area ombreggiata con tavolini e panchine, docce per cani e umani, un bar e un pet shop con prodotti specifici per animali. La Fuorirotta Beach Marina di Grosseto è un vero e proprio rifugio per i padroni e per i loro amici a quattro zampe Offre docce per cani, ciotole sempre piene d'acqua, lettini e ombrelloni a noleggio, c è anche un ristorante pet-friendly. L'area è recintata e immersa nella natura, garantendo sicurezza e comfort per tutti. Nella Single Fin Tuscany Dog Beach a Calambrone (Pisa) , la spiaggia è attrezzata con 22 gazebo e 80 ombrelloni suddivisi per taglia di cane. È possibile fare il bagno con i propri animali senza limiti di orario. L'area è dotata di tutti i comfort per garantire una giornata piacevole al mare. Invece qui , le denunce per lo stato vergognoso in cui versa la Bau Beach, non hanno prodotto cambiamenti in meglio ma una nuova ordinanza, che aggiunge la beffa, alla presa in giro. Questa “inaugurazione” estiva ha tutta l’aria di un annuncio propagandistico, privo di reali contenuti. Non c’è un punto d’acqua, non ci sono docce, non ci sono bagni pubblici, né una passerella o un accesso per persone con disabilità. L’area non è delimitata, nessuna segnaletica, nessun controllo: solo sabbia, caldo e abbandono. In pratica, la spiaggia è "aperta ai cani" solo per scaricare ogni responsabilità sui cittadini stessi.Perché il padrone di un cane è prima di tutto un cittadino, e come tale ha diritto a un servizio dignitoso.Ci chiediamo: è questa la cura dell’amministrazione per il turismo, per l’ambiente, per il benessere animale? Dove sono i progetti? Dove l’idea stessa di servizio pubblico?Una spiaggia non si inaugura con una firma, ma con i fatti.E la “Bau Beach” firmata Arrighi è solo l’ennesima ordinanza a costo zero, buona per un post social, ma inutile per chi la vive”.
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Nei giorni in cui presso il sito industriale di CERMEC si svolgeva l’evento organizzato dall’amministratore unico Lorenzo Porzano denominato “Rifiutati”, l’amministrazione comunale annunciava l’arrivo delle cartelle TARI con un ulteriore aumento rispetto a quello che già era avvenuto nello scorso anno. La percezione della città rispetto all’efficacia delle politiche di gestione dell’igiene urbana, della raccolta dei rifiuti e del loro smaltimento è fortemente negativa, i problemi sono ogni giorno sollevati dai cittadini e dalle cittadine, in ogni parte del nostro territorio. Non è certo nostro compito giudicare “artisticamente” quell’evento, anche se le precedenti organizzazioni artistiche del signor Porzano non hanno certo brillato di efficacia come ha ammesso lo stesso attuale amministratore di Evam Dott. Massimo Gelati in merito all’iniziativa “Mille volti di Dante”, ma ci interessa sapere se quell’evento organizzato a CERMEC abbia determinato costi per la collettività, come questi costi siano stati coperti, cioè con fonti esterne all’azienda oppure se rientrano nel bilancio di CERMEC e quindi sono pagati tramite le bollette TARI che i cittadini pagheranno nei prossimi mesi.
Di certo sappiamo che l’evento ha determinato variazioni organizzative della struttura di raccolta rifiuti: ad esempio, nei giorni dell’evento, la raccolta del multimateriale non è stata conferita direttamente in CERMEC, perchè occupato dalle mostre, ma è stata momentaneamente conferita presso la discarica di Codupino e poi spostata nei giorni successivi presso CERMEC. Pochi o tanti questi doppi passaggi hanno avuto un costo per la collettività e anche dal punto di vista ambientale sono raddoppiati i passaggi dei mezzi pesanti che hanno raddoppiato il loro impatto sul territorio in termini di inquinamento, polveri, traffico. Sarebbe corretto, dal nostro punto di vista, che fossero resi pubblici i costi di questo evento, sia quelli diretti relativi agli artisti che hanno partecipato, alle eventuali spese di promozione, alle spese di produzione delle opere, sia quelli indiretti che comunque pesano sui bilanci: dall’impegno del personale interno, al materiale utilizzato e non inviato a cessione presso i consorzi di smaltimento, dal mancato utilizzo della struttura industriale CERMEC nei giorni dell’evento ai costi sostenuti per ovviare alla disponibilità delle infrastrutture del CERMEC.Così come sarebbe corretto indicare se quei costi sono stati coperti a bilancio CERMEC, cioè con la TARI, oppure se i diversi sponsor hanno contribuito finanziariamente all’evento.In un momento storico particolarmente difficile per molte famiglie che si troveranno a pagare la TARI ulteriormente cresciuta, come Polo Progressista e di Sinistra (M5S, Rifondazione Comunista e Massa Città in Comune) riteniamo sia indispensabile un’operazione di massima trasparenza per fugare ogni dubbio. Ogni lato lasciato scuro non contribuisce certo ad aumentare la fiducia della città nelle istituzioni pubbliche.
- Comunicazioni tardive e risposte social strafottenti: il Movimento 5 Stelle Carrara critica la gestione della variazione nella raccolta dei rifiuti di RetiAmbiente e del suo amministratore Fabrizio Volpi
- Parte a Romagnano "SiCURAmente", il progetto di sicurezza e inclusione del comune di Massa
- Corse saltate e continui disservizi nel trasporto pubblico locale: la segnalazione del consigliere Bernardi
- Il Polo P&S: servono soluzioni su parcheggi e mobilità nel quartiere del Mirteto
- Innovazione e Futuro: sabato 14 giugno a Marina di Carrara il terzo incontro del ciclo "Partecipa, Cambia, Costruiamo." promosso dal PD di Massa-Carrara
- Allontanata dal seggio nonostante la nomina a scrutatrice: a Carrara non si rispetta la priorità a disoccupati e anziani secondo il consigliere Mirabella
- Marina di Massa, fuori uso tre fontanelle sul viale litoraneo: la richiesta di intervento di Italia Nostra Massa Montignoso
- Morosità dei concessionari di cava: si supera il milione di euro secondo il Polo progressista e di sinistra di Massa
- La scuola Infermieri in costruzione ad Avenza potrebbe essere trasferita a Pisa: la denuncia di Fratelli d'Italia Massa Carrara
- Delegazione apuana di Fratelli d'Italia incontra il questore Bianca Venezia


