Politica
Parcheggi a pagamento all'ospedale delle Apuane: necessario rivedere la convenzione secondo il consigliere Manuel
"È arrivato il momento di rivedere la convenzione che impone il pagamento del parcheggio all' Ospedale delle Apuane": lo ha dichiarato il consigliere di FdI massimiliano Manuel che…

Laurea non richiesta, indirizzo mail sbagliato: i dubbi del consigliere Caffaz sul bando per il direttore del teatro Animosi
La scorsa settimana avevo evidenziato l'inopportunità (e probabilmente anche l'illegittimità) del fatto che, tra i requisiti richiesti nel bando per il direttore del teatro Animosi, non vi fosse…

"Tanto tuonò che piovve o del darwinismo economico": Pierlio Baratta spiega la sua visione della crisi del marmo
La versione di Giancarlo Tonini, imprenditore del marmo, ex presidente di IMM ed ex membro dei Saggi di Confindustria su ciò che ha determinato la crisi del marmo,…

Bau bau beach di Marina di Carrara nel degrado: l critica del consigliere Mirabella
“Bau Beach” abbandonata e lasciata nell'incuria e senza una fontanella per l’acqua: la segnalazione arriva dal consigliere della Lista Ferri Filippo Mirabella che chiama in causa l’assessore al…
Cento bambini esclusi dalle graduatorie dei centri estivi comunali di Massa: la critica di Fratelli d'Italia Massa
Oltre cento bambini sono rimasti esclusi dalle graduatorie per i centri estivi comunali, generando forte preoccupazione tra le famiglie. A denunciarlo è Fratelli d'Italia, che…

Errori grossolani nelle assegnazioni delle case popolari secondo il consigliere Bernardi che chiede maggiori controlli
La gestione della graduatoria per le case popolari del comune di Carrara sarebbe un disastro annunciato, secondo il consigliere dell’opposizione Massimiliano Bernardi che parla di sbagli sistematici e …

Referendum popolari di domenica 8 e lunedì 9 giugno: le informazioni per il voto
Domenica 8 e lunedì 9 giugno i cittadini sono chiamati al voto su cinque referendum abrogativi. Queste le denominazioni dei quesiti: Contratto di lavoro a tutele crescenti - Disciplina dei licenziamenti illegittimi: abrogazione. Piccole imprese…

Il Polo P&S: una vittoria politica la nascita del cinema comunale al Teatro dei Servi
“Sono molto felice che Massa tornerà ad avere un cinema comunale in centro città. Come Polo Progressista e di Sinistra (M5S e Unione popolare) abbiamo svolto in Consiglio…

Vegetazione incontrollata a Codupino: Benedetti sostiene la protesta dei residenti preoccupati per la mancanza di visibilità sulla strada
Manca la manutenzione ordinaria in via Pontestrada a Codupino, che è invasa dalle erbacce e da una vegetazione che ostacola anche la visibilità. La segnalazione, di cui…

Astensione incomprensibile: Benedetti critica la posizione dei consiglieri FdI sulla variante Area ex Universal Bench
Il presidente dell'associazione Massa Città Nuova, Stefano Benedetti ha definito ingiustificabile l'astensione del gruppo consiliare di Fratelli d'Italia, nel consiglio comunale di Massa del 3 giugno, nel quale…

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Emergenza ambientale al Fosso Lavello, sul confine tra il comune di Carrara e quello di Massa: la segnala il consigliere del comune di Carrara Filippo Mirabella che ha fatto un sopralluogo nei giorni scorsi: “ Il corso d’acqua è in grave emergenza, gli abitanti delle zone circostanti sono molto preoccupati per la situazione. Ad aggravarla, nei giorni scorsi c’è stato il lavoro di manutenzione eseguita nei da alcuni operatori incaricati che hanno sfoltito la fitta vegetazione lungo l'alveo, ma hanno lasciato gli arbusti residui tagliati dentro lo stesso corso d'acqua, creando una barriera che aumenta il pericolo di esondazione in caso di piogge abbondanti, azione contrapposta ad ogni sensata precauzione utile a garantire la pubblica incolumità. Inoltre, sulla sponda carrarese, è riversa una enorme quantità di rifiuti di ogni tipo che rendono il sito ancor più pericoloso per le ostruzioni e altamente inquinato. Invito le amministrazioni comunali di Carrara e di Massa a intervenire il prima possibile, ognuna per la parte di competenza, al fine di ripristinare l'area interessata sotto il profilo della sicurezza e dell'igiene pubblica.
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Una lunga e chiassosa festa dominicana nella sede del consolato, offerta dal comune di Carrara in una data e in un orario non contemplato dall'accordo fatto con l'amministrazione. E' successo domenica 27 ottobre e non sarebbe stata la prima volta. Il gruppo Avenza R-Esiste ha segnalato la cosa e chiesto spiegazioni: "Gli antichi erano maestri di vita, spesso.Pare strano che alcuni amministratori, pur avendo avuto una formazione classica, abbiano dimenticato il detto ‘vox populi, vox dei’ , che tradotto per gli altri membri della giunta con un percorso scolastico diverso, semplicemente significa: voce del popolo, voce di Dio. Quando una variegata rappresentanza di cittadini di Avenza ha manifestato contro la sindaca, miracolosamente apparsa in quel di Avenza in occasione dell’apertura del ‘Consolato dominicano’, la stessa si è mostrata infastidita e basita del fatto, non comprendendone le reali motivazioni. Posto che il luogo non era indicato, posto che vi erano altre priorità richieste e anche promesse, sapevamo che in realtà quegli spazi avevano altri fini rispetto al ventilato sportello per pratiche burocratiche e alla spinta all’integrazione. Proprio perché il tessuto sociale nostro è ben integrato con tale comunità, li conosciamo molto bene: per lo più simpatici, intraprendenti, sorridenti ma… talvolta poco inclini al rispetto delle regole del vivere comune. I dominicani sono veramente molto chiassosi, prendono i marciapiedi per cortili privati dove porre sedie e intrattenersi, quando poi litigano pare di assistere a scontri titanici, che talvolta trascendono. Domenica c’è stato il ritorno all’ora solare e nel contempo, evidentemente, un improvviso cambio di fuso settimanale ad Avenza: secondo la determina gli spazi concessi alla comunità dominicana sono stabiliti nelle prime due domeniche del mese, dalle 10 alle 15, vorremmo sapere perché domenica 27 ottobre tali spazi erano occupati da decine di festanti domenicani, fino alle 16,30. Non è la prima volta che succede. Ci è stato risposto che era per la festa ‘dei defunti’, ma ci domandiamo, visto il volume delle risate che si sono alzate nella festa di domenica 27 ottobre, se magari tali defunti sono risorti? Non è sterile polemica ma un semplice rispetto di regole e senso delle parole profuse. Si ribadisce che per noi quella sala è preziosa, ha ricoperto per anni il luogo in cui si riuniva la circoscrizione e si sono celebrati molti matrimoni: rinnoviamo fermamente il disappunto per il luogo scelto e chiediamo un maggiore controllo dei beni pubblici da parte di chi ne ha la responsabilità".
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Il Segretariato Sociale, secondo la cornice legislativa, svolge la funzione di orientamento e di informazione dei cittadini rispetto ai diritti, alle risorse ed ai servizi a cui possono accedere per migliorare la propria situazione. La sua funzione dunque, viene concepita come strumento per la promozione della cittadinanza attiva che in concreto, si perfeziona fornendo informazioni corrette e complete tese ad accedere poi, a prestazioni o interventi sociali. Dal 4 novembre il comune di Massa, potenzierà ed amplierà formalmente il Segretariato Sociale proprio per rispondere alle esigenze dei cittadini, in virtù di un accordo biennale stipulato tramite avviso pubblico con la Cooperativa "La Gardenia"."La notizia dell'ampliamento del Segretariato Sociale del comune di Massa, è una notizia importante per la nostra città - ha dichiarato l'avvocato Francesco Persiani, sindaco di Massa - Esso è, e rappresenta il luogo di primo ascolto e di accoglienza delle persone che hanno delle difficoltà e che hanno bisogno quindi di rapportarsi con il comune ed i servizi sociali, al cui vaglio sottopongono concrete problematiche che proprio il comune, nei limiti delle proprie possibilità, cerca di farsi carico e di poterle risolvere. Ad oggi, il Segretariato Sociale vedeva la presenza di una stanza quale punto di accoglienza, ubicata nella sede del municipio, per sole sei ore settimanali. Ora, grazie alla collaborazione di tutto il settore sociale ed alla cooperazione con la cooperativa La Gardenia, siamo in grado di offrire un servizio sicuramente più ampliato, in luogo differente da quello del comune che consentirà di migliorare questo punto di ascolto. Inoltre, l'introduzione di un servizio multidisciplinare con un personale formato e qualificato, permetterà altresì, di rendere l'incontro non solo più agevole ed in un ambiente più gradevole ma anche probabilmente, in maniera più efficace pertanto, si passerà da sei ore a ventuno ore settimanali. Credo che questo sia un messaggio positivo per la cittadinanza in generale, un segnale anche di speranza teso a trovare soluzioni di problemi che talvolta appaiono irrisolvibili attraverso l'impegno di tutti. Grazie di questa bella iniziativa, sono molto contento come sindaco del comune di Massa ed auguro buon lavoro a tutti". La nuova sede degli uffici del Segretariato Sociale è stata individuata nei locali della sede della Misericordia San Francesco a Massa, al viale Roma 33 e consta di una sala d'attesa spaziosa, rinnovata ed accogliente, e di uffici separati a seconda dei servizi richiesti e laddove i cittadini avranno supporto di elevata qualità, risposte ed orientamento nell'ambito di un contesto garantista della privacy. Nel caso di specie, occorre evidenziare che prima questo servizio, era disponibile per sei ore settimanali in un ambiente unico, che accoglieva in media, circa cinquanta utenti al mese, con colloqui gestiti unicamente dall'assistente sociale. Ragion per cui grazie a questa sorta di concreto ampliamento e potenziamento, a partire dal 4 novembre, il Segretariato sarà aperto ventuno ore settimanali e offrirà quale servizio permanente, la presenza congiunta di un assistente sociale ed un educatore per il singolo colloquio sicchè da migliorare la qualità e la tempestività del supporto stesso. "E' chiaro che l'ampliamento temporale da sei a ventuno ore settimanali nonchè l'introduzione di un gruppo di lavoro multidisciplinare, rappresentano misure concrete per sostenere coloro che vivono in condizioni di disagio - ha continuato Francesco Mangiaracina, assessore alle Politiche Sociali- Ed ancora una volta il comune di Massa, dimostra vicinanza ai cittadini sicuramente più vulnerabili, offrendo loro non solo ascolto, ma un tempestivo e concreto supporto" "Noi siamo molto onorati di svolgere questo compito che sappiamo essere molto delicato per i cittadini - ha concluso Sonia Ridolfi, presidente della cooperativa La Gardenia - Ringraziamo quindi, l'amministrazione comunale di Massa per questa opportunità che ci ha dato e la Misericordia che, mettendo a disposizione i locali e gli spazi necessari in un punto strategico della città, ci ha permesso di confenzionare una proposta progettuale che fosse aderente alle necessità del territorio. Crediamo che il lavoro di squadra possa fornire un buon supporto ai cittadini. Noi ci crediamo fortemente!" In conclusione, questa vera e propria "porta aperta" del Segretariato Sociale del comune di Massa verso la comunità e l'oggettivo e strumentale tentativo di consolidare ponti solidi , permetterà di rendere più agevoli reti di solidarietà volte a promuovere la cittadinanza attiva, nel senso che i cittadini saranno non solo fruitori di prestazioni e servizi bensì saranno anche attori nella produzione del benessere personale e comunitario. Presenti in sede di conferenza anche Francesca Abiuso, coordinatrice progetto cooperativa "La Gardenia" ed il dottor Stefano Tonelli. settore servizi sociali ed edilizia sociale del comune di Massa.
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Dodici anni di abbandono ad un uso illegittimo e al di là delle regole civili. Dodici anni di attività, da spettacoli musicali, ad assemblee politiche, fino ad eventi enogastronomici, organizzati sfruttando forniture di elettricità, gas ed acqua del cui pagamento si ignora l'ammontare e, soprattutto, da quale società o ente sia stato o meno saldato. Quest'ultimo è un elemento sostanziale perché, in caso non fosse stato corrisposto il saldo, esisterebbe il rischio concreto di danno erariale. La cosiddetta Casa Rossa Occupata è una ex casa cantoniera di proprietà di Anas a Montignoso. Si ignora se siano mai esistite le autorizzazioni sanitarie per la somministrazione di cibi e bevande per le sagre e, in particolare, se il contributo dovuto alla Siae per gli eventi musicali sia mai stato corrisposto, come fanno invece tutte le realtà che organizzano concerti o spettacoli, pagando di tasca propria e rispettando, così, le regole. Si tratta di un lungo elenco di norme che, ad oggi, temiamo che alla Casa Rossa siano state regolarmente aggirate dagli occupanti. Per questo, in attesa dello sgombero e delle eventuali azioni che intenderà portare a termine Anas, ho presentato un'interrogazione ai ministri degli Interni Matteo Piantedosi, a quello delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e al ministro della Cultura Alessandro Giuli, per quanto di competenza. Per Fratelli d'Italia la convivenza civile in una comunità e l'aggregazione nel rispetto delle regole sono valori sociali aggiunti, da tutelare e promuovere. Ci batteremo quindi affinché l'illegalità che invece caratterizza, da troppo tempo, la Casa Rossa di Montignoso, non sia più la norma". Lo scrive, in una nota, il deputato apuano e capogruppo della commissione Cultura di Fratelli d'Italia Alessandro Amorese.
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A pochi giorni dal decennale dell'alluvione di Marina l'associazione AmareMarina rende pubbliche alcune riflessioni: "Desideriamo condividere alcune riflessioni alle quali ci conduce il prossimo anniversario dell’alluvione del 2014. Sono passati dieci anni quando il torrente Carrione si trasformò in fiume di fango che tracimò dagli argini in una rovinosa alluvione che devastò il nostro fragile territorio. Il ricordo di quell’evento è ancora negli occhi di coloro che vissero quella catastrofe. A Marina di Carrara i muri del porto stavano creando un effetto diga e il livello dell’acqua che non defluiva sarebbe aumento provocando ancora più danni. Fu necessario abbattere un muretto di recinzione del porto per far defluire l’acqua che altrimenti avrebbe sommerso la frazione a mare. Tuttavia la situazione sarebbe stata ancor più grave, se fosse stato realizzato il water-front concepito allora dall’Autorità Portuale e appoggiato dal Comune con a capo la Giunta Zubbani. Sì perché quel progetto prevedeva la costruzione di un muro alto molti metri per una lunghezza di 2 chilometri sul fronte mare. Un progetto che non piaceva a una buona parte dei marinelli, tanto che fu sonoramente bocciato dai cittadini che parteciparono al percorso partecipativo Portolemieidee. Fu il primo percorso di Partecipazione sostenuto dalla regione Toscana realizzato da cittadini. Vogliamo immaginare cosa sarebbe successo nel 2014 se ad ostacolare i deflusso delle acque non ci fosse stato un muretto ma un muro di cinque metri di altezza? Tuttavia questa sciagurata esperienza non insegnò nulla a tanti e men che meno a molti politici, in particolare a quelli che plaudono all’ampliamento del porto e alla ulteriore cementificazione alla foce del Carrione. Politici che si riempiono la bocca di termini come “partecipazione”, che si dicono contrari allo sfruttamento delle cave, alla tutela dell’ambiente, favorevoli all’ampliamento del porto. Dimostrandosi anche smemorati ( oppure semplicemente indifferenti) della volontà dei cittadini che in quel percorso partecipativo si dissero contrari all’ampliamento del porto, che nei progetti di allora e di oggi prevede la classica colata di cemento alla foce del Carrione. Come si può concepire un’operazione del genere? Dopo quello che è successo e quello che sta succedendo oggi in tutta Italia, in tutto il mondo, dove la necessità di rispettare la natura si sta facendo strada anche nelle menti più ottuse che stanno cominciando a capire la necessità di rispettare e tutelare l’ambiente. E ci sembra paradossale che proprio in coincidenza di un triste anniversario le fanfare cittadine abbiano cominciato a suonare la musica di Carrara Città della cultura, titolo di cui potrebbe fregiarsi solo se non vi regnassero la devastazione ambientale, l’incuria e la mancanza di vero rispetto per i cittadini" .
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Non è piaciuta, al consigliere della Lista Ferri, Filippo Mirabella, la risposta dell’assessore Carlo Orlandi alla sua interrogazione nel consiglio comunale del 28 ottobre sulla gestione “scadente” della casa di riposo Regina Elena. Mirabella ha detto infatti che l’assessore alle partecipate ha dato risposte inesatte ed ha schernito gli ospiti della rsa, i loro famigliari, i cittadini e lo stesso Mirabella che ha replicato: “ lL’ssessore Orlandi nella sua risposta ha commesso un errore: oltre al cibo immangiabile, da un controllo effettuato sul sito dell’amministrazione Trasparenza (D.lg. 33/2013) non era stata pubblicata la proroga tecnica a favore alla società SatisFood di Del Punta Gabriele, ma, di fatto, gestita da Borghini Andrea, in quanto, nonostante l’affidamento diretto fosse scaduto da mesi, la SatisFood continuava ad erogare il servizio mensa senza averne titolo. L'assessore Carlo Orlandi nel rispondere in aula, escogitando l’espediente della sorpresa, ha asserito che la proroga c‘era eccome. Ed era la numero 28 del 2024, facendomi passare da visionario. Peraltro, un accertamento immediatamente successivo alla chiusura del Consiglio comunale, effettuato sulla determinazione n. 28 del 2024 indicata dall’assessore Carlo Orlandi in diretta streaming, ha rivelato la realtà. L’atto di proroga non era per il servizio mensa della ditta SatisFood come sostenuto da Orlandi, ma incredibilmente riferito alla Cooperativa Compass per la proroga dei servizi sociosanitari, per cui Orlandi ha preso pubblicamente una cantonata madornale. Ma c’è di più, in quanto la determina successiva n.29/2024, risultava difforme dalla normativa per i suoi elementi essenziali. Innanzitutto, anche se su piattaforma START della Regione Toscana, affidava direttamente per la seconda volta consecutiva la gestione della mensa alla SatisFood, violando il Codice Appalti D.Lgs 36/2023. Non si possono affidare infatti ripetutamente alla stessa impresa, servizi che rientrano nello stesso settore (es: ristorazione). In secondo luogo: per quanto riguarda i due affidamenti diretti alla SatisFood, è stato violato anche il principio di rotazione degli affidamenti attualmente disciplinato all’art. 49 del d.lgs. 36/2023; terzo - seppur nella determinazione n.29 del 2024 a firma del direttore Sconosciuto, al fine di raggirare la norma della rotazione, si sia tenuto conto della sospensione introdotta dalla normativa emergenziale 120/2020, ciò risulta inammissibile in quanto la data dell’atto non ricade nell’intervallo temporale (scaduto il 30 giugno 2023) della moratoria prevista dai decreti approvati nel periodo pandemico; quarto - è stato violato anche il divieto di frazionamento previsto dal Codice Appalti articolo 14 comma 6, perché per legge la soglia per poter affidare servizi pubblici senza procedure competitive è fissata in euro 140.000, ma avendo concesso in via diretta alla SatisFood due affidamenti (anche se il secondo attraverso la piattaforma START) durante un arco temporale di circa 8 mesi consecutivi il valore totale viene stimato in 247.400 euro, per cui non è stata rispettata in modo evidente la soglia che governa i contratti pubblici. Emerge chiaramente che l’effetto prodotto è stato che alla Casa di Riposo Regina Elena, è stata favorita sempre la stessa impresa. Che dire quindi della gestione del Regina Elena? Se non che non può continuare a fare affidamenti illegittimi? Infatti sul sito dell’amministrazione trasparente l’Azienda Speciale, che dovrebbe essere controllata dall’ assessore alle Partecipate Carlo Orlandi, tutto appare in totale distonia con la normativa legislativa volta alla trasparenza amministrativa. Per queste motivazioni siamo decisi, per il momento, ad inviare una dettagliata segnalazione ad ANAC per poi valutare più attentamente se inoltrare una segnalazione anche alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Massa. Per quanto riguarda il punto 5 è d’obbligo disapprovare con un giudizio apertamente espresso, la manifestamente poco trasparente gestione del sito dell’Azienda Speciale (D.lgs 33/2013 trasparenza e anticorruzione). Emerge chiaramente una pubblicazione tardiva della determina n. 29 del 2024 (secondo affidamento diretto a SatisFood) redatta in PDF e pubblicato sul sito dell’amministrazione trasparente della RSA in data 23 Ottobre 2024 dalla P.O. Massimo Bonotti con data retroattiva all’8 Agosto 2024. Per cui, nonostante il predetto maldestro tentativo di “coprire” le reiterate violazioni di legge, il quadro amministrativo complessivo che emerge dall’esame della documentazione acquisita, consente di rilevare in larga misura deficienze/carenze del Presidente Fabrizio Pucci, dei membri del CDA De Filippi e Menichetti e del Direttore Antonio Sconosciuto, nonostante la nota di chiarimenti ricevuta via email. In buona sostanza visto anche che i bilanci degli ultimi anni sono stati in profondo rosso e che la SatisFood non soddisfa gli ospiti, si invita formalmente il Sindaco Arrighi ad una riflessione immediata sulla RSA Regina Elena, propedeutica ad una migliore e rigorosa allocazione delle risorse pubbliche ciò in quanto, visto l’assenza di adeguate iniziative di verifica e controllo da parte dell’Amministrazione, vengono in rilievo le inadeguate qualità ad adempiere ad un compito estremamente delicato, con il rischio di una avversa ricaduta per la salute ed il benessere degli anziani ospiti della nostra Casa di Riposo.”
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Il Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico critica la lettera aperta dell'assessore regionale Monia Monni e del sindaco di Massa Francesco Persiani relativa all'area Sir: "La lettera aperta scritta congiuntamente al ministero dell’Ambiente Gilberto Picchetto Fratin dall’assessore regionale all’ambiente Monia Monni e dal sindaco di Massa Francesco Persiani per “sollecitare” il finanziamento degli interventi di bonifica nell’area Sir ex colonia Torino a Massa si segnala per alcune gravi inesattezze. Entrambi gli amministratori, che si definiscono “impegnati attivamente nel completamento degli interventi di risanamento ambientale”, sostengono infatti che in questo tratto di litorale, “a seguito di eventi meteo marini eccezionali verificatasi durante l’ultimo inverno, è stato rinvenuto materiale contenente amianto”. In realtà, la presenza di questa sostanza cancerogena nella spiaggia dell’ex Torino, visibile anche ad occhio nudo, era già nota da molto prima dello scorso inverno. La stessa amministrazione comunale di Massa aveva già provveduto a rimuoverla, anche se non in modo definitivo. Esistono poi documenti da cui emerge che l’eventualità di imbattersi in ulteriori particelle di amianto era stata prevista con ragionevole anticipo. Basta leggere il progetto esecutivo ("Relazione paesaggistica"), redatto dalla stessa Sogesid SpA, società in house del ministero dell’ambiente e soggetto attuatore della bonifica. «Nel caso in cui siano presenti materiali contenenti amianto - scrive Sogesid (Società in house del Ministero dell’ambiente) - si procederà alla rimozione e smaltimento nel rispetto di quanto disciplinato dalla normativa vigente da parte di imprese rispondenti ai requisiti». Per motivare questa affermazione Sogesid ricordava che nel luglio 2008 l’area «è stata posta sotto sequestro su disposizione della Guardia di finanza, a seguito del rinvenimento di diverse tipologie di rifiuti, tra cui anche frammenti di lastre e di fibrocemento tipo “eternit” contenenti amianto (questi ultimi rinvenuti solo in superficie)». Le analisi di laboratorio, infatti, effettuate da Arpat, evidenziarono su tre spezzoni di lastra in fibrocemento, fibre di amianto di tipo crisotilo e crocidolite in matrice cementizia. L’assessora Monni ed il sindaco Persiani, inoltre sostengono che la “scoperta” dell’amianto sulla spiaggia “ha reso necessario un aggiornamento del progetto originario, con un costo stimato di 10,5 milioni di euro, come indicato dalla società in house Sogesid SpA”.
In realtà Sogesid ha affidato alla società Modimar Srl di Roma una nuova progettazione, che non prevede più la rimozione dell’amianto dall’area ex Torino, ma una messa in sicurezza d’emergenza, da realizzarsi tramite “cappatura” di questo materiale e la costruzione di una nuova scogliera parallela alla costa. La gara di appalto del nuovo progetto, dal costo complessivo di circa 700 mila euro, si è conclusa lo scorso 23 settembre. Ma la cosa più assurda è che se ora si spendono i 700 mila euro per “cappare” l’amianto e fare la nuova scogliera, intervento già appaltato a settembre, poi dovranno spendere 10,5 milioni comprensivi dei soldi per rimuovere l’amianto, ed andare a riscavare dove si trova la “cappatura” e la scogliera. Se così fosse, la questione si commenterebbe da sola.
La cifra indicata dalla Monni e da Persiani per l’intervento nell’area ex Torino (circa 5.460 metri quadrati), poi, appare veramente spropositata, se pensiamo che la bonifica unitaria della falda Sin/Sir apuana, progettata sempre da Sogesid, costerà 12 milioni, mentre per quella completa dell’area Sin ex Ferroleghe, con rimozione e smaltimento di fanghi contaminati da cromo esavalente ed altri metalli pesanti tossici, per complessivi 14.400 metri cubi di sedimento, è stata stimata una spesa di circa 8 milioni.
Pertanto chiediamo all’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni e al sindaco di Massa Francesco Persiani dove è pubblicato l’intero quadro economico del progetto della ex Colonia Torino con i costi dettagliati (pari a 10.500.000), affinché le cittadine e i cittadini di questo territorio capiscano come vengono spesi i propri soldi.
Coordinamento dei Comitati e delle Associazioni per la depurazione, le bonifiche e la ripubblicizzazione del servizio idrico
-Associazione per i Diritti dei Cittadini ADiC Toscana aps
-Movimento Consumatori Nazionale aps
-Associazione Comitato Acqua alla gola Massa Presidente
-Forum Toscano dei Movimenti per l’Acqua Odv
-Comitato Apuano salute ambiente della provincia di Massa Carrara
-Associazione IBS-Inter-rete Beni comuni e Sostenibilità -Magliette Bianche di Massa Carrara (LL.Sedi)
-Associazione provinciale ISDE Medici per l’Ambiente di Massa Carrara
-Circolo Arci Spazio Alberica Carrara
-Comitato dei cittadini per la chiusura della Discarica Cava Fornace Montignoso (MS)
-Comitato primo soccorso e urgenza Massa Carrara
-Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa Carrara
-Associazione Crisoperla APS
. -Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa Carrara
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“L’amministrazione, consapevole dei lavori che avrebbero riguardato il palazzetto nei mesi estivi ma anche nei mesi di inizio preparazione della stagione sportiva, ha organizzato a giugno una riunione con le società che abitualmente utilizzano il palazzetto nel quale è stata condivisa la possibilità di utilizzare una porzione di un padiglione di Imm-CarraraFiere per svolgere l’attività sportiva da settembre al 14 ottobre, data ultima nel quale il padiglione E sarebbe stato a disposizione poiché successivamente interessato dalla Fiera dell’Oriente. Per permettere alle società di svolgere attività sportiva è stato previsto anche il noleggio di campi e attrezzature sportive idonee e certificate. Come da accordi con le società sportive, dopo il 14 ottobre, attraverso la collaborazione con l’ufficio Lavori pubblici e la ditta che sta svolgendo i lavori all’interno del palazzetto, si è trovata la modalità di far rientrare le società sportive nel solo campo da gioco per evitare che perdessero giorni di allenamento, fondamentali per la preparazione ai campionati.
Per accedere al palazzetto le società hanno sottoscritto un verbale di coordinamento in cui sono stati stabiliti i comportamenti da tenere nell’utilizzo esclusivo del campo da gioco e dei servizi igienici, con l’assoluto divieto di accedere ad altre zone del palazzetto oggetto di cantiere che sono tutte segnalate e non accessibili.
Il palazzetto polivalente di Avenza d’altronde ad oggi è oggetto di un completo rifacimento degli spogliatoi dove sono stati demoliti e ricostruiti i nuovi locali in rispetto della normativa coni. La ditta sta inoltre ultimando l’installazione dei parapetti previsti dalla normativa in materia di impianti sportivi e saranno toccati anche gli impianti elettrici e di areazione. Questo per permettere la completa fruibilità da parte degli atleti e degli spettatori dopo la convocazione della commissione pubblico spettacolo.I lavori non sono ancora conclusi, ma l’intenzione della direzione lavori, dimostrata anche dall’accordo pattuito con le società sportive, è sempre stata quella di consegnare la struttura nei tempi più brevi possibili compatibilmente con l’andamento dei lavori. L’obiettivo è quello di consegnare gli spogliatoi nella prima metà di novembre e dedicarsi fino a fine mese ai lavori in altra parte dell impianto senza interferire con l’attività sportiva. Tengo inoltre a specificare che gli atleti, come già ripetuto, entrano dopo che la ditta ha lasciato l’immobile e ha messo in sicurezza l’area di lavoro. Non vi è nessuna promiscuità tra atleti e operai. I lavoratori hanno i loro servizi igienici dedicati. Le pertinenze sono state ben distinte per permettere alle società di poter accedere all’area di gioco per proseguire l’attività sportiva che è andata in continuità con quanto avveniva all’interno di Imm-CarraraFiere.
Per quanto riguarda le infiltrazione nel tetto, sono problematiche, che chiunque frequenta il palazzetto conosce bene perché si presentano da anni e per il quale è nostra intenzione intervenire in maniera definitiva tant’è che è già previsto un sopralluogo della copertura per verificarne le condizioni, l’entità del problema e programmare così gli interventi necessari”.
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"La Lega ieri ha votato convintamente a favore della variante Sogegross, arrivata ormai al termine dell'iter di approvazione"- dichiara Eleonora Cantoni, segretario Lega Massa - "Un percorso tortuoso che alla fine è terminato nel migliore dei modi: con il raggiungimento del traguardo che l'Amministrazione Persiani si era data.L'obiettivo della maggioranza, sempre chiaro nelle linee politiche da sempre intraprese e conseguite, è infatti quello di agevolare soluzioni che portino occupazione, secondo le logiche del mercato della libera concorrenza e contro ogni logica protezionista che, in virtù del principio di conservazione dello status quo di una parte, si presenta come ostacolo ai naturali meccanismi economici e dunque al bene dell'intera comunità e di tutti i cittadini.L'approvazione di ieri è stata la riprova che la maggioranza di Francesco Persiani, composta da diverse anime portatrici di punti di vista differenti per appartenenza partitica, è unita e compatta sulla condivisione della stessa visione di città, compiendo le proprie scelte mossa dal buon senso e avendo sempre ben presente il significato di bene collettivo, consapevole che questi viene sempre prima di quello personale.Ci teniamo anche a complimentarci, oltre che con il Sindaco, l'Assessore competente e tutta la maggioranza, con il Presidente della commissione urbanistica, il consigliere della Lega Marco Lunardini, che ha sempre saputo, con determinazione ed esperienza, portare avanti l'iter di approvazione di una pratica che nel suo percorso è stata spesso faticosa."
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Approvata la variante Sogegross dal consiglio comunale di Massa: ecco il commento del sindaco Francesco Persiani: "Il consiglio comunale ha approvato ieri con successo la variante Sogegross, un traguardo che rappresenta un'opportunità di crescita e sviluppo per la nostra città, con ricadute positive anche sul piano occupazionale e una visione proiettata verso una concorrenza più libera e dinamica. Voglio esprimere il mio sincero ringraziamento a tutti i consiglieri di maggioranza per il sostegno e la determinazione dimostrata nel portare avanti questa pratica, superando con coesione ogni ostacolo. La nostra maggioranza ha dimostrato di essere salda e resiliente, nonostante alcune pressioni e tentativi di distogliere l'attenzione dal bene comune. La coalizione ha tenuto con fermezza, mettendo sempre al centro l’interesse della città, senza lasciarsi influenzare da spinte esterne o da chi, piuttosto, dovrebbe concentrarsi sulle proprie questioni interne. Vorrei rispondere anche alle critiche sollevate dall’opposizione, che ha parlato di una “variante ad personam”: rigettiamo fermamente queste accuse. Abbiamo lavorato su tavoli condivisi e in stretta collaborazione con gli uffici tecnici del Comune per garantire un futuro migliore alla nostra comunità, rispondendo alle esigenze del territorio con una visione strategica a lungo termine, nell’interesse esclusivo dei nostri cittadini, come è ovvio che sia.Con questa approvazione, siamo convinti di aver avviato un percorso positivo per la città, che non solo porterà a nuove opportunità lavorative, ma rafforzerà anche il tessuto economico locale. Chiunque abbia provato a rallentare questo processo, pensando più agli equilibri interni che al bene della comunità, oggi ha trovato una risposta chiara: la nostra amministrazione è determinata e coesa, sempre pronta a fare scelte che abbiano ricadute positive per tutti i cittadini".
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