Politica
Il Pd va all'opposizione nel comune di Aulla: "Il sindaco Valettini, neopresidente della Provincia sostenuto dal centro destra non è più espressione della maggioranza comunale
Alla luce della candidatura del sindaco di Aulla, Roberto Valettini, alla Presidenza della Provincia di Massa-Carrara, avvenuta in aperto contrasto con la decisione assunta dalla direzione territoriale del…

Stato di agitazione per il Cermec, non contro: la spiegazione di RSU FIT CISL, RSU UIL TRASPORTI e FIADEL
Chiara Pirozzo RSU FIT-CISL Maurizio Bertieri RSU UIL Trasporti e Gianluca Della Tommasina RSU FIADEL hanno chiarito le ragioni dello stato di agitazione al Cermec di…

Amministrazione di sinistra che non investe nella ristrutturazione delle case popolari: la critica del consigliere 5 Stelle Matteo Martinelli
Il consigliere del Movimento 5 Stelle Matteo Martinelli torna sul tema della ristrutturazione delle case popolari: "Lo scorso giugno avevo chiesto in Consiglio fondi per…

Zona Apuane: iniziata la sperimentazione operativa interna SEUS
Nella giornata di ieri, 22 dicembre 2025, nella sala Giulio Conti - Marmoteca di Carrara Fiere - a Marina di Carrara si è tenuto l'evento "L'avvio della sperimentazione…

Ringraziamento e auguri del neo presidente della Provincia Roberto Valettini
Il nuovo presidente della Provincia di Massa Carrara Roberto Valettini ha reso pubblico il suo messaggio di ringraziamento e di auguri per le feste: "Sono…

Un appello per i disabili da Italia Nostra Massa Montignoso
Il presidente di Italia Nostra Massa Montignoso è intervenuto sulle barriere architettoniche lanciando un appello all'assessore al sociale Francesco Mangiaracina: "La situazione…

"Gravi a Carrara le minacce anarchiche dopo le condanne per l'assalto al gazebo della Lega. Solidarietà ai nostri militanti": così Susanna Ceccardi europarlamentare della Lega
"Le minacce contenute nei messaggi diffusi dagli ambienti anarchici dopo la sentenza del Tribunale di Massa, chiusi con un sinistro 'a buon rendere', sono un fatto…

La destra colpisce la Lunigiana: così si creano territori di serie B, secondo il Pd di Massa Carrara
Il Partito Democratico provinciale di Massa e Carrara esprime profonda preoccupazione e ferma contrarietà rispetto ai nuovi criteri di classificazione montana introdotti dalla legge…

Bilancio di previsone 2026-'28 comune di Carrara approvato e con il segno positivo dopo 11 anni: 26 milioni dal marmo e risorse per scuola e sociale
Il consiglio comunale ha approvato ieri sera il bilancio di previsione 2026-2028. Per il secondo anno consecutivo il bilancio di previsione è stato approvato in anticipo…

Asmiu e Retiambiente Carrara entrano nel Gruppo Retiambiente
L’assemblea dei soci di RetiAmbiente Spa del 22 Dicembre 2025 ha approvato l’apporto degli asset dei Comuni di Massa e di Carrara alla società. Il…

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Incredibile: le elezioni per il comune di Massa, in programma nel 2023, non sono ancora entrate nel vivo, eppure la sinistra comincia a perdere pezzi. Le crisi tra gli alleati del centrodestra avrebbero potuto spianare la strada a chi è stato in minoranza negli ultimi cinque anni, ma la paventata, e possibile, candidatura di Fabio Evangelisti tra le fila del Pd ha fatto storcere il naso a quasi tutto il fronte progressista.
Troppo invischiato, con già troppe poltrone alle spalle: per molti esponenti delle liste civiche, ed elettori, forse Evangelisti non sarebbe la figura perfetta per riunire il centrosinistra: un pensiero esternato anche dal consigliere comunale, per la lista civica Arcipelago Massa, Andrea Barotti, che vede nella discesa in campo di Evangelisti l’ennesimo fallimento di un partito in mano a figure di spicco e correnti interne, ormai completamente slegato dalla realtà.
“La partecipazione di esponenti di primo piano del Partito democratico – si legge nel comunicato a firma Barotti – mi riferisco al consigliere regionale Giacomo Bugliani ed al presidente della provincia Gianni Lorenzetti, oltre ad alcuni rappresentanti di forze del centrosinistra, al convegno organizzato da Fabio Evangelisti non susciterebbe alcuna sorpresa se l’evento avesse come unica finalità la presentazione di un libro di memorie. La realtà però, da quanto leggo dai giornali, pare diversa.
La manifestazione, stando ai quotidiani, avrebbe l’ulteriore scopo di lanciare la candidatura dell’ex onorevole, ex presidente dell’Azienda di Promozione Turistica, ex consigliere comunale, ex assessore provinciale alla cultura, ex segretario provinciale del PCI, ex candidato alle primarie del centrosinistra (vinte da Volpi) ed oggi scrittore. Trovo davvero sgradevole, ed inopportuna, la presenza di esponenti del centrosinistra ad un tale appuntamento poiché avviene poco dopo il tentativo di dar vita ad una coalizione per giungere ad un programma comune e ad un candidato unitario”.
Arcipelago Massa, spiega Barotti, aveva dato la sua disponibilità per la creazione di un fronte in grado di arginare le destre, ma con queste personalità al comando, e il disinteresse completo a dialogare con i propri alleati, la lista civica potrebbe fare un passo indietro, poiché per nulla intenzionata a vivere un ruolo di subalternità e cieca obbedienza a programmi non pensati all’unisono.
“Arcipelago Massa ha aderito – continua Barotti – con sacrificio e convinzione, all’invito del segretario comunale democratico, credendo che il quadro politico si fosse chiarito. Il civismo che la mia componente esprime ha messo da parte le questioni divisive per cercare di costruire un fronte contro la destra sovranista ma, alla luce dei fatti, quello sforzo è stato inutile. Temo che, anche questa volta, la realtà sia ben lontana e diversa dalle dichiarazioni di buona volontà che ho letto solo alcuni giorni fa; il tavolo del centrosinistra è già zoppo! Mi dispiace osservare come i personalismi e le correnti privino di forza i partiti ed i segretari. Ho ritenuto necessario intervenire per spiegare che la disponibilità di Arcipelago Massa a far nascere un blocco che freni la destra non deve essere confusa con subalternità; è mio compito, a questo punto, difendere l’identità del mio movimento ed il cammino sin qui compiuto. Perciò, la partecipazione al tavolo del centrosinistra non credo possa, viste le condizioni, continuare”.
La critica a Evangelisti, nelle parole di Barotti, è netta e inequivocabile. Per il consigliere, l’ex deputato è stato uno delle figure che ha permesso alla destra di prendere il potere a Massa: un “salvatore” di cui non si sentiva proprio la necessità.
“Esprimo il mio disappunto – chiosa il consigliere – verso quei rappresentanti istituzionali che assistono alla ufficializzazione, in un palazzo di governo, della discesa in campo di Evangelisti; un politico che non mi sembra abbia risposto all’invito del Segretario del PD. All’ex onorevole vorrei far sapere che Massa non attendeva l’arrivo di un salvatore dal Portogallo; “un salvatore” che ha avuto importanti incarichi e con essi la concreta possibilità di dare un contributo per risolvere le criticità di questo territorio. La città che abbiamo oggi è il risultato non solo dei cinque anni della destra sovranista (a onor del vero piccola parentesi ma comunque segnante) ma anche di un passato che ha visto Evangelisti tra i protagonisti. Non basta un libro di ricordi o di belle speranze per far dimenticare la storia”.
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Una nuova casa per la statua di San Francesco, patrono nazionale e cittadino. Con una nota ufficiale, il sindaco massese Francesco Persiani ha certificato lo spostamento permanente dell’effigie religiosa, ricollocata in un’area verde in pieno centro città.
Grande soddisfazione da parte di Persiani, che sottolinea anche l’approvazione del vescovo Mario Vaccari, con cui si è discusso di una possibile riqualificazione della statua a fini religiosi e turistici.
Per il momento, il sindaco ha parlato solo dell’inserimento di un roseto senza spine, a memoria di una delle storie più famose del santo d’Assisi, ma non è detto che non possano esserci nuove direttive per una rivalutazione più ampia, sempre coadiuvata dalle sfere clericali locali.
“Nei giorni scorsi la statua di San Francesco, santo patrono d’Italia e di Massa – spiega il sindaco Persiani – è stata posizionata dall’amministrazione comunale in un nuovo spazio verde del centro città, al fine di renderla così ben visibile a tutti i cittadini, rispetto al luogo in cui si trovava. L’opera, del famoso scultore Riccardo Rossi, è sempre stata venerata e rispettata dai massesi sia per il valore spirituale sia per ciò che rappresenta per la città: motivo per cui si è voluto rendere omaggio con un’iniziativa che non si limita alla ricollocazione, ma rientrasse in un più ampio progetto. San Francesco, così ricollocato, vuole accogliere e proteggere i cittadini della città. Abbiamo condiviso l’iter e la scelta della nuova collocazione con il vescovo di Massa Carrara-Pontremoli, Fra Mario Vaccari, che ha molto apprezzato la volontà dell’amministrazione comunale di voler dare maggiore risalto alla statua. Anzi, grazie proprio ad un suggerimento del Vescovo, la statua sarà arricchita da un roseto senza spine, in ricordo di quello che da secoli continua a fiorire nel cortile adiacente la Porziuncola, all’interno della chiesa di Santa Maria degli Angeli ad Assisi. Si narra infatti che il poverello di Assisi si rotolò tra i rovi di un roseto per sfuggire alla tentazione del diavolo, ma i rovi, per non ferire il santo, si trasformarono in rose senza spine, dando origine alla Rosa Canina Assisiensis. La realizzazione del roseto sarà accompagnata dall’apposizione di una targa esplicativa. Ringrazio sentitamente il Vescovo per l’interesse dimostrato ed averci sostenuto in questo percorso”.
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Alla ricerca di statue perdute ed opere d'arte di pregio, o di spregio, la commissione cultura comunale - dopo interpellanze consiliari sul tema - si è recata nel deposito del Congo di Fossola (ogni riferimento africano è puramente casuale), per verificare se fra decine e decine di scarti fossero stati accantonati lavori di alto livello.
Peccato che detta commissione non annoveri neanche un esperto/a d'arte scultorea e/o pittorica. Ma... pazienza. Tra il mucchio di opere da anni lasciato nella polvere dell' oblio, c'è la "Donna" in astrazione donata negli anni '80 al Comune di Carrara dal prof. Cherubino Binelli, insigne pittore e scultore, poeta, scrittore e film-maker.
La Sua donna di marmo per circa mezzo secolo è stata esposta nell'atrio marmoreo dinanzi al Palazzo Civico. Poi, sotto il trascorso "governo" dei Grillini, sparita... Come Matteotti... Essa giace annerita dalle intemperie (come si nota nel paragone delle due foto della opera), nel magazzino all'aperto del Congo. Idem la Cambiale di Marmo dello scultore Roberto Bernacchi (nella bella foto di Amedeo Vergani), che anch'essa giace, buttata là come un lastrame difettoso, sempre nel territorio del Congo.
L'artista anni or sono ne fece una tutta bianca, come l'effetto allora in vigore; ma un pesante camion del trasporto marmi in retromarcia gliela frantumò. Il Bernacchi ostinato ne plasmò una identica di tre metri e mezzo lunga per uno e 50 alta, colorata, come le odierne cambiali.
Tra l'altro vero è che il titolo di credito ha sempre rappresentato un giovamento di vitale importanza economica nel mondo del marmo di Carrara. Quindi, la Cambiale di Roberto Bernacchi potrebbe essere esposta all'ingresso della città del marmo. O dinanzi ad una banca locale.
Altra opera d'arte pare sia la bronzea di Giovanni Tognini, del quale nientemeno che Henry Moore ebbe a dire ad un amico inglese:"Vieni con me, andiamo a Carrara. Ti farò conoscere il più bravo scultore d'Italia. Solo che lui non sa di esserlo, e nella sua città nessuno glielo dice.Anzi, tutt'altro"...Le statue di grandi artisti locali quali Tognini e Carlo Sergio Signori (opere private) sono anch'esse nel dimenticatoio di Carrara. Ma questa è un'altra storia da ri - raccontare...
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“L’Associazione Civici Apuani desidera manifestare il proprio sostegno al sindaco Persiani, e all’assessore Zanti, per aver intrapreso un percorso progettuale riguardo le politiche abitative a medio-lungo termine, che va a superare la cronica politica emergenziale del settore; la costante emergenza ha portato nel tempo a interventi tampone, spesso con risultati “discutibili”, mentre adesso sono state poste le basi di una politica lungimirante che porta ad interventi aventi una ricaduta positiva sul territorio”.
Questa la dichiarazione dell’Associazione Civici Apuani uscita a seguito del completamento dei primi alloggi nelle zone di Ricortola e di Marina di Massa, progetti sociali questi di “Housing first” e di “Housing led”. Il progetto di “Housing first” è un modello di intervento per il contrasto alla grave marginalità basato sull’inserimento in appartamenti indipendenti di persone “fragili”, senza fissa dimora, con problemi di salute mentale o in situazione di disagio socio-abitativo; così come il progetto di “Housing led” è un progetto nel quale il diritto all’abitare viene rispettato e preso come elemento essenziale della presa in carico di persone svantaggiate che vivono situazioni di grave deprivazione.
“In questa congiuntura storico-economica - commenta l’associazione – “ridurre l’aggravio economico per le abitazioni con all’interno i nuclei più fragili permette di liberare risorse che entrano a far parte dell’economia cittadina in ogni settore, rivitalizzando il commercio di quartiere per anni in sofferenza. L’obiettivo dovrà essere quello di non avere più quartieri di serie A ed altri di serie B, ma di rivitalizzare ogni zona con le sue peculiarità, facendo tornare centrali le relazioni tra le persone che solo nei quartieri trovano pieno compimento”.
“La strada intrapresa dal sindaco Persiani, con il lavoro ed il supporto dell’assessore Zanti, - conclude Sebastiano Ramilli portavoce di Civici Apuani – “ci pare essere quella di voler dare una prospettiva stabile a politiche che fino al recente passato hanno vissuto di misure tampone e legate all’emergenza contingente. Al lavoro quindi per supportare ulteriormente iniziative e politiche che facciano della nostra città un esempio virtuoso da esportare”
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In relazione a quanto apparso sulla stampa a firma di Italia Nostra in merito al progetto “Ex Cat e Pomario, tutto sbagliato”, mi corre l’obbligo di intervenire per tranquillizzare in parte l’associazione ed in parte per riportare la notizia e i loro avventati giudizi nel giusto alveo. Lo debbo in primis alla cittadinanza e, dopo, a Italia Nostra la cui vis polemica è peraltro sempre iperattiva.
Andiamo per ordine. Le ire di Giampaoli & C. appaiono del tutto ingiustificate: mi riferisco all’affidamento dell’incarico alla progettazione ad una società di ingegneria di La Spezia. Premesso che trattasi di atto dirigenziale e quindi non di Giunta, confido che la scelta sia ricaduta, come allo stato non ho ragione di dubitare, sul soggetto più idoneo per un intervento così delicato e strategico. Comprendo peraltro anche alcuni spunti di riflessione svolti da Italia Nostra e che, in parte, possono essere senz’altro condivisibili. Io stesso nel primo approccio con la società dei progettisti ho evidenziato come il punto di partenza debba essere necessariamente il parco del Pomario. Solo partendo da una corretta riqualificazione della pregiata area verde potrà svilupparsi il resto del più complesso intervento.
Per contro, evidenzio due aspetti: il primo è che, nonostante i tempi stretti, legati alla tempistica del PNRR, la progettazione, che è nella fase iniziale, verrà condivisa con la cittadinanza; secondariamente, mi pare prematuro criticare qualcosa che ancora è in fase di studio ed elaborazione. Da ultimo, al di là delle valutazioni circa la scelta del Piuss, mi permetto di osservare come un finanziamento di oltre 4 milioni di euro ed un altro, specifico per il parco, di 400 mila euro, siano un’occasione irripetibile per la città e per la zona del Pomario, cui Italia Nostra dovrebbe approcciarsi con maggiore fiducia e ottimismo poiché, forse per la prima volta dopo decenni di “parole”, grazie al lavoro di questa Amministrazione, i massesi potranno vedere rinascere questa parte preziosa della città e riappropriarsene per davvero.
Quanto al sottoscritto, sappiano i cittadini che farò tutto quanto in mio potere perché le risorse ottenute vengano destinate ad un’opera che sia la migliore e più condivisa possibile, nei limiti naturalmente di quanto previsto negli obiettivi del finanziamento stesso.
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Sembra che la pace e l’intesa sia tornata tra il primo cittadino di Carrara Serena Arrighi ed il partito ambientalista Europa Verde, uscito dalla coalizione in forte polemica per quello che è stato definito un “silenzioso ostracismo”, culminato nel mancato coinvolgimento di Europa Verde ad una riunione della stessa coalizione.
“Europa Verde Carrara - commenta in una nota stampa –“accoglie con soddisfazione la risposta del sindaco Arrighi in merito all’apertura della coalizione di maggioranza verso il nostro partito. Siamo lieti inoltre che il programma concordato sia ancora attuale sulla scrivania del sindaco e che quindi il nostro contributo possa essere ancora apprezzato”.
“Per questo motivo – continua il partito - saremmo pronti a valutare un rientro nella coalizione a fronte di una concreta proposta, da parte del sindaco, ovvero l’apertura di un tavolo partecipato e permanente sulla transizione ecologica, del cui coordinamento ci prenderemo volentieri l’onere, che possa produrre, coinvolgendo associazioni, comitati e cittadini, proposte concrete per affiancare e supportare l’assessore all’ambiente”.
Proposta questa che fa seguito alla richiesta di chiarimenti a proposito “sempre” di una riunione tenutasi ai primi di agosto, avente oggetto l’ampliamento delle attività estrattive in galleria all’interno del Parco delle Apuane ed alla quale erano assenti sia l’assessore all’ambiente Moreno Lorenzini , sia il sindaco Arrighi che peraltro ha anche la delega al marmo.
Argomento della riunione, l’eventuale allentamento dei vincoli ambientali delle ZPS (zone a protezione speciale). Europa Verde non essendo venuta a conoscenza delle decisioni prese sulle zone ZPS e avendo timore che siano state ulteriolmente allentate le regole che salvaguardano il parco delle Alpi Apuane, chiede al sindaco di tener fede al programma elettorale che prevedeva la tutela del parco, di accogliere così la proposta di Europa Verde di creare un tavolo permanente sulla transizione ecologica e di pubblicare l’elenco delle imprese e delle relatà locali che hanno supportato la sua elezione, “certi che non vi siano contrasti con la sostenibilità ambientale, parte integrante del programma della coalizione”.
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Sembra ormai un tiro al bersaglio quello in cui è finito il sindaco di Massa Francesco Persiani. Le critiche ormai fioccano giornalmente, sia dagli alleati che dagli oppositori, e oggi anche Unione Popolare ha voluto dire la sua, concentrandosi sul problema abitativo che da anni affligge il capoluogo apuano.
Per il partito di sinistra, la politica abitativa dell’attuale sindaco non può che esser definita disastrosa, poiché basata quasi unicamente sulla riqualificazione e il decoro delle zone più centrale della città, lasciando a sé stesse le periferie e le migliaia di persone che faticano a pagare l’affitto.
La necessità di sviluppare un edilizia popolare è palese: sia per i cittadini italiani che per i residenti stranieri è una questione di vitale importanza, ma, attacca UP, l’amministrazione massese, coadiuvata dal placet di Firenze, vedono nel denaro pubblico solo un mezzo per perseguire interessi privatistici, dimenticandosi delle migliaia di lavoratori che mandano avanti lo stesso settore privato.
La necessità di un intervento pubblico sulla crisi delle abitazioni, e dell’esplosione dei costi di affitto e di utenze, sembra essere stato accantonato come fatto di poca importanza, ma per Unione Popolare è proprio attraverso un ritorno dell’intervento pubblico che i vari settori economici e sociali, anche privati, possono sperare di andar di nuovo incontro ad una ripresa.
“La mirata propaganda del sindaco sugli interventi per l'edilizia popolare – si legge nel comunicato ufficiale diramato da Unione Popolare – è l'ennesima mistificazione della realtà. Nei suoi 4 anni di mandato, il sindaco ha preferito destinare oltre 250mila euro per Piazza Garibaldi e 160mila per piazza San Carlo: una vera e propria cattedrale nel deserto, senza contare le spese del decoro sotto palazzo comunale. Tutto questo quando sono oltre cento gli appartamenti non assegnati, quando i cantieri per nuove case in via Galvani sono ferme da anni, quando i lavori in via Pisacane fanno restare ancora sotto rischio sismico numerose famiglie. Cento appartamenti che non sono utilizzati perché spesso non agibili, mancando la manutenzione ordinaria o la messa in sicurezza normale per l'abitabilità. In questi ultimi quattro anni l'amministrazione si è concentrata sul decoro del solo centro città, tralasciando completamente le esigenze di chi non aveva casa. Si è concentrata su un nuovo regolamento di assegnazione delle case che ha preso di mira gli extracomunitari assegnatari di 58 case su 1005: una percentuale molto più bassa rispetto alla loro presenza totale sul nostro territorio: una chiara operazione ideologica e razzista. Anche l'acquisto di case da privati, come quelle sulle colline del Candia o le prossime in zona Mattatoio, già sede di una discussa operazione immobiliare, da destinare a edilizia residenziale pubblica, è la dimostrazione che ci sia perfetta continuità di intenti tra regione Toscana ed amministrazione massese, entrambe allineate in una visione privatistica del denaro pubblico utilizzato più per risolvere problemi di costruttori privati che portare soluzioni al problema casa. Ha poco quindi da strombettare il sindaco: nel settore della residenza pubblica tutte le colpe e responsabilità di quattro anni di incompetenza, strumentalizzazione ideologica e mancanza di visione strategica sul tema dell'edilizia pubblica. Per noi di Unione Popolare è necessario reintrodurre nell'agenda politica il tema delle politiche dell'abitare, in primo luogo riconoscendo il valore che assume il pubblico nella loro costruzione e attuazione, sia che si tratti di intervenire rafforzando e migliorando l'offerta, anche per aggiornare e migliorare la normativa e la regolazione. Un valore che abbiamo visto progressivamente messo in ombra con l'arretramento delle istituzioni e delle politiche pubbliche da questo tema e l'affermarsi del social housing come (illusoria) soluzione”.
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"Il voto unanime di questa mattina della Commissione sanità e politiche sociali alla mozione che ho presentato nei mesi scorsi e che chiede alla Regione Toscana un supporto specifico all'azione di contrasto alla diffusione dei tumori nell'area apuana, è un impegno importante per il nostro territorio. La mozione che ringrazio i colleghi consiglieri Marco Niccolai e Iacopo Melio per aver sottoscritto e il presidente della Commissione sanità, Enrico Sostegni, per averla portata tra i lavori in programma della seduta odierna, pone al centro la necessità di mantenere alta l'attenzione sullo stato di salute dell'area apuana, sostenendo le istanze contenute nella petizione "Salviamo il nostro futuro". Un documento per cui è stata presentata la raccolta firme il 4 febbraio scorso, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, in provincia di Massa Carrara, con il supporto di associazioni di volontariato, finalizzata a sollecitare la Regione al fine di mantenere alta l'attenzione sullo stato di salute dell'area apuana. Un'istanza formalizzata e sottoscritta dalla popolazione residente nel territorio apuano, con l'obiettivo di effettuare un ulteriore monitoraggio dell'andamento della malattia oncologica in quest'area, in particolare attraverso un nuovo studio epidemiologico ed eventuali ulteriori studi complessi che con questa mozione ho chiesto alla Giunta regionale di accogliere". È quanto dichiara, Giacomo Bugliani, consigliere regionale Pd e presidente della commissione affari istituzionali a seguito dell'approvazione della mozione "In merito al monitoraggio della patologia oncologica nell'area apuana".
"Ricordo che durante l'iniziativa del 4 febbraio scorso il Dottor Massimo Gattini, tra i promotori del progetto "Salviamo il nostro futuro", ha affermato che esiste la consapevolezza da parte dei residenti "di vivere in un territorio altamente inquinato" e che di fronte a questa situazione diventava necessario richiedere alla Regione due impegni - continua Bugliani - Il primo, uno studio epidemiologico ben strutturato. Il secondo, uno studio complesso che richieda medici epidemiologi, esperti in informatica e statistica e che sia svolto in collaborazione con l'istituto di fisiologia clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, avvalendosi inoltre delle competenze di ISPRO. Un impegno che avevo raccolto all'interno della mozione e che oggi è stato condiviso da tutte le forze politiche dell'Assemblea toscana. Un passaggio importante che auspico possa rafforzare l'azione di monitoraggio a tutela della salute pubblica del nostro territorio, insieme alla capacità di risposta ai bisogni della popolazione".
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Forza Italia Carrara reputa doveroso intervenire su alcune precisazioni di tipo normativo e ambientale apprese di recente e inerenti il nuovo impianto Cermec. La riflessione si impone a seguito dell’assegnazione della gara per l’affidamento dei servizi di ingegneria e architettura per la progettazione del nuovo impianto.
“Ci chiediamo come mai l’ente certificatore abbia rinnovato le norme di qualità Uni En Iso 9001:2008 e 14001:2004 – si domanda il coordinatore comunale Gianenrico Spediacci - prorogandole fino al 4 ottobre 2024; valutando positivamente la sola presenza di un piano di monitoraggio e controllo delle emissioni odorigine, e che non si individuino emissioni diffuse, fuggitive ed eccezionali. La realtà è che questo odore è diffuso sul territorio e non in modo trascurabile”.
Il nuovo articolo 272-bis legge ambientale sulle emissioni odorigene inserito nel D.Lgs 152/2006 introduce il tema delle emissioni moleste senza fissare limiti emissivi; ma consentendo agli enti di stabilire valori limite in fase di autorizzazioni.
“Con il nuovo articolo viene affrontato il tema delle emissioni odorigene – spiega Spediacci - che finora era stato ignorato. Fino ad oggi nella disciplina su qualità dell’aria e inquinamento atmosferico, ai rifiuti e nelle leggi sanitarie, era possibile individuare alcuni criteri per disciplinare le attività produttive e di smaltimento reflui e rifiuti in modo da limitare le molestie olfattive”.
Forza Italia sottolinea come la nuova norma imponga alle aziende di non trascurare i riferimenti normativi e l’unità di misura dell’odore mediante le varie norme Uni En, i criteri degli impatti olfattivi, l’attività di campionamento, più altri valori.
“Varie regioni hanno legiferato sulla tematica odori – prosegue il coordinatore comunale - già prima dell’introduzione dell’articolo 272-bis. Addirittura Cermec prende per esempio la Provincia autonoma di Trento nel Piano di monitoraggio degli odori, che dovrebbe rispettare oltre a varie indicazioni la funzione delle distanze con una oscillazione tra i 200 e i 500 metri dal punto di emissione. La Regione Toscana è invece latitante e non prevede indicazioni specifiche, rimandando le decisioni alla ‘Conferenza dei Servizi’ per le problematiche di natura odorigena. Questo nonostante la consegna ad Eugenio Giani nel 2017 di oltre mille firme di cittadini raccolte dall’associazione ‘Rinascita’, che lamentavano disagi per l’immissione di sostanze aventi odori sgradevoli che causano malesseri e peggioramento della qualità della vita e che coinvolgono un ampio territorio molto superiore alle distanze indicate precedentemente.
Il partito ricorda come l’autorizzazione ambientale sia stata rilasciata al Cermec con decreto 10244 del 16/06/2021, e ulteriore modifica il 29/07/2022; su cui gli enti preposti hanno rilasciato alcune opportune prescrizioni per i cattivi odori e sicurezza.
“Da questo si evince che Cermec doveva fare una serie di manutenzioni – sottolinea Spediacci - e seguire le prescrizioni degli enti preposti per eliminare gli odori e sotto l'aspetto della sicurezza. Siccome la situazione a oggi non è risolta, lascia suppore che queste prescrizioni non siano state seguite e chi aveva la responsabilità di controllare non l'abbia fatto. Tutto questo a danno dei cittadini”.
Forza Italia Carrara ricorda infine che qualunque piano industriale riguardi il Cermec, dovrà tenere conto di: soluzioni definitive dei cattivi odori; risolvere le lunghe file di automezzi in attesa di scaricare i rifiuti in via Dorsale; dotarsi di una rete impiantistica efficiente, moderna e sostenibile ambientalmente, socialmente ed economicamente.
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Italia Liberale e Popolare Toscana annuncia l’apertura di una propria sede anche nel Comune di Massa. Il coordinatore sarà Alessandro Rossi, “già noto - fanno sapere da Italia Lib-Pop - per la sua grande capacità e impegno politico negli anni trascorsi, soprattutto nell’ambito del sostengo al tessuto produttivo locale“.
“Il territorio di Massa – commenta Kishore Bombaci, coordinatore regionale toscano di Italia Liberale e Popolare – “è strategico per molte ragioni ed è molto importante potersi interfacciare costruttivamente con le forze politiche che vi operano”.
“Italia Liberale e Popolare infatti - continua Bombaci - non è un partito, ma raccoglie quelle sensibilità liberaldemocratiche che non sono appannaggio di una sola compagine ma che, al contrario, si rinvengono trasversalmente nei vari soggetti politici che lavorano sul territorio. Se questo è vero a livello nazionale a maggior ragione è vero a livello locale , dove dette sensibilità andranno declinate a seconda delle relative specificità”
“In Toscana come altrove ci proponiamo di promuovere una politica fondata sui temi concreti e non sugli schieramenti ideologici, perché, in questo momento storico di particolare complessità per il Paese, occorre essere seri e pragmatici e non ancorati a vecchi schemi ormai logori”.
“La serietà e la competenza di Alessandro Rossi - conclude il coordinatore regionale Toscana Italia Lib-Pop - saranno sicuramente valori aggiunti che consentiranno alla squadra massese di lavorare al meglio del proprio potenziale”.
- Carrara. Approvata la mozione per intitolare un campo sportivo a Ilio Traversa a 20 anni dalla scomparsa
- Riorganizzazione di dermatologia e endocrinologia al monoblocco, Ferri: "Dobbiamo difendere il diritto alla salute"
- Carrara, FdI contro le “titubanze” della giunta Arrighi: “Attivare sin da subito le disposizioni di controllo di vicinato”
- 400mila euro per la Strada dei Marmi: approvato dalla giunta il progetto definitivo
- Carrara, pioggia di interrogazioni comunali da parte di Ferri
- Pista ciclabile Avenza-Marina di Carrara, Ferri: “Ottima iniziativa, ma l’amministrazione prima chiarisca la situazione del bike sharing con la società Bicincittà”
- Arrighi e Crudeli: “Endocrinologia al monoblocco sarà potenziata. Abbiamo ricevuto garanzie dall'azienda sanitaria: non solo non ci sarà alcun taglio, ma si aggiungeranno nuovi servizi”
- Sgombero Casa Rossa, il comitato cittadino sta con gli occupanti: “Da sempre in prima linea per la chiusura di Cava Fornace”
- Monoblocco, Ferri si scaglia contro la maggioranza: “Hanno veramente a cuore il futuro dei servizi?”
- Massa, Persiani incassa il gradimento dei Civici Apuani: “Sotto il suo mandato la cultura è tornata tema fondamentale”


