Politica
Le Rsu del Cermec bollano come non vere le denunce fatte da Menconi della Cgil
Le Rsu del Cermec rappresentate da Chiara Pirozzo della Cisl, Maurizio Bertieri della Uil e Gianluca Della Tomasina di Fiadel prendono le distanze dalle dichiarazioni sul…

Partono a Carrara i restauri della statua di Beatrice d'Este, della statua della Sirena e a Codena del monumento ai caduti
Il monumento a Beatrice D'Este di piazza Alberica, la statua della Sirena di via Carriona e, non ultimo, il monumento ai caduti di piazza Rosselli a…

A Carrara continuano i cantieri e i disagi: prorogata fino a marzo la garatuità dei parcheggi del centro
Per ridurre i disagi a residenti, commercianti e visitatori a seguito dei numerosi cantieri attualmente in corso in tutta la città l'amministrazione comunale ha deciso di prorogare…

Retiambiente Spa: opportuno rinviare l’Assemblea di Cermec per garantire piena validità delle deliberazioni
Retiambiente Spa, nel ringraziare i Comuni di Massa e Carrara per il coinvolgimento nel percorso di rinnovo dell’organo amministrativo di Cermec, informa di aver svolto…

Solo carbone, dalla Befana, per il comune di Massa: il bilancio di Rifondazione Comunista Massa
Il bilancio di fine anno del Circolo della montagna Rifondazione Comunista Massa: "Come da tradizione, anche quest'anno è arrivato il momento dei bilanci: bilancio che non…

"Il Pd non vuole ammettere la sconfitta elettorale della Provincia": il commento del consigliere Mirabella
Il consigliere della lista Ferri Filippo Mirabella commenta la polemica scatenata dal Pd Massa Carrara in seguito all'elezione del nuovo presidente della Provincia: "Questa non è…

Farneticante, egoreferenziale, un uomo solo al comando che manovra i suoi seguaci: il presidente Pd Massa Carrara Nicola Abruzzese replica al presidente della Provincia Valettini
Massa-Carrara, 28 dicembre 2025 – "Ora basta!": il sindaco di Aulla Roberto Valettini ha imparato velocemente il modus operandi dell'uomo solo al comando e guida, fa…

Luca Nicolini della segreteria del Pd Massa Carrara è il nuovo tesoriere regionale del Pd Toscana
Massa-Carrara, 27 dicembre 2025 – Luca Nicolini, componente della segreteria provinciale del Partito Democratico di Massa-Carrara, è stato nominato nuovo Tesoriere regionale del PD Toscana.La nomina è…

Richiesta irresponsabile dettata dal livore di chi ha perso: il presidente della Provincia e sindaco di Aulla Roberto Valettini risponde all'invito del Pd Massa Carrara ai consiglieri di Aulla di passare all'opposizione
Inaccettabile ed irresponsabile la richiesta della segretaria del PD di invitare i miei consiglieri comunali iscritti al partito ad esprimere la sfiducia che paralizzerebbe l'attività…

Nel nostro gruppo nessuno ha 'tradito' e guai a chi lo afferma: i consiglieri della lista Arrighi Sindaco ribadiscono il loro voto a Giannetti per la Provincia, andata invece a Valettini
Natale avvelenato per i consiglieri e le consigliere della lista Serena Arrighi sindaco che hanno giusto aspettato Santo Stefano, per lanciare i loro strali contro chi avrebbe ininuato…

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Mercoledì 8 ottobre la consulta delle politiche giovanili del comune di Carrara svolgerà presso il teatro ‘’Degli Animosi’’ un dibattito con i candidati delle diverse liste e coalizioni al consiglio regionale. "Sarà un momento di proficua informazione e partecipazione: nei prossimi giorni comunicheremo modalità e partecipanti" hanno dicharato gli organizzatori. "Siamo orgogliosi di organizzare questo momento di confronto - ha detto Lorenzo Borghini, presidenta della Consulta Giovani del comune di Carrara - la consulta ha già avviato un percorso di informazione consapevole sia nelle scuole che presso la cittadinanza e con questo evento procediamo convinti in questa direzione, davanti a un’astensione dilagante e una sfiducia nei confronti delle istituzioni ai massimi livelli storici, non possiamo arrenderci, siamo tutti incaricati di ricostruire quel legame infranto da troppo tempo fra cittadinanza e politica, questo momento di dialogo è secondo noi uno strumento efficace. Il dibattito riguarderà la pluralità dei temi al centro del dibattito locale, ponendo alla base un tema di riflessione fondamentale, quello del ricambio della classe dirigente di ogni formazione politica, Massa Carrara in questo senso è un esempio in negativo, siamo sicuri che i candidati avranno a cuore questo problema alla base dello scollamento fra giovani, ma anche cittadinanza tutta e politica". La delegata alla partecipazione e alla memoria attiva del comune di Carrara Zoe Stroobant ha dichiarato: “Abbiamo fortemente voluto organizzare questo dibattito in linea anche con il lavoro che la consulta sta portando avanti sull’impegno civico, i dati delle ultime tornate elettorali sono preoccupanti, l’astensione è sempre di più in aumento e proprio per questo motivo pensiamo che sensibilizzare al voto sia di primaria importanza. I neo diciottenni e non solo vanno coinvolti nelle tornate elettorali e la consulta vuole essere il collante. Ringraziamo l’associazione “Generazione Prst” per il supporto e per aver svolto questo lavoro di collante a livello regionale e tutti i candidati e le liste che aderiranno a questo confronto. Noi giovani vogliamo essere presente e proprio grazie a questo dibattito rivolto a tutta la cittadinanza carrarese vedremo quanto i nostri candidati tengono alla nostra generazione e non solo”.
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Si sono concluse attorno poco prima delle 15 di oggi, martedì 30 settembre, le operazioni di prima accoglienza dei 29 migranti sbarcati stamani al porto di Marina di Carrara dopo essere stati soccorsi dalla nave 'Humanity One' della ong 'Sos Humanity' nel Mediterraneo meridionale.L'imbarcazione ha attraccato alla banchina 'Taliercio' del porto di Marina di Carrara oggi poco dopo le 10,30 e qui ha sbarcato i migranti che sono stati poi accompagnati al padiglione C di Imm-CarraraFiere per le visite mediche e il riconoscimento. Terminate queste prime operazioni di accoglienza tutti i migranti sono poi partiti verso le loro destinazioni definitive.
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In risposta alle accuse di scorrettezza e offesa alle istituzioni rivolte dal sindaco di Carrara Serena Arrighi al ministro della cultura Giuli per l’annuncio dello stanziamento di 500 mila euro per il castello di Moneta, ha fatto una dichiarazione l’onorevole di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese: “A Carrara lunedì 29 settembre c’è stata una visita molto lunga del ministro della cultura Giuli. Tra le varie cose il ministro ha annunciato alla cittadinanza di Carrara che il ministero della cultura ha stanziato 500 mila euro per il castello di Moneta, che da decenni versa in stato di abbandono e di incuria ed è in condizioni pietose aggravate di recente a causa di un fortunale. Succede che tutti i cittadini sono contenti, abbiamo ricevuto applausi dagli abitanti di Carrara di ogni parte politica. Chi è che non è contento? Non è contento il Partito Democratico perché sostiene che si tratti di una mancetta elettorale da parte del ministro venuto a fare questo annuncio sul territorio. Negli anni è difficile trovare ministri che siano venuti a fare annunci simili sul territorio, comunque quelli del Pd non sono contenti, un po’ per lesa maestà: non l’hanno fatto loro, arriviamo noi e lo facciamo in pochi mesi e poi perché si misurano con il loro metro di giudizio. Loro abituati, sì, alle mancette elettorali. Io, invece, ringrazio l’amministrazione comunale di Carrara, guidata, in questo caso dal Partito Democratico che invece ha collaborato con noi, che siamo sul territorio e con il ministero della cultura inviando una scheda, che, evidentemente, è stata apprezzata dal ministero tanto che nel decreto sui progetti speciali che esce ogni anno e che sarà pubblicato a breve , il castello di Moneta avrà lo stanziamento annunciato ieri. Il Pd dovrebbe apprezzare quello che viene fatto per un territorio abbandonato come quello di Carrara, come lo apprezzano tutti i cittadini. In questo caso si tratta del classico boomerang politico”
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Perfettamente in linea con il Pd, anche il sindaco di Carrara Serena Arrighi si è accodata al grido politico dei dem locali contro il ministro della cultura Giuli reo di aver annunciato l'imminente stanziamento di 550 mila euro per il recupero del Castello di Moneta nella visita alla città avvenuta a due settimane dalle elezioni regionali: "Il finanziamento del progetto relativo al castello di Moneta annunciato dal ministro Giuli è un'ottima notizia per la città di Carrara. Ne siamo tutti molto felici, ora aspettiamo di ricevere una comunicazione ufficiale per conoscerne i reali dettagli. In tutta questa storia sicuramente a lieto fine c'è, però, una nota stonata ed è proprio il modo in cui questa buona notizia è stata annunciata: dal ministro in persona, nel corso di un evento elettorale, attorniato da onorevoli, consiglieri e sostenitori del suo partito. Ritengo che questo modo di fare sia non solo scorretto, ma anche lesivo del ruolo delle istituzioni, istituzioni che non sono né di destra, né di sinistra, ma sono di tutti gli italiani. Di tutti gli italiani, d'altro canto, sono anche i soldi che stanzia il Ministero della Cultura e lo fa, pare assurdo sottolinearlo, sulla base di bandi, progetti, candidature e atti formali. Questo è ovviamente il caso anche del finanziamento per il castello di Moneta che siamo certi arriverà, ma per il quale non esiste al momento nessuna comunicazione formale se non quella fatta dal comune di Carrara al momento di presentare il proprio progetto, con annessa richiesta di finanziamento, tanto al Ministero della Cultura che a quello dell'Interno. Quando saranno stanziati questi soldi saranno frutto sicuramente delle scelte del ministero, ma non di meno lo saranno del lavoro dell'amministrazione comunale e di tutti i tecnici e i lavoratori comunali. Nella smania di fare un annuncio utile per la campagna elettorale il ministro Giuli ha cancellato in un sol colpo il lavoro di tantissime persone e, cosa ancora più grave, ha ridotto un finanziamento pubblico a una mera prebenda. Quanto poi alla situazione della cultura a Carrara il ministro dimentica come la nostra sia sì la città di Michelangelo e dei grandi artisti che hanno fatto la storia dell'arte, ma sia anche la città degli artigiani del marmo e dei laboratori di scultura. Carrara è orgogliosamente città creativa Unesco dal 2017, è la città dell'Accademia di Belle Arti, del mudaC e del Carmi, è la città di ConVivere, di C/Art, di White Carrara e di tanti, tantissimi altri appuntamenti culturali di alto livello. Il ministero Giuli, al pari dei vari rappresentanti locali del suo partito, dimentica poi come giusto un anno fa tutti noi eravamo a Roma proprio al suo ministero per partecipare alla selezione finale per il titolo di Capitale italiana dell'arte contemporanea 2026. Si è trattato di un risultato senza precedenti per il nostro territorio che però i nostri rappresentanti a Roma, quegli stessi che ieri hanno scortato il ministro per le strade di Carrara, hanno snobbato. La realtà è che noi sulla cultura ci investiamo tutti i giorni con serietà, rigore e programmazione, e non ce ne ricordiamo solo a a due settimane dal voto".
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L'annuncio del ministro della cultura Giuli, in visita a Carrara lunedì 29 settembre, di uno stanziamento di 500 mila euro per il recupero del castello di Moneta è stata giudicata dal Pd di Massa Carrara come una sorta di mercimonio elettorale e per questo fortemente rigettato e condannato con accuse di regali calati dall'alto e di uso improprio delle istituzioni. Ecco le rivendicazioni del Pd di Carrara: "Apprendiamo dalle cronache locali che il Ministro della Cultura Alessandro Giuli ha annunciato un finanziamento di 500mila euro per il Castello di Moneta, presentandosi a Carrara nel pieno della campagna elettorale. È doveroso denunciare con forza come queste risorse, che appartengono a tutti i cittadini italiani, vengano sbandierate come un "regalo" personale del Ministro e trasformate in passerelle elettorali a sostegno dei candidati di Fratelli d'Italia. Si tratta di un uso improprio delle istituzioni, che piega la funzione del Ministero a interessi di parte.
Carrara non ha bisogno di promesse calate dall'alto in cambio di voti. Ha bisogno di una strategia seria, di lungo periodo, per valorizzare il proprio patrimonio culturale e architettonico, che da anni soffre per mancanza di investimenti strutturali. Ricordiamo al Ministro che il degrado di tanti beni storici è il frutto di scelte nazionali e locali che hanno ridotto i fondi alla cultura e non certo della retorica che oggi si usa per attaccare l'opposizione. La cultura non è una "dote elettorale" da portare in giro per le città in campagna elettorale. È un diritto dei cittadini e un dovere delle istituzioni. La propaganda di Giuli non deve ingannare: i soldi non sono di Fratelli d'Italia, ma dei contribuenti italiani.Chiediamo quindi al Ministro di rispettare il ruolo delle istituzioni e di smettere di utilizzare il patrimonio culturale come strumento di propaganda. Carrara merita rispetto e serietà, non passerelle pre-elettorali".
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"Da settimane il postamat dell’ufficio centrale di Poste Italiane è chiuso e questo sta causando un disservizio alla clientela che ha anche un costo. Le persone che accedono all’ufficio per prelevare pagano un euro a prelievo mentre al postamat è gratuito. Chi invece decide di rivolgersi a un altro postamat deve prendere un qualsiasi mezzo per raggiungerlo sostendo un costo di mobilità e scaricandone uno ambientale sulla città" dichiara la consigliera Bennati. “Non è la prima volta che mi occupo del cattivo funzionamento dei postamat in città ma devo osservare che non sono una priorità né per la direzione provinciale di Poste Italiane né per il Sindaco Persiani. “Occorre non solo garantire l’accesso ai postamat nel territorio comunale ma sostituirli con modelli più nuovi che garantiscono maggiori servizi alla clientela” sottolinea Bennati.Il Polo Progressista e di Sinistra, composto da M5S RC e Mcc, ritiene che pur essendo Poste Italiane un’azienda privata ha pur sempre come principali azionisti Cdp Spa e il Mef. La cattiva qualità dei postmat della nostra città, soprattutto quelli di via Carducci e dell’ufficio centrale, non sono più tollerabili. Un’azienda così ricca di liquidità dovrebbe avere ben altre priorità rispetto alla distribuzione di dividendi agli azionisti. Più attenzione alla qualità dei servizi offerti nei territori, più attenzione alle condizioni di lavoro del personale che sono in prevalenza donne. Inoltre sarebbe necessaria una riflessione sul ruolo degli uffici postali della nostra montagna penalizzati dall’essere parte di una città e quindi per questo non rientranti nel progetto Polis. Se continuerà il disinteresse dell’amministrazione comunale porteremo la questione nelle sede istituzionali competenti.
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Non piacciono, agli ambientalisti di Associazione Arca, le palme Washingtonia piantumate sul lungomare di Marina di Carrara e spiegano anche il perchè: "L'amministrazione comunale di Carrara ha piantato palme Washingtonia sul lungomare. Una scelta che, alla luce delle evidenze scientifiche, non è solo anacronistica, ma dannosa per l'ambiente e la salute dei cittadini. Mentre il comune parla di 'decoro', la scienza ci dice che queste piante non assolvono a nessuna delle funzioni vitali del verde urbano: offrono scarsissimi benefici ecologici, non mitigano le isole di calore urbano che sempre più colpiscono le città costiere, hanno capacità irrisorie di assorbimento degli inquinanti (PM2.5, NO₂, Ozono), forniscono ombreggiamento trascurabile nei periodi di caldo intenso sempre più frequenti.Dal comunicato stampa dell’amministrazione emerge una giustificazione basata su criteri estetici, peraltro opinabili e arbitrari, anteponendo l’esotico al funzionale. Mentre le città europee investono in verde climaticamente resiliente (e sì che questo aggettivo abbonda sulla bocca dei politici, fino alla saturazione!), Carrara sceglie un’immagine da cartolina turistica, peraltro superata. L’inganno della soggettività estetica, potremmo definirlo. Ma c’è anche la beffa dell’incoerenza.Molti di quanti oggi esaltano queste messe a dimora (anche partiti politici) sono gli stessi che 6 anni fa le criticavano, allorché furono piantate in gran numero sul Viale Colombo in sostituzione di pini abbattuti senza alcuna giustificazione agronomica, in periodo di nidificazione e in assenza di autorizzazione paesaggistica (e noi siamo ancora in attesa che chi ha violato le leggi sia chiamato a risponderne). Questa inversione non viene spiegata né giustificata con alcun dato tecnico-scientifico -in verità difficile da trovarsi- lasciando spazio al sospetto di scelte dettate da mere opportunità politiche e/o economiche, piuttosto che dal bene della comunità. Le alberature non sono né di destra né di sinistra: non hanno colore politico, ma sono buone o cattive in base alle evidenze scientifiche: è auspicabile davvero la fine di un approccio "tifoso" alle politiche ambientali.
All’epoca, associazioni ambientaliste (tra cui Italia Nostra e Legambiente), comitati di cittadini, esperti indipendenti avevano espresso il proprio dissenso e il proprio parere negativo, sottolineando la mancanza di funzionalità ecologica di questa specie e la sua inadeguatezza per il nostro contesto climatico e paesaggistico. Un fronte avverso, dunque, perfettamente conosciuto, ma del tutto ignorato dall’amministrazione attuale che ha comunque proceduto.Oltre all'incompetenza ecologica, un altro aspetto merita di essere stigmatizzato: il disprezzo verso l'intelligenza dei cittadini. Il Comune non li tratta come soggetti informati e consapevoli, ma come spettatori passivi di un'operazione di immagine. Nasconde i limiti funzionali delle specie scelte, non fornisce dati misurabili, ignora i bisogni di benessere psico-fisico della popolazione. Sostituisce la sostanza con l'apparenza. E allora, considerata la ricchezza di letteratura scientifica disponibile e le numerose linee guida nazionali e internazionali sulla gestione del verde urbano, è legittimo chiedersi quanto c'è di incompetenza tecnica in queste scelte e quanto di calcolata disinformazione. Dunque: ignoranza o malafede? E allora, alcune domande sono necessarie e meritano una risposta:
- Quali valutazioni tecniche, con riferimento a letteratura scientifica, hanno dimostrato che le Washingtonia fossero preferibili alle già poco efficaci Dactylifere (previste nel progetto originale) e, ancor più, rispetto a specie autoctone e climaticamente resilienti?
- Come si giustifica sul piano della responsabilità amministrativa aver speso 300.000 euro di fondi pubblici per una soluzione che non mitiga il calore, non migliora la qualità dell'aria e non aumenta il benessere cittadino, vanificando gli obiettivi primari del verde urbano?
-Per porre fine a scelte dettate dall'emergenza e dall'opinabile gusto estetico, quali strumenti concreti intende adottare l'Amministrazione per garantire che le future decisioni siano basate su criteri scientifici trasparenti e sulla partecipazione informata dei cittadini?
Non si è fatto ciò che si sarebbe dovuto fare con un intervento serio e responsabile, anche in considerazione del fatto che l’area di cui si parla è particolarmente critica dal punto di vista ambientale, perché, oltre all’inquinamento proprio delle città, è soggetta al carico aggiuntivo delle attività cantieristiche e portuali, vere e proprie fabbriche di polveri sottili, i pericolosi e ben noti PM, una miscela complessa di particelle solide e liquide sospese nell'aria che penetrano in profondità nei polmoni e nel circolo sanguigno. Studi scientifici, pubblicati nelle più autorevoli riviste internazionali, forniscono prove quantitative del fatto che gli alberi urbani agiscono come importanti "recettori" per le microplastiche atmosferiche, migliorando la qualità dell'aria e, di conseguenza, proteggendo la salute umana. Sono le chiome degli alberi a intercettare le microplastiche dall'atmosfera, con diverse capacità di intercettazione e pini e abeti (con foglie aghiformi) risultano i più efficienti. Le palme, non pervenute. Questo dato, da solo, basterebbe a seppellire la scelta sotto il peso della sua inadeguatezza. Quello di Carrara non è solo un "intervento sbagliato", ma una prova di come la politica possa utilizzare il verde urbano come strumento di propaganda piuttosto che come opportunità di miglioramento della qualità della vita. I cittadini meritano risposte chiare e scelte trasparenti, non operazioni estetiche che nascondono il vuoto della progettazione ecologica. Pertanto, chiediamo, ed è un nostro diritto di cittadini essere presi sul serio e un dovere dell’amministrazione, che si fa vanto di essere trasparente e partecipativa, diprenderci sul serio: L’adozione di una delibera che renda obbligatoria la pubblicazione preventiva di tutti gli atti, i costi e le valutazioni tecniche per ogni futuro intervento sul verde pubblico. L’adozione formale di un protocollo vincolante che subordini le future scelte del verde urbano al parere preventivo e pubblico di un comitato scientifico indipendente. L’impegno a valutare, entro un anno, la sostituzione graduale delle Washingtonia con specie autoctone e climaticamente resilienti, sulla base di un progetto tecnico-scientifico ed economico trasparente.
Le palme non curano l'asma dei bambini né l’enfisema degli anziani; non abbassano la temperatura estiva, non purificano l'aria. E non sono neppure un habitat privilegiato per l’avifauna locale. I 300 mila euro spesi meritavano ben altro che un'operazione di immagine".
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Piazza Finelli ad Avenza è stata teatro, nel pomeriggio di domenica 28 settembre, di un appuntamento politico molto atteso e al tempo stesso controverso: l’arrivo del generale Roberto Vannacci, vicesegretario federale della Lega, in visita in Toscana per sostenere il percorso elettorale del centrodestra in vista delle imminenti elezioni regionali. L’incontro, organizzato come evento pubblico e aperto alla cittadinanza, ha attirato una numerosa partecipazione di cittadini, sostenitori e curiosi, interessati ad ascoltare le proposte del generale, divenuto negli ultimi anni una delle figure più discusse e influenti del panorama politico nazionale. Nel suo discorso, Vannacci ha affrontato i temi che più caratterizzano la sua linea politica e che, a suo giudizio, rappresentano alcune delle urgenze principali per il territorio apuano. "Dobbiamo riportare la sicurezza al centro dell’agenda politica – ha dichiarato dal palco –. Avenza, come molte altre città italiane, soffre di problemi reali: furti, spaccio, vandalismo, paura. Le istituzioni devono dare risposte concrete ai cittadini, non limitarsi a slogan o promesse elettorali" Il generale ha poi sottolineato la necessità di un presidio più efficace del territorio, di maggiori risorse per le forze dell’ordine e di politiche di contrasto al degrado urbano, invitando le comunità locali a collaborare con le istituzioni per promuovere un modello di sicurezza partecipata. La visita di Vannacci ad Avenza si inserisce in un contesto politico particolarmente delicato e strategico: quello della campagna elettorale per le elezioni regionali toscane, previste per il prossimo autunno. Il voto rappresenta un appuntamento cruciale non solo per la Toscana, ma anche per l’equilibrio politico nazionale, poiché la regione, storicamente governata dal centrosinistra, è considerata una delle roccaforti più simboliche e contese del Paese.Il centrodestra, con un fronte politico unito, punta quest’anno a consolidare il consenso ottenuto negli ultimi appuntamenti elettorali, proponendo un programma incentrato su sicurezza, infrastrutture, lavoro e sanità. In particolare, l’attenzione alle città di medie dimensioni e alle realtà periferiche come Avenza e la provincia di Massa-Carrara è vista come decisiva per intercettare il voto di quei territori spesso percepiti come “marginali” rispetto alle politiche regionali. Il comizio di ieri rientra dunque in una strategia più ampia di presenza e radicamento nei territori, con l’obiettivo di costruire un’alternativa politica credibile e capace di proporre un cambio di passo nella gestione amministrativa della Toscana. In questo senso, la tappa apuana di Vannacci è stata letta come un segnale di attenzione verso le esigenze locali e come parte integrante di una campagna che, nei prossimi mesi, si preannuncia particolarmente combattuta. La visita di Vannacci non è però passata inosservata, né priva di contestazioni. Fin dalla vigilia, diverse realtà politiche e associative locali avevano espresso critiche per la scelta di ospitare l’incontro proprio in piazza Finelli, luogo simbolico dell’antifascismo avenzino, dominato dal monumento a Giuseppe Mazzini e situato nel quartiere che diede i natali a Gino Menconi, storico militante repubblicano e figura centrale della Resistenza. Durante il comizio, un gruppo composto da esponenti di Rifondazione Comunista, associazioni mazziniane e cittadini antifascisti ha organizzato un contro-presidio pacifico nelle immediate vicinanze della piazza. Come forma di protesta simbolica, i partecipanti hanno diffuso a tutto volume canti della tradizione partigiana, tra cui l’immancabile Bella Ciao, per ribadire l’importanza della memoria storica e per denunciare quella che hanno definito "una provocazione politica e culturale". "Ospitare qui Vannacci, sotto il monumento a Mazzini e nel cuore di un quartiere medaglia d’oro alla Resistenza, rappresenta un’offesa alla nostra storia – hanno dichiarato i promotori – Il dissenso fa parte della democrazia e noi lo esprimiamo con la musica e con la memoria". Nonostante le differenze di vedute e il clima di tensione che ha accompagnato la manifestazione, l’iniziativa si è svolta senza incidenti né disordini. Le forze dell’ordine hanno presidiato la piazza e le vie adiacenti, garantendo lo svolgimento regolare dell’incontro e il diritto di espressione di tutte le parti coinvolte.L’evento ha rappresentato, per molti osservatori, un momento di confronto simbolico tra due visioni opposte dell’Italia contemporanea: da un lato la richiesta di maggiore sicurezza e ordine pubblico avanzata dal generale e dai suoi sostenitori; dall’altro, la rivendicazione dei valori dell’antifascismo e della memoria storica, sentiti come fondamentali per il futuro democratico del paese. La giornata di ieri ad Avenza testimonia come la politica italiana continui a suscitare partecipazione e divisione, soprattutto quando si confrontano temi identitari e simbolici. L’arrivo di Roberto Vannacci ha acceso il dibattito locale su sicurezza, degrado urbano e politiche territoriali, ma ha anche riaperto ferite storiche e culturali mai del tutto sopite.Al di là delle polemiche, il comizio e il contro-presidio hanno confermato l’importanza di un confronto pubblico pluralista e democratico, nel quale idee diverse possano coesistere e misurarsi alla luce del dialogo e del rispetto reciproco. La tappa di Avenza rappresenta così uno dei momenti più significativi della campagna per le elezioni regionali toscane, che si preannunciano decisive per gli equilibri politici futuri della regione e dell’intero paese.
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- L'amministrazione di Massa parla di dialogo ma attendiamo un incontro dal 10 luglio: la critica dei sindacati Cgil Csa e Uil
- Commissario straordinario per coordinare gli interventi sull'erosione della costa apuoversiliese. la proposta dell'onorevole Bergamini di Forza Italia
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- Consiglieri di Pd, Pri e Lista Arrighi di Carrara contro Andrea Figaia della Cisl
- Sanità a Carrara: i Consiglieri di Maggioranza PD, Lista Arrighi, PRI del Comune di Carrara replicano ad Andrea Figaia della Cisl
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