Politica
Elezioni provinciali: 17 sindaci e 228 consiglieri comunali al voto per scegliere il nuovo Presidente della Provincia
Tutto è pronto a Palazzo Ducale per accogliere i 245 "grandi elettori" (17 sindaci e 228 consiglieri comunali) che sabato 20 dicembre 2025 sono chiamati a scegliere…

Rinnovo del consiglio direttivo dei Paladini Apuoversiliesi: Colacicco confermata alla presidenza
Lunedì 15 Dicembre si è tenuta l' assemblea dell’Associazione Paladini Apuaversiliesi, quest’anno anche elettiva del nuovo Consiglio Direttivo per i prossimi cinque anni dal 2026 al 2030. “Dopo…

Autonomia e responsabilità: il segretario generale di Cisl scuola Toscana Roberto Malzone interviene sul caso Albanese
"In merito alle polemiche e alle annunciate ispezioni nei confronti di istituti scolastici a seguito di iniziative cui ha preso parte Francesca Albanese - ha dichiarato Roberto Malzone,…

La consigliera del Comune di Massa Daniela Bennati, Polo Progressista & di Sinistra: "Il Presidente Incoronato garantisca la trasparenza della seduta sulle partecipate"
"I consiglieri non dovrebbero essere schiaccia-tasti e comunque io sicuramente non lo sono." Così la consigliera Daniela Bennati del Polo Progressista & di Sinistra interviene…

Presidio permanente per la Palestina Massa: "Per una scuola libera e senza censura", venerdì 19 dicembre, in Piazza Palma
Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato emesso dal Presidio permanente per la Palestina Massa. «Nei giorni scorsi una scuola della nostra città ha…

Massimiliano Manuel, capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio comunale a Carrara: "Dopo mesi nulla è cambiato, ora rischio grave per gli archivi storici"
«A distanza di oltre tre mesi dalle nostre segnalazioni, non solo non si è mosso nulla, ma emerge oggi un rischio concreto e gravissimo: il deposito…

Carrara di nuovo senza piano emergenza freddo: il consigliere della Lega Tosi invita a seguire l'esempio virtuoso di Massa
Nessun piano per l'emergenza freddo per i senzatetto nel comune di Carrara: lo segnala il consigliere della Lega Andrea Tosi che spiega: "A Carrara continua a…

Zls Toscana: ci sarà la copertura totale per le imprese di Massa Carrara. L’annuncio dell’onorevole Barabotti
L'onorevole Andrea Barabotti accoglie con grande favore la determinazione dell'Agenzia delle Entrate che ufficializza la copertura al 100 per cento del credito d'imposta per gli investimenti…

Un milione e 800 mila euro di multe a Massa: secondo Benedetti il comune è vessatorio
"Il comune di Massa disporrà di un tesoretto, pari a un milione e 800 mila euro, incassato con le sanzioni per violazione al Codice della Strada,…

Firmato il Protocollo d’Intesa tra il comune di Massa e Plastic Free
Nella mattinata di martedì 16 dicembre presso la Sala Giunta del Comune di Massa, è stato siglato il Protocollo d’Intesa tra il Comune di Massa, rappresentato dal Sindaco…

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Limitare le cremazioni ai soli residenti, è l'intervento richiesto da Lorenzo Lapucci, consigliere comunale del comune di Carrara, all'amministrazione. La richiesta viene mossa perché, quello che doveva essere un servizio per i residenti di Carrara, è diventato in realtà un vero e proprio disservizio per i tempi di attesa che supererebbero il limite di accettabilità.
Non è la prima volta che il consigliere pone dei dubbi sulla gestione operativa ed economica del Forno crematorio: già nel 2018 aveva portato il tema all'attenzione del Consiglio comunale con interrogazioni ed ordini del giorno, chiedendo risposte alla società partecipata che ne gestisce il servizio e all'Amministrazione comunale che ha impartito le direttive alla stessa, ma, a suo dire, senza mai ricevere delle risposte soddisfacenti.
Di fatto, l'Amministrazione comunale prima aveva annunciato che il numero di cremazioni sarebbe stato lo stretto necessario per il raggiungimento dell'equilibrio finanziario dell'investimento, per poi rimodulare astutamente il concetto ed ampliare l'equilibrio contabile ai servizi cimiteriali.
"Le mie richieste di fornire i costi di gestione e gli introiti del Forno crematorio, facevano seguito al fatto che in passato Apuafarma aveva annunciato la creazione di una contabilità per centri di costo e che quindi avrebbe dovuto provvedere alla creazione del centro di costo del Tempio crematorio, essenziale per una valutazione istantanea dei parametri economici di un nuovo servizio. – ha dichiarato il consigliere Lapucci - Questo tipo di contabilità, come è emerso durante una commissione consiliare dei primi mesi del 2019, non è stata realizzata, ricomprendendo il servizio, sin dalla sua entrata in funzione, all'interno del capitolo generale dei servizi cimiteriali, restando vaga la possibilità di creare un centro di costo dedicato al forno crematorio in futuro".
Recentemente, il consigliere ha inoltrato nuovamente richiesta a Nausicaa per avere il resoconto economico dei costi e ricavi riguardante il centro di costo relativo al Tempio crematorio per l'anno 2019, senza ottenere, però, il risultato sperato. L'azienda infatti non ha predisposto uno specifico centro di costo in quanto il servizio è inserito nell'attività complessiva dei cimiteri comunali.
Il consigliere Lapucci, pertanto invita l'amministrazione comunale a fornire delucidazioni in merito e convocare un' apposita commissione per analizzare i parametri economici del forno crematorio, dei servizi cimiteriali in generale per valutare l'ipotesi di limitare le cremazioni ai soli residenti di Carrara, cosi da fornire un servizio più efficiente agli stessi ed evitare lunghe e inaccettabili attese.
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L’ impegno è quello di risolvere in tempi veloci il nodo delle province, che da anni rende molto difficoltosa la vita di questi enti, con gravi ripercussioni su fondamentali servizi ai cittadini come le strade provinciali e le scuole superiori. Lo ha preso direttamente il governo nel corso dell’incontro tra il presidente del consiglio, Giuseppe Conte, il sottosegretario agli interni, Achille Variati, con delega agli enti locali, e i vertici dell’Unione Province d’Italia svoltosi a Palazzo Chigi.
“Siamo particolarmente soddisfatti di questo impegno ufficiale del Governo – ha dichiarato il presidente della Provincia, Gianni Lorenzetti – che conferma l’inversione di tendenza e la rinnovata attenzione nei confronti delle Province manifestata anche con la recente manovra economica che ha visto assegnare da qui al 2034 importanti risorse ai nostri enti, che comunque ancora non bastano: è il frutto di una azione alla quale abbiamo contribuito come province portando il nostro contributo al tavolo del direttivo nazionale dell’Upi. Occorre comunque fare ancora di più sia dal punto di vista istituzionale, con la revisione della riforma delle Province del 2014, sia dal punto di vista finanziario, con l’assegnazione di ulteriori risorse.
Non si tratta di tornare alle vecchie province, come è scritto nel documento consegnato al Governo nel corso dell’incontro, ma di chiarire i contorni di una nuova istituzione. Occorre intervenire con urgenza per correggere e modificare la Legge 56 del 2014, rafforzando le funzioni delle province e cancellando enti, agenzie, organismi regionali: una operazione di semplificazione che oltre ai risparmi permetterebbe di migliorare la qualità e l’efficienza dei servizi ai cittadini.
Ma – ha aggiunto Lorenzetti, non siamo andati all’incontro con il Governo per chiedere solo questo, abbiamo portato all’attenzione di Conte due report, uno sulle strade provinciali e uno sulle scuole superiori. Lì è indicato nero su bianco un piano di opere cantierabili che le Province sono pronte a portare avanti se finanziato e che permetterebbero di aprire tra il 2020 e il 2021 3200 cantieri in tutta Italia per un fabbisogno di 4 miliardi di euro.
Tra questi noi come Provincia – ha concluso Lorenzetti - siamo presenti con 11 progetti per le scuole, per un totale di 20 milioni di euro, e 10 progetti sulla viabilità provinciale per circa 6 milioni di euro: unite alle somme che già ci sono state riconosciute, i 18 milioni del piano triennale dell’edilizia scolastica, il milione e 600 mila euro per ogni anno del piano quinquennale sulla viabilità 2019-2023, in attesa dell’ulteriore riparto previsto dalla manovra economica per il 2020, potrebbero costituire una importante risposta alle esigenze del nostro territorio su viabilità e scuole, non dimenticando l’apporto che ci sarebbe per il rilancio, attraverso questo piano di opere pubbliche, dell’economia locale e ovviamente, con riferimento all’intero pacchetto di opere, nazionale”.
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Dando seguito al mandato ricevuto dal consiglio comunale lo scorso 28 gennaio, il sindaco di Carrara Francesco De Pasquale ha inviato al Parlamento un sollecito in merito all’avvio della discussione sulla proposta di Legge Parlamentare 5, a prima firma Giannarelli avente a oggetto la definizione della natura giuridica dei cosiddetti “beni estimati”.
La lettera è stata inviata alla presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, al presidente della Camera Roberto Fico, al presidente della commissione X della Camera Barbara Saltamartini e a tutti i suoi componenti, ai parlamentari eletti nel nostro territorio e al presidente del Consiglio regionale toscano Eugenio Giani.
La proposta di legge era partita dal consiglio regionale su iniziativa del capogruppo del Movimento5Stelle Giacomo Giannarelli ed è stata rilanciata, a fine gennaio, dal Consiglio Comunale: il provvedimento chiede l’intervento del legislatore per la definizione della natura giuridica dei cosiddetti “beni estimati” come beni pubblici da ricondurre nel patrimonio indisponibile del Comune di Carrara.
“Dopo il mandato forte del consiglio regionale e di quello comunale, a seguito delle sentenze della Corte Costituzionale in materia, sono convinto che l’intervento del legislatore potrà dirimere una volta per tutte la questione sulla natura pubblica dei Beni estimati: per questo ho chiesto l’avvio nei tempi più rapidi possibili presso la commissione X della Camera dei Deputati della discussione della citata proposta di legge, in ottemperanza al mandato ricevuto dal consiglio comunale e avendo ben presente la necessità di chiarezza che si avverte nell’intero settore e nella mia città tutta” ha spiegato il sindaco, citando un estratto della sua lettera.
“Sono soddisfatto per l’iniziativa del Sindaco. Nel pieno rispetto dell’atto approvato in consiglio comunale, sollecita l’avvio della discussione della mia proposta di legge al Parlamento. Mi associo nel sollecitare il Presidente Eugenio Giani affinché sia rispettata la volontà del Consiglio regionale, che all’unanimità espresse un parere positivo nel definire i beni estimati come beni pubblici appartenenti al Comune. Pd, Lega nord, Italia viva, Forza Italia e Fratelli d’Italia hanno votato a favore della proposta di legge del Movimento 5 Stelle a mia prima firma. Un atto che porterà chiarezza e maggiori risorse per più di 3 milioni di euro all’anno. Un’iniziativa doverosa, richiesta da tutta la comunità carrarese” ha aggiunto Giacomo Giannarelli, capogruppo del Movimemnto5STelle in Consiglio Regionale.
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E’ stato chiamato a portare la testimonianza dell’associazione Anpi nel consiglio comunale solenne in occasione del giorno del ricordo dei martiri delle foibe ma le sue parole hanno suscitato stupore e indignazione in tutti i membri della coalizione di centro destra che governa la città di Massa. Una dura condanna e dei provvedimenti seri in conseguenza sono stati annunciati da Stefano Benedetti, presidente del consiglio comunale di Massa che ha fatto notare: “ Mi sento obbligato ad intervenire, dopo le gravi dichiarazioni fatte dal Presidente dell’ Anpi carrarese Nando Sanguinetti, per mettere in evidenza pubblicamente il turpe pensiero di questa associazione che ha sempre taciuto sulla pulizia etnica a danno della popolazione italiana della ex Jugoslavia e di Trieste.
Nel merito, Nando Sanguinetti durante il suo sproloquio, ha espresso una inaccettabile teoria giustificazionista, secondo la quale, la responsabilità degli infoibamenti ricadrebbe su nazisti e fascisti, che con le loro violente azioni scatenarono la rabbia e la vendetta dei partigiani slavi e italiani.”. La teoria che attribuisce le colpe del massacro delle foibe non a Tito e ai partigiani comunisti , autori materiali del genocidio di italiani in Istria, ma ai nazisti e ai fascisti in quanto responsabili di aver scatenato il feroce sentimento di vendetta dei partigiani, ha concorso a mantenere il vergognoso oblio in cui la tragedia delle foibe è rimasta fino a quindici anni fa, quando venne istituita la giornata della memoria che, tuttavia, non è riuscita a cancellare completamente, in una parte dei rappresentanti della sinistra italiana, la convinzione che il martirio delle foibe sia stata l’inevitabile, e quindi giustificabile reazione ai soprusi del fascismo. Benedetti ha giudicato gravissimo il concetto espresso da Sanguinetti nel suo intervento:”Si tratta di un pensiero giustificazionista – ha continuato Benedetti - rispetto ad una tragedia che ha colpito migliaia di civili che avevano l’unica colpa di essere Italiani. Molte perplessità anche sulle affermazioni fatte da Sanguinetti in base alle quali non tutti gli infoibati sarebbero stati sullo stesso piano e quindi ci sarebbero stati infoibati di serie A e di serie B, cioè italiani civili incolpevoli e magari italiani appartenenti a forze militari, fascisti e quant’altro che quella morte se la sarebbero cercata e meritata. Di fronte a questa dichiarazione rimango basito, perché queste parole parlano da sole, non hanno bisogno di nessun commento e si comprende molto bene quale sia il pensiero dell’Anpi che soprattutto al nord si è sempre schierata dalla parte dei negazionisti, cioè di coloro che negano la tragedia delle Foibe.”. Benedetti ha quindi sottolineato la necessità di isolare i soggetti e i movimenti che ripudiano la memoria condivisa, non riconoscendo la storia. “Per quanto riguarda l’Anpi, un’associazione che ha sempre fatto politica e che da sempre è schierata con la sinistra italiana – ha aggiunto Benedetti - credo che se non sia possibile per il momento arrivare al suo scioglimento, dovremmo, in quanto istituzioni pubbliche e quindi Regioni, Province e comuni, iniziare a rifiutare ogni tipo di collaborazione, tanto meno con finanziamenti ed agevolazioni varie.”.Benedetti ha annunciato l’intenzione di chiudere ogni tipo di rapporto tra comune di Massa e Anpi e ha lanciato la proposta di intitolare una strada, un ponte o una piazza Norma Cossetto, la martire italiana simbolo delle foibe.
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“Sappiamo che la Regione Toscana ha aumentato di quasi 4 milioni lo stanziamento delle quote sanitarie per le RSA, ma è effettivamente aumentato anche il numero di quote, quindi i posti letto, così come ci è stato prospettato? Il dubbio, forte, è che le tanto pubblicizzate 50 quote assegnate all’area Toscana Nord Ovest non siano assolutamente in più, ma si tratti di una semplice redistribuzione di quelle non utilizzate lo scorso anno”. E’ la domanda che pongono il sindaco Francesco Persiani e l’assessore al Sociale Amelia Zanti a fronte delle recenti notizie relative alla battaglia portata avanti per azzerare le liste di attesa nelle Rsa. Perché quelle 50 quote – di cui 9 andrebbero alla zona delle Apuane – non sarebbero affatto un ampliamento.
“Vero è che il fondo regionale è passato da 202 milioni di euro a 206 milioni, ma come ben specificato dalla delibera regionale si tratta di maggiori fondi per l’inserimento di persone anziane ultra65enni non autosufficienti in rsa e centri diurni. Mai si parla di aumento del numero di quote. E di 4 milioni, nonostante le rassicurazioni che sarebbero stati assegnati in base ai bisogni dei territori, alla azienda Usl Toscana Nord Ovest ne arriverà solo uno sebbene gli indici Lea nella nostra zona siano ben inferiori all’indice regionale” continuano il primo cittadino e l’assessore. “Quello che non è mai stato ricordato è che già nel 2018 erano stati deliberati aumenti delle quote sanitarie di 0,60 euro al giorno per il 2019 e di 0,40 euro giornalieri per il 2020 che sembrerebbero trovare copertura proprio con la delibera di stanziamento dei 4 milioni di euro. Inoltre, entro il 14 febbraio prossimo, i sindaci devono approvare la ripartizione delle quote perché già da oltre un anno era stabilito che le singole Zone distretto/Sds avrebbero dovuto presentare alla Regione, entro il 15 febbraio, una dettagliata relazione sui risultati ottenuti e i costi sostenuti. Insomma, non sembrerebbe affatto una soluzione a quella battaglia che mesi fa ha iniziato la Consulta provinciale delle disabilità con l’appoggio di enti e associazioni.
La stessa Asl ha accertato la disponibilità di alcune quote non ancora utilizzate tra quelle assegnate e, confrontando alcuni dati degli ultimi mesi, risulterebbe a fine anno un avanzo di una sessantina di quote. E guarda caso, all’area Nord Ovest ne attribuiscono 50. Ci dicano quindi quante quote effettive avevamo nel 2019 e quante ne avremo nel 2020 perché a noi non sembra affatto una risposta né tantomeno un incremento di posti, ma piuttosto una redistribuzione che i vari territori si stanno contendendo, considerato che l’area Nord Ovest ha gli indici più bassi della regione e diversi cittadini in lista di attesa”.
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“Parte da oggi la “Via toscana” della sicurezza. Una legge che definisce in maniera integrata le politiche di sicurezza dei nostri territori con lo scopo di rafforzarne il controllo, di prevenire la criminalità, di migliorare la qualità dello spazio urbano e di rafforzarne i presidi sociali, culturali e commerciali”. Lo ha detto il consigliere del Pd in Regione Giacomo Bugliani a seguito dell’approvazione , in Consiglio, della nuova legge sulla sicurezza urbana integrata e sulla polizia locale. “ Si tratta di una legge completa , molto concreta e non propagandistica – spiega Bugliani- che vuole dare una risposta vera al senso di fragilità e di maggiore esposizione all’insicurezza che le nostre comunità avvertono da parecchio tempo. La sicurezza è ben gestita quando sono i diversi livelli di governo dei territori ad elaborare un sistema unitario ed integrato di presidio dei nostri centri e delle nostre periferie e la Regione diventa, accanto allo Stato e agli enti locali, un soggetto essenziale per il raggiungimento di questo scopo. La legge introduce importanti interventi regionali per la sicurezza urbana- prosegue Bugliani- , che vanno dalla prevenzione della criminalità al recupero delle aree e dei siti degradati, alla riqualificazione urbanistica, sociale e culturale. Viene, inoltre, introdotta, un’ organizzazione uniforme della polizia locale sull’intero territorio regionale. La polizia municipale e quella provinciale, infatti, pur dipendendo dagli enti locali, assumono importanti obblighi, previsti dalle leggi dello Stato, in materia di polizia giudiziaria, di pubblica sicurezza e di polizia stradale. Infine, con la nuova legge si determina un quadro di riferimento unitario per i regolamenti degli enti locali toscani che affrontino il tema del contrasto al degrado nelle sue varie accezioni: l’igiene pubblica, la quiete e le attività produttive Significativo è anche il fatto che venga individuato un percorso alternativo all’applicazione delle sanzioni con l’introduzione del “lavoro volontario e di interesse pubblico”, ovvero la sostituzione della sanzione amministrativa con lo svolgimento di una prestazione di lavoro nell’interesse della collettività”. Un atto importante, - conclude Bugliani- che offre misure efficaci di lotta alla criminalità e che sostituisce agli slogan un’azione di governo del territorio efficace e risolutiva. Da oggi i cittadini toscani hanno un motivo in più per sentirsi sicuri”.
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Fu picchiata, seviziata, stuprata e il suo corpo venne martoriato anche dopo la morte, prima di essere gettata in una delle foibe istriane. La colpa di Norma Cossetto, giovane studentessa italiana dell’Istria, fu quella di non aver voluto rinnegare la sua adesione al partito fascista dopo la caduta di Mussolini nel luglio del 1943. Gli autori del suo martirio, feroci, spietati e disumani furono un piccolo gruppo di partigiani jugoslavi e soprattutto un grosso comparto di partigiani italiani comunisti che vennero arrestati dalle truppe tedesche su denuncia della famiglia della Cossetto e fucilati dopo essere stati costretti a vegliare le spoglie massacrate della studentessa per una notte. Nel 2005 a Norma Cossetto venne conferita la medaglia d'oro al valor civile dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Esistono vie che portano il suo nome a Gorizia, Bolzano e a Fano e molte sale e parchi in varie parti di Italia intitolati a lei.
Sull’onda della giornata della memoria dei martiri delle Foibe celebrata ieri con un consiglio comunale solenne apprezzato dal coordinamento comunale di Fratelli d’Italia – ad eccezione dell’intervento di un rappresentante dell’Anpi, secondo FdI intriso di odio politico – è arrivata la richiesta, dallo stesso coordinamento al sindaco De Pasquale, di intitolare una strada alla memoria della giovane istriana martire delle foibe.
“Molto significativo – ha spiegato Loreno Baruzzo, coordinatore comunale di FdI – è stato finalmente il riconoscimento di quella che fu una tragedia per il popolo italiano, oggetto della pulizia etnica perpetrata dai partigiani comunisti. Lo stesso sindaco De Pasquale nel suo intervento, ha fatto proprie le parole del presidente Mattarella, e per questo motivo chiediamo al sindaco di dar seguito alle parole con atti concreti per dimostrare alla cittadinanza che le sue non sono state parole di circostanza.”.
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E’ nato 61 anni fa sul sagrato dell chiesa di Poveromo e lì deve restare: questa è la posizione presa da Marco Guidi, Massimo Evangelisti e Giovanbattista Ronchieri, esponenti di Fratelli d'Italia dopo la diffusione della notizia che l’edizione 2020 del noto premio internazionale di poesia non verrà svolto nella sua location tradizionale.
Ronchieri che è anche membro del direttivodel San Domunichino ha detto: "Dopo la notizia apparsa sui mezzi di informazione relativa al cambio di sede del premio, siamo stati contattati da numerosi cittadini della zona di Poveromo, che ci hanno manifestato il loro disappunto per una scelta ritenuta sbagliata. Il premio divenuto negli anni un appuntamento atteso dalla zona , da sempre si è caratterizzato per il suggestivo scenario della chiesa di San Domenichino e per il forte richiamo alla tradizione uniti alla modernità dei nuovi mezzi di comunicazione; inoltre, la rassegna internazionale di poesia, aveva anche la funzione di far conoscere le bellezze della zona di Poveromo. La scelta fatta dal comitato organizzatore guidato dall'avvocato Giacomo Bugliani e dalla professoressa Rosaria Bonotti, ci stupisce e ci trova in totale disaccordo".
Per questo, attraverso una raccolta firme, nei prossimi giorni chiederemo agli organizzatori di rivedere la propria scelta per fare in modo che il premio San Domenico torni nella sua cornice tradizionale, andando oltre le mere logiche economiche e di sponsorizzazione che, hanno decretato, lo spostamento in altra sede .”.
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Il comunicato apparso su social e sui mezzi di stampa, firmato da diverse sigle della sinistra massese tra cui la Casa rossa, l'Associazione 31 settembre e il partito di Rifondazione Comunista ha suscitato rabbia e indignazione nel coordinamento comunale di Fratelli d’Italia perché fondato sull’ostinata negazione o giustificazione della tragedia delle foibe, e sulla messa in dubbio dell'episodio che ha visto la morte della giovane Norma Cosetto. "Tutto questo è inaccettabile – hanno detto Marco Guidi e Alessandro Amorese di Fratelli d’Italia - perché ancora una volta una parte della sinistra tenta, con ricostruzioni negazioniste, di infangare il ricordo e la tragedia delle foibe. Norma Cosetto, una ragazza di 20 anni barbaramente trucidata dai partigiani di Tito, rappresenta il simbolo più chiaro ed evidente dei tremendi fatti che colpirono le popolazioni italiane in quei giorni; circostanza confermata anche dalla consegna della medaglia d'oro al valore civile alla memoria a lei dedicata nel 2005 dal Presidente della Repubblica. Negare o gettare dubbi sulla tragedia delle Foibe e sulla figura di Norma Cosetto, significa compiere un grave atto negazionismo.Per questo motivi, Fratelli d'Italia presenterà nella giornata di domani un esposto alla magistratura perché si verifichi le condotte dei firmatari del comunicato negazionista. È bene ricordare a tutti che l’inasprimento della Legge Mancino voluto dal Parlamento nel 2016, prevede da 2 a 6 anni di reclusione nei casi in cui “la propaganda, l’istigazione e l’incitamento si fondino in tutto o in parte sulla negazione della Shoah o dei crimini di genocidio, dei crimini contro l’umanità e dei crimini di guerra”. La tragedia delle Foibe fu un vero e proprio genocidio contro il popolo italiano. Credo che tutte le forze che siedono in consiglio comunale debbano condannare tali parole e prendere le distanze da chi, ancora oggi, continua a negare o cerca di riscrivere la tragedia delle Foibe, infangando anche la memoria della giovane Norma Cosetto, a cui proprio l' amministrazione comunale ha voluto dedicare la mostra allestita al primo piano del palazzo comunale. “.
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Come anticipato in consiglio comunale, questa mattina il sindaco Francesco Persiani ha firmato e protocollato la richiesta ufficiale per l’intitolazione di un ponte cittadino al Presidente Sandro Pertini. L’amministrazione comunale propone quello che, a tutti i concittadini, è noto semplicemente come “ponte di Castagnola”, sulla via Aurelia, ma che mai ha avuto una vera e propria denominazione. Un luogo importante della città di Massa e per la cittadinanza tutta.
“Nel pieno rispetto dell'attività della commissione spero che si possa giungere in tempi brevi alla conclusione dell'iter amministrativo” afferma il sindaco Persiani. “Non solo teniamo fede a quanto chiesto dai cittadini massesi, ma ben più importante omaggeremo, per la prima volta, nel trentennale dalla sua morte, la figura del presidente Pertini, dedicandogli un luogo simbolo della città come il ponte di Castagnola frequentato quotidianamente dai nostri concittadini. E’ un segnale forte di questa amministrazione ed un impegno che, non solo come sindaco, ma come amministrazione tutta, ci siamo presi e che intendiamo portare a termine. A seguito della richiesta già protocollata, verrà convocata la commissione che dovrà esaminare e decidere della nuova denominazione dell’infrastruttura. La richiesta, così come prevede il regolamento, sarà ora portata all'attenzione della Commissione toponomastica, composta da alcuni consiglieri comunali di maggioranza e minoranza ed esperti esterni, che avrà il compito di svolgere l'attività istruttoria ed emettere un parere sulla richiesta avanzata. Dopodiché sarà trasmessa alla Prefettura per quanto di competenza. Se al termine dell’iter il tutto dovesse essere, come ci auguriamo, confermato, saremo lieti di invitare Marina Lombardi, Sindaco del Comune di Stella, paese in cui Pertini è nato e dove è sepolto, per la cerimonia d’intitolazione”.
- Nasce a Milano la Lega Toscana Salvini Premier
- Scade contratto con Cir Food per il servizio di mensa scolastica, Lapucci chiede riunione del comitato mensa cittadino
- Lapide per i martiri delle foibe vandalizzata: lo sdegno di Fratelli d’Italia
- "Grave il silenzio del sindaco di Carrara sull’incidente del bus di Ctt Nord sull’Aurelia"
- Danneggiata da vandali la targa in ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo degli italiani
- Offese all'ex sindaco Zubbani ferito in un incidente sulla pagina Facebook "Non abbandonare la città"
- Pollice verso di FdI sul progetto di recupero del tracciato ferroviario da San Martino al mare
- Nomina scrutatori per il Referendum popolare in programma il prossimo 29 marzo
- Amorese e Guidi: "Una piazza della nostra città per Norma Cossetto"
- Stop sanatoria pro immigrati, i gazebo Lega


